Scarica La storiografia antica: da Erodoto a Polibio e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Della Letteratura Greca solo su Docsity! INTRODUZIONE ALLA STORIOGRAFIA GRECA- BETTALLI CAPITOLO 1, STORICI ANTICHI E MODERNI: UNA BREVE INTRODUZIONE LA NASCITA DELLO STORICO Storiografia -> nasce circa 2500 anni fa + sviluppo nella società della polis. Mesopotamia, fine III millennio -> primi a scrivere una versione ufficiale dei regnanti e dei fatti accaduti. F.Hartog -> greci, inventano la figura dello storico come soggetto scrivente libero e autonomo DIFFERENZE Paul Veyne -> storia come un romanzo vero. Storia antica -> profondamente diversa da quella attuale: Storia antica: -scarsa disposizione di strumenti e metodologie -forma caratterizzata da assenza di note, riferimenti alle fonti, limite alle citazioni, discorsi diretti privilegiati, presenza della fruizione orale = tradizione e limiti imposti dalla retorica -difficile la distinzione tra opera storica e opera di fantasia/encomiatica/biografica -raccolta delle informazioni e delle fonti quasi nulla. Assenza di strumenti per l’analisi delle fonti -storia quasi contemporanea/contemporanea -> utilizzo di testimoni ancora esistenti + ampia trattazione della storia politica STORIA IMMEDIATA E STORIA ORALE Due forme di storiografia come sottogenere: -Storia immediata (instant history) -> poco utilizzata anche dai giornalisti, basata sull’attualità e sulla contemporaneità. Assenza di documenti -Storia orale (oral history) -> genere di storiografia basato esclusivamente su interviste a testimoni, esplorazione di tematiche marginali (donne, classi subalterne) poco approfondite dalle fonti e dai documenti ufficiali. TUCIDIDE È UN COLLEGA? IL DEBITO VERSO GLI STORICI ANTICHI Storici moderni -> eredi della tradizione culturale universitaria MA debitori degli storici antichi: -scoperta del passato prossimo come terreno da esplorare e da indagare -conoscenza e scoperta del passato per la comprensione del presente -concetto di causa -consapevolezza dello storico riguardo l’importanza della documentazione, fatti realmente accaduti Grazie ai Greci -> elaborano e ampliano la storiografia come genere letterario -> sviluppo delle finalità e dell’importanza di fare storia CAPITOLO 2, LO STORICO NEL MONDO ANTICO: STORIA E RETORICA UN INTELLETTUALE SOLITARIO? Cultura antica -> storiografia e retorica strettamente legate (Cicerone ne parla nelle sue opere). Figura dell’oratore -> fare anche storia, regole della retorica = regole da cui partire per desumere quelle della storia + cura stilistica tipica delle composizioni oratorie. Oratore -> sapienza nel far emergere la verità = essenza della storia IV secolo a.C. -> retorica come collante politico e culturale delle poleis, fonte di vitalità politica e di libertà. Amministrazione dei fatti quotidiani -> memoria dei fatti passati. Cicerone -> Grecia come modello di perfetta sintesi tra eloquenza e storiografia, tecnica perfezionata. Che tipo di figura era lo storico nell’antica Grecia? Quanto ha di simile con la figura dello storico romano? AGLI INIZI DELLA STORIA Figura dello storico nell’antica Grecia -> figura che attua una ricerca personale intorno ad una memoria collettiva = atto di nascita della storia come genere autonomo. Delineamento della figura dello storico del passato: -Esule ed isolato, viaggiatore lontano dall’opinione pubblica e locale -Riconoscimento intellettuale da parte della comunità di appartenenza -imparzialità e separatezza dalla comunità (a differenza del rapsodo) -In sospeso tra la consapevolezza del proprio isolamento e il desiderio di trovare un pubblico a cui rivolgersi -> assunzione di alcune modalità di perfomance Separatezza -> parziale, modalità di avvicinamento al suo pubblico -> tramite Performances: Luciano, Plutarco parlano di vere e proprie letture pubbliche da parte di Erodoto, che cerca di ammaliare il suo pubblico con i racconti e le sue storie. Tucidide -> rapporto amaro col pubblico -> scrive di rinunciare al rapporto con il pubblico nei termini di Erodoto e della figura del rapsodo = natura rigorosa della trattazione dei dati storici. Pubblico dell’antica Grecia -> pubblico panellenico che proviene da una tradizione orale e dal riconoscimento istituzionalizzato della figura del rapsodo -Spie della DINAMICA SOGGETTIVA DELLA COMUNICAZIONE (ovvero del rapporto con il pubblico) -> nei testi, Attracco/ Proemio dei testi storici -> retorizzazione della storia: 1) Ecateo e il modello orientale grecizzato -> modello epistolare “x dice a y queste cose”, destinatario come un pubblico panellenico e ideale 2) Erodoto, Tucidide e Antioco -> modello che ammette una provvisoria terza persona (lo storico, figura ancora nebulosa e non istituzionalizzata), trasformata poi in prima persona Modelli adottati -> modalità di allontanamento dalla comunità (per l’osservazione dei fatti storici, storico esule) e tentativo di riavvicinamento alla comunità (per la narrazione del fatto): distacco politico municipale e riattacco nazionale. Testo nell’epos = unità e coesione tra il cantore/rapsodo e la comunità panellenica, tradizione orale che cancella l’individualità Testo storiografico = modello terza persona/epistolare come intermediario tra una figura esule e separata dal pubblico panellenico e abituato alla coesione. Periegesi (descrizione topografica) + carta geografica -> interessi di Ecateo, struttura ampia con notazioni di natura etnografica sui popoli incontrati e sui loro costumi Esistevano dunque già opere etnografiche prima di Erodoto? -Xanto di Lidia, un’opera sulla sua patria -> Lydiaka -Dionigi di Mileto, opere a carattere etnografico -> Persika Fatti dopo Dario -Ellanico, contemporaneo un po’ più giovane di Erodoto, studi di cronologia nel V secolo (Sacerdotesse di Era ad Argo) -> ampio utilizzo delle ipotesi -Ippia di Elide, opera di cronologia -> prima lista di Olimpionici -Carone di Lampsaco, produzione molto variegata MA importante cronaca universale (Pritani dei Lacedemoni) -> se fosse davvero precedente a Erodoto -> prima cronaca locale a tutti gli effetti TUTTAVIA…erudizione ellenistica -> scarsi dati sulle datazioni -> nessuna pretesa di precisione su figure secondarie a Erodoto di Alicarnasso LA QUESTIONE DELLA STORIOGRAFIA LOCALE E GENERALE Questione dei rapporti tra storiografia locale e generale: -Dionigi di Alicarnasso, I secolo a.C. -> sostiene che la storiografia locale sia nata prima di quella generale e quindi prima delle produzioni di Erodoto e poi Tucidide -> analisi recente che mette in evidenza i limiti di questa posizione: teoria astratta e ellenocentrica + lista di nomi con personalità che si dedicavano ad altri generi = modello non attendibile -Jacoby, tesi moderna -> storia locale nata solo dopo l’elaborazione dell’opera erodotea = indagine dello stato della memoria storica greca -> risulta un’assenza di annali greci prima di Erodoto (vaghezza sulle info temporali + riferimenti continui ai regni orientali) Eccezione alla regola -> Damaste di Sigeo (allievo di Ellanico) -> Catalogo dei popoli, contemporaneo a Erodoto. CAPITOLO 4, ERODOTO LA VITA Erodoto legato a tre città greche -> Alicarnasso, Turi e Atene -Alicarnasso = città di nascita, fondazione dorica con influssi ionici. Città piena di stimoli = sotto il governo Persiano + governo ateniese dopo le guerre persiane (454, lega delio attica) -Turi= partecipa alla fondazione della polis periclea 444-443 -Atene = ricezione delle sue opere + amicizie + circolo dei letterati di Pericle Date di nascita e morte -> non certe, indagini attraverso citazioni ed eventi raccontati nelle sue opere: 484, probabile anno di nascita - 414, probabile anno di morte Alcune notizie sparse: -famiglia di origine aristocratica -opposizione al tiranno di Alicarnasso -> esilio in giovane età con la sua famiglia -effettua moltissimi viaggi di cui parla nelle sue opere (probabilmente negli anni 50 del V secolo) LE STORIE Storie di Erodoto -> opera più lunga fino al IV secolo = lunghezza doppia rispetto all’Iliade -dialetto ionico -stile limpido e semplice -doti di narratore -divisione, a opera dei filologi alessandrini, in nove libri = nove muse -utilizzo di excursus 1) LIBRO I -proemio con premesse metodologiche + tema generale (guerra Europa VS Asia) -Storia di Creso -> primo sovrano delle città greche in Asia -excursus (racconto su Gige e Candaule + dialogo Solone e Creso + logos su Ciro il grande) -Storia del successore di Creso -> Ciro il Grande 546 2) LIBRO II -Ciro -> Cambise -525, conquista dell’Egitto -Excursus mastodontico sull’etnografia egizia: posizione geografica,usi e costumi del Nilo,storia millenaria,vicende dell’ultima dinastia 3) LIBRO III -narrazione della conquista di Cambise in Egitto -logos sull’isola di Samo -vicende del trono persiano + ascesa di Dario -logos tra persiani sulla forma di governo migliore per la Persia -strutture amministrative della Persia -primi anni di regno di Dario 4) LIBRO IV -logoi sulle vicende di Scizia (usi e costumi) e Libia -conclusione delle vicende barbariche 5) LIBRO V -cerniera di divisione per passare alle vicende greche -rivolta ionica (500-494) -logoi sulle maggiori città greche (Sparta e Atene) 6) LIBRO VI -seconda parte dell’opera -> spedizioni persiane in Grecia -490, battaglia di Maratona -Excursus su Milziade post Maratona 7) LIBRI VII-IX -impianto cronologico tradizionale -scontro Greco persiano + spedizione di Serse -due anni di scontri (480-78) -ultimo excursus sulla presa di Sesto dopo la battaglia di Micale nel 478 TRA ORALITA’ E SCRITTURA Opera di Erodoto -> elementi di oralità nella scrittura= -composizione anulare, andamento circolare -paratassi -nessi simili a quelli della conversazione -impressione di casualità suggerimenti= Erodoto si affida a elementi di oralità per la diffusione della sua opera Erodoto -> aedo della comunità che ne conserva la memoria storica + elemento prosaico = aedo in prosa erodoto -> figura complessa, a metà tra la tradizione orale-arcaica e il nuovo medium scritto, scelta consapevole?: -argomento unificante e coinvolgente per il mondo greco -struttura scritta consapevole e raffinata -rimandi interni = fissazione per iscritto NON può essere subordinata alle letture pubbliche. Riduzione di Erodoto a aedo scritto -> fuorviante e sminuito Nodi rilevanti della ricerca erodotea -> quanto era consapevole erodoto della sua produzione? Viaggi “spontanei” o itinerario predefinito? Maturazione conseguita durante la produzione o consapevolezza già maturata prima della stesura? QUANTO E’ CONSAPEVOLE DEL SUO RUOLO DI STORICO? Due correnti: 1) Corrente analitica -> (Felix jacoby esponente) maturazione e consapevolezza che nasce e cresce nel tempo-> prima etnografo e geografo (scrittura delle monografie) -> poi unione delle ricerche -> produzione mastodontica e consapevolezza del ruolo raggiunta 2) Corrente unitaria -> unità dell’opera: -scelta del tema unificante -impossibile distinguere storico da etnografo/geografo MA erodoto non è un moderno ricercatore= Ipotesi più valida: Primo Erodoto -> viaggiatore e aedo in prosa Secondo Erodoto -> scrittore e storico -> Storie = summa della sua esperienza motivo unificatore -> espansione persiana dal VI secolo -> mondo greco come tappa di un processo iniziato da Creso= Storie come gioco di incastro -> espansione persiana - guerre persiane - dominazione greca dal V secolo -> inizio dell’impresa greca epocale Storia persiana = attendibile attività politica a militare = scelta storiografica (guerra del Peloponneso) -> nesso tra biografia e narrazione storica -> principio dell’empera pragmata -racconto laico e razionale -> giudizio della politica periclea + riconoscimento dei meriti -assenza di divinità -> forma di ateismo, è presente solo la mano umana “TUCIDIDE HA SCRITTO”: LE STORIE E LA QUESTIONE TUCIDIDEA “Storie” di Tucidide: -8 libri -Guerra del Peloponneso (dallo scoppio alla fine) -narrazione in successione diacronica degli eventi (scandita da estate e inverno) -utilizzo del lessico medico, filosofico + formule retoriche di presentazione -firma dell’autore al termine di ogni anno -interruzione brusca della narrazione all’anno 414 -> morte improvvisa (?) Interesse di Tucidide -> raccontare gli anni dal 434 al 404 + avvio dei lavori intorno al 435, guerra che scoppia = interesse di Tucidide da subito -> raccolta e revisione dei dati nell’arco di 30 anni Metà del XIX secolo -> Ullrich, questione tucididea: se si tratta di una stesura protratta nel tempo e soggetta a revisioni, come è possibile individuare i vari stadi della scrittura? Due fasi compositive: 1) L’autore è convinto che la guerra finisca con l’apparente pace di Nicia 421 2) La guerra ricomincia -> ricomincia la revisione e la raccolta dei dati In alcuni passi l’autore conosce l’esito in altri sembra ignorarlo Canfora -> alcuni capitoli attribuiti a Senofonte -> editore di Tucidide post mortem Nonostante l’evidenza di una scrittura a stadi -> unitarietà complessiva, struttura, tematiche e composizione razionale e consapevole. Ricerca storica -> archeologica e autopsia KTEMA ES AIEI: LA SCELTA DI TUCIDIDE questione tucididea -> problema di fondo -> quanto influisce il medium scelto dall’autore (la scrittura)? Tucidide stesso -> rinuncia al favoloso (mythodés) per giungere all’acquisizione di un sapere che rimane per sempre (ktema es aiei) -rinuncia al diletto e al favoloso della narrazione erodotea -> rinuncia alla ricezione e ad un uditorio di massa -> scelta consapevole -selezione del proprio pubblico -> pubblico che ama la storia e la conoscenza, la spiegazione dei pragmata e l’indagine -superamento delle performances orali -> storia come magistra vitae -stile ipotattico, implicito, denso e colmo di rimandi interni -> interpretazione impegnata e a più livelli -negazione del terzo -> non c’è spazio per il divino, l’unica indagine possibile è quella dei fatti umani Adozione dello stile ipotattico e denso -> distacco dallo storico meraviglioso, erodoteo. Consapevole, Non necessario il distacco dall’oralità -> oralità e scrittura convivono animatamente durante tutto il V e il IV secolo LA STORIA SECONDO TUCIDIDE: LA GUERRA DEL PELOPONNESO Proemio delle Storie -> segnalazione del tema di cui parlerà = guerra -tema della guerra come tema unitario e non un’introduzione per qualcosa di più ampio respiro (come Erodoto) -> digressioni richiamano costantemente il peloponneso e la guerra -Tucidide -> contemporaneo dei fatti che narra -> priorità all’occhio MA riconosce lucidamente il condizionamento della memoria Fonti utilizzate: -Fonti orali -> occhio storico + testimoni oculari -> selezionate e vagliate (probabile accesso a personalità di spicco) = fonti preferite -Fonti scritte -> incisioni, lettere, documenti.. Distanza da Erodoto -> -selezione e vaglio delle fonti a disposizione = fase preparatorie alla scrittura -utilizzo di un criterio assiologico per la scelta del tema centrale: 1) Dynamis -> grado di potere (economico, politico e militare) mobilitato 2) kinesis -> coinvolgimento tra le parti -> quanti più uomini sono schierati più è grande il conflitto 3) erga -> imprese militari e i relativi effetti 4) utilizzo dell’archeologia -> rassegna della storia immediatamente precedente -> espediente retorico volto a dimostrare la grandezza del tema scelto Narrazione della guerra -> comincia con la rottura della pace del 445, distinzione delle cause: 1) Cause immediate -> contesa Corinto-Corcira, fatti di Potidea, decreto di Megara voluto da Pericle 2) Causa vera e nascosta -> potenza di Atene che cresce + phobos dei Lacedemoni Individuazione della causa vera -> compito del bravo storico, discerne e scava la realtà visibile per giungere alla verità invisibile (apporto filosofico) -> causa prophasis = Tucidide investe la storiografia di un modus operandi che si avvicina a quello scientifico dello storico contemporaneo Elaborazione tucididea -> aumento di potere = scontro come risoluzione inevitabile Momigliano -> critica= Tucidide non riesce a individuare le cause più profonde dello scontro nel Peloponneso trattazione delle cause -> tema dello sviluppo (punto assiomatico del criterio di scelta tematica): = pentecontaetia -> riflessione monografica sul tema delle risorse (economiche, belliche etc) ateniesi in rapporto con le altre realtà greche: sviluppo democratico + sviluppo dell’archè = imperialismo che non ammette “debolezze” es: Dialogo Ateniesi e Melii: relazioni politiche = relazioni di potere richiesta dei Melii di rimanere neutrali -> negata dagli Ateniesi = imposizione di un potere privo di debolezze -temi e lessico del potere -> agone dialogico -retorica della dimostrazione e non della convinzione -ateniesi coerenti = forti Canfora -> dialogo Ateniesi-Melii = dialogo antico testamento Sennacherib-Egitto scritto nel IV secolo. Dubbi sul fatto che Tucidide lo conoscesse Piano politico e militare = piano psicologico e sociologico -> condizionamento delle scelte Personalità (Pericle, virtuoso e democratico) -> ritratti di vizi e virtù, psicologie delle personalità militari e politiche Storia di Tucidide -> concatenamento di eventi, personalità, umanità e massa STRATEGIE NARRATIVE, INDAGINE STORICA E RICERCA DELLA VERITA’ Struttura del testo -> diacronica non lineare. Movimento del testo determinato da: 1) Utilizzo di discorsi connessi ai fatti + dichiarazione del limite = -arricchimento scena politica -ruolo centrale del logos in Atene -storicità non garantita MA arricchimento -selezione della fonte -> interpretazione preliminare 2) Narrazione di fatti esemplari (es,Peste di Atene, dialogo Ateniesi/Melii) -pezzo di bravura -esposizione lenta e distesa -caratteristiche della narrazione letteraria MA -> analisi con valenza universale + ricerca intima e profonda delle cause 3) Utilizzo di digressioni -> strumenti per l’indagine dello storico: -volge lo sguardo al passato -percorso esplicitato da Tucidide -stile vicino a Erodoto -condanna alla poesia e ai logoi -> incatenati all’uditorio -digressioni come strumenti per guardare al passato e trovare gli indizi del presente = archeologia Capitoli dell’archeologia di Tucidide -> indagine tramite disciplina retorica. Indagine storica indiziaria -> realtà duplice: -La costituzione degli Spartani = analisi encomiastica della nascita e della decadenza dello stato spartano -La ciropedia = encomio biografico dedicato al re fondatore dell’impero persiano Ciro il Grande -> intento moralistico pedagogico = primo romanzo pedagogico della nostra civiltà LA STORIOGRAFIA DEL IV SECOLO Definizione dei rapporti tra storiografia, retorica e filosofia: produzione del IV secolo -> produzione di una storiografia retorica -> generazione di storici influenzati dalla scuola di Isocrate (Eforo, Teopompo, Anassimene) Retorica -> fornisce gli strumenti per narrare la storia, prosa d’arte -> creazione di un universo che risponda alle logiche di coerenza causale, sostenere le dimostrazioni Filosofia -> impronta morale -> soggetta a scelte e inclinazioni personali (particolarmente presente in Teopompo) ● CTESIA DI CNIDO -> autore greco proveniente dall’Asia Minore -Tra Tucidide e Senofonte (seconda metà del V secolo) -Professione di medico presso la corte di Artaserse (405) -Gusto per l’esotico e per il paesaggio (23 libri circa, molti persi) -Scarsa attendibilità nel passato -> nel presente ● OSSIRINCO -> Elleniche, continuatore di Tucidide -scelta dello stesso periodo delle Elleniche di Senofonte -importanti informazioni sulle vicende tebane + nuove info non presenti in Senofonte -modello tucidideo sulla scrittura storica -questione -> paternità dell’opera (possibile Teopompo, Eforo escluso per cifra stilistica, grande consenso per Cratippo di Atene) ● EFORO DI CUMA poche notizie sulla sua biografia: -Nascita a Cuma nel 400, trasferimento ad Atene -> allievo di Isocrate insieme a Teopompo -Rifiuta di partecipare alla spedizione di Alessandro Magno Composizione dell Storie in 29 libri -> 230 frammenti -> stile e tema trattati: ritorno degli Eraclidi - inizi del regno di Filippo II -passato e spazio lontani e molto estesi -rifiuto di trattare gli eventi mitici -> comincia dalla guerra di Troia -organizzazione per temi e blocchi narrativi -dimensione mitica -> non storica -stile e struttura narrativa della retorica MA critica alla retorica stilistica -> punto di accordo con Tucidide -incongruenze nelle descrizioni di guerre e strategie militari -predilezione per le fonti scritte -> Polibio lo definisce storico da tavolino ● TEOPOMPO DI CHIO -nascita a Chio intorno al 380 -> trasferimento ad Atene -> scuola di Isocrate e Socrate -numerosi viaggi in Macedonia e in Grecia -esilio dalla Grecia MA 324, editto di Alessandro Magno -> rientra in patria -Morte di Alessandro -> esilio in Egitto presso Tolomeo I Vasta produzione storiografica -> elemento dei viaggi -> impronta nelle sue produzioni: -Elleniche = proseguimento delle Storie di Tucidide, dal 411-394, prospettiva filospartana -Le filippiche = cambio di tema -> innovativo: scelta di un protagonista e della storia che lo circonda (Filippo, la Macedonia e la Grecia). -58 libri -imprese di filippo dal 358-336 -storia dei greci + inserimento excursus sull’Oriente -ritrattistica e indagine psicologica di Filippo -> chiaroscuri e aspetti connotati da contraddizioni -stile e struttura della retorica -atteggiamento moralistico (scuola filosofica di Socrate) Arte del ritratto psicologico -> indicativo di una società che cambia= dalle poleis => impero di Alessandro Magno ripiegamento all’interno, comunità greca che perde il suo ruolo centrale -> problemi filosofici che interessano l’io interiore ● ANASSIMENE DI LAMPSACO -Nascita a Lampsaco nel 380 -> trasferimento ad Atene -> allievo di Diogene e Zoilo (cinici e critici di Omero) -legato alla monarchia macedone -> rethor di Filippo e Alessandro + diplomatico con la sua città di origine Opere -> difficoltà nella paternità: -Trikaranos -> discorso pronunciato durante il processo contro Frine = disprezzo nei confronti di Sparta, Atene e alcune città greche -La retorica ad Alessandro -> manuale pratico di applicazione della retorica + delucidazioni sul rapporto con la storiografia e la scrittura storica + distinzione di alcuni criteri di analisi storica (eventi contro e secondo ragione) -Elleniche (340-346) -> storia universale, dalla teogonia alla battaglia di Mantinea, ricostruzione tramite indizi -Le storie di Filippo e Alessandro (330-320) -> continuazione delle storie, inizio di una nuova epoca dopo gli sconvolgimenti dei regnanti macedoni = rapporto continuo tra storia del passato e storia contemporanea ● GLI ATTIDOGRAFI IV secolo - III secolo = produzione di una storiografia locale = culto del mito, della tradizione, geografia e topografia: -Clidemo -> storie locali su Atene -> Atthis, 4 libri su aspetti rituali e mitici della regione -Androzione -> allievo di Isocrate + uomo politico e militare = Atthis, dieci libri, fonte per la costituzione degli Ateniesi di Aristotele -Filocoro, nascita nel 340 = raccolta di iscrizione attiche + Atthis, 17 libri e incompleta fino al regno di Antioco I, ritmo annalistico e stile sobrio CAPITOLO 7, LA STORIOGRAFIA ELLENISTICA. POLIBIO LA STORIOGRAFIA ELLENISTICA Età ellenistica = storiografia -> elementi del IV secolo + correnti del III secolo = produzione vasta, varietà di tematiche MA situazione frammentata: Due linee di distinzione (tematica e stilistica) = 1) Tendenze stilistiche: -Storiografia retorica = attenzione ad uno stile elegante e una composizione bilanciata + estremamente importante la verità storica. Dalla scuola di Isocrate -> Eforo di Cuma, Teopompo, Anassimene -Storiografia tragica = narrazione ricca di pathos + elementi meravigliosi -> impressionare il lettore. Ctesia di Cnido, Duride, Filarco -Storiografia pragmatica = avvenimenti nudi + indagine sulle relazioni causali. Polibio Tendenze non applicate in senso assoluto -> contaminazioni tra gli storici MA presenza importante di una di queste 2) Tendenze tematiche: -Storici di Alessandro = vicende biografiche e militari di Alessandro. Entourage del re, “storici del campo” (in opposizione agli storici da tavolino criticati da Polibio, con la predilezione per la fonte scritta) -Storici dei diadochi = vicende dei regni ellenistici e dei loro regnanti. Duride di Samo, Filarco di Atene -Storici locali = miti, culture e tradizioni dell’Attica. Nuova esigenza di proporre il modello della polis in un periodo di decadenza e imperi. + post conquiste di Alessandro -> narrazione al pubblico greco di località nuove e sconosciute + -focus sulle narrazioni d’Occidente (e Roma). STORICI DI ALESSANDRO MAGNO Callistene di Orinto, pronipote di Aristotele. Nasce nel 370 + partecipa alla spedizione Asiatica di Alessandro, 327, rifiuto della Proskynesis -> condannato a morte. Produzione -> antecedente ai legami con il re: -Storia greca, 10 libri (387-356) + excursus etnografici, mitologici e geografici -Alessandria -India dare al mondo greco una prospettiva veritiera e felice dei propri paesi Storiografia d’Occidente, rispetto a quella ellenistica -> più vicina e quindi sensibile a cogliere lo sviluppo e l’ascesa di Roma Dalle origini mitiche (Enea) fino alla seconda e terza guerra punica -> storici che vivono sulla pelle i conflitti di cui parlano + aristocratici romani (visione imperialista). POLIBIO DI MEGALOPOLI Vita e opere di Polibio -> profondamente segnate da eventi del III e II secolo: -Megalopoli, città natale = affermazione progressiva dei popoli greci “minori” (Etoli e Achei) -Figura di Filopemene -> diplomatico della lega = alleanza con Roma -carriera militare tra grecia e roma -> deportazione in Italia = permanenza a Roma -> conoscenza e osservazione della vita politica romana dall’interno -Circolo di Scipione Emiliano -> amico di Polibio -Viaggi in Spagna, Gallia e Nordafrica Opere: -Autocitazione nelle Storie di alcune opere giovanili, andate perse -> scritto encomiastico per Filopemene, scritto sulle tattiche militari -Opera magna -> Storie, 40 libri (primi cinque interi + frammenti): 1) Proemio -> indicazioni programmatiche, in che modo Roma riesce a sottomettere tutta la Grecia 2) I e II libro -> prokataskeue = archeologia tucididea dal 264-220 3) III libro -> proemio sulla struttura + estensione degli intenti fino alla caduta di Cartagine e Corinto 146 4) III - V -> eventi in Italia e in Grecia 5) VI libro -> teoria delle costituzioni (pag 95 pdf) 6) VII libro -> narrazione dei fatti con un ritmo annalistico 7) VII-XXIX -> conclusione fino alla guerra contro Perseo 168 Teoria delle costituzioni: spiegazione della natura della costituzione romana e del motivo per cui è così stabile e giusta: -individuazione delle 6 costituzioni (monarchia -> tirannia -> oligarchia -> democrazia -> oclocrazia -> tirannide) = ciclo chiuso e anaciclico -superiorità costituzione romana -> combinazione delle tre forme migliori = consoli, potere monarchico / senato, potere aristocratico,oligarchico / popolo, potere democratico Individuazione delle fasi redazionali e compositive -> struttura concepita e rivista in seguito agli eventi che visse lo storico: tracce nel testo scritto = -mancate revisioni -esposizione a tratti disomogenea -incongruenze tra date ed eventi -riflessi delle esperienze e dei viaggi durante la sua vita ES: Proemio che manca di specificare l’interesse nei confronti di Roma -> evidente in altri frammenti Cartagine -> data per ancora esistente Ipotesi: Prima fase di composizione durante il soggiorno romano -> numerosi rimaneggiamenti durante le guerre puniche = cambiamenti geografici e politici importanti VI libro -> incongruenze concettuali riguardo Roma e la ciclicità delle costituzioni e del potere + passaggio da una scrittura entusiasta ad una sfiducia nei confronti della Repubblica Storie di Polibio -> scrittura modificata e profondamente influenzata dalle vicende che lo storico vive durante la stesura METODO STORICO: Storia -> finalità educative politiche = ascendente tucidideo + pragmatike + apodeiktitke (dimostrativa) -> trattazione dei fatti ampia ed esaustiva = diviene una dimostrazione, uso del comparativo Caratteristiche della storia pragmatica= 1) esame e confronto delle testimonianze + indagine delle cause 2) conoscenza dei luoghi 3) pratica nella vita politica 4) Importanza dell’esperienza -> storico testimone dei fatti + valutazione dell’esperienza 5) Atteggiamento etico di fronte alla verità Storici moderni -> opinione di Polibio : indagine delle cause insoddisfacente + linguaggio e stile semplice, pedante Utilizzo delle fonti polibiane: -Annotazioni e testimonianze degli esuli -Questione delle fonti storiche -> quanto influiscono le simpatie per gli storici di cui fa uso? -VI libro -> utilizzo delle correnti di pensiero filosofico (Platone e Aristotele) Geografia e topografia -> utilizzo con una finalità pratica (excursus geografici) Ruolo di ragione e destino -> senso religioso + tendenze razionalistiche = fortuna-caso Stile -> scarno, scarsamente elaborato -> la storia deve essere chiara e fare da esempio, uso della lingua koinè (parlata in tutto il Mediterraneo). Poca attenzione agli elementi di narrazione e meraviglia. Roma -> entra nella vita di Polibio prima di essere esule -> rapporti di alleanza con le famiglie della lega achea e Roma + soggiorno a Roma + circolo degli Scipioni= analisi e maturazione del pensiero su Roma -prima fase di ammirazione -> libro VI delle Storie, elogio della costituzione romana -seconda fase -> maggiore lucidità e disincantamento nell’analisi della crisi e delle incongruenze nella costituzione come previsione storica Visione di Roma e analisi di essa -> con occhi greci = -scelta della costituzione come parametro per i fenomeni storici -valutazione degli elementi di crisi nella costituzione come previsione storica -sguardo disincantato al conflitto con Cartagine -progressivo recupero degli ideali achei Giudizio su Polibio: 1) mancanze ed esposizione pedante, incongruenze e simpatie evidenti MA 2) si rende conto del cambiamento storico che sta vivendo + lucidità nelle interpretazioni delle sue delusioni amare + impegno profuso nella raccolta di informazioni da vagliare