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Schemi - Letteratura italiana: Dalle origini a metà Cinquecento - Da Tasso a fine Ottocento, Sintesi del corso di Letteratura Italiana

Sintesi capitolo per capitolo di: G. ALFANO, P. ITALIA, E. RUSSO, F. TOMASI, Letteratura italiana. I. Dalle origini a metà Cinquecento (Epoca 5) e II. Da Tasso a fine Ottocento (Epoche 6-7 e cap. 1 dell’Epoca 8)

Tipologia: Sintesi del corso

2018/2019

In vendita dal 13/06/2019

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Scarica Schemi - Letteratura italiana: Dalle origini a metà Cinquecento - Da Tasso a fine Ottocento e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura Italiana solo su Docsity! EPOCA 5 • 1494: ingresso in Italia dei Francesi con Carlo VIII • Stati italiani decadenti • 1527: sacco di Roma Monarchia francese dei Valois vs. Impero di Carlo V 1559: pace di Cateau-Cambrésis: a. Perdita autonomia stati italiani b. Dominazione spagnola • Cultura di impronta classicista • Questione della lingua: Baldassar Castiglione → lingua delle corti italiane Giovan Giorgio Trissino → lingua con ampio canone di autori Machiavelli → fiorentino Bembo → campionatura di modelli eccellenti • Imitazione dei classici: a. Dialogo → Asolani (Bembo, 1505) Prose della volgar lingua (Bembo, 1525) Cortegiano (Castiglione, 1528) b. Lirica → canonizzazione dell’opera di Petrarca c. Teatro • Riflessi della crisi: a. Machiavelli = sguardo rivolto alle dinamiche del potere Offre strumenti efficaci per agire b. Guicciardini = lettura più attenta alla singolare particolarità degli eventi • Il letterato rivendica una sua autonomia Pietro Aretino: Lettere → l’autore si costruisce un’immagine ben caratterizzata per autopromuoversi e per esibire un’abilità professionale e culturale PIETRO BEMBO 1470 Venezia 1547 Roma • Famiglia aristocratica • Educazione umanistica • Il padre lo vorrebbe indirizzare alla carriera amministrativa della Repubblica veneziana • 1502: Compagnia degli amici = culto della poesia di Petrarca 1496: De Aetna → dialogo latino Protagonisti: lui e il padre nella villa di famiglia (Padova) Discutono di temi scientifici e filosofici, soprattutto delle eruzioni vulcaniche Prelievi da autori classici Differenze padre-figlio Stampato da Aldo Manuzio • Con Manuzio: collana di classici latini e greci Libri di piccola dimensione Caratteri tipografici nuovi Eccezionale qualità filologica Bembo cura: 1501: Cose volgari di Francesco Petrarca (il Canzoniere) 1502: Le terze rime di Dante (Commedia) • 1497-1499/1502-1503: Ferrara, studi filosofici con Niccolò Leoniceno 1505: Asolani → prima opera in volgare, dialogo Trattato sul tema amoroso Ambientato ad Asolo, corte della nobildonna Caterina Cornaro per il matrimonio di due aristocratici. Durante le pause 3 giovani + alcune donne discutono dell’amore 3 libri: a. Amore infelice , portavoce: Perottino b. Amore felice, portavoce Gismondo c. Confutazione/superamento delle interpretazioni precedenti, portavoce: Lavinello; fenomeno amoroso secondo linee neoplatoniche, come una strada di perfezionamento per l’uomo Alterna la prosa con liriche = hanno funzione di confermare i concetti della parte dialogata, poesia come momento di esemplificazione e drammatizzazione Il dialogo è introdotto da 3 diversi componimenti 1530: riduce il numero delle liriche + elimina alcuni passaggi Lettera prefatoria per Lucrezia Borgia duchessa di Ferrara, parla della morte del fratello Carlo del 1503 • Morte del fratello: spartiacque simbolico tra momento giovanile e maturità, in cui prende congedo dalle opere a tema amoroso Alma cortese, che dal mondo errante → piccolo poema funebre Segna l’atto di nascita del classicismo petrarchesco • Abbandona la carriera politica al servizio di Venezia che non gli riusciva particolarmente bene • 1505: Urbino, da Guidobaldo da Montefeltro e dalla moglie Elisabetta Gonzaga Stanze → 50 ottave a tema amoroso Per il carnevale 1507 12 parti, ognuna prosa + poesia, prologo + congedo Varietà metrica Prosa = aspetto narrativo Poesia = aspetto orale, lirico Letteratura dell’utopia, rifugio alternativo alla realtà, vicino alla mitica età dell’oro Luogo interiore Pastori che trascorrono le giornate cimentandosi in gare di canto 7 prosa: autore-narratore (Sincero) che arriva per trovare sollievo dalle sventure amorose L’autore all’inizio usa Ergasto come suo doppio L’apparente serenità dell’Arcadia non fa dimenticare le angosce al protagonista, turbato da segni inquietanti Arcadia come prospettiva deludente 12 prosa: Sincero compie una sorta di viaggio infernale con cui ritorna a Napoli e apprende della morte della sua donna Temi affrontati/allusi: esilio, desiderio di un luogo paradisiaco, morte Lingua “italiana”: guarda a Petrarca e Boccaccio A la sampogna: conclusione dell’opera, l’autore si congeda dal genere pastorale • 1504: torna a Napoli, nella villa a Mergellina con Cassandra Marchese 1530: Sonetti et canzoni → colto e raffinato petrarchismo napoletano Divisa in 2 parti, 101 rime di vario metro Alcuni componimenti sono raggruppabili in determinati nuclei tematici Non ha la struttura di un canzoniere 1526: De partu Virginis → poemetto latino in esametri In 3 libri Dedicato a papa Clemente VII Maternità di Maria e nascita di Gesù Tradizione umanistica del poema sacro LUDOVICO ARIOSTO 1474 Reggio Emilia 1533 Ferrara • Primo di 10 fratelli • Padre Niccolò funzionario degli Este, capitano di Reggio Emilia • 1484: Ferrara, studia in casa con precettori privati • 1490: studi di legge, poi interrotti Studi con Gregorio da Spoleto Non studia greco De laudibus philosophiae → carme per la riapertura dell’anno accademico • Partecipazione alle rappresentazioni teatrali per il Carnevale Tragedia di Tisbe → perduta + carmi latini indirizzati a figure importanti della cultura contemporanea: assimilazione dei modelli della lirica latina Es. De diversis amoribus → carme sul modello di Ovidio (Tristia) • 1498: lettera ad Aldo Manuzio, gli chiede una copia dell’antologia di autori neoplatonici • 1500: morte del padre 1503: servizio presso il cardinale Ippolito d’Este, vescovo di Ferrara Prende gli ordini minori per ottenere alcuni benefici ecclesiastici 1503-1504: Obizzeide → poema in terzine per celebrare la casata d’Este Celebra le imprese di Obizzo d’Este Interrotto 1545: Rime → mancano di un’edizione a stampa, escono postume nella stampa del Coppa Sono un laboratorio privato di sperimentazione Non c’è nessun ordinamento d’autore: non c’è volontà strutturale da parte di Ariosto tranne in un manoscritto che presenta un’organizzazione del tipo innamoramento/amore-delusione- allontanamento conclusivo 1508: Cassaria → commedia Modello di Plauto: amanti giovani, vecchi avari, servi come motore dell’intreccio teatrale e responsabili del suo scioglimento Testo mandato a stampa in un’edizione non curata dall’autore 1509: Suppositi → commedia a. Scambi di identità b. Allusione alla sodomia c. Ambientata a Ferrara 1510: Negromante • 1509-1510: Roma, missioni diplomatiche presso Giulio II 1516: Orlando Furioso → ottiene i privilegi di stampa per lo stato pontificio e per gli altri principali stati italiani Segue le operazioni in tipografia Dispone una tiratura molto alta 40 canti Impianto già definitivo Equivalenza follia di Orlando- follia del narratore: passione di Ludovico per Alessandra Benucci Strozzi (nel 1515 lei era vedova) Profonda storicità: fa intravedere un rapporto stretto con le vicende contemporanee (battaglie, corruzione del clero, tesi di Lutero) • 1517: Ippolito deve andare in Ungheria, Ariosto non lo segue e viene così escluso dal servizio del cardinale • 1518: al servizio del duca Alfonso I 1534: Satire → 7 1. 1517-1518, fino al passaggio al servizio del duca 2. anni 20, durante/dopo il servizio in Garfagnana (1522, contesa tra Firenze e Ferrara) Non sono una biografia in versi ma uno sguardo lucido sul mondo contemporaneo e sull’ambiente di corte Dialogo interiore + denuncia di costume Desiderio di una dimensione tranquilla e riposta a Ferrara Manca un’edizione curata dall’autore 1521: Orlando furioso → seconda edizione, stampa di Giovan Battista Pigna Interventi contenuti 1525: Cinque canti → ottave Si ricollegano alla zona conclusiva del Furioso Tradimento dei maganzesi e i loro attacchi alla corona di Carlo Nel 1532 decide di tagliarli dall’operazione di ampliamento narrativo Inganni, tradimenti, iniziative infernali, incanti malvagi, prive del sorriso ambiguo del poema Amarezza della condizione umana Prima stampa: 1545 1528: Lena → commedia Mescolanza di comicità e realismo Ferrara chiaramente allusa Scrittura in versi: endecasillabo sdrucciolo = nobilitazione della prassi delle commedie • Riscrive anche le due commedie precedenti in endecasillabi sdruccioli, nella Cassaria aumenta il tono moralistico Collaborazione con Ruzante 1532: Orlando Furioso → terza edizione Aggiunte strutturali: 1. Orlando e Olimpia 2. Rocca di Tristano 3. Marganorre 4. Ruggiero e Leone Revisione linguistica 46 canti 1523: elezione di Clemente VII Ambasciatore del marchese di Mantova 1524: nunzio apostolico 1525: presso la corte di Carlo V (Spagna) 1528: stampa del Cortegiano = trattato in forma dialogica • Ambientazione: corte di Urbino 1507 • Duchessa Elisabetta Gonzaga + signora Emilia Pio avviano una discussione, partecipano: 1. Ludovico di Canossa 2. Ottaviano + Federico Fregoso 3. Cesare Gonzaga 4. Francesco Maria della Rovere 5. Angelo Dovizi 6. Pietro Bembo 7. Gaspare Pallavicino • Ogni libro (4) ha un interlocutore principale, si oppongono 2 interlocutori • Libro 1 Ludovico da Canossa = delinea l’immagine del perfetto cortigiano Libro 2 Federico Fregoso = modo e tempi in cui il cortigiano deve impiegare le sue capacità Libro 3 Giuliano de’ Medici = ideale della donna di palazzo Libro 4 Ottaviano Fregoso = rapporti tra il principe e il cortigiano • Conclusione Pietro Bembo = amore come mezzo per accedere al bene divino • Dedica: Miguel da Silva (nobile portoghese, ecclesiastico, politico, mediatore Chiesa-Impero) Precedente dedicatario = Alfonso Ariosto • Mancanza di omogeneità ed equilibrio • Temi: a. Definizione del cortigiano e della sua funzione, regolamentazione e riqualificazione del suo ruolo b. Sprezzatura = il cortigiano deve mostrarsi disinvolto, la disinvoltura va costruita con artificio e studio c. Professione delle armi = fine ultimo del cortigiano d. Questione della lingua = esigenza pragmatica di carattere sociale Lingua come sintesi armoniosa e equilibrata tra uso contemporaneo e varietà presenti in Italia. Osmosi tra l’orale e lo scritto. e. Conversazione e facezia f. Amore come gioco, messa in scena NICCOLÒ MACHIAVELLI 1469 Firenze 1527 Firenze • Famiglia anti-medicea, difficoltà economiche • 1498: Signoria di Firenze = papa Alessandro VI vs. Girolamo Savonarola Machiavelli: fra gli oppositori del frate • 1498: segretario della Seconda Cancelleria = rapporti epistolari con funzionari nel dominio fiorentino • 1498: segretario dei Dieci = consiglio che deliberava circa la difesa in caso di guerra + rapporti con gli ambasciatori • 1499 → Discorso fatto ai magistrati dei Dieci sopra le cose di Pisa Propone di riconquistare la città con le armi Critica al tradizionale attendismo del governo fiorentino • 1501: commissione in Francia da Luigi XII, cerca aiuto per concludere l’assedio pisano → Discursus de pace inter imperatorem et regem + De natura gallorum = osservazioni sulla natura dei transalpini sulla base della fiducia nel determinismo ambientale; valgono come principi teorico-morali per spiegare le cause di avvenimenti politico-militari • Il Valentino (Cesare Borgia) minaccia Firenze; istiga alla rivolta Arezzo e le città vicine grazie ai condottieri Vitelli e Giampaolo Baglioni; Machiavelli va ad Arezzo e la rivolta viene soffocata → Del modo di trattare i popoli della Valdichiana ribellati a. Critica il governo fiorentino che non hanno punito Arezzo b. Usa i romani come pietra di paragone dei fiorentini c. Fa del racconto di Livio la regola dell’agire politico d. Immutabilità del mondo e quindi la comparazione storica; regole e costanti di comportamento • 1502: istituzione del gonfalonierato a vita = Piero Soderini, politica filopopolare, scontento degli ottimati e dei filomedicei. Machiavelli è il braccio destro; missioni diplomatiche. • 1502-1503: dal Valentino, che vuole l’alleanza con Firenze • 1503: elezione di Giulio II, fine del potere del Valentino • 1504 Decennale/Compendium rerum decemnio in Italia gestarum = terzine Resoconto degli avvenimenti 1494 – 1504 Stile/tradizione degli araldi che componevano relazioni poetiche di eventi storici/contemporanei Dedica: Alamanno Salviati (sostenitore della creazione del gonfalonierato a vita) la nuova dedica sarà per i fiorentini Fiancheggia l’opera di Soderini Conclusione: auspicio che Firenze si doti di un proprio contingente militare, senza truppe mercenarie • 1506: Ordinanza, Machiavelli recluta e addestra i fanti; progetto avversato dagli ottimati • 1506: segue Giulio II che conquista Bologna → Ghiribizi al Soderino = lettera a Giovan Battista Soderini Teoria del riscontro uomo-fortuna che devono andare allo stesso tempo • 1507-1508: tra Trento e Innsbruck 1508 → Rapporto delle cose della Magna = relazione della missione 1509 → Discorso sopra le cose della Magna e sopra l’imperatore = sunto ad uso di altri ambasciatori 1512 → Ritratto delle cose della Magna = Massimiliano I sarebbe perfetto La Magna potrebbe essere potente ma è disunita perché tutti vogliono mantenere la loro libertà • 1508 – 1509: riconquista di Pisa a sfavore di Venezia 1510 → Capitolo dell’Ambizione Per Luigi Guicciardini Ambizione, viltà e avarizia sono le ragioni che causano la rovina di Venezia • 1510 - 1511: legazioni in Francia → Ritratto di cose di Francia La Francia è l’alleato che Firenze dovrebbe privilegiare Unione di nobili e re, popolo che ama il monarca • Luigi XII vuole un concilio per deporre Giulio II che lancia l’interdetto su Firenze e fa la Lega Santa (Venezia, Spagna e Inghilterra vs. Francia). Le vittorie francesi non contano; i Medici rientrano a Firenze. • 1512 → Ai Palleschi Invita i Medici e i loro sostenitori a guardarsi dagli ottimati • Machiavelli rimosso dagli incarichi e confinato • 1513: sospettato di partecipare a una cospirazione, viene incarcerato e torturato Elezione papale di Giovanni de’ Medici, Leone X = amnistia di cui Machiavelli beneficia Inizia il carteggio con Vettori, ambasciatore a Roma = annuncia il Principe. • Principe = sistematico sunto di prassi politica e di conoscenze storiche/militari/morali 26 capitoli, titoli latini. 2 parti: a. 1-14 = tipologie di principati: 2: ereditari 3-5: parzialmente nuovi 6-10: del tutto nuovi, acquistati grazie a virtù/fortuna/crudeltà/volontà dei concittadini Machiavelli mette in scena se stesso (Nicomaco) e il suo senile innamoramento per Barbara Salutati Raffacani (cortigiana e cantante) • 1526: incaricato di supervisionare il rafforzamento delle mura fiorentine Cancelliere della magistratura a ciò deputata. Cade il governo mediceo con l’avanzata di Carlo V. vengono ristabilite la Repubblica di Firenze e le sue magistrature. Machiavelli viene ostracizzato dai nuovi governanti di ispirazione savonaroliana. FRANCESCO GUICCIARDINI 1483 Firenze 1540 Arcetri • Patrizio, giurista • Scrittura funzionale all’attività politica, dedicata all’analisi politico-costituzionale, alla storiografia e alla memorialistica Le lettere servono a comprendere e descrivere per via razionale l’imprevedibilità del reale • Famiglia ricchissima e filomedicea • Il padre è moderato, legato alla spiritualità savonaroliana • Iniziato alle lettere dal cancelliere della Repubblica Marcello Virgilio Adriani • 1498: studi di diritto civile e canonico • A Padova abita dal professore di diritto Filippo Decio • 1505: torna a Firenze, dottore in diritto civile • Incarichi cittadini, avvocatura • 1508: matrimonio per ragioni politiche con Maria Salviati 1508-1527: Ricordanze → registro delle cose notevoli della sua vita privata e professionale Memorie di famiglia → legate al presente della dimensione individuale e al passato di quella familiare Orientate alla formazione dei futuri Guicciardini 1508-1510: Storie fiorentine → incompiute Crisi dell’aristocrazia fiorentina dal 1378 (tumulto dei Ciompi) al 1509 (assedio di Pisa) Obiettivo politico, indicano le ragioni della crisi presente Del modo di eleggere gli uffici nel Consiglio Grande + Sullo stesso argomento in contrario → Scelta fra l’elezione dei magistrati per sorteggio o per maggioranza La decima scalata + Sullo stesso argomento in contrario → Introduzione di una tassazione progressiva sui redditi da rendite immobiliari • 1511: inizia la carriera politica Ambasciatore presso il re di Spagna Ferdinando il Cattolico Ricordi → opera composta per sé e per i familiari Serie di regole ricavate dalla propria esperienza politica ed esistenziale Dà voce alle proprie aspirazioni e traccia linee d’azione politica 1512: Del modo di ordinare il governo popolare/Discorso di Logrogno → proposta di riforma dell’assetto costituzionale fiorentino, asincrona con gli eventi che accadono a Firenze • Alle ragioni economico-politiche e morali della debolezza di Firenze è contrapposta una soluzione sul piano istituzionale: costituzione mista + introduzione di un Senato • Riflessioni sull’attualità politica: Sulle condizioni d’Italia Sulle mutazioni seguite in Italia dopo la giornata di Ravenna Diario del viaggio in Spagna Relazione di Spagna = notazioni di avvenimenti + disamina del carattere degli iberici • 1513: elezione di Leone X Morte del padre Rappresentante di punta della famiglia nelle magistrature cittadine • 1515: fra i consiglieri di Lorenzo de’ Medici Nominato dal papa avvocato concistoriale 1516: Del modo di assicurare lo stato alla casa de’ Medici → riflette sui cattivi risultato del governo mediceo Propone che la famiglia dominante faccia del rapporto con altre famiglie patrizie la base del suo consenso e l’esercizio del suo potere • 1516: governatore di Modena 1517: governatore di Reggio • 1521: nominato commissario generale dell’esercito pontificio Morte di Leone X Francesi e alleati attaccano Guicciardini a Parma che lui riesce a difendere Relazione della difesa di Parma • 1523: morte di Adriano VI, Guicciardini attaccato a Modena, difende l’attacco Elezione di Clemente VII Nominato presidente della Romagna Riprende la composizione dei Ricordi → redazione più ampia della prima Il lettore ha in mano una serie di regole ma le loro modalità di azione non possono essere insegnate se non affinando la diretta conoscenza della realtà attraverso l’esperienza Meno legata alle vicende fiorentine 1526: Dialogo del reggimento di Firenze → ambientato tra il 1494-1495: cacciata dei Medici, istituzione del governo popolare In 2 parti: 1. Analisi storica della crisi 2. Possibile soluzione istituzionale per la città Opera anacronistica Interlocutori, posizioni differenziate: a. Pietro Capponi = repubblica a guida aristocratica b. Paolantonio Soderini = savonaroliano, governo di larga partecipazione popolare c. Piero Guicciardini = interesse storico-intellettuale per le questioni discusse d. Bernardo del Nero = personaggio principale, ex funzionario dei Medici, difende il loro governo ed è il portavoce dell’autore Consapevolezza della crisi dell’aristocrazia fiorentina Coscienza della durezza della realtà politica • 1525: dominio di Carlo V • 1526: Lega di Cognac = Chiesa + Francia + Inghilterra + Svizzera + Venezia Guicciardini luogotenente generale dell’esercito papale Firenze: restaurazione della repubblica 1527: Consolatoria → finge che un amico lo consoli dei dolori e delle ingiustizie che patisce e lo inviti a profittare del tempo per l’esercizio letterario Due orazioni giudiziarie contrapposte: Accusatoria Defensoria → incompiuta = esame della propria coscienza e del proprio operato politico, dei propri vizi • 1528: riordino e riscrittura dei Ricordi 1528: Cose fiorentine → indagine storica Avrebbero dovuto narrare la storia di Firenze dalla fondazione Resta allo stato di abbozzo • 1529: pace di Barcellona (Papa-Carlo V) Le truppe imperiali assediano Firenze Guicciardini deve schierarsi con i Medici Riscrive i Ricordi → andamento più meditativo, forte struttura macrotestuale Conflitto saggezza-pazzia Caparbia volontà della ragione di confrontarsi con una realtà disgregata Impossibilità di trovare leggi di comportamento sempre valide Non sono più regole ma laiche meditazioni per individuare i principi che regolano l’agire dell’uomo nella storia “Parlar moschetto”= parlare raffinato: parodia del linguaggio cortigiano Intreccio non troppo complesso, 4 protagonisti (una sola donna contesa) a. Ruzante: il marito stupido e vanitoso che non si accorge di niente b. Tonin: soldato c. Menato: regista della situazione, sfrutta le occasioni Motore che muove l’azione = snaturale, forza istintiva e primigenia che induce i personaggi ad agire con ferocia per sopravvivere, dominati dalle passioni cui non possono sfuggire e desiderosi di sopraffare il prossimo Accanto agli elementi comici compare una zona oscura in cui i personaggi cercano di opprimersi a vicenda: teatro della crudeltà Piovana Vaccaria Anconitana Fiorina 3 dialoghi • Tragedia • Adesione al teatro antico greco: Trissino + Orti Oricellari latino = preferenza per Seneca → Giovan Battista Giraldi Cinzio • Traduzioni: Giovan Andrea Anguillara = 1565: Edipo, da Seneca Orsatto Giustinian = 1585: Edipo tiranno, da Seneca → per l’inaugurazione del teatro Olimpico di Vicenza Spazio scenico progettato da Palladio • Giovan Giorgio Trissino 1478 Vicenza 1550 Roma • Iniziatore del genere tragico • Progetto di un nuovo classicismo volgare • La nuova letteratura moderna si deve basare sul recupero pieno della cultura greca 1524: Sofonisba → lettera prefatoria: supremazia della tragedia nel sistema dei generi letterari Catarsi = capacità di creare compassione e paura, funzione essenziale del linguaggio tragico Necessità di usare la lingua italiana con l’endecasillabo sciolto I cori hanno forme metriche più strutturata Soggetto della tragedia ripreso da Tito Livio Sofonisba = figura tragica di eroina vittima del cinico esercizio politico del padre Adrubale che la vuole sposa di Siface per opportunismo impedendole l’amore per Massinissa A volte traduce passaggi dell’Alcesti o dell’Ifigenia in Aulide (Euripide) o dell’Aiace (Sofocle) Riprese di Dante e Petrarca 1533: Luigi Alamanni → Antigone 1515: Giovanni Rucellai → Rosmunda 1524: Oreste Giovan Battista Giraldi Cinzio → Lettera intorno al comporre delle commedie e delle tragedie = Desidera normare in modo stabile i generi del nuovo teatro Vuole un compromesso tra forme antiche e modi moderni Letteratura a forte indirizzo didattico e morale Riconosce che le norme dei generi non possono essere astratte dal tempo, devono conformarsi a nuovi usi culturali 1541: Orbecche → idea di destino ineluttabile Conflitto insanabile tra opposti Cupo pessimismo La provvidenza divina governa in modo insindacabile i destini degli uomini Nemesi = giustizia deputata a vendicare i torti rimasti impuniti Catarsi = funzione moralistica, si induce il pubblico (attraverso una partecipazione emotiva agli eventi) a una comprensione interiorizzata della giustizia divina che estende il suo alone sui fatti politici e su quelli privati 1540: Sperone Speroni → Canace = incompiuta Catarsi orientata alla dimensione patetica e passionale Compartecipazione affettiva > tensione morale Soggetto di derivazione mitologica ed erotica 1550: Giraldi Cinzio (in realtà anonima) → Giuditio sopra la tragedia di Canace e Macareo = Censura l’esperimento speroniano per la debole definizione dei personaggi e per l’erronea interpretazione dei precetti aristotelici Speroni risponde → Apologia LA POESIA DEL 500 Lirica = nuovo classicismo volgare → modello: Petrarca (vedi Bembo) → petrarchismo • Nel 400: lirica superficiale, legata alle occasioni sociali per cui era stata composta Es. Serafino Aquilano Antonio Tebaldeo • 500: ripensamento del canone letterario 1529: Giovan Giorgio Trissino → Rime: classicismo disponibile anche dal punto di vista metrico a integrare nella tradizione letteraria italiana forme della poesia antica, es. odi pindariche, epigramma, egloga Modello petrarchesco autorevole ma non esclusivo; si affiancano i poeti del Due/Trecento 1530: Pietro Bembo → Rime: fedeltà quasi assoluta a Petrarca Jacopo Sannazaro → Rime 1531: Bernardo Tasso → Amori (Libro primo de gli Amori): media tra forme prossime al petrarchismo e 1534: Libro secondo quelle del petrarchismo bembiano + 1537: Libro terzo soluzioni libere e aperte al confronto con le 1560: edizione in 5 libri forme della poesia classica Libro primo: in due sezioni a. Sonetti, forme/temi petrarcheschi b. Odi, sonetti pastorali (come greci/latini) 1532: Luigi Alamanni → Opere Toscane: modello petrarchesco all’interno di una più ampia disponibilità a riprendere modelli greci/latini: elegia, satira, egloga, poemetto mitologico Esprime il desiderio di voler raccogliere il testimone dei grandi autori del passato per proseguirne la lezione e le forme ma in lingua volgare Corte romana di papa Paolo III: poesia aperta a un’imitazione eclettica = Claudio Tolomei Francesco Maria Molza • 1500-1550: commentari del Canzoniere 1525: Alessandro Vellutello → Commentario: Canzoniere come romanzo d’amore • Nasce una sorta di moda, primo esempio di letteratura di massa Nascono le antologie liriche = raccolte di autori moderni → 1545: Giolito (editore veneziano) → Libro primo delle Rime LA POESIA COMICA DEL 500 • Nel 400: Burchiello, Pulci, Bellincioni, Antonio Cammelli “il Pistoia” Temi: satira misogina e antipedantesca Povertà del poeta Descrizioni grottesche Amore rusticale Parodia religiosa/dialettale/dei componimenti lirico-amorosi • 1450-1550: Firenze → Canti carnascialeschi Cantati, in forma di ballata Linguaggio equivoco • 400-500: il metro della poesia comica/satirica (sonetto) diventa un capitolo il terza rima grazie a Berni • Francesco Berni 1497/98 Lamporecchio 1535 Firenze Innovatore + modello da imitare. Famiglia borgese di Firenze. Formazione rigorosa, classici latini e volgari. 1516: La Catrina: dramma rusticale, ottava rima Elementi dialettali 1517: soggiorno a Roma. Al servizio del cardinale Bernardo Dovizi da Bibbiena. 1518: Canzon d’un saio = priva prova poetica nota Indirizzata ad Antonio Dovizi da Bibbiena (notaio e nipote di Bernardo) Chiede al suo signore un saio, motivo caro ai poeti burleschi 1517-1523: produzione in latino; produzione di natura eterogenea per stile e contenuto. Si avverte la lettura di auctores classici. 1520: al servizio di Antonio Dovizi da Bibbiena 1522: Capitolo di papa Adriano Dissenso per la salita al soglio pontificio di Adriaan Florenszoon (olandese), Adriano VI Costa al poeta l’allontanamento da Roma • Scrive un sonetto per farsi perdonare, non riesce; è condannato all’esilio • 1523: costretto a risiedere nella badia di San Giovanni in Venere Muore Adriano VI, viene eletto Clemente VII Berni torna a Roma 1524-1532: al servizio del vescovo di Verona Giovan Matteo Giberti • Innovatore: capitolo in terza rima nelle poesie comiche. Il capitolo giocoso si presenta in forma epistolare, imperniato sulla lode paradossale (argomento/ oggetto insignificante). Carattere parodico → Capitolo del diluvio Intessuti di doppi sensi osceni → Capitolo de’ ghiozzi Capitolo delle anguille Capitolo delle pesche 1526: Capitolo del gioco della primiera col comento di messer Pietropaulo da San Chirico Pubblicato sotto falso nome Testo in versi con commento burlesco Primiera = rapporto sessuale • Vocazione anticlassicista, orientata a forzare le misure di armonia ed equilibrio → Riscritture di componimenti lirici in chiave parodica • Parodia = imitazione deformata di uno stile/di un modello di riferimento a fini satirici. Attacca anche Bembo. 1526: Dialogo contra i poeti Rigetta il petrarchismo 1527-1531: rifacimento in toscano dell’Inamoramento de Orlando (Boiardo), esce postumo Rivisitazione dei versi di riferimento in chiave moralizzatrice 1532: al servizio di Ippolito de’ Medici Torna a Roma 1533: a Firenze; vive grazie ai benefici accumulati • Giovanni Della Casa 1503 Borgo San Lorenzo 1556, Roma 1532-1540: Roma Gusto anticlassicistico Versi di intonazione burlesca • Poi prende le distanze, cerca una collaborazione stabile nella Curia con funzioni politiche/ amministrative • Si lega ai Farnese 1537: An uxor sit ducenda = trattato in latino, incompiuto Posizione misogina, rifiuto del matrimonio 1537: inizio della carriera ecclesiastica 1551: ordini sacri • 1531 – 1537: Accademia dei Vignaiuoli Produzione burlesca Della Casa ne fa parte dal 1532 1532-1537: 5 capitoli burleschi: Capitolo del bacio Capitolo del nome di Giovanni Capitolo sopra il forno = lode paradossale di un oggetto (rapporto sessuale) Termini che risentono della tradizione toscana precedente Capitolo del martello Capitolo della stizza Dum Venus et Veneri positis Mars gratior armis = epigramma in latino di natura oscena Denuncia la formazione umanistica di marca toscana • Teofilo Folengo 1491 Mantova 1544 Campese • Formazione umanistica 1508: entra nel convento di Santa Eufemia (ordine benedettino, Brescia) 1509: pronuncia i voti • Studi filosofici • Padova = lingua macaronica: impasto di latino, volgare, elementi dialettali padani Irride la cultura latina dei dotti 1517: Liber Macaronices Pubblicato con lo pseudonimo Merlin Cocai Nobilitazione letteraria della poesia macaronica 17 canti + 2 egloghe Primo nucleo: poema in esametri dedicato a Baldo, un eroe bizzarro, rovesciamento del modello epico virgiliano 1521: Opus Macaronicum = poema del Liber + altri testi macaronici Maggior pregio letterario 25 canti Stampa a Toscolano sul Garda = Toscolanense Altre edizioni: 1535-1540: Macaronicorum poema, detta “Cipadense” 1552: “Vigaso Cocaio” 1524: Folengo chiede la sospensione dai voti Va a Venezia Servizio presso Camillo Orsini, fa il precettore del figlio 1526: Orlandino = poema in ottave Infanzia di Orlando Lingua settentrionale Modelli della cultura toscana (Pulci) Ricostruisce le vicende dell’innamoramento dei genitori di Orlando Prende posizione contro l’ipocrisia di alcuni ecclesiastici Immaginario legato al basso corporeo 1550 (poi 1553): Francesco Straparola → Piacevoli notti Motivi della cultura fiabesca e popolare 1548: Agnolo Firenzuola → Ragionamenti = debito con Boccaccio dichiarato apertamente 6 giornate Opera incompleta Contaminazione tra novella e trattatistica d’amore Eleganza linguistica, prosa raffinata 1540: Anton Francesco Grazzini “il Lasca” → Cene: raccolta 30 novelle, 3 giornate Cornice conviviale Fiorentino vivo 1555-1561: Pietro Fortini → Giornate delle novelle dei novizi Piacevoli ed amorose notti de’ novizi: inedite per ragioni politiche e censorie 81 novelle in una cornice Situazioni amorose Componente oscena Seconda parte: novelle + componimenti in versi di ispirazione petrarchista + commedia • Matteo Bandello 1485 Castelnuovo Scrivia 1561 Bazens 1504: ordine domenicano. 1509: traduzione in latino della novella di Tito e Gisippo (Boccaccio) 1531: Le Tre Parche: 3 capitoli in terza rima Fini encomiastici Dedicati a Guido Rangoni 1544: Alcuni fragmenti di rime: dedicato a Margherita di Francia Attinge a Petrarca Sfrutta l’esperienza della poesia del 400 latina e volgare Lirica aperta alla contaminazione 1554 – 1573: Novelle 4 libri 214 novelle Manca la cornice; ciascuna novella è preceduta da una lettera dedicatoria a personaggi rilevanti della società di allora Le novelle hanno due obiettivi: a. Meraviglia b. Insegnamento etico Preferenza per le storie d’amore tragiche Adatta novelle antiche a personaggi contemporanei Usa il lombardo LE SCRITTURE D’ARTE TRA 400 E 500 • Artista: non è più solo un artigiano. Attività artistica come ars liberalis. Arti come scienze che necessitano di una preparazione rigorosa e di un linguaggio tecnico e puntuale • Inizi 400: Cennino Cennini → Il libro dell’arte: primo trattato in lingua volgare volto ad affrontare aspetti tecnici e materiali della pittura Ci sono anche riflessioni critiche • Lorenzo Ghiberti 1378 Pelago 1455 Firenze Commentarii: trattato sulla storia dell’arte e sulle teorie ad essa relative Incompiuto al terzo libro Prendono avvio dall’arte antica attingendo a due auctoritates = Vitruvio + Plinio L’arte antica ha raggiunto il punto apicale ed è insuperabile. 2 libro: compendio dell’arte moderna, suddivisione pittori-scultori Inizia da Giotto, che fa rinasce l’arte dopo il periodo medievale Biografie degli artisti 3 libro: questioni di natura tecnica • Leon Battista Alberti 1404 Genova 1472 Roma Artista come creatore che ha il dominio sulla natura. La pittura non si limita a riprodurre la natura ma la riorganizza razionalmente, scomponendola e ricomponendola. 1435: De pictura: in latino 1436 in volgare dedica a Filippo Brunelleschi 3 libri Aspetti tecnici e pratici si intrecciano a una concezione nobile dell’attività pittorica Terzo libro: formazione culturale a tutto tondo che deve rendere il pittore un uomo completo • Leonardo da Vinci 1452 Anchiano 1519 Amboise • Figlio di notaio Bottega fiorentina del Verrocchio Formazione letteraria non regolare • 1483: Milano Al servizio di Ludovico il Moro • 1500 – 1513: tra varie corti • 1513 – 1516: Roma • Poi al servizio del re Francesco I in Francia • Scienza che non prescinde dall’esperienza Nei suoi scritti fa emergere il bisogno di ricercare e acquisire un linguaggio tecnico e specifico Trattato/Libro della pittura: serie di appunti Aspetto omogeneo Esprime la propria idea sulla superiorità della pittura • Primo 500: Antonio Billi (mercante, compilatore/possessore) → Libro di Antonio Billi Opera di natura compilativa TORQUATO TASSO 1544 Sorrento 1595 Roma Fasi: 1. Letteratura che attraverso il velo seducente della finzione coinvolga ed educhi i lettori Atteggiamento inclusivo, si rivolge al più ampio pubblico possibile da educare attraverso il diletto 2. Persegue con lucidità l’obiettivo di una poesia eloquente, letteratura che vuole essere espressione della verità filosofica Atteggiamento esclusivo, ritaglia in senso elitario il destinatario ideale perché per poter apprezzare le sue opere si presuppone una cultura filosofica e teologica • Padre poeta/cortigiano (Bernardo) 1556: morte della madre Porzia de’ Rossi Bernardo dichiarato ribelle dalle autorità del Regno di Napoli, va in Francia, poi torna nelle corti italiane. Torquato studia Aristotele. • 1562: Rinaldo = romanzo cavalleresco Gioventù dell’eroe, romanzo di formazione di Rinaldo sul fronte militare e sentimentale Introdotto da una lettera dove esprime i suoi principi di poetica che hanno governato le sue scelte compositive: compromesso tra norme aristoteliche e modalità del romanzo moderno Racconto di una sola vicenda narrativa Presenza esplicita del narratore ridotta al minimo 12 canti Riscrittura di alcuni episodi dei poemi epici antichi Ritratto dell’eroe protagonista ancorato alla tradizione cavalleresca, le sue avventure Si succedono in modo quasi meccanico • 1562-1564: Discorsi dell’arte poetica = trattato Definizione delle regole del nuovo poema epico- cavalleresco Posizioni più ferme ed elaborate 3 libri, ognuno per una categoria retorica: 1. Inventio = scelta del miglior soggetto possibile per un poema eroico. Principio che deve guidare la scelta della materia: il verosimile, un argomento vero storicamente fondato ma lontano dalla memoria dei lettori per poter inserire inserti di fantasia su una trama a grandi linee rispettosa degli eventi storici. Tasso censura il repertorio meraviglioso tranne quello agganciato ai principi della religione cristiana (miracoli e prodigi) 2. Dispositio = definizione delle strategie narrative da adottare per orchestrare la trama in un racconto sapientemente drammatico. Vuole trovare una mediazione tra l’efflorescenza di storie dei poemi moderni e la necessità di selezionare una sola vicenda narrativa, centrata sulla storia di un solo eroe: unità mista, microcosmo. Poeta come dio nascosto che governa il suo universo narrativo. 3. Elocutio = ricerca di uno stile magnifico conveniente alla materia epica. No a forme comiche e basse. Lo stile epico deve assorbire al suo interno latitudini retoriche e stilistiche lontane tra loro (linguaggio lirico, linguaggio grave e tragico) • 1561: Rime di diversi poeti toscani = antologia, ci sono 13 sonetti di Tasso • 1567: Rime de gli Academici Eterei = raccolta, ci sono 42 testi Lirica che si misura su modelli canonici (Petrarca, Bembo), li supera facendo ricorso all’esempio dellacasiano Testi amorosi, racconto della passione per Lucrezia Bendidio + temi e motivi più canonici Tasso compone nella sua vita circa 1700 testi lirici. • Accademia degli Eterei = Padova, 1564, guida: Scipione Gonzaga • 1565: presso Luigi d’Este, corte di Ferrara 1571: al servizio del principe Alfonso II 1573: Aminta = favola pastorale Messa in scena sull’isola di Belvedere sul Po Testo ambiguo, mascheramenti e allusioni Rinnova la tradizione: a. Racconto in più ortodosse coordinate aristoteliche di marca tragica → atti, peripezie, agnizioni b. Allarga e complica il gioco di riferimenti intertestuali con il mondo letterario classico Sensualismo lontano dal comico Apre la strada al genere misto della tragicommedia Favola ambientata nei boschi vicini alla città di Ferrara 5 atti, tutti chiusi da un coro che riflette sulla liceità della passione amorosa Ninfa Silvia e pastore Aminta Tirsi (consigliere di Aminta, maschera di Tasso stesso) e Dafne (esperta d’amore, tutrice di Silvia) Digressioni con allusioni alla corte estense Riscrittura della storia d’amore di Piramo e Tisbe (Ovidio) Lieto fine che non nasconde i lati oscuri e le tensioni. Sfugge dalla dimensione lieta di un mondo pastorale appagato e semplice, ma anche dal precipitare catastrofico. 1559: prime notizie della Gerusalemme Liberata, 116 ottave → Gierusalemme 1566: lettera a Ercole Rondinelli = dice di essere arrivato al canto 6 1575: poema compiuto, prima forma stabile → revisione romana (fino al 1576) Esperti coordinati da Scipione Gonzaga 1587: Lettere poetiche = circa 50 lettere scritte ai revisori Difende le sue scelte Discute varianti, interviene sul poema • Il cantiere della Gerusalemme viene abbandonato Tasso recluso da Alfonso d’Este all’ospedale di Sant’Anna 1579-1580: stampe parziali 1581-1584: versioni integrali 1565: Tasso dice di essere incerto sulla materia per un poema epico: a. Materia carolingia b. Matrice bizantina, Belisario c. Prima Crociata (1095-1099), Goffredo di Buglione La novità sarebbe nel trattamento della materia. Fonti su cui si documenta: Massimo di Tiro Guerra tra bene e male ad anelli concentrici: a. Animo di ogni uomo b. Eserciti cristiani e musulmani c. Dio e forze del male • Amore presente come forza negativa al servizio delle forze che si oppongono alla missione dei soldati cristiani; fonte di pericolose tentazioni • Goffredo = incarnazione del paradigma etico alla luce del quale si giudicano gli altri campioni cristiani; ha una funzione strutturale • Non si nascondono i tratti cupi della realtà, per cui il sangue e la guerra vengono accettati in nome di un principio superiore • Forma solenne: soluzioni linguistiche e sintattiche non consuete con funzione di spiazzare il lettore allontanandolo dalle forme abituali. Usa termini rari (peregrini), arcaismi, latinismi. Stile a tratti oscuro. Sintassi: privilegia i legami di senso rispetto alla esplicita connessione logica = parlar disgiunto → Ripetizione, chiasmo, riprese a distanza dei termini Stile sovraccarico, addensamenti semantici, imprevisti, zone d’ombra. Coinvolgimento immersivo del lettore, piena adesione emotiva. Il narratore compare raramente ma la sua presenza è pervasiva, come un fantasma. È una voce che partecipa in prima persona ai sentimenti e alle emozioni dei personaggi, è spettatore e cassa di risonanza del mondo interiore e delle passioni di ciascuno. • Rapporti difficili con la corte Incertezze religiose, si sottopone a un esame presso l’inquisitore 1579 - 1586: reclusione forzata → testi di necessità, per trovare una via d’uscita Lettere, richieste di aiuto accompagnate da omaggi letterari di marca encomiastica → 1583: progetto di risistemazione delle sue Rime: a. Selezione di natura antologica per temi b. Revisione della facies stilistica dei testi Temi: a. Incesto b. Dissidio amicizia/libera affermazione di sé c. Leggi onore/leggi amore d. Liceità della passione/cupo presentimento di un destino negativo e. Eroe pensoso, capace di incertezze/inquietudini e non di gesti risoluti e titanici • Discorsi del poema eroico = elementi teorici essenziali che guidano la composizione del Re Torrismondo Soggetto della tragedia: azione illustre Consiste: a. Nell’inaspettata mutazione della fortuna b. Nella grandezza degli avvenimenti Un cambio dello stato del personaggio, la peripezia aristotelica può essere combinato con l’agnizione 5 atti, cori che commentano i fatti rappresentati È il ripensamento dei Discorsi giovanili Viene ridotto il margine concesso al poeta per introdurre finzioni • 1588: Monte Oliveto = stanze di oggetto sacro Dedicato alla vita del fondatore dell’ordine monastico benedettino degli Olivetani • 1593: Stanze per le Lagrime di Maria Vergine Santissima e di Giesù Nostro Signore BATTISTA GUARINI 1538 Ferrara 1612 Venezia • Educato alle lettere dal prozio • Studia diritto e filosofia a Padova • Matrimonio con Taddea Bendidio (gentildonna ferrarese) → accostamento alla corte ducale • 1564: Accademia degli Eterei, prende il nome di Costante, diventa segretario 1567: Rime de gli academici Eterei = Guarini vi partecipa con 36 testi Esordio pubblico come poeta lirico a. Testi per compagni d’Accademia b. Testi d’amore per Leonora d’Este c. Testi encomiastici d. Testi d’occasione e. Stanze per il carnevale 1574 = loda unione di amore ed onore Propone come modello la fedeltà ad un unico amante 1567: al servizio del duca Alfonso II d’Este 1569: viene creato cavaliere • Anni vissuti come schiavitù 1569-1571: Torino, da Emanuele Filiberto di Savoia per un’alleanza contro Firenze 1572: Roma per l’elezione di Gregorio XIII 1574-1576: Polonia 1574: Discorso sopra le cose di Polonia 1577: orazione funebre per l’imperatore Massimiliano II • Rivalità con il segretario, storiografico e poeta Giovan Battista Nicolucci “il Pigna” → Guarini aveva riordinato il suo Il ben divino = canzoniere amoroso per la cognata Lucrezia Bendidio 1569: Musica nova a cinque voci del musico Giulio Fiesco 1571: Idropica = commedia in 5 atti 1575: muore il Pigna Guarini poeta ufficiale della corte • Collaborazione Guarini – Luzzaschi 1582: Terzo libro dei madrigali a cinque voci Lauro secco 1583: Lauro verde 1580: Pastor fido = tragicommedia pastorale in 5 atti Sottoposta alla revisione di Scipione Gonzaga e di Leonardo Salviati Stampa: 1590 Nasce in competizione con l’Aminta Sintesi della pastorale scenica ferrarese: ne riprende personaggi e topoi narrativi Ogni dettaglio è necessario all’intreccio, costruito con rigore geometrico Personaggi = funzioni ideologico-narrative Mirtillo resta fedele ad Amarilli, offre la propria vita in cambio di quella della ninfa incolpevole ma condannata a morte per adulterio perché è stata trovata con Mirtillo in una grotta ma era promessa sposa a Silvio. Si scopre che sia Mirtillo sia Amarilli sono di stirpe divina, si sposano; così viene impedito l’annuale sacrificio di una fanciulla a Diana in riparazione della morte del pastore Aminta a causa dell’infedeltà della ninfa Lucrina. Silvio cederà all’amore di Dorinda. Corisca = ninfa che incarna tutti i vizi della degenerata Arcadia, personaggio basso e intrinsecamente comica, è il motore dell’azione Arcadia = luogo corrotto da un peccato originale che ha contagiato tutta la società pastorale e a cui le leggi non possono porre rimedio. I personaggi sono sottoposti a un destino provvidenziale che ne indirizza in modo arcano le esistenze, rovesciandone piani e azioni: il codice biblico-religioso innerva tutto l’intreccio del dramma. 1587: Giasone De Nores → Discorso intorno a que’ principi, cause e accrescimenti che la commedia, la tragedia ed il poema eroico ricevono dalla filosofia morale e civile e da’ governatori delle repubbliche Nega lo statuto di genere regolare alla favola pastorale e alla tragicommedia 1588: Il Verrato 1590: Giasone De Nores → Apologia 1592: Il Verrato secondo 1601: Compendio della poesia tragicomica = riassunto delle ragioni in difesa del Pastor fido + Annotazioni anonime = precisa fonti, soluzioni sceniche Obiettivo: legittimare una prassi, la pastorale scenica, la mistione di elementi comici e tragici • 1585: rientra corte come segretario di Alfonso II 1587: nuova rottura con il duca Alfonso II impedisce che Guarini si sistemi alle corti di Firenze e di Urbino fa interrompere il servizio presso la corte di Mantova 1593: Lettere = ordinate cronologicamente o per temi Valore modellizzante Disincanto della vita di corte 1594: Il Segretario = dialogo Scritto nella speranza di essere assunto come segretario del Sacro Collegio Argomentazioni filosofiche Dimostra che (eliminato ogni ruolo pubblico) il residuale compito del segretario è ormai solo tecnico: sta nello scrivere lettere secondo il gusto del padrone con competenza letteraria • 1595: ottiene il perdono del duca senza rientrare al suo servizio • 1598: assassinio della figlia a opera dl marito e del fratello Rime = suddivise per generi metrici e per temi • 1599-1601: corte di Firenze dal duca Ferdinando I 1818: Trattato della politica libertà = superiorità della tirannide nel garantire la libertà politica dei sudditi • 1602-1604: corte di Urbino • 1605: Ferrara Orazione di sottomissione della città al neo eletto Paolo V 1608: viene rappresentata l’Idropica = le vicende di due coppie sfasate d’amanti sono dominate e risolte dal caso Non ebbe successo 1612: intermezzi per l’Alceo (favola piscatoria di Antonio Ongaro) GIORDANO BRUNO • 1588: Articuli centum et sexaginta adversus huius tempestatis mathematicos atque philosophos + Lettera dedicatoria, illustra la sua concezione di una religione improntata alla tolleranza → per l’imperatore Rodolfo II Poi a Helmstedt: opere di argomento magico, viene esaltata una praxis magica consapevole degli infiniti e inarrestabili mutamenti della realtà, in grado di fare dell’uomo una parte attiva e operativa del ciclo naturale: De vinculis De rerum principiis 1590: Francoforte 1591: tre poemi filosofici in latino: De triplici minimo et mensura De monade, numero et figura De immenso et innumerabilibus Poi il De imaginum, signorum et idearum compositione • Torna in Italia su invito di Giovanni Mocenigo che lo denuncia • 1592: arrestato dall’Inquisizione e processato Disposto a fare ammenda 1593: Inquisizione di Roma, nuovo processo, si rifiuta di ritrattare. Condannato a morte come eretico impenitente e pertinace, arso sul rogo in Campo de’ Fiori. TOMMASO CAMPANELLA 1568 Stilo 1639 Parigi • Compito primario della filosofia: comprensione delle res • Necessità di una renovatio mundi • Nato da Geronimo (calzolaio) e Caterina che muore giovane • Entra nell’ordine domenicano • 1588: legge il De rerum natura iuxta propria principia di Bernardino Telesio = materia che ha in sé i principi del divenire, caldo e freddo. Aderisce alla filosofia telesiana. 1591: Philosphia sensibus demonstrata = filosofia naturale come disamina attiva dei fenomeni e degli enti 1590: Napoli Per Campanella il mondo (imago Dei) è in uno spazio incorporeo e omogeneo percorso da una forza di attrazione che rifugge il vuoto. Enti: generati dall’azione dei principi del caldo e del freddo sulla materia. Il calore celeste, comunicandosi all’anima mundi, garantisce la vivificazione di una realtà reticolare le cui parti sono connesse. • 1604: Del senso delle cose e della magia = preceduta da una stesura latina. Mondo: grande organismo vivente, tutte le sue parti sono dotate di vita e sensibilità in gradazioni diverse → capacità di sentire (sensus rerum). Negli organismi animali la scintilla di calore celeste è lo spiritus: ha sede nel cervello, è mobile e agisce attraverso i nervi sul resto del corpo, plasmandolo ab interno. È alla base del processo gnoseologico umano, riceve le impressioni dai sensi e le confronta. 4 libro: magia naturale. Mago: comprende i moti dello spiritus e conosce le modalità con cui sollecitarli/placarli, e così avvince gli animi 1592: processo interno all’ordine contro il filosofo Abbandona Napoli, va a Roma, Firenze e Padova, conosce Galileo 1594: denunciato all’Inquisizione, incarcerato ed estradato a Roma 1595: pubblica abiura 1597: gli viene ingiunto di fare ritorno in Calabria Prende parte a una congiura contro il governo spagnolo, viene repressa 1602: La città del sole = costruzione utopica in volgare (1623: in latino) Adeguamento tra attitudine individuale e ruolo che si ricopre Mura istoriate: enciclopedia del sapere. Il vero apprendimento avviene lontano dagli scriptoria e dalle biblioteche. • Prigionia a Castel Sant’Elmo, poi trasferito a Castel dell’Ovo, poi a Castel Nuovo 1622: Scelta d’alcune poesie filosofiche = canzoniere Appendice delle tre elegie fatte con misura latina: recupero della metrica quantitativa ogni persona indossa una maschera che raramente ne rispecchia l’interiorità, discrasia esse-videri sanata solo con il Giudizio Universale, quando le maschere cadranno. Fino a quel momento regnerà l’ingiustizia. 1622: Apologia pro Galileo = difesa della libertas philosophandi • I verba, per rispecchiare il pulsare della vita che anima la realtà, devono istituire un nesso profondo con le res. Questo nesso può essere recuperato attraverso una riscoperta delle basi naturali sulle quali poggia un linguaggio veritiero. Le parole devono riflettere le proprietà delle cose e il poeta può utilizzare voci dialettali e straniere/neologismi. • Poetica: poesia come forma di magia, viene legata alla capacità del poeta di essere tramite delle tre primalità, tre principi dell’essere realizzati pienamente in Dio e in modo parziale/limitato negli enti creati: Sapienza, Amore, Potenza. Poesia come strumento conoscitivo e pratico. 1634: viene liberato, va a Parigi Cura la stampa della sua Opera omnia, tra cui la Metaphysica (1638) GIOVAN BATTISTA MARINO 1569 Napoli 1625 Napoli • Lettera di Angelo Grillo , poeta di materia religiosa, autore di sonetti sulla Passione di Cristo, giudica Marino: vivacità delle invenzioni, ardimento misurato delle metafore, ripresa dei modelli classici, capacità del poeta di rispondere al bisogno di una nuova letteratura • Studi giuridici senza entusiasmo, passione letteraria contrastata dal padre Frequenta gli ambienti di Matteo di Capua (principe di Conca, Accademia degli Svegliati) Entra in contatto con Giovan Battista Manso → signori impegnati nella promozione di una nuova cultura a Napoli Canzone dei baci = primo testo con cui Marino diviene celebre Novità misurata di concetti e di linguaggio • 1598-1600: condannato al carcere per due volte (reati sessuali, produzione di documenti falsi) • 1600: lascia Napoli, va a Roma Protetto dalla famiglia Crescenzi Dal cardinale Pietro Aldobrandini Abilità di autopromozione LA POESIA BAROCCA TRA CLASSICISMO E SPERIMENTAZIONE • Gabriello Chiabrera 1552 Savona 1638 Savona • Uno degli autori di riferimento di Urbano VIII; prudenza e abilità con cui gestisce il rapporto con i signori del tempo 1582: Guerre de’ Goti = l’aspetto epico cede il passo a una ricerca mirata su episodi ed espressioni lirici 1615: Firenze = poema, 9 canti Celebra i Medici 1620: Amadeide = poema, 23 canti Celebra i Savoia 1591: Canzonette = canzoni pindariche Riprende i modelli della tradizione classica Sperimentazione nell’ambito dei metri e dei ritmi Maniere di versi toscani = 21 componimenti, aspetto tecnico della sua ricerca, ricerca ritmica e fonica Scherzi = 3 sezioni; tessuti su una fitta ripresa della poesia francese del Rinascimento , originale nella sua leggerezza, toni apparentemente facili Canzonette morali = 16 testi, riflessione di gusto oraziano → gamma straordinaria di soluzioni metriche, poesia raffinata giocata sull’abilità poetica 1625: Canzonette = argomento religioso (era stato chiamato a Roma dal papa) Scrive una sua autobiografia (Vita). • Prima poesia barocca 1601: raccolte liriche di Tommaso Stigliani Gasparo Murtola • Spinta comune di praticare nuovi moduli e nuovi contenuti con ricorsi alla metafora • Accademia dei Gelati (Bologna) = Cesare Rinaldi Girolamo Preti →1609: Salmace = rielaborazione e amplificazione del racconto di Ovidio Genere idillico Tensione metaforica Ricerca insistita del concetto per Sorprendere/ meravigliare il lettore • 1607: Giovan Vincenzo Imperiali → Stato rustico = poema in endecasillabi di materia pastorale e mitologica • 1615: Ansaldo Cebà → Reina Ester = materia sacra trattata in maniera libera • Napoli: Accademia degli Oziosi → Giovan Battista Manso Gian Francesco Maia Materdona → passa da esordi lirici di gusto mariniano → 1628: Cento sonetti amorosi 1629: Rime a una produzione matura di materia sacra, dopo una conversione spirituale e l’assunzione degli ordini sacerdotali → Utile spavento del peccatore = raccolta di testi morali in prosa Precarietà della dimensione umana, minaccia di dannazione eterna • Accademia degli Umoristi (Roma) durante il pontificato di Paolo V Borghese: Guarini Grillo Tassoni Maffeo Barberini Marino Preti • Claudio Achillini 1574 Bologna 1640 Bologna • Incarichi di corte presso i Farnese a Parma 1632: Poesie = Barocco pieno e maturo • Alessandro Tassoni 1565 Modena 1635 Modena • Studi giuridici • Prove di marca storico-erudita → Difesa di Alessandro il Macedone = brevi discorsi in prosa 1609: Considerazioni sopra le rime del Petrarca = atteggiamento non riverente 1608: stampa non autorizzata dei Pensieri 1612: stampa d’autore con il titolo Varietà di pensieri diversi = 9 libri 1620: stampa definitiva → ha un decimo libro intestato al Paragone degli ingegni antichi e moderni Modelli classici al confronto con i modelli contemporanei abbandonando ogni deferenza in nome di una fiduciosa proposta del valore dei moderni, tensione al nuovo • Anni Dieci: corte di Savoia 1622: Secchia rapita = genere eroicomico, poema in ottave, 12 canti Pubblicata insieme al primo canto di un poema epico → Oceano, incompiuto Parodia del genere epico Tensione sperimentale sul piano dello stile 1618: Francesco Bracciolini → Lo scherno degli dei = racconto burlesco del patrimonio mitologico Giovan Battista Lalli → Eneide travestita = epica messa in caricatura Moscheide = recupero del versante zooepico • Circolo barberiniano • Cardinale Maffeo Barberini 1568 Firenze 1644 Roma • Autore di odi latine 1617: collabora alla pubblicazione del Le lagrime di Maria Vergine di Ridolfo Campeggi = poema sacro Intervento di Girolamo Preti: Discorso intorno all’onestà della poesia = condanna la poesia a base mitologica, immorale Poeti che si radunano per una classicità composta e sorvegliata: Virginio Cesarini Giovanni Ciampoli Chiabrera Preti • 1623: Maffeo Barberini diventa papa Urbano VIII Proposta di una poesia che congiunga il modello di Petrarca (stile) e di Orazio/Pindaro (morale) A Padova conosce Galilei È ormai in attrito con la Chiesa • 1605: Paolo V se la prende con Venezia che permetteva l’alienazione di beni religiosi + edificazione di luoghi di culto solo con il consenso del Senato 1606: Venezia riceve l’interdetto Tesi argomentate da Sarpi (ormai canonista e teologo di Venezia) che ne difende le scelte → Trattato dell’Interdetto = sostiene la dimensione autonoma e laica dello Stato contro cui la scomunica non può avere effetto • 1607: compromesso Sarpi subisce un attentato ordito dalla Curia 1624: Historia particolare delle cose passate tra ‘l sommo pontefice Paolo V e la Serenissima Republica di Venetia gl’anni 1605, 1606, 1607/ Istoria dell’Interdetto(Ginevra) Contenuto: consulti che Sarpi aveva redatto come consultore teologo testi di natura polemica 1619: Istoria del Concilio tridentino (Londra) → vede la luce senza la volontà autoriale con lo pseudonimo di Pietro Soave Polano (= Paolo Sarpi veneto) 8 libri Ricostruisce e analizza i fatti del concilio di Trento che non si è occupato delle preoccupazioni religiose ma politiche, non ci sono stati rinnovamenti spirituali o una riconciliazione, anzi ci si è allontanati dalla componente spirituale che era necessaria 1620: l’opera viene tradotta in latino, tedesco, francese, inglese. • Traiano Boccalini 1556 Loreto 1613 Venezia • Acume critico, contro la politica spagnola • Formazione presso i Gesuiti • 1578-1585: studi letterari e giuridici • 1585: Roma Protezione della Curia (Scipione Borghese + Bonifacio Caetani) Inviato in varie città per incarichi governativi Esperienza diretta della politica spagnola Maturazione di un pensiero avverso alla Chiesa e critico verso la realtà politica del suo tempo → Religione e Ragion di Stato = dialogo rimasto inedito • Modello: Tacito 1677: Commentarii sopra Cornelio Tacito → ideati dal 1590 Analisi della realtà contemporanea usando come pretesto l’opera di Tacito Venezia: baluardo, esempio per la libertà 1605: Ragguagli di Parnaso → prima circolazione manoscritta Potenzialmente pericoloso per il suo contenuto, osteggiato dalla Chiesa • 1612: costretto a lasciare Roma a causa di: a. Dissapori con la Curia, posizioni avverse alla Controriforma b. Amicizie pericolose (es. Sarpi) Va a Venezia 1612: Ragguagli di Parnaso → primo blocco di 101 ragguagli, detto “centuria” 1613: seconda centuria ι + 1614: altri 31 ragguagli che attaccano il governo spagnolo → Pietra del paragone politico ↓ Testo in prosa di carattere satirico, valenza allegorica Boccalini immagina di salire al monte Parnaso presentandosi come corrispondente dei letterati e degli uomini virtuosi di ogni età, discute con loro dei principali argomenti della politica, storia, scienza, letteratura Dimensione atemporale, satireggia la società coeva cortigiana Spirito critico e dissacratorio Idea da Cesare Caporali → 1582: Viaggio di Parnaso, burlesco • Torquato Accetto 1590 Trani 1640 • 1612: Andria Segretario al servizio dei duchi Carafa • 1618: Napoli • Formazione a contatto con l’Accademia degli Oziosi, fondata nel 1611 da Giovan Battista Manso (che scrisse una Vita di Torquato Tasso). L’Accademia viene frequentata anche da Marino Della Porta John Milton • Modelli: Petrarca + Della Casa + Tasso + Marino 1621: Rime 1626: seconda edizione 1638: terza edizione → include quasi tutti i componimenti delle due raccolte precedenti 4 sezioni: a. Rime lugubri b. Rime morali c. Rime sacre d. Rime varie Bisogno di ricerca del vero attraverso una serie di immagini di ispirazione neoplatonica (velo, notte, giorno, ombra che è lo stato intermedio tra tenebre e luce) 1635: Manso → Poesie nomiche = ci sono versi di Accetto in calce 1641: Della dissimulazione onesta → breve trattato 25 capitoli Dibattito della ragion di Stato Questione relativa al comportamento da tenere in pubblico, saggio uso della prudenza Si rivolge a chi è nobile d’animo Il modo per contrastare la situazione coeva della tirannide è la difesa della libertà all’insegna di un comportamento segnato dalla dissimulazione = velo, non falsità, in attesa del vero che emergerà poi È una risposta a Giuseppe Battista → 1640: Apologia della menzogna, letta presso l’Accademia, tentava di dimostrare ovunque la presenza della menzogna GALILEO GALILEI 1564 Pisa 1642 Arcetri • Stile vivissimo, pensiero rivoluzionario; tratti di immediatezza colloquiale e piegati in chiave comica/ caricaturale + periodi complessi e articolati; interesse profondo per le questioni letterarie • 1580-1585: studi di medicina, abbandonati 1589: Pisa, insegna matematica • 1588: Figura, sito e grandezza de l’Inferno di Dante → opera tesa a ricavare il perimetro fisico dell’universo creato dalla fantasia dantesca Considerazioni sul Tasso → giudizio negativo della Gerusalemme Liberata Capitolo contro il portar la toga → mette in ridicolo le pratiche formali dell’accademia • 1592: Padova, cattedra di matematica • 1604: apparizione di una nova che fa avvertire i limiti del sistema aristotelico-copernicano • 1609: Galileo migliora il cannocchiale, inizia le sue osservazioni: a. Stelle fisse b. Movimenti di Venere e Mercurio intorno al Sole c. 4 satelliti di Giove Scrive appunti con schizzi per la superficie della Luna, irregolare → 1610: Sidereus nuncius (Venezia) Libretto di poche decine di pagine In latino, lingua della comunicazione scientifica internazionale; latino semplice nel linguaggio e nella sintassi, scarno, mirato a offrire la successione delle osservazioni e delle relative argomentazioni; immediato e semplice Commissione di inchiesta sul libro e sull’autore, interrogatorio dell’Inquisizione • 1633: condanna di eresia Costretto all’abiura pubblica dei propri scritti + intimazione a non affrontare più tali argomenti in futuro • Viene imposto a Galileo un soggiorno presso la villa di Arcetri Ultimi anni in una condizione di emarginazione e solitudine, tiene vivi i contatti con le lettere 1638: Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze → raccolta delle ricerche che sopravvivevano tra le carte del maestro GIOVAN BATTISTA BASILE E LA NARRAZIONE DEL SEICENTO • 1600: romanzo: a. Ampia estensione narrativa b. Temi vari = filosofia, storia, politica, avventura, moralità, motivi della letteratura cavalleresca/ Pastorale c. Contaminazione di generi d. Destinatario: pubblico non necessariamente di letterati e. Dimensione esotica/contemporanea • Giovanni Ambrosio Marini 1596 Genova 1668 Venezia 1653: Il Calloandro fedele → coniuga vicende cavalleresche e sentimentali Amore di Calloandro e Leonilda in un percorso labirintico Componente barocca del meraviglioso • Girolamo Brusoni 1614 Badia Vangadizza Post 1686 • Membro dell’Accademia degli Incogniti • Vita turbolenta 1657: La gondola a tre remi 1658: Il carozzino alla moda 1662: Peota smarrita → vicende amorose fi Glisomiro, un don Giovanni provinciale Affresco fedele della società veneta contemporanea, stanca e vuota • Francesco Fulvio Frugoni 1620 Genova Post 1684 Venezia • Frate irrequieto 1673: Heroina intrepida → romanzo che ha come oggetto la storia contemporanea Vicende della nobildonna genovese Aurelia Spinola 1687-1689: Il Cane di Diogene → in 7 volumi Compendia molteplici generi Specchio della società e della natura Lunga satira nei confronti del mondo letterario Contro i costumi contemporanei Voce narrante: cane Saetta che “morde” i vizi degli uomini • Novelle 1651: Cento novelle amorose de i Signori Accademici Incogniti Precedute da una prima silloge → 1641: Novelle amorose degl’Incogniti Frutto di una attività collettiva Raccolte nate all’interno dell’accademia degli Incogniti (1630, Giovan Francesco Loredano) 1635: Anton Giulio Brignole Sale → Le instabilità dell’ingegno = ispirazione decameroniana 4 donne e 4 uomini decidono di sfuggire alla peste di Genova per Rifugiarsi nel contado Passano il tempo in questioni accademiche arricchite da canzoni + Novelle + poemetti Presenta una certa staticità • Giulio Cesare Croce 1550 San Giovanni in Persiceto 1609 Bologna • Estrazione sociale umile, figlio di fabbro • Cantastorie sulle piazze, poeta al servizio di vari signori • Testi di carattere burlesco all’insegna della dimensione carnevalesca Parla delle classi più umili, della vita di città, dell’alimentazione Generi affrontati: pronostico, testamento, vanto, contrasto, teatro 1606: Le sottilissime astuzie di Bertoldo → narrazioni in prosa Vicende del furbo contadino Bertoldo 1609: Il battibecco overo cicalamento et chiachiaramento che s’odono fare fra loro certe donne, mentre stanno a lavare i panni in Reno 1620: Chiacchiaramenti sopra tutti i traffichi e negotii che si fanno ogni giorno su la piazza di Bologna → scritti dialettali in versi Dimensione quotidiana e bassa • Giulio Cesare Cortese 1570 Napoli 1640 Napoli • Primo esponente di una produzione poetica in napoletano • Laureato in giurisprudenza • Passa la vita tra varie corti → letterato cortigiano costretto a vivere tra frustrazioni e difficoltà economiche • Prima produzione poetica: toscano, encomiastica 1612: Vaiasseide → “il poema delle serve” 5 canti, ottava rima, dialetto Vita della plebe napoletana, serve che decidono di ribellarsi alla loro condizione 1619: Micco Passaro ‘nnammorato → vicende avventurose, tratti eroicomici 1621: Viaggio di Parnaso → descrizione di un viaggio fino al regno di Apollo Rivendica una poesia originale basata sull’impiego del dialetto • Giovan Battista Basile 1566 Giugliano in Campania 1632 Giugliano in Campania • 1604: Venezia, al servizio della Serenissima Inviato nell’isola di Candia, colonia veneta sotto minaccia turca Accademia degli Stravaganti (fondata da Alvise Cornaro) • 1608: torna in Campania Protezione della sorella Adriana e del marito Muzio Baroni Amicizia con Giulio Cesare Cortese • 1615-1628: governatore feudale in varie località meridionali 1608-1613: lingua toscana secondo esigenze accademiche e cortigiane Filologo e linguista 1608: Il Pianto della Vergine → poemetto spirituale 1609: Madrigali et Ode → versi encomiastici 1611: Le avventurose disavventure → favola marittima 1612: Egloghe amorose e lugubri ARCADIA • 1690, Roma • 1690-1728 = guida di Crescimbeni Arcadia al centro di una rete internazionale che mette a sistema istanze riformatrici Ripristino del buon gusto con una rilettura critica del passato Regolarità formale, chiarezza, connessione delle idee • Fine Seicento: superiorità della modernità rispetto ai secoli precedenti Necessità di rinnovamento e di rilancio dell’intera produzione poetica e letteraria • 1655: Cristina Vasa abdica al trono svedese perché si converte al cattolicesimo Va a Roma, opere di beneficenza e interessi culturali, mecenatismo 1674: ricostituisce l’Accademia Reale istituita a Stoccolma nel 1653 → eruditi, scienziati, letterati tra cui: Carlo Maria Maggi Alessandro Guidi Vincenzo Filicaia Benedetto Menzini → esigenza di distacco dalla corruzione del marinismo Ripristino dell’eleganza formale, della semplicità sentimentale dei classici Imitazione dei poeti trecenteschi + cinquecenteschi Uso di riunirsi e leggere testi all’aperto → proposte da Vincenzo Leonio • 1687: Dominique Bouhours critica i versi degli italiani a causa di: a. Eccessiva ornamentazione retorica b. Mancanza di rispetto per la verità storico-filosofica dei contenuti 1703: Gian Giuseppe Orsi → Considerazioni sopra un famoso libro franzese = nazionalismo letterario 1707: periodico dei Gesuiti “Journal de Trèvoux” → Lettere di diversi autori in proposito delle Considerazioni Contro-argomentazioni = costringe i letterati italiani a riflettere sulla loro tradizione poetica • Arcadia: a. Preciso punto di riferimento nella tradizione letteraria b. Ideale estetico-morale Bosco Parrasio =giardino in cui si svolgono le riunioni annuali, su Gianicolo Serbatoio = archivio poetico e istituzionale, luogo dei ritrovi invernali Gesù Bambino = unico patrono degli Arcadi Adunanza = consorzio idealmente egualitario e plurale Amministrata da un custode generale + vicecustode eletti e coadiuvati dal collegio (12 membri) → primo custode: Giovan Mario Crescimbeni/Alfesibeo Cario ↓ indirizza la produzione poetica verso forme poetiche semplici e contenuti facili Fondazione di succursali/affiliazione di accademie preesistenti, gerarchicamente inferiori a quella romana: 1692: Forzata, Arezzo 1693: Elvia, Macerata Animosa, Venezia Renia, Bologna → formazione di un gusto unitario, si unificano gli sforzi di riforma letteraria • 1696: Gian Vincenzo Gravina/Opico Erimantèo stende in latino il decalogo + 2 sanzioni che regolano la vita dell’accademia e delle cariche direttive: a. Uso del lessico pastorale in ogni attività dell’associazione b. Viene circoscritto l’esercizio letterario = no carmi di cattivo gusto/opere infamanti, oscene, irreligiose, empie • 1711: scisma d’Arcadia → Crescimbeni = letteratura come fatto retorico-sociale, vincente Gravina = letteratura come fatto filosofico-civile, complessa e più feconda Rottura tra Gravina (filoasburgico, antigesuita) e Crescimbeni (filopontificio, legato alla Curia) → Dovuta al contrasto sull’interpretazione della legge che regola la sostituzione dei membri del collegio. Paolo Rolli cerca di sottrarlo al controllo di Crescimbeni, attenuando il verticismo che caratterizza il governo dell’Adunanza; il tentativo è respinto. Lui e altri graviniani si staccano e fondano l’Arcadia Nuova → 1714-1717: Accademia dei Quirini 1711: Gravina → Della division d’Arcadia. Lettera ad un amico = accusa la vacuità di una produzione Arcadica, propone un classicismo più severo • 1717: muore Gravina, la scissione è ricomposta 1716-1722: Rime degli Arcadi → 9 volumi + 5 tra il 1747-1780 • Crescimbeni 1663 Macerata 1728 Roma • Laurea in legge • 1681: Roma Accademia Reale Riunioni organizzate dal Leonio 1696 + 1704 + 1723: Rime → esemplificazione di un buon gusto metrico e stilistico Base operativa all’attività organizzativa di cui si fa carico 1708-1727: Vite degli Arcadi illustri 1721: Notizie istoriche degli Arcadi morti 1708-1711: Arcadia → romanzo prosimetrico Necessità di fornire una narrazione ufficiale pur sotto il velo pastorale della storia della Adunanza (fino al 1705) • Arcadia: punto di arrivo dal quale rileggere la storia della poesia italiana • Ideale poetico semplice e operativo, dimensione di sociale condivisione Ricerca non dello strano ma della perfezione formale, dell’originalità nell’imitazione, dell’esattezza del gusto. • Regolamentazione del sonetto • Invito ai poeti alla regolarità + perspicuità comunicativa, decoro • Poesia come elemento di socialità 1698: Istoria della volgar poesia 1700: La bellezza della volgar poesia → opera dialogica, 9 dialoghi tra poeti e Arcadi contemporanei 1-3: illustra il criterio per commisurare l’eccellenza poetica, cioè l’equilibrio bellezza esterna-interna della poesia (sulla base dei sonetti di Angelo di Costanzo) 4: imitazione dei greci e delle loro favole mitologico- sapienziali, sconsigliate perché inutili nel contesto presente e fonte di oscurità 5-6-7-8: tragedia + commedia + epica 9: panorama della lirica contemporanea 1702-1711: Commentari intoro alla storia della volgar poesia • Gravina 1664 Roggiano Gravina 1718 Roma • Si forma all’insegna del razionalismo • Giurista • 1689: Roma Interessi eruditi Circoli letterari e filosofici Dispute religiose • Professore di diritto alla Sapienza, giurista di fama europea • Poesia come medium per comunicare verità sapienziali, contribuisce ad attuare una riforma etico- morale fondata sulla fiducia nella capacità della ragione umana di liberarsi da dogmi e pregiudizi per giungere alla verità 1692: Discorso sopra l’Endimione del Guidi → difesa di un’azione scenica d’argomento mitologico letta in Arcadia nel 1691 1696: Delle antiche favole, primo libro della → 1708: Ragione poetica → 2 libri Ad Aristotele contrappone una scienza poetica: critica filosofico-razionale che nella poesia apprezza la massima vicinanza dell’imitazione alla natura quale essa è, nobile e ignobile 2 libro: giudizio negativo sulla poesia italiana contemporanea Critica la pseudo-imitazione dei greci da parte di Chiabrera e dei suoi seguaci Letteratura come connettivo tra i filosofi e il popolo si esplica nell’epica e nel teatro Importanza della tragedia greco, che ritiene interamente cantata; loda Sofocle 1715: La tragedia → trattato Rende ragione delle 5 tragedie di argomento mitologico/storico greco/romano del 1712, scritte in tre mesi trascurando lo stile ma cercando di dar corpo ai temi etico-civili e religiosi centrali nel suo impegno riformatore: rapporto potenti-popolo politica-religione • Poeti PIETRO METASTASIO 1698 Roma 1782 Vienna • Discepolo di Gravina • Contro gli eccessi barocchi Contro gli anatemi arcadici • Dramma logocentrico e antropocentrico • È tragediografo, non librettista: ritiene i suoi drammi rappresentabili anche senza musica perché già c’è armonia nei suoi versi • Centro dei suoi drammi: vita interiore dell’uomo analizzata nelle passioni Personaggi grandi, anime belle Uomo come essere instabile, in preda la dubbio o accecato dal desiderio: è un campo di forze contrastanti che indirizza la propria energia vitale solo grazie alla ragione • Drammaturgia della felicità a. Per il diletto che procura b. Per l’utile che propone mettendo in scena modelli positivi Teatro musicale = luogo di educazione per popoli e re mezzo di sostegno all’armonia sociale modello di un potere regio che deve: 1. Qualificarsi per la virtù personale 2. Realizzarsi nell’abnegazione del servizio e nella clemenza verso i sudditi • Gusto per la cantabilità per l’ordine compositivo per l’accurata connessione delle idee per la precisione e la sensibilità nel rappresentare l’animo umano • Tenuto a battesimo dal cardinale Pietro Ottoboni che cura la sua educazione • 1709: Gravina lo sceglie come suo discepolo gli grecizza il cognome gli fa leggere i classici greci/latini + Ariosto + Trissino Di nascosto legge anche Tasso e Marino 1712: Giustino → tragedia tratta dall’Italia liberata dai Goti Endecasillabi sciolti Intreccio amoroso + scioglimento • 1712: Gravina lo porta a Napoli, a Scalea Lo affida all’abate Gregorio Caloprese → per la formazione filosofico-politica all’insegna del razionalismo Filosofia di Descartes Idea di monarchia come custodia della pace sociale contro gli egoismi dei singoli • 1714: ordini minori, Roma 1717: Poesie di Pietro Metastasio → raccolta d’esordio, comprende: a. Giustino + 2 idilli mitologici: b. Il convito degli Dei c. Il ratto d’Europa d. Sopra il Santissimo Natale = ode sacra + 2 componimenti filosofico-civili in terzine: e. La morte di Catone f. L’origine delle leggi Tratteggia la figura del sapiente, laico, che opera il bene in virtù della propria autonoma retta ragione e del completo dominio di sé • 1718: morte di Gravina Entra in Arcadia: Artino Corasio Legge l’elegia in onore di Gravina → La strada della gloria 1719: La primavera → canzonetta, 9 strofette di settenari in 3 gruppi di 3, delicato e compiuto svolgimento sentimentale Ordine, simmetria, scorrevolezza fonica • 1719: lascia Roma a causa di: a. Delusione amorosa b. Difficoltà di trovare un impiego c. Tutti lo odiano perché odiavano Gravina • Va a Napoli come avvocato Relazioni con la nobiltà filoasburgica • 1720: nozze di Antonio Pignatelli con la principessa di Sangro Scrive Endimione = festa teatrale + un epitalamio • 1721: il viceré gli commissiona una cantata → Gli Orti Esperidi = per il compleanno di Elisabetta imperatrice d’Austria Venere interpretata da Marianna Benti Bulgarelli → relazione con Metastasio 1722: Angelica → serenata Per il compleanno dell’imperatrice Amicizia con Carlo Boschi “il Farinello”, sopranista 1722: Galatea → festa teatrale 1723: Siface → “raffazzonamento di un antico libretto” Interamente riscritto, Metastasio si rifiuta di riconoscerla come propria Necessità di coerenza drammatica rispetto alla musica 1724: Didone abbandonata → melodramma logocentrico Costruito tutto sulla volitiva e impulsiva figura di Didone Enea: presenza nell’animo di più passioni contrastanti, ondeggia fra una ragione e l’altra Metastasio: poeta delle passioni e degli stati d’animo, nei drammi conta il percorso di formazione morale che (attraverso il variare costante di affetti opposti) porta al loro contemperamento e alla quiete interiore • Linea di sviluppo eroica: 1726: Siroe → argomento bizantino 1727: Catone in Utica → argomento romano 1728: Ezio → argomento romano • Linea di sviluppo amorosa, intrecci complessi: 1729: Semiramide riconosciuta 1729: Alessandro nelle Indie 1730: Artaserse → amore centrale, duplice veste: a. Patetica (amore tra Mandane e Arbace, di classe sociale diversa) b. Amicale (Arbace e Artaserse) Regalità come pazienza e clemenza • Sacerdote, precettore, storico, erudito • In Arcadia: Lamindo Pritanio • Istanza riformatrice cristianamente ispirata • 1685: studi presso i Gesuiti 1692: laurea in filosofia 1694: laurea in diritto civile ed ecclesiastico 1695: prefetto della Biblioteca Ambrosiana 1700: Rime → insieme a quelle di Maggi + biografia di Maggi → Vita di C.M. Maggi: preferenza per una poesia che si contrapponesse al seicentismo grazie a contenuti tratti dalla riflessione morale e dalla pietà religiosa, e da una forma lirica ingegnosa ma severa • 1700: torna a Modena chiamato dal duca Rinaldo I d’Este Archivista, bibliotecario di corte, precettore di Francesco III d’Este 1713: Rudimenti di filosofia morale per il Principe → per Francesco III 1706: Della perfetta poesia italiana → dedicato a Orsi Pensato come risposta a Bouhours Obiettivo: ritrovamento dei principi primi dell’arte Ideale di medietà fra fantasia (linguaggio figurato, meraviglia) e ragione (comprensibilità, misura) Equilibrio diletto-morale Analisi di difetti e pregi stilistici di molti testi 1711: Osservazioni sulle rime del Petrarca → mette in pratica i suoi principi teorici nella lettura del Canzoniere 1708-1713: Riflessioni sopra il buon gusto nelle scienze e nelle arti → tratta del buon gusto in universale Buon gusto: capacità di indirizzare la cultura per promuovere e migliorare la condizione degli uomini + metodo di ricerca erudita e storica in cui ci si deve valere della ragione, non dell’autorità contrastando i pregiudizi grazie al recupero di testi antichi e documenti e al loro vaglio critico • 1708: occupazione di Comacchio da parte delle truppe imperiali 1712: Piena ricostruzione dei diritti imperiali ed estensi sopra la città di Comacchio 1717: Delle antichità estensi e italiane → piena conversione allo studio del Medioevo, epoca in cui riconosce l’origine delle istituzioni, dei costumi, delle case regnanti dell’Europa contemporanea 1723-1738: Rerum italicarum scriptores ab anno aerae christianae D ad MD → Ampia scelta di fonti storiche edite/inedite fatte trovare e collazionare da dotti di tutta Italia, poi antologizzate sulla base della loro affidabilità e della loro capacità di restituire un’immagine della vita medievale 1738-1742: Antiquitates italicae medii aevi → 6 tomi, materiali raccolti e riorganizzati Descrivono vita civile, istituzionale, religiosa del Medioevo 1744-1749: Annali d’Italia dal principio dell’era volgare sino all’anno 1749 → 12 tomi Storia d’Italia narrata anno per anno • 1712: amicizia con Paolo Segneri jr., scrive una sua biografia 1720: Esercizi spirituali • 1716-1734: conduzione della parrocchia di Santa Maria in Pomposa 1723: Della carità cristiana in quanto essa è amore del prossimo 1740: De superstitione vitanda → per eliminare gli eccessi della devozione popolare, contro il voto sanguinario 1747: Della regolata divozione de’ cristiani → religiosità più cristocentrica, meno esteriore ed emotiva Vuole ridurre le feste di precetto per permettere al popolo di Lavorare 1743: Cristianesimo felice nelle missioni de’ padri della Compagnia di Gesù nel Paraguai → Ideale di una società materialmente e spiritualmente serena 1749: Della pubblica felicità oggetto de’ buoni principi → miglioramento delle classi sociali più povere Sovrano-padre alle dipendenze dei suoi figli Il sovrano deve essere educato secondo i principi della ragione e del Vangelo • Giovanni Battista Vico 1668 Napoli 1744 Napoli • Figlio di un venditore di libri, cresce fra giuristi e filosofi • Si rompe il cranio, sarà sempre cagionevole • Interrompe la scuola intorno ai 10 anni Studia presso i Gesuiti Formazione da autodidatta • Avviato all’avvocatura, pratica anche la poesia nello stile dell’estremo barocco • 1686-1695: precettore dei figli del marchese Domenico Rocca Approfondisce lo studio della filosofia antica e moderna e dei classici latini/volgari • 1688: si iscrive all’Università di Napoli 1693: laurea in diritto civile e canonico • Membro dell’Accademia degli Uniti, poesia in forme arcadiche • 1699: membro dell’Accademia Palatina → costituitasi per volontà del viceré, duca di Medinacoeli Vince il concorso per il posto di lettore d’eloquenza all’università Apre una scuola di eloquenza in casa Sposa Teresa Caterina Destito 1699-1707: Orazioni inaugurali → 6 prolusioni latine Lavori filosofici Risentono della scoperta del pensiero di Bacon 1709: De nostri temporis studiorum ratione → orazione Critica i metodi educativi ispirati a Cartesio, al suo eccessivo razionalismo che privilegia i saperi astratti Importanza del naturale sviluppo morale e intellettivo dei fanciulli Formazione umanistica orientata alla vita civile, a una conoscenza globale della realtà e della cultura umana 1710: De antiquissima Italorum sapientia → 3 parti, resta la 1: Liber metaphysicus, critica il pensiero cartesiano Cerca di ricostruire la sapienza metafisica dei popoli italici pre-greci Rapporto verum-factum: è conoscibile solo ciò che si è prodotto: solo Dio ha piena conoscenza della realtà • Entra in una colonia dell’Arcadia (Sebezia): Làufilo Terio Resta fedele a Crescimbeni 1716: De rebus gestis Antonii Caraphaei → biografia del condottiero Antonio Carafa Riflessione sull’uso della forza a servizio della giustizia • Modelli: Grozio, Tacito, Platone, Bacone 1720: Sinopsi del diritto universale = fine pratico di vincere il concorso per la cattedra di diritto romano Sunto dei successivi: 1721: De universis iuris uno principio et fine uno De constantia iurisprudentis → + 1722: Notae Un capitolo si chiama Nova scientia tentatur = preludio della perduta Scienza nuova in forma negativa • La cattedra va a un candidato meno meritevole • Risponde alla delusione riscrivendo la Scienza nuova in forma negativa, ne abbrevia le argomentazioni: 1725: Principii di una Scienza nuova dintorno alla natura delle nazioni (Scienza nuova prima) • 1725: conte Giovan Artico di Porcia raccoglie le autobiografie di intellettuali contemporanei, chiede anche quella di Vico 1731: Vita di Giambattista Vico scritta da se medesimo → in 3 persona, percorso intellettuale solitario + Aggiunta → si tiene conto della Scienza nuova 1730: Cinque libri di G.B. Vico de’ principii d’una Scienza nuova dintorno alla comune natura delle nazioni (Scienza nuova seconda) + 4 Correzioni, miglioramenti e aggiunte 1744: Scienza nuova terza → la “scienza nuova” è la storia, conosce le leggi eterne del comune divenire Viaggi di Russia 1740-1742 + 1746-1753: Berlino Federico II lo nomina ciambellano + conte Lettere di Polianzio a Ermogene intorno alla traduzione dell’Eneide del Caro → 9 lettere fittizie Saggi → rapporto genio individuale – circostanze naturali e storico-sociali che ne determinano lo sviluppo 1752-1757: Saggio sopra la rima → confinamento della rima nell’ambito di specifiche forme metriche e della poesia amorosa Preferenza per i versi sciolti 1757: Saverio Bettinelli → Versi sciolti di tre eccellenti moderni autori viventi Fanno parte le Epistole in versi di Algarotti, endecasillabi non rimati 1755-1762: Saggio sopra l’Opera in Musica → dibattito sul melodramma Difende il primato della poesia nello spettacolo ispirato ai principi di naturalezza e organicità 1760: Saggio sopra Orazio → modello ideale del poeta, critico e intellettuale moderno, animato da spirito filosofico ma rivestito di urbanità 1740-1764: Pensieri diversi → sparse annotazioni, testamento estetico • Girolamo Tiraboschi 1731 Bergamo 1794 Modena 1746: gesuita 1755: insegna retorica Bibliotecario all’Accademia di Brera 1770: direttore della biblioteca degli Este (Modena) 1781-1786: Biblioteca modenese → 6 volumi Scrittori di Modena 1793-1795: Memorie storiche modenesi → 3 volumi 1773-1790: redazione del Nuovo giornale de’ letterati d’Italia → diffusione di una moderna e letteraria prosa scientifica Recensioni delle prime 10 tragedie di Alfieri 1772-1782: Storia della letteratura italiana → 9 volumi 1787-1794: rivista e ampliata a 16 volumi → ripartizione cronologica, non per generi/biografie Esame per secoli dello svolgimento della letteratura italiana, evidenzia i momenti di decadenza e di progresso Valorizza esperienze positive anche in periodi di generale declino Precisione delle informazioni, attenzione critica per le singole personalità LA STAGIONE DELL’ILLUMINISMO TRA IL VENETO E NAPOLI • Pietro Giannone 1676 Ischitella 1748 Torino • Famiglia modesta • Studi di filosofia • Va a Napoli → Accademia de’ Saggi, incontro di giuristi 1723: Dell’istoria civile del Regno di Napoli libri XL → taglio storico e giuridico Periodo medievale: origine della disastrosa situazione giurisdizionale dei suoi tempi Inedita indagine interpretativa delle vicende del Regno di Napoli Mette in discussione il potere temporale della Chiesa, attacca i privilegi ecclesiastici La rilettura della storia passata è indispensabile per comprendere i problemi del presente Condannata dalla Chiesa, persecuzione di Giannone • 1723: fugge a Vienna • 1736: arresto, prigione Vita → autobiografia • Gasparo Gozzi 1713 Venezia 1786 Padova • Nobile famiglia, formazione umanistica • 1747-1762: Gasparo e Carlo fondano (con Giuseppe Baretti) l’Accademia dei Granelleschi: questioni di natura linguistica, atteggiamento conservatore, difesa della Crusca, di Dante, della lingua trecentesca • Attivo in iniziative editoriali • Esordi: componimenti d’occasione → poesia dantesca, petrarchesca • Anni 30/40: traduzione di opere classiche/moderne/testi teatrali Riforma verso un teatro borghese innervato da istanze morali • Anni 40: tragedie frutto di traduzione e adattamento di autori stranieri • 1747: gestione del teatro Sant’Angelo con la moglie Luisa Bergalli Teatro borghese Apologhi per deridere e satireggiare i vizi della società contemporanea 1760-1761: Gazzetta veneta → articoli sui costumi della società veneziana coeva Modello: Spectator di Addison, questioni di natura sociale Articoli di taglio economico Novelle sulla vita cittadina Recensioni a spettacoli teatrali 1761-1762: Osservatore veneto → vocazione maggiormente letteraria Rilievi e osservazioni di natura morale 1757: sommario in terza rima per tutti i canti della Commedia 1758: Saverio Bettinelli → Dieci Lettere di Publio Virgilio Marone scritte dagli Elisi all’Arcadia di Roma sopra gli abusi introdotti nella poesia italiana = giudizio negativo della Commedia ↓ premessa ai Versi sciolti di tre eccellenti autori 1750: Della Moneta → trattato, preceduto da Sullo stato della moneta ai tempi della guerra Trojana = dissertazione del 1748 all’Accademia degli Emuli Pubblicato anonimo Nasce sullo sfondo della situazione economica critica che investe il Regno di Napoli dopo la pace di Aquisgrana (1748) 5 libri, disamina lucida e rigorosa, linguaggio puntuale e pragmatico Riflessione sull’utilità dell’introduzione della moneta • 1759: Parigi Segretario d’ambasciata Atteggiamento scettico • Torna a Napoli: incarichi pubblici di prestigio 1770: Dialogues sur le commerce des bles → posizione contraria alla fisiocrazia • Giacomo Casanova 1725 Venezia 1798 Duchov • Formazione giuridica • Carriera ecclesiastica abbandonata • 1790: bibliotecario nel castello di Dux al servizio del conte di Waldstein, inizia a stendere le sue memorie Histoire de ma vie jusq’à l’an 1797 → arco temporale: 1725-1774 Vicende narrate secondo un principio di giustapposizione Debordante accumulo di istantanee Fuga dai Piombi: pubblicato all’inizio come Histoire de ma fuite, poi rifuso qui CARLO GOLDONI 1707 Venezia 1793 Parigi • Famiglia di origine modenese • I suoi studi seguono gli spostamenti del padre Giulio Gesuiti a Perugia Domenicani a Rimini • 1723: Pavia, studi di giurisprudenza 1725: espulsione a causa di una satira contro le donne • 1730: composizione di alcuni intermezzi • 1731: morte del padre Laurea in legge, avvocato a Venezia • 1734: collaborazione con il teatro San Samuele Con il teatro San Giovanni Grisostomo 1734: Belisario → tragedia 1736: Don Giovanni Tenorio → tragicommedia in versi • 1736: sposa Nicoletta Connio 1738: Momolo cortesan → parte del protagonista scritta per intero Viene riscritta e ripubblicata nel 1757: L’uomo di mondo = tutte le parti scritte 1739: Momolo sulla Brenta 1740: La bancarotta → trilogia, riforma della maschera tradizionale di Pantalone: diventa un polo positivo 1742: La donna di garbo → prima commedia interamente scritta Necessario spirito di mediazione con la pratica abituale degli attori • 1740-1743: console della Repubblica di Genova a Venezia • 1744: lascia Venezia per questioni economiche (debiti) Va a Bologna, Rimini, Pisa = qui fa l’avvocato 1745: Arlecchino servitore di due padroni • Aderisce all’Arcadia: Polisseno Fegejo • 1748: torna a Venezia Contratto per 5 anni con Girolamo Medebach 1749: La putta onorata → protagonista: ideale di virtù misurata e pudica 1750: Teatro comico → riflessione + rappresentazione della sua riforma Commedia di impostazione metateatrale: attori che mettono in scena una commedia di Goldoni = una evidente apologia (che c’è anche nella Prefazione del primo volume delle sue opere, 1750) Tensione a nobilitare la pratica del teatro in una prospettiva pedagogica, alta 1750: L’erede fortunata → insuccesso Per recuperare, 1751: 16 testi invece di 8: Pamela La bottega del caffè → commedia corale, diverse persone condotte da diversi interessi Scena fitta di chiacchiere e commenti Velo di sospetto sull’esito positivo della commedia Ambiguità tra giudizio sui caratteri e analisi della società 1752: La locandiera → in scena nel 1753 al Sant’Angelo • 1752: contratto per 10 anni al teatro San Luca di Antonio Vendramin Ampio margine di iniziativa Per sostituire Goldoni al Sant’Angelo → Chiari 1753: La sposa persiana → tragicommedia esotica (Chiari risponde con Schiava cinese) • Visione meno fiduciosa, le tonalità del riformismo si fanno meno convinte 1755: La buona famiglia 1756: Il campiello → grande vivacità • 1757: polemica con Carlo Gozzi Pietro Verri a favore di Goldoni 1757: Il festino → dedicata a Verri 1753: Moliere → dedicata a Maffei 1758: Terenzio → dedicata a Metastasio 1761: Pamela maritata → dedicata a Voltaire 1759: Gl’Innamorati → linguaggio lirico convenzionale in un recupero di repertorio della tradizione attoriale 1760: Rusteghi → in dialetto Riflessione screziata sulla società contemporanea 1761: trilogia: a. Le smanie per la villeggiatura b. Le avventure della villeggiatura c. Il ritorno dalla villeggiatura Mania della villeggiatura: bisogno di sfoggio della borghesia che perde la sua natura concreta. Disillusione goldoniana. Tonalità amara densa di malinconia. Servi: visione dal basso carica di verità. 1762: Baruffe chiozzotte → dialetto chioggiano Gioco di incastri e simmetrie tra le figure di popolani Scene di vita quotidiana, vitalità Alessandro Verri = articoli che hanno come bersaglio la pedanteria linguistica: Rinunzia avanti notaio degli autori del presente foglio periodico al Vocabolario della Crusca: a. Rivendica la necessità di attingere ad altre lingue b. Le idee e le cose devono prevalere sulle parole c. Esigenza di adottare una funzionalità comunicativa: dimensione civile della lingua Carli = Della patria degli Italiani → necessità di superare la frammentarietà politica, economica e morale dell’Italia in favore di un’unità civile su scala nazionale, ordinamento politico federalista: testimonianza del pluralismo della rivista • Fratelli Verri • Pietro Verri 1728 Milano 1797 Milano Studi filosofici a Parma. A Milano è funzionario asburgico su temi di interesse tributario/economico 1766-1797: carteggio Pietro-Alessandro, più di 3800 lettere Condivisione e revisione dei propri progetti Contrapposizione dialettica su temi politici: a. Pietro = Rivoluzione come avvio della realizzazione dei principi repubblicani, emancipazione borghese b. Alessandro = propende per un potere monarchico guidato dalla forza della guida religiosa 1777: Osservazioni sulla tortura → intento polemico Contro la tortura, ricorre all’auctoritas di test giuridici • Alessandro Verri 1741 Milano 1816 Roma Saggio sulla storia d’Italia 1766: Parigi con Beccaria, poi Londra, poi Roma A Roma: traduzioni, drammi, romanzi 1782: Le avventure di Saffo poetessa di Mitilene 1782: Notti romane al sepolcro degli Scipioni → 1804: edizione definitiva in 2 parti, ognuna 3 notti a loro volta suddivise in 6 colloqui → percorso nella storia romana in forma di visione Immagina di incontrare gli spiriti dei romani illustri capitanati da Cicerone Importanza della virtù politica, degli studi umanistici opposti alla violenza conquistatrice Roma imperialista e sanguinaria vs. Roma papalina pacificata • Cesare Beccaria 1738 Milano 1794 Milano Formazione presso il collegio dei Gesuiti a Parma. 1758: dottorato in legge a Pavia. 1761: conversione alla filosofia Sposa Teresa Blasco. Figlia: Giulia, madre di Alessandro Manzoni. 1764: Dei delitti e delle pene → pamphlet Saggio di politica legislativa e penitenziaria, impatto decisivo sul diritto penale moderno Al traduttore francese ( Morellet) cita Montesquieu, Diderot, Condillac, Buffon, Hume, Helvetius Pubblicato anonimo a Livorno Prima redazione: Delle pene e dei delitti, Verri copia una seconda stesura: innovazioni formali e contenutistiche, accettate da Beccaria Anche Morellet interviene sul testo, con l’approvazione di Beccaria: opera aperta 47 capitoli + A chi legge (allocuzione) + Introduzione a. Criterio dell’utile comune: è necessario che i testi legislativi siano comprensibili, efficacia comunicativa; devono incutere un giusto timore b. Norma della proporzionalità delle pene che si fonda sul criterio del danno pubblico. c. Le leggi devono essere dichiarate pubblicamente e applicate senza eccezioni. d. Osservanza del principio di legalità da cui viene il garantismo penale. e. Assurdità della tortura come purgazione dell’infamia; inconsistenza della condanna di un torturato sulla base delle contraddizioni verbali in cui può cadere f. Mira sempre al fine dell’utile collettivo e del singolo g. Pena capitale inutile e dannosa, va sostituita con la privazione perpetua della libertà (tranne in casi particolari) 1768: cattedra di economia e commercio alle Scuole Palatine di Milano 1804: Elementi di economia pubblica → dettato delle sue lezioni Nella raccolta di Custodi Scrittori classici italiani di economia politica Modalità con cui incrementare il piacere: ricchezza delle nazioni a partire da una prospettiva fisiocratica 1770: Ricerche intorno alla natura dello stile → conseguimento e aumento del piacere connesso all’immaginazione, privato e gratuito 1809: seconda parte, incompiuta Il ripulimento delle nazioni → storia filosofica dell’incivilimento, incompiuto 1771: alto funzionario GIUSEPPE PARINI 1729 Bosisio 1799 Milano • Formazione arcadica Apertura all’Illuminismo Gusto neoclassico Adesione al riformismo di Maria Teresa d’Austria Fedeltà asburgica Rifiuto degli eccessi della Rivoluzione • Estrazione provinciale, povera, plebea 1761: La impostura → ironica sottomissione del poeta all’altare della Venerabile Impostura ≠ lume della Verità • 1762: abbandona il servizio dei Serbelloni • Diventa il precettore di Carlo Imbonati 1762: Al canonico Candido Agudio → terzine per implorare un prestito Accenna al Mattino che sarà pubblicato nel 1763 1763: Il Mattino → tema: inattività di un giovane aristocratico Giudizio globale sulla nobiltà lombarda Parini copre i panni del poeta satirico con quelli del maestro di eleganza e divertimento Costruisce il discorso sull’ironia, sull’uso costante dell’antifrasi, sulla continua celebrazione ed elevazione stilistica di vite e oggetti preziosi ma fatui che rimandano a una realtà sociale di oppressione, sfruttamento, ingiustizia Si apre con l’ironica dedica Alla Moda Poesia disimpegnata e modaiola Lo stile elegante fa riferimento ai classici Durezza degli avi vs. vita oziosa del signorino Distacco della società aristocratica dalla natura che invece è espressione di una razionalità e moralità oggettive Preparativi del nobile per la comparsa nel bel mondo, accompagna la dama Amore come costume sociale: sana e feconda vita familiare degli umili vs. cicisbeismo = segno della corruttela nobiliare, della distorsione artificiosa del bene e della virtù 1764: L’educazione → ode per la guarigione di Carlo Imbonati Dedicata ai principi di una vera formazione umana Rapporto maestro-allievo trasposto nell’analogia Chirone-Achille Insegnamento come rivelazione di una verità e di una sapienza arcane Evidenza neoclassica delle immagini È un positivo del Mattino 1765: L’innesto del vaiuolo → ode in sostegno alla campagna di variolizzazione del medico Giammaria Bicetti de’ Buttinoni (uno dei Trasformati) ostacolata dalla diffidenza e dall’ignoranza Pindarismo stilistico: comparazioni, metafore, apostrofi, riferimenti geografici 1765: Il Mezzogiorno → nuovi temi e personaggi Maggiore movimento articolato in 4 tempi: a. Arrivo del signorino presso la dama b. Desinare c. Caffè e gioco d. Passeggiata al Corso della nobiltà 2 favole: 1. Funzione sociale: racconto dell’originaria uguaglianza degli uomini infranta dagli dei grazie all’invio sulla terra del Piacere 2. Origine del gioco del tric-trac: sferza la mancanza di gelosia nei mariti nobili La notte che sopraggiunge annulla tutte le differenze apparenti • Carriera come docente 1766: Il bisogno → ode civile Inutilità di pene aspre se non si pone rimedio alle cause socioeconomiche del crimine • 1768: chiusura dell’Accademia dei Trasformati Nomina a poeta del teatro Ducale 1771: Ascanio in Alba → dramma, musiche di Mozart Intermezzo del Ruggiero di Metastasio Per le nozze di Ferdinando (figlio di Maria Teresa) con Ricciarda Beatrice d’Este Il piacere e la virtù → odicina, sempre per le nozze di Ferdinando Favoletta encomiastica + Descrizione delle feste nuziali 1769: La Gazzetta di Milano → settimanale governativo • 1769: incarico a professore per la cattedra di Eloquenza e Belle Lettere nelle Scuole Palatine Discorso recitato nell’aprimento della nuova cattedra delle Belle Lettere → prolusione Lezioni di Belle Lettere → propongono un classicismo purista fondato sul toscano degli autori del Tre e Cinquecento, approvato dalla Crusca e dall’Arcadia per uno stile comunicativo semplice e forte ispirato ai principi della retorica classica • Collabora con Beccaria agli statuti dell’Accademia di Agricoltura e Manifatture 1776: Piano per la riforma dei libri elementari scolastici • 1776: insegna all’Accademia di Brera • 1791: dopo aver rischiato di perdere il posto a causa delle riforme di Giuseppe II, ha un aumento di stipendio • 1796: Milano sotto il controllo francese Parini è coinvolto nella Municipalità repubblicana, tenta di collaborare ai lavori di una commissione incaricata di occuparsi di educazione e religione ma viene allontanato e messo da parte • 1777: ammesso nell’Arcadia = Darisbo Elidonio 1777: La laurea → ode d’occasione pindarica e chiabreresca Per la laurea in legge di Pellegrina Amoretti Le nozze → ode per lo sposalizio di Carlo Malaspina e Teresa Montanari Celebrazione della bellezza muliebre, versi di compostezza neoclassica 1778: Il brindisi → celebra l’amicizia che dura fino alla morte, diversamente dall’amore che fugge al fuggire della bellezza 1783: La recita de’ versi → contro la lettura di testi poetici durante rumorosi conviti 1787: Pericolo → ode per la gentildonna veneziana Cecilia Tron Temibile bellezza femminile che rischia di far mettere il poeta nella posizione del vecchio Innamorato: si salva solo rifugiandosi in campagna 1790: Il dono → costruita sul contrasto di affetti e piaceri 1785: La caduta → nesso che lega la dignità della poesia e del poeta alla volontà del poeta di celebrare chi lo merita Diversità, separatezza di Parini poeta dall’opportunistica società nobiliare e plebea in cui vive Si rappresenta come uomo e poeta d’esemplare e indiscussa virtù: lo si capisce dalle parole del suo soccorritore Tassello più significativo dell’automitografia pariniana 1791: La gratitudine → per celebrare Angelo Maria Durini Proclama della propria onestà poetica Preceduta da 3 odi: a. 1786: In morte del maestro Sacchini = funebre b. 1786: Tempesta = allegoria piscatoria sullo scombussolamento introdotto dal governo di Giuseppe II c. 1788: La magistratura = su commissione di Elisabetta Caminer Turra per celebrare il potestà di Vicenza Camillo Gritti Sigilla il volume di 22 odi che cura un suo allievo, Agostino Gambarelli • 1795: nuova edizione a cura di un altro allievo, Giuseppe Bernardoni che aggiunge: a. 1793: Per l’inclita Nice → per la contessa Maria Litta Castelbarco Equilibrio tra perfezione stilistica e formale Ricercatezza sintattica, musicalità dei versi b. A Silvia → contro la moda francese di cingere un nastro rosso al collo Tono più familiare Turbamento per le violenze rivoluzionarie e la corruzione morale c. 1795: Alla Musa → per l’allievo Febo d’Adda, marito e presto padre Testamento poetico ed educativo di Parini Educazione al culto della bellezza • Revisione del progetto, porta a un mutamento strutturale dell’opera che diventa un poema: Il Giorno, in 4 parti: a. Mattino b. Meriggio c. Vespro d. Notte → varietà di occupazioni ludiche, la satira deforma grottescamente i tipi umani La vita nobiliare sembra preda di un inarrestabile processo di decomposizione Impossibilità di educare un ceto ormai destinato alla fine Per le ultime due parti restano solo frammentari manoscritti autografi; viene abbandonato il progetto I frammenti del Vespro e della Notte indicano un indebolimento della funzione del precettore: l’opera tende a disgregarsi in una serie di episodi staccati Correzioni linguistiche e introduzione di varianti stilistiche • 1799: tornano gli Austriaci a Milano 1799: Predaro i Filistei l’arca di Dio → sonetto biblico e filoasburgico