Scarica Riassunto Introduzione ai media digitali - Arvidsson - Delfanti e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Comunicazione Dell'industria Culturale solo su Docsity! INFORMAZIONE E MEDIA DIGITALI I cambiamenti innescati dalla diffusione delle tecnologie digitali stanno trasformando in profondità il modo in cui produciamo e distribuiamo informazione e conoscenza. La diffusione dei media digitali è cresciuta costantemente a partire dagli anni 80, con la messa in commercio di computer basati su microprocessori a basso prezzo, di facile uso e pensati per un mercato di massa, e dall'introduzione del World Wide Web negli anni 90. Negli anni 2000 invece si è assistito all'emergere del web collaborativo, cioè di software e piattaforme online che permettono agli utenti di produrre e distribuire contenuti in prima persona, e delle tecnologie mobili come smartphone e tablet, che hanno trasformato l'esperienza della rete da quotidiana a totale. L'emergere e l'affermazione di media che processano informazione in formato digitale è alla base di trasformazioni profonde non solo nel modo in cui funzionano i media, ma anche nell'organizzazione della produzione e nell'economia delle società avanzate. Questi cambiamenti hanno un impatto sull'ecologia dei media: seguendo questa metafora, si assiste all'evoluzione di nuove forme di vita (i motori di ricerca, i social network...). Oltre a popolarsi di nuove specie, l'ecologia dei media si arricchisce di nuove strategie di sopravvivenza: i social network forniscono servizi gratuiti in cambio dei dati degli utenti, i partiti politici usano la rete per accumulare consenso, ecc. Infine, la metafora ecologica rende l'idea di un mondo dove non vi è un luogo centralizzato di controllo, ma piuttosto un insieme di relazioni e interazioni che costituiscono l'ecosistema e lo trasformano. I media digitali sono terreno di scontro tra diverse visioni: • sono portatori di democrazia, giustizia, uguaglianza e abbondanza economica; mezzi per superare le rigidità delle società industriali e per allargare la platea di individui che possono partecipare liberamente e in forma attiva alla vita pubblica; • minaccia all'ordine sociale, potenziali distruttori degli equilibri su cui si fondano le società complesse, strumenti di sfruttamento e prevaricazione o strumenti per la conservazione e l'irrigidimento delle gerarchie e delle ingiustizie. I media digitali → insieme di mezzi di comunicazione basati su tecnologie digitali e che hanno caratteristiche comuni che li differenziano dai mezzi di comunicazione che li hanno preceduti. La definizione “nuovi” è ambigua, perché: ✗ tutti i media sono nuovi quando vengono introdotti; ✗ il termine nuovo può far pensare che essi siano in qualche modo migliori di quelli vecchi; ✗ i media basati sui computer sono ormai diffusi da diversi decenni e sono diventati gli strumenti predominanti del panorama dei media, caratteristiche che rendono azzardato chiamarli “nuovi”. Essi sono: Digitali: i media digitali trasportano informazione rappresentata da una sequenza numerica che viene poi rielaborata: il codice binario, basato su sequenze di 0 e 1. Grazie a questa caratteristica, le tecnologie digitali possono trasportare molto rapidamente quantità immense di informazione. Convergenti: diversi tipi di contenuti (scritto, sonori, visivi) convergono in un unico supporto. Grazie alla digitalizzazione dell'informazione, i PC sono macchine universali che possono simulare qualsiasi altra macchina. Interattivi: nell'ambiente digitale gli utenti hanno la possibilità di interagire direttamente con i contenuti, modificarli o produrli in prima persona. Ipertestuali: l'ipertesto è un testo fatto di rimandi ad altri testi o contenuti. I media digitali permettono di fruire di contenuti in modo non lineare, es. pagina web grazie al sistema di link. Distribuiti: i mass media tradizionali sono centralizzati e unidirezionali: l'informazione viene trasmessa da una struttura centrale. I media digitali sono caratterizzati da un modello distribuito di gestione delle tecnologie dell'informazione che si basa su 3 peculiarità: ▪ la diffusione di microprocessori a basso costo e quindi l'arrivo sul mercato di pc accessibili a tutti e oggi strumenti come smartphone e tablet; ▪ la diffusione dell'accesso alle reti telematiche, soprattutto Internet e WWW; ▪ i software e le piattaforme che permettono agli utenti di creare contenuti. I mezzi di produzione e distribuzione dell'informazione non sono più centralizzati ma sono nelle mani di milioni di individui che comunicano in una struttura orizzontale a rete. Mobili: le tecnologie mobili di rete come smartphone e tablet rendono pervasivi i media digitali, dato che permettono agli individui di accedere alla rete per scrivere, pubblicare contenuti o altro da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, svincolati dalla necessità di accedere a un pc collegato a una linea telefonica. Sociali: una parte importante dei servizi e delle piattaforme di comunicazione online si basa sullo sfruttamento di dinamiche sociali. Es. i sociali network come Facebook, Youtube, Instagram o Twitter. Le caratteristiche tecnologiche incarnate nei media digitali raggiungono una dimensione globale nelle tecnologie di rete: Internet e il World Wide Web. p.18 ➔ Internet ha una struttura a rete distribuita; ➔ Internet è una rete ridondante; ➔ Internet è un sistema aperto Il World Wide Web Consortium (W3C) è un'organizzazione internazionale che si occupa degli standard del web con il compito di mantenerli aperti. Ogni sito web ha un indirizzo a cui può essere raggiunto: i domini (nazionali come .it .uk). Per comprendere le reti e i media digitali è importante differenziare i livelli che li compongono: 1. livello fisico: le risorse naturali, come l'etere usato per le trasmissioni radio, e le infrastrutture tecnologiche che costruiscono l'ambiente digitale in rete. 2. livello logico: rappresentato dai software, dagli standard e dai protocolli su cui si basano le reti (es. protocolli Tcp/Ip). 3. livello dei contenuti: le informazioni in linguaggio umano che vengono prodotte e scambiate in rete. Tecnologie e società Le scienze sociali come la sociologia o l'antropologia si occupano da tempo del legame tra società e tecnologie. Il determinismo tecnologico è un approccio secondo il quale le tecnologie sono fattori indipendenti in grado di determinare lo sviluppo delle società umane. In questa prospettiva, le caratteristiche dei media digitali determinano il modo in cui gli individui interagiscono tra loro, dando vita a forme particolari di organizzazione sociali, o sono responsabili di cambiamenti nella struttura economica o politica di una società. McLuhan → il medium è il messaggio, cioè il significato di una comunicazione è determinato dalla tecnologia mediatica utilizzata. Una prospettiva opposta a quella determinista è quella della costruzione sociale delle esercitavano il potere in modo anonimo e senza interessi politici, con un ceto di burocratici e tecnici. Negli anni 80 al concetto di società postindustriale si affianca l'idea di società postmoderna, un'espressione resa popolare da Lyotard secondo il quale i cambiamenti nella produzione di cultura e di sapere e nella politica, con l'affermarsi della società dei consumi, avrebbero come conseguenza un effetto profondo sulle società moderne. Negli anni 90 si fa strada l'idea di intelligenza collettiva, che per Pierre Lévy è una mobilitazione delle intelligenze distribuite, coordinate e valorizzate grazie alle tecnologie dell'informazione. Storia delle tecnologie informatiche e cambiamento sociale L'evoluzione della società dell'informazione è in relazione molto stretta con le modalità di produzione e di distribuzione del sapere che si affermano con la diffusione dei computer prima, e di internet poi. 1673: Leibniz inventa la prima calcolatrice meccanica. 1801: Jacquard inventa un telaio automatico che lavora secondo un programma contenuto in un rotolo di carta perforata. 1931: Alan Turning definisce il computer come macchina capace di imitare tutte le altre macchine, ovvero una macchina programmabile, con delle specificità rispetto ad altri elettrodomestici. 1944: Gran Bretagna, primo computer completamente elettronico. 1969: prima connessione Arpanet. 1971: Intel inventa il microprocessore. 1985: Microsoft rilascia la prima versione di Windows. 1991: Tim Berners-Lee lancia il World Wide Web. Idea di un nuovo atteggiamento scientifico che viene applicato alle vicende umane e che i fatti sociali non sono l'effetto della volontà divina, ma seguono regole ben precise. Da questa nuova mentalità scientifica ha origine l'idea che la società possa essere misurata e che gli avvenimenti sociali ed economici possano essere calcolati e in una certa misura programmati → statistica. In origine chiamata “aritmetica politica”, rispondeva all'esigenza di misurare e controllare gli avvenimenti sociali da parte degli stati. p.43 La Tabulating Machine Copany di H. Hollerith diffuse i PC a schede perforate nella maggior parte delle amministrazioni statali e della grandi società commerciali. Nel 1924 assunse il nome di International Business Machines Corporation (Ibm) e continuò a produrre calcolatori di questo tipo fino agli anni 70. La Seconda guerra mondiale diede impulso ulteriore allo sviluppo dei calcolatori e diede forma ai computer come li conosciamo oggi. Lo sforzo bellico richiese l'applicazione dei PC per diversi scopi. Es. Progetto Manhattan, progetto segreto USA per la bomba atomica. Già negli anni 60 negli USA si era formata una cultura di giovani ingegneri e studenti nei nuovi dipartimenti d'informatica, che si sentivano vicini alle controculture che dominavano i campus americani e che sarebbero sfociate nel Sessantotto: le prime comunità di hacker. Ispirate da un ethos democratico, queste persone vedevano i sistemi gerarchici e il rigore formale che circondavano i PC nelle grandi università e negli istituti di ricerca come una sfida da contrastare. Gli hacker propugnavano un approccio attivo alla tecnologia e pretendevano di poter mettere le mani sui computer per modificarli e usarli per scopi imprevisti e inattesi. Dall'incontro tra hacker e controculture tecnologiche nacquero i primi personal computer destinati ad uso familiare. Dalle reti alla rete grande come il mondo Negli anni 50 e 60 si cominciò a pensare ai PC come strumenti non solo per effettuare calcoli ma anche per comunicare. Il progetto di comunicazione che rappresenta l'antenato di Internet fu la rete Arpanet, che a partire dal 1969 collegava i supercomputer presenti nelle università americane e in alcuni centri militari. Arpanet si basava sulla tecnologia del packet switching, che scompone ogni messaggio in una serie di pacchetti che trovano la loro strada nella rete, indipendentemente dagli altri. Si tratta di un'architettura distribuita, dato che non esiste un nodo centrale che funga da passaggio obbligato, e ridondante, poiché le informazioni possono viaggiare lungo molti percorsi possibili: lo spegnimento di un singolo nodo non pregiudica il funzionamento della rete. Il protocollo TCP/IP che dal 1974 diventò lo standard della rete era stato creato per decentralizzare il controllo delle comunicazioni ai singoli PC o nodi partecipanti, per prevenire la possibilità che qualcuno potesse controllare o censurare le comunicazioni. Il protocollo Tcp/Ip è un protocollo libero, chiunque può usarlo liberamente, e aperto, dato che permette di implementazioni su dispositivi e per scopi diversi. Arpanet però non era l'unica rete. Le BBS (Bulletin Board System), nate negli anni 70, erano banche di dati di messaggi e informazioni contenuti in PC individuali cui si poteva accedere mettendosi in comunicazione con il singolo utente tramite le nuove tecnologie Modem. Negli anni 90 alcune innovazioni diedero vita alla rete che conosciamo oggi. Nel 1991 Tim Berners-Lee, scienziato al Cern di Ginevra, scrisse e condivise con il resto della rete i linguaggi e gli standard che costituiscono il World Wide Web. Il sito info.cern.ch fu il primo sito a basarsi sull'HTML (Hyper Text Mark-Up Language), usato per mettere online documenti ipertestuali in cui un tratto di testo può essere contrassegnato inserendo tag, etichette, che possono descrivere il colore, le dimensioni, il link o altre caratteristiche. Url (Uniform Resource Locator) e il protocollo Http (Hyper Text Transfer Protocol) p.49 Lo standard e linguaggi del WWW e la diffusione di protocolli aperti come TCP/IP permisero l'unificazione delle varie reti in internet, la rete delle reti. Nel 1994 Barners-Lee lanciò il World Wide Web Consortium (W3C), l'organizzazione ce gestisce gli standard per l'interoperabilità della rete. Negli anni 90 il web si diffonde nelle case americane ed europee e comincia a rappresentare un 'industria in espansione basata soprattutto sulle cosiddette dot-coms (.com), cioè portali commerciali come Amazon o eBay → new economy. Questa situazione dà luogo però a quella che n termini finanziari si chiama bolla speculativa, cioè un aumento sconsiderato dei costi delle azioni delle aziende di commercio online, e in particolare una mole di investimenti finanziari di dimensioni troppo elevate rispetto al valore reale delle aziende. Il futuro della società dell'informazione Le nuove tecnologie informatiche hanno alcune conseguenze sociali fondamentali. Nella produzione industriale rendono possibile l'automazione e l'organizzazione della produzione in reti globali di piccole fabbriche connesse tra loro e localizzate per lo più in paesi con bassi costi salariali. Questo tende a diminuire sia il costo della produzione materiale, sia il potere contrattuale della classe operaia. I computer e le reti digitali sono il frutto delle scelte e delle ideologie di attori molto diversi tra loro: ricerca militare, comunità di scienziati, controculture, comunità hacker, le imprese, ecc. p.52 COOPERAZIONE SOCIALE ONLINE La rete facilita la partecipazione degli individui a processi di cooperazione tra parti: è la peer production. I contenuti generati dagli utenti di internet sono divenuti un fenomeno di dimensioni rilevanti. Il software libero, le applicazioni open source, Wikipedia o le reti peer- to-peer sono tutti esempi riusciti di collaborazione tra utenti della ree. Anche le imprese sfruttano questi processi per creare contenuti delle piattaforme commerciali o per raccogliere idee e innovazioni. Web collaborativo e contenuti generati dagli utenti Tra le trasformazioni tecnologiche, economiche e organizzative della società dell'informazione un posto di rilievo è occupato dai fenomeni di partecipazione attiva e cooperazione alla produzione di contenuti e informazione che coinvolgono gli utenti della rete e hanno ricadute su tutti i settori di produzione culturale. Strumenti come blog, wiki, sistemi di tagging e di condivisione di informazione sono alla base di questa trasformazione; insieme ai cambiamenti nella sfera legale e in quella sociale. Infatti molti fenomeni di collaborazione online non sarebbero possibili senza forme di proprietà intellettuale alternative al tradizionale diritto d'autore, o senza il diffondersi di un'ideologia della partecipazione che è diventata ormai parte integrante dei processi di produzione di informazione e conoscenza. Le nuove forme cooperative di comunicazione in rete si caratterizzano per le possibilità offerte agli utenti di diventare produttori di contenuti in prima persona o di contribuire direttamente a valutare e migliorare i contenuti forniti dall'azienda → contenuti creati dagli utenti, servizi online che offrono a chiunque la possibilità di contribuire a produrre contenuti culturali. L'utente assume un ruolo centrale. ➢ Blog: diari o giornali online, che danno vita a quella che viene chiamata blogosfera, cioè un ambiente a rete formato da blog in comunicazione tra loro, e che oggi è resa ancora più complessa dal legame con social network, sistemi di rating e piattaforme di microblogging. ➢ Wiki: software di scrittura collettiva, che permettono a più persone di lavorare contemporaneamente a uno stesso testo o documento. ➢ Servizi commerciali, come YouTube o Flickr: permettono agli utenti di pubblicare, taggare e condividere rispettivamente video e fotografie. ➢ Servizi commerciali, come eBay o Amazon: usano le informazioni prodotte dagli utenti per migliorare il proprio servizio. ➢ Le piattaforme di mashup: permettono di aggregare informazioni prese da fonti diverse per creare un sito o un'applicazione. Es. Google Maps. ◦ Tagging: gli utenti possono aggiungere a un commento un tag, un'etichetta che permette agli altri utenti di capire di quale tipo di contenuto si tratti, a cosa sia collegato. ◦ Sistemi di rating: sistemi tramite i quali gli utenti possono votare, fornire una valutazione numerica rispetto a un contenuto. Es. piattaforme di recensioni di ristoranti o altri servizi, come TripAdvisor. transizione verso una sfera pubblica in rete: ➔ l'accessibilità: il costo dell'apertura di un canale di comunicazione, così come della produzione e distribuzione di informazione stessa, si è abbassato al punto da diventare quasi nullo; ➔ la struttura distribuita: si passa da un'architettura di tipo centralizzato tipica dei mass media tradizionali, all'architettura distribuita e non gerarchica della rete. Secondo Danah Boyd le caratteristiche delle informazioni condivise in rete sono scalabilità, persistenza, replicabilità e ricercabilità. p.77 La nuova sfera pubblica in rete Grazie ai media digitali un numero sempre maggiore di persone ha la possibilità di partecipare direttamente alla produzione di sapere e conoscenza, aumentando il grado di pluralismo. Sfera pubblica in rete → concetto di Y. Benkler è il luogo dove avvengono le mediazioni tra la società e stato nelle società moderne. p.79 Uno dei processi di trasformazione della sfera pubblica nell'era digitale è quello della disintermediazione, cioè l'aumento di indipendenza da figure professionali che hanno storicamente avuto un ruolo di intermediarie tra il pubblico, l'informazione e la conoscenza. Grazie alla tecnologie digitali e alla rete, gli individui hanno accesso diretto a una mole immensa di informazioni che prima erano appannaggio di esperti, tecnici o professionisti. Una delle funzioni principali dei giornali è il gatekeeping → il potere di selezionare quali notizie raggiungeranno il pubblico e quali no. Secondo diversi autori, la funzione di gatekeeping non è più saldamente nelle mani delle istituzioni dei media broadcast, ma piuttosto è distribuita nelle mani degli utenti della rete che producono, selezionano e vagliano notizie e informazioni. Altra funzione è l'agenda setting → la capacità di dettare l'agenda del dibattito pubblico scegliendo le notizie e i temi di cui si parlerà. Wikileaks p82 : è una piattaforma per la pubblicazione di leaks, cioè perdite o fughe di notizie, che ha un ruolo importante nella ridefinizione della sfera pubblica in rete. Politica e movimenti sociali Non è possibile limitale la dimensione del potere alla sfera della comunicazione, dato che molte variabili restano cruciali nel determinare la distribuzione della ricchezza, il successo politico o la capacità di controllo dei comportamenti degli individui. Tuttavia le relazioni di potere sono ormai sistematicamente organizzate anche intorno alle reti, alla capacità di determinare chi vi può accedere, alla loro programmazione e alla gestione dei flussi di comunicazione. L'attività politica è profondamente influenzata da media e sistemi di gestione dell'informazione. Nelle società avanzate, le pratiche politiche dipendono in modo rilevante dalla capacità di analizzare l'elettorato con tecniche derivate dalle scienza sociali al fine di produrre strategie di marketing politico mirate sui diversi media utilizzati. Nonostante internet possa ampliare la partecipazione dei cittadini alla sfera pubblica, l'accesso alle tecnologie digitali è sbilanciato: il divario digitale è la differenza di accesso alle tecnologie di rete che si verifica tra paesi ricchi e paesi poveri, o tra diverse classi sociali o generazioni all'interno dello stesso paese. p.134 Fattori di disparità: classe sociale, genere, età, aree rurali e urbane. Diversi progetti si occupano di favorire l'accesso alle conoscenze, ed effettuano operazioni di alfabetizzazione ed educazione alle tecnologie informatiche. p.137 La primavera araba p.88 → molti dei partecipanti ai movimenti e alle azioni che hanno composto la primavera araba utilizzavano le piattaforme dei media sociali come simbolo di democrazia e libertà. Cellulari, tablet, smartphone e altri dispositivi mobili permettono agli individui di accrescere l'accesso ai social media e di mettere in atto nuove dinamiche di connessione. Oggi l'uso di piattaforme di social networking tramite smartphone rappresenta una delle principali forme di accesso alla rete nei paesi emergenti. Cultura civica ed evoluzione della politica online L'emergere di forme di organizzazione politica tramite strumenti e piattaforme online hanno fatto parlare della nascita di una nuova cultura civica. Putnam attribuisce al consumo televisivo una responsabilità importante al declino della partecipazione politica. I pubblici costituiti da aggregati di persone che attraverso i media digitali si dedicano a perseguire una meta comune, non solo danno una possibilità di produrre qualcosa insieme, ma forniscono anche un'educazione civica in quanto abituano i membri alle virtù di condivisione, solidarietà e impegno per una causa comune. Le forme di attivismo in rete stimolano la formazione di una nuova cultura civica ma d'altra parte tendono a togliere l'elemento di dibattito e interazione con persone diverse che era considerato un fondamento della sfera pubblica moderna. Il confronto e la diversità vengono meno e con essi anche la vitalità della politica. Ma se il futuro dei media digitali e del loro ruolo politico ha ripercussioni sull'evoluzione delle società contemporanee, questo avviene sia nella ridefinizione delle libertà politiche e dell'autonomia individuale, sia nelle possibilità di controllo sociale che sono nelle mani di governi e imprese private. RELAZIONI SOCIALI E IDENTITÀ IN RETE Le relazioni sociali sono sempre state influenzate dalle tecnologie mediatiche. Le prime organizzazioni politiche, come le città-stato dell'antichità, nacquero in parallelo con la scrittura. Senza un mezzo di comunicazione in grado di attraversare le distanze fisiche e di conservare le comunicazioni nel tempo sarebbe molto difficile organizzare un sistema sociale complesso, raccogliere le tasse o assicurare la continuità delle leggi o le usanze di culto. Lo stesso vale per le organizzazioni moderne. L'invenzione della stampa ha cambiato in profondità le forme di produzione e trasmissione della cultura e della conoscenza, agendo sulla possibilità di mantenere relazioni sociali a distanza nello spazio e nel tempo. I media sono fondamentali anche per la creazione e il mantenimento di gruppi informali, così come per la costruzione dell'identità individuale. I media digitali hanno avuto una velocità di penetrazione senza precedenti. Due visioni contrapposte sembrano dominare il dibattito sui media digitali: ✔ da un lato, si afferma che essi rappresentano un mondo sociale estraneo alla vita reale quotidiana; ✔ dall'altro, che hanno effetti dirompenti sulle forme di socialità; Tuttavia, i media digitali odierni sono caratterizzati dalla forte integrazione tra la vita online e quella offline, al punto che queste distinzioni sembrano perdere di significato. La ricerca sociale e i media digitali p.97 I media sociali Tra i servizi che dominano il panorama dei media digitali vi è una serie di piattaforme chiamate social network sites o media sociali. Essi sono siti web basati sulla costruzione e sul mantenimento di legami sociali con altri utenti del servizio. Permettono di: – creare un profilo pubblico o semipubblico secondo le possibilità e i vincoli offerti dalla piattaforma stessa; – costruire una rete di contatti; – scorrere la lista dei contatti dei propri contatti. Inoltre i media sociali permettono di creare o di aderire a comunità tematiche, gruppi di discussione o reti che non sono strettamente legate alla propria cerchia di contatti. Lo studio dei social network permette di comprendere come questi assumano un ruolo nello strutturare nuove forme di relazioni sociali e contribuiscano alla costruzione delle identità personali e di gruppo che avvengono in rete. La piattaforma di internet sono almeno in parte l'effetto e non solo la causa dell'affermazione di nuove forme di relazione sociale e del desiderio dei primi utenti esperti di sviluppare tecnologie che potessero facilitare lo sviluppo di una nuova socialità dal basso. Tuttavia i media sociali hanno il potere di strutturare il tipo di azioni che gli utenti possono mettere in atto, dato che le tecnologie che li costituiscono offrono possibilità ma anche limiti entro i quali è possibile utilizzarli. Insieme grazie alla rete Spesso l'arrivo di nuove tecnologie di comunicazione genera ondate di critica e addirittura di panico mortale. Nel XVIII secolo il romanzo veniva accusato di distogliere le giovani donne dai loro ruoli sociali per immergerle in un mondo irreale di sogni, ecc. p.102 Tecnopessimismo → l'argomento principale è la natura immersiva dell'esperienza online tende ad assorbirle le persone in un mondo parallelo, e in questo modo isolarle. Sherry Turkle sostiene che gli individui non interagiscono più con coloro che hanno accanto, ma sono assorbiti in un mondo parallelo fatto di post su Facebook e tweet. I media sociali ci proietterebbero così in un mondo in cui saremmo insieme ma soli. Sono fisicamente compresenti, ma mentalmente assorbiti nei loro mondi privati. La rete e i media sociali sono parte integrante della vita sociale degli individui e non uno strumento per allontanarsene. È piuttosto il modo in cui le persone interagiscono tra loro a cambiare con l'uso di queste tecnologie. Identità e nativi digitali I media digitali, e in particolare i media sociali, sono importanti strumenti in cui gli individui mettono in atto strategie attive di costruzione della propria identità. Essi non determinano completamente l'identità di una persona ma piuttosto la incorniciano. I nativi digitali → nuovo soggetto generazionale. Sono i giovani nati a stretto contatto con i PC e internet, cellulari, tablet e videogiochi. Sono i nati negli anni 2000. I migranti digitali → quelle persone che sono nate prima dell'avvento di internet e si sono formate in un mondo dominato da carta stampata e tv. Essi hanno dovuto, a un certo punto della loro vita adulta, migrare nel mondo delle tecnologie digitali e imparare un linguaggio e dei modi di agire a loro estranei. Individualismo in rete e i nuovi pubblici La teoria sociologica classica distingue due forme di relazioni sociali. • da un lato le relazioni comunitarie, caratterizzate da alti livelli di fiducia e di conoscenza reciproca; • dall'altro le relazioni sociali tipiche della modernità, caratterizzate dall'importanza di associazioni dotate di regole formali ed esplicite, come le organizzazioni burocratiche, i partici politici, ecc. Il senso di identificazione con la collettività è meno intenso. I livelli di solitudine sono potenzialmente più alti.