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Riassunto Epica- duello tra Ettore e Achille, Appunti di Italiano

Riassunto dettagliato del duello tra Ettore e Achille

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 14/05/2023

Franc.scaa
Franc.scaa 🇮🇹

3

(1)

13 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Riassunto Epica- duello tra Ettore e Achille e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! DUELLO FRA ETTORE E ACHILLE Achille scaglia per primo la propria asta, ma manca il nemico, che esulta e lancia a sua volta: il colpo è preciso, ma l’arma si pianta nello scudo di Achille. Ettore chiede allora un’altra asta a Deifobo, ma il fratello-scudiero è scomparso e l’eroe comprende l’inganno di Atena; sguaina allora la spada e assale il nemico nel corpo a corpo: lo scontro è furioso, Achille ferisce l’avversario al collo, lo fa stramazzare al suolo ed esulta su di lui. Quando si trovarono uno di fronte all’altro Ettore disse ad Achille che non sarebbe più fuggito a lui. Lo scontro: Achille guardando storto Ettore disse: “ Ettore non mi parlare, maledetto, di accordi come non vi è fidata l’alleanza tra uomo e leone, lupo e agnello, non hanno cuori che vanno d’accordo ma si odiano senza sosta. Mai potrà accadere che io e te ci vogliamo bene. Fra noi non ci saranno patti a meno che uno, morto, non sazierà con il sangue Ares, il guerriero infallibile. Ricorda ogni gesto vittorioso, ora si che tu devi essere perfetto con l’asta e audace a lottare! Tu non hai via di scampo, ma Pallade Atena ti ucciderà con la mia lancia; pagherai tutto insieme le sofferenze dei miei cari che hai ucciso muovendo con forza la lancia”. Così detto scagliò l’asta bilanciandola, ma Ettore riuscì ad evitarla: la vide e si piegò, sopra volò l’asta di bronzo che si inflisse poi per terra. Pallade Atena la strappò e la diede ad Achille, senza farla vedere a Ettore guida del popolo. Ettore scagliò l’asta e colpì nel mezzo lo scudo di Achille; non sbagliò il colpo, ma l’asta rimbalzò dallo scudo e quindi Ettore si arrabbiò, che inutilmente la rapida asta gli fosse sfuggita di mano, e si fermò avvilito perché non aveva un’alta asta di faggio; chiamò gridando forte Deifobo e gli chiede una lunga asta ma Deifobo non gli era vicino (è scomparso). In cuore Ettore comprese allora e gridò: “Ahi!” davvero gli dei mi chiamano a morte. Credevo di avere accanto il forte Deifobo, invece è nella città di Troia, Atena mi ha teso un inganno. Ettore dice: la morte non è più lontana, non è inevitabile ormai, e a Zeus e Apollo tutto ciò gli è caro; ormai mi ha raggiunto la dea Moira (destino di morte). Parlando tirò fuori la spada affilata e saltò all’attacco agitandola, ma anche Achille balzò che tutto adornato scuoteva la punta acuta della spada. Infine Achille puntò il morbido collo di Ettore e rapidissimo gli tolse la vita. Ettore riuscì a parlare poco prima che gli tolse la vita e lo pregò di non darlo in pasto ai cani degli Achei. Mentre parlava, morì. Gli tolse le armi insanguinate. Qualcuno disse al volto “Davvero è più morbida la carne d’Ettore, di quando appiccò fuoco alle nostre navi. Priamo Dardanide= discendente di Dardano (Dardano figlio di Zeus e ninfa Elettra) era il fondatore della città di Troia. Nelle ultime parole di Ettore è contenuto l’annuncio della morte di Achille (parole ritenute profetiche) La superiorità di Achille viene rappresentata dalla similitudine con Espero, la stella della sera, che brillava più luminosa delle altre. Achille poi si vanta di aver vinto contro il nemico; le sue parole sono crudeli e piene di disprezzo come quelle pronunciate da Ettore nel duello con Patroclo.