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schemi riassuntivi citologia, Schemi e mappe concettuali di Istologia

Il documento contiene schemi riassuntivi di citologia, divisi per argomento. Gli schemi sono una rielaborazione sintetica, ma completa, delle lezioni di Istologia del corso di Medicina e Chirurgia del polo centrale dell'università statale di Milano. Gli schemi contengono i seguenti argomenti: -membrana cellulare -Reticolo endoplasmatico -Ribosomi -Apparato di Golgi -Traffico vescicolare -lisosomi -endocitosi e esocitosi -Perossisomi -citoscheletro (microtubuli, filamenti intermedi e microfilamenti) -mitocondri -nucleo

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

In vendita dal 24/04/2023

alice-nasti-1
alice-nasti-1 🇮🇹

2 documenti

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Scarica schemi riassuntivi citologia e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Istologia solo su Docsity! Citologia Membrana cellulare  Esperimenti di Overton e di Garter e Grendel  Modelli: o Danielli Dawson (superato) o Mosaico fluido  Struttura: o Natura lipidica della membrana o Bilayer fosfolipidico  Esperimento fatto con eritrociti  Organizzazione proteine: o Modello di Dawson Danielli (a sandwich)  Superato non spiegava proteine transmembrana o Modello a mosaico fluido  Proteine inserite più o meno in profondità  Fluidità della membrana  Proprietà della membrana o Fluidità o Asimmetria o discontinuità Fluidità della membrana cellulare Parametri da cui dipende:  Temperatura  Lunghezza delle catene  Presenza di proteine  Saturazione acidi grassi  Presenza di colesterolo I fosfolipidi si muovono solo lateralmente, tranne nel caso del flip flop (serve energia) La membrana risulta asimmetrica  In condizioni fisiologiche asimmetria sempre mantenuta in condizioni patologiche no Composizione di membrana La membrana è formata da:  Fosfolipidi  Colesterolo  Proteine o Intrinseche (attraversano il bilayer da un lato all’altro) o Estrinseche (appoggiate debolmente  Zuccheri o Glicoproteine o Glicolipidi  Catene esterne che servono a: o Aiutano cellule a respingersi o Alcune determinate geneticamente Glicocalice Materiale elettrondenso al microscopio elettrico Filtro molecolare che presenta cariche elettriche in modo da:  Regolare contatto tra cellule e proliferazione  Riconoscimento specifico (eritrociti)  Adesione e interazione tra cellule Importante negli eritrociti per:  Determinazione gruppi sanguigni  Cariche negative si respingono tra loro Intestino tenue attività enzimatiche  Enterochinasi o Da tripsinogeno a tripsina (che a sua volta attiva tutti gli enzimi pancreatici) Funzione delle proteine Fino al 60% dei componenti della membrana  Trasporto  Attività enzimatica  Recettori  Stabilizzano la forma della cellula  Giunzioni Zattere lipidiche Trasporto di membrana La membrana permette scambi e comunicazione  Molecole piccole e idrofobiche diffusione semplice  Piccole ma polari distribuzione eterogenea di cariche passaggio limitato  Grandi e polari c’è bisogno di un trasportatore  Ioni c’è bisogno di proteine canale  Acqua porine per l’acqua Passaggio selettivo che dipende dal gradiente Funzioni della membrana  Separazione cellula ambiente esterno  Possibilità di fare scambi con l’ambiente  Sensibile e stimoli in modo che la cellula si adatti all’ambiente esterno  Ricezione segnali di tipo chimico (ormoni)  Regolazione contatto tra cellule vicine o componenti matrice extracellulare  Citoscheletro e proteine rinforzano la membrana o Membrana flessibile (cellula si adatta a modifiche varie) Sistema membranoso interno Compartimenti rivestiti da membrana all’interno della cellula Spessore di circa 6 nanometri (es. nucleo, Golgi, reticolo endoplasmatico, mitocondri) Forme diverse:  Cisterne appiattite  Tubuli che vanno a formare reti  Vescicole diverse dimensioni Reticolo Endoplasmatic o Vicino alò nucleo ha estensione variabile 50% circa membrane cellula  Reticolo endoplasmatico liscio o Superficie liscia o Sistema di tubuli (reti tridimensionali con distribuzione più irregolare nella cellula)  Reticolo endoplasmatico rugoso o Ribosomi o Cisterne impilate le une sulle altre Reticolo endoplasmatico liscio  Assenza di ribosomi  Tubuli anastomizzati  Importante per o Immagazzinare ioni calcio o Detossificazione o Sintesi lipidi, fosfolipidi di membrana e ormoni steroidei o Rimpiazzo pezzi di membrana persi o danneggiati o Metabolismo glicogeno (scopo energetico) Reticolo endoplasmatico rugoso  Ribosomi  Compartimenti a forma di cisterne impilate o Funzione di sintesi proteica ma solo per proteine che escono dalla cellula  Enzimi e secreti  Proteine intrinseche membrana  Proteine estrinseche membrana lato esterno  Proteine dei lisosomi o Modificazione post traduzione Formazione successiva del complesso di fusione al compartimento bersaglio. Lisosomi Organuli generati dal Golgi e restano all’interno della cellula per svolgere funzioni di degradazione. → scoperti da Christian de Duve (liberazione fosfatasi acida all’interno della cellula dopo congelamenti-scongelamenti ripetuti)  Quantità dipende dall’attività della cellula.  Dimensione variabile 0.2-0.5-1 µm.  Più di 50 enzimi digestivi diversi (idrolasi Acide) o Nucleasi, proteasi, fosfatasi, glicosidasi, lipasi, solfatasi, fosfolipasi.  pH 4.5-5  pompa protonica per il mantenimento del pH Come si generano i lisosomi  Vescicole dal Golgi che hanno come marcatore il mannosio 6-fosfato.  necessità che si fondano con elementi da degradare  formazione di un endosoma precoce con pompe protoniche  endosoma tardivo (più all’interno nel citoplasma)  fusione con vescicole idrolasiche  formazione lisosoma maturo corpo multivescicolare: endosoma in cui per ripetuta invaginazione della membrana si creano microvescicole contenute nell’endosoma stesso. esosomi: microvescicole con mediatori che portano segnali alla cellula (implicate in condizioni patologiche) Il ruolo dei Lisosomi  funzione di gestione e degradazione del materiale o scopo nutritivo o scopo di difesa  lisosomi cellule cute altamente specializzate (melanina, funzione di protezione dai raggi UV) Tre eccezioni dove i lisosomi riversano materiale all’esterno della cellula:  osteoclasti  spermatozoo durante la fecondazione (acrosoma)  fase di impianto o annidamento dell’embrione Endocitosi la membrana cellulare si invagina internalizzando materiale che si trova contenuto in vescicole che entrano nella cellula e poi vanno in contro a modificazioni  mediata da claratina: rivestimento fatto di claratina della membrana che si forma. Selezione specifica del carico della vescicola. Recettori – proteine transmembrana con dominio extracellulare (legano la claratina sul dominio intracellulare + adaptina) Formazione della fossetta rivestita da claratina. Dinamina taglia la vescicola. Adaptina e Claratina vengono riutilizzate. Es. endocitosi LDL  pinocitosi: vescicole per invaginazione di membrana in modo aspecifico. Macro-pinocitosi (maggiore 200nm) Micro-pinocitosi (sotto i 100nm) Presenza di particolari proteine (caveoline/ flottina) Cellule attive in pinocitosi: o endoteliali vasi o muscolari lisce o adipociti o fibroblasti  fagocitosi: internalizzo oggetti di grandi dimensioni. Formazione del fagosoma → fagolisosoma Emissione pseudopodi (fondamentale citoscheletro) + sfrutta la fluidità della membrana.  Autofagia: eliminazione materiale già presente nella cellula. Va messo in una vescicola l’elemento da degradare (donatore di membrana). Autofagosoma  Autofagolisosoma Esocitosi La superficie della vescicola si fonde con la membrana plasmatica e rilascia materiale all’esterno. Ne esistono due tipi:  Costitutiva: secrezioni rivestite da COP no stimoli precisi e in continuità da parte delle cellule che lo utilizzano. (fibroblasti, plasmacellule, fegato…)  Regolata: vescicole rivestite da claratina, regolata da stimoli (es. pancreas) Transcitosi Soprattutto cellule intestinali. A livello delle giunzioni cellulari. Viaggia attraverso cellule vicine. Perossisomi Organelli rivestiti da membrana piuttosto eterogenei. Contengono numerosi enzimi per attività metaboliche, enzimatiche, di detossificazione. Catalasi: enzima più importante, circa 40%, disattiva l’acqua ossigenata tossica per la cellula. Oltre cinquanta tipi di perossisomi.  Matrice granulare amorfa con contenuto enzimatico  Nucleoide, struttura paracristallina (non umana)  Forma variabile (circa un micrometro di diametro) Funzioni  Catalasi disattiva l’acqua ossigenata  Reazioni di detossificazione fegato e rene  Attività di metabolismo (sintesi colesterolo, acidi grassi, acidi biliari, aminoacidi, metabolismo purine)  Detossificano  Rimozione radicali liberi e ROS  Importanti anche al livello del sistema nervoso Biogenesi Origine da una parte specifica del RER (reticolo Perossisomiale) proteine dette PEX3P o perossine. Vescicole si fondono tra loro e poi importano proteine sintetizzate nei poliribosomi liberi. Possibilità di creare perossisomi figli da un perossisoma maturo o di staccarsi anche dai mitocondri per gemmazione. Citoscheletro Costituite do proteine con strutture filamentose o tubulari non rivestite da membrana. È dinamico (coinvolto in mitosi e citochinesi). Binari per il traffico vescicolare, forza a giunzioni cellulari e adesione tra cellule adiacenti. Eventuale movimento (fibroblasti, macrofagi e leucociti), flagello degli spermatozoi e contrazioni muscolari. Prolungamenti neuroni. Cellule tumoralimodifiche citoscheletro. Suddivisione:  Microfilamenti (5-7 nm) Filamento di actina formato da subunità dette monomeri di actina globulare = due strutture a filo di perle avvolte su se stesse. (microvili e trasporto)  Filamenti intermedi (10-12 nm) Polimerizzazione subunità proteiche (corda) (impalcatura e giunzioni)  Microtubuli (25 nm) Protofilamenti formati da dimeri di tubulina α e β. (centrosomi, trasporto, divisione mitotica) Staticità e dinamicità Statico = il filamento non si allunga e non si accorcia Dinamico = il filamento si può allungare e accorciare. Filamenti intermedi sono sempre statici; microfilamenti e microtubuli possono essere sia statici che dinamici. Dipende sempre dall’attività della cellula NB: tutti gli elementi del citoscheletro possono interagire con gli altri organelli presenti all’interno della cellula Microfilamenti Forma grazie a polimerizzazione di subunità globulari.  Estremità +  Estremità – Diversa capacità di accorciarsi ed allungarsi, i monomeri stessi e di actina sono polarizzati. Processo detto Treadmill, continuo ad aggiungere e a togliere ma la lunghezza resta uguale.  Posso dimostrare che le due estremità sono diverse? Grazie alle teste della miosina che nelle fibre muscolari non si attaccano a caso alla miosina o Pointed end (-) o Barbed end (+) Fibroblasto  filamenti di actina dinamici la cellula tende a migrare e a modificare il suo citoscheletro Cellula epiteliale con microvili  actina statica Cellule in mitosi  strozzatura fatta da filamento di actina. Tutte le cellule possiedono actina ma ci sono isoforme diversamente espresse a seconda del genotipo della cellula (α (muscolare), β,γ (ubiquitarie)). Varianti di sequenze amminoacidiche. Actin binding proteins  proteine che fermano l’allungamento. Formano Fascina (a fasci paralleli) o Filamina (a rete)  Lamellopodi (a rete)  Filopodi (tozzi e appiattiti)  Chilopodi (filamenti di actina paralleli)  Stress fibers (fasci di filamenti di actina evidenti)  Actina corticale tipica delle cellule epiteliali, la perdono in condizioni patologiche  Invadopodi (tipiche delle cellule tumorali per invadere i tessuti sottostanti) Alcune binding proteins formano un CAP su un’estremità del filamento di actina si chiamano CAP Z proteins (sarcomero muscolo striato scheletrico). Filamenti intermedi Strutture forti dipende anche da come i singoli monomeri si assemblano. 1. Due monomeri si aggregano in modo antiparallelo e formano un dimero 2. Due dimeri formano un tetramero 3. Più tetrameri si associano testa-coda = Protofilamenti 4. Formazione di protofibrille Proprietà  Non polarizzati  Stabili  Forti  Specifiche per ogni cellula Funzione  Stabilità meccanica  Giunzioni  Mantenimento posizione nucleo e trascrizione cromatina Localizzazione  Cellule epiteliali: cheratine o citocheratine  Muscolari: desmina  Astrociti: GFAP  Neuroni: proteine dei neurofilamenti  Cellule mesenchimali: vimentina  Lamina nucleare: lamine ubiquitarie Citoscheletro e giunzioni I componenti del citoscheletro supportano le proteine transmembrana delle giunzioni  Actina: giunzioni occludenti e aderenti  Filamenti intermedi: desmosomi ed emidesmosomi Cheratine Cellule epiteliali  rafforzano desmosomi e emidesmosomi. Cute e zona superficiale epidermide= cellule andate in contro a cheratinizzazione  RNA, Ribosomi, ioni calcio e magnesio Conformazione mitocondrio in base a stadio e funzione  Conformazione ortodossa (riposo)  Conformazione condensata (attiva) Origine dei mitocondri  Organelli semiautonomi o Maggior parte proteine sintetizzate nel DNA  Capacità di replicarsi  La maggior parte di origine materna (tranne piccole eccezioni) quelli dello spermatozoo eliminati per autofagia.  Divisione per segmentazione con strozzatura Fusione e fissione Possibilità di fondersi e generare mitocondri molto grandi o che uno solo si divida => grande plasticità Dipendono da:  Fusione: mitofusine (membrana esterna) e Opa 1 (membrane interne)  Fissione Dpr 1 Durante il ciclo cellulare  Fase G1 mitocondri di varia morfologia  Tra fase G1 e S i mitocondri si fondono e si allungano  Fase G2 mitocondri che vanno in contro a fissione divisione due cellule figlie Relazione mitocondri – REL Si possono associare parti di membrane che appartengono al REL  MAMs Permettono:  Scambio ioni calcio  Metabolismo lipidi  Coinvolgimento in meccanismi di autofagia Biogenesi dei mitocondri  Ipotesi autogena  Teoria endosimbiotica Altre funzioni dei mitocondri  Metabolismo lipidi e fosfolipidi  Sintesi ormoni steroidei  Accumulo cationi  Produzione di calore  Apoptosi  citocromo C marcatore di apoptosi Nucleo  Organello più grande nelle cellule  DNA  Doppia membrana o Cisterna perinucleare  Nucleolo  Non tutte le cellule hanno una forma del nucleo regolare (leucociti, spermatozoo, plasmacellule)  Tener presente che: o Non ha la stessa forma in tutte le cellule o Non c’è durante tutte le fasi del ciclo cellulare o Manca in alcune cellule o Possono essere presenti più nuclei in una cellula  Indice nucleoplasmatico  costante  Involucro nucleare e pori nucleari Nel nucleo vi sono Cromatina e nucleolo (organulo non rivestito da membrana). L’involucro nucleare si interrompe con i pori nucleari (complesso del poro) Cisterna perinucleare in continuità con il RER  Eucromatina o eterocromatina  Misure del nucleo o Spessore membrane 6 nm o Spaio perinucleare 15-30 nm o Lamina nucleare 25 nm o Diametro dei pori 125 nm  Composizione o 85% proteine o 15% acidi nucleici o 1% lipidi o Elementi del citoscheletro Complesso del poro Cromatina in fase dispersa in prossimità del poro  materiale elettrondenso (proteine che regolano il passaggio sostanze)  8 subunità proteiche (parte citoplasmatica e parte interna)  8 subunità colonnari  8 proteine di ancoraggio  8 subunità anulari  Filamenti proteici verso il citoplasma  Strutture a canestro che portano all’interno del nucleo Trasporto proteine attraverso i pori nucleari  Trasporto attivo (idrolisi GTP)  Recettori  Fibrille citosoliche  Ingresso e uscita macromolecole fondamentali  Proteine che devono entrare NLS  importine  Esportazione sequenze NES Lamina nucleare Adesa alla membrana nucleare grazie a Emerine. Do nove ci sono i pori nucleari. Forma e supporto al nucleo. Modifiche lamine nelle fasi del ciclo cellulare:  Mitosi  proteine lamina nucleare fosforilate  Telofase  lamine defosforilate Malattie dovute a modifiche delle lamine (laminopatie muscolari, lipodistrofie, malattie progerioidi) Nucleolo Interno del nucleo, non rivestito da membrana, visibile durante la vita della cellula tranne mitosi. Aspetto granulare  precursore subunità ribosomi Basofilo con diverse componenti:  Cromatina intranucleolare  Cromatina perinucleare  Centri fibrillari  Parte granulare Modifiche nucleo durante ciclo cellulare  Interfase  cromosomi non visibili e DNA non spiralizzato  Profase  iniziano ad essere visibili cromosomi  Prometafase  involucro nucleare frammentato = cromosomi liberati  Metafase  cromosomi che si dispongono sul lato equatoriale della cellula + fuso mitotico o Microtubuli liberi o astrali o Microtubuli del cinetocore o Microtubuli polari  Anafase  cromosomi tirati verso i poli opposti e i poli opposti si allontanano  Telofase  riassemblamento del nucleo e despiralizzazione cromosomi  Citochinesi  divisione in due cellule figlie