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Riassunto Unione Europea, Schemi e mappe concettuali di Diritto

Un riassunto sull'Unione Europea e le sue istituzioni, utile per un ripasso prima della verifica :)

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

In vendita dal 21/10/2023

pietroseminara
pietroseminara 🇮🇹

4 documenti

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Scarica Riassunto Unione Europea e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Diritto solo su Docsity! Breve storia dell’Unione Europea Negli anni successivi alla fine della seconda guerra mondiale (1945) si creò nel mondo una contrapposizione ideologica tra due blocchi internazionali, quello comunemente definito occidentale (USA e Paesi NATO) e quello orientale (URSS e Paesi del Patto di Varsavia). Anche l’Europa fu divisa in due parti, poiché i Paesi occidentali (Francia, Inghilterra, Paesi Scandinavi, Italia ecc.) aderirono agli accordi NATO del 1949, mentre (Ungheria, Cecoslovacchia, Bulgaria, Romania, Polonia, Germania dell’Est ecc.) aderirono agli accordi del Patto di Varsavia nel 1955. Questa situazione diede vita alla cosiddetta “Guerra fredda”, cioè quel periodo, durato quasi quarant’anni, nel quale i Paesi dei due blocchi internazionali, pur non avendo mai concretizzato un conflitto militare vero e proprio, si scontrarono sul piano ideologico, economico, tecnologico, spaziale e anche sportivo. La forte tensione creatasi in quegli anni spinse le potenze occidentali a cercare forme di alleanza tra Paesi, sia per scongiurare il pericolo di nuove guerre e di massacri, sia per cooperare in campo economico, tecnologico e sociale. Per rafforzare tale cooperazione e creare un’Europa di pace, nacque il 5 maggio 1949, tra i dieci Paesi dell’Europa occidentale, il Consiglio d’Europa, i cui scopi principali erano quelli di promuovere la democrazia e i diritti dell’uomo, ma anche l’identità europea indipendentemente dalle diversità culturali. Il Consiglio d’Europa è cresciuto negli anni e conta oggi quarantasette Stati membri. Il suo mandato principale è tutt’oggi quello di essere il garante della sicurezza democratica basata sul rispetto dei diritti dell’uomo, della democrazia e dello Stato di diritto. La sicurezza democratica è un complemento essenziale della sicurezza militare, poiché da essa dipendono la stabilità e la pace nel continente. - Nel 1951 nasce la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA) su iniziativa di sei Paesi: Belgio, Francia, Germania Occidentale, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi. Lo scopo principale di tale accordo è quello di impedire il riarmo segreto delle nazioni coinvolte e di gestire in comune la produzione di due materie prime molto importanti per lo sviluppo economico di quegli anni. - Nel 1957 gli stessi Paesi firmano il Trattato di Roma, che istituisce la Comunità economica europea (CEE), o “mercato comune”, avente per obiettivo la libera circolazione di persone, beni, servizi e capitali tra i Paesi firmatari. È la nascita del più grande raggruppamento commerciale al mondo. Gli scambi tra i sei Paesi e tra essi e il resto del mondo registrano negli anni successivi una rapida crescita. l 23 giugno 2016 si svolge nel Regno Unito (Gran Bretagna e Irlanda del Nord) un referendum con il quale il popolo inglese vota l’uscita del Paese dall’UE. Pur con una maggioranza limitata (52%), ha prevalso l’opinione di chi ritiene più vantaggioso per il Regno Unito non sottostare alle politiche economiche e sociali imposte dall’UE. I Paesi membri dell’UE saranno quindi 27, non appena saranno concluse le procedure di uscita del Paese Le fonti del Diritto comunitario L’UE è una comunità basata su valori riconosciuti all’unanimità e su norme applicative che vengono recepite da tutti gli Stati membri. Il processo di unificazione europeo e i trattati istitutivi derivano dal seguente motivo ispiratore: il diritto deve creare quello che il sangue versato e le armi non sono riusciti a realizzare nel corso dei secoli. Il diritto è dunque la base di tutto il sistema istituzionale dell’UE. L’ordinamento giuridico comunitario, quindi, influisce sempre più direttamente sulla vita quotidiana del singolo individuo: gli conferisce diritti e gli impone doveri. Ogni Stato membro, per far funzionare l’Unione, deve adottare le misure necessarie per adempiere agli obblighi imposti dalle istituzioni europee. Ogni persona che abbia la cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione europea è anche cittadino europeo e come tale gode dei diritti ed è soggetto ai doveri derivanti dalle norme comunitarie. Egli, nel proprio Paese, è anche soggetto a norme nazionali e locali (in Italia norme regionali e comunali) Le fonti giuridiche del diritto comunitario sono primarie e derivate. Le fonti primarie sono gli atti istitutivi dell’UE. Esse comprendono: ■ i trattati istitutivi, emendativi e di adesione; ■ la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Le fonti derivate sono l’insieme delle norme adottate dalle istituzioni europee in applicazione delle disposizioni dei Trattati. Esse comprendono: ■ i regolamenti; ■ le direttive; ■ le decisioni generali e individuali; ■ le raccomandazioni e i pareri; ■ gli atti atipici: risoluzioni o dichiarazioni, comunicazioni, libri bianchi, libri verdi. Fanno inoltre parte dell’ordinamento giuridico comunitario: ■ gli accordi internazionali che l’UE conclude con i Paesi terzi, cioè con gli Stati che non fanno parte dell’Unione; ■ gli accordi tra gli Stati membri. Le fonti primarie I trattati dell’Unione europea sono un insieme di accordi tra gli Stati membri, che pongono le basi dell’ordinamento giuridico dell’Unione europea. Essi istituiscono i vari organismi comunitari, le loro procedure e stabiliscono gli obiettivi dell’Unione. Si distinguono in: ■ trattati istitutivi: – il Trattato di Parigi che istituisce la Comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA-1952); – i Trattati di Roma (1957) che hanno istituito la Comunità economica europea (CEE) e la comunità europea dell’Energia Atomica (Euratom); – il Trattato di Maastricht (1992) che istituisce l’Unione europea e dà l’avvio al processo di unificazione monetaria; esso, con le recenti modifiche, è diventato il Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea; ■ trattati emendativi, che modificano per varie ragioni i trattati istitutivi; il più recente è il Trattato di Lisbona (2009); ■ trattati di adesione: ogni volta che un nuovo Stato entra a far parte dell’UE, è necessario un trattato che modifichi la lista dei firmatari. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea è un testo condiviso da tutti gli Stati membri, che, per la prima volta nella storia dell’UE, riunisce i diritti personali, civili, politici, economici e sociali dei cittadini europei, nonché di tutte le persone che vivono sul territorio dell’Unione Sono atti giuridici non vincolanti: ■ le raccomandazioni e i pareri: consentono alle istituzioni dell’Unione di esprimersi in maniera non vincolante, vale a dire senza imporre obblighi giuridici agli Stati membri, bensì suggerendo loro un determinato comportamento; ■ le risoluzioni o dichiarazioni: possono essere adottate dal Consiglio europeo, dal Consiglio dell’UE e dal Parlamento europeo. Sono manifestazioni della volontà politica comune e consentono di trovare più facilmente un’intesa all’interno del Consiglio. Inoltre, garantiscono un livello minimo di coordinamento tra le autorità nazionali e comunitarie; ■ le comunicazioni: sono atti propri della Commissione per presentare nuovi programmi d’azione; ■ i libri verdi: sono atti che espongono idee per promuovere un dibattito pubblico a livello europeo; ■ i libri bianchi: fanno spesso seguito a un libro verde e contengono proposte di azione comunitaria riguardanti un settore specifico. Gli accordi internazionali Gli accordi internazionali della UE La UE conclude, con gli Stati non membri (Paesi terzi) e altre organizzazioni internazionali, accordi di cooperazione nei settori commerciale, industriale e tecnico e per la preparazione di un’eventuale adesione alla UE di nuovi Stati. Importanti accordi, per esempio, sono quello sullo Spazio Economico Europeo (SEE 1994) per la liberalizzazione degli scambi commerciali con Norvegia, Islanda, Liechtenstein e Svizzera e l’Accordo generale sulle tariffe doganali e il commercio (GATT 1994). Gli accordi tra gli Stati membri Si ricorre a tali accordi per disciplinare questioni che non sono di stretta competenza delle istituzioni europee, ma per le quali gli Stati hanno interesse a realizzare un coordinamento tra le diverse normative nazionali, creando una disciplina uniforme. Sono state stipulate, per esempio, convenzioni, sul riconoscimento reciproco delle società e delle persone giuridiche (1968), in materia di brevetti comunitari e sui contratti di viaggio (1970). Atti dell’UNWTO (United Nations World Tourism Organization) Sono atti con i quali l’UNWTO raccomanda, agli operatori pubblici e privati che operano nel settore turistico, codici di comportamento e regolamenti da applicare, sulla base di principi di sostenibilità e responsabilità. Uno di questi importanti atti è il Codice Mondiale di Etica del Turismo, adottato mediante risoluzione dall’Assemblea Generale dell’UNWTO di Santiago del Cile nel 1999.