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Schemi diritto della previdenza sociale - Marano - Del giudice, Schemi e mappe concettuali di Diritto della Previdenza Sociale

Schemi per la preparazione dell'intero manuale di diritto della previdenza sociale " Marano - Del Giudice". Ultima edizione del manuale.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

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Scarica Schemi diritto della previdenza sociale - Marano - Del giudice e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Diritto della Previdenza Sociale solo su Docsity! Ricorda che pag. 5 e 6 di questo schema, fanno parte del 2° capitolo 1. INQUADRAMENTO SCIENTIFICO DELLA PREVIDENZA SOCIALE L'oggetto del diritto della previdenza sociale E' un insieme di regole giuridiche che governano il funzionamento del nostro sistema di sicurezza sociale. Sistema che garantisce protezione ai cittadini (e non) In determinate situazioni di bisogno. La sicurezza sociale ha consistenza economica notevole, che consiste in ciò: La garanzia dei bisogni, necessita che coloro che presentano il bisogno di essere sostenuti, Lo siano con risorse economicamente garantibili. Queste risorse, erogabili in denaro, in quanto hanno consistenza economica, Sono prelevate da chi produce reddito e spostate verso chi ne ha bisogno. Sistema di sicurezza sociale = Sistema che sposta le risorse da chi le produce, a chi non potendole Produrre, ne necessita. Nel nostro sistema i mezzi di sicurezza nazionale piu' onerosi economicamente, sono: - previdenza pensionistica - il servizio di assistenza sanitaria. Al fine di regolamentare questo spostamento di ricchezza, nasce il diritto della previdenza sociale → trae le sue norme dai diversi aspetti dell'ordinamento: – norme di diritto del lavoro (il contratto di lavoro ) - norme di natura pubblicistica (tutela per limitare esercizio arbitrario del potere datoriale) FONDAMENTO NORMATIVO DEL SISTEMA PREVIDENZIALE, SI TROVA: Graudalmente lo stato ha predisposto un sistema di norme e istituti volti alla realizzazione Della tutela previdenziale. ART. 38 cost. Contiene i principi solidaristici della costituzione repubblicana. 1. il diritto di ogni cittadino inabile al lavoro E sprovvisto dei mezzi necessari per vivere, Al mantenimento e all'assistenza sociale. 2. Il diritto dei lavoratori che siano Preveduti e assicurati mezzi adeguati Alle loro esigenze di vita in caso di: Infortunio, malattia, invalidità e Vecchiaia, disoccupazione involontaria. 3. La realizzazione di tali compiti mediante Organi e istituti predisposti o integrati Dallo stato, fermo restando che l'assistenza Privata è libera. Ricorda che pag. 5 e 6 di questo schema, fanno parte del 2° capitolo Partendo da queste norme, la dottrina ha definito la previdenza sociale, come: La parte dell'ordinamento giuridico avente come fine la tutela del lavoratore (e dei familiari a suo carico) Dai rischi della menomazione o dalla perdita della sua capacità lavorativa, in conseguenza di eventi Predeterminati (naturali o connessi al lavoro prestato). Previdenza sociale =/= Assistenza sociale Hanno un comune genus = Sono espressione del welfare state = Dello stato che assume l'impegno di provvedere direttamente a che tutti i cittadini siano liberati Dallo stato di bisogno, come garanzia per l'esercizio dei fondamentali diritti civili e politici. EVOLUZIONE STORICA DEL SISTEMA PREVIDENZIALE Fine XVIII – XIV sec. La rivoluzione industriale pone grandi trasformazioni economiche e sociali, Con conseguenze notevoli sul mondo del lavoro e delle città: - concentrazione di persone che hanno abbandonato vita agricola per dedicarsi all'industria Determina: - emarginazione e povertà - sfruttamento indiscriminato nelle fabbriche, sopratutto di donne e minori. Lo stato liberale non interviene Si attende che questi problemi siano risolti da Forme di solidarietà spontanee e volontarie. Pubblica beneficienza: - prevede alle basilari esigenze dei bisogni Lavoratori : Si uniscono in società di mutuo soccorso: ripartendosi tra loro l'onere di provvedere Alla necessità di quanti appartenevano alla stessacategoria professionale, versavano in situazioni Di bisogno, non potendo piu' lavorare a causa di un evento improvviso e imprevisto (invalidità, vecchiaia, infortunio) Successivamente: Il sistema di autoprotezione entra in crisi: - le mutue erano circoscritte alle categorie professionali piu' remunerate Lo stato abbandona la propria posizione di neutralità: - razionalizza l'impiego della forza lavoro → introduce limitazioni (duranta della giornata – impiego donne e fanciulli – tutele minime) + Ricorda che pag. 5 e 6 di questo schema, fanno parte del 2° capitolo I principi generali per la tutela previdenziale dei lavoratori migranti Il criterio applicabile ai lavoratori italiani che lavorano all'estero è il principio di territorialità = Deve essere applicata la legislazione nazionale del territorio in cui Si svolge il rapporto di lavoro. = I LAVORATORI DEVONO ESSERE ASSICURATI AI FINI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI NEL PAESE IN CUI SVOLGONO L'ATTIVITA' LAVORATIVA. La tutela previdenziale, si basa su questi principi: 1. il principio di parità di trattamento: Viene riconosciuto ai cittadini di un altro stato Lo stesso corredo di diritti riconosciuti Ai propri cittadini. 2. il principio di esportabilità delle prestazioni previdenziali: Sia gli italiani che gli stranieri possono ottenerne il Pagamento, anche in caso di trasferimento di residenza In altro stato. Coordinamento tra l'ordinamento nazionale e il diritto dell'unione europea I principi di coordinamento tra ordinamento nazionale ed europeo: Il principio della diretta efficacia del diritto Dell'unione : Le direttive, le cui disposizioni sono incondizionate E sufficientemente precise, sono immediatamente Efficaci, anche se lo sato non ha provveduto Entro il tempo stabilito, a trasporre l'atto Nell'ordinamento nazionale. Il principio del primato del diritto dell'unione, In base al quale in caso di conflitto, di contraddizione O incompatibilità tra norme di diritto dell'ue e Norme nazionali, le prime prevalgono sulle seconde. Questa efficacia opera in favore dei singoli cittadini Verso lo stato, ma non nei rapporti tra privati Il coordinamento dei vari sistemi di sicurezza sociale degli stati membri, è assicurato da apposita norma europea Si fonda su: Regolamenti (2004, 2009): Si applicano anche ai cittadini di paesi terzi, che risiedono legalmente nel territorio Degli stati membri, per concedere loro diritti uniformi a quelli Di cui godono i cittadini dell'unione. Regolamento 2004: regolamento di base: Coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale Degli stati membri. Regolamento 2009 : nuova disciplina europea. IL COORDINAMENTO TRA REGIMI NAZIONALI ED ESTERI Ricorda che pag. 5 e 6 di questo schema, fanno parte del 2° capitolo Nonostante l'autonomia statale su: - prestazioni erogate - condizioni di erogazione. Si è cercato di garantire a tutti i cittiadini di tutti gli stati membri, Il godimento delle prestazioni di sicurezza sociale, Indipendentemente da luogo di occupazione o residenza. Apparato europeo ha l'obiettivo di: Collegare l'operatività dei singoli sistemi, ogni qualvolta debbano essere disciplinate Situazioni giuridiche connesse ad aspetti sovranazionali. Si basa sul principio del favor: In base a cui il diritto UE non impedisce ad uno stato membro Di mantenere o stabilire misure che prevedano una Maggiore protezione per i lavoratori. Le tutele previdenziali in ambito extra europeo I principi di riconoscimento della tutela europea sono accolti anche nelle convenzioni che regolano i Rapporti del nostro stato con paesi non appartenenti all'UE In caso di rapporti con un paese NON convenzionato: - ci sarà una deroga al principio di territorialità. I lavoratori saranno obbligatoriamente iscritti a forme di previdenza e assistenza sociale, Con le modalità in vigore nell'ordinamento italiano. = regime di tutela minima dell'ordinamento italiano. Ricorda che pag. 5 e 6 di questo schema, fanno parte del 2° capitolo LA STRUTTURA ASSICURATIVA NELL'ATTUALE SISTEMA PREVIDENZIALE Il principale istituto attraverso cui si realizza la tutela previdenziale, è l'assicurazione sociale. Le differenze tra assicurazione sociale e assicurazione privata Assicurazione sociale Assicurazione privata Quando alcuni rischi toccano direttamente Gli interessi collettivi, Lo stato assume in proprio (direttamente o indirettamente La gestione o la tutela Della conseguenza dei rischi stessi. Qualora i rischi non tocchino gli interessi collettivi, Lo stato lascia ad ogni individuo la libertà di provvedere di Propria iniziativa alla tutela. Differenze tra assicurazione sociale e privata 1° differenza: Fonte del rapporto assicurativo. L'assicurazione privata è posta in essere Dall'incontro delle libere volontà di due soggetti. L'assicurazione sociale invece è imposta dalla legge Che ne disciplina dettagliatamente le prestazioni. Mancanza di autonomia negoziale. 2° differenza: Il fine Assicurazione sociale = Finalità pubblica della sicurezza sociale. Assicurazione privata = Persegue interesse privato risarcitorio 3° differenza: Il rapporto tra le prestazioni Assicurazione privata: Sinallagmaticità funzionale Tra le obbligazioni di assicurato e assicuratore. Assicurazione sociale = Mancanza di sinallagmaticità in quanto Le due obbligazioni soddisfano un interesse pubblico. Altre peculiarità e differenze: Assenza dello scopo di lucro Dell'assicuratore. La separazione tra: Obbligato al pagamento del Premio e avente diritto Da parte dell'assicuratore Assenza del rischio: Può mancare nel rapporto previdenziale Si sostituisce l'evento previdenziale che Determina la situazione di bisogno In determinati casi di incertezza e incognita Che ricorre nel rapporto privato Ricorda che pag. 5 e 6 di questo schema, fanno parte del 2° capitolo D.lgs. 148/2015 Interviene in attuazione del jobs act sugli amortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro → si applica ai trattamenti di integrazione salariale → interviene anche in materia di contratti di solidarietà → notevoli modifiche ai fondi di solidarietà bilaterali, realizzando un ampliamento del Loro campo di applicazione. d.lgs. 147/2017 Opera un riassetto dell'assistenza sociale, per rafforzare il coordinamento Degli interventi in materia di servizi sociali → Introduce misura nazionale di contrasto alla povertà (reddito di inclusione) Leggi di bilancio 2017/2018 Intervengono in materia previdenziale, per favorire la flessibilità in uscita dal mercato del Lavoro, anche con strumenti per fronteggiare situazioni di disagio economico (anticipi pensionistici – ape volontario – ape sociale - RITA Jobs act del lavoro autonomo Ampliamento delle tutele dei lavoratori autonomi con riferimento a: - maternità - malattia - congedo parentale → viene ampliata dal 2017, l'indennità di disoccupazione DIS – COLL per i collaboratori Coordinati e continuativi → è introdotto il lavoro agile, come modalità di rendere la prestazione lavorativa Nell'ambito del rapporto subordinato, riconoscendo tutela previdenziale / assicurativa. Legge di bilancio 2019 Stanzia le risorse necessarie per intervenire sul sistema pensionistico attraverso L'introduzione di ulteriore modalità di pensionamento anticipato: - per introdurre misure di contrasto alla povertà Per favorire inserimento sociale dei soggetti esposti al rischio di emarginazione nella società E nel mondo del lavoro. Decreto pensioni 2019 Introduce la quota 100 e ulteriori misure per consentire di accedere alla pensione con Requisiti più favorevoli. → disciplina il reddito e la pensione di cittadinanza. → il primo: misura di contrasto a povertà e politica attiva del lavoro → la seconda: misura di contrasto alla povertà delle persone anziane. Ricorda che pag. 5 e 6 di questo schema, fanno parte del 2° capitolo Decreto crescita L 58/2019 Introduce il contratto di espansione in via sperimentale per gli anni 2019, 2020 Con la possibilità di consentire il prepensionamento per i lavoratori che si trovano A non piu' di 5 anni dal conseguimento della pesnione di vecchiaia o della pensione anticipata. Legge di bilancio 2020 Decreto tutela lavoro L 129 / 2019 Introduce una serie di tutela in materia di lavoro mediante piattaforme digitali E misure di previdenza sociale, dirette adampliare le tutele in favore degli iscritti Alla gestione separata dell'INPS Conferma gil interventi del 2019: - proroga fino al 2020 l'APE sociale → consente esercizio dell'opezione donna entro 2019. →modifica disciplina transitoria di perequazione automatica delle pensioni. → proroga e amplia congedo obbligatorio di paternità. → proroga congedo facoltativo per i padri lavoratori. 2. LE FONTI DEL DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE Le fonti del diritto della previdenza sociale Il sistema di diritto previdenziale è composto da due gruppi di fonti: Fonti legislative Fonti extralegislative - contrattazione colletiva - fonti diritto internazionale e sovranazionale. Dottrina e prassi amministrativa: Rivestono un ruolo importante, sopratutto interpretativo della normativa previdenziale. Le fonti di diritto statuale Le fonti di diritto statuale sono in ordine gerarchico decrescente : 1. La costituzione: Che oltre ai principi generali decdica a lavoro e legislazione Sociale e previdenziale, l'intero Titolo III della parte I 2. La leggi ordinarie E gli altri atti aventi forza di legge (ex. Art. 76 e 77 cost. ) Quali i decreti legislativi e decreti legge 1° gruppo: Diritto comune. 2° gruppo: Legislazione speciale. 3. Regolamenti Di attuazione o esecuzione Degli atti suddetti, emanati Dal governo sotto forma di Decreto del presidente Della repubblica o dai Ministri con proprio decreto O da altre autorità ove previsto. Competenza legislativa: Ripartita tra stato e regioni. Art. 117 individua → A- le materie in cui lo stato legifera in modo esclusivo, B- Quelle in cui vi è una potestà legislativa concorrente (nel rispetto dei principi fondamentali della legislazione statale C- materie che appartengono alla potestà legislativa esclusiva delle regioni. Tale funzione legislativa deve essere esercitata nell'osservanza della costituzione E dei vincoli derivanti dall'ordinamento europeo. LE LEGGI REGIONALI Il momento di radicale svolta in merito è stato la L cost. 3/2001 : Ha riconosciuto la potestà legislativa concorrente delle regioni (cioè di pari grado con quella statale), cioè settori in cui le regioni legiferano nel rispetto dei principi Fondamentalidefiniti dalla legislaione statale: Rientrano → Previdenza complementare e integrativa - tutela e sicurezza del lavoro - tutela della salute. LA COSTITUZIONE DEL RAPPORTO PREVIDENZIALE Il rapporto previdenziale è costituito da una pluralità di rapporti: La sua costituzione non avviene in un unico momento. Il rapporto erogativo : Il momento costitutivo viene in essere Nel momento in cui viene ad esistenza Il diritto dell'assicurato ad ottenere le → Prestazioni previdenziale, con → obbligo per l'ente previdenziale di Erogarle. Il rapporto contributivo = È un obbligo di contribuzione a carico Del datore di lavoro. Il diritto sorge quando si manifesta lo stato di bisogno del lavoratore = Quando si verificano eventi o rischi contemplati dal sistema previdenziale. Si costituisce invece automaticamente Al momento del verificarsi di presupposti Previsti dalla legge (svolgimento attività lavorativa, iscrizione ad albi professionali) GLI ATTI PRELIMINARI Sono previsti una serie di atti e adempimenti iniziali: - che mettono in conttato tra loro le parti del rapporto contributivo, E specialmente i soggetti obbligati alla contribuzione e l'ente previdenziale. Sono inquadrati in una fase preliminare alla Vera e propria costituzione del rapporto Giuridico previdenziale. Costituisce la realizzazione del Presupposto di ammissione al godimento Delle prestazioni Il momento in cui si perfeziona il diritto alla prestazione, Coinvide con: L'emanazione dell'atto di ammissione (atto proprio dell'ente erogante) Riconoscimento della sussistenza dei presupposti previsti dalla legge Per il diritto alle prestazioni previdenziali, e dell'evento protetto da cui consegue la situazione di bisogno. In realtà però talvolta non è sufficiente, in quanto l'ordinamento Richiede la sussistenza di ulteriori requisiti, come un certo Numero di contributi versati, una determinata anzianità Anagrafica o parentela con l'assicurato. Esempio di atto preliminare L'iscrizione del lavoratore all'assicurazione mediante un'apposita denuncia Effettuata dal datore di lavoro all'ente previdenziale. In un'ottica di semplificazione degli adempimenti: - la comunicazione obbligatoria d'assunzione viene fatta Dal datore di lavoro per via telematica al ministero del Lavoro, che la mette a disposizione anche dell'inps e Inail: È efficace quindi anche ai fini dell'instaurazione del rapporto Assicurativo con gli enti previdenziali. MODIFICAZIONE ED ESTINZIONE DEL RAPPORTO PREVIDENZIALE Il rapporto previdenziale, si modifica TUTTE LE VOLTE che si hanno variazioni Nell'attività lavorativa che ne costituisce il presupposto. Modifiche rilevanti: Sopratutto quelle conseguenti il passaggio del lavoratore, Da un'attività lavorativa ad un'altra, quando siano protette da differenti enti assicuratori. È previsto il principio della continuità della contribuzione = Operano gli istituti che consentono di trasferire da un ente ad un altro i contributi maturati, Cioè di cumularli. Quando il lavoratore è privo di lavoro, Il rapporto previdenziale NON si estingue, Ma entra in uno stato di quiescenza, e riprende Vigore al momento in cui si costituisce un nuovo Rapporto di lavoro o si riprende l'attività interrotta Modificazione Estinzione - per morte del soggetto assicurato - per il venire meno dei presupposti del rapporto stesso Interruzione di una delle attività Previste ai fini dell'assicurazione Contro gli infortuni. Raggiungimento della maggiore Età dei figli, ai fini dei trattamenti Di famiglia. La ripresa del lavoro ad orario Pieno ai fini delle integrazioni Salariali. In casi di morte del soggetto assicurato - si avrà l'inizio dell'erogazione della pensione di reversibilità a favore Dei superstiti: Non si ha modificazione del rapporto, ma ESTINZIONE dello stesso E INIZIO DI UN NUOVO E DIVERSO RAPPORTO. Il superstite gode di un diritto proprio alla pensione, Ricollegato dalla legge ad un titolo diverso da quello che era a base del diritto del defunto. I SOGGETTI DEL RAPPORTO PREVIDENZIALE a. I SOGGETTI CHE INTERVENGONO NEL RAPPORTO GIURIDICO PREVIDENZIALE Il rapporto giuridico previdenziale, è caratterizzato dalla presenza di piu' soggetti, ciascuno con un proprio ruolo: Enti previdenziali: Erogano la prestazione per Conto dello stato e nell' Interesse collettivo I soggetti beneficiari Della prestazione Soggetti tenuti alla Contribuzione Definiti secondo soggetti che ricalcano la posizione del rapporto assicurativo privato. Enti previdenziali = Soggetti assicuratori Beneficiari delle prestazioni Sono definiti : Soggetti assicurati. Soggetti su cui ricade L'onere della tutela previdenziale = Soggetti assicuranti Datori di lavoro. Anche se in realtà questa classificazione non corrisponde all'attuale spirito e struttura del sistema giuridico Della previdenza sociale. B. SOGGETTI EROGATORI DELLE PRESTAZIONI: GLI ENTI PREVIDENZIALI Nel nostro ordinamento, ci sono una pluralità di soggetti che occupano Posizione attiva nel rapporto giuridico previdenziale, in quanto gestori del rapporto ed erogatori delle prestazioni. Il datore di lavoro, non è MAI soggetto attivo, Neanche quando agisce come sostituto dell'ente previdenziale, Erogando direttamente al proprio dipendente alcuni trattamenti previdenziali (assegno per nucleo famiiare, integrazioni salariali, indennità di malattia) Il datore di lavoro recupera queste somme successivamente, Con compensazione della contribuzione dovuta all'ente. Sono presenti numerosi enti previdenziali: In quanto la tutela previdenziale si è sviluppata Organizzandosi in piu' assicurazioni o regimi previdenziali, Ciascuno dei quali è connotato da: - natura dell'attività svolta - categoria professionale di appartenenza - rischio o evento protetto Mediante un progressivo processo di accentramento delle funzioni previdenziali Per migliorare efficienza e efficacia del sistema amministrativo. I RISCHI PROFESSIONALI I RISCHI NON PROFESSIONALI 1. INFORTUNIO SUL LAVORO = i casi di infortunio avvenuti per causa violenta in occasione del lavoro, da cui sia derivata: - morte - inabilità permanente al lavoro, assoluta, parziale - inabilità temporanea assoluta: che c→ omportino astensione al lavoro per più di 3 giorni Sono i rischi relativi ad eventi che possono colpire la persona umana, indipendentemente dalla sua attività professionale, ma che hanno come effetto il rendere impossibile o più penoso lo svolgimento di un'attività lavorativa. 1. CARICO FAMILIARE : in relazione allo sviluppo della famiglia del lavoratore. 2. MALATTIA PROFESSIONALE = Malattie (indicate in apposita tabella), contratte nell'esercizio e a causa delle lavorazioni specificate nella tabella stessa, e in quanto tali lavorazioni rientrano nell'elenco previsto dalla legge. 2. MALATTIA GENERICA O COMUNE : qualsiasi alterazione dello stato di salute, che innesti un processo patologico, anche non definitivo, che chieda l'assistenza medico – chirurgica o la somministrazione di mezzi terapeutici da cui consegue un'attuale incapacità lavorativa. 3. DISOCCUPAZIONE INVOLONTARIA = Lo stato di non occupazione derivante dalla cessazione di un precedente rapporto di lavoro. 3. GRAVIDANZA E PUERPERIO: determinano la necessità dell'astensione dal lavoro della lavoratrice. - per finalità protettive della donna e del bambino (congendo di maternità). - e fruire di ulteriori periodi di assenza dal lavoro (congedo parentale) 4. RIDUZIONE O SOSPENSIONE DELL'ATTIVITA' LAVORATIVA Dovuta a contrazione del lavoro temporanea e non dipendente dal comportamento del datore di lavoro o dei lavoratori. 4. TUBERCOLOSI IN FASE ATTIVA 5. INABILITA' CONNESSA AD INFERMITA' O DIFETTO: che comporta assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa. 6. INVALIDITA' connessa ad infermità o difetto permanente che riduca la capacità di lavoro del soggetto a meno di 1/3 7. VECCHIAIA: condizione che si verifica al raggiungimento dell'età pensionabile stabilita dalla legge, per la cessazione dell'attività lavorativa e il pensionamento. 8. MORTE: non è un vero e proprio rischio, ma copre lo stato di bisogno in cui si vengono a trovare i familiari. 4. Oggetto del rapporto previdenziale Individuazione dell'oggetto del rapporto previdenziale: gli eventi protetti Oggetto del rapporto previdenziale = Stato di bisogno dell'individuo determinato dal verificarsi degli eventi contemplati nel sistema previdenziale. = rischi idonei a menomare o sopprimere la capacità di lavoro o guadagno del soggetto Questi rischi sono: Rischi professionali Rischi non professionali a seconda della relazione Con il rapporto di lavoro In base agli effetti: Quelli che agiscono Prevalentemente Sulla capacità lavorativa = Idoneità fisica allo Svolgimento dell' Attività lavorativa (malattia, infortuni, Inabilità, invalidità, Vecchiaia) Quelli che Confluiscono Sulla capacità di Guadagno = Possibilità per il Datore di lavoro Di assorbire Mano d'opera, o Garantire continuità Di lavoro ai propri Dipendenti (disoccupazione, Riduzione orario Di lavoro) Quelli che comportano Aumento dei bisogni Dell'assicurato = Carichi familiari I RISCHI IL RAPPORTO CONTRIBUTIVO E' La relazione che si instaura tra gli enti previdenziali e i soggetti su cui ricade l'onere della contribuzione. Ampia rilevanza: I contributi sono infatti la principale forma di finanziamento del sistema previdenziale, Anche se ad esso vi partecipa lo stato mediante lo stanziamento delle risorse necessarie a supportare Determinate misure in base agli obiettivi di volta in volta individuati, Risanare il deficit di alcune gestioni, attraverso l'assunzione in proprio di una parte della contrizione stessa, Secondo il meccanismo di fiscalizzazione degli oneri sociali. Un esempio di questa contribuzione statale = In seno all'INPS è stata costituita la gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali (GIAS) È Finanziato dallo stato, e si occupa di: 1. integrazione dell'assegno Ordinario di invalidità 2. assegno sociale 3. oneri derivanti dai pensionamenti Anticipati. 4. pensioni dei coltivatori diretti, Mezzadri, e coloni 5. prestazioni di disoccupazione E integrazione salariale straordinaria, Parzialmente finanziate anche da contributi A carico dei datori di lavoro. 6. agevolazioni contributive Previste a favori di determinati Settori economici o territoriali. 7. i contributi figurativi, Mediante cui sono accreditati Contributi utiliai fini della pensione, Anche in caso di sospensione del lavoro OBBLIGATORIETA' L'Obbligo contributivo trova la sua fonte nella legge, Che ne determina anche l'ammontare con criteri variabili a seconda delle cateogire, dei soggetti e dei rischi protetti. Questo obbligo nasce al verificarsi delle condizioni previste = Quando si svolge qualunque attività lavorativa, anche se talvolta sono Necessari anche eventi ulteriori (es. per la tutela infortunistica, solo quando Si svolgono attività specificamente protette) Ci son tuttavia dei casi, in cui la contribuzione è indipendente dallo svolgimento di un'attività lavorativa 1. per la contribuzione Figurativa, Quando cioè i contributi sono Accreditati, senza onere Finanziario per il Lavoratore, per periodi In cui non è stata svolta attività Lavorativa. 2. per la prosecuzione Volontaria = Quando il lavoratore Nonostante sia Cessata o interrotta Attività lavorativa, È autorizzato a versare Con onere a suo carico I contributi. 3. contributi da riscatto: Mediante cui possono Essere accreditati i Contributi per periodi non Coperti da contribuzione, Con onere a carico Del lavoratore Nella generalità dei casi. 4. assicurazione obbligatoria Contro infortuni domestici (inail) Per le persone che in Ambito familiare e senza Vincolo di subordinazione, Svolgono gratuitamente Attività di cura della casa E dei familiari. 5. assicurazione Presso il fondo per le Persone che svolgono Lavori di cura non Retribuiti, derivanti Da responsabilità Familiari (è facoltativa) Anche in questo caso, son previsti specifici adempimenti con valore preliminare, Pur non incidendo sulla sussistenza giuridica del rapporto stesso, e devono essere Effettuati dal datore di lavoro. Obblighi sopratutto di natura informativa es. denunce agli enti di previdenza delle modifiche soggettive e oggettive che possono incidere sul rapporto contributivo. Prassi amministrativa: Ha confermato la natura dichiarativa degli atti amministrativi = Servono a rendere attuabile l'obbligo contributivo delle aziende. Nasce nel momento in cui il datore di lavoro assume il lavoratore. Il rapporto assicurativo, nasce indipendentemente dall'inoltro formale della domanda di iscrizione da parte dell'azienda, Perchè esso deriva dall'obbligatorietà ope legis dell'assicurazione sociale. LA MISURA DELLA CONTRIBUZIONE : L'ALIQUOTA CONTRIBUTIVA Contributo = commisurato alla retribuzione per i lavoratori dipendenti, O al reddito da lavoro per i lavoratori autonomi: È indipendente dalla natura del rischio. La somma dovuta a titolo di contribuzione è determinata applicando un'aliquota, Cioè una percentuale, alla retribuzione corrisposta al lavoratore nel periodo Di paga considerato ai fini IRPEF. Le aliquote di finanziamento variano in virtu' di diversi fattori: Lavoro dipendente : Il totale della contrizione che deve essere versato Dal datore di lavoro per ciascun lavoratore = Somma degli importi derivanti dall'applicazione delle Varie aliquote di contribuzione (per invalidità, vecchiaia, disoccupazione, tfr, etc) L'aliquota massima complessiva è il 33% Datore di lavoro: 23,8 % Lavoratore : 0,30% Lavoro autonomo: Lavoratori agricoli: 24% Artigiani e commercianti 24% Commercianti: + 0.09% Come contributo per il finanziamento Dell'indennizzo corrisposto In caso di cessazione dell'attività commerciale. Lavoratori assicurati Presso la gestione separata Dell'INPS Soggetti titolari di pensione o Provvisti di altra tutela pensionistica Obbligatoria 24% I RISCHI PROFESSIONALI I RISCHI NON PROFESSIONALI 1. INFORTUNIO SUL LAVORO = i casi di infortunio avvenuti per causa violenta in occasione del lavoro, da cui sia derivata: - morte - inabilità permanente al lavoro, assoluta, parziale - inabilità temporanea assoluta: che c→ omportino astensione al lavoro per più di 3 giorni Sono i rischi relativi ad eventi che possono colpire la persona umana, indipendentemente dalla sua attività professionale, ma che hanno come effetto il rendere impossibile o più penoso lo svolgimento di un'attività lavorativa. 1. CARICO FAMILIARE : in relazione allo sviluppo della famiglia del lavoratore. 2. MALATTIA PROFESSIONALE = Malattie (indicate in apposita tabella), contratte nell'esercizio e a causa delle lavorazioni specificate nella tabella stessa, e in quanto tali lavorazioni rientrano nell'elenco previsto dalla legge. 2. MALATTIA GENERICA O COMUNE : qualsiasi alterazione dello stato di salute, che innesti un processo patologico, anche non definitivo, che chieda l'assistenza medico – chirurgica o la somministrazione di mezzi terapeutici da cui consegue un'attuale incapacità lavorativa. 3. DISOCCUPAZIONE INVOLONTARIA = Lo stato di non occupazione derivante dalla cessazione di un precedente rapporto di lavoro. 3. GRAVIDANZA E PUERPERIO: determinano la necessità dell'astensione dal lavoro della lavoratrice. - per finalità protettive della donna e del bambino (congendo di maternità). - e fruire di ulteriori periodi di assenza dal lavoro (congedo parentale) 4. RIDUZIONE O SOSPENSIONE DELL'ATTIVITA' LAVORATIVA Dovuta a contrazione del lavoro temporanea e non dipendente dal comportamento del datore di lavoro o dei lavoratori. 4. TUBERCOLOSI IN FASE ATTIVA 5. INABILITA' CONNESSA AD INFERMITA' O DIFETTO: che comporta assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa. 6. INVALIDITA' connessa ad infermità o difetto permanente che riduca la capacità di lavoro del soggetto a meno di 1/3 7. VECCHIAIA: condizione che si verifica al raggiungimento dell'età pensionabile stabilita dalla legge, per la cessazione dell'attività lavorativa e il pensionamento. 8. MORTE: non è un vero e proprio rischio, ma copre lo stato di bisogno in cui si vengono a trovare i familiari. 4. Oggetto del rapporto previdenziale Individuazione dell'oggetto del rapporto previdenziale: gli eventi protetti Oggetto del rapporto previdenziale = Stato di bisogno dell'individuo determinato dal verificarsi degli eventi contemplati nel sistema previdenziale. = rischi idonei a menomare o sopprimere la capacità di lavoro o guadagno del soggetto Questi rischi sono: Rischi professionali Rischi non professionali a seconda della relazione Con il rapporto di lavoro In base agli effetti: Quelli che agiscono Prevalentemente Sulla capacità lavorativa = Idoneità fisica allo Svolgimento dell' Attività lavorativa (malattia, infortuni, Inabilità, invalidità, Vecchiaia) Quelli che Confluiscono Sulla capacità di Guadagno = Possibilità per il Datore di lavoro Di assorbire Mano d'opera, o Garantire continuità Di lavoro ai propri Dipendenti (disoccupazione, Riduzione orario Di lavoro) Quelli che comportano Aumento dei bisogni Dell'assicurato = Carichi familiari I RISCHI IL RAPPORTO CONTRIBUTIVO E' La relazione che si instaura tra gli enti previdenziali e i soggetti su cui ricade l'onere della contribuzione. Ampia rilevanza: I contributi sono infatti la principale forma di finanziamento del sistema previdenziale, Anche se ad esso vi partecipa lo stato mediante lo stanziamento delle risorse necessarie a supportare Determinate misure in base agli obiettivi di volta in volta individuati, Risanare il deficit di alcune gestioni, attraverso l'assunzione in proprio di una parte della contrizione stessa, Secondo il meccanismo di fiscalizzazione degli oneri sociali. Un esempio di questa contribuzione statale = In seno all'INPS è stata costituita la gestione degli interventi assistenziali e di sostegno alle gestioni previdenziali (GIAS) È Finanziato dallo stato, e si occupa di: 1. integrazione dell'assegno Ordinario di invalidità 2. assegno sociale 3. oneri derivanti dai pensionamenti Anticipati. 4. pensioni dei coltivatori diretti, Mezzadri, e coloni 5. prestazioni di disoccupazione E integrazione salariale straordinaria, Parzialmente finanziate anche da contributi A carico dei datori di lavoro. 6. agevolazioni contributive Previste a favori di determinati Settori economici o territoriali. 7. i contributi figurativi, Mediante cui sono accreditati Contributi utiliai fini della pensione, Anche in caso di sospensione del lavoro OBBLIGATORIETA' L'Obbligo contributivo trova la sua fonte nella legge, Che ne determina anche l'ammontare con criteri variabili a seconda delle cateogire, dei soggetti e dei rischi protetti. Questo obbligo nasce al verificarsi delle condizioni previste = Quando si svolge qualunque attività lavorativa, anche se talvolta sono Necessari anche eventi ulteriori (es. per la tutela infortunistica, solo quando Si svolgono attività specificamente protette) Ci son tuttavia dei casi, in cui la contribuzione è indipendente dallo svolgimento di un'attività lavorativa 1. per la contribuzione Figurativa, Quando cioè i contributi sono Accreditati, senza onere Finanziario per il Lavoratore, per periodi In cui non è stata svolta attività Lavorativa. 2. per la prosecuzione Volontaria = Quando il lavoratore Nonostante sia Cessata o interrotta Attività lavorativa, È autorizzato a versare Con onere a suo carico I contributi. 3. contributi da riscatto: Mediante cui possono Essere accreditati i Contributi per periodi non Coperti da contribuzione, Con onere a carico Del lavoratore Nella generalità dei casi. 4. assicurazione obbligatoria Contro infortuni domestici (inail) Per le persone che in Ambito familiare e senza Vincolo di subordinazione, Svolgono gratuitamente Attività di cura della casa E dei familiari. 5. assicurazione Presso il fondo per le Persone che svolgono Lavori di cura non Retribuiti, derivanti Da responsabilità Familiari (è facoltativa) Anche in questo caso, son previsti specifici adempimenti con valore preliminare, Pur non incidendo sulla sussistenza giuridica del rapporto stesso, e devono essere Effettuati dal datore di lavoro. Obblighi sopratutto di natura informativa es. denunce agli enti di previdenza delle modifiche soggettive e oggettive che possono incidere sul rapporto contributivo. Prassi amministrativa: Ha confermato la natura dichiarativa degli atti amministrativi = Servono a rendere attuabile l'obbligo contributivo delle aziende. Nasce nel momento in cui il datore di lavoro assume il lavoratore. Il rapporto assicurativo, nasce indipendentemente dall'inoltro formale della domanda di iscrizione da parte dell'azienda, Perchè esso deriva dall'obbligatorietà ope legis dell'assicurazione sociale. LA MISURA DELLA CONTRIBUZIONE : L'ALIQUOTA CONTRIBUTIVA Contributo = commisurato alla retribuzione per i lavoratori dipendenti, O al reddito da lavoro per i lavoratori autonomi: È indipendente dalla natura del rischio. La somma dovuta a titolo di contribuzione è determinata applicando un'aliquota, Cioè una percentuale, alla retribuzione corrisposta al lavoratore nel periodo Di paga considerato ai fini IRPEF. Le aliquote di finanziamento variano in virtu' di diversi fattori: Lavoro dipendente : Il totale della contrizione che deve essere versato Dal datore di lavoro per ciascun lavoratore = Somma degli importi derivanti dall'applicazione delle Varie aliquote di contribuzione (per invalidità, vecchiaia, disoccupazione, tfr, etc) L'aliquota massima complessiva è il 33% Datore di lavoro: 23,8 % Lavoratore : 0,30% Lavoro autonomo: Lavoratori agricoli: 24% Artigiani e commercianti 24% Commercianti: + 0.09% Come contributo per il finanziamento Dell'indennizzo corrisposto In caso di cessazione dell'attività commerciale. Lavoratori assicurati Presso la gestione separata Dell'INPS Soggetti titolari di pensione o Provvisti di altra tutela pensionistica Obbligatoria 24% Pluralità contratti collettivi Intervenuti per la stessa categoria = La retribuzione da assumere come base per il Calcolo dei contributi previdenziali e assistenziali → Stabilita dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni Sindacali dei lavoratori e datori di lavoro Comparativamente piu' rappresentative nella categoria. Il minimale legale Nella determinazione della retribuzione minima a fini contributivi si deve tenere conto Del minimale legale. Se infatti il reddito da assoggettare a contribuzione in base al minimale contrattuale È inferiore al minimale legale → Deve essere adeguato al limite minimo di retribuzione giornaliera (non può essere inferiore al 9.50 % dell'importo del tratamento minimo mensile Di pensione a carico del FPLD in vigore al 1 gennaio di ciascun anno. Il rispetto di una soglia minima di retribuzione imponibile, È valida per tutti i lavoratori diversamente dalla somiglia massima, che trova invece Applicazione per una specifica categoria di lavoratori. IL MASSIMALE ANNUO Al minimale contributivo, non corrisponde un massimale contributivo, Per cui tutta la retribuzione resta assoggettata a contribuzione. Massimale annuo per la base contributiva: Si applica solo ai lavoratori assicurati successivamente Al 95 a forme pensionistiche obbligatorie , privi a Quella data di anzianità contributiva, Ovvero per coloro che optano per il calcolo della pensione Con il sistema contributivo. Il massimale → È rivalutato ogni anno in base all'indice dei prezzi al consumo calcolato Dall'istat, e si applica ai fini del calcolo della contribuzione IVS, sicchè I datori di lavoro procedono sottoponendo a contribuzione, mese per mese L'intera retribuzione fino al raggiungimento del massimale annuo. LE RETRIBUZIONI CONVENZIONALI Se il lavoratore dipendente NON percepisce compensi fissi o la retribuzione non è determinabile, Con decreto ministeriale sono stabiliti salari medi o convenzionali per il calcolo della contribuzione. L'esempio piu' rilevante è quello : Dei lavoratori italiani operaanti all'estero in paesi extra UE non convenzionati O parzialmente convenzionati con l'italia. Anche per queste retribuzioni è fissato un minimale obbligatorio = retribuzione minima giornaliera annualmente rivalutata. 5. L'ANZIANITA' CONTRIBUTIVA E LE TIPOLOGIE DI CONTRIBUTI L'anzianità contributiva Nell'ambito dell'assicurazione per invalidità, vecchiaia, superstiti, L'accumulo di contributi serve a maturare il requisito di contribuzione richiesto dalla legge Per il diritto alle prestazioni pensionistiche, e per determinrne l'importo. Nel caso del lavoratore: La contribuzione accumlata per tutta la vita Lavorativa prende il nome di : Anzianità contributiva = Numero di contributi accreditati. Pensione di vecchiaia per i lavoratori dipendenti = 20 anni di contributi. Si misura in settimane: Anche se si hanno rapporti con diversi datori di lavoro, Ogni settimana lavorativa vale un solo contributo. Viene tuttavia espressa in anni: Un anno di contribuzione = 52 contributi settimanali. Il numero di contributi settimanali da accreditare Ai lavoratori nell'anno solare è pari a quello Delle settimane dell'anno stesso, retribuite O effettivamente lavorate. Solo se la retribuzione settimanale non è inferiore Al 40% del trattamento minimo mensile INPS (minimale settimanale per l'accredito dei contributi) Distinzioni di anzianità Anzianità contributiva Anzianità di servizio Anzianità assicurativa Tutta la posizione contributiva Del dipendente: - contributi dei diversi rapporti Di lavoro subordinato. - contributi di diverse gestioni previdenziali - diverse tipologie di contributi. Anni di attività prestata Presso uno stesso datore di lavoro. Esprime il tempo trascorso Dall'iscrizione all'assicurazione obbligatoria, Fino al pensionamento. A differenza dell'anzianità contributiva, Copre anche periodi non coperti da Contribuzione. LE TIPOLOGIE DI CONTRIBUTI OBBLIGATORI FIGURATIVI VOLONTARI DA RISCATTO OBBLIGATORI FIGURATIVI VOLONTARI DA RISCATTO Sono quelli versati per legge dal datore di lavoro, per coloro che svolgono attività retribuita alle sue dipendenze. Sono contributi accreditati per periodi in cui l'assicurato NON ha svolto attività lavorativa, per il verificarsi di determinati eventi, indipendenti dalla sua volontà (malattia, infortunio, maternità) Sono i contributi versati direttamente dall'assicurato, che avendo interrotto o cessato l'attività lavorativa ha chiesto e ottenuto l'assicurazione dell'ente previdenziale per proseguire l'assicurazione, con onere interamente a suo carico, per prooseguire e conservare i diritti derivanti adll'assicurazione e raggiungere requisiti e diritto alla pensione. Consentono al lavoratore di regolarizzare dal punto di vista assicurativo, periodi non coperti da contribuzione, Sono necessari: - per maturare il diritto alla pensione - per stabilire l'ammontare della pensione. Possono essere accreditati : - senza alcun onere a carico del lavoratore. su domanda → d'ufficio. → E' concesso se egli abbia, alternativamente: - 156 contributi settimanali effettivi (3 anni), anche non continuativi, nel quinquennio precedente la domanda. - 260 contributi settimanali (5 anni) in qualunque epoca versati. Si possono riscattare : - su richiesta degli interessati - con onere a loro carico: periodi in cui non è stata svolta attività lavorativa. E' un contributo fittizio = non è versato né dal datore di lavoro né dal lavoratore, e serve a salvaguardare a fini previdenziali, periodi non coperti da contribuzione obbligatoria. Il decreto pensioni del 2019, ha stabilito due misure: - misura stabile : in materia di calcolo dell'onere per il riscatto dei corsi universitari - misura sperimentale = pace contributiva, costituisce ulteriore ipotesi di riscatto per recuperare a fini pensionistici buchi contributivi tra un lavoro e un altro. IL CUMULO DEI PERIODI ASSICURATIVI PER GLI ASSICURATI NEL SISTEMA DI CALCOLO CONTRIBUTIVO (d.lgs. 184/97) I lavoratori i cui trattamenti pensionistici siano liquidati, esclusivamente secondo il sistema contributivo, Possono beneficiare delle facoltà di cumulo gratuito disciplinata dal d.lgs. 184/1997 Riservato a: - iscritti ad almeno due gestioni fra quelle dell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, vecchiaia, superstiti E delle formue sostitutive ed esclusive della stessa, delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi della gestione separata. Precluso a: È precluso a coloro che siano già titolari di un trattamento Pensionistico a carico di una delle gestioni nell'ambito Delle quali si chiede il cumulo. Il cumulo ha ad oggetto i periodi assicurativi non coincidenti, Posseduti presso le predette forme, per conseguire la pensione. Le quote di pensione Per ciascuna posizione assicurativa costituita nelle diverse gestioni previdenziali Interessate dall'operazione di cumulo sono liquidate quote di pensione, Ogni quota è calcolata pro rata , in quanto è determinata da ciascuna gestione interessata Dal cumulo, per la parte di propria competenza. Al pagamento della pensione in cumulo provvede la gestione INPS che Ha istruito la domanda. IL CUMULO GRATUITO DEI PEIODI ASSICURATVI (L 228/2012 ) Ulteriore possibilità di cumulo gratuito dei contributi versati in differenti gestioni Pensionistiche e finalizzata al conseguimento di unica pensione È stat introdotta dalla legge di stabilità 2013 Sostituita dalla Legge di stabilità 2017 Chi ha diritto al cumulo: Hanno diritto al cumulo, i soggetti iscritti a due o piu' forme di assicurazione obbligatoria dei lavortori dipendenti, Autonomi e degli iscritti alla gestione separata e alle forme sostitutive ed esclusive della medesima, nonché agli Iscritti agli enti privatizzati e alle casse per i liberi professionisti. Chi non può esercitare diritto la cumulo: Non può esercitare diritto al cumulo chi abbia già la titolarità di un trattamento pensionistico diretto a carico di Una delle precedenti gestioni. Condizioni per esercitare il cumulo: Il cumulo può essere esercitato purchè i periodi assicurativi NON siano coincidenti, e purchè il soggetto richiedente Sia in possesso dei requisiti per conseguire il trattamento pensionistico. Quota 100 È consentito per effetto del decreto pensioni 2019, il cumulo anche per il perfezionamento del requisito contributivo (38 anni) Per conseguire la pensione quota 100. OGGETTO DEL CUMULO: Il cumulo deve avere ad oggetto TUTTI e per INTERO i periodi assicurativi accreditati presso le diverse gestioni, Che ciascuna per la propria competenza, determinano il trattamento pro quota in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione LA PENSIONE SUPPLEMENTARE E I SUPPLEMENTI DI PENSIONE PENSIONE SUPPLEMENTARE SUPPLEMENTI DI PENSIONE I titolari di pensione a carico di forme di previdenza sostitutive Dell'ago dell'inps, se hanno versato all'ago contributi insufficienti per ottenere Pension autonoma, e non intendano operare riconngiunzione di questi periodi Al fondo di appartenenza, Possono chiedere - al raggiungimento dell' età per la pensione di vecchiaia - a seguito del riconoscimento dello stato di invalidità: Liquidazione da parte dell'inps di una pensione supplementare (che sia aggiunge a quella già percepita. ) Icontributi versati nel'ago, successivamente alla data Di decorrenza della pensione ( perchè pensionato inizia nuovo lavoro), danno diritto a liquidare A domanda, in una o piu' volte, supplementi di pensione In godimento. I supplementi possono essere Richiesti dopo 5 anni dalla Decorrenza della pensione O del precedente supplemento. Eccezione: Si può richiedere il supplemento Anche quando siano trascorsi -2 anni - una sola volta - se è raggiunta età Pensionabile. LA PRESCRIZIONE DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI La legge stabilisce un termine per il versamento della contribuzione dovuta, Decorso il quale, i contributi si prescrivono. La prescrizione produce: Estinzione dell'obbligo contributivo, Perchè i contributi prescritti, non possono essere versati = Principio di irricevibilità dei contributi previdenziali I contributi agli enti previdenziali e assistenziali sono soggetti ad : Unico termine di prescrizione della durata di 5 anni. Il termine di 5 anni vale per: 1. per le contribuzioni di pertinenza del fondo pensioni Lavoratori dipendenti e altre gestioni pensionistiche obbligatorie. 2. per tutte le altre contribuzioni di previdenza e assistenza sociale Obbligatoria, compresi i contributi di pertinenza dell'inail per la Tutela contro gli infortuni sul lavoro e malattie professionali. Caso di interruzione del decorso della prescrizione → Il decorso della prescrizione è interrotto, nel caso di: Denuncia del lavoratore o dei suoi superstiti, In tale ipotesi, oltre all'effetto interruttivo, si applica il termine di prescrizione piu' lungo: 10 anni. Tuttavia la denuncia deve avvenire prima dello spirare della prescrizione quinquennale. Non deve necessariamente essere notificata Anche al datore di lavoro. È indipendente dai suoi contenuti (maggiore o minore specificazione delle omissioni O imputazione a determinati periodi ) RENDITA VITALIZIA E TUTELE IN CASO DI OMISSIONE CONTRIBUTIVA I presupposti della rendita vitalizia Inadempimento dell'obbligo assicurativo Per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti Impossibilità di recupero della contribuzione Da parte dell'inps per maturata prescrizione Che ne impedisce il pagamento tardivo. Soggetti legittimati a chiedere la rendita vitalizia Datore di lavoro: Può chiedere all'inps di costituire una rendita vitalizia Pari alla pensione o quota di pensione, che spetterebbe al lavoratore Dipendente in relazione ai contributi omessi. Lavoratore: Quando non può ottenere dal datore di lavoro La costituzione della rendita, può egli stesso Sostituirsi al datore di lavoro, salvo il Diritto al risarcimento del danno. Ai fini della costituzione della rendita: Ai fini della costituzione della rendita, il datore di lavoro (o il lavoratore nella seconda ipotesi) deve versare all'inps La riserva matematica calcolata in base ad apposite tariffe NATURA DELLA RENDITA VITALIZIA La rendita vitaliza si inserisce nelle tutele risarcitorie, derivanti Dalle omesse o irregolari contribuzioni previdenziali, rispetto alle quali La giurisprudenza opera queste distinzioni. 1. prima dela maturazione della Prescrizione dell'obbligo Contributivo. 2. maturata la prescrizione dei contributi Omessi: 3. prima del momento di determinazione Del suddetto danno, e dopo la data di Prescrizione dei contributi omessi. Sussiste: - azione diretta dell'inps - possibilità del lavoratore di chiedere Condanna del datore di lavoro a pagare I contributi in favore dell'istituto medesimo O una pronuncia di mera accertamento Dell'omissione contributiva. Il lavoratore può in base al 2° co. Dell'art. 2116 c.c. → Può esercitare un'azione risarcitoria del danno Subito, consistente nella perdita del trattamento Pensionistico o nella percezione di un trattamento pensionistico Inferiore a quello altrimenti spettante. L'azione risarcitoria, si può esercitare nel momento in cui Il danno (perdita totale o parziale prestazione), avrebbe Potuto essere attivato, o è stato attivato il trattamento Preidenziale perso, o goduto in misura inferiore al dovuto. Il lavoratore soffre solo un danno Potenziale = Ha una posizione assicurativa carente. Questa potenzialità, consente al lavoratore Da una parte: - di richiedere misure cautelari Conservative della garanzia Patrimoniale del datore di lavoro. - di domandare una pronuncia di condanna generica al risarcimento del danno. 6. LA TUTELA GIURIDICA Strumenti per la concreta attuazione della norma in materia di previdenza sociale La legislazione previdenziale ha carattere inderogabile, perchè basata su norme: - imperative - spesso coercitive : non possono essere modificate dall'accordo delle parti, specialmente se portano Svantaggi al soggetto assicurato. La sua concreta attuazione si svolge attraverso: Attività di VIGILANZA Per prevenire le infrazioni e accertare Eventali violazioni della normativa Anzidetta Attività di tutela GIURISDIZIONALE: Infatti per la salvaguardia dei diritti ed interessi Dei singoli, sono previsti procedimenti Amministrativi e giurisdizionali. LA RIFORMA DELLA VIGILANZA IN ATTUAZIONE DEL JOBS ACT Attività di vigilanza = ha la finalità di prevenire e reprimere le violazioni della normativa inderogabile in materia Di lavoro e legislazione sociale del lavoratore. Oggetto dell'attività di vigilanza = I rapporti di lavoro e i livelli essenziali delle prestazioni concernenti diritti civili e sociali, L'osservanza complessiva della normativa di legislazione sociale e del lavoro, Compresa l'applicazione dei contratti collettivi e della disciplina previdenziale. Riguarda TUTTI i rapporti di lavoro, A prescindere dal luogo in cui è prestata l'attività e dalla tipologia contrattuale utilizzata. DAL D.LGS. 124/2004 AL D.LGS. 149/2015 IN ATTUAZIONE DEL JOBS ACT Il d.lgs. 124/2004, emanato in attuazione della legge biagi, Ha apportato un totale riassetto della disciplina della vigilanza in materia di lavoro e legislazione sociale, In applicazione dei seguenti principi e criteri direttivi: 1. privilegio della finalità Preventiva degli accertamenti 2. definizione di un raccordo efficace fra la funzione di ispezione Del lavoro e conciliazione delle controversie individuali. 3. Nuova disciplina dei poteri di Prescrizione e diffida ed introduzione di nuove forme di Opposizione (ricorsi) in via amministrativa. Obiettivo principale = Razionalizzazione delle funzioni ispettive, per superare la frammentarietà dei compiti di vigilanza attribuiti Ad una pluralità di organi, e prevenire ad un sistema organico e coerente di tutela del lavoro. Il d.lgs. 149/2015: Persegue lo scopo espresso di rendere piu' efficiente l'attività ispettiva, mediante razionalizzazione e semplificazione. A questa finalità, viene istituta un'agenzia unica per le ispezioni del lavoro ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO Accentra in sé la totalità dei servizi ispettivi: - quelli aventi ad oggetto l'osservanza della normativa in materia di lavoro e legislazione sociale - quelli concernenti l'osservanza delle norme di natura previdenziale. NORMATIVE CHE HANNO PORTATO A RIDEFINIRE L'ASSETTO DEFINITIVO DELL'ISPETTORATO DEL LAVORO: Dal 2017: Cessata attività della direzione Generale per l'attività Ispettiva del ministero del Lavoro. Sostituite da nuove sedi Territoriali dell'ispettorato Nazionale del lavoro: - ispettorato interregionale - ispettorato territoriale. 2016: Si sono disciplinati attraverso una Serie di decreti, i nuovi: - struttura - risorse umane - protocollo (per il finanziamento) - trasferimento dal ministero del Lavoro all'ispettorato di: personale, Risorse finanziarie, beni, fissando La data di operatività della nuova struttura. 2017: Convenzione con l'inps Per l'attività di vigilanza Previdenzile e assicurativa. Dal 1.1.17: Al personale ispettivo Degli istituti previdenziali È conferita la qualifica Di ufficiale di polizia Giudiziaria. ISPETTORATO NAZIONALE DEL LAVORO E ALTRI ORGANI COMPETENTI Con il d.lgs. 149/2015: I servizi ispettivi già esercitati dal ministero in materia di lavoro e dagli enti previdenziale (inps e inail) sono devoluti All'ispettorato nazionale del lavoro. Obiettivo = Accertare specifiche fattispecie di non corretta applicazione della disciplina lavoristica, Previdenziale o assicurativa, senza che sia prevista a priori verifica a carattere generale. Per effetto della quasi totale depenalizzazione degli illeciti in ambito lavoristico e previdenziale/assicurativo, Salvo casi di delega espressa, il ruolo di polizia giudiziaria applicato agli ispettori del lavoro è del tutto residuale. Settori la cui competenza non è passata all'ispettorato: Settori esposti a particolari rischi: ASL (azienda sanitaria locale) Ambiente: Agenzie regionali per la protezione ambientale (ARPA) Ispettorato nazionale è istituito presso: Ministero del lavoro : ne ha pure la vigilanza. Ha personalità giuridica di diritto pubblico E autonomia organizzativa e contabile. Ha sede centrale a Roma e anche sedi territoriali. L'ispettorato si occupa al contempo di: Funzioni di indirizzo Funzioni di coordinamento → detta le linee di condotta e le direttive di carattere Operativo - definisce la programmazione ispettiva, comprese Le modalità di accertamento. Ispettorato si coordina con i servizi ispettivi delle ASL e ARPA: → -ferme restando le rispettive competenze In modo da evitare sovrapporizioni di interventi, potendo anche stipulare uno o più protoccoli d'intesa. INOLTRE Al fine di assicurare l'uniformità di comportamento e maggiore efficacia degli accertamenti ispettivi: Ogni altro organo preposto alla vigilanza, che svolge accertamenti in materia di lavoro e legislazione sociale Si deve raccordare con la sede centrale e quelle territoriali dell'ispettorato. Il ministero del lavoro, inps e inail : assicurano ogni forma di collaborazione utile per un efficiente Svolgimento dell'attività di vigilanza: Inps, inail , agenzia delle entrate devono mettere a disposizione dell'ispettorato anche mediante Archivi informatici, dati e informazioni utili alla programmazione e svolgimento dell'attività di vigilanza. Convenzioni tra ispettorato ed altri enti 2017: Convenzione ispettorato – inps: - istituzione di una commissione centrale E commissioni regionali di programmazione Dell'attività di vigilanza, per realizzare: - sviluppo di modelli di analisi del rischio e Metodologie di accertamento - programmazione dell'attività ispettiva a livello Nazionale e regionale. 2018: Convenzione tra ministero del lavoro, inl, inps, inail: Convenzione per lo scambio di dati e informazioni In materia di attività ispettiva. → validità di tre anni → realizzare efficace attività di vigilanza Ispettiva attraverso lo scambio di dati ad essa Relativi. Ci saranno due verbali: Verbale di primo accesso ispettivo Verbale unico di accertamento e notificazione Viene rilasciato a datore di lavoro a conclusione Delle attività di verifica compiute durante il primo Accesso ispettivo. Viene rilasciato al datore di lavoro, a conclusione Dell'accertamento, qualora il personale Ispettivo rilevi inadempimenti alla disciplina normativa o Contrattale da cui deriva l'applicazione delle sanzioni Amministrative. Qualora al termine dell'ispezione, non siano riscontrate violazioni: Il personale ispttivo deve darne comunicazione scritta al datore di lavoro (verbale di definizione degli accertamenti) CRITERI DI SVOLGIMENTO DELL'ISPEZIONE L'attività di accertamento deve essere svolta secondo l'imparzialità dell'ispettore. Esclusi i casi straordinari di controlli per salute, giustizia, Emergenza, l'accesso ispettivo deve essere oggetto di Programmazione da parte degli enti competenti, e di Coordinamento tra i soggetti interessati, per evitare Duplicazioni e sovrapposizioni nell'attività di controllo. C. IL POTERE DI DISPOSIZIONE Le disposizioni costituiscono : Atti amministrativi, immediatamente esecutivi Impartiti dagli ispettori del lavoro ed enti previdenziali, In tutti quei casi in cui essi sono abilitati ad integrare le norme in materia di lavoro e legislazione sociale, Con proprio apprezzamento discrezionale. Comporta un nuovo obbligo per il datore di lavoro Che specifica quello genericamente previsto dalla legge, sopratutto Quando essa non prevede precise e puntuali modalità di Adempimento. GLI ISTITUTI PER LA PREVENZIONE DELLE CONTROVERSIE LA CONCILIAZIONE MONOCRATICA E' la conciliazione diretta a prevenire l'insorgenza di controversie tra le parti del rapporto di lavoro, e opera in caso di Inadempimento del datore di lavoro di tipo civile o amministrativo, e riguarda i crediti derivanti dal mancato rispetto degli Obblighi retributivi e contributivi. Tipologie di conciliazione monocratica: PREVENTIVO: Se avviene su richiesta d'intervento del lavoratore O del sindacato. CONTESTUALE: Se è promossa dall'ispettore nel corso di un Accertamento ispettivo, E' un tentativo di conciliazione : Può riguardare solo diritti DISPONIBILI dal lavoratore. La conciliazione monocratica, NON ha carattere collegiale, Perchè avviene dinanzi ad un unico funzionario dell'ispettorato territoriale del lavoro. obiettivo È quello di raggiungere un accordo risultante da → verbale che deve essere dichiarato → esecutivo da giudice competente → Su istanza della parte interessata il verbale una volta → sottoscritto rende inoppugnabili le transazioni e rinunce effettuate Dalle parti in sede conciliativa. Datore di lavoro dovrà: Pagare le somme dovute al lavoratore Nella misura concordata Versare i contributi previdenziali e assicurativi. Dovrà versare oltre la somma prevista per la contribuzione Anche la somma dovuta per le omissioni contributive. Questo comporterà: - L'estinzione del procedimento ispettivo - non ci sarà applicazione di nessuna sanzione. Estinzione del procedimento Ispettivo si realizza con: Effettivo versamento Delle somme concordate In sede conciliativa. → Se non si raggiunge l'accordo → o le parti non consentono al tentativo di conciliazione, l'accertamento ispettivo prosegue. LA DIFFIDA ACCERTATIVA PER CREDITI PATRIMONIALI Oltre la conciliazione monocratica, l'ulteriore istituto volto a prevenire le controversie, è La diffida accertativa per i crediti patrimoniali, che deve essere esercitata in sede di indagine ispettiva Quando emergono inosservanze delle norme di legge o contrattuali, da cui derivano crediti patrimoniali In favore dei lavoratori (es. retribuzioni al di sotto dei limiti previsti dal contratto nazionale di lavoro). L'ispettore diffida il datore di lavoro A corrispondere direttamente al lavoratore Le somme dovute entro un certo limite. Per l'esercizio del potere di diffida, È necessario che le somme dovute siano certe: - sia in riferimento al diritto del lavoraotre - sia nel loro ammontare. Pertanto la diffida deve avere ad oggetto solo: - crediti certi, liquidi, esigibili: Il personale ispettivo deve prendere in considerazione solo i crediti da lavoro il cui termine quiquennale di prescrizione: Decorre dal primo giorno utile per far valere il diritto di credito anche se in costanza del rapporto di lavoro, Non sia ancora maturato. A seguito della diffida: il datore può Corrispondendo le somme direttamente Al lavoratore (diffida perde efficacia) Promuovere un tentativo di conciliazione Presso l'istituto territoriale del lavoro. IN CASO DI ACCORDO: Risultante da apposito verbale sottoscritto dalle parti, Il provvedimento di diffida perde efficacia ed eventuali rinuncie o transazioni Effettuate in sede di conciliazione diventano inoppugnabili. Decorso inutilmente il termine per la proposizione del tentativo di conciliazione o in caso di mancato raggiungimento dell'accordo, Il provvedimento di diffida acquista, invece, valore di accertamento tecnico, con l'efficacia di titolo esecutivo. Il lavoratore può agire mediante atto di precetto, per soddisfare i crediti retributivi, Potendo fondare le proprie pretese su un provvedimento amministrativo, avente natura di titolo immediatamente esecutivo. CONTRASTO AL LAVORO NERO Il libro unico del lavoro (LUL) è stato introdotto nel 2008, in sostituzione ai libri aziendali di matricola e paga, Ed ha la funzione di accertare “la regolarità di gestione dei rapporti di lavoro, con riguardo ai profili, retributivi, assicurativi, previdenziali e fiscali” OGNI datore di lavoro (eccetto quello domestico) deve istituire e tenere aggiornato il libro unico del lavoro, In cui vanno iscritti e registrati tutti i lavoratori subordinati, e i collaboratori coordinati e continuativi. Informazioni 1. il nome e cognome, Codice fiscale, qualifica E livello, la retribuzione base, L'anzianità di servizio e le Relative posizioni assicurative. Le dazioni in denaro o natura corrisposte Dal datore di lavoro, compresi: - somme a titolo di rimborso spese - trattenute - detrazioni fiscali - assegni - prestazioni. Somme erogate a titolo di Premio o per prestazioni Di lavoro straordinario. IL CALENDARIO DELLE PRESENZE Deve risultare ogni giorno il numero di ore di lavoro effettuate da ciascun lavoratore subordinato, E l'indicazione delle ore di lavoro straordinario, o le eventuali assenze dal lavoro, Anche non retribuite delle ferie e dei riposi. MODALITA' DI COMPILAZIONE DEL LUL Deve essere compilato con tutti i predetti dati: Per ciascun mese di riferimento Entro la fine del mese successivo (obbligo di registrazione) Deve essere conservato per 5 anni Dalla data dell'ultima registrazione per Poter essere esibito agli organi Di vigilanza (Obbligo di conservazione) Il d.lgs. 151/2015: Ha innavato il sistema sanzionatorio con riguardo alla violazione consistente nell'omessa e infedele Registrazione dei dati ivi riportati. L'omessa registrazione si riferisce Alle scritture complessivamente omesse E non a ciascun singolo dato di cui Manchi la registrazione. L'infedele registrazione si riferisce alle scritturazioni dei dati Diverse rispetto alle qualità o quantità della prestazione Lavorativa effettivamente resa o alle somme effettivamente Erogate. Alla contestazione delle sanzioni amministrative provvedono gli organi di vigilanza che effettuano accertamenti di Lavoro e previdenza. 1. obbligo di istituzione e tenuta del LUL 2. omessa o infedele registrazione dei dati 3. omessa esibizione agli organi di vigilanza del LUL 4. obbligo di conservazione del LUL La violazione si realizza quando il datore di lavoro è sprovvisto del libro, o tenuto con modalità diverse da quelle previste dalla legge. la violazione si realizza se ciò → ha determinato differenti trattamenti retributivi, previdenziali o fiscali. non c'è violazione nei casi di → errori materiali. - se è tenuto presso i consulenti del lavoro o altro professionista abilitato, la violazione sussiste se il LUL non viene esibito nel termine di 15 gg dalla richiesta espressa degli organi di vigilanza La violazione si realizza se il LUL non è conservato dal datore di lavoro per il periodo di 5 anni Sanzione da 500 a 2500 euro - da 150 a 1500 euro - da 500 a 3000: per piu' di 5 lavoratori o periodo superiore a 6 mesi - da 1000 a 6000 per piu' di 10 lavoratori o periodo superiore a 12 mesi. - da 200 a 2000 euro : se è inadempiente il datore di lavoro - da 100 a 1000 se è inadempiente il consulente del lavoro o altro professionista abilitato. - da 100 a 600 OMISSIONE CONTRIBUTIVA EVASIONE CONTRIBUTIVA - mancato o ritardato pagamento entro il termine di legge, dei contributi o premi, il cui ammontare è rilevabile dalle denunce e/o registrazioni obbligatorie regolarmente effettuate. (se il lavoratore è regolarmente assunto) - tutte le situazioni in cui l'inadempimento nel versamento dei contributi, sia connesso a registrazioni o denunce obbligatorie omesse o non conformi al vero, sopratutto nel caso in cui il datore di lavoro con l'intenzione specifica di NON versare i contributi o premi, occulti rapporti di lavoro in essere o le retribuzioni, o assuma un comportamento indirizzato a questo scopo. Sono applicate SANZIONI CIVILI, eccetto nei casi di maggior gravità, in cui si applica la sanzione PENALE. - LAVORATORE regolarmente assunto e denunciato ad ente di previdenza: ma non sono versati i contributi. - applicazione sanzione civile determinata in misura pari al tasso di riferimento BCE + 5,5 % - la sanzione non può essere superiore al 40% dei contributi dovuti alla scadenza: se dopo la scadenza non si paga la somma, si applica sul debito contributivo gli interessi di mora. - rapporto con lavoratore = inesistente per gli enti previdenziali perchè lo si è occultato. - sanzione civile = 30% dei contributi evasi fino al 60%. oltre questo tetto massimo, se non si è prvveduto al pagamento interessi di → mora. - sanzione penale della reclusione fino a 2 anni, se dal fatto deriva omesso versamento di contributi e premi per un importo non inferiore a 2582 euro mensivi e 50% contributi dovuti per lo stesso mese, compresi quelli omessi. le violazioni OMISSIONI ED EVASIONI CONTRIBUTIVE. Il datore di lavoro è tenuto a versare i contributi assicurativi e previdenziali. La sanzione sarà differente a seconda che: Il datore di lavoro sia solo in ritardo Nei versamenti O se dolosamente occulti il rapporto di lavoro Con l'intento di non versare i contributi. si distinguono: LA MAXISANZIONE AMMINISTRATIVA PER IL LAVORO NERO E LA PROCEDURA DI DIFFIDA. Lavoro nero = rapporto di lavoro inesistente alle amministrazioni competenti. È stata prevista una maxi sanzione dalla legge di bilancio de 2019: Ha elevato gli importi del 20%, prevedendo anche il raddoppio in caso di recidiva. 1. da 1800 a 10 800: Per impiego del lavoratore Sino a 30 gg di effettivo lavoro 2. da 3 600 a 21600 in caso Di impiego del lavoratore da 31 a 60 gg di lavoro. 3. da 7200 a 43200 : Impiego del lavoratore oltre I 60 gg di effettivo lavoro. La maxisanzione trova applicazione: Quando sono accertati rapporti di lavoro TOTALMENTE INESISTENTI ai competenti uffici pubblici = Impiego di lavoratori subordinati per i quali non risulti effettuata da parte del datore di lavoro privato La preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro al competente ufficio pubblico. Il datore di lavoro non è soggetto alla maxisanzione quando: Se antecedentemente al primo accesso in azienda Del personale ispettivo, abbia spontaneamente E integralmente provveduto a regolarizzare Il rapporto di lavoro nero. Se invece, al momento dell'accesso ispettivo, gli organi di vigilanza Accertano lavoratori in nero ancora in forza: - contestano - notificano la maxisanzione con il verbale unico di accertamento e notificazione. SE IL LAVORATORE IRREGOLARE è UNO STRANIERO SENZA PERMESSO DI SOGGIORNO: SE è : - privo di permesso di soggiorno - è stato revocato - annullato Casi speciali di lavoratore irregolare. SE E' UN MINORE IN ETA' NON LAVORATIVA SE E' UN BENEFICIARIO DEL REDDITO DI CITTADINANZA LE SANZIONI SARANNO AUMENTATE DEL 20% SE LA MAXISANZIONE E' IRROGATA, NON SI APPLICANO: Sanzioni per violazione obblighi In tema di comunicazione obbligatoria Sull'instaurazione del rapporto di lavoro E consegna della lettera di assunzione, obblighi Di registrazione e conservazione LUL Nè infine se dagli adempimenti di carattere contributivo Precedentemente assolti, risulta comunque evidente La volontà di occultare il rapporto. 1. TIPOLOGIA DI IRREGOLARITA' EFFETTI CONDIZIONI PER LA REVOCA Impiego di personale non risultante dalle scritture o altra documentazione in misura pari o superiore al 20% del personale totale. Gravi e reiterate violazioni della disciplina in materia di tutela salute e sicurezza sul lavoro. - cessazione dell'attività lavorativa nell'unità produttiva in cui son state riscontrate violazioni. - lavoro irregolare dalle 12 del giorno → dopo per violazioni sicurezza: prosecuzione → attività per eliminare le irregolarità e adempiere a prescrizioni. - interdizione del trasgressore dalla contrattazione con la p.a. E dalla partecipazione a gare pubbliche. - regolarizzazione dei lavoratori irregolari - ripristino regolari condizioni di lavoro - pagamento sanzioni penali, civili, amministrative - pagamento somma aggiuntiva di 2000, in caso di lavoro 3200, in caso di violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. (in alternativa e su istanza del trasgressore. - pagamento 25% somma aggiuntiva dovuta. - pagamento dell'importo residuo maggiorato del 5% entro 6 mesi da presentazione istanza di revoca. PROVVEDIMENTO DI SOSPENSIONE PER L'ATTIVITA' IMPRENDITORIALE LA TUTELA GIUDIZIARIA Il principio generale è che in materia di previdenza e assistenza obbligatorie, i diritti sono riconosciuti A seguito di domanda del soggetto, corredata della documentazione richiesta di volta in volta (principio della domanda) Se l'ente previdenziale non accoglie: Silenzio – rigetto 120 gg senza pronuncia Il soggetto potrà: Richiedere un ricorso amministrativo Se ha esito negativo o vi è inerzia o ritardo nell'adottare il provvedimento: Ci potrà essere ricorso ad autorità giudiziaria. IL RICORSO AMMINISTRATIVO È una condizione di procedibilità della domanda giudiziale, per cui è necessario il loro preventivo esperimento Per poter adire il giudice competente. i ricorsi amministrativi però non sono tutti uguali, Possono esserci ricorsi interni all'inps, o ricorsi che prevedono intervento del ministero del lavoro. Dal d.lgs. 149/2015: Non prevedono piu' la possibilità di ricorrere in via amministrativa contro le ordinanze, ingiunzioni, impugnabili Pertanto solo in via giudiziaria, prevedendo una nuova disciplianr in materia di ricorsi amministrativi contro gli atti Di accertamento, che si distinguono in: Ricorso avverso gli atti di accertamento in materia di lavoro, Legislazione sociale, materia contributiva e assicurativa, Adottati dagli ufficiali e agenti di polizia giudiziaria. Da proporre davanti al direttore della sede territoriale Dell'ispettorato nazionale del lavoro. → entro 30 gg da accertamento (sospensione in caso Di diffida) - Deciso entro 60 gg da ricevimento , sulla base della documentazione del ricorrente. Alla fine di questo periodo : Il ricorso si intende respinto. Ricorso avverso atti di accertamento dell'ispettorato Nazionale del lavoro ed enti previdenziali e assicurativi Che hanno ad oggetto la sussistenza o qualificazione Dei rapporti di lavoro : Da presentare al comitato per i rapporti di lavoro, Istituito presso le sedi interregionali del lavoro. - da presentare entro 30 gg da notifica dell'accertamento - deciso dal comitato nel termine di 90 gg da ricevimento, Sulla base di documentazione. - dopo questo termine il ricorso si intende respinto (silenzio – rigetto) PROCEDIMENTO DAVANTI AL GIUICE ORDINARIO - esauriti i procedimenti prescritti dalla legge per la composizione amministrativa, o - decorsi i termini fissati per il loro compimento, - o decorsi 180 g (silenzio rigetto) Ammesso il ricorso all'autorità giudiziaria. Se non si è passati dalla fase amministrativa → Giudice rileva improcedibilità della domanda e sospende il giudizio. Attribuisce 60 gg per ricorrere in sede amministrativa. - attore deve riattivare giudizio entro 180 gg da causa di sospensione. TERMINI PER AGIRE IN GIUDIZIO Sono termini previsti a pena di decadenza. Prestazioni pensionistiche: 3 anni dalla comunicazione definitiva del ricorso Amministrativo o data di scadenza del termine Per l'esaurimento del procedimento amministrativo. Prestazioni non pensionistiche: (disoccupazione, trattamenti di malattia) Un anno dai termini sopra elencati. Infortunio sul lavoro o malattia professionale: 3 anni dal giorno dell'infortunio o manifestazione della malattia. Controversi in materia di cecità, invalidità, Sordità, handicap, pensione inabilità e invalidità Ordinarie: L'azioen giudiziale deve essere preceduta a pena Di improcedibilità dall'accertamento Tecnico preventivo obbligatorio. Procedimenti su controversie Derivanti da applicazione di Norme su: assicurazioni sociali , Infortuni sul lavoro, malattie Professionali, assegni familiari E ogni altra forma di previdenza E assistenza obbligatorie: Disposizioni sul processo Del lavoro. C Procedura: - chi intende agire in giudizio per il riconoscimento dei propri diritti, deve presentare con ricorso al giudice, Istanza di accertamento, per la verifica preventiva delle condizioni sanitarie legittimanti la pretesa. Se accertamento: - non è richiesto - è iniziato ma non concluso: Il giudice assegna alle parti 15 gg per presentare l'istanza Di accertamento tecnico o completamento dello stesso. Al termine delle operazioni di consulenza: Giudice fissa termine perentorio entro il quale le parti devono dichiarare, con atto scritto, Se intendono contestare le conclusioni del consulente tecnico dell'ufficio. Se vi è contestazione Deve depositare presso il giudice entro 30 g, il ricorso giudiziale, specificando A pena di inammissibilità i motivi Della contestazione e la sentenza che definisce Il giudizio è inappellabile. Se non vi è contestazione: Il giudice se non intende rinnovare la consulenza, omologa l'accertamento del requisito Sanitario che viene notificto agli enti competenti per il pagamento delle prestazioni. Caratteri del processo - oralità - immediatezza processuale - concentrazione degli atti. Autorità giudiziaria competente 1° grado: tribunale 2° grado: corte di appello Circoscrizione di residenza attore. Per le controversie inerenti interessi o accessori da ritardato Pagamento di prestazioni previdenziali o assistenziali: Autorità competente = giudice di pace Giudizi di opposizione ad ordinanza – ingiunzione: Disposizioni generali di questi giudizi, e per quanto non previsto Disposizioni del processo del lavoro. Ricorso giudiziale si propone al tribunale del luogo in cui è stata commessa la ivolazione: → - sia in materia di previdenza e assistenza obbligatoria - sia in materia di tutela del lavoro, igiene nei luoghi di lavoro e prevenzione contro infortuni. L'OGGETTO DELL'ASSICURAZIONE IVS L'Oggetto dell'assicurazione ivs, è costituito dai seguenti rischi INVALIDITA' VECCHIAIA INABILITA' MORTE È Invalido, colui la cui Capacità di lavoro, in occupazioni Confacenti alle sue attitudini, Sia ridotta in modo Permanente, a causa di Infermità, difetto fisico O mentale, a meno di un terzo. È inabile colui che, a causa Di infermità o difetto fisico O mentale, sia in situazione Di assoluta e permanente Impossibilità di svolgere Qualsiasi attività lavorativa. Costituita dal raggiungimento dell' Età minima per il diritto al pensionamento (età pensionabile) La morte dell'assicurato, con Riguardo al bisogno in cui si Vengono a trovare i familiari Supersiti, per il venir meno Della fonte di reddito. REGIMI SPECIALI PER I LAVORATORI DIPENDENTI Per alcune categorie di lavoratori dipendenti, la tutela previdenziale È regolata da un regime speciale, il cui fondamento è nella maggior parte dei casi Ravvisabile dalla peculiarità dell'attività svolta. Sono previste gestioni pensionistiche, che svolgono funzione: - integrativa - sostitutiva DELL'AGO. Fondi integrativi: Cui sono assicurate obbligatoriamente alcune Categorie di lavoratori dipendenti, IN AGGIUNTA Alla normale iscrizione al fondo pensione dei lavoratori dipendenti. Questi fondi erogano prestazioni, che integrano Quella dell'ago, per assicurare agli interessati un Trattamento pensionistico piu' favorevole di quello Generale. Fondi sostitutivi: Cui sono assicurate quelle categorie di lavoratori Dipendenti per le quali NON ricorre, per legge l'obbligo di Iscrizione al fondo pensione dei lavoratori dipendenti. Sono fondi con piena personalità giuridica, e incassano L'intero gettito contributivo, erogando l'intero trattamento Pensionistico. Queste due tipologie di fondi sono caratterizzate da criteri Che si differenziavano da quelli generali, circa: - misur della pensione - requisiti di età e anzianità contributiva. Anche se sono state riallineate e ridimensionate per convergere a quelle valide per la generalità dei lavoratori, Per effetto del processo di convergenza e armonizzazione. Dopo una serie di riforme è stato stabilito che a partire dal 2012, Il calcolo della pensione e i requisiti contributivi e anagrafici Per il diritto a pensione, si applicano ai lavoratori iscritti all'Ago E alle forme sostitutive ed esclusive della medesima. Con il d.p.r. 2013, attuativo della riforma fornero è stato attuato Il regolamento di armonizzazione dei requisiti pensionistici Di alcune categorie di lavoratori - lavoratori dello spettacolo - marittimi - personale viaggiante addetto ai trasporti pubblici - fondo sportivi professionisti. Il regolamento ha previsto che a partire Dal 2014, ci sarebbe stato l'incremento dei requisiti pensionistici, Con la possibilità di accedere al pensionamento con i vecchi Regimi, solo se si erano maturati i requisiti entro il 31.12. 2013. I requisiti intesi come: - età anagrafica - contributi per accesso alla pensione Disciplina degli adeguamenti alla speranza di vita. LE TRE GESTIONI SPECIALI PER I LAVORATORI AGRICOLI, ARTIGIANI E COMMERCIANTI L'esigenza di una tutela previdenziale per i lavoratori autonomi, Si è avvertita con ritardo per i lavoratori subordinati (solo nel 1957) Infatti la l 1047 del 57 ha esteso l'assicurazione IVS Ai coltivatori diretti, mezzadri e coloni, cui hanno fatto Seguito gli artigiani e i commercianti. La tutela ivs si realizza mediante le seguenti tre giostni speciali, Costituite dall'INPS, e rette da normativa comune. 1. gestione speciale per i coltivatori diretti, Mezzadri e coloni, e imprenditori agricoli professionali. 2. gestione speciale per gli artigiani 3. gestione speciale per gli esercenti Attività commerciale. Lavoratori autonomi devono iscriversi alla gestione speciale della categoria di appartenenza, insieme ai familiari Che esercitano la loro attività in modo abituale e prevalente nell'impresa. È sufficiente l'invio telematico della comunicazione unica per la nascita di impresa, Che consente al contempo anche di adempiere agli adempimenti previsti, anche Previdenziali con un'unica operazione. LA GESTIONE SEPARATA PER ALTRE CATEGORIE DI LAVORATORI AUTONOMI E PARASUBORDINATI. Dal 96, opera presso l'inps, un'apposita gestione separata, che estende l'assicurazione generale obbligatoria per Invalidità, vecchiaia, superstiti, anche ad una serie di lavoratori autonomi che: - non svolgono attività rientranti nelle tre gestioni speciali INPS - né una libera professione per cui devono essere assicurati ad una specifica Cassa previdenziale di categoria. Per tutti gli assicurati, presso la predetta gestione, I trattamenti pensionistici soo calcolati esclusivamente con il metodo contributivo. Titolari di collaborazione Coordinata continuativa Medici con contratto di Formazione specilistica Lavoratori autonomi Occasionali (reddito annuo inferiore a 5000 euro) Incaricati a vendita A domicilio (reddito annuo inferiore A 5000 euro) Beneficiari borse di studio Per dottorato di ricerca E assegni di ricerca Liberi professionisti Privi di cassa di previdenza. Liberi professionisti con tutela Previdenziale, per redditi non Assoggettati alla cassa di appartenenza. Iscrizione Deve iscriversi alla gestione con COMUNICAZIONE ALL'INPS: - data di inizio attività lavorativa - tipologia di attività - dati anagrafici, domicilio, codice fiscale. Iscrizione = UNICA coincide con il primo rapporto → - non è necessario comunicare cessazione rapporto E iscrizione per successivi contratti con lo stesso o Diverso committente, salvo che si modifichi la qualifica Del lavoratore nell'ambito della gestione (da collaboratore a libero professionista) Tuttavia affinchè l'iscrizione possa acquisire efficacia sarà neceesario: Che sia accreditato ALMENO UN CONTRIBUTO MENSILE. Lo status di iscritto, non viene meno con la cessazione del'attività Che ha dato luogo all'obbligo contributivo, perchè per la gestione separata Sussiste solo un obbligo di iscrizione, ma non di cancellazione. Quindi i liberi professionisti privi di una propria cassa previdenziale hanno OBBLIGO DI ISCRIVERSI Alla gestione separata presso l'inps, comunicando l'attività, i dati anagrafici. Sono soggetti a gestione separata quindi, Esclusivamente i soggetti che svolgono attività il cui esercizio non sia subordinato all'iscrizione ad Appositi albi professionali, oppure quando il reddito prodotto non risulta assoggettato a contribuzione Previdenziale obbligatoria presso l'ente previdenziale di categoria secondo il rispettivo statuto o regolamento VERSAMENTO ERRONEO alla gestione separata inps= (ANZICHE' A CASSA PROFESSIONALE) Può chiedere trasferimento a quest'ultima. In caso di versamento di contributi presso ente previdenziale pubblico DIVERSO da quello Effettivamente creditore: si può trasferire direttamente all'ente titolare della contribuzione: Per evitare di chiedere rimborso al debitore e poi fargli pagare lo stesso importo e anche sanzioni, POSSIBILITA' CONCESSA PURCHE' CI SIANO CONDIZIONI Versamento deve essere effettuato Erroneamente a beneficio di ente Diverso da quello legittimato A riceverlo. Contributo deve essere Certo e con natura previdenziale Deve esserci buona fede creditore = Convinzione di assolvere a obbligo Verso creditore apparente. Per gli obblighi contributivi inoltre, si devono considerare i redditi che derivano Dall'esercizio abituale di arti e professioni, Anche se non in via esclusiva. Contributo da calcolare in base al limite di reddito massimo annuale → → devono provvedere professionisti stessi → possono addebitare quota sull'onere contributivo in modo definitivo = 4% sul compenso lordo. 8. LE RIFORME E IL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA PENSIONISTICO L'ADEGUAMENTO DEL SISTEMA PENSIONISTICO Dagli anni novanta, il sistema pensionistico italiano è stato interessato da numerose riforme, Perchè il nostro sistema non avrebbe potuto reggere nel tempo a causa di una serie di fattori Riconducibili: - alle dinamiche demografiche (riduzione natalità) - dinamiche del mercato di lavoro (minore occupazione, etc.) Pertanto le riforme hanno avuto l'obiettivo di: → adeguare la sostenibilità finanziaria del sistema pensionistico - garantire l'adeguatezza delle prestazioni. Anni 90 Anni 2000 - intervento piu' importante = Modifica del sistema di calcolo della pensione: Parziale passaggio da sistema retributivo e Sistema contributivo. - il passaggio al regime contributivo non è apparso Adatto a reggere ill lungo periodo dal punto di Vista della sostenibilità finanziaria. : - pertanto sono stati interventi sul sistema pensionistico Che hanno irrigido le regole per l'accesso al sistema Pensionistico. Introduzione del meccanismo di adeguamento Periodico dei requisiti pensionistici alla Speranza di vita: - introdotto nel 2009 - ha iniziato ad operare dal 2013 - Riforma fornero (decreto salva italia) Ridefinito: - i meccanismi di calcolo dei trattamenti - i requisiti di accesso. Era un sistema eccessivamente rigido, attenuato da: Legge di bilancio 2017 / 2018 Decreto pensioni 2019 Attuativo della legge di bilancio 2019: - anticipazione del pensionamento per ridurre disoccupazione (sopratutto giovanile) - non hanno tuttavia intaccato la legge fornero,, perchè prevalentemente Sperimentali e legati a vincoli di spesa pubblica, per fronteggiare situazioni Di disagio sociale ed economico. Legge di bilancio 2020 Intervenuta in ambito Previdenziale, in modo specifico Su alcuni aspetti, lasciando Inalterato il sistema pensionistico LA RIFORMA AMATO d.lgs. 503/1992 RIFORMA DINI l.335/1995 RIFORMA PRODI (L 449/1997) - primo riordino del sistema previdenziale dei lavoratori dipendenti pubblici e privati. - Innovazione dei meccanismi di funzionamento della previdenza pubblica e complmentare. - innovazione pianeta pensioni. In linea con lo stato sociale, era il costo del biglietto che il settore della previdenza deve pagare per consentirci l'ingresso in europa. Serviva per: - stabilizzare il rapporto tra spesa previdenziale e PIL - garantire trattamenti obbligatori omogenei Punti cardine: - innalzamento dell'età pensionabile da 55 a 60 (donne) → da 60 a 65 (uomini) → - innalzamento anzianità contributiva per la pensione di vecchiaia da 15 a 20 anni di contributi→ 1. IL SISTEMA DI CALCOLO DELLE PENSIONI: introdotto il sistema contributivo destinato a sostituire il sistema di calcolo retributivo. (media delle retribuzioni degli ultimi anni lavorativi). 2. ETA' PENSIONABILE: il requisitivo anagrafico diventa flessibile, perchè l'età di pensionamento varia in base all'anzianità contributiva posseduta (numero di contributi accreditati). 3. PENSIONI DI ANZIANITA': i trattamenti pensionistici indipendenti dall'età, vengono conservati transitoriamento fino alla soppressione e sostituzione, dopo il periodo transitorio, con l'unica prestazione di vecchiaia contributiva. 1. inasprimento dei requisiti di età: per conseguire fino al 2008, la pensione di anzianità. - aumento dell'onere contributivo dei lavoratori autonomi - equiparazione delle aliquote contributive dei fondi speciazioni di previdenza gestiti dall'inps e quelle per il fondo pensioni dei lavoratori dipendenti - mutamento meccanismo di indicizzazione delle pensioni: - la valutazione dei trattamenti è stata portata a cadenza annuale, anziché semestrale, ed è stata agganciata all'indice ISTAT dei prezzi al consumo (inflazione) e non piu' alla dinamica salariale (scala mobile). LE RIFORME DEGLI ANNI 90 LE RIFORME DEGLI ANNI 2000 1. la riforma maroni (243/2004) -assicurare sostenibilità finanziaria del sistema pensionistico. Elevata età ordinaria Per la pensione di vecchiaia Contributiva. Donne: da 57 a 60 anni Uomini: a 65 anni Si prevedono requisiti anagrafici Ridotti, in caso di possesso di Un certo numero di contributi versati, - sia per la pensione di vecchiaia - sia per quella di anzianità. Riforma della previdenza complementare Per promuovere il decollo dei fondi pensione Privatistici, prevedendo il conferimento del TFR Alle forme pensionistiche complementari. La banca → per evitare che i soggetto muoia prima dei 20 anni di restituzione del prestito: Stipula un'assicurazione contro il rischio di premorienza del pensionato Prima della restituzione dell'intero importo. Ed è un costo che grava sul lavoratore. L'APE SOCIAL Permette l'anticipo della pensione, solo a determinate categorie di lavoratori = - soggetti che si trovano in una situazione di disagio (persone conviventi con disabili / soggetti che hanno terminato il sussidio di disoccupazione) I soggetti all'età di 63 anni possono richiedere l'anticipo. Il meccanismo dell'APE social non prevede la stipula di una convenzione con la banca, Ma è lo stesso ente di previdenza che anticipa il trattamento pensionistico, fino al momento Di raggiungimento dell'età pensionabile. Al compimento dei 67 anni, inizierà a restituire all'INPS quanto erogato. ISOPENSIONE Consente l'uscita dal mercato del lavoro a 60 anni di età. A condizione che l'impresa si impegni a versare al lavoratore un importo corrispondente Alla pensione, e i contributi mancanti fino al raggiungimento della pensione ordinaria . L'impresa risparmia, perchè versa l'equivalente della PENSIONE, Non della retribuzione. E inoltre: - non subisce costo di licenziamento (perchè lavoratore non sarebbe disoccupato) RITA Rendita integrativa temporanea anticipata E' un anticipo sul capitale maturato nel fondo pensione, che può essere riscosso a rate Dal momento della domanda fino all'età anagrafica per la pensione. Altre innovazioni della legge fornero Aliquota per i titolari di partita IVA iscritti a gestione separata INPS viene ridotta e diventa permanente Viene ridotta dal 27% al 25% 2 3 Esclusione delle penalizzazioni previste dalla Fornero per i trattamenti pensionistici anticipati Era una riduzione percentuale del Trattamento pensionistico, per chi Accedeva anticipatamente alla pensione All'età di 62 anni. 4 Ampliamento possibilità di cumulo ai fini pensionistici di periodi assicurativi 5 Possibilità per i cd lavoratori precoci, in possesso di requisiti e situazioni di disagio sociale, a decorrere dal 2017, Al pensionamento anticipato, con requisito contributivo RIDOTTO rispetto a quello generale Ulteriori agevolazioni per accedere al pensionamento anticipato da parte dei lavoratori Che svolgono attività usuranti 6 7 Ampliamento opzione donna: Per accedere alla pensione di anzianità. Incldendo anche le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2015 avessero maturato il requisito Per effetto degli incrementi dela speranza di vita. 8 Diritto a pensione di inabilità per i lavoratori affetti da patologie asbesto correlate, riconosciute di Origine professionale o derivanti da cause di servizio, anche se questi non si trovino nelle condizioni Di assoluta impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa. LA LEGGE DI BILANCIO 2018 Proroga di un anno dell'ape volontario E modifica dei requisiti di accesso All'ape sociale per ampliarne l'ambito Di applicazione, e la stabilizzazione della rita Modifica del meccanismo di adeguamento Alla speranza di vita, escludendo L'applicazione per determinate categorie Di lavoratori. Benefici pensionistici (es. per i lavoratori esposti all'amianto) LA RIFORMA DEL SISTEMA PENSIONISTICO NEL DECRETO PENSIONI 2019 E LA LEGGE DI BILANCIO 2020 Intervento piu' incisivo sul sistema pensionistico, Perchè diretto a superarne la rigidità imposta dalla fornero. LA PENSIONE DI VECCHIAIA E' il trattamento che viene conseguito al raggiungimento Dell'ETA' PENSIONABILE. Il requisito anagrafico stabilito dalla riforma fornero nel 2012, Subisce nel tempo aumenti che non possono essere stabiliti A priori, per effetto del meccanismo di adeguamento alla speranza di vita. Dal 2012 è stato previsto l'innalzamento dell'età pensionabile con significative differenze, Sopratutto per: - lavoratrici subordinate del settore privato - lavoratrici autonome iscritte alle gestioni speciali e alla gestione separata dell'inps LAVORATORI DIPENDENTI DEL SETTORE PRIVATO + LAVORATORI E LAVORATRICI DIPENDENTI DEL SETTORE PUBBLICO + LAVORATORI AUTONOMI (GESTIONI SPECIALI E GESTIONE SEPARATA INPS) 66 anni Per effetto del meccanismo dell'adeguamento alla speranza di vita 67 anni→ LAVORATRICI SUBORDINATE (SETTORE PRIVATO) LAVORATRICI AUTONOME (GESTIONE SPECIALE E GESTIONE SEPARATA) + Scaletta per elevazione requisito anagrafico + Adeguamenti speranza di vita. Anch'esse nel 2019 – 2020: 67 anni Ulteriori requisiti per la pensione di vecchiaia Aver maturato almeno 20 anni di contributi (di qualsiasi genere, anche Figurativi, da riscatto, non Continuativi) Per i soggetti la cui pensione È calcolata esclusivamente Con il sistema contributivo ( quelli che hanno maturato Contributi dal 96): La pensione non deve essere inferiore Ad un importo pari a 1.5 volte L'assegno sociale. (eccetto per chi ha 71 anni e almeno contribuzione effettiva di 5 anni) Cessazione del rapporto di lavoro DIPENDENTE (non è necessaria la cessazione del Rapporto di lavoro autonomo) È necessario ai fini della liquidazione del trattamento, Ma il lavoratore dopo può riprendere lo svolgimento Dell'attività lavorativa. LA PENSIONE ANTICIPATA Di seguito tutti i casi che consentono di accedere alla pensione con Età anagrafica inferiore rispetto a quella richiesta dalla pensione di vecchiaia Pensione anticipata ordinaria Pensione anticipata contributiva Pensione quota 100 Opzione donna e lavoratori precoci Pensionamento anticipato per Lavoratori addetti a lavorazioni Faticose e pesanti Pensionamento anticipato Lavoratori esposti all'amianto Finestre di uscita Ape PENSIONE ANTICIPATA ORDINARIA Alla pensione anticipata ordinaria, è possibile accedere A qualsiasi età, purchè si sia in possesso di una determinata anzianità contributiva Nel 2019 – 2021 : - 41 anni e 10 mesi : donne - 42 anni e 10 mesi : uomini Con la sola contribuzione La fornero lo aveva stabilito a : 41 anni e 1 mese 42 anni e 1 mese C'è stato un progressivo aumento Dovuto alla variazione della speranza di vita PENSIONE ANTICIPATA CONTRIBUTIVA I Lavoratori privi di contributi al 96, cioè con diritto alla pensione con il sistema interamente contributivo, Possono conseguire la pensione con questi requisiti: 64 anni di età 20 anni di contribuzione (obbligatori, volontari e da riscatto Pensione spettante non deve risultare Inferiore ad un importo pari a 2.8 volte L'assegno sociale (importo soglia LA PENSIONE QUOTA 100 Con il decreto pensioni 2019, si è introdotta la possibilità di accedere Alla pensione anticipata con il raggiungimento di un'età anagrafica di almeno 62 anni E anzianità contributiva minima di 38 anni . Limitata al solo triennio 2019 – 2021. - tuttavia il diritto a questa pensione, conseguito entro il 31.12.21 Può essere esercitato anche successivamente rispetto a questa data, Rimanendo fermo il requisito anagrafico pari a 62 anni, non soggetto All'adeguamento alla speranza di vita. Ai fini del conseguimento del trattamento pensionistico, è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipendente. L'OPZIONE DONNA E LAVORATORI PRECOCI Le lavoratrici che hanno maturato entro il 31.12.18 → → 35 anni contributi → 58 anni di età (dipendenti) / 59 (autonome ) → Possono accedere a pensione, ma solo se optino per un calcolo del sistema Esclusivamente contributivo. Con la legge di bilancio 2020, questa ipotesi è stata estesa Anche se i requisiti sono maturati entro il 31.12. 19 Opzione donna Lavoratori precoci Possono accedere alla pensione, con requisito contributivo ridotto. - 41 anni (dal 2019 – al 20126) Questa legge ha riconosciuto dal 1 maggio 2017, a : - ai lavoratori che avessero almeno 12 mesi di contribuzione, per periodi di lavoro effettivo PRECEDENTI il raggiungimento del 19° anno di età - che si trovino in particolari condizioni (mansioni usurant, disoccupazione per licenziamento) Di poter conseguire la pensione anticipata con un requisito contributivo di 41 anni, Anzichè 42 e 10 mesi e 41 e 10 mesi come previsto dal termine ordinario del 2017 – 2018. Per evitare che il meccanismo della speranza di vita lo facesse crescere, è stato previsto il blocco del meccanismo fino al 2026 IL REGIME DELLA FINESTRA DI USCITA PER I PENSIONAMENTI ANTICIPATI Il decreto pensioni 2019 ha delineato un sistema di decorrenze, per il conseguimento dei pensionamenti anticipati. È introdotto per la pensione anticipata ordinaria della riforma fornero: Una finestra mobile trimestrale, decorrente dalla data di maturazioone dei requisiti di accesso alla prestazione. Ha previsto ECCEZIONALMENTE una decorrenza per Coloro che hanno maturato il requisito dal 1.1.19, Ma prima della sua entrata in vigore Mentre coloro che hanno maturato che entro il 31,12,18 Il requisito contributivo tempo per tempo vigente per la pensione anticipata, Non si applica la finestra di uscita. A seguito della riforma fornero, non trovando applicazione la finestra, La pensione anticipata decorre dal primo giorno del mese successivo A quello di presentazione della domanda. QUOTA 100 PENSIONE ANTICIPATA PER I PRECOCI Chi ha maturato i requisiti entro Il 31.12.18 conseguono il Diritto alla prima decorrenza utile Del trattamento pensionistico Dal 1.4.19 Con riferimento agli iscritti alle gestioni private, Se il richiedente ha espresso nella domanda di pensione, la volontà Di differire la decorrenza del trattamento pensionistico a data certa Posteriore a quella della prima decorrenza utile, al ricorrere Dei prescritti requisiti e previste condizioni, si deve tenere conto Della volontà espressa dallo stesso. LAVORATRICI OPZIONE DONNA Si applica la finestra mobile, Decorrente dalla maturazione dei Requisiti previsti,secondo il Regime precedente la riforma fornero = - 12 mesi: se il trattamento pensionistico Sia liquidato a carico delle forme di Previdenza per i lavoratori dipendenti. - 18 mesi: se il trattamento sia Liquidato a carico delle gestioni Previdenzialidei lavoratori autonomi GLI ANTICIPI PENSIONISTICI (APE) Con la la l 232/2016, è STATA INTRODOTTA UNA MISURA, VOLTA A CONSENTIRE AI LAVORATORI VICINI AL RAGGIUNGIMENTO dei requisiti per la pensione divecchiaia, che cessano l'attività lavorativa, Di non trovarsi privi di reddito in attesa del perfezionamento dei requisiti pensionistici. È un ponte da erogare fino al momento di percezione della pensione Ape volontario = Anticipo finanziario a garanzia pensionistica Ape aziendale = Accordo tra le parti del rapporto di lavoro Ape sociale = Indennità per anticipo pensionistico Ad essi si aggiunge la rita (rendita integrativa temporanea anticipata) : Strumento di previdenza complementare, vantaggio per gli iscritti a fondi pensione. Ape = Misura sperimentale, che è stata prorogata. - 2017: proroga ape volontario fino al 2019 - 2019: proroga ape sociale fino al 2020 Unica forma rimasta in vita. APE VOLONTARIO Era un prestito corrisposto da un soggetto finanziatore (es. banca), mediante quote mensili Per 12 mensilità, e per MINIMO 6 mesi, a chi: - avesse almeno 20 anni di contributi - avesse diritto alla pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi. Il prestito era restituito con trattenuta sulla pensione, con rate mensili per 20 anni Per l'APE aziendale, è stato previsto Un modo affinchè non gravasse Eccessivamente sulla rata della pensione: Per l'ape in cui vi è la partecipazione finanziaria del datore di lavoro, L'inps poteva versare un contributo, per incrementare il montante Contributivo individuale maturato dal lavoratore, per accrescere L'importo della pensione. APE SOCIALE E' un'indennità erogata dallo stato, fino al conseguimento dell'età anagrafica Prevista per l'accesso alla pensione di vecchiaia, a certe categorie di soggetti in condizioni Di disagio sociale ed economico. Per i soggetti che abbiano almeno 63 anni di età, che : 1. abbiano almeno 30 anni di contributi - siano in disoccupazione per licenziamento / Dimissioni per giusta causa /risoluzione Consensuale) o Scadenza del termine del rapporto di lavoro A tempo DETERMINATO, purchè nei 36 mesi Precedenti la cessazione del rapporto, Abbia avuto: - periodi di lavoro dipendente per almeno 18 mesi - abiano concluso l'indennità di disoccupazione Da almeno 3 mesi. 2. soggetti con almeno 30 anni di contributi, Che assistono al momento della richiesta e da Almno 6 mesi, un parente disabile, in situazioni Di gravità. 3. soggetti con almeno 30 anni di contributi, che abbiano - riduzione della capacità lavorativa (accertata dalle commissioni per invalidità) superiore o Uguale al 74% 4. lavoratori dipendenti, con almeno 36 anni di contributi, Addetti per un certo periodo di tempo a mansioni gravose. (es. facchinaggio) ALLE DONNE CHE FACCIANO RICHIESTA DI APE SOCIALE, è prevista la possibilità Di riduzione dei requisiti contributivi minimi pari a 12 mesi per ogni figlio, nel max di 2 anni (ape sociale donna) Pertanto il requisito minimo (30/36 anni) Può essere ridotto al massimo, ne caso di due figli a 28 e 34 anni MODUS OPERANDI DELL'APE SOCIALE È subordinata alla CESSAZIONE DELL'ATTIVITA' LAVORATIVA. NON spetta a coloro che son già titolari Di un trattamento pensionistico diretto. - È erogata mensilmente su 12 mensilità nell'anno - è pari all'importo della rata mensile della pensione di vecchiaia Calcolata al momento dell'accesso alla prestazione, ma non Superiore a 1500 euro. Il beneficiario decade dal diritto all'indennità Se raggiunge i requisiti per il pensionamento Anticipato. REQUISITI PER LA PENSIONE DI INABILITA' Almeno 5 anni di anzianità contributiva 3 anni devono essere maturati nel quinquiennio Precedente al momento in cui si accusa la menomazione (principio di attualità contributiva) Riconoscimento di inabilità Non deve essere iscritto, o deve cancellarsi Dagli elenchi nominativi dei lavoratori autonomi E negli albi professionali Deve rinunciare ai trattamenti a carico dell'assicurazione Obbligatoria contro la disoccupazione e ogni altro trattmento Sostitutivo o integrativo della retribuzione Calcolo della pensione: E' un pensionamento anticipato: Quindi si calcola sulla base dei contributi versati all'ente di previdenza: Se l'evento si verifica in giovane età, la pensione sarà bassa. L'ASSEGNO PRIVILEGIATO DI INVALIDITA' E PENSIONE PRIVILEGIATA DI INABILITA' Spettano all'assicurato, qualora non sussistano i requisiti di assicurazione E contribuzione previsti per le analoghe prestazioni ordinarie, purché : Invalidità o inabilità devono Risultare in rapporto causale diretto Con finalità di servizio Dall'evento non derivi il diritto ad una rendita A carico dell'assicurazione contro gli infortuni Sul lavoro e malattie professionali, o un diritto A trattamenti di carattere continuativo di natura Previdenziale o assistenziale a carico dello stato O altri enti pubblici 12. LA PENSIONE AI SUPERSTITI E' una forma di assicurazione contro l'evento morte del pensionato. E' erogata a favore di soggetti legati da un rapporto di parentela con il pensionato e che siano a suo carico Si distingue tra: Pensione di reversibilità: Spetta ai familiari del Lavoratore GIA' pensionato Pensione indiretta: Se al momento della morte il lavoratore Non era anche in pensione : - deve avere 5 anni di anzianità assicurativa E contributiva, di cui almeno 3 nel Quinquennio precedente la data del decesso, - o 15 anni di anzianità assicurativa e contributiva, Anche non continuativamente. Pensione privilegiata indiretta Per inabilità: Spetta ai familiari superstiti Del lavoratore NON pensionato Per il quale pure non sussistendo I requisiti sopraelencati, La morte è in rapporto causale Diretto con finalità di servizio. Purchè dalla morte non derivi Ai superstiti il diritto a rendita A carico dell'assicurazione Contro gli infortuni sul lavoro E malattie professionali, o Trattamenti continuativi previdenziali O assistenziali a carico dello stato O altri enti pubblici. I BENEFICIARI CONIUGE: Diritto al trattamento Non è subordinato A condizioni soggettive. Se successivamente Contrae nuovo Matrimonio: perde Diritto alla pensione, E gli viene Erogato assegno Una tantum (due annualità del Trattamento in godimento Alla data del nuovo Matrimonio) FIGLI: - minorenni - 21 anni se Studenti - 26 anni Se universitari FIGLI INABILI: Indipendentemente Dall'età Finchè dura inabilità, e anche Se svolgono attività lavorativa con Finalità terapeutica presso cooperative Sociali o con apprendistati, con orario Non superiore a 25 ore settimanali. GENITORI ULTRA 65 enni O inabili, che NON siano Titolari di pensione E che alla data del Decesso siano a Carico del pensionato FRATELLI E SORELLE Non coniugati, inabili Al lavoro, che risultino A carico del pensionato O assicurato. MISURE DELLA PENSIONE Coniuge solo: 60% Coniuge con figlio: 80% = 60 + 20 Coniuge con due figli: 100 = 60 + 20+ 20 Genitori 15% Fratelli o sorelle 15% INDENNITA' AI SUPERSTITI Nel caso di morte di un lavoratore assicurato rel regime retributivo e misto, Senza che sussista per i superstiti il diritto alla pensione, spetta al coniuge Un'indennità per morte rapportata all'ammontare dei contributi versati purchè nel Quinquennio precedente la morte risulti versato o accreditato almeno un anno di contribuzione Nel caso di morte dell'assicurato, il cui trattamento Pensionistico è liquidato nel sistema contributivo e non sussistono I requisiti per la pensione indiretta, ai superstiti è riconosciuta Indennità una tantum qualora non abbiano diritto a rendita Per infortunio sul lavoro o malattia professionale, E semprechè i redditi non superino quelli previsti per L'onttenimento dell'assegno sociale. L'indice di rivalultazione automatica delle pensioni, è applicato Secondo il meccanismo vigente stabilito dalla L 448/1998 In misura del: 100% → Fasce di importo trattamenti Pensionistici fino a 4 volte Il trattamento minimo INPS 90% Fasce di importo dei trattamenti Pensionistici comprese tra 4 e 5 Volte trattamento minimo INPS 75% Fasce di importo dei trattamenti pensionistici Superiori a 5 volte il predetto trattamento minimo LA RIDUZIONE DELLE PENSIONI D'ORO Dal 1.1.19, e per la durata di 5 anni sui trattamenti pensionistici di Importo complessivo superiore a 100 000 euro lordi su base annua (pensioni d'oro) Prevista riduzione calcolata applicando Percentuali differenziate in relazione ad importi di pensione annualmente rivalutati. LIMITATA A TRATTAMENTI PENSIONISTICI CHE: Diretti a carico del Fondo pensioni lavoratori dipendenti Gestioni speciali dei lavoratori autonomi Delle forme sostitutive, esclusive ed Esonerative dell'AGO Gestione separata INPS NON sono computate per la determinazione dell'importo pensionistico complessivo: - pensioni da totalizzazione o cumulo -pensioni di invalidità a superstiti, e e quelle riconosciute a favore delle vittime del Dovere o azioni terroristiche CUMULO TRA PIU' PENSIONI E TRA PENSIONE E REDDITI Cumulo tra piu' pensioni L'assicurato può essere titolare contestualmente di piu' trattamenti pensionistici (una pensione diretta e una di reversibilità per superstiti del contiuge) L 335/ 95 → - aveva stabilito che le pensioni di inabilità , reversibilità, assegni di invalidità Liquidati per infortunio sul lavoro o malattia professionale, NON fossero cumulatbili con la rendita vitalizia liquidata Dall'inail per lo stesso evento invalidante. Ipotesi ridimensionata nel 2001: È possibile cumulare: - trattamento di reversibilità erogato dall'inps - rendita ai superstiti erogagata dall'inail per decesso del lavoratore conseguente ad infortunio sul lavoro O malattia professionale. Cumulo tra pensione e redditi Il pensionato può percepire redditi per attività lavorativa svolta dopo il conseguimento della pensione. Pensione di vecchiaia E anticipata: Soppressi i limiti di incumulabilità Con i redditi da lavoro, per i dipendenti Sia dipendenti che autonomi Pensione quota 100 Incumulabile con i redditi Da lavoro dipendente o Autonmo, nei limiti di 5000 euro annui per lavoro Autonomo occasionale. È limite per il periodo tra: - decorrenza pensione - maturazione requisito anagrafico per La pensione di vecchiaia. In caso di contravvenienza: Sospensione dell'erogazione Della pensione nell'anno di Percezione dei redditi e Recupero delle rate già corrisposte. Se il superamento avviene nell'anno Di perfezionamento del Requisito anagrafico per la Pensione di vecchiaia: Erogazione del trattamento Pensionistico = sospensa fino a perfezionamento Del requisito. Art. 2943 c.c. Art. 2935 Art. 2938 Art. 2940: Art. 2943: Art. 2946: Ogni diritto si estingue per prescrizione, quando il titolare non lo esercita per il tempo determinato dalla legge. Non son soggetti a prescrizione i diritti indisponibili e gli altri diritti indicati dalla legge. Decorrenza della prescrizione: la prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere Non rilevabilità d'ufficio: il giudice non può rileare d'ufficio la prescrizione non opposta. Pagamento del debito prescritto: Non è ammessa la ripetizione di cià che è stato spontaneamente pagato in adempimento di un debito prescritto. Interruzione da parte del titolare: La prescrizione è interrotta dalla notificazione dell'atto co n cui si inizia un giudizio, sia esso di cognizione, conservativo, esecutivo. Termine della prescrizione: Slavi i casi in cui la legge dispone diversamente, i diritti si estinguono per prescrizione, con il decorso di 10 anni. Nel caso dei contributi = dal giorno in cui deve essere versato il contributo: decorre la prescrizione. Se il debitore vuole far valere la prescrizione, deve eccepirla, altrimenti non ne godrà. Non può sostituirsi a lui il giudice. La prescrizione trasforma un obbligazione civile, in obbligazione naturale (non azionabile in giudizio). Il debitore che abbia pagato spontaneamente, NON da luogo ad indebito → Opera la soluti retentio: il creditore può tenere la somma pagatagli. Le azioni che vanificano la prescrizione sono: - azione in giudizio - Ogni altro atto che ponga in mora il debitore -(2944) con il riconoscimento del diritto da parte del soggetto contro cui è fatto valere. DEROGA DEROG A DEROG A 14. La prescrizione dell'obbligo contributivo La prescrizione è un istituto che provoca estinzione delle obbligazioni con il concorso di due elementi: 1. inerzia del titolare del credito 2. trascorrere di un certo lasso di tempo La disciplina di DIRITTO GENERALE sulla prescrizione La disciplina sulla prescrizione dei contributi previdenziali È una disciplina speciale: si applica sugli aspetti che specifica rispetto al codice civile, Ma per il resto si applicano le norme generali. Aspetti modificati La legge 335/95 (riforma dini) ha previsto una deroga alla disciplina della prescrizione La contribuzione di previdenza e assistenza sociale obbligatoria, si prescrivono e non possono essere Versati con il decorso dei termini indicati : Il debitore NON deve pagare il debito prescritto, e se lui lo pagasse, l'ente di previdenza non può trattenerlo perchè Si configura come indebito. NON vale la soluti retentio del 2940 : Si può pretendere la restituzione nel caso in cui si paghi un debito prescritto. 1 INDEBITO CONTRIBUTIVO Cosa accade se il datore di lavoro paga piu' del dovuto o quanto NON dovuto? La disciplina dell'indebito è contenuta nel codice civile all'art. 2033 → Chi ha eseguito un pagamento non dovuto ha diritto di ripetere ciò che ha pagato Qual è il termine di prescrizione per la restituzione dell'indebito? Disciplina generale = 10 anni d.p.r. 818/57 → I contributi pensionistici che sono stati indebitamente versati, Non sono computabili agli effetti del diritto alle prestazioni E della misura di esse, e sono rimborsabili al datore Di lavoro anche per la Quota trattenuta al lavoratore, al quale deve essere Restituita. Una volta decorsi 5 anni dal momento in cui i contributi Son pagati indebitamente, il datore di lavoro NON può piu' pretendere la restituzione. Rimangono acquisiti dall'ente di previdenza E producono effetti previdenziali. L'INADEMPIMENTO CONTRIBUTIVO NELLA RELAZIONE TRA DATORE DI LAVORO E ENTE DI PREVIDENZA Inadempimento in materia contributiva → Non è un fatto unitario produtivo di responsabilità che varia a seconda della gravità Dell'evento, ma ha una disciplina molto piu' articolata Art. 116 co. 8 e ss. L 388/2000: Distingue due forme differenti di inadempimento 1. OMISSIONE CONTRIBUTIVA 2. EVASIONE CONTRIBUTIVA Nel caso di mancato o ritardato pagamento Di contributi o premi, il cui ammontare è Rilevabile dalle denunce e/o registrazioni Obbligatorie. Non paga ma non occulta la sua posizione E quella del lavoratore all'ente di previdenza. Pagherà una lievie sanzione civilistica: Non può essere superiore al 40% dell'importo dei Contributi o premi non corrisposti entro la scadenza di legge Per ogni anno di ritardo nel pagamento → Il d.d.l. Paga una sanzione di maggiorazione dei contributi di 5.5. punti Che non deve superare il 40% di contributi omessi. In caso di evasione connessa a registrazioni o denunce Obbligatorie omesse o non conformi al vero, cioè nel Caso in cui il datore di lavoro, con l'intenzione specifica Di non versare i contributi o premi, occulti Rapporti di lavoro in essere o retribuzioni erogate, Paga sanzione civile di maggioramento dei contributi del 30% Che non può essere superiore al 60% dell'importo Dei contributi o premi non corrisposti entro la scadenza di legge. SANZIONI CIVILISTICHE Sul piano civilistico, cioè delle sanzioni civili, esse sono una forma di risarcimento del danno che fa parte Della responsabilità patrimoniale del debitore: sono trasmissibili agli eredi. Differenza della funzione della sanzione Civilistica nell'ambito previdenziale. In ambito civilistico il risarcimento del danno: In ambito previdenziale il risarcimento del danno: - compensa perdita subita - mette in caso di responsabilità contrattuale: Il creditore nella condizione in cui si sarebbe Trovato se il debitore avesse adempiuto Spontaneamente. - in caso di responsabilità extracontrattuale: Mette una parte nelle condizioni in cui Si sarebbe trovata se l'illecito non si fosse attuato - i contributi servono a procurare la provvista Di risorse necessarie a garantire le prestazioni Previdenziali erogate dall'ente di previdenza, Al manifestarsi di un bisogno costituzionalmente Tutelato. (art. 38 cost) PIANO PENALISTICO Non ogni inadempimento contributivo costituisce reato. Per lungo tempo, i comportamenti piu' rilevanti son stati due: Art. 37 L 689/81: Salvo che il fatto costituisca piu' grave reato , Il datore di lavoro, che al fine di non versare in tutto O in parte contributi e premi previsti dalle leggi Sulla previdenza e assistenza obbligatorie, Omette una o piu' registrazioni o denunce, o esegue una o Piu' denunce non confromi al vero: Art. 2 L 638/83: Il datore di lavoro deve pagare sia: - la porzione dovuta da lui ( 24% ) - la porzione dovuta dal lavoratore (9%) È soggetto a reclusione fino a 2 anni Quando dal fatto deriva omesso versamento Per un importo mensile non inferiore al maggiore importo Tra 2500 euro mensili e 50 % contributi dovuti. Ipotesi di evasione: Ha voluto celare la presenza del lavoratore = Dolo specifico = intenzione di non versare i contributi E i premi inps e inail, mediante occultamento Del lavoratore totale o parziale. È un reato delitto scatta solo se si supera la soglia di → 2500 euro e sia superiore al 50% di tutti i contributi dovuti. L'inadempimento della quota trattenuta (quella del lavoratore), è più grave: Infatti il datore di lavoro non sta solo mancando Ad un impegno dedotto nel rapporto contributivo, Ma si appropria anche di somme che non sono sue Sul piano civilistico Sarebbe appropriazione indebita. Fino al 2016, la norma puniva con la reclusione fino A 3 anni e multa fino a 1032 euro qualsiasi condotta Illecita del datore di lavoro che operasse le Ritenute previdenziali previste dalla legge sulle Retribuzioni dei lavoratori dipendenti che lavorano Alle sue dipendenze, senza provvedere al dovuto Versamento INPS. Dopo il 2016 La disposizione è stata corretta nell'ottica della depenalizzazione E riduzione della vita penale dei cittadini, e ha previsto Una soglia di punibilità Il reato e la sanzione penale della reclusione fino a 3 anni e la multa fino a 1032, Scattano solo se l'ammontare complessivo delle ritenute non versate, superi I 10 000 euro. Se si sta al di sotto dei 10 000 euro, si applica un altro tipo di sanzione Amministrativa pecuniaria afflittiva (dai 10 000 ai 50 000 euro) Il datore di lavoro, se regolarizza La propria posizione entro 3 mesi Dalla denuncia, il reato si estingue Sono sanzioni: Non trasmissibili agli eredi Hanno particolare portata afflittiva REGIME : ANTE 2016 Erano previsti 2 regimi sanzionatori Regime civilistico: Art. 116 co. 8 L 388/2000 Regime penalistico: Evasione di particolare entità e mancato versamento Delle quote di contributi a carico del lavoratore. Integra il reato anche se il datore di lavoro ha regolarmente denunciato All'ente il lavoratore DOPO IL 2016 Depenalizzazione del reato → Il reato è stato depenalizzato affidando la punizione di questi reati non piu' a sanzioni penali Ma a sanzioni amministrative, che possono essere somministrate dall'autorità amministrativa Senza coinvolgere la giurisdizione. Pertanto: L'omesso versamento delle ritenute di cui al co.1 per un importo superiore a 10 000 euro annui punito con la reclusione → Fino a 3 anni e multa fino a 1032 euro. - se importo omesso non è superiore a 10 000 euro annui si applica sanione amministrativa pecuniaria da 10 000 a 50 000 euro. → il datore non è punibile, né assoggettabile alla sanzione amministrativa, quando provvede al Versamento delle ritenuti entro 3 mesi dalla contestazione o dalla notifica dell'avvenuto accertamento Della violazione. CAUSA DI NON PUNIBILITA'