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Rosso Malpelo: Una novella sulla povertà e l'emarginazione in Sicilia, Appunti di Italiano

Italian LiteratureLiterature of the 19th centurySocial Issues in Literature

Rosso malpelo è una novella di giovanni verga pubblicata nel 1878, ambientata in una cava di sabbia siciliana. L'autore si ispira al dibattito sulle condizioni di lavoro e sullo sfruttamento del lavoro minorile, schierandosi dalla parte dei più deboli. Malpelo, un giovane malvisto a causa dei suoi capelli rossi, vive isolato e subisce sopraffazioni e violenza. Egli prende sotto la sua protezione ranocchio, un povero bambino zoppo, e insegna a lui la legge del più forte. La vita di malpelo è segnata da una serie di morti, tra cui quella del padre e dell'asino, e da malattie come quella di ranocchio. Malpelo reagisce al male infliggendo altro male, come con ranocchio e l'asino.

Cosa imparerai

  • Come Malpelo reagisce al male che gli viene fatto?
  • Che tema sociale si riflette nella novella di Rosso Malpelo?
  • Perché Malpelo è malvisto dalla sua famiglia e dai suoi compagni di lavoro?

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 30/05/2022

valeria-sarni
valeria-sarni 🇮🇹

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Scarica Rosso Malpelo: Una novella sulla povertà e l'emarginazione in Sicilia e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! ROSSOMALPELO Rosso Malpelo è una tra le novelle più famose composta da Giovanni Verga pubblicata per la prima volta tra il 2 e il 5 agosto del 1878 nella rivista «Fanfulla della domenica» inserita nella raccolta Vita dei campi pubblicata nel 1880. Nella scelta dell’ambientazione e del tema l'autore si ispira a un dibattito molto attuale nella società dell’epoca, quello sulle condizioni di lavoro nelle miniere e sullo sfruttamento del lavoro minorile, anche qui Verga si ispira a un problema sociale di attualità e si schiera dalla parte dei più deboli, dei vinti. Malpelo (nomignolo dato dai siciliani) è un giovane che lavora in una cava di sabbia siciliana, ritenuto da tutti un essere malvagio a causa dei suoi capelli rossi. Per questo motivo il giovane è malvoluto dalla sua famiglia, che si vergogna di lui, e maltrattato dai suoi compagni di lavoro. In risposta a questo Malpelo vive completamente isolato. Nel mondo della cava i rapporti umani seguono una logica di sopraffazione e violenza ai quali Malpelo, subito dopo la morte del padre, è costretto a subire da parte dei compagni di lavoro. Malpelo prende sotto la sua protezione Ranocchio, un povero bambino zoppo, debole e malaticcio, il quale aveva un destino segnato a causa di un incidente avvenuto sul posto di lavoro. Malpelo ha maturato una filosofia di vita basata sulla legge del più forte, e vorrebbe trasmettere le poche ed elementari regole di sopravvivenza che ha appreso a Ranocchio, maltrattandolo e picchiandolo, così come era stato insegnato lui, affinché egli impari a difendersi. Un giorno accade un evento che sconvolge moltissimo Malpelo, viene ritrovato il cadavere del padre; il ragazzo prende i vestiti del genitore e inizia a custodirli con gelosia. Altre morti segnano la vita di Malpelo, tra cui il suo asino che usava picchiare viene trovato morto e il suo cadavere viene mangiato dalle bestie. Ranocchio si ammala, continua a sputare sangue, ad avere la febbre alta e Malpelo fa appena in tempo ad andare a trovarlo prima che muoia. A Malpelo, vengono affidati i compiti più rischiosi, finché un giorno per esplorare un passaggio della cava, dove gli altri hanno timore di andare, non fa più ritorno e della sua assenza non interessa a nessuno. TEMATICHE: povertà nera e lo sfruttamento delle classi disagiate della Sicilia alla fine del XIX secolo, realtà cara a Verga; l’emarginazione del diverso, che è tale solo per il colore rosso dei suoi capelli, che nell’ignoranza del tempo veniva associato al male. E’ uno dei tanti “vinti” che descrive e che proprio non ha modo di evitare il suo tragico destino. Malpelo reagisce al male che gli viene fatto infliggendo altro male, come fa con Ranocchio e l’asino.