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Riassunto monografia Duchamp, Sintesi del corso di Storia Dell'arte

Riassunto monografia Duchamp della Taschen

Tipologia: Sintesi del corso

2021/2022

Caricato il 08/02/2022

SimoneVero
SimoneVero 🇮🇹

4.6

(8)

13 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Riassunto monografia Duchamp e più Sintesi del corso in PDF di Storia Dell'arte solo su Docsity! Duchamp Perché non starnutire Uno dei maggiori esponenti del XX secolo Perché non starnutire? 1921 Le persone dovevano andare a pensare oltre l'opera, collocandola fuori un contesto artistico. Il titolo stesso induce a compiere azioni catartiche e liberatorie, in questo caso lo starnuto, lo spettatore è perso in una certa sensibilità, anche perché le zollette, come affermato da Duchamp stesso, sono fatte di marmo quindi lontane dall'essere zucchero. Con quest'opera molti provarono a dare un significato, che sia alla fine quello giusto o no non cambiava, sta di fatto che lo spettatore con quest'opera ha prodotto una sfida per la sua comprensione. Ragazzo in Primavera l'intera famiglia di Marcel era favorevole alla cultura, sia la madre che i fratelli dipingevano, ma Marcel notava un'insensibilità da parte della madre e ciò lo feriva. Marcel nel 1904 raggiunse i suoi fratelli, anch'essi volti alla pittura. Le prime opere di Marcel furono schizzi della famiglia o uomini dediti al loro mestiere, opere che non si possono considerare "attraenti", concetto che però andrà a riprendere. A Parigi arrotondava come fumettista. Nel 1905 iniziò il servizio militare, lavorò come tipografo e ciò gli fece evadere un altro anno dalla carriera militare, apprezzando l'arte come evasione. Tornato a Parigi, fra il 1906 e il 1913 si svilupparono varie avanguardie, come il cubismo e i fauves, le quali dibattevano sulla forma e sul colore, arrivando non più a rappresentare il reale ma ricrearlo. Duchamp disse di essersi ispirato inizialmente al silenzio di Odilon Redon, dato dal rifiuto di commentare le varie interpretazioni della propria arte, essendo che Duchamp all'inizio del '900 oscillava fra vari stili diversi dell'epoca. Nel 1908 cominciò anche ad esporre. Gli scacchi per Duchamp sono una parte fondamentale della sua vita, entrambi i volti sono anonimi, si lascia solo intravedere il sesso dell'attore. Infatti Duchamp tendeva anche a dare titoli sempre più lunghi, che alludono a qualcosa aldilà delle sue opere o di ciò che c'è scritto nel titolo. Duchamp passò parte della sua vita a Monaco, andando a trovare un amico, non si sa molto su questo periodo, ma si penso possa essere stato influenzato dalle messe in scena di Wedekind, le quali avevano uno spirito dadaista. Duchamp girò Monaco e quando andò in un museo dedicato all'aviazione, capì che l'arte intesa come pittura olio su tela è storia, soprattutto dinnanzi a tutti i cambiamenti tecnologici che vi erano ai tempi. Liberazione La fisica fece numerosi passi in avanti e Duchamp si approcciò a questi, in particolare ai Raggi-X, facendo in modo tale da non lasciare ogni sua opera più fine a se stessa. 3 Rammendi Tipo 1913/1914 Quest'oggetto segna il punto di rottura con l'arte per come veniva concepita fino ad allora. Era una scatola contenente un'idea rivoluzionaria, 3 fili lasciati cadere da un metro d'altezza, ognuno di questi cadrà in un modo differente dall'altro, incollati i fili su una tela e tracciandone i contorni. Questo concetto si lega poi con tutte le sue opere successive, infatti già nel 1913 stava cominciando a pianificare l'opera "Il Grande Vetro" macinatrice di cioccolato n. 2 (1914) Duchamp vide una macchina macinatrice di cioccolato e decise di riproporla lui stesso. Voleva eliminare quelle che erano le qualità pittoriche dalla sua vita, svincolandosi da quei limiti che gli erano stati imposti dal cubismo, creando un effetto generalmente architettonico. l'opera mostra un'innovazione tecnologica elevatissima, anche fin troppo per le tecnologia del tempo. Un giorno Duchamp nel suo studio, decise di montare una ruota di bicicletta su uno sgabello, dicendo che si divertiva nel vederla girare. Anche quest'opera venne poi riproposta nel Grande Vetro, anche grazie al valore omofonico della parola "ruota" in lingua francese. In secondo luogo acquistò anche un asciuga bottiglie, ma non con lo scopo di usarlo per asciugare le bottiglie, la sua forma inoltre gli ricordava la gonna di una donna e allo stesso tempo un fallo. Nel frattempo la sua opera respinta dai cubisti, nudo che scende le scale, lo stava rendendo l'artista contemporaneo più famoso, essendo che la sua arte non fosse legata a se stessa, di fatto gli spettatori si trovavano spaesati a non riconoscere quello che veniva scritto nel titolo. Solo un gruppo di élite in America accettò questo cambiamento e dato inoltre il pessimo periodo in Francia, Duchamp si trasferì in America, dove si lasciò a vari eccessi, anche perché al suo arrivo venne già riconosciuto come una celebrità. Si ritirò in una cerchia di intellettuali, dove lì conobbe Man Ray. Dal 1915 al 1923 lavorò al Grande Vetro, anche se con varie interruzioni, opera che alla fine venne dichiarata incompiuta, scelse il vetro come materiale per motivi igienici, ovvero per salvaguardare le immagini create se queste venivano a contatto con l'aria. Mentre era in America gli venne anche l'idea del ready-made, un comune oggetto comprato per diventare un'opera d'arte, come la nota pala per la neve. Chiese dunque alla sorella di andare nel suo studio e rinominare a nome suo l'asciuga bottiglie, creandone un ready-made, la lettera è però andata perduta, quindi si può stimare la datazione nel 1916. I primi ready-made sembrano essere stai scelti in rapporto al lavoro del Grande Vetro, il quale alla fine doveva riflettere la dimensione del tutto priva di emozioni d'ambito personale. I suoi primi ready-made inoltre venivano appesi, enfatizzandone l'aspetto spaziale. Opere Maggiori I ready-made eliminano dall'oggetto la sua componente artigianale, sostituendola con quella ironica e artistica individuale. Compose vari ready-made, ma quello più importate fu "fontana", realizzato nel 1917. Duchamp era ad una mostra artistica, la quale partecipò sotto falso nome, anche se Duchamp comprò l'orinatoio poco prima, firmandosi sotto nome di R. Mutt, nome ironico francese stando ad indicare il fatto che fosse ricco. Alla fine l'opera non venne nemmeno esposta e R. Mutt non venne nemmeno citato nel catalogo, nessuno inoltre riconobbe Duchamp in questo. All'interno di un articolo Duchamp difese l'idea di R. Mutt, stando ad intendere la sua scelta nell'estraniare un oggetto di uso comune dal suo ambiente d'origine. Dal 1920 i ready-made divennero più complicati, non erano solo oggetti comprati e firmati, ma richiedevano un minimo di fabbricazione. Fresh Widow fu la prima opera che Duchamp firmò con il nome del suo alter ego femminile, Rrose Sélavy, infatti le sue opere mostrano elementi androgini, vedendone l'apice proprio nel suo alter ego, con la quale si divertiva anche a pubblicare frasi molto esplicite. la sposa messa a nudo dai suoi scapoli è un'opera molto delicata, tant'è che è stata ricostruita 3 volte, inoltre Duchamp la creò lentamente nel corso della sua carriera, in modo tale anche da far sovrapporre i vari significati. La scelta di una lastra di vetro fa riferimento alle vetrine dei negozi, l'opera in sé è pregna di significati e questi sono raccolti in 3 scatole di appunti di Duchamp, pubblicati sotto forma di libro di grafica, la quale racchiude gli appunti durante gli anni decisivi della realizzazione dell'opera. La spaccatura rappresenta quella sensazione di rimpianto, collegata al consumo degli oggetti visti da una vetrina di un negozio. Con Rumore segreto 1916 Pieghevole da viaggio 1916 Aria Di Parigi 1919 Fontana 1917 L.H.O.O.Q. 1919 Fresh Widow 1920 la sposa messa a nudo dai suoi scapoli Il grande vetro 1915-1923