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Schemi "Psicologia dello Sviluppo" di John. Santrock, Schemi e mappe concettuali di Psicologia dello Sviluppo

Schemi dei capitoli 1, 2, 3, 5 (di quest'ultimo paragrafi 10.2, 12.3.5 e 14.2) + appunti sull'egocentrismo legato a Piaget + appunti presi a lezione

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2019/2020

Caricato il 30/01/2023

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Scarica Schemi "Psicologia dello Sviluppo" di John. Santrock e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Psicologia dello Sviluppo solo su Docsity! PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO E DELL’ EDUCAZIONE CAPITOLO 1: LA NATURA DELLO SVILUPPO INFANTILE Introduzione: sviluppo infantile - ieri e oggi • Sviluppo= dinamiche del processo di cambiamento che comincia con il concepimento e si dipana lungo tutto l’arco di vita x lo + periodi di crescita • Costituito da periodi di decadimento e involuzione  2° metà della vita 1.1.1 Prospettive storiche sull’ infanzia • Infanzia  non sempre vista separata dagli altri periodi della vita Europa medievale: Crimini bambini= crimini adulti Le società europee prima del 1600 con attribuivano uno status particolare ai bambini Bambini  adulti in miniatura • Ariès (1962) analizzò bambini aristocratici e idealizzati Vi sono differenze culturali nei modi in cui i bambini vengono trattati in ogni periodo storico Antichi egizi, greci e romani Teorie sofisticate sullo sviluppo dei bambini Storia europea 3 approcci filosofici sull’ infanzia: 1. Prospettiva del peccato originale (medioevo): bambini appena nati visti come creature malvagie  educazione rimuove il peccato e offre salvezza 2. Prospettiva della tabula rasa (17° sec. John Locke): bambini sono come tavolette vuote sulle quali è possibile scrivere qualsiasi cosa  le esperienze infantili sono importanti per determinare le caratteristiche della persona adulta 3. Prospettiva della bontà innata (18°sec. Rousseau): bambini innatamente buoni  devono crescere in modo naturale, limitando il controllo e le restrizioni dei genitori • Visione occidentale (oggi) Periodo ricco di avvenimenti che pone le basi della vita adulta ed è destinata a essa Riconosciuti periodi distinti  bambini si impadroniscono di particolari capacità e compiti Valorizzata come un momento speciale di crescita e cambiamento Investite molte risorse nella cura e nell’ educazione dei figli 1.1.2 Lo studio moderno dello sviluppo inizia a fine 800 • Età moderna dello sviluppo dello studio infantile si è evoluto fino a diventare una SCIENZA caratterizzata da: - teorie complesse - tecniche - metodo di studio Questa nuova era ha avuto inizio durante Gli ultimi 25 anni del 19° secolo non + solo filosofico Approccio alla psicologia umana include osservazioni ed esperimenti sistematici • > Parte dei primi psicologi  erano affermati in BIOLOGIA, MEDICINA O FILOSOFIA Molto importanti gli esperimenti e l’osservazione sistematica  ma non erano convinti che questo potesse funzionare anche con l’uomo Non erano convinti del metodo x ragioni etiche Primi studiosi cominciarono a sperimentare i nuovi metodi x studiare i neonati, bambini e adolescenti: o ALFRED BINET: elaborò compiti x studiare l’attenzione e la memoria  stesura del 1° test moderno d’intelligenza (test di Binet) o G. STANLEY HALL: elaborò questionari con ampi gruppi di bambini università del Minnesota, Iowa, California, Columbia e Toronto o Nascono i primi centri di ricerca (nasce l’associazione x la ricerca indagini su: gioco, dinamiche dell’ amicizia, paure, aggressività, dello sviluppo infantile) conflitto, socializzazione dei bambini o ARNOLD GESELL: con la cupola fotografica poté osservare i bambini senza interrompere le loro attività Lavoro di questi esperti  inizio dello studio scientifico dei bambini Ricercatori: 1. Osservano il loro comportamento 2. Conducono esperimenti 3. Ottengono info su di essi (anche rivolgendo domande a genitori/insegnati) - Studio diretto dei bambini - Progressi metodologici nell’ osservazione - Nuove metodologie sperimentali (es. imaging- funzionamento celebrale) - Sviluppo di teorie Caratterizzano il progresso dell’era moderna 1. Processi biologici  producono cambiamenti nel corpo dell’ individuo (es. aumento di altezza e peso) 2. Processi cognitivi cambiamenti nel pensiero, nell’intelligenza e nel linguaggio dell’individuo 3. Processi socio- emotivi  cambiamenti nelle relazioni dell’individuo, nella sfera emotiva e cambiamenti nella personalità Sono processi intrecciati tra di loro possiamo vederla in 2 campi di studio emergenti Neuroscienze sociali dello sviluppo Collegamento tra: - Sviluppo - Collegamenti socio-emotivi - Cervello Neuroscienze cognitive dello sviluppo Collegamento tra: - Sviluppo - Processi cognitivi - Cervello • Scoperta dei neuroni specchio Università di Parma Ha dato impulso agli studi neuroscientifici applicati allo sviluppo infantile = neuroni attivati sia durante il compimento di un’azione sia durante la sua osservazione  Forniscono il corrispettivo neuronale di ≠ fenomeni cognitivi e socio-emotivi dello sviluppo Sono bidirezionali ( si influenzano a vicenda) Ma spesso vengono studiati separatamente 1.2.2 periodi evolutivi • Sviluppo infantile  diviso in periodi x campirne meglio la comprensione quali sono? 1) Periodo prenatale - dal concepimento alla nascita, dura circa 9 mesi - una singola cellula cresce fino a diventare un organismo dotato di cervello e di capacità comportamentali 2) Prima infanzia/ Infacy - dal nascita ai 18-24 mesi d’età c.a periodo neonatale  corrisponde al 1° mese di vita - in alcune classificazioni il periodo è diviso in: infanzia  da 1 mese a un 1 anno e mezzo c.a - momento di assoluta dipendenza dagli adulti - molte attività psicologiche iniziano in questo periodo (es. capacità di parlare, imitare gli altri, ecc) 3) Seconda infanzia/ early childhood - dalla fine della prima infanzia ai 5-6 anni - viene chiamato periodo prescolare - i bambini imparano a diventare + autosufficienti e a prendersi cura di sé stessi - sviluppo delle capacità che serviranno a scuola - trascorrono molto tempo nel gioco e con i coetanei Ad ogni periodo corrisponde un arco di tempo specifico 4) Fanciullezza/ middle and late childhood - dai 6 agli 11 anni - chiamato periodo scolare - bambini esposti al mondo esterno e alla loro cultura - raggiungimento dei risultati diventa un tema centrale e l’autocontrollo aumenta 5) Adolescenza - segna la transizione tra l’infanzia e l’inizio della vita adulta - comincia intorno ai 10-12 anni e finisce tra i 18-22 anni - cambiamenti fisici molto rapidi - desiderio di indipendenza e ricerca della propria identità - tempo trascorso al di fuori della famiglia - pensiero diventa + astratto, idealistico e logico Lo sviluppo è un processo che si estende lungo tutto il ciclo di vita Tutti questi periodi evolutivi derivano dall’ interazione tra processi biologici, cognitivi e socio-emotivi 1.3.1 natura e cultura • Contrapposizione natura-cultura è alla base del dibattito che cerca di capire se lo sviluppo è influenzato in maniera prevalente dalla natura o dalla cultura Natura Cultura = eredità biologica di un organismo - l’influenza + significativa sullo sviluppo è l’eredità biologica - Gamma di ambienti è molto ampia ma la programmazione genetica produce elementi comuni nella crescita e nello sviluppo (es. tutti prima di imparare a parlare, impariamo a usare una parola x volta) - Ambienti estremi (psicologicamente ostili) possono ritardare lo sviluppo dell’ individuo - Si evidenzia l’influenza delle tendenze che sono geneticamente impresse nell’individuo - Posizione rinforzata dagli studi di neuroscienze volti all’ identificazione dei precursori neuronali di fenomeni cognitivi e socio-emotivi: i neuroni specchio = esperienze vissute in un certo ambiente - l’influenza + significativa sullo sviluppo sono le esperienze derivate dall’ ambiente - Esperienze coinvolgono ogni aspetto della vita  da circostanze biologiche a quelle sociali (es. la dieta di un bambino influenza la sua altezza e persino la sua capacità di pensare e risolvere problemi) Nella questione natura-cultura andrebbero evitate posizioni deterministiche e riduzionistiche È l’interazione tra biologia e ambiente che contribuisce a determinare lo sviluppo 1.3.2 dibattito continuità e discontinuità • Dibattito  volto a determinare se lo sviluppo è costituito da: Continuità  cambiamenti graduali e cumulativi (condiviso dai sostenitori della cultura) Discontinuità  fasi distinte fra loro (condiviso da sostenitori della natura) • Continuità  la prima parola di un bambino o la pubertà potrebbero apparire come eventi improvvisi e discontinui, ma sono il risultato di periodi di crescita • Discontinuità  ciascuna persona viene considerata in transizione attraverso una serie di fasi durante le quali il cambiamento è qualitativo piuttosto che quantitativo (es. quando il bambino passa dalla fase in cui non è capace di formulare pensieri astratti alla fase in cui è capace di farlo) 1.3.3 Le prime esperienze e le esperienze successive • Dibattito sulle esperienze  ci si domanda se il fattore determinante dello sviluppo infantile sono: le prime esperienze quelle successive (soprattutto nella prima infanzia) diversi pensieri: o Sostenitori delle prime esperienze  se non si riceve calore e attenzione durante il 1° anno di vita, il bambino non si svilupperà in modo ottimale o Sostenitori delle esperienze successive  i bambini sono malleabili durante tutto lo sviluppo + le cure sensibili durante la prima infanzia non sono più importanti delle successive o Sostenitori dello «sviluppo a lunga vita»  le prime esperienze contribuiscono in maniera significativa esattamente come le esperienze successive • Pensiero occidentale ≠ pensiero orientale + importanti le esperienze della fanciullezzaLe prime esperienze sono + importanti di quelle successive 1.3.4 valutazioni sulle questioni legate allo sviluppo • Occorre evitare una posizione estremista  tutte le posizioni giocano un ruolo importante nello sviluppo dell’individuo tuttavia continua ad esserci un dibattito Di recente si sono aggiunti anche dibattiti alimentati dagli studi delle neuroscienze:  A. Lo sviluppo è dominio generale  coinvolge uniformemente il sistema cognitivo (la mente lavora in modo omogeneo e compatto) B. Lo sviluppo è dominio specifico  avviene in modi/ ritmi diversi nelle diverse aree di conoscenza (diversi domini dell’ attività cognitiva) 1.4 teorie dello sviluppo • Ipotesi e teorie sono in rapporto bidirezionale  dalle teorie si ricavano le ipotesi che danno il via al processo di ricerca e le conclusioni sulle ipotesi (accettazione o rifiuto) consolidano o meno le teorie • Numerose teorie cercano di far comprendere lo sviluppo dei bambini 5. Identità/ confusione di identità (adolescenza, 10-20 anni): - Individui devono scoprire chi sono - Molti nuovi ruoli e status dell’ età adulta  6. Intimità/ isolamento (inizio dell’età adulta, 20-30 anni): - Individui devono affrontare il compito di stabilire relazioni intime tra di loro - Intimità = atto di trovarsi e allo stesso tempo perdersi l’uno nell’ altro - Traguardo dell’ intimità  raggiunto se la persona avrà stabilito amicizie sane e relazioni intime con un altro individuo - Se non si raggiunge l’intimità  isolamento 7. Generatività/stagnazione (seconda fase dell’età adulta, mezza età, 40-50 anni): - Preoccupazione + grande = desiderio di aiutare la generazione successiva a maturare e condurre una vita produttiva (generatività) - Sensazione di non aver fatto nulla per la generazione successiva  definita stagnazione 8. Integrità/ disperazione (vecchiaia, dai 60 in poi): - Persona riflette sul passato  portano a immagini Adolescente svilupperà un’ identità positiva nel caso in cui riesca ad esplorare questi ruoli in maniera sana sarà confuso sulla sua identità nel caso in cui: 1. i genitori lo forzino ad assumere una particolare identità 2. Non riesca a esplorare i ruoli in maniera sana 3. Non venga definita una strada positiva per il futuro Positive Persona proverà un senso di soddisfazione ottenendo integrità Negative (Vita non bene spesa) Persona proverà tristezza e disperazione • Valutazioni sulle teorie psicanalitiche: - Si concentrano sui processi socio-emotivi e rilevano poco di quelli biologici e cognitivi - Contributi enfasi su: o prime esperienze o relazioni familiari o un modello evolutivo della personalità o aspetti inconsci della mente - Critiche: o mancanza di un supporto scientifico o troppa enfasi sulle spiegazioni sessuali e sull’ inconscio o La teoria di Freud  immagine negativa dei bambini 2. Teorie cognitive • Teorie che si concentrano sui pensieri consci • 3 teorie + importanti: 1. Teoria sullo sviluppo cognitivo di Piaget 2. Teoria socio-culturale di Vykostkij 3. Teoria sull’ elaborazione delle informazioni La teoria di Piaget sullo sviluppo cognitivo - I bambini costruiscono attivamente la loro conoscenza del mondo attraverso 4 fasi di sviluppo cognitivo I processi alla base di questa costruzione cognitiva del mondo sono 2: 1. l’organizzazione 2. L’adattamento Al fine di dare un senso al mondo dobbiamo organizzare le nostre esperienze Ciascuna fase è relativa a un’età e consiste in: o Modi di pensare diversi o Modi diversi di conoscere il mondo o Cognizione qualitativamente differente in ogni stadio Piaget ha una posizione dominio generale = I cambiamenti evolutivi riguardano la struttura cognitiva nel suo complesso I 4 stadi: 1) Sensomotorio (dalla nascita ai 2 anni): - il bambino coordina le esperienze sensoriali con le azioni fisico-motorie e costruisce la sua visione del mondo - Progredisce: da azioni riflessive e istintive pensiero simbolico rudimentale 2) Preoperatorio (dai 2 ai 7 anni): - Il bambino rappresenta il mondo attraverso parole e immagini  riflettono una migliore capacità di pensiero simbolico 7 - Non sono in grado di compiere operazioni (= azioni mentali che consentano di eseguire mentalmente ciò che è stato eseguito fisicamente) 3) Operatorio concreto (dai 7 agli 11 anni): - I bambini possono svolgere operazioni - Il ragionamento logico sostituisce quello intuitivo se può essere applicato a esempi concreti 4) Operatorio formale (dagli 11 anni fino all’età adulta): - Andando oltre le esperienze  gli adolescenti pensano in modo + astratto, idealistico e logico - Creazione di immagini/situazioni ideali e possibili x il futuro - Nella risoluzione dei problemi sono sistematici  formulano ipotesi e verificano in modo deduttivo La teoria cognitivo socio-culturale di Vigostkij - Vigostkij - Teoria  mette in relazione il modo in cui la cultura e le relazioni sociali guidano lo sviluppo cognitivo i bambini costruiscono attivamente le loro conoscenze Ruolo rilevante a interazioni sociale e attività culturali Lo sviluppo del bambino è inseparabile dalle attività culturali e sociali Bambino deve interagire con:  Adulti  Pari + competenti x imparare le convenzioni e gli strumenti della società Si basa sull’idea di una conoscenza situata e collaborativa Teoria dell’ elaborazione delle informazioni - Psicologi  analogie tra computer e mente umana - Gli individui manipolano le situazioni, le controllano e fanno scelte strategiche a partire da esse - I processi legati alla memoria e al pensiero sono centrali - Sviluppo  NO diviso in fasi - Individui  sviluppano una crescente abilità nell’ elaborazione che consente loro di acquisire conoscenze e capacità complesse - Singler  elaborazione delle informazioni corrisponde al pensiero (quindi un importante aspetto dello sviluppo consiste nell’ apprendimento di buone strategie x l’elaborazione delle informazioni) • Valutazioni sulle teorie cognitive - Contributi: o Immagine positiva dello sviluppo o Enfasi sulla costruzione attiva della conoscenza - Critiche o Scetticismo sull’ esattezza degli stadi di Piaget o Poca enfasi sulle variazioni individuali Hardware computer = cervello Software computer = processi cognitivi 3. Teorie comportamentiste e socio-cognitive • Pavlov e Watson • Sviluppo = comportamenti osservabili che vengono appresi attraverso esperienze in un ambiente scientifico • Sviluppo non avviene x fasi  nel dibattito continuità-discontinuità, le teorie enfatizzano la continuità • Approccio comportamentista  3 teorie: Pavlov, Skinner, Bandura Condizionamento classico di Pavlov conducono osservazioni dettagliate sul comportamento in esperimenti di laboratorio controllati Si basano sull’ idea che possiamo studiare scientificamente solo quello che osserviamo e misuriamo - I cani producono istintivamente saliva quando assaggiano il cibo - I cani cominciano a salivare con stimoli sonori (campanello) o visivi prima di mangiare il cibo Stimolo neutro + stimolo che produce una reazione automatica (campanello) (cibo) (salivazione) Reazione potrà essere causata anche solo dallo stimolo che in precedenza era neutro - Watson  dimostra che il condizionamento classico è comune anche agli esseri umani Esempio di Albert: ratto (non ha paura), rumore, ratto (ha paura anche senza rumore) Molte paure possono essere comprese con il condizionamento 1.4.6 un approccio teorico eclettico • Approccio teorico eclettico = approccio che selezione e utilizza ciò che considera gli aspetti migliori di ciascuna teoria • Nessuna teoria è in grado di spiegare da sola lo sviluppo infantile  ciascuna offre un contributo CAPITOLO 2: LO STUDIO SCIENTIFICO DELLO SVILUPPO INFANTILE 2.1 L’importanza della ricerca sullo sviluppo infantile • Scienza  si definisce • Ricerca scientifica • Metodo scientifico  basato su 4 fasi: NO - in base a cosa studia Metodo di studio rende l’approccio SI – come la studia scientifico È oggettiva e sistematica Può essere sottoposta a verifica Minimizza la possibilità che le informazioni siano basate sulle convinzioni personali, sulle opinioni e sugli stati d’animo 1. Concettualizzazione del problema 2. Raccolta dei dati 3. Analisi dei dati 4. Deviazione delle conclusioni 2.1.1 i metodi pseudo-scientifici e pre-scientifici • L’esperimento può essere scientifico solo se rispetta alcuni postulati di base: • 3 principiali classe di scienze Biologiche - Determinismo  possibilità di conoscere e determinare i fenomeni - Empirismo  si basa su osservazioni empiriche controllate (= specificate, replicabili e oggettive) - Integrazione teorica  teorie confutabili che spiegano i fatti - Approccio dinamico  scienza è una prova continua - Dimensione pubblica apertura verso verifiche e ricerche di ulteriori prove - Evoluzione paradigmatica  la scienza si evolve da paradigmi o modelli o prototipi Fisiche Umane In tutte viene utilizzato il metodo scientifico Scienze umane fanno riferimento anche ad altri metodi Intuizione Ostinazione Ragionamento Esperienza Autorità Affidarsi a credenze consolidate perché così si è sempre pensato (da qui nascono le superstizioni) Non utilizzano tecniche di indagine sperimentale o di osservazione controllata Ricercatori tendono ad essere scettici utilizzano un approccio scientifico nei confronti nei confronti di questi metodi della conoscenza 2.1.2 approccio basato sulla ricerca • Diviso in fasi: 1. Concettualizzare il problema: - Prevede che si identifichi un problema - Superare la descrizione generale del problema  isolare ciò che si vuole studiare - Formulazione di un problema può avvenire - Restringere e mettere a fuoco ulteriormente la questione in moda da concettualizzare adeguatamente il problema in esame 2. Raccogliere informazioni (dati): - Tramite test 3. Procedure statistiche: - Per comprendere il significato dei dati  x trarne le conclusioni 4. Rivedere le conclusioni della ricerca e la teoria: - I ricercatori confrontano le loro ricerche con quelle di altre ricerche sullo stesso argomento La ricerca scientifica passa attraverso diverse tappe Per isolare un argomento i ricercatori: Si rifanno a teorie esistenti Formulano delle ipotesi TEORIA = serie di idee coerenti e collegate tra loro che aiuta a spiegare un fenomeno e a fare delle previsioni IPOTESI = supposizione/ previsione specifica che può essere verificata x determinare l’accuratezza X deduzione delle teorie precedenti Con l’osservazione x induzione (non strutturata, informale, detta di riconoscimento) definiscono il ciclo della ricerca Si ripropongono ciclicamente ogni volta che si vuole affrontare un tema 2.1.3 La validità della ricerca scientifica • Dalla scelta del disegno di ricerca da pianificare dipende la validità della ricerca • La validità è definita dal livello di controllo esercitato dallo sperimentatore Diversi livelli di controllo corrispondono a < causalità delle variabili 1. Validità interna 2. Validità esterna 3. Validità di costrutto 4. Validità ecologica 1. Validità interna 2. Validità esterna 3. Validità di costrutto 4. Validità ecologica = risultato della ricerca è considerato giusto in rapporto all’ ipotesi di partenza - La ricerca ha validità interna se posso ritenere che esiste una relazione causale tra le variabili perché tutte le variabili intervenienti sono state controllate Esempio: i soggetti abbandonano la ricerca (mortalità del campione o drop out) Affinché la relazione possa essere pulita, il ricercatore deve tenere sotto controllo le eventuali minacce alla validità (es. selezione non casuale dei soggetti) = possibilità di generalizzare i risultati a individui o a contesti diversi da quelli considerati - Una condizione che lo può favorire è la rappresentatività del campione (es. studenti universitari elitari) - selezione del campione e metodi di raccolta dati  = i risultati della ricerca possono essere spiegati da una teoria diversa da quella di riferimento - Si ha coerenza tra i risultati ottenuti e la teoria alla base della ricerca - Validità minacciata da una non chiara definizione del fenomeno oggetto di indagine = corrispondenza tra la realtà sottoposta a verifica empirica e quella a cui i risultati dovrebbero essere generalizzati - La ricerca in laboratorio non lo permette (es. strange situation)  non rappresenta ciò che può avvenire nella realtà 2.2 Descrivere e/o spiegare lo sviluppo • Nessuna teoria è stata in grado da sola di spiegare tutti gli aspetti dello sviluppo infantile  Teorie A volte si contraddicono Spesso sono complementari x le info che forniscono Approccio eclettico  sceglie da ogni teoria gli elementi che ritiene + convincenti 2.2.1 disegni di ricerca • Teorie particolari metodi di ricerca Collegate collegati Specifico approccio teorico dei ricercatori ( teoria) • Dal tipo di teoria deriva: Il disegno di ricerca da cui derivano decisioni su: Il metodo selezione dei partecipanti Validità della ricerca Raccolta e analisi dei datiIl metodo di raccolta dei dati spesso dipende dall’ obbiettivo della loro ricerca 2.3 i metodi per la registrazione del cambiamento evolutivo • Approccio scientifico Comune a tutti gli studiosi/ ricercatori della psicologia dello sviluppo Finalizzato a spiegare la natura dei cambiamenti che avvengono negli individui nel corso dello sviluppo Metodi x la raccolta dei dati relativi al cambiamento: 1) Ricerca longitudinale 2) Ricerca trasversale 3) Osservazione - Stessi individui studiati x un certo periodo di tempo, spesso molti anni - Ottimale nello studio di fenomeni come il linguaggio e i primi anni di vita quando i cambiamenti sono continui si realizzano rapidamente - Vantaggi: forniscono informazioni su stabilità, sul cambiamento nello sviluppo e sull’ importanza delle prime esperienze - Svantaggi: o Costosi o perdita dei soggetti o attrito selettivo o I soggetti potrebbero abituarsi alle prove ripetute nel tempo  Si corre il rischio di misurare un apprendimento e non un cambiamento dovuto alla maturazione - Soggetti di età differenti sono messi a confronto in un momento preciso - Vengono confrontati rispetto a una vasta gamma di variabili - Ottimale x studi in cui il cambiamento non si realizza rapidamente - Vantaggi: - Svantaggi: o Condotta in breve tempo o Ricercatore non deve aspettare la crescita dei soggetti x terminare la ricerca o Non fornisce informazioni sul modo in cui gli individui cambiano o sulla stabilità delle loro caratteristiche o Effetto coorte = possibilità che le differenze riscontrate siano dovute a diverse condizioni socio-storico culturali piuttosto che all’ età X superarlo alcuni ricercatori approntano piani longitudinali-sequenziali nei quali gruppi di individui di età diverse (metodo trasversale) sono seguiti ripetutamente nel tempo (metodo longitudinale) finché l’età di ciascun gruppo non si sovrappone a quella che avevano all’ inizio gli altri gruppi di età - Modalità per la raccolta dei dati - Deve essere sistematica - Dobbiamo avere idea di cosa stiamo osservando (chi, quando, dove) e come condurremo le nostre osservazioni (registrazioni, x iscritto, ecc) - 2 possibilità sul dove condurre le osservazioni: a. In laboratorio b. Osservazioni naturalistica a. In laboratorio b. Osservazione naturalistica - Situazione controllata da cui vengono eliminati molti dei complessi associati al mondo reale - Maggiore sicurezza nell’ interpretazione dei risultati - Svantaggi: - Es. strange situation  analoghe info non potrebbero essere ottenute in situazioni naturali troppo diverse e non confrontabili - Osservare un comportamento in ambiente naturale senza manipolare/controllare la situazione - BAILEY  4 tipi di osservazione: o I partecipanti sanno di essere studiati o L’ambiente non è naturale  spesso i partecipanti si comportano in maniera innaturale o I soggetti possono non essere rappresentativi della popolazione In base al grado di strutturazione e al tipo di ambiente 1. In ambiente naturale 2. In ambiente artificiale 3. Strutturato 4. Non strutturato o Ambiente naturale: studio sul campo non strutturato o Ambiente naturale: studio sul campo strutturato o Ambiente artificiale: studio sul campo non strutturato o Ambiente artificiale : studio sul campo strutturato Strutturato = il ricercatore controlla alcune variabili x favorire la naturalità della situazione e avere parametri di confronto uniformi Strutturazione definisce: - Grado di controllo esercitato dall’ osservatore sulle variabili in gioco - La possibilità di identificare relazioni causali tra gli eventi osservati 4) Questionari (indagine) e interviste: - Modo + rapido per ricavare informazioni - Tecniche: - Utilizzata una serie di domande standard (item) - Limiti: o intervista o indagine (o questionario) in caso di molte persone x ricavare dalle persone risposte relative ai loro atteggiamenti/convinzioni riguardo a un determinato argomento Chiare e neutrali  consentono di dare risposte non ambigue Strutturate (specifiche) o non strutturate (a risposta aperta) Consentono una risposta personale da ciascuno degli intervistati o Partecipanti tendono a rispondere in modi che ritengono socialmente accettabili piuttosto che rivelare quello che pensano veramente o Livello di sviluppo linguistico (es. sviluppo linguistico e cognitivo dei bambini  x un questionario si ricorre ad adulti ed educatori - Risposte chiuse - Risposte aperte Standardizzate e si codificano con facilità Sono predefinite Si minimizza il rischio di ottenere risposte irrilevanti Si usano quando Non si conoscono a priori le possibili modalità di risposta Le risposte sono troppo numerose x elencarle tutte Si ottengono risposte devono essere sottoposte e un processo dettagliate e articolate di codifica laborioso  5) I test standardizzati: 6) Misurazioni psicofisiologiche: - Procedure uniformi x il completamento e la valutazione (=assegnazione di un punteggio) - Permettono di confrontare le performance di una persona con quella di altri individui  mettono a disposizione informazioni sulle differenze individuali tra le persone (es. test d’intelligenza di Stanford- Binet) - Vantaggio: offrono informazioni riguardo alle differenze tra persone - Svantaggi: - Utilizzate x valutare il funzionamento del sistema nervoso centrale, sistema nervoso autonomo e del sistema endocrino - Tecniche di neuroimagining producono immagini della struttura del cervello, della sua attività o di entrambe - Metodo efficace  risonanza magnetica funzionale x immagini = fornisce immagini dei tessuti cerebrali e dell’ attività biologica del cervello o Non sempre sono in grado di prevedere i comportamenti in situazioni fuori dal test o Si basano sull’ idea che il comportamento di una persona sia stabile  personalità e intelligenza possono variare a seconda della situazione o Molti test sviluppati nelle culture occidentali potrebbero non essere adatti ad altre culture 2.3.5 norme etiche della ricerca • Principi adottati dall’ Associazione italiana di Psicologia (AIP) • Norme etiche: 1. Consenso informato e libertà della persona di ritirarsi dalla ricerca 2. Riservatezza 3. Rischio di danni permanenti o temporanei a chi partecipa alla ricerca 4. Protezione di coloro che partecipano alla ricerca 5. Diffusione delle ricerche in sedi scientifiche CAPITOLO 3: DAGLI INIZI BIOLOGICI ALLA NASCITA 3.3.1 La selezione naturale e i comportamenti adattivi • Selezione naturale= processo evolutivo che favorisce quegli individui che sono più adatti a sopravvivere per riprodursi • Metà 19° secolo  CHARLES DARWIN: l’origine della specie Osservazioni e riflessioni sull’ evoluzione 3.2.1 la genetica comportamentale • Genetica comportamentale cerca di determinare l’influenza dei fattori ereditari sulle differenze individuali nelle caratteristiche umane e nello sviluppo • Studiosi  cercano di comprendere cosa sia responsabile di queste differenze Si domandano se le differenze sono dovute da: come? - geni - Ambiente - Combinazione dei 2 1. Studio sui gemelli 2. Studi sui figli adottati - Comprate somiglianze del comportamento dei gemelli - Sfruttano il concetto secondo cui i gemelli monozigoti sono + simili geneticamente di quelli dizigoti - Problemi comportamentali possono essere + presenti nei gemelli monozigoti  ruolo fondamentale dei fattori ereditari nei problemi comportamentali - influenza dell’ ambiente sulle somiglianze dei gemelli monozigoti e dizigoti può essere molto sigificativa:  Somiglianze dei gemelli vengono sottolineate più dagli adulti che dai gemelli stessi  I gemelli monozigoti probabilmente si sentono parte di una coppia Monozigoti  si formano da 1 ovulo (identici fra loro) Dizigoti  si formulano da 2 ovuli e 2 spermatozoi differenti (non identici) - Ricercatori tendono a stabilire se i comportamenti e le caratteristiche psicologiche dei bambini adottati sono più simili a quelle dei: Genitori adottivi  hanno determinato l’ambiente domestico Genitori biologici  hanno contribuito alle caratteristiche ereditarie 3.2.2 correlazioni fra fattori ereditari e ambiente • I geni dell’ individuo influenzano il tipo di ambiente in cui l’individuo fa esperienza • SANDRA SCARR  3 modi in cui fattori ereditari e ambiente sono correlati: 1. Correlazioni passive genotipo- ambiente: 2. Correlazioni evocative genotipo- ambiente: - i genitori biologici costruiscono un ambiente educativo per il bambino, compatibile con le esperienze genetiche - Esempio: genitori amano leggere e sanno leggere bene  daranno ai figli molti libri da leggere  è molto probabile che anche i figli saranno bravi a leggere grazie all’ ambiente ricco di libri - Le caratteristiche di un bambino suscitano un certo tipo di risposta ambientale - Esempio: bambino sorridente e attivo  riceverà + stimolazioni sociali di un bambino passivo 3. Correlazioni attive genotipo-ambiente (trova la propria nicchia): - I bambini ricercano un ambiente stimolante e compatibile con le loro attitudini - Trovare la propria nicchia = trovare un ambiente adatto alle proprie capacità - I bambini selezionano dall’ ambiente gli aspetti ai quali: - Esempio: bambini estroversi tendono a cercare contesti sociali nei quali interagire con le persone, i bambini timidi no Ai quali reagire che impareranno che ignoreranno Le loro selezioni attive dell’ambiente sono collegate a un particolare genotipo Secondo la SCARR  l’importanza delle 3 correlazioni cambia mano a mano che i bambini passano da: Prima infanzia (passive) Adolescenza (evocative e attive) 3.2.3 esperienze ambientali condivise e non condivise 3.2.4 la prospettiva epigenetica e l’interazione Geni X Ambiente • Cioè quali sono le esperienze condivise dai bambini che vivono nella stessa casa e quali non lo sono 1. Esperienze ambientali condivise  esperienze in comune tra i fratelli (es. personalità e attitudini) 2. Esperienze ambientali non condivise  esperienze uniche del singolo bambino, si all’ interno che al di fuori della famiglia • POLMIN: - ambiente condiviso ha un’ esperienza molto limitata sulle variazioni di personalità e interessi del bambino - ( es. 2 fratelli anche se vivono sotto lo stesso tetto, spesso hanno personalità diverse tra loro) - I fattori ereditari influenzano gli ambienti non condivisi • HARRIS: - Le azioni dei genitori non hanno nessuna influenza sul comportamento dei bambini/ adolescenti - Molto + importanti il patrimonio genetico e il rapporto con i coetanei • I geni possono collaborare tra loro e con gli aspetti ambientali nel determinare i tratti dell’ individuo • GOTTLIEB  propone la prospettiva epigenetica • Interazione Geni X Ambiente  interazione di una variazione specifica misurata nel DNA e di un aspetto specifico e misurato riferito all’ ambiente QUINDI Lo scopo è studiare l’impatto dei fattori psicologici e ambientali sull’ effetto genetico (es. modificazione di geni che portano a patologie solo se vi sono determinate condizioni ambientali) Sviluppo = risultato di uno scambio continuo e bi-direzionale tra fattori ereditari e ambiente Scambi sono bi- direzionali + La relazione probabilistica 3.2.5 conclusioni sull’ interazione fattori ereditari e ambiente • Molti comportamenti hanno una componente genetica he attribuisce ad ogni persona una propensione verso un particolare tipo di sviluppo • Lo sviluppo richiede un ambiente (inteso sia come cultura sia come eventi biologici) • L’ereditarietà genetica e le esperienze ambientali sono influenze determinanti x lo sviluppo  vengono filtrate dal ruolo attivo dell’ individuo • Durata tipica: inizio con fecondazione – finisce con la nascita (38/40 settimane) • Concepimento • Si divide in 3 peridi: 3.3 lo sviluppo prenatale 1. Periodo germinale 2. Periodo embrionale - Si verifica nelle prime 2 settimane dopo il concepimento - Include: - Sviluppo dell’embrione umano: - Si verifica tra le 2 e le 8 settimane dal concepimento - Sviluppo: Creazione dell’ ovulo fecondato (zigote) Divisione cellulare Attaccamento dello zigote alla parete uterina Avviene quando una cellula spermatica del maschio si unisce con un ovulo nelle tube di Falloppio  fecondazione Nei mesi successivi il codice genetico determina cambiamenti nell’ovulo fecondato, ma anche eventi ambientali (rischi) influenzeranno lo sviluppo dell’ovulo fecondato o Rapida divisione cellulare dello zigote o A 1 settimana dal concepimento  la specializzazione delle cellule è già cominciata  blastocisti (= gruppo di cellule) = massa interna che successivamente si svilupperà in embrione o Annidamento (= attaccamento alla parete uterina): tra 11-15 gg dal concepimento o Comincia quando la blastocisti si attacca alla parete uterina o La massa di cellule viene ora chiamata embrione + si formano 3 strati di cellule: o Si sviluppano sistemi di sostegno alla vita dell’ embrione: a. Endoderma: strato interno  si svilupperà nei sistemi digestivo e respiratorio b. Mesoderma: strato di mezzo  diventerà il sistema circolatorio, le ossa, i muscoli, il sistema escretore e il sistema riproduttivo c. Ectoderma: strato esterno  diventerà sistema nervoso, recettori sensoriali e apparato cutaneo  Amnio  sacca o involucro che contiene un liquido trasparente nel quale galleggia l’embrione  Cordone ombelicale  contiene 2 arterie e 1 vena – collega il bambino alla placenta  Placenta  insieme di tessuti a forma di disco nel quale piccoli vasi sanguigni della madre e del bambino si intrecciano ma non si congiungono La placenta umana è l'organo deputato agli scambi metabolici tra la madre e il feto - Cocaina: - Eroina: - Gruppi sanguigni: - Età della madre - Malattie e malformazioni di madre - Stati emotivi e stress madre - Fattori legati al padre - Rischi ambientali o Attraversa la placenta e raggiunge il feto o Riduzione peso, lunghezza, circonferenza cranica o Deterioramento nello sviluppo dell’elaborazione delle informazioni e del linguaggio, nell’autoregolazione del comportamento, deficit attentivi, deficit neurologici e cognitivi o Problemi comportamentali a 1 anno di età o deficit di attenzione successivamente o sintomi di astinenza alla nascita o Sangue feto fattore Rh+ e sangue madre Rh- reazione -> immunitaria nella madre o Adolescenze e età superiore a 35 anni o Alti livelli di stress madre: problemi emozionali e cognitivi, deficit attenzione e ADHA, ritardi linguistici; comportamenti inadeguati. o Depressione materna. Nascita pretermine problemi di crescita o Anomalie spermatozoi per esposizione inquinanti  aborti spontanei o patologie feto o Fumo padre: > rischio di interruzione precoce gravidanza, leucemia o Età> 40 anni: aborto spontaneo, autismo , disordini schizofrenici o Radiazioni, rifiuti tossici, sostanze chimiche inquinanti (monossido di carbonio, mercurio, piombo, fertilizzanti, pesticidi 3.4.1 la nascita • OMS (1985)  importanza del supporto psicologico per le donne al momento del parto • Molte delle considerazione del parto riguardano la madre ma questo evento può avere delle conseguenze importanti anche per il bambino • Indice di Apgar: - usato x valutare la salute dei neonati a 1 minuto e 5 minuti dalla nascita - valuta: - Molto utile x valutare la capacità del neonato di reagire allo stress (del parto e dell’ ambiente) - Punteggio scala di Apgar: o Battito cardiaco o Respirazione o Tono muscolare o Colore della pelle o Riflessi del bambino o da 7 a 10: normale o < 4: il neonato necessita di un intervento medico immediato o fra 4 e 6: "a rischio" e richiede assistenza, vigilanza e ripetizione del test ogni 5 minuti Capitolo 5: approcci allo sviluppo cognitivo 5.1 teoria dello sviluppo cognitivo di Piaget 5.1.1 processi di sviluppo • Piaget teoria  storia di un processo di unificazione delle influenze di biologia ed esperienza nello sviluppo cognitivo osservazione dei suoi 3 figli + osservazione/ interviste ad altri bambini  metodo clinico Nostro corpo  strutture x adattarsi al mondo Noi costruiamo strutture mentali  ci aiutano ad adattarci al mondo circostante Allo stesso modo Adattamento  adeguamento delle nuove richieste dell’ ambiente esterno • Piaget bambini costruiscono attivamente i propri mondi cognitivi  le info esterne non riempiono solo le loro menti • = meccanismi che usano i bambini nella costruzione della loro comprensione del mondo • Processi importanti: 1. Schemi 2. Invarianti funzionali (adattamento e organizzazione) - Modello di pensiero o azione che il bambino usa x organizzare, rappresentare, interpretare la realtà - Schemi = rappresentazioni mentali che organizzano la conoscenza - Distingue 2 schemi: - Alla base dei processi cognitivi - =meccanismi biologicamente predeterminati di funzionamento generale dell’organismo che governano tutte le azioni della persona - Non variano con l’età e sono presenti in tutti gli esseri viventi - Non sono comportamenti osservabili  principi generali che sottostanno ai comportamenti - Invarianti funzionali che caratterizzano lo sviluppo: a. Schemi di azione b. Schemi mentali o = attività fisiche o Caratterizzano la prima infanzia o Si organizzano le azioni compiute sulla realtà o = attività cognitive o Si sviluppano nella seconda infanzia Con la comparsa del pensiero e del linguaggio si sviluppano schemi simbolici in cui quella realtà viene rappresentata le azione conservate sono interiorizzate a. Organizzazione  regola il modo in cui le strutture mentali funzionano come delle totalità coerenti b. Adattamento  regola e interazioni tra organismo e ambiente -- 2 processi alla base: assimilazione e accomodamento -- forma + alta di adattamento è l’atto di intelligenza 3. Assimilazione e accomodamento - 2 processi complementari che tendono all’ equilibrio  - Assimilazione = incorporazione di nuove informazioni in schemi di conoscenza esistenti - Accomodamento = - Operano anche in bambini molto piccoli - Due processi che avvengono contemporaneamente - Meccanismo invariante + importante - Processo che permette di raggiungere l’equilibrio cognitivo integrando in totalità unificate e stabili la varietà delle esperienze vissute - - Equilibrazione = processo continuo e dinamico in cui il sistema si autocorregge - Passaggio da uno stadio all’ altro avviene nel momento in cui il bambino fa esperienze di un conflitto cognitivo nel suo tentativo di comprendere il mondo - Il bambino arriverà a una soluzione quando il suo pensiero avanzerà di stadio - La necessità di equilibrio porta il bambino a un livello + alto di competenza e alla costruzione di strutture mentali + complesse - Es. se un bambino crede che la quantità di liquido cambi solo perché si cambia il contenitore (es. da uno basso a uno largo) sicuramente si farà domande tipo: da dove viene il liquido in più? C’è veramente del liquido in più da bere? - Raggruppamento di comportamenti e pensieri isolati in sistemi di ordine superiore x organizzare la conoscenza - È un principio di costruzione olistica  le trasformazioni evolutive riguardano la struttura nel suo insieme - Grazie a essa le abilità sono omogenee - Il fine è promuovere l’adattamento attraverso 2 modalità complementari (assimilazione e accomodamento) garantiscono le interazioni dell’ organismo con l’ambiente e determinandone l’adattamento adattamento degli schemi a seconda delle nuove informazioni ed esperienze assimilate (es. bambino che impara parola macchina  identifica la macchina di famiglia ma anche tutti gli altri veicoli) 4. Equilibrazione 5. Organizzazione la struttura della riorganizzazione della struttura interna operata dall’ accomodamento elimina temporaneamente lo stato di disequilibrio (cambiamento delle strutture cognitive e passaggio al livello superiore) Il sistema cognitivo è sempre in disequilibrio x effetto del processo di assimilazione che lo vincola a interagire con l’ambiente  Trasformazioni a una parte comportano sempre cambiamenti qualitativi a tutta la struttura 5.1.2 stadi di sviluppo • Risultato degli invarianti funzionali  individui percorrono 4 stadi di sviluppo Legati a età Consiste in modi diversi di pensare Il modo il cui bambino pensa in uno stadio è completamente diverso da quello dello stadio + avanzato o Egocentrismo Secondo alcuni ricercatori il bambino esce dall’ egocentrismo prima di quanto descritto da Piaget (ne uscirebbero già a 3 anni e mezzo) Dall’ egocentrismo nascono anche: Animismo – credere che gli oggetti inanimati abbiamo vita o qualità vitali (es. il vento mi vuole rinfrescare) Finalismo – tutti i fenomeni hanno scopo (es. la pallina rotola perché vuole venire da me) Artificialismo – le cose sono state create dall’uomo o da creature divina secondo regole della costruzione umana (es. laghi scavati) o Gelman e Gottfrid (1996)  ricerche successive: I bambini di 3 anni non attribuiscono vita o qualità vitali ad oggetti inanimati La maggior parte dei bambini di 4 anni riconosce che piante e animali crescono e guariscono dopo ferita, mentre oggetti inanimati no (es. gamba del tavolo) CRITICHE ALL’ EGOCENTRISMO: I bambini escono dall’egocentrismo prima di quanto non credesse Piaget, precoce capacità di immedesimarsi negli altri 2) Sottostadio del pensiero intuitivo (4-7 anni) o Comprensione di come la mente umana lavori e la conoscenza che gli umani sono esseri cognitivi i cui stati mentali non sono sempre condivisibili o accessibili agli altri o Se un bambino di 3 anni collabora con un adulto nel formulano una strategia di inganno in un gioco in cui si nasconde un oggetto, la loro prestazione migliora notevolmente (Sodian, 1991) o Tra i 3 e i 4 anni i bambini acquisiscono una maggiore comprensione della vita mentale e comprendono con più chiarezza come le credenze e i desideri motivino il loro comportamento e anche il comportamento di altre persone  preparati biologicamente (TOM come prodotto dell’evoluzione)?  fattori sociali che incidono (es. Gioco di finzione, conversazioni familiari, risoluzione di conflitti tra fratelli: bambini in età prescolare con fratelli eseguono meglio compiti di falsa credenza e sono più veloci ad acquisire TOM credenza-desiderio) o TOM= Theory of Mind o teoria della mente o Bambini cominciano a usare ragionamenti rudimentali e vogliono risposte a tutti i tipi di domande o Affiorare delle domande  segnale di interesse verso il ragionamento e verso la spiegazione o Fase definita intuitiva perché da una parte i bambini sembrano sicuri del loro sapere, dall’ altra sembrano inconsapevoli di come sappiano ciò che sanno (sanno le cose senza usare il pensiero razionale - : - Teoria della mente: negli adulti di basa su ragionamento credenza-desiderio nei bambini si studia con il compito della falsa credenza Esempio: Anna mette del cioccolato in un armadietto blu e va fuori a giocare. In sua assenza, la mamma sposta il cioccolato nell’armadietto verde. Quando Anna torna, vuole il suo cioccolato. Dove lo cerca?” - Nel Pensiero preoperatorio è presente: o Irreversibilità  capacità di annullare, invertire o compensare un certo risultato. Le azioni interiorizzate sono irreversibili in quanto conservano le caratteristiche delle percezioni, il dato percettivo prevale sulla rappresentazione mentale o Centrazione  concentrazione dell’ attenzione su una sola caratteristica ad esclusione di tutte le altre o Trasduzione  ragionamento che avviene quando il bambino ricava erronee conclusioni di carattere causale tra eventi contigui nello spazio o nel tempo o Irreversibilità e Mancanza di conservazione  consapevolezza che l’alterazione dell’ apparenza di una sostanza non cambia le sue qualità di base, una data quantità rimane inalterata al di là di come il suo contenitore cambia o Secondo Piaget i bambini di età inferiore ai 6/7 anni non possono risolvere problemi di conservazione perché non hanno acquisito l’operazione di reversibilità. o Gelman diversamente da quanto riteneva Piaget, molti bambini pre-operatori possono imparare a conservare anche prima dei 6 anni Esperimento sui 2 recipienti di liquido (bambino 7-8 anni sbagliano la risposta) Critiche alla conservazione: La conservazione emerge prima di quanto pensasse Piaget e l’attenzione è fondamentale Quando migliora l’attenzione verso aspetti rilevanti del test , il bambino acquisisce più facilmente la conservazione L’allenamento dell’attenzione verso una dimensione migliora le capacità anche verso altre dimensioni Riassumendo • I bambini in età prescolare non sono affatto illogici o egocentrici come Piaget supponeva • Piaget sottovalutava le abilità dei bambini in età prescolare (i problemi erano troppo complessi, chiedeva di giustificare verbalmente) • Piaget aveva ragione: i bambini prescolari sono più intuitivi, egocentrici dei bambini in età scolare, però… 1. I bambini preoperatori sono in grado di ragionare logicamente su problemi semplici o concetti a loro familiari 2. Altri fattori (e non la mancanza di operazioni cognitive) sono responsabili dei risultati insoddisfacenti nei test cognitivi di Piaget - Il ragionamento logico sostituisce quello intuitivo nei casi in cui il ragionamento può essere applicato a esempi specifici o concreti - Stadio che segna il passaggio dal dominio della percezione a quello della logica - La reversibilità o capacità di annullare un’ azione con un’ altra opposta è alla base delle operazioni nel periodo scolare - I bambini possono compiere operazioni concrete  azioni mentali reversibili che riguardano oggetti reali - Il bambino sa argomentare - Le operazioni sono interiorizzate, coordinate e raggruppate in strutture d’ insieme - Il bambino mentre compie una trasformazione capisce che ce n’è un’ altra inversa  - Conservazione: 3. Stadio operatorio concreto (7-11 anni) Si può compiere un’ azione che annulla quella precedente questa capacità è alla base della conservazione o Compiti di conservazione  capacità del bambino di condurre operazioni concrete o Operazioni concrete  permettono ai bambini di coordinare + caratteristiche tra loro o I bambini non operano simultaneamente su tutte le quantità - La reversibilità concorre all’ origine del pensiero logico  - Scompaiono i fenomeni di - Strutture mentali operatorio concrete comprendono: No focalizzarsi su 1 singola proprietà dell’ oggetto La conservazione coinvolge il riconoscimento di: 1. Lunghezza 2. Numero 3. Massa 4. Quantità 5. Area 6. Peso 7. Volume Alcune forme di conservazione compaiono prima di altre (es. numero) Ordine di acquisizione DECALAGE ORIZZONTALE = Sfasamento temporale nell’ acquisizione di nozioni diverse all’interno dello stesso periodo temporale Piaget gli attribuì le stesse caratteristiche degli stadi Se ciascuno stadio ha fasi di preparazione, completamento e superamento, è possibile che durante la preparazione le strutture vengano applicate a compiti più semplici e duramente il completamento a compiti + complessi  Coordinazione di punti di vista diversi che possono appartenere a individui diversi oppure allo stesso Animismo Finalismo artificialismo  Fanno posto a spiegazioni x mezzo di rapporti casuali = capacità di “disfare” il processo realizzato (es. versare il liquido) e di immaginare il suo contrario 1. Operazioni infralogiche  2. Operazioni logiche  si compiono sugli oggetti e sulle relazioni tra gli oggetti a prescindere dalla loro collocazione spazio- temporale e della relazione che le singole parti degli oggetti hanno con il tutto (es. classificazione) Vertono sulle relazioni spazio temporali tra oggetti e sulle relazioni parte tutto negli oggetti (es. valutazione della velocità e le operazioni di misurazione) • Critiche: - Stime delle competenze dei bambini  alcune capacità cognitive emergono prima o più tardi di quanto pensasse Piaget (es. comprensione della conservazione dei numeri a 3 anni invece che a 7) - Stadi, décalage e specificità di dominio  - Effetti dell’addestramento  alcuni bambini in uno studio cognitivo possono essere addestrati a ragionare secondo uno stadio + alto (Piaget pensava fosse inutile) - Cultura ed educazione - Prospettive alternative: stadi come strutture unitarie di pensiero e dà scontata la sincronia dello sviluppo. Tuttavia alcuni aspetti operatori concreti non si presentano in sincronia (décalage  porta a una Concezione dominio-specifica) e Piaget si basa su una concezione dominio generale. + Oggi: lo sviluppo cognitivo non è così chiaramente suddiviso in stadi o I neo-piagettiani  sono teorici dello sviluppo che partendo dalla teoria di Piaget hanno sviluppato la convinzione che lo sviluppo cognitivo dei bambini è + specifico di quanto proposto o Un approccio pone l’enfasi sull’ interazione sociale  lo sviluppo cognitivo dipende dal conflitto individuale tra strutture e da quello individuale L’interazione sociale può produrre disequilibrio che induce la ricerca di un ordine mentale superiore 5.3 la teoria dello sviluppo cognitivo di Vygotskij • Sviluppo cognitivo degli individui • I bambini costruiscono attivamente la loro conoscenza • L’evoluzione della mente avviene tramite acquisizione di strutture psichiche a complessità crescente: Dipende dagli strumenti messi a disposizione dalla società La loro mente prende forma a partire dal contesto culturale in cui vivono 1 . Sviluppo psichico interiore  dove trova espressione lo sviluppo biologico 2. Sviluppo psichico superiore Grazie al linguaggio diventa Grazie all’ acquisizione del sistema linguistico, le funzioni interiori preesistenti si interiorizzano trasformandosi in funzioni psichiche superiori  Grazie al linguaggio il bambino può allontanarsi dalla situazione concreta e può decontestualizzare la sua conoscenza Implica la modificazione strutturale dei processi cognitivi e la relativa perdita del loro primario carattere dipendente dalla realtà • Linguaggio egocentrico e Linguaggio interiore Guidano l’elaborazione di piani x agire nella realtà pratica Fanno si che l’azione sia governata dall’ interazione e da progetti razionali ( innalzata a livello superiore) • Linguaggio serve x: • Bambini sviluppano concetti + sistematici e logici se hanno un dialogo con un abile interlocutore. Persone e linguaggio  ruolo fondamentale nello sviluppo del bambino • Mediatori simbolici  sistemi di segni (parole e numeri) appresi come il prodotto dello sviluppo culturale (o culturali) a livello interpersonale • Zona di sviluppo prossimale (ZDP) • Scaffolding/ impalcatura: Comunicazione Interazione sociale Strumento interno che guida il pensiero  funzione di autoregolazione Il linguaggio interiorizzato diventa pensiero  regolano: - Attività sociali - Interazioni - Scambi Guidano: - Pensiero - Comportamento del singolo Es. internet - Sviluppo cognitivo = impresa cooperativa tra adulto e bambino - Area di sviluppo potenziale o prossimo (ZDP)  usata x riferirsi alla differenza tra: - Hanno un ruolo importante: - ZDP il livello di sviluppo il livello potenziale effettivo di un individuo di un individuo Manifestato quando risolve un compito da solo Compito viene risolto con indicazioni e suggerimenti di un soggetto + competente (con l’impiego di strumenti culturali) Maturazione biologica Mediazione culturale Ruolo educativo dell’ adulto Valore + basso: bambino che lavora da solo Valore + alto: responsabilità aggiuntiva che il bambino può accettare con l’assistenza di una guida abile - Sensibilità dell’ adulto rispetto alle abilità del bambino - Termine  graduare il livello di supporto modulandolo sul bambino - Termine  - Il tipo e il grado di supporto dipendono dal compito del bambino  - L’aiuto dato è flessibile e contingente all’ interno di interazioni collaborative bambino-adulto - importante il dialogo  fa riferimento al fatto che nelle interazioni sociale le differenze fra i partecipanti si risolvono in un’ azione reciproca Uno agisce «come può e come sa fare» L’altro fa «tutto il resto» caso dell’ interazione bambino-adulto la > competenza dell’ adulto viene messa a disposizione del bambino x: 1. Favorire l’apprendimento di nuove modalità 2. Consolidare modalità già apprese dosare il tipo di guida seconda la prestazione Possono essere esplicite o informali (come il gioco) con esso i concetti sistematici e disorganizzati dei bambini vengono a contatto con concetti razionale e logici delle guide + esperte • Importanza del linguaggio/pensiero nello sviluppo del bambino: • Strategie di insegnamento - all’inizio sono indipendenti - Verso i 2 anni i bambini capiscono che le cose hanno un nome e usano le parole come forme simboliche - 3 anni  linguaggio interpersonale e linguaggio privato (= serve da guida x il pensiero) - 7/8 anni diventa linguaggio interiore - Bambini usano il linguaggio x: - Periodo di transazione tra linguaggio esterno e quello interno avviene tra i 3-7 anni e consiste nel parlare con sé stessi - Teoria di Vygostkji può essere utilizzata in classe x: 1. Comunicare 2. Interazione sociale 3. Aiuto x Risolvere compiti 4. Pianificare, monitorare e guidare il loro comportamento  linguaggio interno (o interiore) X Piaget è egocentrico e immaturo Distaccato dalla realtà e fine a sé stesso X Vigostkji è uno strumento di pensiero importante Connesso all’ attività pratica Quando i bambini hanno interiorizzato il linguaggio egocentrico nella forma del linguaggio interiore, che diventa il modo di pensare, riescono ad agire senza dover verbalizzare Diventa strumento di comunicazione a livello sociale 1. Valutazioni della zona prossimale del bambino o No test standardizzati x valutare l’apprendimento  SI valutazione deve concentrarsi sulla determinazione della zona di sviluppo prossimale o Guida esperta presentare al bambino compiti di varia difficoltà x capire da dove partire x l’istruzione Capitolo 12.3.5: la post adolescenza, gli adulti in fase di sviluppo • adultità emergente (emerging adulthood) - Detta anche «adultità in fase di sviluppo» - Termine elaborato da Jeffrey Jensen Arnett - NON è né - Giovani fra i 18 e i 30 anni - Ancora in formazione o con attività professionale o in situazioni personali e professionali instabili, vivono con i genitori o da soli ma dipendenti dai genitori - Italia  giovani adulti che non se ne vanno di casa sono il 43,3 % e si parla si «sindrome del rinvio» - Termine  - È un periodo di vita (non semplice transizione)  andrebbe studiato come tale - Ruolo della cultura è fondamentale  - Studi su questo periodo di vita hanno verificato anche la relazione diretta tra la tendenza strutturale della popolazione a invecchiare e il corso della vita dei giovani adulti Tanto + studiano o sono precari professionalmente, tanto + rimandano la scelta di farsi la propria famiglia e quindi, di contribuire all’ aumento della fertilità complessiva Rinviano tutto: fine degli studi, ingresso nel mondo del lavoro, uscita dalla famiglia di origine, formazione di una nuova famiglia adultità emergente è una condizione personale che l’individuo sviluppa a partire da un progetto individuale che è però condizionato dalle strutture sociali e culturali Il contesto può agire da facilitatore o da ostacolo! X Erikson corrisponde al 6° e 7° stadio: o 6° stadio  prima parte della vita adulta in cui gli individui devono affrontare il compito di stabilire relazioni intime tra di loro x non correre il rischio di rimanere soli o 7° stadio  individuo dovrebbe avere la capacità di proiettarsi verso il futuro  La > parte dei giovani tra i 18 e i 30 anni oggi sembra avere difficoltà in queste 2 fasi Tarda adolescenza  perché ha > libertà dal controllo dei genitori Adultità giovane  individuo non è ancora adulto, non ha raggiunto le tappe fondamentali che lo rendono tale (es. matrimonio) ci permette di distinguere questi individui dagli adolescenti riconoscendo che essi non sono ancora pienamente adulti «Adulti emergenti» non si sentono adulti «completi» es. Devono completare la loro istruzione, trovare un lavoro definitivo MA hanno già identità formata, non sentono spinta alla generatività  - La teoria dell’ adultità si riconduce alla teoria ecologica di Brofenbrenner La cultura del macrosistema e le circostanze storico-culturali del cronosistema possono influenzare l’intero sistema di cerchi concentrici in essi contenuti, condizionando lo sviluppo dell’ individuo Capitolo 14.2: bambini con disabilità • Psicologia dell’ educazione: - riguarda i processi di apprendimento nelle diverse fasi dello sviluppo e le condotte delle persone in relazione alle richieste educative nei diversi ambienti di apprendimento/lavoro - ha un orientamento interdisciplinare e si connette con Scienze dell’educazione, la Sociologia, l’Antropologia - In stretta relazione con l’area tematica delle disabilità  in particolare l’attenzione è posta su: - La Psicologia dell’educazione si occupa di analizzare scientificamente e di proporre soluzioni operative di rilevanza professionale su numerosi ambiti problematici quali, ad esempio: discipline psicologiche Psicologia sociale, Psicologia cognitiva, Psicologia dinamica, ecc. Discipline non psicologiche fortemente connessa con la Psicologia dello sviluppo o effetti delle azioni e programmi educativi individualizzati e mirati a differenti tipologie di disabili (Bisogni Educativi Speciali, BES) o diagnosi precoce dei disturbi e deficit di apprendimento o prevenzione e riduzione degli ostacoli allo sviluppo e al rendimento scolastico o azioni facilitanti un’efficace integrazione sociale nella comunit scolastica e/o à̀ l’inserimento nei contesti lavorativi o le caratteristiche dei processi cognitivi, affettivi e sociali dell’individuo che apprende (ad esempio, i vari tipi e le problematiche dell’intelligenza, le differenze individuali, i gifted students, le varie forme di disabilità, i disturbi specifici di apprendimento, il disagio affettivo, familiare, sociale, culturale, ecc.); o l’acquisizione delle competenze di base e complesse (ad esempio, nella scrittura, lettura, calcolo, pensiero scientifico, soluzione di problemi, transfer, ecc.); o i fattori personali, interpersonali e contestuali (struttura e organizzazione scolastica, programmi, tipo di docenti, rapporti scuola-famiglia-comunità, sistemi di comunicazione, climi psicosociali scolastici, ecc.) che facilitano o ostacolano i processi di insegnamento e apprendimento, l’acquisizione di valori e regole, le motivazioni ad apprendere, il benessere psicosociale degli studenti; o le modalità e gli effetti dei differenti stili educativi presenti nei contesti di socializzazione nonché delle pratiche di insegnamento (ad esempio, la definizione dei curricula, gli stili di insegnamento, i modi di organizzare gli ambienti di apprendimento, i modi di condurre la classe, le caratteristiche delle spiegazioni e delle valutazioni formative e sommative, le metodologie didattiche e l’utilizzo dei dispositivi tecnologici e dei materiali di apprendimento, le forme di cooperazione tra pari, ecc.); o le interazioni sociali tra pari e con gli adulti e l’utilizzo delle dinamiche di gruppo secondo una prospettiva educativa. • Bambini con disabilità: - Disturbi dell’apprendimento - Disturbi da deficit dell’attenzione con iperattività - Disturbi emozionali e comportamentali - Disturbi dello spettro autistico • Disturbo dell’ apprendimento  uno dei problemi + rilevanti nella pratica clinica (10-20% della popolazione scolastica) • Disturbi specifici dell’ apprendimento (dsa) • Fattori che causano il disturbo sono diversi: • Diagnosi del DSA deve essere posta solo quando il bambino: • I DSA riguardano le abilità strumentali coinvolte negli apprendimenti scolastici. • È possibile distinguere differenti condizioni cliniche: 2- 5%  + maschi che femmine =disturbi cronici e persistenti che interessano: - Lettura - Scrittura - Grafia - Calcolo - Ritardo mentale - Paralisi cerebrale infantile - Deficit sensoriali visivi e uditivi - Lesioni cerebrali organiche - Disturbi psicotici - Svantaggio socio-culturale Disturbi dell’ apprendimento Disturbi specifici dell’ apprendimento Cause determinano una patologia devono essere accuratamente indagate perché si riferiscono a una specificità 1. Non presenta un deficit intellettivo (QI nella norma) 2. Ha notevoli difficoltà in un’ area legata all’ apprendimento 3. Non presenta gravi disturbi emotivi e non ha problemi sensoriali o deficit neurologici specifici - Dislessia  specifico disturbo nella velocità e nella correttezza di lettura - Disortografia  specifico disturbo nella correttezza della scrittura (processo di trascrizione tra fonologia e rappresentazione grafemica della parola) - Disgrafia  specifica difficoltà nella realizzazione dei grafemi. - Discalculia debolezza nella strutturazione delle componenti di cognizione numerica (intelligenza numerica basale, meccanismi di quantificazione, etc.) e/o difficoltà nelle procedure esecutive (lettura, scrittura, messa in colonna dei numeri) e/o difficoltà nel calcolo Le cause non sono ancora state trovate ma si pensa derivino da anomalie nell’ elaborazione cognitiva di informazioni provenienti da diverse regioni del cervello L’espressività del disturbo si modifica nel tempo e può presentare comorbidità 14.2.1 disturbi dell’ apprendimento Nonostante il quoziente di intelligenza nella norma, la capacità di questi bambini di apprendere codici alfabetici e numerici resta limitata Ciò significa che quasi tutti i bambini affetti da DSA riescono ad apprendere lettura, scrittura e calcolo, ma in modo non altrettanto automatizzato rispetto ai loro compagni  diagnosi non può essere effettuata prima del completamento della seconda classe della scuola primaria Età in cui solitamente si completa il ciclo di istruzione formale del codice scritto soprattutto per quanto concerne la lingua italiana Alla fine della prima classe della scuola primaria possono: 1. essere rilevati alcuni elementi come indicatori di rischio ai quali possono seguire idonei interventi abilitativi 2. essere formulata una ipotesi diagnostica che deve essere però verificata in momenti successivi