Scarica riassunto libro perchè la chiesa- teologia 2 e più Dispense in PDF di Teologia II solo su Docsity! La verifica della presenza del divino nella vita della Chiesa CAP. I, IL LUOGO DELLA VERIFICA: L’ESPERIENZA UMANA Come è possibile raggiungere la certezza che la Chiesa è veramente il prolungarsi di Cristo nel tempo e nello spazio? Chiariamo i criteri per rispondere a queste domande.
LA PRETESA DELLA CHIESA La Chiesa, proseguendo ciò che Gesù ha compiuto nella sua esistenza terrena, si rivolge alla nostra umanità così com’è. Essa, cosi come Gesù, si rivolge a quella capacità dell’uomo che abbiamo chiamato esperienza elementare, ovvero quel complesso di esigenze ed esperienze originali con le quali l’uomo cerca di immedesimarsi nella realtà, attraverso la realizzazione di un progetto. La Chiesa si vuole inserire nel confronto in cui l’uomo si trova quando paragona qualunque elemento del reale con l’esperienza elementare che costituisce il suo cuore. La Chiesa si rivolge all’esperienza stessa dell’uomo e non vuole prendersi gioco di lui. Infatti essa ha come unico interesse quello di portare a termine lo scopo ultimo dell’uomo senza chiedergli di rinunciare a nessuno dei suoi desideri autentici, ma gli promette il centuplo. La sfida della Chiesa si può riassumere in questo modo: essa scommette sull’uomo, ipotizzando il messaggio di cui essa è strumento, analizzato dall’esperienza elementare, che rivelerà la presenza di Dio. Essa si affida al giudizio della nostra esperienza e continuamente la sollecita a percorrere il suo cammino in completezza.
La Chiesa è vita e deve offrire vita, l’uomo deve però impegnarsi per verificare ciò che essa gli propone. L’uomo si deve impegnare con la vita ad affrontare questa sfida, non può barare, il suo cuore deve essere disponibile. È come se dunque la Chiesa dicesse all’uomo: “Con me otterrai una sensazione di pienezza che non troverai altrove”. Infatti, come dice Don Luigi Giussani: “Del resto ognuno di noi, anche nella più semplice circostanza/scelta quotidiana, cerca proprio quella maggiore pienezza. È questo il criterio che ci guida, anche nelle minime scelte: gli uomini scelgono una persona/cosa o l’altra perché da queste scelte sperano di ottenere maggior soddisfazione e più intensa corrispondenza del proprio desiderio (si muove verso la pienezza)”. CAP. II, DAL FRUTTO SI CONOSCE L’ALBERO ︎”Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica ︎” Da questa affermazione si intuiscono le quattro categorie di “frutti” della presenza di Cristo nella vita della Chiesa, che costituiscono i sintomi di efficacia della Chiesa sulla vita e sulla storia dell’uomo.
UNA —> unicità Si ha un’unità di coscienza perché la Chiesa e i suoi membri sono coscienti del ruolo che essa ha nella storia, che proviene direttamente da Cristo. Si ha unità come spiegazione della realtà quando l’unità di coscienza viene a contatto con le cose, gli avvenimenti e gli uomini. Si ha unità di impostazione di vita quando la vita assume senso in ogni gesto dalla grazia che Dio fa all’uomo di essere suo collaboratore nell’azione salvifica della sua comunità. SANTA —> santità La santità è intesa non come separazione dal “quotidiano/normale”, ma come caratteristica dell’uomo realizzato, che vive e agisce con la consapevolezza del motivo ultimo della propria azione. Il santo è l’uomo vero perché aderisce a Dio, e quindi all’ideale per cui è stato costruito il suo cuore, di cui è fatto il suo destino. Il miracolo si può definire come un avvenimento attraverso cui Dio costringe l’uomo a rendersi conto di Lui, ai valori di cui vuole renderlo partecipe, attraverso cui Dio richiama l’uomo perché questi si accorga della sua realtà. Da questo punto di vista tutte le cose sono miracolo, ma lo è specialmente là dove Dio interviene sulla sua creazione con un fatto oggettivamente inspiegabile a qualunque disamina, a qualunque procedimento indagativo della ragione. Questo è il caso in cui Dio vuole richiamare non solo il singolo,