Scarica Romeo e Giulietta - W. Shakespeare e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Italiano solo su Docsity! W. Shakespeare - Romeo e Giulietta "Romeo e Giulietta" è la tragedia per eccellenza, la più conosciuta di Shakespeare e risulta, forse banalmente, tra le mie preferite dell'autore. Conobbi questa storia quando ero ancora bambina, non leggendo il testo teatrale (che era allora poco accessibile per la mia età), ma con il film di Franco Zeffirelli che guardai e riguardai fino a conoscerlo a memoria. L'opera è, appunto, una tragedia ma per me ha comunque alcuni elementi riconducibili al genere della commedia: i primi due atti in particolare hanno l'essenza stessa della commedia, sembrano essere il preludio di una storia d'amore si bella, ma che se non avesse avuto la fine che invece le è stata imposta, non avrebbe avuto l'impatto che invece ha sull'epilogo; il sacrificio dei due giovani ha portato i due casati a risanare le faide tra di loro e questo, secondo la mia visione, è a tutti gli effetti un lieto fine, al di là dell'evento tragico che lo ha causato. Il personaggio più interessante e meglio costruito all'interno dell'opera è Mercuzio. Già dai primi atti ha catturato tutta la mia simpatia grazie al suo carattere scherzoso e canzonatorio, si esibisce in un monologo che è fondamentale all'interno della narrazione poiché fa presagire il destino dei due giovani amanti. Romeo infatti rimane da questo profondamente turbato perché ha la sensazione di vedere in quella storiella, inizialmente di fate e sogni e dopo di guerra e violenza, la fatalità della sua sorte, dapprima dolce e meravigliosa ma successivamente funesta e luttuosa. Anche al momento della sua morte, Mercuzio pronuncia una frase profetica, quasi come le profezie pronunciate dai morenti nei poemi omerici: <Scenda la peste sulle vostre famiglie>. È con la morte di Mercuzio che si innesca un circolo vizioso di uccisioni una dietro l'altra; dopo questa disgrazia tutto all'interno dell'opera viene profondamente cambiato e ogni felicità provata fino ad allora si tramuta in disgrazia. L'amore e la speranza sembrano morire assieme a Mercuzio che risulta allo stesso tempo essere il personaggio più comico ma anche quello più tragico. Un altro personaggio verso cui provo molta empatia è il principe Escalo, emblema della giustizia, è la voce imperiosa e superiore alle altre che impone ordine e riscuote gli animi dei Veronesi con parole piene di verità e spesso molto crude, come quelle che rivolge alle due famiglie: egli maledice il loro odio che ha causato la morte delle loro uniche gioie e si allontana pronunciando le ultime parole della tragedia: <Una aggrondata pace porta con se questo giorno. Il sole, per la tristezza, non vuol mostrare la fronte. (..) Alcuni avranno il perdono, altri il castigo. Ché mai vi fu storia più così piena di dolore come quella di Giulietta e del suo Romeo.> Dicendo questo pone fine alle rivalità tra i casati, riconoscendo come colpevole della morte di due innocenti ogni persona presente innanzi a lui, nessuno può sentirsi escluso dal suo severo rimprovero o non toccato dalle sue dure parole. <Siamo tutti puniti.> Romeo, Giulietta e frate Lorenzo, al momento del matrimonio, pensano che questa unione possa portare la pace tra le due fazioni ma fanno i conti senza l'oste: l'odio,