Scarica Riassunto "Psicologia Clinica per Insegnare" Occhini Laura e più Sintesi del corso in PDF di Psicologia Clinica solo su Docsity! Psicologia Clinica per Insegnare CAPITOLO O I disturbi dovrebbero essere analizzati in una visione Biopsicosociale e in una prospettiva person-cntred che supera il paradigma disease doctor oriented / centrato sull evidenza( ’ patologica, sui sintomi e sulle conclusioni del professionista e anche quella del ) patient oriented centrato sul paziente in quanto portatore di una malattia, bypassando l attenzione alla( ’ persona) Dal To cure attenzione alle manifestazioni del disturbo al ( ) To care (prendersi cura della persona con malattia.“ ” Il paziente in questa prospettiva persona portatrice di peculiare individualit , bisogniè “ ” à soggettivi, aspettative individuali non quindi il malato non la malattia che ha nel momento( “ ” “ ) i cui le procedure smettono di essere generalizzate e si estendono anche ai fattori personali e psicologici legati alla malattia, al vissuto emotivo e al soggettivo comportamento di una malattia. Non deve essere trascurato,l ambiente famigliare, sociale, scolastico e lavorativo’ Parole che usiamo nel linguaggio comune hanno in realt significati diversi nelà linguaggio specialistico. 1 Patologia) lo studio delle cause, dello sviluppo, delle manifestazioni e degli effetti di unaè malattia coincide con il termine ( nosologia che abbraccia tutti i procedimenti attraverso i quali si classificano clinicamente i processi morbosi ) - Pu essere ò Generale quando si occupa delle cause di insorgenza di una malattia eziologia ,( ) della modalit con cui essa si manifesta e si sviluppa patogenesi o delle alterazioni cheà ( ) provoca sequela ,( ) - Pu essere ò Speciale quando si parla di malattie specifiche, di specifici organi, e strutture corporee colpite da malattie ma anche particolari approcci di trattamento. Quest ultima quando studia , analizza e sistematizza l andamento e l alterazione di tutte le’ ’ ’ funzioni mentali umane prende il nome di Psicopatologia. 2 Malattia ) o Morbo l alterazione patologica delle naturali condizioni strutturali e o funzionali( )è ’ / di un organismo con successiva compromissione del suo naturale funzionamento e dello stato naturale di benessere. La Malattia mentale, oggi chiamata pi correttamente ù Disturbo mentale colpisce la sfera comportamentale, relazionale, cognitiva o affettiva di una persona ed indica una disfunzione nei processi psicologici e o evolutivi che costituiscono il malfunzionamento mentale. Per fare in/ modo che essa venga inserita nella psicopatologia disagio clinicamente significativo occorre( ) che il disturbo sia disadattivo e che imponga al soggetto una difficolt funzionale à in una o più ambiti della propria esistenza. Deve inoltre provocare una sofferenza soggettiva dolore mentale( ) Termine ombrello a differenza di malattia che implica un alterazione del funzionamento( ) psicologico che compromette fattori biologici, culturali, sociali e personali. Esame Psichico: La psicodiagostica, la raccolta dei segni e dei sintomi definito esameè psichico. Consiste nell osservazione del comportamento del paziente’ - Atteggiamento verso lo psicologo educatori, ambiente clinico -ostile distaccato aggressivo( ) aspetto generale curato, trasandato mimica rigidit ,ipomobilit , cupezza Linguaggio assenza,( ) ( à à ) ( ritardo attenzione e memoria distraibilit , tempo di attenzione , capacit mnemoniche) ( à à ) Capacit intellettive test Affettivit ansia, tristezza, distacco Coscienza di malattia illness- inà ( ) à ( ) ( bambini e adolescenti pu non essere coerente com condizione effettivaò ) Nel periodo di sviluppo si osserva i comportamento del caregiver poich esso condiziona laé persona Parlare degli spetti positivi della personalit del bimbo) à 3 Sindrome) un insieme di sintomi che de niscono un quadro clinico complesso,la cuiè fi eziologia studio delle cause delle malattie non ha caratteristiche de nite. Comprende pi( ) fi ù sintomi o manifestazioni contemporanee che possono avere cause diverse) Percorso di una malattia o disturbo : L esordio ’ il momento in cui la persona e chi la circonda percepiscono i segnali di alterazioneè della salute. E in questo arco temporale del percorso clinico che viene avviato un ’ processo diagnostico che porta a stabilire una diagnosi (vedi oltre e una ) prognosi (conoscere prima, prevedere cio il) è decorso, esito e possibili soluzioni per risolvere la malattia, possibili complicazioni o prognosi infausta in caso di malattia che porta alla morte( ) Ogni disturbo si manifesta con caratteristiche che possono essere descritte in base ai sintomi, alle indagini strumentali o agli esami obiettivi o psichici osservazione del comportamento del ( paziente e del caregiver .) In questa fase vengono de nite le linee generali del fi trattamento cura ovvero le procedure( ) chirurgiche, riabilitative, farmacologiche, psicoterapeutiche ed educative che possono accompagnare il malato alla guarigione completa (restitutio ad integrum , a un recupero) funzionale nonostante la malattia (restitutio ad functionem o una guarigine parziale ) (restitutio cum difectu) In psicopatologia , pi che guarigione si parla di ù remissione e pu essereò : •parziale quando, dopo un episodio acuto del disturbo, si ha un miglioramento in cui rimangono attivi solo alcuni dei sintomi •completa quando, per un certo periodo di tempo, non si osservano i sintomi della malattia •precoce quando gli indicatori che soddisfano i criteri per uso di sostanze non sono presenti per un tempo successivo ai dodici mesi - Remissione protratta l assenza dei criteri che soddisfano l uso di sostanze si protrae per un: ’ ’ periodo successivo ai 12 mesi (Carving- desiderio della sostanza che pu protrarsi a lungoò ) Una malattia si pu presentare in forma ò acuta quando ha una rapida evoluzione, con una manifestazione, organica o funzionale molto intensa e che necessita di interventi a loro volta rapidi. La malattia cronica secondo l OMS una forma patologica non contagiosa, di lunga durata e( ’ ) è che ha un lento e progressivo declino delle funzioni psichiche organiche. una delle sue/ caratteristiche quella di essere permanente e si associa ad un aumento di bisogno di cure eè assistenza. Queste cure non sono associate alla guarigione, bens alla stabilizzazione, allaì minimizzazione ed alla prevenzione della disabilit . In questi casi ci si pu af dareà ò fi all ospedalizzazione oppure alla presa in carico della cronicit da parte di servizi territoriali’ à pubblici o privati e in gran parte all assistenza famigliare e del singolo caregiver.’ Caregiver Burden Fenomeno di sovraffaticamento che coinvolge il caregiver informale principale nella sua pratica di cura quotidiana del congiunto che si trova in una condizione di malattia cronica, lo fa non retribuito in nome dell affetto. Il ’ caregiver secondario ha funzioni di supporto, mentre il caregiver formale accudisce persone non autosuf cienti dietro retribuzione.fi Ci sono cinque aree in cui si pu manifestare il caregiver b1urdenò : il burden sico, ri esso negativo sulle condizioni di salute del caregiver principale• fi fl il burden emotivo, connesso al disagio psicologico del caregiver nei confronti della sofferenza• di una persona alla quale legatoè il burden tempo-dipendente, connesso alla quantit di tempo investito nel supporto e• à sottratto alle proprie esigenze il burden evolutivo, sensazione di essere escluso dalle possibilit di vita, lavoro e divertimento• à il burden sociale, livello di con itto percepito tra ruolo del caregiver ed i ruoli familiari• fl Il momento successivo al presentarsi dei sintomi quella della è Diagnosi riconoscere per mezzo( di -- Percorso di conoscenza verso la determinazione della natura e dell Eziologia di no stato di) ’ malattia. 1 La Diagnosi Differenziale) la prima tappa del è processo diagnostico, l analisi dei sintomi eè ’ dei segnali anche in forma prodonmica che la persona manifesta e che permette di operare( ) una esclusione della presenza di malattie che hanno sintomi simili. assenza di sintomi e di sofferenza e dal disturbo mentale cronico caraterizzato da pervasivit( ) ( à e da un importante livello di gravit stabilizzato non ci rientrano pazienti fragili o terminalià ) ( ) Fra li estremi opposti, i vari livelli di alterazione dello stato psichico disagio, malessere e( disturbo psichico si caratterizzano e differenziano per il grado di autonomia che la persona ) è in grado di raggiungere e in base alle singole capacità residue che in grado di agire senzaè l aiuto di un caregiver. Pi aumenta la dipendenza pi diminuisce la possibilit che competenze’ ù ù à effettive si traducano in performance. Deve essere insegnante o educatore a decidere quale livello di assistenza fornire per evitare questo. Modello Biopsicosociale L OMS, considerati i tre elementi chiave della malattia disease,sickness,illness introduce’ ( ) nell ICF, una visione dimensionale che supera la separazione tra li aspetti medici, sociali e’ psicologici della malattia inoltre fa propria la denominazione Modello Biopsicosociale introdotta da Engel. Scardina la visione stessa di approccio alla malattia , focalizzandosi sul “ ” concetto di salute livello ideale di funzionamento di ogni persona e sul valore soggettivo che ognuno di( ) noi attribuisce al proprio benessere. Sono determinati anche le questioni psicologiche e le caratteristiche individuali della persona ammalata e quanto possano in uenzare i trattamenti medici ed educativi.fl 0.4 I disturbi delle varie fasce di et Tabella 0.2 pag 19à Lo sviluppo un processo dinamico attraverso il quale il neonato transita verso una gradualeè acquisizione di autonomia nelle azioni. Tale percorso condizionato dalle in uenze biologiche ,è fl dalla maturazione neurologica e dagli elementi ambientali. Un grande segnale che porta alla richiesta di consulenze cliniche riguarda lo scarso rendimento scolastico, spesso accompagnato da un disturbo del neurosviluppo. Seguono le alterazioni del comportamento, i disturbi dell umore, i disturbi d ansia e’ ’ d alimentazione. Invece, per quanto riguarda i bambini pi piccoli, pi probabile che arrivino’ ù è ù all osservazione clinica per ritardi nello sviluppo, disturbi delle funzioni siologiche di base e’ fi quelli legati alla separazione, al trauma o alla deprivazione. Il rendimento scolastico e il risultato di quattro fattori capacit , motivazione, ambiente e( à malattie che facilitano o ostacolano l apprendimento e il successo insuccesso nelle performance.) ’ / Elementi psicosociali del rendimento scolastico Spesso si fanno i conti con problemi connessi all adattamento di uno studente al contesto’ scolastico. Preoccupante lè Assenteismo’ , la mancata e ingiustificata assenza da scuola spesso nascosta ai familiari e in mancanza di motivi plausibili. L assenteismo strategico• ’ : Evitamento dell ambiente scolastico in maniera mirata, quando sono’ presenti speci ci docenti, quando si trattano speci che materie o in caso difi fi veri che interrogazionifi / L assenteismo protettivo• ’ : disagio psicologico del ragazzo e oppure legato a un disturbo dell apprendimento non ancora diagnosticato che va a creare ansia di fronte ai compiti’ scolastici L assenteismo vero e proprio • ’ : Assenza periodica, prolungata e ingiustificata. Ha ragioni di demotivazione, mancanza di interesse, trascuratezza educativa famigliare Ogni maladattamento scolastico comincia con i segni dell assenteismo’ Figura 0.11 pg 22 Il disagio scolastico nasce da condizioni di malessere di un alunno nell ambiente scolastico.’ Livello pi lieve, pu dipendere da difficolt transitorie lutto, timidezza Il comportamentoù ò à ( ) evitante cessa nel momento il cui cessa il malessere soggettivo. Il disadattamento scolastico nasce da una difficile adesione dello studente alle richieste di attenzione e impegno che il sistema scolastico richiede a livello comportamentale e cognitivo. Il ri uto scolasticofi un insieme di comportamenti che evidenziano la difficolt del ragazzo aè à frequentare la scuola o ad integrarsi all interno di tale contesto. Le cause possono essere la’ demotivazione mancanza di motivazione , il disimpegno mancanza di volont , interessi esterni( ) ( à) all ambiente scolastico e la fobia scolare patologia ansiosa’ ( ) La dispersione scolastica include i fenomeni di ritardo interruzione della frequenza per periodi( pi o meno lunghi ripetizione di uno o pi anni scolastici, abbandono scolastico definitivaù ) ù ( rottura del contratto formativo tra ragazzo, famiglia e l istituzione scolastica o mancata’ ) scolarizzazione mancato ccesso alla scuola sintomo di una grave marginalit sociale .( à ) in uenzata da quattro condizioni socio-psicologicheÈ fl : il capitale culturale e socio-economico della famiglia• il contesto scolastico con i suoi livelli di inclusivita, apertura e riduzione delle condizioni di• degrado ambientale presenza di insegnanti preparati, motivati e attenti ai processi di inclusivit ed attenzione alle• à relazioni tra pari e tra alunno-insegnante fattori individuali che possono in uenzare i tassi di dispersione interesse, motivazione allo• fl ( studio) La devianza scolastica, caratterizzata da atti vandalici verso l ambiente scolastico, atti di’ bullismo volontari e provocazioni di risse, furti ed aggressioni. Quando bisogna valutare la presenza di un disturbo psicologico bisogna vedere se in attoè Una simulazione di malattia con lo scopo di ottenere vantaggi. Si presenta con: forti incongruenze fra il disturbo dichiarato dei medici e i motivi che lo avrebbero• resistenza alla collaborazione nel corso del processo diagnostico e nell aderenza causato• ’ al trattamento medico la simulazione di malattia deve essere ipotizzata se essa oggetto di procedimento legale o• è causa di risarcimento Classi cazione dei comportamenti simulatorifi : simulazione propriamente detta si presenta nei bambini per evitare ambienti che sono fonte• : di disagio o per evitare punizioni o per paura dell allontanamento del caregiver’ provocazione dei sintomi i sintomi vengono auto provocati mediante ferite autoindotte o con• : l ingestione di farmaci o sostanze tossiche’ aggravamento dei sintomi con comportamenti attivi o comportamenti passivi• : pretestazione il soggetto attribuisce una patologia a cause diverse da quelle reali• : dissimulazione il soggetto nasconde dei sintomi a nch non possa essere segnalata per un• : ffi é accertamento clinico minimizzazione la gravit della patologia viene attenuata per ottenere un vantaggio non• : à ( essere licenziato o uscire dall ospedale prima del tempo’ ) Tra questi possono anche essere inclusi atti suicidari a scopo provocatorio o dimostrativo. Le tappe dello sviluppo Le tappe dello sviluppo sono cambiamenti e acquisizioni inabilit che devono manifestarsi entroà un certo periodo della vita secondo una certa sequenza nelle aree motorie, linguistiche, relazionali ed adattive. Non sono modelli rigidi e inflessibili Si analizzano i disturbi evolutivi sulla base di alcuni tipi di alterazione: alterazione qualitativa ci che fa un bambino e come lo fa, con quale livello di• : ò coinvolgimento, interesse ed accuratezza deviazione nello sviluppo le tappe dello sviluppo vengono raggiunte in un ordine diverso da• : quello standard dissociazione nello sviluppo alcune abilit vengono raggiunte in modo pi rapido rispetto alle• : à ù competenze di altre aree regressione nello sviluppo perdita di abilit gi acquisite• : à à ritardo nello sviluppo un abilit viene raggiunta pi lentamente rispetto alla norma• : ’ à ù Figura 0.13 p 26 La scuola person-centered un luogo in cui l inclusivit irrinunciabile, uno strumento diè ’ à è è innovazione e di coinvolgimento sociale e serve per porre ne ai fenomeni di dispersione, ri utofi fi e devianza che aumentano il rischio di povert educativa per persone gi vulnerabili.à à La scuola non pu fare a meno della clinica e la clinica, per essere e cace, deve lavorare conò ffi la scuola in un ottica di cocaring e di progettualit condivisa.’ à CAPITOLO 1 La funzione genitoriale ha lo scopo di mantenere la specie e la trasmissione dei geni. L attaccamento e l accudimento sono sistemi motivazionali innati, lo stile parentale e lo stile’ ’ educativo sono sistemi culturalmente determinati e ambientalmente labili Secondo Bornstein si articola in 4 diverse forme di caregiving : - nurturant caregiving“ ” allevamento include la capacit del caregiver di capire le esigenze(( ) à primarie del bambino-fame, sete, igiene - material caregiving“ ” organizzazione ambiente fisico per diminuire pericoli e favorire sviluppo - social caregiving“ ” coinvolgere il bambino in scambi interpersonali di tipo emotivo, affettivo etc - didactic caregiving “ ” strategie utilizzate per educare il figlio alla comprensione dell ambiente sociale, culturale, religioso Sono mediatori tra le tendenze del bimbo e ci che’ ( ) ò avviene nel mondo esterno Le funzioni parentali non si limitano alla sopravvivenza del figlio. Attaccamento : sistema comportamentale con il quale il bambino si lega al caregiver figura—> sicura agli occhi del bambino, ha il potere di eliminare tutti i bisogni e le sofferenze di un membro vulnerabile. Tutto questo avviene con l accudimento. ’ L attaccamento risulta massimamente attivo durante l infanzia, quando c un ovvia mancanza’ ’ ’è ’ di autonomia e perci la necessit di una ò à base sicura. definita cos da B( ì owlby) Attaccamento accudimento / schema comportamentale di reciprocit ,schema che si attiva. Eà disattiva in modo simbiotico Attraverso la Strange Situation la collaboratrice di Bowlby – Mary Ainsworth scopre: Diversi stili pattern di attaccamento. ( ) Sicuro i loro segnali generano risposte coerenti con i bisogni espressi, riducendo sentimenti di vulnerabilit , la disponibilit l adeguatezza della risposta danno sicurezza e consapevolezza dià à ’ una base sicura a cui fare riferimento Insicuro risposte di accudimento non arrivano o non sono coerenti, discontinue e intempestive, scaturisce in due rami Insicuro evitante o insicuro resistente Stile disorganizzato scoperto da Main e Soloman, uno stile scaturito da un accudimentoè insufficiente e inadeguato e secondo le evidenze cliniche , ad alterazioni dissociative del se, spesso legato a vissuti di trascuratezza o abuso MOI —> modelli operativi interni, sono impalcature cognitive rappresentazioni mentali, immagini,( emozioni, comportamenti sulle quali si costruiscono le modalit di interpretazione degli eventi) à che ci coinvolgono. Caregiver principale funger da prototipo mentale per la costruzione di rappresentazioni i MOIà ( ) che faranno da guida a tutte l esperienze sociali future dell individuo e creare un immagine di’ se stessi e delle reazioni possibili da parte degli altri nei confronti dei suoi bisogni, delle sue aspettative 1) Stile ipercritico Dayhoff ,( ) i genitori tendono a non accontentarsi mai dei risultati che i loro figli ottengono in qualsiasi ambito, i successi non sono riconosciuti. Il bambino in caso di insuccesso tende a reagire con meccanismi emotivi connessi all ansia.’ 2) Stile perfezionistico Kendall e Di Pietro( ), tutto quello che non fattoè perfettamente fatto male. I bambini reagiscono con meccanismi emotivi legatiè alla vergogna e alla colpa con conseguente ritiro sociale Stile incoerente kendall e Di Piero ne ipotizzano l esistenza. Comportamenti,( ) ’ prescrizioni, premi e punizioni sono legati all umore e alle esigenze del genitore’ pi che a uno scopo educativo.ù I disturbi della relazione I problemi relazionali si manifestano su due funzioni distinte quelle che riguardano: l accudimento e l educazione normativa e cognitiva, dall altro quelli che riguardano la relazione’ ’ ’ e lo scambio effettivo. L APA American Psychiatric Association indicano condizioni che richiedono attenta osservazione’ ( ) : - Problema relazionale genitore bimbo/ , quando questo pu essere oggetto di attenzione clinicaò maltrattamento, abuso quando pu aggravare disturbo esistente o rallentare remissione( ) ò -Crescita lontano dai genitori: affidato a genitori non biologici, parenti, istituzioni - Disagio parentale: genitori con difficolt per la giovane et , problemi economici, psichiatrici oà à abuso sostanze - Disagio relazionale dei genitori sul bimbo: Difficolt genitore di adattarsi a un disturboà mentale o fisico del figlio - Disgregazione della famiglia: separazione, divorzio, lutto - Alto livello emotività: riguarda l emotivit negativa espressa dalla persona che oggetto di’ à è attenzione clinica o del bimbo che presenta un disagio psicologico Livelli di funzionamento relazione genitore bambino/ In una scala da uno a quattro si valuta sia livello di appropriatezza della relazione fra genitore glio sia quello del contesto in cui questa si sviluppa/fi : - Relazioni buone e ben adattate: Situazione ottimale, difficolt affrontate in manieraà equilibrata. Bimbo non corre rischi, i suoi bisogni primari sono soddisfatti, accoltoè affettivamente in maniera adeguata. Buona funzione educativa, Permettono al bimbo giusto adattamento ma anche autonomia e sicurezza in se - Relazioni ansiose tese/ : Consigliabili interventi di sostegno alla genitorialit . La qualità à dell accudimento buona ma i problemi non vengono risolti facilmente, il genitore non ’ è è coinvolto nell attivit di gioco o conversazione con figlio.Difficolt di regolazione emotiva e’ à à sincronizzazione delle emozioni tra genitore e figlio. Ansia nelle funzioni parentali - Relazioni compromesse o disturbate: Rientra nella sfera di intervento clinico. Assenza sincronizzazione con esigenze del bimbo, altalenante presenza genitoriale e coerenza educativa. Sicurezza del bimbo compromessa. Contesto che pu determinare problemi psicologici eò comportamentali. - Relazione disorganizzate pericolose L intervento clinico legale e urgente, per evitare che il/ : ’ è contesto induca a effetti pericolosi, per l incolumit e la salute del bambino. Si parla di una’ à relazione patologica fatta da assenza genitoriale, mancata risposta ai bisogni primari, di protezione e supporto del bimbo. Il genitore maltrattante e negligente rientra un questa categoria CONTESTI TRASCURANTI E ABUSANTI Felitti e i suoi collaboratori introdussero la scala ACES Adverse Childhood Experiences-( esperienze avverse dell infanzia ’ ) per analizzare i fenomeni del trauma e del maltrattamento infantile. La quale permette ai medici di individuare le tipologie di esperienze traumatiche e di comprendere come queste siano in grado di influenzare, in senso negativo, la salute dell individuo nell intero corso di vita. Gli autori avevano individuato una buona parte di’ ’ persone con patologie croniche recidivanti, una caratteristica comune il fatto che prima delè diciottesimo anno di et avessero sperimentato esperienze traumatiche, le quali avevano indottoà uno stress tossico prolungata esposizione a eventi decisamente difficili e dolorosi, in assenza di( supporto . L esordio o la risoluzione di questi disturbi sono causati da eventi ambientali ) ’ (APA- American psychiatric Association o da un sistema familiare difficile ) (FELITTI . ) Nel periodo dello sviluppo le esperienze di abuso trascuratezza e insicurezza familiare sono causa di ritardi nello sviluppo di competenze motorie, linguistiche e cognitive. In adolescenza con la manifestazione di comportamenti autolesivi, suicidi, disturbi depressivi, ansia, alterazioni del comportamento alimentare. Figura 1.4 pag 46 Il maltrattamento esercitato su un individuo, un comportamento inadeguato da parte delè maltrattante che implica il rischio di causare danno fisico o emotivo. Esistono vari tipi di maltrattamento: Abuso fisico Lesione volontaria da un caregiver a un bambino. scuotimenti, bruciature,( pizzichi, morsi spintoni , pu indurre fratture e lesioni fravi, lesioni neurologiche) ò permanenti fino in casi estremi alla morte. Pu arrivare alla sindrome del bambinoò scosso. Pu provocare nel bambino scoppi di ira inspiegabili, paure il rifiuto neiò confronti del contatto fisico. Abuso sessuale, Atto praticato su un minore con lo scopo di trarne eccitazione o gratificazione sessuale. Pu provocarne nel bambino scoppi di pianto e disturbi delò sonno incubi. Frequenti alterazioni del comportamento alimentare. Bimbo mostra ansia anticipatoria, paura nel frequentare luoghi o persone specifiche Violenza assistita, Esposizione di un minore adatti intenzionali di violenza fisica, sessuale, verbale, attuata da un adulto significativo su un altro familiare altrettanto significativo per il bambino. Questo, provoca nel bambino un senso di protezione verso la persona maltrattata. La violenza assistita a serie ripercussioni nello sviluppo cognitivo e relazionale di una persona, depressione, ideazioni suicidarie, disturbi del sonno e alterazioni dell alimentazione . Ansia da separazione nei confronti del genitore maltrattato, senso di’ colpa nell allontanarsi da casa’ Abuso psicologico, atti verbali e fisici che minano l autostima del bambino. Si realizza’ attraverso minacce di abbandono con la manipolazione e ricatto morale, umiliazione, derisione, deprivazione sociale, danneggiamento oggetti personali, minacce di botte o vendita a estranei. Bimbo presenter ha socievolezza scarsa o ridotta, mostra ansia daà prestazione e valutazione. Bassa autostima, ogni ambiente percepito come pericoloso. Il maltrattamento psicologico include anche la trascuratezza emotiva (omissione di cura affettiva) e la trascuratezza educativa si rileva quando il genitore trascura il ruolo di( insegnamento e socializzatore delle norme e approcci culturali dell ambiente in cui la’ famiglia vive inoltre, viene dimostrato disinteresse verso l ambiente scolastico ed; ’ extrascolastico) Incuria mancato accudimento ( ) discuria cure parziali, distorte o inadeguate ( ) ipercura controllo eccessivo del bambino ( ) Figura 1.5 pg 53 Sindrome del bambino scosso: anche detto Abusive Head Trauma, ossia lesioni cerebrali provocate nei neonati a causa di abusi connessi a scuotimenti o sbattimenti attuati dall adulto’ allo scopo di calmare il pianto del bambino o di punirlo. Questa un insieme di sintomiè neurologici indotti da lesioni cerebrali causati dai bruschi movimenti del cervello nella scatola cranica provocati da oscillazione violenta. Le caratteristiche anatomiche del neonato concorrono a rendere pi probabili queste lesioni. Mediamente il bambino arriva all attenzione clinica perù ’ vomito neurologico, letargia, danni retinici, scarso o nullo riflesso di suzione, dispnea, convulsioni e alterazioni di coscienza, alcuni lievi sintomi, per , possono passare inosservati,ò come la cessazione del pianto e apparente calma e sonnolenza. Questa condizione pu essereò recuperata, ma pu anche avere effetti definitivi come le encefalopatie.ò Disturbo fittizio: un disturbo appartenente alla categoria nosografica dei disturbi somatici. Fuè definito da Asher come Sindrome di M nchhausen, barone e militare tedesco del XVIII secoloü che combatt come mercenario e al ritorno aveva l abitudine di esagerare le storie. Questoé ’ disturbo ha, come manifestazione sintomatologica principale, l induzione di una malattia’ attraverso atti intenzionali per assumere il ruolo di malato o su altri per ottenere attenzione in qualit di persona che si occupa del malato. Lo scopo, secondo molti autori, di attirareà è l attenzione su di s .’ é Alcuni segni tipici sono: - Manifestazioni false esagerate di sintomi./ - Reinterpretazione di disagi banali. - Esacerbazione di malattie realmente esistenti interferire sulle ferite e esagerando l assunzione( ’ di medicinali .) - Manipolazione fisica di parti del corpo. - Produzione di segni finti per malattia. - Ingestione di sostanze tossiche. - Provocazione di sanguinamenti o ulcere attraverso l introduzione di corpi estranei in orifizi’ corporei. - Simulazione di disturbi mentali. - Strumentalizzazione della malattia. L eziologia non nota correlata a alcuni disturbi di personalit , alimentazione, genere e’ è : à disforismo corporeo. Il disturbo fittizio provocato da altri generalmente provocato dal perpetuatore su una personaè fragile e viene diagnosticata sulla persona che agisce. DISTURBI CORRELATI A EVENTI TRAUMATICI E STRESSANTI Tutti i disturbi che appartengono a questa classe sono dipendenti dall esposizione di una’ persona a eventi destabilizzanti dal punto di vista emotivo o cognitivo. L evento traumatico’ è riferito a accadimenti che hanno gravit molto intense morte, ferimento o danno permanenteà ( di una persona vicina . ) L evento stressante’ qualsiasi evento che destabilizza il ritmo di vita inè senso negativo, mentre, L evento stressante psicologico’ indica qualsiasi esperienza che inè rapporto di causalit con un disturbo psicologico.à Il disturbo dell adattamento’ consiste nella reazione disadattiva a un fattore di stress che può essere singolo, legato a fattori multipli, eventi che si protraggono a lungo termine trasferimento, divorzio dei genitori . Questo dimostra sintomi emotivi e comportamentali che( ) provocano una sofferenza eccessiva per quanto riguarda l intensit con cui si manifesta, sia la’ à coerenza con la reale gravit dell evento stressogeno. Questo si manifesta con una perduranteà ’ preoccupazione, pensieri ricorrenti, rimuginio, allerta e ripetuta verbalizzazione dell accaduto .Provoca un disfunzionamento scolastico lavorativo, sociale e relazionale.’ / Viene considerato acuto quando compare pochi giorni dopo l evento e perdura per un massimo’ di 6 mesi. È cronico quando stabile da oltre 6 mesi o quando tende a recidivare.è All atto della diagnosi, necessario valutare se la persona presenta un disturbo’ è dell adattamento con’ : Ansia ansia da separazione, ansia anticipatoria, ipervigilanza( ) Umore depresso sentimenti di svalutazione, abulia, disforia( ) Alterazione dell emotivit ’ à ansia e umore depresso insieme( ) Alterazione della condotta irritabilit , abuso alcol, farmaci, droghe, cambiamenti repentini( à delle abitudini) Misto alterazione dell emotivit e condotta( ’ à ) I disturbi psicologici da stress, successivi all esposizione a un trauma,’ si suddividono in tre differenti disturbi in base al tempo in cui la persona stata sottoposta al trauma e laè differente durata : Disturbo acuto da stress : I sintomi si presentano subito dopo l esposizione all evento e’ ’ vanno in remissione entro un mese dall esordio, se questo non accade viene’ diagnosticato il disturbo da stress post traumatico. Disturbo da stress post-traumatico DSPT ( ): I sintomi si presentano subito dopo l evento’ e perdurano per oltre un mese, se non trattati adeguatamente possono durare per tutta la vita. Disturbo da stress post traumatico complesso DSPTc ( ): Si sviluppa in seguito all esposizione a un evento estremamente minaccioso prolungato nel tempo torture,’ ( genocidi, violenza domestica protratta, segregazioni, abusi sessuali . il tipo di stress) È post-traumatico che ha pi probabilit di andare incontro a un suicidio.Gli elementiù à psicologici sono senso di intrappolamento, violazione e spoliazione della dignit e: à credenza di essere privi di valore. I sintomi Dei disturbi da trauma si manifestano in quattro aree del vissuto psicologico e del comportamento manifesto. Sintomi intrusivi, Frequenti ripetuti involontari ricordi dell evento, Flashback in cui la’ persona rivive il trauma, durante l episodio sembra che la persona non si renda conto di’ La trascuratezza, Intesa come qualsiasi omissione di cura di un genitore verso il bambino, e a tutti gli effetti, una esperienza traumatica, tanto che risulta essere il criterio diagnostico principale del disturbo reattivo dall attaccamento ’ e del Disturbo da impegno sociale disinibito. Entrambi i disturbi hanno come elemento scatenante quello che l APA definisce ’ “pattern estremo di cure insufficienti ” con cui ci si riferisce alla trascuratezza intesa come incuria nei confronti dei bisogni primari del bambino. La trascuratezza rilevabile laddove il bambinoè venga fatto vivere e crescere in ambienti igienicamente inappropriati o socialmente sovraffollati, dove non possibile garantire al bambino lo sviluppo di un naturale attaccamento focalizzato.è Una forma abbastanza frequente di trascuratezza l eccessivo alternarsi di figureè ’ d attaccamento o di caregiver primari. Questo non consente al bambino di riferirsi a una base’ sicura. Non tutti i bambini che hanno ha avuto questo tipo di esperienza sviluppano una delle due forme cliniche di disagio, anzi una piccola minoranza quella a cui viene diagnosticato: è uno dei due disturbi. La spiegazione sta nel fatto che un significativo e determinante fattore protettivo costituito dalla qualit dell attaccamento e dalla qualit dell accudimento che segueè à ' à ' l evento di trascuratezza. Il ripristino di accudimento appropriati, pu ridurre gli effetti stessi del' ò disturbo. Il perdurare della trascuratezza invece, fa s che il disturbo possa persistere per alcuniì anni. Non possibile diagnosticare i disturbi prima dei 9 mesi d et .è ' à Il disturbo reattivo dell accudimento, ’ si presenta come un disturbo internalizzante, in cui il bambino si rivolge raramente, se non mai, a una figura di riferimento adulta quando ha bisogno di conforto. l espressione delle emozioni positive tendenzialmente ridotta ed ' è è compromessa la capacit del bambino di stabilire le relazioni soddisfacenti con adulti eà coetanei. I bambini hanno frequenti episodi di irritabilit nei confronti di ambienti o personeà che tentano insistentemente un avvicinamento. In questo disturbo non presente il pattern diè comportamenti ripetitivi, ristretti e ritualizzati. Il disturbo da impegno sociale di disinibito, un disturbo esternalizzante, in cui il bambinoè manifesta un comportamento sociale indiscriminato per effetto del quale si osserva un assenza' di reticenza a relazionarsi con adulti sconosciuti o anche minaccianti. Il comportamento comunicativo quasi sempre inadeguato rispetto al livello di conoscenza con l altro, al grado diè ' intimit implicito nella relazione, alla situazione sociale e culturale in cui il bambino inserito.à è Non manifesta titubanza nell allontanarsi o socializzare con persone sconosciute. Questo disturbo' si manifesta principalmente in bambini che hanno subito forme di trascuratezza grave entro i primi due anni di vita e il ripristino di accadimenti appropriati e solo parzialmente motivo di remissione del disturbo. Nei bambini in et scolare il disturbo si presenta con comportamentià che fanno pensare a una continua ricerca di attenzione che, spesso, risulta invasiva anche per gli insegnanti e gli adulti in generale. utile ricordare che la trascuratezza nei primissimi anni di vita, uno degli elementi cheÈ è possono essere causa di un disturbo dello sviluppo intellettivo. IL LUTTO Immagine 1.6 pagina 64 Il lutto un è fenomeno definibile come uno stato psicologico di profondo dolore psichico successivo e conseguente alla morte di una persona ha effettivamente molto vicina al soggetto. Per molti autori il concetto di lutto, si estende anche a questi Stati psicologici derivanti da perdite diverse da quelle avvenute a causa della morte di una persona cara. In quest ottica, si' pu parlare di lutto in seguito all allontanamento dal luogo di appartenenza, o come sensazioneò ' di mancanza di un entit valoriale. Il lutto infatti, una normale risposta della persona a un' à è evento traumatico come pu esserlo la morte di una persona effettivamente significativa.ò La fase iniziale che segue il decesso di una persona effettivamente significativa la è negazione allo shock della notizia, all incredulit per quanto avvenuto, fa seguito una sorta di rifiuto' à verso la realt punto la persona perfettamente consapevole che l altro morto ma à è ' è è incapace di accettarlo o di immaginare la vita senza quella persona. Quando la morte è prevista la negazione comunemente non esperita in virt del fenomeno psicologico delè ù lutto anticipatorio. Questo consiste in una sofferenza psicologica vissuta come anticipazione a una morte che si sa essere imminente e inevitabile e ricopre un tempo del lutto molto particolare. Il momento pi doloroso dopo che la persona ha superato la fase della negazione, quello inù è cui prende atto della realt della perdita e reagisce con delusione, angoscia, rabbia e pauraà (frustrazione . ) In soggetti adulti particolarmente predisposti o nei bambini, questo ilè momento in cui si possono sviluppare forme di ansia di separazione, disturbi di ansia in genere o disturbi somatici. La contrattazione, il momento in cui si tenta di tornare a Stati precedenti la sofferenza e siè tenta di comprendere di quali risorse psicologiche si disponga per potersi riprendere la propria vita e il proprio benessere. Il lutto non ancora elaborato, la sofferenza ancora moltoè è intensa e si palesa virgola in modo conclamato, nella fase della depressione. Solo dopo aver affrontato la parte pi intensa del lutto che la persona passa alla fase dell elaborazioneù ' : Comincia a rivedere le proprie risorse in senso progettuale, una vera e propria riprogettazione dell esistenza, la ricerca di un senso per il passato ma anche un nuovo investimento nei' confronti di un futuro. Attraverso l ultima fase, quella dell' ’ accettazione, La perdita viene integrata negli aspetti del s e la persona pu ricominciare a investire sulla propria vita.é ò Il lutto infantile segue, tendenzialmente, un andamento simile a quello dell adulto. La reazione' del bambino alla morte recente di una persona significativa pu non essere quella dellaò negazione ma quella della disperazione, della rabbia e dell accusa verso la persona deceduta o' verso un membro della famiglia. La negazione pu insorgere solo successivamente, In unò momento diverso da quello con cui si presenta tipicamente nell adulto. Se il tutto segue il' normale andamento psicologico, si risolve tendenzialmente in un periodo che oscilla dai due ai 12 mesi. Il lutto traumatico,dovrebbe far pensare a un disturbo da stress post-traumatico, soprattutto in casi di morte violenta del caro e nel caso si presenti con sintomi patognomonici di questo disturbo, anche se in realt , sono in relazione con il deceduto, ricordi e sofferenza.à Si presenta con sintomi patognomonici di questo disturbo pensieri intrusivi sull evento, flashback,: ' evitamento dei luoghi e delle situazioni che ricordano l evento traumatico' Il disturbo da lutto prolungato, le manifestazioni del disagio sono da riferirsi ai sintomi tipici del lutto che per faticano a rientrare all interno dei normali schemi del percorso tipico dellaò ' sua elaborazione. Insorge nei 12 mesi successivi alla morte del congiunto e si manifesta con una accentuata Difficolt progettuale, un rifiuto della relazione sociale, la sensazione di perditaà di significato un diminuito valore di s e delle proprie capacitè é à il lutto prolungato diventa un disturbo inserito nella categoria diagnostica dei disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti punto la diagnosi viene fatta solo se i sintomi sono o oggettivamente proporzionati rispetto al normale processo del lutto ossia se perdurano per oltre: 1 anno oltre 6 mesi per i bambini , se sono inusuali rispetto ai criteri culturali e religiosi di( ) riferimento, se causano un disagio clinico evidente con compromissione del funzionamento sociale, scolastico, lavorativo, relazionale. I sintomi del lutto prolungato si presentano quasi ogni giorno e fanno riferimento a due gruppi distinti almeno 1 sintomo fra : : 1. Nostalgia profonda o desiderio del defunto il ambino pu esprimere attraverso giochi( ò simbolici che riavvicinino il congiunto) 2. Pensieri ricorrenti sulle cause della morte e sui momenti che l hanno preceduta ’ Almeno 3 sintomi fra : 1. Alterazioni dell identit desiderio di morire per raggiungere la persona amata ’ à: 2. Marcata forma di negazione consistente nella difficolt ad accettare l evento à ’ 3. Dolore profondo, che si esprime spesso con forme di abulia nel bambino pu( ò manifestarsi consumatore irritabile, scatti di aggressivit à) 4. Evitamento di situazioni, luoghi e attivit legate affettivamente al defunto à 5. Incapacit di affidarsi agli altri à Disturbo da lutto complicato nell infanzia’ : una categoria diagnostica che permette diè descrivere i bambini che mostrano significativi segni di compromissione funzionale in un periodo di tempo superiore a 1 mese. Prevede la presenza di almeno due di questi sintomi: - Il bambino cerca la figura scomparsa.- Attesa insistente che la figura torni. - Al ricordo della figura, il bambino sembra indifferente. - Manifestazioni di rabbia o disagio quando gli oggetti della persona vengono toccati. - Estrema sensibilit emotiva ai temi di separazione o perdita.à - Paura che il caregiver superstite possa scomparire. - Curiosit nei confronti della morte.à - Parlare con estranei della morte del caregiver. E almeno tre sintomi fra: - Sintomi somatici. Astenia, disturbi del sonno, alimentazione o evacuazione. - Perdita o regressione di alcune tappe dello sviluppo. - Perdita di interesse per gioco e attivit divertenti, sentimenti di colpa, umore disforico eà depresso, mutacismo ed espressioni del volto negative o neutre. CAPITOLO 2 DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO DISTURBI DELLA COMUNICAZIONE I disturbi del neurosviluppo sono caratterizzati da processi che alterano l andamento delle tappe’ dello sviluppo cerebrale tipico, hanno un esordio nel periodo dello sviluppo e causano una compromissione del funzionamento personale, sociale, scolastico o lavorativo. Colpiscono alcune funzioni psichiche linguistiche, prassiche, cognitive, relazionali cognitive comunicative,: / / attentive comportamentali. La gravit determinata dalle limitazioni che il disturbo impone,/ à è alcuni di loro appaiono in comorbilit e hanno ipotetiche eziologie comuni neurobiologico, genetico oà : cromosomico. Il decorso spesso stabile e non soggetto a remissioni. L incidenza di disturbi è ’ è aumentata in modo significativo forse per maggiore chiarezza, forse per una maggiore: sensibilit dià tutte le agenzie deputate a cura e educazione. Disturbi della produzione e della comprensione del linguaggio : - Ipoacusia, L ipoacusia un deficit di percezione uditiva che pu portare a difficolt’ è ò à linguistiche. Il sordomutismo, causato da ipoacusia, induce i casi alla destrutturizzazione delle capacit linguistiche e cognitive.à - Mutismo, impossibilit a parlare causata da problemi periferici di tipoà motorio articolatorio o da lesioni all apparato fonatorio respiratorio. Non compromessa/ ’ è la comprensione. - Afasia,Perdita o riduzione delle capacit di esprimersi mediante linguaggio parlato oà scritto conseguente a lesione della corteccia cerebrale. - Mutismo selettivo Disturbo appartenente ai disturbi d ansia.’ - Mutacismo, Anche Mutismo negativistico negativismo Volontaria inibizione della( ) comunicazione orale. Nei bambini il mutacismo pu essere presente in molti disagiò ansiosi come forma di comportamento oppositivo alla relazione con gli altri. - Disturbo da sintomi neurologici funzionali con sintomi riguardanti l eloquio .Disfonia,( ’ ) Afonia, Disartria o Sferestesia che impediscono il normale flusso dell eloquio come’ sintomo principale di un disturbo da sintomi neurologici funzionali I disturbi della comunicazione, comprendono i deficit nel linguaggio e nella comunicazione, compaiono nel periodo dello sviluppo, in genere prima dell inizio della scuola primaria. A’ esclusione del disturbo della fluenza, che pu essere diagnosticato a partire dai 2 anni, tutti gliò altri disturbi possono essere diagnosticati solo a partire dal quarto anno. Fino a quel momento, e non prima dei 24 mesi di vita consigliabile riferirsi alle difficolt espressive eè à comunicative del bambino con il termine disturbo dello sviluppo del linguaggio. Il quale si manifesta attraverso una difficolt ad apprendere l uso del linguaggio e della comunicazioneà ’ assenza di compormissione sensoriale dell udito, dell apparato fonatorio e disturbi neurologici( ’ ’ acquisiti o genetici e va dalla difficolt a produrre vocalizzazioni, parole, frasi e gesti da) à utilizzare per manifestare i propri bisogni fino a una difficile comprensione dei gesti e delle parole degli altri e una incapacit a collocarli nel corretto ambito del discorso. accompagnatoà È da manifestazioni comportamentali, quali, rabbia e aggressivit verso adulti e coetanei che nonà riescono a comprendere i suoi tentativi di entrare in relazione con gli altri. Disturbi della comunicazione: - Disturbo nel linguaggio, difficolt espressiva e ricettiva del linguaggio con conseguentià difficolt nella comunicazione parlata, scritta o gestuale. Vocabolario limitato. Limitataà strutturazione della frase. - Disturbo fonetico-fonologico, difficolt nel produrre i suoni che rendono chiaro l eloquioà ’ impedendo la comunicazione e un efficace rendimento scolastico. Pu dipendere da non’ ò conoscenza fonologica dei suoni e dalla impossibilit di articolare i muscoli coinvolti nelà linguaggio - Disturbo della fluenza ex balbuzie( ) disturbo della cadenza e dell affluenza del linguaggio’ ripetizione, prolungamento, interruzione, contrazioni muscolari . Si presenta in genere tra( ) i 2 e i 7 anni. Include il cluttering - Disturbo della comunicazione sociale, alterazione nell uso sociale della comunicazione,’ che si rileva nella difficolt a contestualizzare la propria comunicazione, a seguire leà comportamenti opportuni nelle varie situazioni. comune la comorbilit con i disturbi diÈ à ansia e con la depressione. Livello grave QI 40 .( < ) sempre rilevabile una eziologia riconducibile a una causaÈ organica o neurobiologica e spesso il DSI si presenta in comorbilit con altre patologieà tipo epilessia, deficit sensoriali. Diagnosi precoce primi periodi di vita . Il raggiungimento( ) di competenze concettuali molto limitato, come l uso del linguaggio pu essere ancheè ’ ( ò completamente assente . No consapevolezza temporale. Possono risultare difficili le) relazioni sociali al di fuori dei familiari. L individuo vulnerabile e ha bisogno di un’ è supporto costante a casa, a scuola e nei differenti contesti sociali, per la cura personale e l espletamento dei bisogni fisiologici.’ Livello di gravit estremo profondo à / QI 25 . L individuo completamente dipendente( < ) ’ è dal caregiver per ogni aspetto della propria vita cura di se e sostegno per semplici( attivit come mangiare o vestirsi . Limitata la comprensione del linguaggio e laà ) produzione di parole. Riescono a comunicare solo attraverso gesti che capiscono solo persone che fanno parte dell ambiente ristretto in cui sono inseriti. Possono mostrare’ alcune imitazioni verso specifiche persone. Le competenze concettuali che possono essere apprese si limitano all uso di oggetti o attuazione di semplicissime sequenze, solo se non’ presentano deficit motori o sensoriali che impediscono l apprendimento. ’ Disturbi dell evacuazione’ : indicano lo svuotamento ripetuto di urina e feci in luoghi diversi dalla toilette e in momenti inappropriati. La diagnosi si pone solo quando raggiunta l et plausibileè ’ à per del controllo completo degli sfinteri, se le cause non sono farmacologiche o condizioni mediche. La diagnosi di enuresi prevede che l emissione di urina si ripeta almeno 2 volte a settimana per’ 3 mesi e l encopresi per almeno 1 volta al mese per 3 mesi decorso primario quando sono’ ; estensione atipica della naturale incontinenza infantile o secondario quando questa stataè superata. Essi possono regredire spontaneamente perdurando, al massimo, in età preadolescenziale.L enuresi monosintomatica quando avviene durante la notte, mentre ’ è è diurna se durante il giorno ed generalmente causata da un instabilit del muscolo detrusoreè ’ à che provoca stimoli incontrollabili, oppure nei bambini a causa di minzione rimandata volontariamente e troppo a lungo. L encopresi si manifesta in due modi’ : Encopresi con costipazione e incontinenza da sovrariempimento l emissione di feci, che sono: ’ parziali, involontario e nei momenti volontari solo parte dell intestino si svuota, al qualeè ’ segue un periodo di stipsi prolungato che pu essere coerente con disturbi d ansia. Se sonoò ’ presenti disturbi del neurosviluppo gravi, il bambino risulter a manipolarle, o alla coprofagia inà caso di disturbi dell alimentazione.’ Encopresi senza costipazione e incontinenza da sovrariempimento le feci hanno una forma: consistente e le defecazioni sono depositate in luoghi o momenti specifici e sono associate a disturbi della condotta. L autostima del bambino ne compromessa, specialmente in casi di’ è derisione o vergogna. Non viene dato molto spazio allo studio sul funzionamento intellettivo borderline. Gli individui con FIB mostrano qualche difficolt nelle operazioni di lettoscrittura, nelle operazioni di calcoloà e di ragionamento matematico probabile che vengano diagnosticati DSA . Presentano forme(è ) di goffaggine. Mostrano mediamente insicurezza e bassa autostima causati dalle difficolt aà raggiungere gli stessi livelli di performance scolastica dei loro coetanei. Il FIB non rilevabileè negli ambienti prescolari in quanto le capacit concettuali in quel momento rientrano nellaà norma, ma possono essere evidenti una lentezza nell esecuzione di compiti, la goffaggine’ motoria e un ritiro sociale. Non facile ottenere una diagnosi di FIB, in quanto gli ambitiè sociali e pratici del funzionamento adattivo non sono compromessi. Le persone con questo problema non hanno un disturbo dello sviluppo intellettuale, ma allo stesso tempo non sono neanche DSA perch non ne presentano tratti clinici. Questa indefinitezza provoca situazionié frustranti per gli studenti. Rimane come soluzione quella di utilizzare un approccio agli studenti attraverso l applicazione di piani didattici per ’ bisogni educativi speciali (BES , i quali hanno) bisogno di supporti all apprendimento e di percorsi didattici personalizzati. ’ I percorsi di facilitazione e di apprendimento, per chi ha un disturbo dello sviluppo intellettivo, possono essere ostacolati da classi numerose, dalla mancanza di spazi attrezzati e progettati per il supporto personalizzato e da personale educativo non correttamente formato. Il DSI una volta diagnosticato, non suscettibile di remissione. Se attuati interventi precoci eè mirati pu subire modificazioni nel livello di gravit . Pu peggiorare in assenza di supporti e seò à ò presenta comorbilit con altri disturbi psicologici o con malattie di origine organica. à DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO DSA ’ ( ) Le prime descrizioni dei disturbi dell apprendimento furono formalizzate da Kirk e Bateman. ’ I disturbi specifici dell apprendimento ’ vengono descritti come disturbi di origine neurobiologica che inducono difficolt nell apprendimento delle abilit scolastiche APA 2022 . OMS parla dià ’ à ( ) ( ) disturbi evolutivi specifici delle abilit scolastiche. à L eziologia pi probabile un imperfetto’ ù è sviluppo neurologico evidenziato dall ipoattivazione delle regioni celebrali parieto-temporali.’ Alcuni geni sembrano essere correlati ai DSA, al punto che fra parenti di primo grado il rischio dieci volte pi alto rispetto a coloro che non hanno parenti con DSA. Anche l influenza diè ù ’ fattori critici ambientali e prenatali come l esposizione del feto alla nicotina e all alcol o nascita’ ’ prematura e sofferenza fetale, sono un rischio. La diagnosi del DSA viene fatta dopo un certo periodo di tempo alla scolarizzazione 3( elementare . Esistono per alcuni elementi che, in et prescolare, possono essere predittivi di) ò à un futuro DSA familiarit diretta o collaterale . Alcuni elementi nel ritardo dello sviluppo del( à ) linguaggio e dello sviluppo motorio possono essere dei significativi predittori - Manifestazione delle prime parole dopo i 12 mesi. - Assenza di lallazione. - Prime parole poco chiare. - Dopo i 18 mesi sempre presente il gesto referenziale in sostituzione alla parola.è - Dopo i 2 anni il vocabolario utilizzato composto da meno di 50 parole e il bambino nonè mostra tendenza ad espanderlo. - Difficolt nell acquisizione di tappe motorie standard.à ’ - Difficolt a farsi comprendere dagli altri.à - Difficolt nelle azioni manuali precise.à Per vere una diagnosi certa di DSA necessario che le difficolt di apprendimento sianoè à presenti per almeno 6 mesi nonostante l attuazione di interventi e gli strumenti per ridurne gli’ effetti. Inoltre per fare una diagnosi si usano 3 tipi di criteri : 1. Criteri di esclusione : sono indicatori attraverso i quali si escludono quelle condizioni che possono provocare difficolt di apprendimento ma che non rientrano nella specificit deià à disturbi di apprendimento. 1 Il DSA non dovuto a un disturbo dello sviluppo intellettivo .) è 2 Non correlata a una forma di disabilit sensoriale.) è à 3 Non dovuta a disturbi neurologici, traumi o altre malattie.) è 4 Non sono correlate alla poca conoscenza della lingua d apprendimento.) ’ 5 Non dipendono da povert educativa o mancato accesso all istruzione da fattori) à ’ psicosociali. 6 Non riconducibile ad avversit psicosociali.) è à 7 Non sono dipendenti dalla compresenza di un DDAI.) 2. Criteri di discrepanza: Le prestazioni scolastiche di lettura, scrittura e calcolo siano inferiori rispetto alla media. Il raggiungimento degli obiettivi subordinato alla possibilit diè à utilizzo di strumenti compensativi e dispensativi che limitano gli effetti della discrepanza. Questi strumenti devono essere applicati in maniera differenziata per ciascuna persona. 3. Criteri di inclusione. Sono gruppi di sintomi che forniscono al clinico l inquadramento’ specifico del disturbo. Coinvolge uno o pi specifici domini delle abilit scolastiche,( ù à l esordio si colloca nei primi anni della scuola primaria, le difficolt di apprendimento’ à sono persistenti stabili nel tempo , comorbilit fra i diversi DSA, la diagnosi successiva( ) à è a somministrazioni di batterie di test standardizzati ) Il quadro diagnostico richiede che siano specificati gli ambiti in cui la compromissione nelle abilit scolastiche pi evidente. à è ù Il disturbo specifico dell apprendimento con ’ compromissione della lettura (DISLESSIA . Consiste) in una compromessa abilit nella lettura, per cui questa risulta alterata. Es. decodificazioneà parole che vengono omesse o scambiate, velocit di lettura e comprensione generale del testo. à Secondo la classificazione di Bakker, ci sono 3 diversi tipi di dislessia : 1. Dislessia L dislessia linguistica la lettura ha una fluenza e velocit nella norma,( ) à compiono molti errori di sostituzione e omissione di lettere, errori di calcolo. 2. Dislessia P dislessia percettiva scarsa fluenza, legge lentamente ma commette meno( ) errori di calcolo. 3. Dislessia M dislessia mista fluenza velocit di lettura inferiore alla media, molti errori. ( ) / à Durante la scuola primaria pu avere una difficolt nella pronuncia di alcuni suoni, ritardoò à nell acquisizione delle competenze di lettura. Sono aiutati da schemi e mappe concettuali. La’ maggiore difficolt si rileva in italiano, storia, geografia e nell apprendimento delle lingue. à ’ Il disturbo dell apprendimento con ’ compromissione della scrittura (DISORTOGRAFIA , si manifesta) con una scarsa accuratezza nell uso della grammatica e della punteggiatura, mancata capacit’ à di organizzare l espressione scritta affinch risulti chiara e comprensibile. Spesso associata a’ é è una concomitante dislessia 2 3 dei bambini . Il bambino resta spesso indietro nei dettati, nelle( / ) prove scritte necessit di tempo ulteriore per finire la prova. La scrittura risulta pesante eà disarmonica. Il disturbo dell apprendimento con ’ compromissione del calcolo DISCALCULIA ( ) indica le difficoltà d apprendimento che si caratterizzano per i problemi del bambino a elaborare le informazioni’ matematiche come concetto di numero, memorizzazione del fatto aritmetico, calcolo accurato: e fluente, ragionamento matematico. Ci sono 2 diversi tipi di discalculia : 1. Discalculia con deficit nel sistema dei numeri. I bambini presentano una cecit“ à numerica che rende difficile la decodificazione dei numeri o delle quantit difficolt a” à ( à riconoscere il maggiore o minore in un insieme di oggetti o a prendere il numero di oggetti richiesti, pu non riuscire a contare all indietro . ò ’ ) 2. Discalculia con deficit nel sistema del calcolo. Si manifesta con difficolt nelle procedureà di calcolo sbagliare le operazioni, sbagliare l incolonnamento problemi con( ’ ) l automatizzazione mnemonica delle tabelline. Insieme alla discalculia c la presenza’ ’è della dislessia. La diagnosi deve presupporre anche il livello di gravit che definisce la quantit di sostegnoà à necessario per permettere all individuo di compensare le proprie difficolt . ’ à o Lieve, quando le difficolt di apprendimento possono essere compensate da facilitazionià durante il periodo scolastico al punto da rendere autonomo il bambino nello svolgimento dei compiti e delle prove. o Moderata, le difficolt sono tali da richiedere un supporto intenso e costante.à o Grave, le difficolt comprendono pi ambiti, ha supporti intensivi, personalizzati e specializzati nelà ù corso di tutta la carriera. DISTURBO DELLO SPETTRO DELL AUTISMO DSAu ’ ( ) Il DSAu, una patologia complessa, la pi difficile da gestire dal punto di vista sia terapeutico siaè ù educativo. Prevede un apparente difficolt comunicativa e relazionale, una presenza di comportamenti’ à problema e spiccate sensazioni di frustrazione in familiari e insegnanti. Ha un ampio spettro di“ ” “ ” variazioni sintomatologiche nella stessa persona nelle varie fasi di vita e molteplici manifestazioni nelle differenti persone. il disturbo mentale che determina un maggior carico assistenziale.È Per limitare gli effetti di una diagnosi, Judy Singer coni il termine neurodiversit che permetteò à d interpretare le differenti manifestazioni dell autismo come una normale variazione dello sviluppo’ ’ neurotipico ed essere considerato una caratteristica della persona La parola “autismo ” fu introdotta da Bleuer, ma la formazione della diagnosi si deve a Leo Kenner,fu inquadrata come una sindrome caratterizzata da comportamenti ripetitivi, normale sviluppo fisico e sviluppo cognitivo nella norma. Not anche degli isolotti di capacit , ovvero particolari competenzeò à espresse in maniera eccellente, tanto da ritenere che lo sviluppo cognitivo potessero avere un evoluzione’ inscritta nei limiti della norma, anche se, circa 1 3 delle persone autistiche presentino una forma di/ disturbo dello sviluppo intellettivo. Kanner osserv nei bambini studiati nel suo articolo Autistic disturbances of affective contactò “ ” anormalit nel linguaggio ritardo, ecolalia, interpretazione letterale dei contenuti, inversione pronominale ,à ( ) estrema solitudine e denot che le famiglie erano molto distanziate dai bambini.ò Questo port Bruno Bettleheim ad erroneamente ipotizzare che questa freddezza da parte della madreò poteva essere causa dell isolamento e la soluzione sarebbe l allontanamento del bambino dalle figure. Per’ ’ fortuna, la teoria perse attendibilit , per creando a molte madri conflitti di autocondanna cheà ò intaccavano la compliance. Un altro mito la correlazione fra autismo causato dai vaccini, articoloè sviluppato da Andrew Jeremy Wakefield nel 1998 per un legame economico scoperto dal giornalista Brian Deer, annunciando l articolo retracted.’ Sindrome di Asperger Dal nome di Hans Asperger che la descrisse nel 1944 e nell ICD-11 viene descritto: ’ come disturbo dello spettro autistico senza disturbo dello sviluppo intellettivo e senza compromissione del linguaggio funzionale. La sindrome caratterizza la compromissione dell interazione sociale per quanto concerne la comunicazione’ non verbale e le norme e aspetto pragmatici che regolano le interazioni. Anche il senso di reciprocit à è compromesso, il bambino preferisce giocare da solo e non partecipa volentieri ad attivit di gruppo. Altraà su un compito per il tempo necessario al suo corretto completamento , ) iperattivit à eccessiva attivit( à motoria verbale inappropriata al contesto in cui viene manifestata e per periodi di tempo pi lunghi di/ ù quanto sia considerato norma nell ambiente in cui si realizza , “ ” ' ) impulsivit à comportamento( inappropriato al contesto, di posticipare il soddisfacimento di una esigenza, di rispettare il proprio turno o di saper valutare il rischio di una azione. necessario che la diagnosi avvenga prima dei 4 anni. Per l inquadramento diagnostico delÈ ’ DDAI, fondamentale definire i criteri d esclusione i comportamenti non possono avvenire inè ’ ; un unico contesto, ma in due o pi fra quelli che il bambino solito frequentare, iù è comportamenti non devono limitarsi a comparire in ambienti nuovi, non si devono manifestare solo come conseguenza di un trauma. I criteri diagnostici sono suddivisi in 2 aree : Criteri della disattenzione. Il bambino ha difficolt a mantenere l attenzione sia sulleà ’ attivit di gioco sia nei riguardi di un compito. Si manifesta in particolare modo inà compiti di media alta complessit o che richiedono un impegno temporale maggiore./ à Difficolt a organizzare il lavoro, i compiti possono risultare svolti solo parzialmente, conà parti mancanti e con molti errori. Il materiale scolastico molto disordinato. Spessoè quando ci si rivolge ad un bambino con DDAI, si ha l impressione che non presti ascolto’ a quanto gli si dice. Sembra sbadato, tende a dimenticare impegni. Criteri dell iperattivit impulsivit .’ à/ à Il bambino si agita fa rumore e fa molta fatica a rimanere seduto per pi di qualche minuto. Se costretto a rimanere seduto, siede inù è punta alla sedia o in posizioni che danno l impressione che sia pronto ad alzarsi pu’ ; ò muovere ritmicamente i piedi, dondolare con la sedia. Il gioco nel bambino con DDAI spesso irruento e poco organizzato. Tendono a parlare molto,è il loro eloquio a volte ha caratteristiche tachilaliche, il tono di voce elevato e non sempreè coerente con il contesto. Si dimostrano insofferenti nel momento in cui devono rispettare i turni durante una fila. Rispetto alla tipologia di comportamento con la quale il disturbo si manifesta nella persona, è necessario specificare se di tipo è combinato 70-80 casi totali o con predominanza sulla( % ) disattenzione 20-30 casi totali o predominanza sulla ( % ) iperattivit impulsivit à/ à 15 casi(< % totali . ) Nel Il corso della vita all adulto con DDAI ha pi probabilit di sviluppare disturbi correlati' ù à all abuso di sostanze stupefacenti.' DDAI in toddlerhood : il DC 0-5 introduce una nuova diagnosi per ipotizzare una diagnosi sotto i: 4 anni. Il DDAI in toddlerhood si caratterizza per un insieme di alterazioni del comportamento di iperattivit che risultano pervasivi e limitatori per il neonato, per un tempo superiore ai 6à mesi. Non inclusa la disattenzione, dato che normale sotto i 3 anni, prima che maturino iè è lobi cerebrali frontali. Questi comportamenti possono intaccare l ambito sociale del bambino.’ Inoltre, ci sono altri criteri diagnostici basati sull iperattivit Si agita in situazioni che richiedono’ à: calma-non riesce a stare seduto per pi di qualche minuto-si arrampica sui mobili-manifestaù attivit fisica senza motivo-fa confusione nel gioco-e rompe i giocattoli- nel gioco invadente-à è se contrastato reagisce con aggressivit -non rispetta i turni-parla a voce troppo alta-invadenteà nelle relazioni con adulti e coetanei-non capisce perch le sue richieste non sonoé immediatamente soddisfatte Ci sono anche comorbilit con disturbi collegati a sonno, alimentazione e regolazione fisiologica.à Per avere una diagnosi accurata, il comportamento del bambino deve dimostrarsi in almeno due contesti. La situazione ideale sarebbe quella dove il clinico siano in grado di verificare: 1 Escludere le reazioni d iperattivit in contesti disagianti per il bambino) ’ à 2 Escludere che l iperattivit sia frutto di una soggettiva impressione del caregiver o di un) ’ à contesto ipercontrollante . 3 Escludere gli episodi di iperattivit temporanea in contesti delineati o ambiti stressogeni. I) à rischi sono principalmente fisici, quando il bambino si fa del male nelle sue reazioni iperattive, e sociali, dato che queste possono compromettere i rapporti con coetanei, insegnanti e caregiver, che possono soffrire di burnout. L eziologia si pu far risalire a un insieme di fattori di non facile identificazione.’ ò Neurobiologicamente, con le stesse cause della DDAI Biologicamente, possono essere aspetti; genetici, agenti teratogeni o nel parto prematuro o sottopeso. Da non sottovalutare i fattori socioeconomici giovane et della madre, famiglia monogenitoriale, disturbo depressivo materno,: à violenza assistita, genitore con comportamenti antisociali, difficolt economiche ed esposizioneà ad eventi avversi. CAPITOLO 3. DISTURBI D ANSIA’ Quello che ansia non è! La paura un emozione primaria legata al vissuto di pericolo che l organismo umano provaè ’ ’ quando esperisce la presenza di un rischio imminente o quando percepisce la presenza di nemici concorrenti che possono metter a rischio il suo benessere o sopravvivenza./ unaè emozione primaria innata , provocata da un oggettivo riscontro ambientale. La ( ) paura ilè sottofondo emotivo dei disturbi d ansia’ , ma l ansia non si manifesta esclusivamente attraverso i’ segni comportamentali della paura. Solo nei casi di fobia specifica la paura correlata a unè oggetto reale e tangibile. La paura ha una funzione adattiva garantire la sopravvivenza: dell individuo, grazie al fatto che ci premette di percepire il pericolo, di individuarlo e di’ evitarlo attraverso la fuga o di neutralizzarlo con la lotta. una È emozione negativa che impone l esperienza di sensazioni fisiche e psicologiche sgradevoli. Molti autori hanno dimostrato che il’ livello di intensit della paura dipende dalla personalit e dalla configurazione cognitivaà à individuale. La paura si contrappone al senso di sicurezza. È quindi una emozione associata alla vulnerabilit esperita perdita del senso di potere sulle proprie possibilit di difesa . à ( à ) APPRENSIONE SOCIALE--- > unaÈ forma di disagio general-umano non considerato( clinicamente patologico e si manifesta in quelle situazioni che l individuo definisce) ’ soggettivamente imbarazzanti. Andr e L geron hanno proposto una classifica delle situazionié è sociali che possono suscitare paura di fallire, paura delle reazioni altrui, paura dell intimit e: ’ à paura dello sguardo dell altro. ’ La pi comune in assoluto la ù è paura di fallire, ossia il timore del giudizio negativo che si ottiene in seguito a una prestazione scadente e che impatta negativamente sull autovalutazione’ e sull autostima. Viene vissuta in tutte quelle situazioni in cui necessario fornire una buona’ è immagine di s . La paura di fallire pu essere suddivisa in due sottocategorie é ò : - Nell’ansia da prestazione dover svolgere un compito ritenuto fondamentale ai fini della: positiva AUTOVALUTAZIONE. - E nell’ansia da valutazione : dover essere sottoposti ad un giudizio sulle proprie capacit daà parte di individui competenti e autorevoli, quindi determinanti nel confermare il nostro livello di autostima. Nei bambini la paura di fallire risulta coerente con uno stile educativo genitoriale iperrichiedente. Abbastanza comune anche la è paura delle reazioni altrui un genere di disagio che pu: è ò essere sperimentato quando ci si trova in situazioni sociali in cui necessario far valere leè proprie idee, il proprio dissenso o i propri diritti. Si tratta della paura di affermare s stessi eé le proprie esigenze di fronte ad un altra persona nel timore della reazione che la richiesta pu’ ò suscitare nell interlocutore. timore di dire no . un tipo di apprensione comune tra bambini e’ ( ) È adolescenti quando devono intrattenere relazioni con figure rivestite di autorit o adulti nonà familiari. La paura dell intimit ’ à non molto frequente. Questa paura si innesca a partireè dall impressione di non avere cose interessanti da dire, non essere in grado di suscitare’ l interesse dell altro. ’ ’ Decisamente rara la è paura dello sguardo dell altro---’ > un genere di disagio che siÈ manifesta quando dobbiamo compiere un atto sapendo che le altre persone ci stanno guardando. L emozione negativa scatenata dalla sensazione di invasione e di aggressivit' è à attribuita ad uno sguardo insistente. Questo viene vissuto come una violenza dell intimit . ’ à TIMIDEZZA---> reticenza sociale definisce un tratto di personalit generalmente associata a( ) à una scarsa autostima specifica riferita alle abilit sociali e ad un comportamento tendente allaà chiusura. NON rientra tra le patologie d ansia. definita come una forma d imbarazzo che’ È ’ l individuo esperisce nel momento in cui si trova ad interagire con persone non familiari e’ quando si trova al centro dell attenzione. La timidezza una caratteristica individuale legata al’ è tratto temperamentale della socievolezza-- spinge gli individui a ricercare rapporti amichevoli> con gli altri. Thomas e Chess nella loro teoria descrivono il tratto avvicinamento evitamento. La/ tendenza dei bambini facili ad avvicinarsi a nuovi ambienti contro la propensione dei bambini difficili a evitare tutto ci che sconosciuto. Secondo ò è kagan i bambini manifestano due tipi di temperamento: inibito o ad alta reattività difficile ( ) disinibito o a bassa reattivit à facile . Se un( ) bambino dimostra timidezza nei primi 3 anni di vita possibile che questa sia di origineè neurobiologica. Nell ambito del tema legato all apprensione sociale o alla timidezza vanno citati' ’ 3 timori presenti in molti timidi ereutofobia PAURA DI ARROSSIRE , tremofobia PAURA DI: ( ) ( TREMARE e ) efidrofobia PAURA DI SUDARE . Molto pi rara l autodisosmofobia PAURA DI( ) ù è ’ ( EMANARE CATTIVI ODORI . ) STRESS---- > la risposta dell organismo umano in reazione a una situazione ambientale cheè ’ risulta essere particolarmente difficile da gestire questa risposta un sistema biologico reattiva; è che coinvolge il sistema fisioendocrinico e nervoso, il sistema cognitivo emotivo e il sistema/ comportamentale dell individuo’ . La risposta fisioendocrina dell organismo umano a questo sovraccarico si realizza in una’ sequenza di reazioni biochimiche a partire dal sistema limbico. L amigdala reagisce allo stimolo’ inviando messaggi chimici nei distretti cerebrali. L ipotalamo innesca una reazione detta asse’ HPA Hypotalamus, Pituary, Adrenal gland stimolato dai segnali dell amigdala secerne l ormone( ): ’ ’ di rilascio della corticotropina che comunica all ipofisi il bisogno di pi energia per affrontare la’ ù crisi, l ipofisi inizia a produrre adrenocorticotropina che stimola le ghiandole surrenali a produrre’ cortisolo. Cortisolo ormone dello stress la cui funzione principale quella di attivare tutti quei( ) è meccanismi organici che aumentano l energia necessaria per affrontare lo stress. I livelli di’ cortisolo troppo alti provocano un eccessivo afflusso di glutammato nell ippocampo, con’ conseguente perdita di neuroni e, di conseguenza uno scadimento cognitivo della memoria e della capacit di apprendimento. Nei bambini le cause maggiori di stress sono la mancanzaà : della sensazione di benessere e di serenit . Pi lo schema di accudimento corrisponde aià ù bisogni reali del bambino, pi il suo stato emotivo si avvicina alla sensazione di benessere. Inù questo caso le reazioni biochimiche dello stress vengono disattivate la produzione di cortisolo; si interrompe e l organismo si prepara a produrre sostanze come la dopamina e la serotonina.’ Al contrario quando ai segnali di vulnerabilit del bambino non corrispondono comportamenti dià accudimento adeguati, l ipotalamo del neonato si attiva come in una normale situazione di’ stress. Il cortisolo ha anche un effetto immunosoppressore. Per un neonato stressante se la madre assente, che tardi ad allattarlo, a cullarlo, cheè è manche calore, tutte le cose che portano ad un attaccamento sicuro che lo porta a generare dopamina e serotonina che permette la creazione di nuovi tessuti neuronali nella zona prefrontale. Uno studio di Kochanska ha tntato di dimostrare la correlazione fra i livelli di cortisolo e schemi di attaccamento insicuro ansioso, ma sembra che ci sia bisogno di pi risultati empirici,ù ma ci sono correlazioni fra questi due. Nei bambini con attaccamento insicuro evitante, l alta dose di cortisolo, dovuta al distacco’ emotivo del caregiver, insopportabile per il cervello del bambino, spinge l organismo a’ disattivare i recettori sensibili alla produzione del cortisolo. Ci si traduce in una sortaò d inibizione del sistema emotivo per permettere la negazione della sofferenza verso evitamento’ e ritiro, ma non ad eliminarle, causando un sovraccarico emozionale che esploder in attacchià di rabbia o comportamenti oppositivi. FOBIA SPECIFICA -->La fobia una reazione di paura e di questa emozione ha tutte leè caratteristiche di risposta neurofisiologica. Sia l intensit sia la pervasivit sono sproporzionate’ à à rispetto alla pericolosit dell oggetto che la scatena, la reazione pu trasformarsi in attacchi dià ’ ò panico. Si fa diagnosi solo quando le reazioni di paura sono dipendenti da fattori psicologici individuali e se le reazioni di paura sono percepite come eccessive e non coerenti con la minacciosit della situazione che le scatena. à la fobia specifica singola piuttosto rara. Rientraè fra i disturbi d ansia, con l unica differenza che non presenta un ansia pervasiva, che viene’ ’ ’ placata attraverso l evitamento attivo. Secondo l APA, la fobia singola rara, pi comune ’ ’ è ù è quella per pi oggetti. Si pone diagnosi solo se le reazioni impediscono il normale andamentoù della vita dell individuo, se egli stesso si rende conto che le sue reazioni sono esagerate e se’ dura pi di 6 mesi.ù Nei bambini non comune la capacit di riconoscere che le reazioni sono infondate e leè à reazioni comuni cono attacchi di pianto, rabbia, aggressivit e irrigidimento del corpo o clinging.à L esordio usualmente nei primi anni d infanzia e la causa pi comune sono gli eventi’ è ’ ù traumatici le fobie possono essere apprese anche attraverso informazioni. Inoltre, nonostante; “ ” le fobie in giovane et tendono a sparire, quelle dovute da eventi traumatici possonoà permanere se non trattate. La fobia specifica si distingue in 5 sottotipi: - Fobia specifica tipo animali Esordisce in infanzia e consiste nella paura di uno o pi animali.: ù Non sono considerate fobie quelle di animali effettivamente pericolosi o ai quali l individuo ’ è allergico. - Fobia specifica tipo ambiente naturale Rientrano in questo sottotipo le fobie scatenate da: elementi dell ambiente naturale. Anche questa si sviluppa in infanzia.’ - Fobia tipo sangue infezioni ferite Rientrano in questo sottotipo le causate dalla vista di/ / : sangue o ferite, iniezioni o visite mediche invasive. Questa pu causare nell individuo vomito oò ’ svenimento. - Fobie tipo situazionale Si riferisce a fobie causate da una specifica situazione contestuale: amoxofobia, demofobia, eremofobia, acrofobia, agorafobia . Ha un esordio infantile che si( ) attenua in adolescenza, ma tende a ripresentarsi con esacerbazione verso i 25 anni. FOBIE SPECIFICHE DI ALTRO TIPO -- In questo tipo, la paura pu essere causata da un> ò qualsiasi stimolo, come la paura di persone o posti nuovi nei bambini neofobia , o forti rumori( ) improvvisi acusticofobia o dell addormentarsi ipnofobia o di mangiare fagofobia . Negli( ) ’ ( ) ( ) adolescenti e adulti possono mostrarsi alcune fobie legate al proprio corpo e caratteristiche. Rientrano anche la paura delle procedure mediche o di contrarre malattie, alcuni esempi sono: di sentire dolore algofobia , di pratiche ai denti odontofobia , di infarti cardiofobia e di( ) ( ) ( ) impazzire lissofobia .Disturbo d inibizione delle novit Il DC 0-5 ipotizza che la neofobia possa( ) ’ à: : essere un disturbo d ansia a se stante, si distinguerebbe anche dal comportamento tipico dei’ bambini con temperamento inibito. Il disturbo di manifesta con una reazione ansiosa nel momento che il bambino deve affrontare una qualsiasi situazione non legata alla sua routine. Le manifestazioni sono accentuate e impossibile da confondere con normale timidezza. Si presenta in genere nei primi mesi di vita e causa un disagio nel caregiver che tendono ad attuare manovre di protezione, che ridurr il suo comportamento esploratorio.La paura puà ò essere provocata da qualsiasi stimolo. DISTURBO DA ANSIA SOCIALE EX FOBIA SOCIALE ( ) una paura persistente che riguarda tutte leè situazioni in cui il soggetto si trova a interagire socialmente o dove sottoposto al giudizioè altrui che produce una reazione ansiosa immediata che assume caratteristiche di attacco di panico. L individuo ha paura di essere giudicato negativamente, che lo poter ad essere escluso’ à o evitato. Si pone diagnosi se, la paura, l ansia anticipatoria e le manovre di evitamento interferiscono’ con le funzioni sociali e lavorative e sono presenti da almeno 6 mesi. La persona preferisce evitare le situazioni sociali ed poco probabile che si sforzi a parteciparvi manifesta reazioniè ; ansiose se deve parlare o mangiare in pubblico. In caso di apprensione sociale, si parla di una vera e propria patologia, che causa scarsa autostima, ipersensibilit a critica e giudizio, difficolt ad essere assertivo o dimostrare leà à proprie abilit .à La diagnosi pone differenza fra disturbo d ansia sociale e disturbo d ansia sociale alla’ ’ performance, che tratta di ansia solo nei casi in cui la persona prova ansia nello svolgere un compito davanti a delle persone. L et media di insorgenza 13 anni, spesso a causa di eventi stressanti tende raramente alla’ à è ; remissione senza trattamento, ma con tendenza a recidivare in particolari momenti di tensione. Nel bambino si pu dimostrare come fobia scolare, non legata a paura da separazione. Siò manifesta con sintomi come ansia all uscita di casa con segni neurovegetativi, panico all entrata’ ’ in aula, sintomi somatici di tipo gastrointestinale, neurovegetativo, processi di evitamento fobico, umore disforico e ritiro sociale e pianto in aula. Il rifiuto della scuola connesso all evitazione di ansia e paura in quell ambiente, prevede i casiè ’ ’ in cui sono temute fobicamente alcune caratteristiche sociali scolastiche. Se vengono interrogati sulla loro paura, lamentano difficolt in parlare con adulti e coetanei, ci che i bambinià ò pensano di loro, sembrare goffo, parlare o fare domande davanti al gruppo, ereutofobia e del giudizio dell insegnante.’ Il bambino fobico presenta raramente uno scarso rendimento scolastico, il che lo distingue dai bambini demotivati o disimpegnati. Dopo essere entrati in classe, l ansia scolare si calma e pu non manifestare alcuna forma di’ ò tensione, che rende difficile individuare il problema. DISTURBO DI PANICO E AROGAFOBIA--- > Il disturbo di panico si caratterizza per la presenza di attacchi di panico inaspettati ricorrenti, non legati ad una situazione specifica, quindi non associati a nessun oggetto. Il disturbo da panico pu essere diagnosticato solo se ricorrente, seò provoca comportamenti maladattivi atti ad evitare o a controllare gli attacchi stessi e se il soggetto si preoccupa di avere un altro attacco. Per identificare un attacco di panico bisogna conoscere le manifestazioni ovvero i descrittori clinici. La caratteristica principale dell attacco di’ panico un periodo di intensa paura accompagnato da almeno 4 sintomi somatici tra -è : palpitazioni tachicardia. -iperidrosi. -tremori fini, prolungati o grandi scosse. -difficolt; à respiratorie. -dolori al petto. -nausea e o disturbi addominali. -pseudovertigini. -parestesie. -/ brividi o vampate di calore. -derealizzazione, depersonizzazione. -paura di impazzire o sensazione di perdere il controllo paura di morire. L attacco improvviso, raggiunge il massimo; ' è livello in pochi minuti e l ansia percepita si distingue da quella comune per la sua natura’ paraossitica. Gli attacchi di panico che presentano meno di 4 sintomi sono definiti attacchi paucisintomatici. per una corretta diagnosi necessario considerare il contesto in cui siè manifesta il disturbo. Gli attacchi di panico si distinguono in 2 tipologie : Attacchi di panico inaspettati l attacco non provocato da una situazione: ’ è oggettivamente riscontrabile nell ambiente e non associato a nessun fattore. ’ è Attacchi di panico provocati dalla situazione: nei quali l attacco scatenato’ è dall esposizione a uno stimolo ansiogeno o fortemente stressante o dall attesa che quello’ ’ stimolo si presenti. Questo l attacco di panico legato alla reazione fobica. è ’ Fearful Spelles-- > sensazione simile al panico, d intensit minore rispetto all attacco vero e’ à ’ proprio. La caratteristica principale dell’agorafobia l ansia relativa al ritrovarsi in luoghi o situazioni neiè ’ quali non disponibile un immediato aiuto nel caso di panico, altri sintomi invalidanti cheè potrebbero creare imbarazzo. In quasi la met dei casi associabile al di panico e si presentaà è in associazione ad attacchi di panico. Le paure dell agorafobico riguardano situazioni che’ includono - l essere fuori casa da soli. -viaggiare in aereo, treno ecc. -essere in mezzo alla: ’ folla. -trovarsi in luoghi chiusi cinema ecc. . L agorafobia pu presentarsi senza attacchi o con( ) ' ò attacchi di panico situazionali ma senza il disturbo del panico. Nel caso in cui si presentino contemporaneamente viene posta la diagnosi di disturbo di panico con agorafobia. DISTURBO D ANSIA GENERALIZZATO DAG --- ’ ( ) > La caratteristica principale del DAG laè presenza d ansia e preoccupazione eccessiva, difficilmente controllabile, di tre o pi sintomi -’ ù : sensazione di tensione. -tensione muscolare dolente. -irritabilit . -ipervigilanza. -disturbi delà sonno. -astenia. -sintomi cognitivi vuoti di memoria, distrazione ecc. Negli adulti le( ) preoccupazioni soggettive si riferiscono ad un ampia variet di aspetti dell esistenza salute dei’ à ’ ( figli, problemi lavorativi ecc. . Nei bambini le preoccupazioni spesso riguardano la qualit delle) à prestazioni scolastiche, sportive . ( ) DISTURBO D ANSIA DA MALATTIA IPOCONDRIA -- ’ ( ) > Rientra tra i disturbi somatici. Il paziente sente la costante, persistente e invasiva preoccupazione di avere una malattia in assenza di sintomi fisici o in presenza di sintomi che non giustificano o sorreggono l ipotesi di avere una’ malattia. L individuo pu convincersi di avere una malattia anche solo dopo che ne ha sentito' ò parlare. L elemento chiave per una diagnosi differenziale l anamnesi remota l ansia di' è ’ : ’ malattia, infatti, un andamento cronico recidivante che tende a ripresentarsi in varie fasi dell esistenza. Esistono 2 tipi di comportamento legati all ansia da malattia che riguardano’ ’ l accesso alle procedure diagnostiche. Nel tipo ’ richiedete l assistenza’ i pazienti cercano costantemente conferme alla loro ipotetica malattia, attraverso esami clinici, consulti medici ecc. Nel tipo evitante l assistenza’ il paziente manifesta un comportamento di evitamento nei confronti delle procedure mediche. L ansia di malattia all interno di una categoria diagnostica' ’ precisa indubbiamente un disagio di tipo somatico. : è DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO DOC E DISTURBI CORRELATI--( ) >Il disturbo ossessivo compulsivo dal 2013 diventato una categoria nosografica a s , stante all interno della quale,è é ’ oltre a disturbo principale sono inclusi il disturbo da accumulo, da escoriazione, da: tricotillomania, e il disturbo di disformismo corporeo. I tratti patognomonici di tutti i disturbi fanno riferimento a un pattern condiviso di pensieri impulsi ripetitivi e invasiv/ i. Le ossessioni sono idee pensieri e impulsi che scatenano significative reazioni d ansia. Per diminuirla,’ l individuo con ossessioni cerca di ignorare i pensieri intrusivi con azioni o ragionamenti che’ diventano meccanismi compulsivi tutti quei comportamenti che tendono ad eliminare, evitare o: modificare il pensiero ossessivo. La compulsivit deve essere analizzata e reinterpretata nelleà sue dimensioni trans diagnostiche. La compulsivit un sintomo che pu estendersi dal DOC alà è ò disturbo di tourette, al disturbo da abuso di sostanze, alle abbuffate compulsive e ai disturbi come il gioco d azzardo il disturbo da gioco online. ' Compulsività azioni non controllabili,: urgenti, persistenti e inadeguata alla situazione, resistenti ai tentativi di soppressione, che non hanno evidente reazione con le finalit generali e che risultano indesiderabili. I Temi principalià intorno ai quali ruota il pensiero ossessivo-compulsivo, riguardano il timore del soggetto di non essere all altezza delle aspettative e timore di colpa per presunte irresponsabilit , superficialit’ à à comportamentali o per inadeguatezza personale. La predisposizione a sviluppare un DOC è influenzata dalla tendenza temperamentale a sviluppare sintomi internalizzanti e dal vissuto soggettivo caratterizzato da una emotivit negativa. à Mancini propone una teoria che descrive il disturbo ossessivo-compulsivo come un meccanismo psicologico che si realizza attraverso 5 fasi: 1. L individuo subisce un ' evento critico che innesca la sensazione di minaccia e di conseguenza l attivit ossessiva. ’ à 2. Il vissuto critico impone una valutazione del rischio e un aumento dei livelli d’ansia per quanto potrebbe avvenire a causa dell esposizione dell evento, per i sensi di colpa per’ ’ non aver fatto abbasta per evitare la minaccia. 3. Pensieri intrusivi aumentano ulteriormente l ansia. Per tentare di neutralizzare il disagio’ ansioso, vengono messi in atto i tentativi di soluzione di primo ordine : le compulsioni quei comportamenti che hanno lo scopo di fronteggiare il potenziale danno causato dalla minaccia provocata dell evento critico. ’ 4. Nella 4 fase la persona con buoni insight, si concentra sull autocritica e sulla percezione’ di quanto i pensieri ossessivi siano inadeguati. 5. Questa fase quella che si riferisce al contenimento delle preoccupazioni e delleè ossessioni TENTATIVI DI SOLUZIONE DI SECONDO ORDINE ( ) a. Tentativo di soppressione del pensiero ossessivo obbligarsi a pensare ad altro, a: qualcosa che non sia il tema che provoca ansia. coerente alla situazione. Ci che distingue i comportamenti dirompenti, comuni nelle fasi diò sviluppo, il fatto che violano le norme sociali e i diritti degli altri o sono particolarmenteè vendicativi. Disturbi del controllo degli impulsi I disturbi del controllo degli impulsi sono caratterizzati da una incapacit resistere all impulso dià ’ fare qualcosa che temporaneamente gratificante per l individuo, nonostante le conseguenzeè ’ negative che questo pu portare sia nel soggetto che nell ambiente. I disturbi del controlloò ’ includono la cleptomania, la piromania, il comportamento sessuale compulsivo e il comportamento esplosivo intermittente. I disturbi appartenenti a questo gruppo nosografico condividono alcuni tratti comportamentali: Incapacit di controllare l impulso• à ’ Accentuata tensione o eccitazione emotiva prima o mentre l avevo viene immaginato o• ’ progettato Riduzione della tensione dopo aver compiuto l atto• ’ La cleptomania furto patologico consiste nella episodica o cronica incapacit di resistere( ) à all impulso di rubare, al di l del reale valore economico degli oggetti o dell effettivo bisogno’ à ’ del soggetto che compie l atto. Il furto non pianificato ma risponde ad un impulso il furto’ è ; comune pensato e mirato ad ottenere un vantaggio. molto frequente che gli oggetti rubatiè È vengano buttati o regalati. La piromania impulso patologico ad appiccare il fuoco si caratterizza per un comportamento( ) in cui il oggetto avverte l impellente bisogno di appiccare il fuoco in maniera intenzionale.’ L atto di incendiare preceduto da una forte tensione psicologica seguita da piacere e’ è gratificazione nel momento in cui l incendio appiccato. L innesco per un atto di piromania’ è ’ pu verificarsi in risposta a momenti di umore depresso, noia o solitudine solitamente gliò ; incendi sono pianificati nei minimi dettagli e il piromane prova piacere ad osservarne gli effetti e a partecipare alle operazioni di spegnimento. Il disturbo da comportamento sessuale compulsivo un disturbo caratterizzato dall incapacit diè ’ à controllare gli impulsi sessuali che si realizza in un comportamento sessuale ripetitivo, persistente e concentrato in fantasie, masturbazione. Nonostante il tentativo di controllare l impulso, l attivit o ricopre gran parte del tempo a discapito di lavoro, studio, relazioni sociali’ ’ à e cura personale. Provoca sentimenti di vergogna, colpa e disturbo legati all incapacit di’ à autocontrollo. L unico elemento che possibile utilizzare ai fini della diagnosi clinica quello dell egodistonia’ è è ’ : se il comportamento provoca un disfunzionamento in una o pi aree, se ostacola où compromette le relazioni, se ostacola l adattamento dell individuo alle richieste ambientali.’ ’ Il disturbo esplosivo intermittente si manifesta attraverso ripetuti episodi di perdita di controllo sulla gestione della rabbia che sfocia in aggressione fisica e o distruzione di oggetti. Le persone/ con questo disturbo solitamente hanno convissuto con rabbia e frequenti episodi di rabbia sottosoglia che per sono riusciti a tenere sotto controllo fino all arrivo di un evento stressanteò ’ o provocatorio. L aumento della tensione fisica descritto con palpitazioni, tachicardia, tremori,’ è sensazione di costrizione cranica alle tempie. Gli attacchi di rabbia sono palesemente sproporzionati, sono scatenati da minime provocazioni e l atto aggressivo non porta al soggetto’ nessun guadagno. Le esplosioni di rabbia e in comportamenti aggressivi hanno una durata massima di 30 minuti e si verificano almeno due o tre volte in una settimana al termine di un; episodio l individuo si sente stanco, con un umore disforico e emozioni negative legate a sensi’ di colpa, vergogna e disgusto verso se stesso. La diagnosi possibile solo dopo i 6 anni e l etè ’ à media di insorgenza tra i 10 e i 16 anni. Una discreta percentuale di persone con il disturboè ha storie di vita con esposizione a traumi, violenze e abusi fisici e sessuali. Il disturbo da gioco si contraddistingue per un comportamento a carattere persistente e ricorrente in cui vi un alterato approccio al gioco digitale e al videogioco per quanto riguardaè la frequenza con cui si gioca, quanto si gioca, le capacit dell individuo di interromperlo. Ilà ’ comportamento tende a subire un escalation per cui il soggetto risulta nell arco di poco tempo’ ’ sempre pi coinvolto nel gioco, al quale viene riservata una priorit urgente. La quantitù à à eccessiva di tempo passata seduti davanti allo schermo ha riflessi negativi sulla salute fisica e psicologica come la diminuzione delle capacit attentive, di concentrazione e di memoriaà verbale. Il gioco d azzardo ’ una forma di gioco in cui prevista una scommessa in denaro o l impegnoè è ’ di qualsiasi altro bene materiale su un esito finale incerto. Diventa patologico o impulsivo quando rientra tra i disturbi di addiction e si manifesta in modo persistente a carattere continuo o ricorrente in cui vi una difficolt a controllare il comportamento per quantoè à riguarda l accesso al gioco, la sua frequenza, durata e capacit di interromperlo. La diagnosi’ à non collegata alla quantit di denaro spesa ma all atteggiamento del giocatore. Le distorsioniè à ’ cognitive si osservano anche nelle convinzioni magiche, superstizioni e nelle certezze di future vincite legate a sogni, rituali. Le persone con disturbo d gioco d azzardo hanno una tendenza’ alla menzogna e alla manipolazione sia per nascondere il comportamento che per negare gli effetti ai famigliari. I disturbi dissociali e del comportamento dirompente Questa categoria di disturbi caratterizzata da comportamenti ripetitivi a carattere persistenteè che si manifestano in pi contesti e che hanno un esordio nella maggioranza dei casi duranteù l infanzia con tendenza a durare anche nell et adulta. Sono contraddistinti da comportamenti’ ’ à descritti come dirompenti ribelli, disobbedienti e da quelli considerati dissociali perch violano( ) é i diritti fondamentali degli altri o le norme sociali. Questi disturbi sono spesso associati ad ambienti psicosociali con disfunzioni famigliari, problemi con coetanei e colleghi all interno di; ’ questa categoria sono inclusi il disturbo oppositivo provocatorio DOP e il disturbo della condotta. Rado individu quella che defin rabbia insolente una forma di resistenza rabbiosa del bambinoò ì : alle richieste dei genitori. Il disturbo oppositivo provocatorio un disturbo esternalizzante cheè rientra fra i disturbi del comportamento dirompente. Si manifesta attraverso comportamenti marcatamente non conformi, provocatori, polemici, vendicativi. I primi segni del disturbo si manifestano tra i 6 e i 10 anni l eziologia del disturbo include fattori neurobiologici, ambientali; ’ e psicologici, nelle famiglie di bambini oppositivi provocatori sembrano prevalere modelli parentali rigidi o in cui le cure hanno hanno subito interruzioni o negligenze. Per diagnosticare il disturbo necessario che per almeno 6 mesi si presentino almeno 4 deiè sintomi: 1 Umore collerico irritabile bassa tolleranza alla frustrazione e tendenza a percepire minimi) / : impedimenti come ingiustizie o offese. Suscettibilit a minime provocazioni e richieste altrui.à 2 Comportamento polemico provocatorio frequenti litigi con adulti, conflitti con coetanei e) / : comportamenti sfidanti attraverso cui si manifesta provocatoriet irritazione verso l altro con ilà: ’ tentativo di metterne alla prova la resistenza rispetto ai comportamenti offensivi l oppositivit ; ’ à è palesata attraverso il rifiuto di rispettare le regole imposte, scarsa disponibilit al compromessoà e caparbiet nel mantenere la linea comportamentale. I comportamenti ostili si limitanoà adaggressioni verbali, insulti o coprolalia. Nel disturbo oppositivo provocatorio senza irritabilit rabbia cronica tutti e tre i criteri sonoà/ presenti ma l umore irritabile non ha caratteristiche di cronicit e tende ad avere natura’ à transitoria e parzialmente contestualizzata. Il disturbo si pu presentare con emozioni prosociali tipiche prosociali tipiche o con emozioniò prosociali limitate nel primo caso il bambino pu dimostrare scarsa preoccupazione per gli; ò effetti del suo comportamento, a volte nessun senso di colpa ma queste manifestazioni sono rare, transitori, chi invece mostra emozioni prosociali limitate caratterizzato daè : Assenza di empatia o limitata sensibilit• à La persona non mostra emozioni riparative sensi di colpa, vergogna• ( ) Anaffettivit• à Disinteresse• La gravit del DOP valutata sulla base del numero di contesti in cui i comportamentià è dirompenti si manifestano lieve quando si presentano in un solo ambiente, moderato quando: è i comportamenti sono presenti in almeno due ambienti e grave quando sono presenti in tre o pi situazioni.ù Il disturbo della condotta un disturbo esternalizzante che rientra tra i disturbi delè comportamento dirompente dissociale e si contraddistingue per condotte ripetitive e persistenti/ che violano le norme sociali, le regole di convivenza e i diritti degli altri.nel disturbo con esordio nell infanzia i sintomi si manifestano prima dei 10 anni, i bambini hanno relazioni’ conflittuali con i pari, questo disturbo associato ad un inizio precoce dell attivit sessuale eè ’ à all uso e abuso di sostanze stupefacenti e alcol. I soggetti con esordio in adolescenza mostrano’ comportamenti meno violenti e le relazioni con i coetanei tendono ad essere meno conflittuali; i comportamenti aggressivi sono pi frequenti solitamente quando il soggetto si trova in gruppo.ù Se il disturbo si presenta in et adulta si parla di disturbo antisociale di personalit .à à I sintomi del disturbo sono raggruppati in 4 categorie: 1. Aggressione a persone o animali 2. Distruzione della propriet danneggiamento di propriet altrui, vandalismoà ( à ) 3. Frode e furto 4. Gravi violazioni di norme Come per il DOP, il disturbo si pu presentare con emozioni prosociali tipiche o con emozioniò prosociali limitate. Un insieme di risposte socio-cognitive caratterizzate da assenza di empatia: o sensibilit limitata, assenza di emozioni riparative, anaffettivit . Disimpegno disinteresse.à à / Per la diagnosi del disturbo da condotta necessario tenere conto del fatto che ilè comportamento dirompente deve essere associato a un malfunzionamento psicologico del soggetto. La gravit del disturbo dato dalla frequenza e dal numero dei sintomi con cui sià è manifesta, inoltre sia la gravit che la lesivit sono direttamente dipendenti dall et delà à ’ à soggetto pi un soggetto cresce pi aumenta la sua forza . Per comprendere il meccanismo( ù ù ) psicologico viene utilizzato il modello interpretativo della teoria del deficit socio-cognitivo, il deficit Socio-cognitivo si manifesta in una difficolt di codifica e interpretazioni delleà informazioni sociali per cui tendono a interpretare come erroneamente ostili messaggi ambigui o neutri. CAPITOLO 5 DISTURBI DEPRESSIVI Per fare una disamina esame attento e minuzioso dei disturbi depressivi si deve prima( ) introdurre 2 concetti psicologici che li delimitano : umore e affettivit . à L affettivit ’ à intesa come la totalit dell esperienza emozionale. Descrive i modi, le forme eè à ‘ l intensit attraverso le quali le singole emozioni si manifestano. Le espressioni affettive variano’ à notevolmente da cultura a cultura e all interno di esse varia in rapporto alle differenti’ soggettivit , perci diventa un elemento strutturale del temperamento e come tale fluttuabile.à ò è Affettivit negativa, à descrive quelle esperienze psicologiche che si connotano per gli alti livelli di emozioni negative. Si pu parlare anche di ò labilit affettiva, à per connotare l estrema variabilit’ à con cui la persona manifesta le sue emozioni. Affettività ridotta, una diminuita capacit dià esprimere e di provare emozioni che si manifesta con una scarsa reazione a situazioni eccitanti. Inadeguatezza affettiva, si osserva quando c un incoerenza tra manifestazione emotiva e’è è ’ contenuto affettivo del vissuto o della situazione in atto. L umore ’ nel linguaggio comune, ( stato d animo , ’ ) definito clinicamente, come atmosfera emotiva sperimentata indipendentemente da inneschi emotigeni interni o esterni all organismo. Ha una’ maggiore durata una minore intensit . in grado di modificare il modo di percepire laè à È realt . Il tono dell umore condiziona le funzioni somatiche e vegetative dell organismo umano eà ’ ’ Interferisce profondamente con le attivit attentive, cognitive, comportamentali, volitive eà affettive del soggetto. L umore oscilla tra i poli positivo negativo e, in base a questo continuum,' / si manifesta con le seguenti tipologie : Eutimia, condizione dell umore stabile, definibile come tranquillit .’ “ à” Disforia, senso generale di scontentezza a vari livelli di intensit . Sono presenti sentimentià di auto svalutazione e bassa autostima. Umore depresso, tipico degli stati clinici, ed connotato da un profondo stato diè scoraggiamento accompagnato da abulia, apatia, perdita di interesse. Euforia, tono dell umore contrapposto a quello disforico. uno stato di generale’ È benessere emotivo. Vigore fisico e psicologico e da una sensazione di lieve eccitazione generale. Esaltazione, l estremo dell euforia. Sensazione di gioia, felicit , piacere, iperattivitè ’ ’ à à motoria. Espansivit , à alta tonalit affettiva che determina un Incapacit di inibire l espressione deià ’ à ' propri sentimenti ed accompagnato da un ipertrofica considerazione della propriaè ’ importanza e del proprio valore. Irritabilit , à Senso di disagio e di tensione che si esprime nella facilit ad arrabbiarsi, inà una eccessiva sensibilit a irritarsi nei confronti di qualsiasi cosa possa essere ritenuta unà fastidio. Accentuata lamentosit , puntigliosit e ipercriticismo. à à Umore dirompente, si ha quando allo stadio di irritabilit , si aggiunge una disregolazioneà del comportamento che pu risultare irruento, aggressivo fisicamente o verbalmente. ò DISTURBO DISFORICO PREMESTRUALE E DEPRESSIONE PERIPARTUM DDPm( ) Il 20-50 delle donne in qualche fase della loro esistenza, soffre della % sindrome premestruale, in gradi diversi di gravit . un disturbo ricorrente, insistente, ed contraddistinta da unaà È è variabilit di sintomi fisici e psicologici che coincidono temporalmente con la fase luteale vaà ( dall ovulazione al primo giorno della mestruazione . La diagnosi include edema di lieve’ ) : Con BECK, prende campo l ipotesi che le persone predisposte alla depressione abbiano una’ particolare modalit metacognitiva di percepire se stessi e gli eventi esistenziali che lià coinvolgono. L autore introduce la teoria della ’ triade negativa della depressione, per spiegare efficacemente il funzionamento mentale e attribuzionale con il quale la persona depressa decodifica la realt . Questa orientata a intercettare tutti gli eventi che confermano unaà è visione negativa di se stesso e dell esistenza e a fornire una lettura negativa degli eventi che a' dispetto dei dati oggettivi contrari. Nella persona con tendenza depressive la percezione è quella di un perdente, di qualcuno che non merita o non degno di amore, attenzione eè considerazione. TRIADE NEGATIVA DI BECK percezione negativa di s percezione negativa del presente: é—> —> percezione negativa del futuro. La predisposizione a sviluppare un disturbo di tipo depressivo, come sottolineato da Beck, fa quindi riferimento a modi di organizzare le esperienze di vita e ai modi di interpretarle. Questi schemi di riferimento hanno a che vedere con organizzazioni di significato personale, derivanti da un attaccamento insicuro evitante e si appoggiano a un modello operativo interno che induce la persona a sviluppare forme internalizzanti di reazione alla separazione distanziante dal caregiver. La richiesta di vicinanza e di supporto del bambino, ottiene risposte del caregiver che spaziano dall indifferenza all insofferenza e dal fastidio fino all ostilit vera e propria. La' ' ' à sensazione che prevale nel bambino, rispetto a questa modalit di accudimento, una costanteà è percezione di perdita o rifiuto che deve continuamente essere ristrutturata per renderla il meno dolorosa possibile. Il bambino impara l evitamento, impara a non chiedere, impara a non' disturbare, impara che in lui c qualcosa di profondamente sbagliato tanto da renderlo non'è amabile e da destinarlo alla solitudine, che diventa disperazione ogni qualvolta si realizza la consapevolezza di non poter essere amati. Secondo Guidano, l esperienza di perdita, in una OSP organizzazione di significato personale di’ ( ) tipo depressivo, provocata da almeno 3 tipologie di eventi relazionali che possono presentarsiè singolarmente o pi probabilmente, in modo combinato.ù 1. Perdita definitiva o temporanea del caregiver durante l infanzia o la fanciullezza. ’ Queste forme di separazione sono conseguenze di un divorzio dei genitori, allontanamento dei genitori per una malattia che richiede lunga ospedalizzazione o morte di una caregiver esperienza di lutto precoce . ( ) 2. Genitorialit controllante ma poco espansiva, distaccata affettivamente, con scarsi slancià emotivi quasi nessun contatto fisico con il bambino.è La relazione con il figlio basataè su richieste rigide di prestazione, le quali non sono mai, supportate un sostegno emotivo adeguato o da rinforzi positivi in caso di successo. 3. Bowlby ( ) reciprocit invertita. à Al bambino viene chiesto di essere il caregiver di uno o di entrambi i genitori e di prendersi in carico le necessit e la cura dell adulto. à ’ 4. Aggiunto da Occhini ( ) Minaccia di abbandono. Alla separazione reale pu sostituirsi laò separazione temuta o minacciata o sei come ti voglio o non ti meriti il mio amore“ ; avrei voluto un figlio migliore di te tu non sei abbastanza per rendermi felice . Tutto; ” questo causa nel bambino la sensazione di non essere mai abbastanza . “ ” Per proteggersi dalle emozioni derivanti da previsti abbandoni, l unica opzione quella di’ è negare il bisogno di relazione con l altro e di sviluppare quello che ’ Seligman, definì apprendimento all inaiutabilit . “ ’ à” Ne deriva un identit personale in cui predominano' à : — una valutazione tendenzialmente negativa di s , delle proprie qualit e delle proprieé à possibilit di essere apprezzato l impressione di non meritarsi l amore o il rispetto deglià ; ' ' altri e la rassegnazione a doversela cavare da solo .“ ” — L altra soluzione invece, quella di diventare ' è indispensabili“ ” e di fornire un immagine' di s di persona sicura, performante e disponibile che costretta a scongiurare qualsiasié è ipotesi di fallimento che la costringerebbe a essere scoperta e a rivelare le sue reali incapacit . à KENDLER E COLL, hanno raggruppato le situazioni stressogene, predittive di un possibile scompenso in una OPS depressiva, in 4 grandi categorie: Perdita reale o paventata Umiliazione, divorzi o separazioni in seguito a tradimenti, umiliazioni pubbliche, perdita del ruolo professionale Sensazione di essere in trappola, eventi che costringono l individuo a una inattivit' à forzata e che deriva dalla sensazione di impotenza Pericolo, include sensazioni che un evento negativo non possa essere scongiurato o che non sia possibile affrontarlo con i mezzi materiali e psicologici disponibili. Nel caso dello scompenso Ops depressiva si pu assistere a due tipi di risposte, che dannoò luogo a due diverse modalit di reazione legate a manifestazioni depressive. à Per la persona che tenta di evitare il dolore della solitudine attraverso il distacco (distanziati ,) Lo scompenso interviene nel momento in cui il livello di solitudine percepita supera la capacità di controllo e di tolleranza dell individuo e si traduce in un totale senso di inadeguatezza, nella' svalorizzazione di s e nell apatia.é ' Per la persona che mantiene la strategia di controllo sull equilibrio assumendosi ruoli di' supporto per le persone dalle quali teme la separazione (oblativi , cercando di diventare) indispensabile o di essere un punto di riferimento assiduamente presente, il motivo di scompenso si realizza nel momento in cui la persona accudita diventa improvvisamente indipendente o quando il rapporto si compromette. Il fallimento del mantenimento della relazione viene in questo caso attribuito, ancora, alle proprie incompetenze, all inefficacia delle' proprie attenzioni, alla propria incapacit di comprendere le necessit dell altro.à à ' I DISTURBI DEPRESSIVI Depressioni somatogene, forme depressive in cui possibile far risalire l esordio dellaè ' depressione a una concomitante causa organica. Si distinguono in organiche, se la malattia somatica interessa l area cerebrale causandone un danno strutturale trauma' ( celebrale, ischemia, sclerosi ) , o sintomatiche, se la malattia o l alterazione funzionale' extra cerebrale provoca, in via secondaria, una disfunzione cerebrale anemie, malattie( infettive . Alcuni autori queste le definiscono ) depressioni secondarie e vi inseriscono anche i casi di disforia che si manifestano dopo una malattia organica che ha provocato limitazioni, cambiamenti nello stile di vita o nell immagine di s .' é Depressioni endogene, forme classiche della depressione, descritte fin dall antichit e' à conosciute fino alle epoche moderne con il termine malinconia, in quanto ritenuta patologia dell animo umano indotta da un eccesso di bile nera presente nel corpo' umano. Clinicamente nota comeè disturbo depressivo maggiore o pi semplicementeù come disturbo depressivo. Il termine endogeno sta a indicare che questa forma depressiva chiaramente riconducibile a cause interne. In questa categoria inseritaè è anche la depressione stagionale. Nel 2013 l APA introduce uno specificatore diagnostico’ per il disturbo depressivo maggiore ricorrente ad andamento stagionale. I sintomi sono in tutto e per tutto simili a quelli di un episodio depressivo che si manifesta per inò relazione temporale con specifici periodi dell anno, generalmente all inizio del periodo' ' autunnale o invernale. Tende a regredire spontaneamente nei periodi pi caldi e più ù illuminati. pi probabile notarla nel genere femminile e fra le persone pi giovani.È ù ù Depressioni psicogene, Sono forme depressive in cui possibile far risalire la causa a unè evento che ha precipitato l individuo nella demoralizzazione, o a un motivo psicologico' riconoscibile e dimostrabile. Si possono distinguere in nevrotiche e reattive. Alcuni autori ritengono artificiosa la distinzione fra questo due. Per altri studiosi invece : la depressione nevrotica, compare in individui con una personalit con evidenti trattià nevrotici derivanti da una notevole conflittualit interna non consapevole, i sintomià predominanti sono quelli dell ansia con rilevanti componenti fobiche, psicosomatiche o di' panico. La crisi depressiva nevrotica a differenza delle depressioni endogene, non determina nel soggetto un distacco doloroso dalle normali attivit o dalle relazionià affettive e difficilmente, presente la mancanza di progettualit .è à La depressione reattiva o depressione motivata, Compare come reazione a un evento di vita a potenziale stressogeno. Ha un esordio temporalmente individuale, correlato agli avvenimenti esterni vissuti come stressanti e di conseguenza, il decorso della patologia è direttamente dipendente all avvenimento che l ha determinata. L episodio tende a' ' ' regredire spontaneamente nel momento in cui l evento viene risolto o, come nel caso del' lutto, quando quest ultimo viene elaborato e superato. Questa depressione viene chiamata' dall APA ’ disturbo dell attaccamento con umore depresso.' DISTURBO DA DISREGOLAZIONE DELL UMORE DIROMPENTE ’ Il disturbo da disregolazione dell umore dirompente o anche' irritabilit cronica, à una nuovaè diagnosi introdotta nel DSM- 5 APA 2013, con lo scopo di evitare la tendenza alla sovradiagnosi di disturbo bipolare nell infanzia che si era verificata negli anni passati. Questa caratterizzata' è da irritabilit non episodica, reattivit emotiva esagerata e ipereccitazione. I due disturbià à differiscono anche per quanto attiene alle risposte psicofisiologiche alla frustrazione i bambini: con il disturbo mostrano una maggiore attivazione neurofisiologica di fronte a minimi impedimenti rispetto ai bambini con il disturbo bipolare. Differenti anche le reazioni neurali agli stimoli sociali i bambini con il disturbo mostrano un deficit di interpretazione delle informazioni: sociali e una significativa difficolt a interpretare i segnali non verbali positivi degli altri.à La manifestazione clinica del disturbo si realizza attraverso una cronica, grave e persistente irritabilità manifesta con: - Umore irritabile persistente e atipico. - Amarezza verso gli altri, ruminazione rabbiosa e sensazione di ingiustizia. - La rabbia presente per tutto il giorno.- I comportamenti sono in pi contesti.è ù - La rabbia e irritabilit sono sproporzionati.à - Umore irritabile indipendentemente da cause esterne, ipersensibilit .à Il bambino pare sempre all erta e sul punto di esplodere. ’ con un umore quasi perennemente arrabbiato intervallato da accessi di collera si manifestano con: - Difficolt a tenere sotto controllo la rabbiaà - Non sono coerenti con la fase di sviluppo. - Sono resistenti ai tentativi di calmarli. - Il tono tende a rimanere alto per periodi lunghi. - I comportamenti devono essere identificati da pi persone che interagiscono con il bambino.ù Le tempeste emotive che coincidono con una frustrazione reale o anche solo percepita.( ) Gli accessi d ira si devono verificare pi volte durante la settimana, per almeno un anno e in' ù almeno due ambienti frequentati dal soggetto. Il disturbo si presenta con pi frequenza neiù maschi. Il rendimento scolastico, a causa della persistente disregolazione, tende a essere piuttosto basso, come anche scarsa risulta l integrazione e lo scambio con i pari. L intolleranza' ' alla frustrazione e la facile distraibilit impediscono il normale apprendimento e il normaleà svolgimento dei compiti cognitivi. A partire dall adolescenza, le ideazioni suicidarie, i tentativi di' aggressivit autodiretta sono piuttosto frequenti.à DISTURBO DEPRESSIVO MAGGIORE DDM E DISTURBO DEPRESSIVO PERSISTENTE( ) Il Disturbo depressivo maggiore, prevede che per un periodo minimo di due settimane, il soggetto presenti umore depresso e una decisa perdita di interesse e di piacere per le attività verso cui, precedentemente, dimostrava interesse. Il disagio clinicamente significativo eè compromette il funzionamento familiare, scolastico e lavorativo. Non esiste un et di esordio' à rilevabile e il primo episodio depressivo pu avvenire a qualsiasi et . Mediamente compare laò à prima volta verso la pubert con un picco tra i 20 e i 21 anni. I disturbi depressivi mostranoà una prevalenza nella popolazione femminile. La diagnosi di depressione maggiore prevede la presenza di almeno 5 dei 9 sintomi elencati di seguito : Umore depresso, deve essere presente quasi tutti i giorni e per gran parte del giorno. Perdita di interesse per attivit svolte con piacere prima dell esordio dell episodioà ' ' depressivo anedonia . ( ) L anedonia, Nella sua forma pervasiva o anticipatoria, e fra i’ sintomi principali del disturbo depressivo con caratteristiche melanconiche. Molto comune negli adulti la marcata riduzione della libido. è Disturbi del sonno, il sogg. lamenta insonnia di tipo centrale o finale o ipersonnolenza. Alterazione nell appetito o nel comportamento alimentare, ‘ a cui si accompagna un cambiamento nel peso ponderale. Alterazioni psicomotorie, pi frequentemente il rallentamento psicomotorio.ù Fenomeni di astenia e di facile affaticabilit , á anche in assenza di attivit fisica che possaà giustificare il senso di stanchezza. Sentimenti di colpa, di autosvalutazione e crollo dell autostima, ’ che possono assumere forme deliranti. Rallentamento delle performance cognitive, le prestazioni scolastiche lavorative possono/ essere compromesse. Frequenti i pensieri di morte, ideazioni suicidarie. Disturbo da sintomi somatici: Fa parte della categoria dei disturbi somatici e disturbi correlati, che hanno la presenza di disagi somatici associati ad una compromissione del funzionamento generale. Il disturbo di caratterizza per la presenza di sintomi che innescano nella persona un forte senso di timore e attenzione eccessiva rispetto all intensit del sintomo ruminazione’ à ( somatica e il tempo dedicato ai pensieri negativi compromette la normale andata della vita.) Deliri ed allucinazioni Il delirio considerato come una convinzione patologicamente falsa, le: è cui 3 forme d espressione sono’ : Incontrollabile certezza soggettiva; Fermezza e rigidit nel mantenimento della convinzione anche di fronte a prove inconvertibilià contrarie; Assurdit del contenuto.à Insieme a allucinazioni e pensiero disorganizzato, caratterizza l insieme dei sintomi positivi nei’ disturbi dello spettro della schizofrenia o psicotici. Si distinguono in bizzarri e non bizzarri sono i primi quando il contenuto non plausibile; è rispetto ai dati della realt e compreso o condiviso da altre persone nella stessa cultura delà soggetto, i pi frequenti sono delirio di riferimento, il cui tema principale sono gli oggetti,ù : persone, eventi chehanno significati per il soggetto delirio di controllo, il cui tema principale ; è la convinzione che i propri pensieri , sentimenti, comportamenti e impulsi siano sotto il controllo di una forza esterna inserzionedel pensiero, vi la convinzione che i propri pensieri; è siano inseriti nella mente da forze esterne il furto del pensiero, il cui tema principale che; è forze esterne si impadroniscano dei pensieri o altre facolt del soggetto la trasmissione delà ; pensiero, vi la convinzione che i propri pensieri siano percepibili dagli altri. I deliri nonè bizzarri sono quando, nonostante l irragionevolezza, il contenuto pu risultare plausibile, i tipi’ ò pi frequenti sono erotomanico, vi convinzione che una persona sia innamorata del soggettoù : è ; geloso, vi convinzione che il proprio partner sia infedele da persecuzione,è ; il tema incentrato sulla convinzione del soggetto di essere bersaglio di una cospirazione,è inganno o congiura, questi ultimi due si rispecchiano in una costante ipervigilanza e ricerca di prove che dimostrino la propria convinzione grandezza, il tema la convinzione di avere dote; è o talento speciale irriconosciuto, associato spesso a motivi religiosi somatico, convinzione che; alcune parti del corpo non siano normali o cha alcune funzioni siano alterate dalla norma. Il delirio congruo all umore un alterazione del pensiero e i suoi contenuti il cui tema ’ è ’ è coerente con il disturbo dell umore al momento, quando incongruo all umore, viceversa.’ è ’ Le allucinazioni indicano una percezione senza oggetto, si distinguono in gustative olfattive,: / uditive, tattili, visive e somatiche. Sono sintomi principali di disturbi psicotici e dello spettro della schizofrenia. Alcune vengono riconosciute dal soggetto, come nei casi di PTSD o nel DDM non sono; correlate le allucinazioni dovute al sonno. CAPITOLO 6. DISTURBI DELLA NUTRIZIONE E DELL ALIMENTAZIONE.’ L’alimentazione il comportamento attraverso il quale scegliamo gli alimenti, li prepariamo e liè ingeriamo, indipendentemente dalla presenza dello stimolo della fame, dal fabbisogno calorico e dall appropriatezza di quel comportamento. Una alterazione del comportamento alimentare o un’ disturbo alimentare hanno, indubbiamente, riflessi nella nutrizione che definisce il giusto( apporto di elementi nutritivi indispensabili alla sopravvivenza e al benessere ma si manifesta) sul piano comportamentale con una eccessiva ingestione di cibo, con un rifiuto del cibo o con la sua espulsione innaturale. La nutrizione dalla nascita legata all accudimento da parte delè ’ caregiver e anche alla sua responsivit rispetto alla cura delle esigenze nutritive e alimentari delà figlio. accudimento trascurante, indulgente, responsivo e controllante . Anche l interazione del( ) ’ bambino durante l alimentazione ha una determinante influenza nella responsivit materna.’ à bambini ( resistenti chiudere la bocca, girare la testa o ( ) conflittuali sputare il cibo, vomitarlo,( nasconderlo . Parlando di nutrizione e di alimentazione, automatico fare riferimento al peso)) è corporeo o indice ponderale: il termine con il quale non si identifica solo il peso, ma anche l andamento fisiologico di accrescimento della massa corporea ’ (aumento ponderale che pu) ò essere naturale , preoccupante nei casi di sovrappeso o patologico nel caso dell obesit . Il’ à decremento del peso corporeo (calo ponderale pu essere ) ò volontario e positivo in caso di dieta ipocalorica finalizzata al dimagrimento, patologico se considerato come effetto secondario di una malattia. Nei bambini in et pediatrica l indice poderale, come anche lo sviluppo fisico inà ’ generale, viene calcolato periodicamente sulla base di diagrammi per centili--- > unit dià misurazione che si utilizza per stabilire i livelli di crescita del bambino per peso, altezza e circonferenza del cranio. L impiego dei diagrammi per cetili ' (o curve di crescita permette di) definire se l andamento della crescita del bambino rientra nella norma o se possono essere’ presenti problemi di sviluppo. L indice di massa corporea IMC ' ( ) un parametro biomedico diè misurazione che si utilizza per valutare quanto un soggetto si discosta dal peso corporeo ideale. Si calcola attraverso il rapporto fra peso corporeo kg e quadrato della satura mt . Dal rapporto( ) ( ) stabilito con questo calcolo, possibile estrapolare il livello di discrepanza dell IMC con l IBW.è ’ ’ Secondo l OMS, l’ ’obesità l aumento eccessivo di peso corporeo, superiore 10 del pesoè ’ % teorico ideale. causata da una ipertrofia del tessuto adiposo che la diretta conseguenzaÈ è metabolica della prevalenza dei processi anabolici su quelli metabolici dei grassi. Includendo i fattori genetici di predisposizione, l insorgenza e il mantenimento dell obesit facilitato e’ ’ à è mantenuto dai seguenti fattori -cause neurologiche genetiche: / -- alterazioni organiche del> funzionamento dei centri ipotalamici della fame e della saziet alterazioni dovute ad anomalieà; del sistema neurovegetativo. Nota l obesit patologica, accompagnata da iperfagia, che’ à caratterizza la sindrome di Prader-Willi malattia genetica rara caratterizzata da una alterazione( del cromosoma 15. a 2 anni compare un comportamento iperfagico che provoca, nel soggetto, una obesit patologica grave che aumenta la probabilit di morte . à à ) -cause endocriniche--> l obesit causata da insufficienza tiroidea, da scarsa produzione di ACTH, di ormoni sessuali’ à è da parte dell ipofisi o di insulina. -’ cause alimentari-- eccessivo apporto calorico rispetto al> fabbisogno energetico. -comportamenti a rischio-- > ridotta attivit fisica, scarso allenamento,à sedentariet . Alcuni autori parlano di obesit psicogena, per richiamare l attenzione sul fattoà à ’ che, in alcuni casi, la conseguenza di un disturbo alimentare di origine psicologica. Cos comeè ì la magrezza eccessiva, richiede attenzioni e cure mediche specifiche in quanto si associa a gradi diversi di morbilit problemi cardiologici, circolatori ecc. e di mortalit precoce. In ambitoà ( ) à scolastico sono molto frequenti casi di body shaming legati al sovrappeso. ALTERAZIONI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE I comportamenti alimentari clinicamente significativi sono quelli in cui pi alta la possibilitè ù à di sviluppare patologie croniche in comorbilit e se provocano un aumento del à DALY disability-( Adjusted Life Year . Tutte le alterazioni del comportamento alimentare che non rientrano nei) parametri clinici non devono essere incluse in una categoria psicopatologica. Possono essere invece trattate su un piano educativo. Nei bambini e gli adolescenti possiamo ricordare l alimentazione selettiva’ ; si manifesta attraverso una selettivit esasperata dei cibi, per cui ilà soggetto include nella sua dieta solo un numero ristretto di alimenti. Questo comportamento è legato ad altre manifestazioni comportamentali problematiche bambini ansiosi, timidi e tende( ) a scomparire con la scolarizzazione. L alimentazione selettiva tipica del disturbo ossessivo-' è compulsivo. Potremmo far rientrare nei descrittori tipici dell alimentazione selettiva l’ ortoressia,’ un comportamento che si manifesta con una ricerca insistente di alimenti che siano compatibili con il precetto di cibo sano . molto raro che un caso di ortoressia possa presentarsi prima“ ” È dell adolescenza. ’ La fobia di mangiare fagofobia una fobia specifica che si manifesta con( ) è decise reazioni ansiose di fronte all idea di alimentarsi, per la paura che il boccone possa’ andare di traverso e causare soffocamento. L alimentazione restrittiva ' inappetenza una forma di alterato comportamento alimentare( ) è piuttosto comune nei bambini e adolescenti. Il soggetto risulta inappetente e resistente rispetto a tutte le routine legate alla preparazione, scelta e ingestione del cibo. NON deve essere confusa con il disturbo evitante restrittivo di cibo. L/ 'evitamento emotivo del cibo iporessia o( perdita psicogena dell appetito una condizione alimentare in cui si riscontra la tendenza a’ ) è ridurre la quantit di cibo ingerita, accompagnata dalla sensazione di doversi sforzare perà “ mangiare . legata a momenti di stress e di forte ansia. Nei bambini si pu presentare con un” È ò blocco o un rallentamento temporaneo nella curva di crescita relativa al peso ponderale. L iperfagia' o fame psicogena, si manifesta attraverso un alimentazione eccessiva rispetto alle’ richieste metaboliche. L individuo tende a mangiare anche in assenza dello stimolo di fame ma,' non presenta eccessiva preoccupazione nei confronti del peso e della forma corporea. L iperfagia' si presenta spesso in concomitanza con periodi di ansia, di stress o in particolari momenti di tensione e di sovraccarico emotivo. Iperalimentazione selettiva, tipico di quella che stataè definita vigoressia o anoressia inversa si manifesta attraverso un divario percepito tra il corpo reale e il corpo ideale e si caratterizza per un processo psicologico inverso a quello dell anoressia nervosa. I segni tipici della vigoressia possono essere classificati in base a quattro' dimensioni comportamentali : iperalimentazione selettiva consiste nell inserire alimenti ipercalorici: ' e iperproteici allo scopo di favorire l incremento della massa magra e il decremento della massa' grassa. - sovrallenamento una sottocategoria dell attivit fisica eccessiva. - : è ' à Abuso di integratori uso eccessivo di integratori quali la creatina, gli amminoacidi ramificati, la: glutammina e gli integratori Salini multivitaminici. -/ doping abuso di sostanze stimolanti e o: / anabolizzanti il cui uso illegale. le forme subcliniche dei disturbi alimentari propriamente detti,è definite dall APA ’ : disturbi dell alimentazione senza altra specificazione, ' hanno la caratteristica di presentarsi con sintomi che provocano un disagio clinicamente significativo ma non soddisfano i criteri che permettono la diagnosi di uno fra i disturbi dell alimentazione o della nutrizione. fra' queste - : l anoressia nervosa atipica. - bulimia nervosa a bassa frequenza durata limitata. -' / disturbo da binge- eating a bassa frequenza durata limitata. - disturbo da condotta di/ eliminazione. - disturbo da alimentazione notturna. Disturbo da ipoalimentazione 0-5 anni( ): un disturbo che si manifesta nei bambini fin daiè primi mesi di vita e tende a persistere nel 3-10 dei soggetti che lo hanno presentato. Si% manifesta con una quantit di cibo ingerito che non corrisponde a quanto atteso in base all età ’ à ed allo sviluppo ponderale. Sono maladattivi quando: - Il bambino rifiuta di alimentarsi o si addormenta nel sonno; Rifiuta il cibo solido; - Manifesta disinteresse per il cibo fino all evitamento fobico’ ; - Fastidio ed irritazione a certi odori o sapori; - Ha difficolt all introduzione di nuovi cibià ’ ; - Il bolo di cibo viene masticato a lungo o spesso; - Lentezza nel mangiare i pasti; - L alimentazione avviene solo alle condizioni dettate dal bambino.’ Doping : Pu essere adottato in diverse modalit Con l uso di sostanze per migliorare i livelli diò à: ’ reattivit e attenzione e la resistenza alla fatica. I farmaci andrenergici, che stimolano i recettorià andrenergici a legarsi a catecolamine circolanti adrenalina e noradrenalina provocando( ) aumento degli effetti metabolici e fisiologici di cui sono responsabili e migliorando le prestazioni. L efedrina la pi comune. Uso di farmaci stimolanti psicoattivatori e provocano la’ è ù stimolazione degli strati esterni alti della corteccia cerebrale inducendo euforia e reattività mentale, vigilanza attentiva e fisica e inibendo il senso di fatica. Pu causare mortalit eò à aggressivit . Uso di farmaci anabolizzanti che permettono di aumentare la massa muscolare eà forza fisica. Ha effetti anche sull apparato scheletrico, aumentandone la densit , che causa’ à acromegalia, diabete, cardiopatia e ipertensione arteriosa. Negli uomini causa riduzione delle dimensioni dei testicoli, impotenza e infertilit e nelle donne la comparsa di caratteristicheà maschili e perdita del ciclo anche timore epatico. Anche questi causano un aumento; dell aggressivit . Le forme subcliniche dei disturbi alimentari sono dette disturbi’ à dell alimentazione senza altra specificazione. Che hanno caratteristica di presentarsi con sintomi’ che provocano disagio clinico vario, ma non soddisfano tutti i criteri che permettono la diagnosi fra i pi frequenti sono anoressia nervosa atipica, bulimia nervosa a bassa frequenza durataù ; : / limitata, disturbo da binge-eating a bassa frequenza durata limitata, disturbo da condotta di/ eliminazione e disturbo dell alimentazione notturna.’ I sintomi e tentativi di adattamento del caregiver creano un disagio che limita le attivit delà bambino. Spesso correlato con tratti temperamentali difficili o disturbi del pianto o sonno. Seè causato da problemi relazionali con i caregiver.è DISTURBI DELLA NUTRIZIONE i disturbi della nutrizione, rispetto a quelli dell alimentazione,' hanno a che vedere con l ingestione di sostanze non nutritive, con la scarsa nutrizione o con' comportamenti anomali legati all alimentazione. Fra i disturbi atipici dell alimentazione stato' ' è inserito anche il comportamento da accumulo di cibo, insieme alla Pica e alla ruminazione. il comportamento atipico si realizza nell accumulare cibo e di nasconderlo imposti bizzarri. Il' comportamento, in et successive a quelle prescolari, si pu presentare in associazione alà ò disturbo da accumulo. la Pica (allotriofagia anomalia perversione del gusto. l abitudine di): / È '