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Riassunto Dispensa per seconda parte esame di Linguistica Generale (Gatti), Sintesi del corso di Linguistica Generale

Riassunto della dispensa storica per la seconda parte dell'esame di linguistica generale della prof.ssa Gatti

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

Caricato il 01/07/2019

sara.ricciotti98
sara.ricciotti98 🇮🇹

4.3

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Scarica Riassunto Dispensa per seconda parte esame di Linguistica Generale (Gatti) e più Sintesi del corso in PDF di Linguistica Generale solo su Docsity! RIASSUNTO DISPENSA (seconda parte) LA SCUOLA DI PRAGA Praga ebbe un ruolo culturale di rilievo: essa era un punto di collegamento tra la cultura slava e la cultura europea occidentale. Inoltre, Praga ha proprio nella sua tradizione culturale una particolare attenzione ai problemi linguistici (Jakobson, ricerche del Comenius). Non meno importante è il rapporto della città con la tradizione filosofica “fenomenologica”. La riflessione filosofica sarà portata a sottolineare gli aspetti universali del linguaggio. Marty fu un sostenitore dell’universalismo delle strutture linguistiche; Brentano introdusse il concetto di intenzionalità. Quest’ultima è l’aspetto fondamentale nei fatti umani e nella lingua. Si parla della Scuola di Praga come di una scuola funzionalista. Il concetto di “funzione” va inteso come finalità. Il Circolo di Praga fu fondato nel 1926 da Vilém Mathesius . Si unirono presto numerosi studiosi di origine orientale e occidentale. Importante fu il contributo della componente russa (Jakobson, Trubeckoj, Karcevskij). Il formalismo russo (1917-1930) aveva focalizzato la sua attenzione sulla funzione letteraria e poetica della lingua. Un altro elemento importante della componente orientale è la nozione di fonema (già introdotta da Badouin de Coutenay). La componente occidentale (Bühler, Martinet, Tesnière), invece, diede grande importanza alla negatività delle grandezze linguistiche (carattere oppositivo Saussure). Le posizioni della Scuola di Praga furono illustrate nelle Tesi che comparvero nel primo volume dei “Travaux du Cercle Linguistique de Prague” (1929). Le linee essenziali sono: • La lingua deve essere analizzata in rapporto alla sua funzione (espressione o comunicazione). La prospettiva fondamentale è sincronica, ma non va posta una barriera invalicabile fra sincronia e diacronia. • La preminenza funzionale dell’aspetto acustico si quello articolatorio. Concetto di fonema le immagini acustiche possono essere considerate elementi di un sistema linguistico soltanto quando svolgono una funzione di differenziazione dei significati. • La frase viene analizzata anche dal punto di vista funzionale, in tema (ciò di cui si dice) e rema (ciò che si dice del tema) ricerche della componente boema del Circolo di Praga. • La lingua non è unitaria. Si distinguono: linguaggio interiore e linguaggio manifesto. Primo accostamento al problema della posizione ontologica delle lingue In Trubeckoj si sintetizza il contributo occidentale (saussuriano) con il contributo praghese e il contributo orientale. Nella lingua contano le differenze, le opposizioni. Le opposizioni da prendere in considerazione non sono quelle foniche, ossia le semplici differenze di suoni ma quelle fonologiche. Queste ultime svolgono una funzione distintiva. Trubeckoj introduce la verifica della pertinenza mediante la prova di commutazione. Questa prova ci permette di stabilire se una differenza fonica comporta anche una differenziazione sul piano del significato. Esempio: bere – pere si tratta di un’opposizione fonologica e non semplicemente fonica: /p/ e /b/ sono fonemi nella lingua italiana, in quanto rappresentano gli estremi di un’opposizione fonologica. Le opposizioni fonologiche possono essere dirette e indirette. Abbiamo un’opposizione fonologica diretta quando otteniamo un testo diverso sostituendo uno degli estremi dell’opposizione considerata con l’altro. Esempio: t : d tare ≠ dare. Un esempio di opposizione fonologica indiretta la troviamo nella lingua inglese. Ci sono infatti due fonemi che non possono mai comparire nella stessa sede: /h/ può stare solo all’inizio di morfema mentre /η/ (“thing”) può comparire solo in fine di morfema. Non ci sarà mai un testo in cui questi due estremi di opposizione fonica possano essere reciprocamente sostituiti. Inoltre le opposizioni fonologiche si dividono in costanti e neutralizzabili. Un’opposizione fonologica è neutralizzabile quando non serve per distinguere segni diversi. Dal punto di vista psicologico la neutralizzazione è l’opposto del culmine (= sede di massima differenziazione). I fonemi sono gli estremi dell’opposizione fonologica. I fonemi hanno una funzione distintiva, dato che le opposizioni fonologiche servono a distinguere le parole. Ci sono però altre funzioni: culminativa (consente di individuare l’unità a vari livelli) e demarcativa (segnala dove comincia o dove finisce un’unità). L’interesse per la struttura dell’opera poetica è una costante nella ricerca di Jakobson. La poetica è per lui una parte della linguistica poiché corrisponde a una delle funzioni del linguaggio. La funzione poetica è definita genericamente come orientamento del messaggio al messaggio stesso. La selezione e la combinazione sono gli assi costitutivi di ogni testo. Nel testo poetico la similarità riguarda anche gli elementi compresi nel testo (“la funzione poetica proietta il principio di equivalenza dall’asse della selezione all’asse della combinazione”). Nel linguaggio poetico è l’equivalenza che pone in essere un testo. Rapporto fra lingua e realtà Russell sottolinea che la comprensione del significato di un termine deve rimandare in qualche modo all’esperienza immediata. Jakobson, invece, fa presente che noi possiamo rispondere alla domanda sul significato di un’espressione solo mediante un’altra espressione. Esempio: capire il significato della parola “mare” traducendola in “grande lago con acqua salata”. Il concetto di traduzione coincide con il significato del termine interpretazione. Abbiamo tre tipi di traduzione: endolinguistica (parafrasi), interlinguistica (traduzione comunemente intesa) e intersemiotica (trasferimento di un messaggio da un codice semiotico a un altro). Linguistica e poetica La poetica è parte integrante della linguistica, in quanto tratta problemi di struttura verbale. Il linguaggio deve essere studiato in tutta la varietà delle sue funzioni (vedi schema della comunicazione di Jakobson). L’orientamento rispetto al contesto è la funzione prevalente di numerosi messaggi. La funzione emotiva si