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RISPOSTE CHIUSE DIRITTO ROMANO, Panieri di Diritto Romano

PANIERE COMPLETO RISPOSTE CHIUSE DIRITTO ROMANO VOTO 20/30

Tipologia: Panieri

2022/2023

Caricato il 25/09/2023

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beatrice-rigamonti-2 🇮🇹

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Le gentes, intese come comunità di culto  Le gentes, intese come comunità di cugini di primo grado  I consorzi familiari  Le leghe religiose DOMANDA 6 I clientes erano legati a Un patrono  Un datore di lavoro  Un libero artigiano  Un pater familias di origine plebea DOMANDA 7 Cos’è il Septimontium Il foedus tra i villaggi di tre colli  La successione dei sette re di Roma  La civitas dei sette colli  La federazione dei villaggi dei sette colli DOMANDA 8 La federazione dei triginta populi Albenses era una lega organizzata attorno a un centro religioso situato sul monte Albano in cui veniva venerata una comune divinità. Quale? Iuppiter Latiaris  Vesta  Nettuno  Giunone DOMANDA 9 La manumissio è Un atto di liberazione dello schiavo  Una vendita fittizia  Una forma di testamento  Una forma di fedecommesso DOMANDA 10 La gens è un istituto che, con altri nomi, si ritrova presso altri popoli indoeuropei? Sì, ad esempio presso i celti, i germani e i greci  No  Sì, ma solo presso i greci  Sì, ma solo presso i germani LEZIONE 2 DOMANDA 1 Con quale cerimonia religiosa il re latino-sabino era confermato nei suoi poteri? L’inaugurazione  La consacrazione  Nessuna cerimonia religiosa  La santificazione DOMANDA 2 Quante erano le antiche curiae e su che basi si strutturavano? 30, su base genetica  20, su base censitaria  50, su base genetica  15, su base elettiva DOMANDA 3 La curia era un insieme di viri, ovvero di Uomini liberi, adulti  Sacerdoti  Magistrati  Uomini schiavi, adulti DOMANDA 4 Il rex svolgeva funzioni religiose? Sì, certamente  No  No, perché era un laico  Sì, ma solo in epoca imperiale DOMANDA 5 Il rex della comunità latino-sabina era Vitalizio  Ereditario  Nominato dal Pontefice Massimo  Eletto dai tribuni della plebe DOMANDA 6 Cosa era la coercitio? Il potere del rex di repressione immediata, potendo così ordinare l’arresto  Il potere del magistrato di disporre il sequestro dei patrimoni  Il potere del rex di imporre il pagamento delle tass  Il potere del rex di consultare la divinità DOMANDA 7 I tribuni militum e i tribuni equitum erano Ufficiali dell’esercito  Difensori del popolo  Ufficiali dei Feziali  Prefetti del pretorio DOMANDA 8 Chi esercitava l’interregnum? Singoli membri del senato, a turno  L’assemblea di tutto il senato  Il figlio del re, prima di entrare in carica  Cittadini romani estratti a sorte DOMANDA 9 Quale assemblea approvava la lex curiata de imperio? I comizi curiati  Il senato  I comizi tributi  I capi delle curie, riuniti in assemblea DOMANDA 10 Della curia facevano parte I maschi al di sopra dei 17 anni  I maschi al di sopra dei 18 anni  I maschi al di sotto dei 18 anni  I maschi al di sopra dei 25 anni LEZIONE 87 DOMANDA 1 Era il diritto pontificale ius controversum?  Sì, nella diacronia e, pur non formalmente, anche nella sincronia  No  Sì, ma solo nella diacronia: in contemporanea non si disputava  Sì, completamente DOMANDA 2 Qual era la struttura del votum?  Atto unilaterale sempre condizionato  Atto contrattuale  Atto informale DOMANDA 3 I ludi magni in esame erano  Oggetto della promessa votiva  Presupposto del voto  Estranei alla struttura del voto DOMANDA 4 Come mai si trattava di voti pubblici?  Impegnavano la res publica tramite il magistrato  Erano eseguiti in senato  Impegnavano personalmente il magistrato che li pronunciava DOMANDA 5 Cosa vuol dire che un voto è ex certa pecunia?  Nella formula è indicata la somma da spendere per eseguirlo  Pur non indicata nella formula, la somma è stanziata  La somma sarà stanziata al momento dell’esecuzione  La somma è sancita nella formula, ma è il valore massimo DOMANDA 6 Per avere chiarimenti in merito a questioni di diritto privato ci si poteva rivolgere  Al pontefice delegato per quell’anno  Al pontefice massimo  A qualsiasi pontefice DOMANDA 7 Nelle questioni di diritto sacro pubblico ci si poteva rivolgere?  Al collegio, da parte del magistrato  Al pontefice annualmente delegato  Al collegio, da parte di qualsiasi cittadino  A qualsiasi pontefice DOMANDA 8 Come veniva formalizzato in questo caso il responso pontificale?  Con un decreto  Con un auspicio  Con un augurio DOMANDA 9 A quale organo spettava sancirne la esecutività?  Al senato  Al console  Ai tribuni della plebe  Ai concilia DOMANDA 10 In che cosa consisteva il praeire verbis?  Nella dettatura al magistrato delle parole della formula  Nella esatta pronuncia di esse  Nella correzione di errori di pronuncia LEZIONE 88 DOMANDA 1 In quale sede i pontefici potevano essere consultati informalmente? In senato, se ne facevano parte  Nel foro  Nei comizi DOMANDA 2 Nel 200 a.C. la repubblica si accingeva ad ingaggiare guerra contro Filippo di Macedonia  Annibale  I Galli  Gli Egiziani DOMANDA 3 Sulpicio Galba, console nel 200, apparteneva ad una fazione Avversa agli Scipioni  Alleata di Catone  Alleata degli Scipioni DOMANDA 4 Qual è il precedente più significativo, attestato nelle fonti, invocato Il voto del 217  Il voto del 240  Il voto del 202 DOMANDA 5 In questo, ed in ogni altro caso, la dichiarazione di guerra doveva essere votata Dal popolo, con apposita lex  Dal collegio degli auguri  Dai tribuni della plebe DOMANDA 6 A quale partito politico afferiva il pontefice massimo P. Licinio Crasso? Ad un partito rivale, ossia scipioniano  Allo stesso del console  Ad un partito rivale, ossia claudiano-serviliano DOMANDA 7 Perché della spesa richiesta dal voto si discute in senato? Era l’organo competente in materia finanziaria  Solo perché era stato già convocato  Si tratta di una forzatura politica: non era la sede  Solo perché i questori erano assenti DOMANDA 8 Perché interviene nella discussione il pontefice massimo? In quanto ex censore, poteva parlare tra i primi  Vi era stato apposta convocato  Nella sua qualità di capo del collegio pontificale  In quanto princeps senatus DOMANDA 9 Cosa vuol dire che un voto è ex incerta pecunia? Nella formula non è indicata la somma da spendere per eseguirlo  Pur non indicata nella formula, la somma è già stanziata a parte  La somma è indicata tra un minimo e un massimo  La somma è sancita nella formula, ma è il valore minimo DOMANDA 10 Chi propugnava la soluzione di un voto simile? Il console Sulpicio Galba  Il pontefice massimo  Catone  Il ledaer di una terza fazione LEZIONE 89 DOMANDA 1 Secondo P. Licinio Crasso il denaro destinato al voto avrebbe dovuto essere:  Separato e messo da parte  Separato e utilizzato per sacrifici a Giove  Mescolato con gli altri fondi da destinarsi a spese erariali DOMANDA 2 Come mai, ad avviso del pontefice massimo, un voto ex incerta pecunia avrebbe comportato rischi?  Sarebbe stato insuscettibile di un corretto adempimento  Sarebbe stato invalido  Sarebbe stato impossibile DOMANDA 3 Se oggetto della promessa votiva fosse stata una somma imprecisa, tale sarebbe potuta essere anche  La modalità di avveramento della condizione  La modalità di conduzione della guerra  La sorte personale del console promittente  La sorte del consolato inteso come magistratura DOMANDA 4 Quale poteva essere l’obiettivo politico sotteso all’obiezione mossa da P. Licio Crasso?  Non far utilizzare quella somma da un nemico politico  Acquisire alla cassa dei pontefici la somma stanziata  Destinare la somma a precise cerimonie  Utilizzare quella somma per la guerra contro altre potenze DOMANDA 5 Come reagisce il console Galba in senato?  Con apparente acquiescenza, potrà rivalersi in altra sede  Rinfocola direttamente la polemica  Rinuncia alle sue pretese DOMANDA 6 A chi viene demandata la decisione sulla regolarità di un votum ex incerta pecunia?  Al collegio dei pontefici  Agli auguri  Ai pontefici come singoli  Alla commissione affari religiosi del senato DOMANDA 7 Quanti erano nel 200 i componenti il collegio pontificale?  9  11  7 DOMANDA 8 A parte il pontefice massimo, essi risultavano equamente divisi fra  Patrizi e plebei  Maggiorenni e minorenni  Uomini ed eunuchi DOMANDA 9 Potevano i pontefici aver occupato anche cariche politiche?  Sì, certamente  Soltanto prima di diventare sacerdoti  Soltanto dopo aver abbandonato la carica sacerdotale DOMANDA 10 Di quale grande leader politico Licinio Crasso era sodale?  Cornelio Scipione  Q. Fabio Massimo  Catone il Censore  Fabio Pittore LEZIONE 92 DOMANDA 1 Con i voti del 191 la repubblica si impegnava ad allestire giochi della durata di  10 giorni  5 giorni  3 giorni DOMANDA 2 Con i voti del 191 la repubblica si impegnava altresì  Ad offrire doni agli dei  Ad offrire un solo dono  A costruire altari DOMANDA 3 In base alla clausola ex incerta pecunia il budget dei giochi sarebbe stato poi fissato  Dal senato  Dal console in carica  Dai questori  Dai pontefici DOMANDA 4 In caso di avveramento della condizione, quando il voto avrebbe dovuto essere eseguito?  Quando lo avesse disposto il senato  Immediatamente, da parte del magistrato  Quando i comizi lo avessero ordinato  5 anni dopo DOMANDA 5 Le altre clausole (concernenti il luogo, l’identità del celebrante) appaiono  Clausole cautelari e di stile  Giuridicamente necessarie  Non originali: sono un falso liviano DOMANDA 6 In che cosa il voto di Ambracia si distingueva dai precedenti?  Era un voto pubblico ma non autorizzato dal senato  Non era un voto di ludi  Non era un voto di guerra DOMANDA 7 Qual era la condizione apposta al voto?  La vittoria nella imminente battaglia  La resa di Ambracia  Il trionfo di M. Fulvio Nobiliore DOMANDA 8 Da chi venne pronunciato il voto?  Da M. Fulvio Nobiliore  Da un delegato del senato  Dal sacerdote incaricato DOMANDA 9 Era anche questo voto ex incerta pecunia?  Sì  No, il Nobiliore aveva estratto dal bottino una somma ben precisa  No, era formalmente ex certa pecunia DOMANDA 10 A quale organo spettava la ratifica del voto, con la risoluzione delle questioni di spesa?  Al senato  Al collegio augurale  Ai questori LEZIONE 93 DOMANDA 1 Sulla questione della spesa quale organo viene alfine consultato? Il collegio dei pontefici  Il senato, costituito in commissione speciale  Il solo pontefice massimo DOMANDA 2 Chi lo consulta, in assenza dei consoli? Il pretore urbano  Il pretore peregrino  Il tribuno della plebe DOMANDA 3 Qual è il tenore del responso? Che la questione non è giuridicamente rilevante  Che la questione ha rilevanza penale  Che la questione ha rilevanza sacrale DOMANDA 4 La somma viene poi calcolata in quella voluta dal Nobiliore? No, con un limite massimo inferiore  Sì, certamente  No, assai più cospicua DOMANDA 5 In base al responso ottenuto un votum ex incerta pecunia può ritenersi preferibile perché Non perché consente questo  Consente al senato di adeguare la spesa alle capacità del condottier  Consente una miglior ripartizione del bottino di guerra DOMANDA 6 Secondo l’ipotesi da noi formulata la ratio decidendi del decreto del 200 sarebbe consistita Nel non congelare da subito somme, che andavano invece utilizzate per la guerra che si chiedeva agli dei di vincere  Nel congelare da subito somme, senza dunque utilizzarle per la guerra, ai fini di una corretta esecuzione del voto  Nella fissazione di un massimo da utilizzare, anziché di un minimo  Nella fissazione di un minimo da utilizzare, anziché di un massimo DOMANDA 7 Alla stessa ratio era forse ispirata La norma decemvirale sullo statuliber  La giurisprudenza augurale  La legge Ortensia del 300 DOMANDA 8 In base alla nostra riflessione la regola applicata sarebbe stata di origine Giurisprudenziale  Legislativa  Consuetudinaria  Giurisdizionale DOMANDA 9 Quale principio, tuttora esistente, sarebbe poi da essa disceso? Finzione di adempimento della condizione  Mancato avveramento della condizione  Pendenza della condizione  Carattere risolutivo, anziché sospensivo della condizione DOMANDA 10 Esso risulta come tale sancito in età romana? Sì, in età classica  No  Sì, ma non prima di Giustiniano LEZIONE 94 DOMANDA 1 In quale caso la condizione si ha per avverata?  Quando il mancato avveramento è dipeso dal fatto della parte controinteressata  Quando non è ancora verificata, ma è probabile che lo sarà  Quando non si è avverata per colpa di un terzo estraneo  Quando ne ha impedito l’avveramento una vis maior DOMANDA 2 Quale norma oggi vigente prevede ciò?  Art. 1159 c.c.  Art. 7 legge speciale sugli elementi accidentali  Art. 876 BGB  Art. 2042 c.c. DOMANDA 3 Al di là di ogni motivazione formale, la riforma del voto ex incerta pecunia  Semplificava di molto un’importante pratica cultuale  Segnava un progresso nella maturazione della coscienza religiosa romana  Complicava notevolmente i rapporti con le divinità  Rendeva più rigoroso il rispetto dei riti DOMANDA 4 Il voto del 172 a quale guerra si riferisce?  A quella contro Perseo  A quella contro Filippo VI di Macedonia  A quella contro Cartagine  A quella contro Antioco IV di Siria DOMANDA 5 Questo risulta espressamente dal tenore della formula?  No  Sì, chiaramente  Sì, indirettamente  Nessuno spunto nelle fonti DOMANDA 6 Quale l’oggetto dell’offerta fatta agli dei?  Ludi e doni  Solo ludi  Solo doni  Dedicazione di statue DOMANDA 7 Quale l’oggetto della richiesta?  Che la repubblica conservi il proprio status nei successivi dieci anni  La sopravvivenza della repubblica nei successivi cinque anni  La sconfitta del nemico  Il fortunato inizio della campagna di guerra DOMANDA 8 È anche questo un voto ex incerta pecunia?  Sì  No, ex certa  Nessun riferimento alla spesa  Ex certa solo rispetto al valore dei doni DOMANDA 9 Viene formalmente interpellato il collegio dei pontefici?  No  Sì  Solo il pontefice massimo  La maggioranza dei pontefici presenti in senato DOMANDA 10 Chi è il pontefice massimo nel 172?  M. Emilio Lepido  Ancora P. Licinio Crasso  Q. Mucio Scevola  L. Cornelio Lentulo LEZIONE 97 DOMANDA 1 Nell’Editto sugli impedimenti matrimoniali del 295 d.C. Diocleziano statuisce che:  Il favore degli Dei per il nomen Romanum dipende dalla vita pia, religiosa, quieta e casta del popolo  Gli apostati non possono sposarsi  Gli schiavi non possono sposarsi  Il favore degli Dei per il nomen Romanum dipende dai sacrifici religiosi DOMANDA 2 L’Editto sugli impedimenti matrimoniali del 295 d.C. di Diocleziano ci è pervenuto tramite  Il Codex Gregorianus  Il Codex Iustinianus  Il Codex Theodosianus  Le Novellae constitutiones DOMANDA 3 Mediante l’Editto del 311 d.C. Galerio riconosce  La libertà di culto ai cristiani  La libertà religiosa ai cristiani  Il cristianesimo come religione di Stato  Il cristianesimo come religione ufficiale dell’Impero DOMANDA 4 Quando Costantino e Licinio promulgano l’Editto di Milano?  Nel 313 d.C.  Nel 380 d.C.  Nel 360 d.C.  Nel 311 d.C. DOMANDA 5 La notizia e il contenuto dell’Editto di Milano ci sono stati trasmessi da  Lattanzio e Eusebio di Cesarea  Giustiniano  La legge XII Tavole  Cicerone DOMANDA 6 Quale Imperatore assume per la prima volta il titolo di pontifex maximus?  Augusto  Teodosio  Graziano  Antonino Pio DOMANDA 7 Quale Imperatore rinunzia per la prima volta al titolo di pontifex maximus?  Graziano  Teodosio  Costantino  Diocleziano DOMANDA 8 Mediante quale provvedimento imperiale il cristianesimo è proclamato religione ufficiale dell’Impero?  L’Editto di Tessalonica (Cunctos populos)  L’Editto di Milano  La constitutio Antoniniana  L’Editto di Galerio DOMANDA 9 L’Editto di Tessalonica (Cunctos populos) ci è pervenuto tramite  Il Codex Theodosianus e il Codex Iustinianus Il Codex Gregorianus  Gellio  I Digesta DOMANDA 10 Per quale ragione Costantino in una costituzione del 319 d.C., collocata in CTh. 16,2,2, esenta i chierici dall’assunzione dei munera?  Perché ritiene necessario che essi non siano sottratti ai servizi divini  Perché non li reputa in grado di assumerli  Perché li considera alieni iuris  L’Imperatore non esplicita le ragioni sottese all’emanazione di tale provvedimento LEZIONE 98 DOMANDA 1 Che cosa sono le Novellae constitutiones?  Una raccolta di costituzioni emanate da Giustiniano tra il 535 e il 565 d.C.  Una raccolta di costituzioni imperiali redatta per ordine di Giustiniano e pubblicata nel 529 d.C.  Una raccolta di costituzioni imperiali redatta per ordine di Teodosio II e pubblicata nel 438 d.C.  Una compilazione di frammenti di opere di giuristi romani DOMANDA 2 La definizione giustinianea del rapporto tra sacerdotium e imperium in termini di consonantia si rinviene  Nelle Novellae constitutiones  Nel Codex Iustinianus  Nei Digesta  Nelle Institutiones DOMANDA 3 Nella praefatio della Novella 6 con quale termine è definita l’interazione tra potere sacerdotale e potere imperiale  Consonantia  Utilitas  Concordia  Aequitas DOMANDA 4 La Novella 6 a chi è indirizzata  A Epifanio, arcivescovo di Costantinopoli  Al prefetto del pretorio  Al defensor civitatis  A Triboniano DOMANDA 5 La Novella 6 in che anno è stata emanata?  Nel 535 d.C.  Nel 565 d.C.  Nel 500 a.C.  Nel 380 d.C. DOMANDA 6 Nella praefatio della Novella 6 sacerdotium e imperium vengono definiti come  I massimi doni elargiti da Dio agli uomini  I due soli  Poteri detenuti dall’Imperatore  Sacerdotium e imperium non vengono definiti nella praefatio della Novella 6 DOMANDA 7 L’origine di sacerdotium e imperium è  Divina  Popolare  Divina per il sacerdotium e popolare per l’imperium  Popolare per il sacerdotium e divina per l’imperium DOMANDA 8 Nella Novella 14 del 535 Giustiniano disciplina  La proibizione e la punizione del lenocinio  La riforma amministrativa delle province imperiali  Le competenze del frumentarius  I requisiti di ordinazione dei chierici DOMANDA 9 Quale termine è adoperato nella praefatio della Novella 6 per indicare l’origine di sacerdotium e imperium  Principium  Fundamentum  Origo  Consonantia DOMANDA 10 Il concetto di “origine” del potere e quello di “fondamento” del potere  Vanno tenuti distinti  Coincidono  Non sono presenti nelle fonti antiche  Coincidono solo in epoca repubblicana LEZIONE 99 DOMANDA 1 Con la costituzione Deo auctore È ordinata la compilazione dei Digesta  È ordinata la compilazione delle Novellae constitutiones  Sono promulgate le Institutiones di Gaio  Sono promulgati i Digesta DOMANDA 2 Chi è l’autore della costituzione Deo auctore Giustiniano  Triboniano  Gaio  Teodosio II DOMANDA 3 Si può parlare di una separazione tra sacerdozi e magistrature in epoca repubblicana? No, il sistema repubblicano si caratterizza per una costante interazione tra i due poteri  Sì, certamente  Sì ed è quanto emerge dalla nozione di ius publicum (D. 1,1,1,2)  No, perché entrambi i poteri hanno fondamento popolare DOMANDA 4 In D. 1,4,1 è richiamata una lex regia in base alla quale Il popolo concede l’imperium all’Imperatore  Viene proclamato rex Numa Pompilio  Viene disciplinata la successione testamentaria  Vengono aboliti i comitia curiata DOMANDA 5 Nella Novella 105 del 536 si legge che Dio ha inviato l’Imperatore agli uomini come lex animata  Il sacerdotium ha fondamento divino  L’imperium deve provvedere all’utilitas del popolo  I sacerdotes costituiscono l’antecedente repubblicano del sacerdotium DOMANDA 6 In epoca imperiale il popolo perde ogni rilevanza e trasferisce all’Imperatore ogni proprio potere? No, ancora nel VI secolo d.C. il fondamento dell’imperium è popolare, come si evince anche da D. 1,4,1  Sì, certamente  Sì e già dall’epoca repubblicana  Sì, il popolo assume rilievo solo ai fini dell’ordinazione dei vescovi DOMANDA 7 Nel sistema giuridico romano si può parlare di coesistenza dell’aspetto divino e dell’aspetto umano del potere imperiale? Sì, sin dall’epoca repubblicana e ancora in epoca imperiale  No  Sì, ma solo in epoca repubblicana  Non è un dato che emerge dalle fonti DOMANDA 8 Nella praefatio della Novella 62 Giustiniano Ricorda la preminenza rivestita dal senato nei tempi più antichi  Disciplina le funzioni del defensor civitatis  Fornisce la definizione di ius publicum  Ricorda la preminenza rivestita dalle Vestali nei tempi più antichi DOMANDA 9 Quale autore ritiene che da D. 1,4,1 emerga il «‘de profundis’ del populus Romanus»? Riccardo Orestano  Fritz Schulz  Alberto Burdese  Salvatore Riccobono DOMANDA 10 Il passaggio dall’epoca repubblicana a quella imperiale è segnato da un mutamento nel fondamento dell’imperium? No, vi è continuità nel fondamento  Sì, certamente  Sì, perché il fondamento da popolare diventa divino  Sì, perché l’imperium scompare in epoca imperiale LEZIONE 102 DOMANDA 1 Le Novelle si caratterizzano per una prevalenza di tematiche di diritto pubblico o di diritto privato?  Vi è una prevalenza di tematiche di diritto pubblico  Non c’è alcuna prevalenza delle une o delle altre  Vi è una prevalenza di tematiche di diritto privato  Vi è una prevalenza di tematiche di diritto privato, con particolare riferimento alla materia dei contratti DOMANDA 2 Nelle Novelle Giustiniano si sofferma sui requisiti di ordinazione del sacerdotium?  Sì certamente  I requisiti di ordinazione del sacerdotium non sono oggetto di trattazione nelle Novelle DOMANDA 3 Tra i requisiti di ordinazione sanciti da Giustiniano nella Novella 6 particolare rilevanza è assunta dall’imposizione del celibato?  Sì con riferimento ai vescovi, ai presbiteri, ai diaconi, alle diaconesse e ai suddiaconi  No, il celibato non rientra tra i requisiti di ordinazione  Sì, solo con riferimento agli uomini mentre non è previsto l’obbligo di nubilato per le donne  Sì, ma solo con riferimento ai vescovi DOMANDA 4 Per quale ragione secondo Giustiniano coloro i quali accedono al sacerdotium devono rendersi testimoni di pudicitia e di honestas?  Perché da queste caratteristiche consegue il favor Dei per l’imperium e la prosperità della vita pubblica  Perché è previsto dalla Sacra Scrittura  Non sono espresse da Giustiniano le motivazioni sottese a tale prescrizione  Perché è previsto nella legge delle XII Tavole DOMANDA 5 Nell’ epilogus della Novella 6 si legge che i sacerdoti che non osservano le prescrizioni sancite da questa costituzione vanno incontro a determinate conseguenze. Quali?  Sono rimossi e posti in condizione di non poter nuocere perché la loro presenza rappresenta un “pericolo sociale”  Sono condannati ai lavori nelle miniere  Sono esiliati  Sono trasferiti presso un’altra diocesi DOMANDA 6 Pudor e pudicitia sono concetti giuridici?  Sì, sono strettamente connessi all’idea di iustitia  No, sono concetti che troviamo esclusivamente nelle fonti letterarie  Sì ma parzialmente  No, sono concetti che troviamo esclusivamente nella Patristica DOMANDA 7 Perché nella Novella 133 Giustiniano sottolinea l’importanza della preghiera dei sacerdoti per l’imperium?  Perché essa garantisce la prosperità della res publica, il successo degli eserciti e la retta amministrazione delle civitates  Per indurre il popolo a convertirsi al cristianesimo  Perché il cristianesimo era religione di Stato DOMANDA 8 La legislazione giustinianea disciplina il sacerdotium?  Sì, specialmente nelle Novelle  No, la disciplina del sacerdotium si rinviene solo nelle fonti epigrafiche DOMANDA 9 Quale è la ratio dell’attenzione dedicata al sacerdotium da parte di Giustiniano?  Per il ruolo riconosciuto al sacerdotium quale intermediario tra Dio e Imperatore e per la “funzione sociale” da esso espletata  Perché Giustiniano era di religione cristiana  Perché il fondamento del potere sacerdotale è popolare DOMANDA 10 Nella Novella 6 si legge che qualora debba procedersi all’ordinazione di un vescovo occorre anzitutto esaminare  Se egli si sia reso testimone di una vita onesta  Se egli sia maggiorenne  Se egli abbia presentato apposita istanza all’Imperatore  Se egli abbia domicilio all’interno della diocesi LEZIONE 103 DOMANDA 1 Ai fini dell’ordinazione è ammesso che il vescovo abbia figli? No e non è nemmeno ammesso con riferimento ai chierici  Sì, certamente  Sì, il divieto di avere figli è imposto esclusivamente ai diaconi  Sì, il divieto di avere figli è imposto esclusivamente alle diaconesse DOMANDA 2 Il divieto di avere figli imposto a vescovi e chierici trova fondamento nelle Sacre Scritture? No, tanto che San Paolo suppone che il vescovo abbia prole (I ad Timoth. 3,4-5)  Sì, certamente  Sì, ma solo in relazione ai vescovi  Sì, ma solo in relazione ai chierici DOMANDA 3 Giustiniano disciplina la posizione delle diaconesse? Sì nella Novella 6  No  Sì nella Novella 5  Sì, ma non nelle Novelle DOMANDA 4 Quali sono le conseguenze dell’inosservanza dell’obbligo di nubilato per le diaconesse? La pena di morte, successivamente attenuata con la reclusione a vita in un monastero femminile  La destituzione dall’ordine sacerdotale  La condanna ai lavori nelle miniere  La reclusione in carcere DOMANDA 5 A quale conseguenza va incontro il vescovo che abbia commesso azioni illecite? All’impossibilità di conseguire l’episcopato  Alla pena di morte  Alla reclusione a vita in un monastero maschile  Ai lavori nelle miniere DOMANDA 6 È consentito ai vescovi di assentarsi dalla Chiesa loro assegnata? Sì, previa autorizzazione dell’Imperatore o del Patriarca o del metropolita  Sì, previa autorizzazione del Metropolita  No, in nessun caso  Sì ma solo per due anni DOMANDA 7 Perché Giustiniano prevede specifiche disposizioni volte a garantire una costante presenza dei vescovi a livello locale? Perché i vescovi erano considerati dei veri e propri punti di riferimento per il popolo e portavoce dei diritti dei più deboli  Perché tramite essi l’Imperatore esercitava un controllo sul popolo  Perché i vescovi erano funzionari delegati imperiali a livello locale  Non sono previste in tal senso specifiche disposizioni DOMANDA 8 Ai fini dell’ordinazione è richiesto al vescovo il pagamento di una somma di denaro? No, tra i requisiti di ordinazione sanciti da Giustiniano rientra anche quello relativo alla necessità che la stessa non sia avvenuta all’esito del pagamento di una somma di denaro  È richiesto il pagamento di un tributo all’Imperatore  È richiesto il pagamento di un tributo al Metropolita  No, il pagamento di una somma di denaro è richiesto solo ai presbiteri DOMANDA 9 Il divieto di mercimonio delle cariche ecclesiastiche emerge per la prima volta nella legislazione di Giustiniano? No, è evidenziato da fonti precedenti come, ad es., nelle opere dei Padri della Chiesa  Sì, certamente  No, è evidenziato già nei Digesta  No, è evidenziato da fonti precedenti come, ad es., nelle opere di Cicerone DOMANDA 10 Nella Novella 6 Giustiniano disciplina alcuni profili inerenti all’ordinazione delle diaconesse. A quale antico ordine le paragona? Alle Vestali  Ai Flamini  Agli Auguri  Ai Feziali LEZIONE 104 DOMANDA 1 Nella Novella 6 si legge che il vescovo non può accedere al sacerdotium versando del denaro o conferendo in cambio altre cose. Quale è la motivazione di tale prescrizione?  L’ordinazione è concessa direttamente da Dio e, pertanto, non può essere ricevuta dietro il pagamento di una somma denaro  Questa prescrizione non è sancita con riferimento al vescovo ma solo con riferimento ai diaconi  L’ordinazione è concessa dal popolo e, pertanto, il vescovo non dovrebbe versare alcunché alla Chiesa  Il vescovo non avrebbe dovuto versare del denaro ai fini dell’ordinazione ma solo una volta fatto accesso al sacerdotium DOMANDA 2 Qualora il vescovo sia stato ordinato all’esito del pagamento di una somma di denaro quale sanzione è stabilita da Giustiniano nelle Novella 6?  La decadenza dal sacerdotium e la restituzione di quanto versato ai fini dell’ordinazione da parte di colui il quale abbia ricevuto il pagamento  La temporanea decadenza dal sacerdotium e il relativo reintegro decorso un anno dall’accertamento dell’illecito pagamento  La pena di morte  La reclusione in un monastero a vita DOMANDA 3 In quali Novelle Giustiniano si occupa della tutela della vita religiosa dei monaci?  Nella Novella 5 e nella Novella 133  Nella Novella 123 e nella Novella 133 DOMANDA 4 Riguardo ai monaci cosa dispone una costituzione di Valentiniano, Teodosio e Arcadio del 390?  Che i monaci devono risiedere al di fuori dei centri abitati ove possano raccogliersi in preghiera e non essere distratti dalle umane sollecitudini  Che i monaci sono esentati dal versamento dei tributi  Che i monaci possono sposarsi ed avere figli  Il divieto di spostarsi dal monastero in cui sono stati collocati DOMANDA 5 Riguardo ai monaci cosa dispone una costituzione di Leone e Antemio del 471?  Vieta loro di uscire dai monasteri e di fare ingresso nelle città al fine di evitare dispute sulla religione e la seduzione degli animi del popolo  Vieta loro all’accesso alle tabernae e di giocare ai dadi  Vieta ai monaci di sposarsi ed avere figli  Vieta ai monaci di vivere nei centri abitati DOMANDA 6 Nella Novella 5 Giustiniano disciplina alcune implicazioni derivanti dall’abbandono del monastero da parte del monaco sui beni appartenenti a quest’ultimo. Quali?  I beni appartenenti al monaco sono acquisiti al monastero  I beni appartenenti al monaco sono devoluti al popolo  I beni appartenenti al monaco sono acquisiti al patrimonio dell’Imperatore  I beni appartenenti al monaco vengono confiscati DOMANDA 7 In quali ipotesi, secondo quanto disposto dalla Novella 123, al monaco è riconosciuto, sia pure entro certi limiti, il potere di disporre del proprio patrimonio anche dopo la monacazione?  Qualora il monaco abbia figli  Qualora il monaco abbia fatto istanza all’Imperatore  Qualora il monaco sia stato autorizzato dal Patriarca  In nessuna ipotesi DOMANDA 8 In quale Novella Giustiniano disciplina la costruzione dei monasteri?  Nella Novella 5  Nella Novella 6  Nella Novella 8  Nella Novella 133 DOMANDA 9 Nella Novella 6 quali sanzioni sono comminate al laico che abbia ricevuto del denaro ai fini dell’ordinazione del vescovo?  La restituzione alla chiesa di quanto ricevuto nella misura del doppio  La consegna di quanto ricevuto al metropolita DOMANDA 10 In quale Novella Giustiniano dispone che i vescovi debbano vigilare sugli spostamenti dei monaci?  Nella Novella 5  Nella Novella 78  Nella Novella 124  Nella Novella 6 LEZIONE 107 DOMANDA 1 Nel marzo del 536 Papa Agapito I Non riconosce la nomina di Antimo a Patriarca di Costantinopoli e fa eleggere al suo posto Mena  Convoca il Concilio di Nicea  Proclama il cristianesimo religione ufficiale dell’Impero  Indice il sinodo Costantinopolitano DOMANDA 2 Quale questione è affrontata durante il sinodo Costantinopolitano del 536? Quella relativa alla condanna del monofisismo  Quella relativa alla condanna dell’apostasia  Quella relativa all’obbligo di celibato per i vescovi DOMANDA 3 Mediante la Novella 42 Giustiniano Traduce sul terreno dell’imperium i risultati del sinodo Costantinopolitano del 536  Dispone la soppressione di alcune diocesi e di alcuni vicariati  Disciplina alcuni aspetti inerenti alle competenze del defensor civitatis  Pronuncia un anatema nei confronti dei monofisiti DOMANDA 4 Nella Novella 42 è adoperato il termine consonantia, in riferimento a cosa? Alle sentenze emanate dal sacerdotium e dall’imperium che sono espressione della consonantia tra i due poteri, originata dallo stretto rapporto fra le forme divine (diviniora) e le forme umane (humana)  Al compimento dell’opera compilatoria di Giustiniano che ha consentito il passaggio da una situazione di confusione del sistema giuridico a una riunione ‘armonica’ di costituzioni imperiali e di opere dei giuristi  Alla necessità di una collaborazione tra sacerdotium e imperium per l’utilitas del genere umano  Alla fusione tra ius civile e ius praetorium DOMANDA 5 Cosa si intende per monofisismo? Una dottrina teologica che nega la duplice natura, divina e umana, di Cristo  Una dottrina teologica che sostiene che Cristo partecipi della natura di Dio Padre, ma in modo inferiore e derivato  Una dottrina teologica che nega la natura umana di Cristo DOMANDA 6 Mediante la Novella 11 Giustiniano Disciplina alcune competenze dell’arcivescovo di Prima Giustiniana  Disciplina alcune competenze di Papa Agapito I  Disciplina alcune competenze dei responsarii  Disciplina alcune competenze del praefectus praetorio DOMANDA 7 Quali territori vengono assoggettati alla città di Prima Giustiniana con la Novella 11? La Dacia Ripense, la Mesia I, la Dardania, la Prevalitana, la Macedonia II e la Pannonia Valeria  La Dacia Ripense, la Mesia I, la Dardania, la Prevalitana, la Macedonia II e la Pannonia II  La Dardania, la Prevalitana, la Macedonia II e l’Epiro  La Dacia Ripense, la Mesia I, la Dardania, la Prevalitana DOMANDA 8 Le veci della sede apostolica di Roma sono attribuite all’arcivescovo di Prima Giustiniana Nella Novella 131  Nella Novella 11  Nella Novella 42 DOMANDA 9 In quale periodo Giustiniano realizza un ampio programma di riforma dell’amministrazione centrale e provinciale dell’Impero? Nella Novella 131  Tra il 535 e il 539 d.C. DOMANDA 10 Quale programma di riforma attua Giustiniano tra il 535 e il 539 d.C.? Riforma dell’amministrazione centrale e provinciale dell’Impero  Riforma della successione ab intestato  Riforma dello ius liberorum  Nessun programma di riforma LEZIONE 108 DOMANDA 1 La Novella 8 è qualificata da Giustiniano come lex generalis e per questo è stata definita dalla dottrina romanistica come una “legge-quadro” in materia di riforme politico-amministrative. Per quale ragione?  Perché si trattava di un provvedimento generale volto ad individuare e fissare le direttive fondamentali per la riorganizzazione politico-amministrativa dell’Impero  Perché produceva effetti nei confronti di tutto il popolo, inclusi gli schiavi e gli impuberi  Perché disciplinava casi particolari, relativi a specifiche fattispecie concrete della riforma politico- amministrativa dell’Impero  Perché si trattava di un provvedimento generale ed astratto, non producente effetti giuridici DOMANDA 2 Quale competenza è attribuita al vescovo nella Novella 8?  Quella di sorvegliare i funzionari imperiali e informare l’Imperatore circa gli illeciti da essi commess  Quella di difendere il popolo nei giudizi tributari  Quella di nominare il pater civitatis DOMANDA 3 Quale competenza è attribuita al vescovo nell’editto annesso alla Novella 8, ulteriore rispetto a quella già stabilita dalla medesima Novella?  Quella di sorvegliare il buon operato dei defensores civitatum  Nessuna DOMANDA 4 Mediante la Novella 15 Giustiniano  Detta disposizioni in relazione al defensor civitatis  Detta disposizioni in relazione agli economi  Condanna la dottrina dei monofisiti DOMANDA 5 Quale era la funzione principale del defensor civitatis?  Quella di difesa del popolo contro le vessazioni dei potenti e, in particolare, dei funzionari della cancelleria e del governatore  Quella di provvedere all’amministrazione militare e civile dell’Impero  Quella di sorvegliare la corretta amministrazione dei beni ecclesiastici  Quella di difesa del popolo nei giudizi contro i funzionari imperiali DOMANDA 6 Nella Novella 15 si legge che la nomina dei defensores civitatum è attribuita ai possessores, ai vescovi, ai chierici e alle persone di buona fama, sotto il controllo di quale funzionario?  Il prefetto del pretorio  Il prefetto dell’annona  Il prefetto dei vigili DOMANDA 7 Quale competenza è attribuita al vescovo nella Novella 128?  Quella di nominare il pater civitatis e il frumentarius  Quella di nominare il quaestor  Quella di nominare il rector provinciae DOMANDA 8 La Pragmatica sanctio pro petitione Vigilii del 554 è emanata su richiesta di Papa Vigilio per  Ristabilire l’assetto politico, economico e giuridico dell’Italia, profondamente turbata da lunghe lotte contro gli Ostrogoti  Procedere a una riforma dell’amministrazione militare dell’Impero, dopo le lunghe lotte contro gli Ostrogoti  Procedere a una riforma dell’amministrazione fiscale dell’Impero  Ristabilire l’ordine politico e religioso dell’Italia, profondamente turbata dalle eresie DOMANDA 9 L’estensione all’Italia dell’obbligo di applicare il Codice, il Digesto e le Novelle è stata disposta mediante  La Pragmatica sanctio pro petitione Vigilii  La Novella 8  La Novella 123  L’editto annesso alla Novella 8 DOMANDA 10 Quale competenza è attribuita al vescovo mediante la Pragmatica sanctio pro petitione Vigilii  La partecipazione alla nomina del governatore provinciale  La partecipazione alla nomina del defensor civitatis  Nessuna  La riscossione dei tributi nelle province dell’Impero LEZIONE 109 DOMANDA 1 Mediante la Novella 28 Giustiniano Riconduce in un’unica provincia i territori dell’Elenoponto e del Ponto Polemoniaco  Disciplina le competenze del praetor plebis  Eleva la Palestina a dignità proconsolare OMANDA 2 Nella Novella 28 Giustiniano afferma che alcuna innovazione deve interessare il sacerdotium e, quindi, dispone che L’ordinazione dei vescovi metropoliti avrebbe dovuto continuare a svolgersi a Costantinopoli e che coloro i quali dipendono da questi ultimi devono essere ordinati per mano dei vescovi cui è affidata la cura della metropoli stessa  Non devono essere istituite nuove diocesi senza l’espressa autorizzazione del Patriarca e del vescovo metropolita competente  L’ordinazione dei vescovi metropoliti sarebbe stata nulla laddove fosse avvenuta senza l’espressa autorizzazione del Patriarca DOMANDA 3 Mediante la Novella 29 Giustiniano Unifica la Paflagonia e l’Onoriade sotto la denominazione di Paflagonia  Disciplina le competenze del quaestor sacrii palatii  Eleva la Dacia a dignità proconsolare DOMANDA 4 Mediante la Novella 31 Giustiniano Stabilisce le circoscrizioni e i presidi dell’Armenia, disponendo una divisione del territorio in quattro province  Stabilisce le circoscrizioni e i presidi della Paflagonia, disponendo una divisione del territorio in quattro province  Riforma lo ius liberorum  Disciplina i requisiti di ordinazione dei chierici DOMANDA 5 In quali Novelle Giustiniano tratta della questione relativa alla riorganizzazione del territorio dell’Armenia? Nella Novella 21, nella Novella 31 e nell’Editto 3  Nella Novella 21, nella Novella 31 e nell’Editto 8  Nella Novella 7 e nella Novella 133  Nella Novella 28, nella Novella 29 e nella Novella 30 DOMANDA 6 Mediante la Novella 30 Giustiniano Disciplina le funzioni e le competenze del proconsole della Cappadocia  Disciplina le funzioni e le competenze del proconsole dell’Armenia  Stabilisce le circoscrizioni e i presidi della Paflagonia, disponendo una divisione del territorio in quattro province  Eleva la Dalmazia a dignità proconsolare DOMANDA 7 Nella Novella 30 tra le competenze del proconsole della Cappadocia figurano anche Quelle inerenti ai reati di ratto e stupro delle vergini  Quelle inerenti al crimen ambitus DOMANDA 8 Mediante la Novella 103 Giustiniano Eleva la Palestina a dignità proconsolare  Disciplina i requisiti di ordinazione delle diaconesse  Disciplina alcuni aspetti relativi all’episcopalis audientia  Traduce sul terreno secolare i risultati del Sinodo costantinopolitano del 536 DOMANDA 9 Mediante la Novella 154 Giustiniano Dispone sanzioni nei confronti di coloro i quali contraggono nozze illecite nella Mesopotamia e nell’Osroene  Detta disposizioni a tutela della vita religiosa dei monaci DOMANDA 10 Giustiniano realizza un ampio programma di riforma dell’amministrazione centrale e provinciale dell’Impero tra il 535 e il 539 d.C., di cui le Novelle ci danno notizia. Si tratta di interventi che concernono anche il sacerdotium? Sì, sia in relazione agli interventi diretti a prevenire e reprimere il fenomeno di venalità delle cariche che al riordino delle diocesi e dei vicariati  No  Sì, ma solo in relazione agli interventi diretti a prevenire e reprimere il fenomeno di venalità delle cariche  Sì, ma solo in relazione alla definizione dei requisiti di ordinazione dei membri del sacerdotium presenti nei territori interessati dalla riforma LEZIONE 112 DOMANDA 1 In quale Novella è predisposta una risistemazione della materia dei canoni?  Nella Novella 131  Nella Novella 42  Nella Novella 7  Nella Novella 133 DOMANDA 2 In che anno Giustiniano emana la Novella 131?  Nel 545 d.C.  Nel 535 d.C.  Nel 565 d.C. DOMANDA 3 Giustiniano conferisce valore di legge ai canoni approvati in alcuni concili. Quali?  I concili di Nicea, Costantinopoli, Efeso e Calcedonia  I concili di Costantinopoli, Efeso e Sardica  I concili di Efeso, Calcedonia e Sardica  I concili di Nicea, Tiro e Calcedonia DOMANDA 4 Nella Novella 131 Giustiniano si occupa della materia ereditaria?  Sì, con riferimento alla successione di monaci e vescovi  No  Sì, con riferimento alla successione delle diaconesse DOMANDA 5 Nella Novella 131 è ribadito il primato del Papa e della sede apostolica romana rispetto  Al Patriarca di Costantinopoli  Non è un dato emergente dalla Novella 131  Al quaestor sacrii palatiii DOMANDA 6 In che anno Giustiniano emana la Novella 83?  Nel 539 d.C.  Nel 535 d.C.  Nel 565 a.C. DOMANDA 7 Nelle Novelle Giustiniano tratta dell’episcopalis audientia?  Sì, nella Novella 79, nella Novella 83, nella Novella 86 e nella Novella 123  No  Sì, nella Novella 76, nella Novella 83 e nella Novella 86  Sì, nella Novella 76, nella Novella 131 e nella Novella 133 DOMANDA 8 Le sentenze ecclesiastiche, nell’ipotesi in cui fosse coinvolto un religioso, avrebbero potuto essere oggetto di riesame da parte dei tribunali “secolari”?  Sì, secondo quanto stabilito dalla Novella 123  Non è un dato emergente dalle fonti  No DOMANDA 9 Secondo la Novella 131 i vescovi possono disporre per testamento dei loro beni mobili o immobili?  Sì, ma solo se li abbiano acquistati antecedentemente all’ordinazione  Sì, in ogni caso  No  Sì, ma solo se li abbiano acquistati successivamente all’ordinazione DOMANDA 10 Secondo quanto disposto dalla Novella 123 nel caso in cui si fosse voluta intentare un’azione contro un chierico, una monaca, una diaconessa o comunque una donna che abbia preso i voti, a chi sarebbe stata assegnata primariamente la competenza a giudicare?  Al vescovo cui ciascuno di essi fosse stato subordinato  All’Imperatore  Al defensor ecclesiae  Al tribunale secolare LEZIONE 113 DOMANDA 1 In quale autore leggiamo la rogatio del tribuno Canuleio? Livio  Cicerone  Gellio  Viriglio DOMANDA 2 Nella rogatio del tribuno Canuelio si legge che Imperia e sacerdotia sono elementi su cui si fonda l’eternità di Roma  Imperia e sacerdotia sono doni elargiti da Dio agli uomini  Imperia e sacerdotia sono elementi dello ius publicum  Imperia e sacerdotia hanno origine divina DOMANDA 3 Per quale motivo il sacerdotium è investito dall’imperium di alcune competenze in materia di nomina di funzionari imperiali? Perché la partecipazione del sacerdotium alla nomina era considerata sigillo di onestà, affidabilità e trasparenza  Perché attraverso il sacerdotium l’Imperatore esercitava un maggiore controllo sui funzionari  Il sacerdotium non è investito dall’imperium di competenze in materia di nomina di funzionari imperiali  Perché era previsto dalla legge delle XII Tavole DOMANDA 4 In quale secolo nasce il termine “cesaropapismo”? Nel XVIII sec. d.C.  Nel VI sec. d.C.  Nel XIX sec. d.C.  Nel I sec. a.C. DOMANDA 5 Chi adopera per la prima volta il termine “cesaropapismo”? Justus Henning Böhmer  Fritz Schulz  Theodor Mommsen  Pietro De Francisci DOMANDA 6 Quale Imperatore è considerato il rappresentante tipico del cesaropapismo? Giustiniano  Augusto  Antonino Pio  Galerio DOMANDA 7 In quale Novella è possibile riscontrare il “manifesto” del disegno universalistico di ricostituzione dell’orbis Romanus di Giustiniano? Nella Novella 6  Nella Novella 7  Nella Novella 83  Nella Novella 5 DOMANDA 8 La consonantia di sacerdotium e imperium è una teoria giuridico-religiosa concretamente attuata nel rapporto tra i due poteri da Giustiniano? Sì, certamente  No, rimane un mero ideale dell’Imperatore  Si, parzialmente  Non è un dato emergente dalle fonti DOMANDA 9 Secondo quanto si legge nella Novella 133 cosa può assicurare la prosperità della res publica e il successo degli eserciti? La preghiera del sacerdotium  L’onestà del popolo  La lungimiranza dell’Imperatore  Il buon andamento della gestione amministrativa dell’Impero DOMANDA 10 La dottrina romanistica tende generalmente a sostenere che il sistema dei rapporti tra sacerdotium e imperium sarebbe stato connotato, in particolare al tempo di Giustiniano, da una subordinazione della Chiesa al potere imperiale? Sì, è quanto ad esempio sostengono De Francisci e Orestano  Sì, è quanto sostiene ad esempio Catalano  No  Non è un rilievo operato dalla dottrina romanistica ma è un dato emergente dalle font LEZIONE 114 DOMANDA 1 Il concetto di “cesaropapismo” si ritrova nelle fonti antiche?  No  Sì, certamente  Sì, a partire dal VI sec. d.C.  Sì, sin dall’epoca repubblicana DOMANDA 2 In quale Novella il concetto di res publica è richiamato da Giustiniano in stretta connessione a quello di imperium e di fides?  Nella Novella 109  Nella Novella 6  Nella Novella 131  Nella Novella 7 DOMANDA 3 Nel sistema giuridico romano è ravvisabile un profondo carattere “popolare” della religione?  Sì, ancora nel VI sec. d.C.  Non è un dato emergente dalle fonti  No  Sì, ma solo nel VI sec. d.C. DOMANDA 4 Il concetto di “religione di stato” è  Un concetto frequentemente adoperato dalla dottrina per indicare le relazioni tra sacerdotium e imperium nel sistema giuridico romano  Un concetto che appare nelle fonti letterarie  Un concetto che appare nelle fonti patristiche  Un concetto frequentemente adoperato da Giustiniano per indicare le relazioni tra sacerdotium e imperium nel sistema giuridico romano DOMANDA 5 Quale autore adopera l’espressione “religione di Stato” (“Staatsreligion”) in riferimento alla religione romana?  Theodor Mommsen  Fritz Schulz  Cicerone  Friedrich Carl von Savigny DOMANDA 6 Il termine “Stato” appare nelle fonti antiche?  No  Sì, certamente  Si, appare in Livio  Sì, appare nella Novella 6 DOMANDA 7 Vi è una certa continuità tra la distinzione “repubblicana” di sacerdotes e magistratus di D. 1,1,1,2 e quella “imperiale” di sacerdotium e imperium?  Sì, ed emerge in particolare dalla legislazione novellare di Giustiniano  No, si tratta di concetti che non hanno alcun punto di contatto tra di loro  Sì, ed emerge in particolare dalle Institutiones di Gaio  Sì, ed emerge in particolare dai Digesta DOMANDA 8 In quale Novella si legge che l’Imperatore trascorre ogni notte e ogni giorno a meditare su ciò che possa ridondare all’utilitas publica per il presente e per l’avvenire, mediante il costante ausilio della volontà divina?  Nella Novella 8  Nella Novella 6  Nella Novella 9  Nella Novella 83 DOMANDA 9 Il sistema romano si caratterizza sin dall’epoca più antica per un profondo rapporto tra religio, populus e imperium?  Sì, fin dall’epoca più antica  No  Si, ma solo nel VI sec. d.C. DOMANDA 10 Il rapporto tra sacerdotium e imperium secondo Giustiniano  Deve essere improntato alla consonantia per l’utilitas del gener  Deve essere improntato ad una soccombenza dell’imperium al sacerdotium  È inesistente  È espressione della religione di stato LEZIONE 117 DOMANDA 1 Chi apre sul Campidoglio l’asylum per accogliere liberi e schiavi?  Romolo  Tiberio  Giustiniano  Augusto DOMANDA 2 Quale Imperatore elimina dal vocabolario giuridico il termine-concetto peregrinus nel senso di straniero?  Giustiniano  Tiberio  Augusto  Romolo DOMANDA 3 La constitutio Antoniniana che estende la cittadinanza a qui in orbe Romano sunt è stata emanata nel  212 d.C.  312 d.C.  212 a.C.  312 a.C. DOMANDA 4 Filippo V, re di Macedonia, osserva in una lettera alla città greca di Larissa che  I Romani danno libertà agli schiavi, accogliendoli nella cittadinanza  I Romani tutelano il concepito  I Romani sono superiori rispetto agli altri popoli per la cautela verso la religione  I Romani primeggiano nelle vittorie in battaglia DOMANDA 5 La consapevolezza della politica della cittadinanza propria del sistema giuridico romano emerge anche dalle fonti extragiuridiche?  Sì, certamente  No, emerge solo dalle fonti giuridiche  Non è un dato emergente dalle fonti  Sì, ma solo nelle fonti patristiche DOMANDA 6 Negli Atti degli Apostoli Paolo afferma di essere cittadino romano  Per nascita  Perché ha il domicilium a Roma  Perché è cristiano  Non è un dato emergente dagli Atti degli Apostoli DOMANDA 7 Il verbo augesco esprime  L’idea di accrescimento  L’idea di difesa  L’idea di pace  L’idea di potere DOMANDA 8 Quale autore è stato definito dalla dottrina come “il più giurista degli storici antichi”?  Livio  Cicerone  Ovidio  Seneca DOMANDA 9 Secondo Savigny la “comunione del diritto” è determinata e limitata da  L’origine (nazionalità) e il territorio  Il domicilio e il territorio  L’origine (nazionalità) e la religione  Il territorio e la religione DOMANDA 10 La Pro Balbo è un’orazione di  Cicerone  Livio  Gellio  Gaio LEZIONE 118 DOMANDA 1 In quale anno è stata emanata la lex Iulia de maritandis ordinibus?  18 a.C.  9 a.C.  17 a.C.  53 d.C. DOMANDA 2 In quale anno è stata emanata la lex Papia Poppaea nuptialis?  9 d.C.  18 a.C.  17 a.C.  53 d.C. DOMANDA 3 L’importanza della crescita della civitas emerge anche dalle costituzioni imperiali?  Sì, certamente  No  Sì, ma solo in una costituzione di Costantino  No, emerge solo dalle fonti extragiuridiche DOMANDA 4 Chi impone gli oneri del matrimonio e della procreazione agli uomini dai 25 ai 60 anni di età e alle donne dai 20 ai 50 anni?  Augusto  Giustiniano  Tiberio  Adriano DOMANDA 5 Augusto introduce l’attribuzione dello ius liberorum alla donna  Madre di tre figli (se ingenua) o di quattro (se libertina)  Madre di tre figli (se libertina) o di quattro (se ingenua)  Madre di dieci figli (se ingenua) o di quattro (se libertina)  Madre tre figli (se ingenua) o di cinque (se libertina) DOMANDA 6 Augusto dispone che l’ordine di assunzione dei fasci per i consoli sia ricondotto non più al criterio dell’anzianità ma a quello  Del maggior numero di figli, in potestà o persi in guerra  Del maggior numero di cariche pubbliche possedute  Del maggior numero di terreni in proprietà  Non è un dato emergente dalle fonti DOMANDA 7 Ai fini delle iustae nuptiae era necessario solo il consenso dei nubendi?  Sì, ma solo qualora fossero sui iuris  Sì, certamente  Sì, ma solo dell’uomo  Sì, ma solo della donna DOMANDA 8 Dove è collocato il frammento di Trifonino che tratta della sorte giuridica delle nozze dei soggetti in potestate?  Nei Digesta  Nel Codex Theodosianus  Nelle Institutiones di Giustiniano  Nelle Novelle di Giustiniano DOMANDA 9 Terenzio Clemente è un giurista del  II secolo d.C.  VI secolo d.C.  II secolo a.C.  III secolo a.C. DOMANDA 10 In un frammento di quale opera è sancito il divieto di sciogliere matrimoni, anche se connotati da qualche irregolarità, dovendo il riguardo alla publica utilitas delle nozze passare innanzi ai privatorum commoda?  Pauli Sententiae  Institutiones di Gaio  Codex Iustinianus  Codex iuris canonici LEZIONE 119 DOMANDA 1 Le fonti attestano un interesse pubblico alla salvaguardia della dote?  Sì, certamente  Sì, ma solo in epoca arcaica  Sì, ma solo le fonti letterarie  No DOMANDA 2 Quale istituto giuridico rappresentava un contributo per sostenere i pesi del matrimonio (ad onera matrimonii ferenda)?  La dote  L’usufrutto  Il matrimonio  L’usucapione DOMANDA 3 L’istituto della dote ha continuato a sopravvivere anche nel mondo moderno fino, almeno in Italia  Al 1975  Al 2000  Al 1942  Al 1968 DOMANDA 4 Chi impose ai clienti di aiutare il proprio padrone in difficoltà a dotare la figlia?  Romolo  Numa Pompilio  Giustiniano  Augusto DOMANDA 5 Da quale autore apprendiamo che il senato avrebbe costituito la dote in favore delle fanciulle che altrimenti non si sarebbero potute sposare a causa dell’assenza dei padri impegnati in guerra o che si erano dedicati alla cura della cosa pubblica?  Valerio Massimo  Livio  Ulpiano  Terenzio Clemente DOMANDA 6 Pomponio è un giurista del  II secolo d.C.  VI secolo d.C.  II secolo a.C.  III secolo a.C. DOMANDA 7 Pomponio scrive un commentario ad Sabinus?  Sì, certamente  No  No, lo scrive Gaio  No, lo scrive Terenzio Clemente DOMANDA 8 La dote è un istituto giuridico regolamentato solo dal diritto privato?  No, anche dal diritto pubblico  Sì, certamente  No, è un istituto giuridico regolamentato solo dallo ius praetorium  No, è un istituto giuridico regolamentato solo dalla consuetudine DOMANDA 9 Quale autore fa dire ad un suo personaggio che la mancanza di dote rendeva impossibile sposare una figlia  Plauto nell’Aulularia  Gellio nelle Noctes Atticae  Cicerone nel De legibus  Virgilio nell’Eneide DOMANDA 10 Dal Senatus consultum de Cneo Pisone patre emerge che  I principes si adoperavano affinché le figlie dei loro avversari politici non restassero prive di dote  I figli discendenti di primo grado partecipavano alla successione ab intestato della madre  Venivano vietati in tutta Italia i Bacchanalia, salvo eccezioni  La cittadinanza romana era estesa anche ai peregrini