Scarica Riassunto parziale di "Letteratura latina: manuale storico dalle origini alla fine dell'impero" di G.B. Conte e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura latina solo su Docsity! PARTE I: ALTA E MEDIA REPUBBLICA LIVIO ANDRONICO Data di nascita e di morte incerta Giunse a Roma dopo la battaglia fra Roma e Taranto, al seguito di Livio Salinatore, suo patrono, da cui prende il prenome romano A Roma > grammaticus 2 tappe importanti: 1) 240 a.C. viene messa in scena una sua opera (inizio letteratura latina) e 2) 207 a.C. compose un partenio in onore di Giunone Ebbe una sua associazione professionale, il collegium scribarum histrionumque Ci restano 8 tragedie + traduzione in saturni dell’Odissea di Omero La traduzione dell’Odissea in latino e in metro italico ha avuto un’importanza enorme, anche se il fenomeno della traduzione scritta non è una novità: i Greci e gli Egizi avevano già tradotto testi giuridici o politici. L’operazione di Livio ebbe sia finalità letterarie che culturali: partendo dalle ultime, Livio mise a disposizione dei Romani un testo greco, che ebbe fortuna anche come testo scolastico. Non fu solo un testo scolastico, ma la sua importanza venne dimostrata perché Livio concepì la traduzione come operazione artistica: costruì un testo da affiancare all’originale e fruibile come opera autonoma, ma anche in grado di conservare contenuti e qualità artistica del modello. NEVIO Plebeo di origini campane Combatté nella prima guerra punica (264-241 a.C.) Polemica contro famiglia aristocratica dei Metelli Morì forse in esilio a Utica, tra 204-201 a.C. Ci restano numerose tragedie e commedie, ma l’opera principale è il Bellum Poenicum Bellum Poenicum Caratteri di originalità: 1) scelta di un tema storico contemporaneo 2) il suo racconto parte dalle origini di Roma > abbiamo uno strato quasi “omerico” 3) il poema aveva anche uno strato storico, ovvero il racconto della guerra contro Cartagine 4) intreccio storia di viaggi + storia di guerra > incrocio fra Iliade e Odissea Opera di forte sperimentalismo PLAUTO Origini non romane > nativo di Sarsina Data di morte: 184 a.C. e data di nascita fra 255-250 a.C. Commedie plautine Prevedibilità degli intrecci: tutte le commedie prevedono una lotta tra due antagonisti per il possesso di un bene (in genere donna/somma di denaro), che si conclude con un solo vincitore (di solito è un personaggio giovane) Personaggi si riducono a un numero limitato di “tipi”: servo astuto, vecchio, parassita, soldato vantone, ecc. Forme dell’intreccio 1) Commedia del servo: a) un giovane delega la conquista di un bene a un servo ingegnoso, che a poco a poco cresce di statura intellettuale e mette in scena degli inganni b) la Fortuna, la forza onnipresente, è immancabile e ha valore stabilizzante 2) Commedia del riconoscimento: a) ruotano su un riconoscimento, un’identità prima nascosta/mentita/perduta e poi rivelata a tutti b) sono commedie piene di errori e confusioni di persona, quindi sono anche dette “commedie degli equivoci” Originalità dello stile 1) linguistica: giochi di parole, bisticci, metafore, doppi sensi 2) strutturale: a) ristrutturazione metrica b) cancellazione della divisione in atti c) trasformazione del sistema onomastico > non usa i nomi dei modelli greci, ma ne introduce di nuovi Personaggio del servo 1) favorito di Plauto 2) crea inganni, amorale, risolve situazioni 3) gestisce sviluppo dell’intreccio 4) controlla, influenza e commenta gli avvenimenti 5) gioca con le parole: creatore di immagini, doppi sensi, metafore Intrecci plautini 1) rovesciamento dei valori: messa in gioco di un bene raggiunge una fase critica > vengono rovesciati valori familiari e sociali, ovvero tutto ciò che il pubblico accetta come normale e naturale 2) riassestamento dei valori: commedia termina con un riordinamento dei valori > sconfitta del vecchio libertino o del soldataccio, la riunione della coppia di innamorati predestinata, ecc. Letteratura e cultura nell’età delle conquiste Età delle conquiste: dopo la II guerra punica (201 a.C.), Roma è in continua espansione fino al 146 a.C. con la sconfitta definitiva di Cartagine e il sacco di Corinto Questione agraria 1) la classe dirigente e il ceto medio si arricchisce a discapito dei piccoli proprietari agricoli 2) le terre si concentrano in poche mani e ciò rende più facile il loro sfruttamento intensivo mediante l’utilizzo di una grande quantità di schiavi 5) fioritura dell’epicureismo lucreziano 6) sviluppo culturale e letterario molto ampio 7) sviluppo della storiografia grazie all’opera di Sallustio 8) elaborazione di un pensiero filosofico-politico autonomo 9) intellettuali cominciano a pretendere la loro autonomia nel quadro della vita sociale: da una parte vogliono liberarsi dei modelli greci e dall’altra dai patroni Poesia neoterica 1) rinnovamento del gusto letterario > indebolimento di forme e modelli tradizionali 2) caratteristiche peculiari: a. disinteresse per la vita attiva spesa al servizio dello stato, per la tradizione b. affermazione dell’otium, del tempo libero dedicato alle letture e ai piaceri c. mette in luce la crisi dei valori del mos maiorum d. rifuto della vita impegnata > epicureismo: filosofia che predica la rinuncia ai negotia politico-militari per una vita appartata e tranquilla, ma differenza sostanziale tra i due > per gli epicurei il fine ultimo è l’atarassia (piacere senza turbamenti), mentre per i neoteroi l’amore è il centro di tutto e. labor limae, cura minuziosa della forma e dei dettagli f. generi privilegiati > epigramma ed epillio CATULLO Date di nascita e di morte incerte Originario di Verona A Roma frequentò personaggi politici di spicco Ebbe una relazione con Clodia, moglie di Quinto Cecilio Metello 116 carmi divisi in 3 gruppi: 1) carmi brevi 2) carmina docta 3) epigrammi Carmi brevi Recupero di una dimensione intima Oggetto della poesia di Catullo > affetti, amicizie, odi, passioni Il destinatario di questi carmi è raffinato e colto Sfondo della poesia di Catullo è l’ambiente letterario e mondano della capitale, di cui fanno parte i suoi amici neoterici, che condividono gusti, linguaggio e brillantezza di spirito Figura centrale è quella di Lesbia: bella, intelligente, acculturata, raffinata Amore > esperienza capitale della vita del poeta, il quale vi trasferisce tutto il suo impegno, sottraendosi ai doveri del civis romano Rapporto con Lesbia: tende a configurarsi come vincolo matrimoniale, regolato da fides (patto stipulato vincolando moralmente i contraenti) e pietas (virtù propria di chi assolve ai suoi doveri nei confronti degli altri) Carmina docta Parole chiave: brevità, eleganza, dottrina Epillio > poemetto breve che permette il paziente lavoro di rifinitura stilistica Dottrina e impegno stilistico sono evidenti Carme 64 : epillio; mito delle nozze di Peleo e Teti, ma nella vicenda principale contiene la storia dell’abbandono di Arianna a Nasso da parte di Teseo > intreccio di amore infelice di Arianna e amore felice di Peleo e Teti Carme 63: epillio; vicenda del giovane frigio Attis che si evira per farsi sacerdote di Cibele 2 epitalami, cioè canti nuziali: 1) Carme 61: composto per le nozze di L. Manlio Torquato con Vinia Aurunculeia 2) Carme 62: costituito da una serie di strofe cantate da due cori di giovani e fanciulle sul tema della verginità e del matrimonio Carme 66: traduzione in versi latini dell’elegia Chioma di Berenice di Callimaco Carme 65: biglietto all’amico Ortensio Ortalo per accompagnare la traduzione da Callimaco Carme 68: riassume i temi principali della poesia di Catullo (amore, amicizia, attività poetica, dolore per la morte del fratello) e il ricordo dei primi amori con Lesbia sfuma nel mito, nella vicenda di Laodamia e Protesilao (unitisi prima delle nozze e perciò puniti con la morte di lui una volta sbarcati a Troia), che si fa esempio della vicenda di Catullo e Lesbia LUCREZIO Nacque negli anni 90 e morì verso la metà degli anni 50 6 libri del De rerum natura Epicureismo romano 1) Antiepicureismo della classe dirigente romana > dottrina considerata come dissolutrice della morale tradizionale soprattutto perché distoglie il cittadino dagli impegni pubblici 2) I secolo a.C. penetra a Roma 3) Lucrezio sceglie il poema epico-didascalico per diffondere questa dottrina e ciò destò scalpore perché lo stesso Epicuro era contrario alla poesia 4) Quasi all’inizio del poema, Lucrezio afferma che vuole “cospargere col miele delle Muse” una dottrina apparentemente amara: come si fa coi fanciulli, cospargendo di miele i bordi della coppa contenente l’assenzio destinato a guarirli 5) Lucrezio ammira Omero, ma trae ispirazione anche da Empedocle De rerum natura Il titolo lucreziano si rifà all’opera omonima di Epicuro Riassunto del poema 1) libro I > incipit con inno a Venere, principi della fisica epicurea: atomi si muovono nel vuoto infinito e, aggragandosi, danno vita alle realtà esistenti 2) libro II > teoria del clinamen: nel moto degli atomi interviene una inclinazione minima che permette una grande varietà di aggregazioni 3) libro III > anima muore con il corpo e quindi non c’è vita dopo la morte 4) libro IV > teoria dei simulacra: sottili membrane, fatte di atomi, che si staccano dai corpi di cui mantengono la forma e arrivano fino agli organi di senso; indica causa della passione amorosa nell’attrazione fisica 5) libro V > problema del moto degli astri e delle sue cause 6) libro VI > spiegazione di fenomeni fisici (terremoti o fulmini) e narrazione della peste di Atene del 430, con la quale si chiude l’opera Rapporto col destinatario > il lettore-discepolo viene continuamente esortato a seguire il percorso educativo che gli viene proposto Sublime lucreziano > destinatario diventa consapevole della sua grandezza intellettuale Struttura argomentativa 1) sillogismo 2) analogia Struttura III libro 1) introduzione > inno a Epicuro 2) parte centrale suddivisa in 2 sezioni: a. anima è materiale, cioè composta da atomi b. anima è anche mortale 29 diverse prove per sostenere la sua tesi 3) finale del libro > la Natura stessa si rivolge direttamente all’uomo, dicendo che se la vita trascorsa è stata colma di gioie, allora questi può ritirarsene come un convitato sazio e felice alla fine di un banchetto; se la vita è stata segnata da dolori e tristezze, è inutile desiderare che prosegua, perché solo gli “stulti” continuerebbero a vivere Confutazione della religio 1) religio tradizionale è crudele ed empia > aveva imposto ad Agamennone il sacrificio della figlia Ifigenia per assicurare la partenza della flotta greca alla volta di Troia 2) religio opprime gli uomini 3) se gli uomini sapessero che dopo la morte non c’è nulla, smetterebbero di essere succubi della religione 4) Epicuro può essere venerato quasi come un dio, perché ha liberato gli uomini da grandi sofferenze morali 5) V libro > timore religioso, che nasce per ignoranza delle leggi meccaniche che governano, per esempio, il corso degli astri o per lo spavento causato dal fulmine e dalle tempeste, che colpiscono indistintamente buoni o cattivi Origini del mondo e degli uomini 1) il mondo ha natura mortale ed è originato da una causale aggregazione di atomi 2) gli uomini e gli animali non sono stati creati da un dio, ma si sono formati grazie a particolari circostanze: terreno umido e calore hanno spontaneamente generato i primi esseri viventi Progresso umano 1) tappe positive > scoperta del linguaggio, del fuoco, dei metalli, dell’agricolutura 2) tappe negative > guerra e timore religioso Progetto sociale del saggio epicureo > il saggio deve abbandonare le ricchezze e allontanarsi dalla vita politica, per dedicarsi allo studio della natura con gli amici più fidati CICERONE Nasce nel 106 a.C. ad Arpino, da agiata famiglia equestre Studia retorica e filosofia a Roma Fu avvocato, questore, edile, pretore, console (reprime la congiura di Catilina) 1) beneficentia > compito di collaborare positivamente al benessere della comunità e di mettere a disposizione dei concittadini la persona e gli averi del singolo, ma non deve essere utilizzata per ambizioni personali 2) magnitudo animi > disprezzo per tutti i beni terreni CESARE Nasce a Roma nel 100 a.C. da una famiglia patrizia Fu questore, edile, pontefice massimo, pretore e console Nel 60 a.C. stipulò il primo triumvirato con Pompeo e Crasso Fu anche proconsole nella Gallia, che decise di sottomettere e conquistare Nel 48 a.C. sconfisse l’esercito pompeiano a Farsalo, in Arfrica e in Spagna Nel 44 a.C. fu ucciso da un gruppo di repubblicani De bello Gallico > diviso in 7 libri, che coprono gli anni dal 58 al 52 a.C., ovvero il periodo in cui Cesare si dedicò alla sottomissione della Gallia De bello civili diviso in 3 libri, di cui i primi due narrano gli eventi del 49 e il terzo quelli del 48 frecciatine contro vecchia classe dirigente corrotta il destinatario della sua propaganda è lo strato medio e benpensante dell’opinione pubblica romana e italica insistenza sulla sua volontà di pace e clemenza verso i vinti lode della fedeltà e del valore dei suoi soldati SALLUSTIO Nacque ad Amiternum nell’86 a.C. da famiglia facoltosa Studiò a Roma e ben presto cominciò a interessarsi alla politica Appoggiò i populares e condusse una campagna contro Milone, uccisore di Clodio Ben presto subì la vendetta degli aristocratici, che lo cacciarono dal senato Durante la guerra civile, si schierò dalla parte di Cesare e, dopo la vittoria di quest’ultimo, fu riammesso in senato Dopo aver sconfitto i pompeiani in Africa, Cesare gli affidò il governo dell’Africa nova, ma Sallustio diede prova di malgoverno e gli fu consigliato di ritirarsi definitivamente dalla vita politica > comincia a dedicarsi alla storiografia Morì tra il 35-34 a.C. 2 monografie storiche: Bellum Catilinae e Bellum Iugurthinum Monografia sallustiana > serve a mettere a fuoco un problema storico sullo sfondo di una visione organica della storia di Roma; B.C. mostra il punto più acuto della crisi e B.I. mostra l’incapacità della nobilitas corrotta a difendere lo stato Bellum Catilinae Riassunto dell’opera 1) Ritratto di Catilina > aristocratico corrotto sullo sfondo generale della decadenza dei costumi romani; raggruppa intorno a sé personaggi che cercano un cambiamento di regime 2) Nobilitas si accorge del complotto e affida il consolato ad Antonio e a Cicerone 3) Catilina continua i suoi preparativi e, grazie a Manlio, raduna un esercito a Fiesole 4) Catilina viene sconfitto nelle elezioni consolari e viene accusato di essere un nemico pubblico, così fugge e raggiunge Manlio insieme al suo esercito 5) A questo punto c’è un excursus sui motivi della degenerazione politica 6) Il discorso riprende con Cicerone che fa incarcerare i complici di Catilina 7) Discorsi di Cesare e Catone: il primo chiede una pena più mite e il secondo consiglia la condanna a morte 8) Catilina tenta la fuga nella Gallia Transalpina, ma viene intercettato dall’esercito e ucciso Excursus sull’ascesa e decadenza di Roma 1) punto di svolta > distruzione di Cartagine, dopo la quale comincia il deterioramento della società romana 2) condanna le proscrizioni sillane Excursus su degenerazione vita politica da Silla a guerra fra Cesare e Pompeo 1) condanna del regime dei partiti 2) ripone le speranze in Cesare, poiché sperava che mettesse in atto un regime autoritario che mettesse fine alla crisi e ristabilisse l’ordine della repubblica > divergenza dell’ideale di Sallustio rispetto al programma politico di Cesare riguardava importanza dell’esercito Ritratti di Catone e Cesare 1) Cesare > liberalità, munificentia, misericordia 2) Catone > integritas, severitas, innocentia entrambi sono figure positive Bellum Iugurthinum Guerra contro Giugurta > prima occasione in cui si andò contro la nobilità Mette in luce le responsabilità dell’aristocrazia nella crisi dello stato romano Riassunto dell’opera 1) Giugurta, dopo essersi impadronito della Numidia con la violenza, corrompe col denaro gli aristocratici inviati a sconfiggerlo in Africa 2) Metello, inviato in Africa, non riesce a ottenere successi decisivi 3) Mario, lungotenente di Metello, ottiene il permesso di recarsi a Roma per candidarsi al consolato 4) Eletto console nel 107, riceve il compito di portare a termine la guerra in Africa 5) La guerra si conclude col tradimento di Bocco, re di Mauritania, che consegna Giugurta ai Romani Polemica contro la nobiltà Discorsi di Memmio e Mario 1) Memmio invita il popolo a ribellarsi all’ologarchia e cita i mali dell’aristocrazia (dilapidazione denaro, tradimento degli interessi della res publica) 2) Mario insiste sull’affermazione dell’aristocrazia della virtus, fondata sui talenti naturali di ciascuno e sull’impegno a svilupparli Giudizio su Mario > pieno di ombre, a partire dall’arruolamento dei capite censi Ritratto di Giugurta > a differenza di Catilina, Giugurta è rappresentato in evoluzione: la sua natura non è corrotta fin dall’inizio, ma lo diventa progressivamente PARTE III: L’ETA’ DI AUGUSTO 43 a.C. – 17 d.C.: caratteri di un periodo Età augustea 1) produzione letteraria che va dalla morte di Cesare a quella di Augusto 2) fra 44 e 43 muoiono due figure cardine: Cesare e Cicerone e a partire dal 42 Virgilio si dedica alla Bucoliche > da questo momento in poi, tutti i letterati avranno rapporti con Augusto e il suo entourage 3) poesia augustea > dagli inizi di Virgilio alla fine di Ovidio 4) periodo della “grande paura” > temi dominanti delle opere composte in questo periodo: vendette politiche, sangue e desolazione in tutto il paese, effetti disastrosi della guerra civile 5) ricordo della guerra civile > Virgilio e Orazio ne sono vittime: sono figli di proprietari terrieri, che hanno perso e poi riacquistato i propri terreni; trovano la loro salvezza in Augusto 6) il dopo-Azio > Ottaviano non è più un agitatore politico, ma getta le basi del principato e si apre così una nuova stagione di ricostruzione 7) stagione dei capolavori letterari > Virgilio, Orazio, Properzio, Tibullo, Ovidio e Tito Livio 8) costruzione di nuovi generi a. Virgilio lavora sugli Idilli teocritei, ma anche sulla poesia bucolica b. Tibullo e Properzio si dedicano all’elegia 9) nuovo stato culturale per i poeti > diventano vates, poeti impegnati 10) seconda fase del principato > clima letterario cambia: da una parte poesia celebrativa e dall’altra poesia disimpegnata; in questa ultima fase è importante la figura di Ovidio, una sorta di “sorridente distruttore” 11) circolo di Mecenate > centro di attrazione di tutta la generazione poetica augustea VIRGILIO Nacque a Mantova nel 70 a.C. da piccoli proprietari terrieri Luoghi della sua educazione: Roma e Napoli Bucolica, 10 componimenti brevi in esametri; Georgica, poema didascalico in 4 libri; Eneide, poema epico in 12 libri Le Bucoliche Virgilio s’ispira a Teocrito > poesia degli Idilli racconta del mondo pastorale; Virgilio non si limitò solo a conoscere il corpus teocriteo, ma ne imparò i codici => non si tratta di una semplice emulazione Titolo “Bucolica” > canti dei bovari; al singolare si preferisce “egloga” = poemetto scelto Architettura delle Bucoliche 1) I egloga > omaggio ad Ottaviano e X egloga > dedicata a Cornelio Gallo 2) V e VI egloga > allegoria della scomparsa di Cesare Rivendicazione dell’originalità > egli afferma di aver preso da Archiloco i metri e l’ispirazione aggressiva, ma non i contenuti Epodo 10 > in una specie di propemptikòn (carme di buon viaggio), Orazio augura a Mevio di fare naufragio. Il modello è un carme di Archiloco, ma Orazio se ne discosta: non si concentra sul carattere personale dell’invettiva (non conosciamo l’identità di Mevio né le cause che portano il poeta ad augurargli questa fine) Influsso dei Giambi di Callimaco > si nota negli epodi “erotici” Satire Lucilio come inventore del genere 1) a lui si deve la scelta dell’esametro come forma metrica della satira 2) aveva utilizzato questo genere come aggressione personale 3) importantissimo è l’elemento autobiografico, presente anche in Orazio 4) differenze per quanto riguarda i contenuti > in Lucilio non era chiaro il rapporto tra diatriba e aggressività, mentre in Orazio attacco personale è sempre collegato alla moralità Bersagli della satira oraziana > cortigiane, parassiti, artisti, imbroglioni, filosofi di strada, ecc. Obiettivi della ricerca oraziana > autàrkeia (autosufficienza interiore) e metriòtes (moderazione) II libro delle Satire > mutamenti sostanziali: 1) regresso elemento autobiografico 2) nelle satire argomentative > forma del dialogo e ruolo dominante non spetta al poeta, ma all’interlocutore 3) equilibrio fra autàrkeia e metriòtes sembra perduto Odi Orazio si dichiara l’Alceo romano 1) ripresa spunto iniziale di un componimento, però poi Orazio procede per conto suo e il modello viene quasi dimenticato 2) differenze > A. parla degli amori e degli odi di un aristocratico di Lesbo, impegnato in prima persona nelle lotte politiche della sua città; in O. l’interesse per la res publica è vivace, ma è quello di un intellettuale che vive al riparo dei potenti signori di Roma Altri modelli delle Odi > Saffo, Anacreonte e Pindaro Temi e caratteristiche della lirica oraziana 1) meditazione e cultura filosofica 2) punto centrale > brevità della vita, bisogna godere delle gioie del momento, senza pensare al futuro 3) saggezza si scontra con fugacità del tempo, vecchiaia e morte 4) poesia civile > non è propaganda 5) carmi conviviali > inviti, descrizioni dei preparativi 6) poesia amorosa > distacco ironico dalla passione 7) campagna come locus amoenus, gradevole paesaggio italico, che ospita il convito, il riposo, la semplice vita rustica 8) piccolo podere personale > rifugio sicuro, angulus (luogo del canto, del vino e della saggezza) 9) amicizia > ruolo fondamentale Elegia: Tibullo e Properzio Elegia 1) periodo di massima fioritura: seconda metà del I secolo a.C. 2) componimento poetico il cui metro era il distico elegiaco 3) non si conosce l’etimologia esatta 4) originaria della Ionia, dal VII secolo in poi si diffonde e trova impiego sia nella vita pubblica che nella vita privata 5) deriva dall’ampliamento e sviluppo dell’epigramma greco 6) poesia d’amore: il poeta è al servizio della domina TIBULLO Nasce intorno al 55 e il 50 a.C. nel Lazio rurale Muore poco dopo Virgilio (19-18 a.C.) Fondamentale legame di amicizia con Messalla Corvino, che seguì in varie spedizioni militari affidategli da Augusto 3 libri del Corpus Tibullianum Poeta dei campi, ma non manca in lui la vita cittadina, che fa da sfondo agli amori e agli intrighi Costruzione di un mondo ideale culmina nel mondo agreste, che si sostituisce al mito Tema della pace > antimilitarismo, condanna della guerra e dei suoi orrori Corpus Tibullianum I primi 6 componimenti del III libro sono opera di un poeta chiamato Lygdamo Ipotesi sull’identità di Lygdamo 1) trattandosi di uno pseudonimo, forse è lo stesso Tibullo; ma Lygdamo fissa la sua data di nascita nel 43 a.C. 2) forse Ovidio? Segue il Panegirico di Messalla, un lungo carme di 211 esametri > elogio di questo personaggio politico, di cui vengono celebrate le virtù e ripercorse le tappe della sua carriera Seguono 13 componimenti del IV libro > si parla dell’amore di Sulpicia per Cerinto PROPERZIO Nacque in Umbria, fra 49 e 47 a.C. Legato ai circoli mondano-letterari della capitali e innamorato di Cinzia, una donna spregiudicata ed elegante 4 libri di elegie Elegie libro I > si apre nel nome di Cinzia e il fascino di questa donna dà vita a tutti i componimenti di questo primo libro libro II > incontro con Mecenate, cioè rifiuto della poesia epica libro III > dedicato a Cinzia, ma con l’ombra del distacco definitivo libro IV > due sole elegie dedicate a Cinzia, le altre sono una concessione alle direttive della cultura ufficiale Properzio si presenta come prigioniero della donna amata, che è elegante, raffinata, acculturata e vive come cortigiana => legarsi a una donna libera significa compromettersi socialmente amore di Properzio non è libertino, ma egli sogna le passioni eterne ed esclusive dei grandi amori del mito elegia civile > dopo la crisi del rapporto con l’amata e l’abbandono dell’elegia d’amore, il poeta si dedica all’impegno civile, ma nonostante ciò, l’amore continua a essere sempre presente OVIDIO Nacque a Sulmona da agiata famiglia equestre nel 43 a.C. Studia a Roma e in Grecia Entra nel circolo di Messalla Corvino Al culmine del suo successo, Augusto lo punisce, relegandolo sul Mar Nero Muore nel 17-18 d.C. Amores (elegie), Heroides (epistole), Ars amatoria, Remedia amoris, Metamorfosi (poema epico), Fasti (calendario poetico), Tristia ed Epistulae ex Ponto (opere dell’esilio) Vastità della sua produzione e varietà dei generi poetici Tendenza ad analizzare la realtà nei suoi aspetti più diversi Ultimo dei poeti augustei, rimane estraneo alla barbarie delle guerre civili: quando entra in scena, la pace è già consolidata Modernità della sua poetica > antimimetica, antinaturalistica, stile terso ed elegante, fluidità del verso Amores Si rifà a Tibullo e Properzio, ma con alcune differenze 1) manca una figura femminile ben definita (Corinna è una figura tenue e il poeta dichiara di non sapersi appagare dell’amore di una sola donna) 2) pathos si stempera e si banalizza 3) scarsa presenza del servitium amoris 4) il poeta acquista coscienza letteraria Ars amatoria, Remedia amoris e Medicamina faciei femineae Ciclo di poesia erotico-didascalica Ars amatoria 1) libro I e II > consigli su come conquistare le donne e mantenerne l’amore; libro III > consigli su come sedurre gli uomini 2) descrizione luoghi mondani e ambienti di svago della capitale dove mettere in atto le regole di seduzione Dialogi Genere della consolatio 1) Consolatio ad Marciam > scritta durante il principato di Caligola e indirizzata alla figlia di Cremuzio Cordo, per consolarla della perdita di un figlio 2) Ad Helviam matrem > cerca di consolare la madre sulla sua condizione da esule 3) Ad Polybium > indirizzata a un liberto di Claudio, per consolarlo della perdita di suo fratello De ira > fenomenologia delle passioni umane, come nascono e come dominarle De vita beata > legittimazione dell’uso della ricchezza se essa è funzionale alla ricerca della virtù Trilogia dedicata all’amico Sereno 1) De costantia sapientis > esaltazione dell’imperturbabilità del saggio stoico 2) De otio > lode della vita appartata 3) De tranquillitate animi > mediazione tra vita politica e otium De brevitate vitae > problema della fugacità del tempo, che non sappiamo cogliere De providentia > avversità mettono alla prova i buoni, in modo tale da fargli esercitare la virtù Opere filosofiche De beneficiis > modalità degli atti di beneficienza, del legame che istituiscono fra benefattore e beneficato, dei doveri di gratitudine che li regolano De clementia > dedicato a Nerone, rappresenta un ideale programma politico fondato sulla clemenza, la virtù che esprime benevolenza filantropica Epistulae ad Lucilium Raccolta di lettere indirizzate a Lucilio Basato sul modello platonico, ma soprattutto epicureo (Epicuro ha saputo realizzare quel rapporto di formazione e di educazione spirituale) Scambio epistolare permette di entrare in un rapporto di intimità profonda con l’amico Lettera si presta perfettamente alla pratica quotidiana della filosofia Argomenti trattati > autosufficienza e indipendenza del saggio, vita indirizzata alla meditazione, al perfezionamento interiore mediante una riflessione sulle debolezze e i vizi Otium > non è inerzia, ma ricerca del bene Conquista della libertà interiore > estremo obiettivo che il saggio stoico si pone Tragedie 9 tragedie di soggetto mitologico greco 1) Hercules furens > follia di Ercole, che uccide moglie e figli 2) Troades > sorte delle donne troiane prigioniere 3) Phoenissae > tragico destino di Edipo 4) Medea > abbandonata da Giasone, uccide i suoi figli 5) Phaedra > amore incestuoso tra Fedra e suo figlio Ippolito 6) Oedipus > Edipo inconsapevole uccisore del padre Laio e quindi sposo della madre Giocasta 7) Agamemnon > assassinio del re per mano della moglie Clitennestra 8) Thyestes > Atreo, per vendicarsi del fratello che gli ha rubato la sposa, decide di imbandire un banchetto e servirgli le carni dei figli 9) Hercules Oetaeus > Deianira, per riconquistare Ercole innamorato di Iole, gli invia una tunica intrisa del sangue del centauro Nesso, creduto un filtro d’amore e in realtà dotato di potere mortale: tra dolori atroci Ercole fa innalzare un rogo e vi si getta dentro e in seguito verrà trasformato in un dio Apokolokyntosis Titolo si riferisce a kolòkynta (= zucca), forse come simbolo di stupidità, e secondo Dione si tratta di una parodia della divinizzazione di Claudio decretata dal senato dopo la sua morte Nell’opera però non c’è riferimento alla zucca, quindi il curioso termine si può intendere non come “trasformazione in zucca”, ma come “deificazione di una zucca, di uno zuccone” Narra la morte di Claudio e la sua ascesa all’Olimpo nella vana pretesa di essere assunto fra gli dei, i quali lo condannano a discendere negli inferi, dove finisce schiavo del nipote Caligola e viene assegnato al liberto Menandro > condanna di contrappasso per chi aveva vissuto in mano dei suoi potenti liberti Allo scherno per Claudio, Seneca contrappone l’elogio del suo successore Si tratta di una satira menippea > alterna prosa e versi LUCANO Nacque a Cordova nel 39 d.C. Studia a Roma ed entra alla corte di Nerone, che gli affida la questura Per motivi non noti, si allontana dalla corte e aderisce alla congiura di Pisone => gli viene ordinato di uccidersi nel 65 d.C. Pharsalia 10 libri Tratta della guerra civile fra Cesare e Pompeo Anti-Eneide > stravolgimento del genere epico: da monumento eretto a testimonianza delle glorie dello stato a indignata denuncia della guerra fratricida, ripresa in chiave polemica di espressioni e situazioni virgiliane Elogio di Nerone > una sorta di salvezza dopo il conflitto civile Anti-mito di Roma > mito del suo tracollo, della sua decadenza, che si contrappone a quello virgiliano dell’ascesa della città da umilissime origini Profezie di sciagure > profezie non positive, ma negative (negromanzia del libro VI) Non ci sono personaggi principali, ma il racconto ruota attorno alle figure di Cesare, Pompeo e Catone 1) Cesare > eroe nero, feroce, crudele 2) Pompeo > personaggio in declino 3) Catone > si dà la morte per libertà PETRONIO Notizie su questo autore ci sono pervenute tramite gli Annales di Tacito > console nel 62 d.C. e suicida per volontà di Nerone nel 66 d.C. Satyricon Incertezze su autore, data, titolo, significato del titolo e genere letterario a cui appartiene Ritratto tacitiano di Petronio > cortigiano di Nerone, considerato da quest’ultimo il suo “elegantiae arbiter”; la maggior parte degli interpreti accetta l’identità del Petronio tacitiano con quella del Petronio del Satyricon Nomi dei personaggi, presupposti sociali della trama e le allusioni ai personaggi storici sono elementi compatibili con l’età neroniana Uso della lingua popolare, soprattutto di volgarismi Trama non ci è pervenuta integra, ma si tratta della narrazione di una serie di peripezie attraversate dal giovane Encolpio Problemi sul genere letterario 1) romanzo > i critici chiamano “romanzi” le seguenti opere: Satyricon di Petronio, Metamorfosi di Apuleio e una serie di testi greci romanzi greci hanno spesso la stessa trama, tono serio e l’amore è trattato con pudicizia; Satyricon tratta l’amore in modo promiscuo e libertino e si è pensato a quest’opera come una parodia del romanzo greco d’amore 2) Fabula Milesia > Petronio utilizza anche questo genere, costituito da situazioni comiche, piccanti e amorali 3) Satira menippea > alternanza di prosa e versi, come l’Apolokyntosis di Seneca Realismo dell’opera > descrizione di luoghi concreti: scuola di retorica, banchetto, tempio, mercato; ci offre una visione del reale che è sia critica che disincantata GIOVENALE Nacque ad Aquino tra 50-60 d.C. da famiglia benestante Si avvicinò alla poesia dopo la morte di Domiziano (96 d.C.) e continuò a comporre fino all’età di Adriano La sua morte è posteriore al 127 d.C. 16 satire Poetica dell’indignatio > indignazione è la musa del poeta e la satira è il genere adatto a esprimere il suo disgusto Rifiuto del pensiero moralistico romano Furia aggressiva contro tutti > bersaglio principale sono le donne emancipate e libre (satira 6 > uno dei più feroci documenti di misoginismo di tutti i tempi) Apparente indole democratica > disprezza il volgo, astio contro i greci e orientali Idealizzazione del passato > unica fuga dal presente, tempo in cui vi era moralità e la società non era inquinata STAZIO Nacque a Napoli fra 50-60 d.C. A Roma ebbe successo nelle recitationes e nelle gare pubbliche Fu protetto da Domiziano Morì forse nel 96 d.C. Nacque in Spagna nel 35 d.C. Nel 78 d.C. Vespasiano gli affidò la prima cattedra statale con uno stipendio di centomila sesterzi annui Morì dopo il 95 d.C. Institutio oratoria Problema della corruzione dell’eloquenza 1) eloquenza usata a fini di riscatto morale e materiale nell’ambito della delazione 2) nelle scuole vi erano molti insegnanti corrotti e corruttori della moralità degli alunni 3) Quintiliano considera Seneca il maggiore esponente dello stile corrotto e degenerato 4) cause di questo fenomeno > degradazione dei costumi, decadimento delle scuole e vacuità delle declamazioni retoriche 5) rimedio a questo fenomeno > insegnamento Rappresenta un programma di formazione culturale e morale, a cui il futuro oratore deve attenersi dall’infanzia fino all’ingresso nella vita pubblica Ritorno a Cicerone > esigenza di ritrovare una sanità di espressione che sia insieme sintomo della saldezza dei costumi Polemica contro le sententiae senecane > inizialmente “sententia” = giudizio, ma adesso spezzano il discorso e lo rendono discontinuo e imprevedibile Programma di letture > scelta di scrittori greci e latini: quelli arcaici hanno notevoli manchevolezze, ma sa distinguere fra ciò che deve essere attribuito specificatamente al poeta e quando invece all’età in cui visse Rapporto fra oratore e principe > Quintiliano accetta il principato come necessità e il suo sforzo fu quello di ottenere per l’oratore il massimo di “professionalità” insieme alla dignità; oratore quintilianeo non mette in discussione il regime, ma le doti morali che deve possedere L’età degli imperatori per adozione Periodo di pace e stabilità che comincia col principato di Nerva e arriva fino alla morte di Commodo (96-192 d.C.), eccetto gli anni del principato di Commodo Cultura raffinata > nacquero biblioteche e scuole di retorica greca e latina Rifioritura della letteratura greca Imperatore Adriano > poeta, filologo, dotto cultore dell’antico, fondò un’accademia dove si tenevano lezioni e conferenze da parte di retori e intellettuali Stoicismo è in declino e si affermano nuovi culti > Iside e Mitra Piena affermazione del Cristianesimo TACITO Nacque intorno al 55 d.C. a Terni o nella Gallia Narbonese, da una famiglia di condizione equestre Studiò a Roma e nel 78 d.C. sposò la figlia del comandante militare Agricola e, grazie a lui, cominciò a dedicarsi alla politica sotto Vespasiano Durante il principato di Nerva, fu consul suffectus Fu proconsole in Asia tra 112 e 113 d.C. Morì intorno al 117 d.C. Dialogus de oratoribus Discussione immaginaria avvenuta tra Curiazio, Apro, Messalla e Secondo sul tema della decadenza dell’oratoria > Messalla indica le cause: deterioramento dell’educazione del futuro oratore Dialogo si conclude con discorso di Materno, secondo cui l’oratoria era possibile solo con la libertà o l’anarchia, che regnava al tempo della repubblica > questa opinione rappresenta una costante del pensiero di Tacito: necessità dell’Impero come unica forza in grado di salvare lo stato da guerre civili; il principato restringe lo spazio per l’oratore e l’uomo politico, ma non esistono alternative ad esso Agricola Opuscolo storico che tramanda ai posteri la memoria del suocero Giulio Agricola, che conquistò la Britannia sotto il regno di Domiziano Tono encomiastico si richiama allo stile delle laudationes funebri Dopo riepilogo della carriera del protagonista, ci sono digressioni geografiche ed etnografiche Tacito mette in rilievo l’onestà, la competenza e la fedeltà di Agricola nel servire lo stato anche sotto un pessimo principe come Domiziano Alla fine Agricola cade in disgrazia presso Domiziano e muore silenziosamente, senza andare in cerca della gloria di un martirio ostentato Elogio di Agricola > apologia della parte buona della classe dirigente Germania Unica testimonianza etnografica che a Roma godette di una certa fortuna Interessi etnografici erano forti già nella cultura ellenistica (Posidonio) e a Roma possono essere fatti risalire al De bello Gallico di Cesare Notizie etnografiche dell’opera non derivano da osservazione diretta, ma da fonti scritte > probabilmente ha tratto la maggior parte della documentazione dai Bella Germaniae di Plinio il Vecchio: Tacito ne ha migliorato lo stile e ha aggiunto pochi particolari per ammodernare l’opera Germani vs Romani 1) barbari = pieni di energie e Romani 2) non bisogna insistere sull’idealizzazione delle popolazioni selvagge: Tacito mette in luce la pericolosità di questo popolo per l’impero; essi sono forti, liberi e numerosi; difetti: indolenza, passione per il gioco, tendenza all’ubriachezza, crudeltà Historiae L’anno con cui si apre la narrazione è il 69 d.C., che aveva visto succedersi Galba, Otone, Vitellio e Vespasiano 1) era stato divulgato un segreto dell’impero: principe poteva essere eletto altrove che a Roma, poiché la sua forza di basava sull’appoggio dell’esercito 2) Vitellio > portato al potere tramite legioni di Germania, Vespasiano > legioni di Oriente e Otone, fatto principe a Roma, era sostenuto dai pretoriani 3) analogia con ascesa al potere di Traiano > predecessore di Traiano, Nerva, aveva affrontato una rivolta di pretoriani e aveva designato per adozione un successore, proprio come Galba; Galba aveva scelto Pisone, un fantoccio e Nerva si era associato al governo di Traiano 4) Galba = divorzio fra modello di comportamento ispirato al mos maiorum e capacità di dominare e controllare gli avvenimenti Principato > unico a garantire la pace Tacito è abile nel descrivere le masse, sia incalzanti che tranquille: mostra disprezzo per il senato Abilità nel descrivere i personaggi > Muciano = personaggio paradossale, miscuglio di lussuria, operosità, cordialità e arroganza; Otone = servilismo nei confronti della massa, dominato da virus inquieta Annales Racconto della storia del principato, da Augusto a Nerone Data scelta da Tacito per l’inizio dell’opera ha fatto suppore che egli la intendesse come continuazione dell’opera liviana Mantiene la tesi della necessità del principato, ma qui è ancora più pessimista 1) nonostante Augusto abbia garantito la pace, da allora i vincoli sono diventati più duri 2) storia del principato = storia del tramonto della libertà politica dell’aristocrazia senatoria Parte sana dell’élite politica: opera bellica di Germanico e azione militare di Corbulone Componente tragica della sua storiografia vuole scavare nelle pieghe dei personaggi per sondarli in profondità e metterne in luce le ambiguità e i chiaroscuri; passioni dominanti sono quelle politiche Perfezionamento arte del ritratto 1) ritratto “indiretto” di Tiberio > si delinea progressivamente: torvo, austero, sospettoso, taciturno, accigliato (preferenza per descrizione morale e non fisica) 2) ritratto “paradossale” di Petronio > si è assicurato la fama con l’ignavia, la mollezza della sua vita contrasta con l’energia che aveva quando ha ricoperto cariche pubblica, affronta la morte come ultima voluttà, dando prova di coraggio e fermezza (durante il suo suicidio, si intrattiene con gli amici su argomenti diversi) SVETONIO Nacque poco dopo il 70 d.C. da famiglia di rango equestre Svolse attività forense ed entrò a corte come funzionario: sotto Traiano, curò le biblioteche pubbliche; sotto Adriano, fu addetto all’archivio imperiale e alla corrispondenza dello stesso principe Carriera burocratica si interruppe nel 122 d.C., quando cadde in disgrazia insieme al suo protettore Setticio Claro Non sappiamo quanto tempo dopo sia morto De viris illustribus Schema dei ritratti di grammatici e retori: origini e luogo di nascita, insegnamento esercitato, interessi principali e opere composte e carattere > schema simile anche nelle Traduzione latina della Bibbia Finalmente la Chiesa d’Occidente ebbe un testo unitario e abbastanza attendibile Successo non fu immediato: ci furono problemi pratici, che ritardarono la diffusione del testo; resistenze dei cristiani abituati a leggere i libri sacri in un’altra versione; alcune resistenze di carattere ecclesiale, come quella di Agostino Chronicon > traduzione della Cronaca di Eusebio, integrata da Girolamo con notizie più recenti De viris illustribus > trae il titolo dall’opera omonima di Svetonio; rielaborazione di materiale tratto dalla Historia ecclesiastica di Eusebio, ma aggiunge anche altre vite di scrittori latini cristiani AGOSTINO Nacque a Tagaste nel 354 d.C. Insegnò a Tagaste, Cartagine e Roma e ottenne la cattedra di retorica a Milano: qui si convertì definitivamente Ottenuto il battesimo, si dedicò alla vita monastica Fu prete e poi vescovo di Ippona Morì nel 430 d.C., mentre Ippona era assediata dai Vandali Confessioni Agostino è scrittore elegantissimo e le sue teorie hanno dominato gran parte del Medioevo Argomentazioni filosofiche sono moderne e originali Rappresentano il punto di maggior ripiegamento introspettivo: angoscia per il peccato, drammatici travagli delle crisi, conversione Scritto esemplare anche per quanto riguarda le novità introdotte dal Cristianesimo nei canoni dei generi letterari antichi > protagonista non è personaggio eccezionale, ma comune peccatore, che grazie a Dio ha trovato la salvezza; avvenimenti non sono eccezionali o meravigliosi in sé, ma diventano tali solo per la presentazione che ne fa l’autore Genere autobiografico Titolo è poco chiaro > non si intendono le confessioni nell’accezione moderne del termine, ma si tratta della testimonianza resa a Dio, il ringraziamento per avergli indicato la strada attraverso il peccato