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Sintesi autori pedagogia, Sintesi del corso di Pedagogia

sintesi su Makarenko, Hessen, Maria Montessori, Decroly, Radice, Dewey, Maritain, Bertin

Tipologia: Sintesi del corso

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Scarica Sintesi autori pedagogia e più Sintesi del corso in PDF di Pedagogia solo su Docsity! MAKARENKO (marxismo e pedagogia del collettivo) - Simbolo del marxismo - Vive in un periodo difficile, cresce in un ambiente razzista e partecipa alla RIVOLUZIONE RUSSA. - In Russia vi erano 2 tendenza pedagogiche:  PEDAGOGIA LIBERA (Rousseau e Tolstoj), faceva propria l’idea di un’educazione libera, fondata sulla spontaneità.  PEDAGOGIA SCIENTIFICA (Binet, Simon, Claparede, Decroly) - Primo esperimento nella COLONIA GOR’KIJ (1920-28), con ragazzi difficili tra i 15 e i 18 anni. - Secondo esperimento nel COMUNE DERZINSKI (1929-35), con ragazzi che non avevano problemi. - 2 RIFORME SCOLASTICHE:  1918= idea di una scuola laica fondata sul lavoro, però aveva ben poco di marxista, in quanto si rifaceva alla pedagogia libera.  1923= si rifaceva alla pedagogia scientifica, si trattava di Nuovi Programmi d’insegnamento fondati sul metodo dei complessi di Decroly, vengono costruiti i piani di studio sulla base dei bisogni- interessi naturali del soggetto. - PEDAGOGIA DEL COLLETTIVO = la COLLETTIVITA’ è più importante del singolo, in quanto il singolo non è importante come tale, ma all’interno della collettività. - FINE DELLA COLLETTIVITA’ = contribuire al bene dell’intera società sovietica. - OBIETTIVI:  Formare un uomo nuovo e sovietico (comunista e lavoratore). - I fini dell’educazione sono sociali, è impossibile dedurre i fini dalla biologia o dalla psicologia, possono essere definiti solo partendo dalla storia e dalla vita della nostra società. MAKARENKO= Dà importanza alla regole e alla disciplina (modello armata rossa). NEILL= Privilegia un sistema educativo basato sulla libertà. HESSEN (democrazia e pedagogia umanistica) - Partecipò alla RIVOLUZIONE D’OTTOBRE. - 1923= abbandonò il MARXISMO e si allontanò dalla Russia. - Formazione filosofica - Si ispira a KANT - Importanza dei VALORI (verità, giustizia, bellezza, bene) e della CULTURA. - I VALORI hanno il compito di guidarci e hanno un CARATTERE TRASCENDENTALE (ciò che è necessario nell’esperienza), NON CONOSCITIVO, ma IMPERANTE (fare il proprio dovere). - Critica:  POSITIVISMO= perché assolutizza la scienza,  STORICISMO= lo vede come relativistico sotto il punto di vista storico, i valori vengono guardati storicamente,  VITALISMO= che fa dell’uomo il creatore dei valori. - Compito educazione= formare culturalmente. - Criticava i professori in quanto per lui è molto importante il ruolo MAESTRO-GUIDA che porta a scoprire il valore della cultura. - Critica:  ROUSSEAU e TOLSTOJ= hanno fondato le loro dottrine sull’idea che l’educazione deve essere naturale, non culturale e svolgersi nella libertà.  ROUSSEAU= la sua tesi pedagogia è espressa nell’EMILIO. Per lui la NATURA è BENE, la CULTURA è FONTE DI OGNI MALE. L’educazione esclude ogni forma di intervento adulto e si risolve nella spontaneità e nella libertà.  TOLSTOJ= la sua concezione pedagogica è costituita dalla NEGAZIONE DEL DIRITTO A EDUCARE. Denuncia le costrizioni che nascono dalla scuola e cerca la libertà nel flusso spontaneo della vita. - Fasi educative:  ANOMIA= periodo dell’infanzia, fase in cui non si hanno regole ed è fondamentale il ruolo che svolge il GIOCO, proprio sul gioco Hessen critica la Montessori e Frobel.  ETERONOMIA= periodo della scuola primaria e della secondaria di primo grado, in questa fase il bambino non può essere lasciato libero, ma deve seguire delle regole. Qui ad essere importante è il LAVORO inteso come laboratorio.  AUTONOMIA= traguardo dell’educazione, il ragazzo è ormai in grado di prendere da solo le decisioni. - Il bambino è definito come EMBRIONE SPIRITUALE, cioè viene sottolineata l’analogia tra sviluppo biologico e lo sviluppo mentale. L’embrione spirituale esprime l’energia vitale del bambino. - Bambino psichico= considerato come creatore di sé stesso. - 0/3 anni = il bambino ha una MENTE ASSORBENTE, cioè assorbe inconsciamente dall’esterno i dati che assimila. È la fase più creativa che permette lo sviluppo della personalità del bambino. - 3/6 anni= la mente diventa MENTE COSCIENTE, in quanto i bambini iniziano ad acquisire coscienza. Il bambino deve mettere in ordine ciò che ha assimilato nel momento precedente. - Scuola dell’infanzia= il bambino viene DEVIATO dalle costrizioni procurate dall’adulto attraverso rimproveri e divieti. - BAMBINO SPEZZATO= bambino che si è visto costretto a dissociare la sua attività mentale dalla sua attività motoria e così attua il disagio attraverso capricci o con la fuga nel mondo dell’immaginazione. - FORME DI DEVIAZIONI= gioco, paura, pigrizia, creatività, immaginazione. - Per far si che il bambino venga NORMALIZZATO, c’è bisogno di un ambiente consono, materiali scientifici che permettano lo sviluppo sensoriale. - AMBIENTE= l’ambiente dell’adulto è un insieme di ostacoli per il bambino; quindi, non permette la rivelazione del BAMBINO SEGRETO, che viene fuori solo in un ambiente favorevole. L’ambiente comprende: 1. Struttura materiale della scuola: la CASA DEI BAMBINI è costruita su misura dei bambini, in base alle loro possibilità e ai loro bisogni, l’arredamento è proporzionato all’età del bambino 2. Materiale di sviluppo: è scelto in piena autonomia dai bambini in base ai loro interessi e personalità. Esso è di tipo ASSOCIAZIONISTICO, cioè basato sull’associazione di elementi con caratteristiche simili. È dotato di CONTROLLO DELL’ERRORE, in modo tale che il bambino possa correggersi autonomamente. 3. L’educatrice: deve avere umiltà e rispetto. Ha il compito di organizzare l’ambiente e mostrare ai bambini l’uso corretto del materiale, deve attendere la normalizzazione, cioè la comparsa della concentrazione su un certo materiale e poi deve osservare i comportamenti individuali. - DISABILITA’ INTELLETTIVA LIEVE= deficiente - DISABILITA’ INTELLETTIVA MEDIA= imbecille - DISABILITA’ INTELLETTIVA GRAVE= idiota - Critiche:  DEWEY= critica la rigidità dei suoi materiali, in quanto i materiali sono creati dagli adulti, dunque opprimono la creatività.  BRUNO CIARI= dice che il bambino non è solo intelligenza, ma è anche emozioni, razionalità e socialità. - La Montessori ebbe problemi con il fascismo perché cominciò a parlare di pace, un tema contrario ai fascisti; quindi, fu costretta ad andare in esilio in India. DECROLY (psicologia sociale) - Medico belga - Si formò nel periodo del POSITIVISMO, corrente filosofica che nasce nell’800 con Comte, Spencer e Darwin. - Fa ricorso alla PEDAGOGIA SPERIMENTALE per la soluzione dei problemi didattici. - Ricava i fini dell’educazione dall’evoluzionismo di Darwin, secondo tale teoria gli uomini sono sollecitati ad agire secondo i propri bisogni naturali originali per assicurarsi la sopravvivenza. - Per Decroly occorre una scuola profondamente rinnovata - 1908= in un saggio chiarisce come l’educazione alla vita possa realizzarsi attraverso la vita. - Critica le scuole tradizionali perché perdono contatto con i bisogni degli alunni. - La scuola deve trasmettere un sapere utile per vivere al di fuori da quest’ultima. - In VERSO LA SCUOLA RINNOVATA, Decroly procede con un’analisi della scuola pubblica del suo paese, in cui dimostra che solo il 15% dei ragazzi riescono ad avere un percorso di studi regolari. - La scuola è fonte di DISADATTAMENTO e di EMARGINAZIONE. - CENTRI DI INETERESSE= fra i bisogni primari del bambino, il maestro ne deve individuare uno fra essi e deve fare girare tutto il piano educativo intorno ad esso. - IDEE ASSOCIATE= dare importanza all’esperienza, basare le lezioni sull’osservazione, fare del maestro una guida, collegare il piano educativo ai bisogni dell’individuo. - Secondo Decroly l’esperienza degli alunni passa attraverso 3 momenti circolari:  OSSERVAZIONE= osservare ciò che hanno di fronte (impressioni, percezioni)  ASSOCIAZIONE= associare tutto ciò che hanno osservato (confronti, giudizi)  ESPRESSIONE= manifestare tutto quello che hanno appreso dalla loro osservazione (rappresentazioni, riflessioni, sintesi) - L’insieme di questi tre momenti esprimono il TRITTICO DECROLIANO - Decroly critica l’idea di LOCKE secondo cui la mente del bambino è una tabula rasa e il bambino è passivo e il suo apprendimento va dal semplice al complesso. - Per Decroly non esiste una pedagogia del soggetto normale e una del soggetto anormale. L’educazione è un fenomeno unico, anche per il soggetto irregolare lo scopo educativo resta quello di adattarsi all’ambiente per realizzare la sua personalità. - DEDUZIONE= ragionamento che va dall’universale al particolare. - INDUZIONE= ragionamento che va dal particolare all’universale. - METODO GLOBALE= Secondo Decroly il bambino deve imparare prima PAROLE, poi FRASI DI SENSO COMPIUTO e infine le SILLABE. - È un grande esponente dell’ATTIVISMO PEDAGOGICO, in quanto al centro del processo educativo mette il bambino. - CLAPAREDE sostiene che la prima percezione che il bambino ha della realtà è globale. Per Decroly, infatti, il bambino nella madre, non vede i suoi particolari, cioè colore degli occhi o dei capelli, ma vede la sua interezza, cioè la sua globalità. - INTERESSE= volontà del bambino ad interagire e si manifesta. - MOTIVAZIONE= riguarda la sfera emotiva e personale, non si manifesta all’esterno. educazione deve essere autoespressione in quanto deve essere connessa all'esperienza che ogni soggetto ha dentro di sé. Anche per quanto riguarda l'area dell'educazione linguistica questa non può tradursi nell’apprendimento astratto di grammatica, ma deve portare un contenuto in cui il bambino deve essere libero di esprimere nella sua forma originaria. Anche la composizione deve rappresentare le esperienze del bambino traducendole in giornalini di classe o diario personale. Allo stesso modo materie come disegno, musica o lavoro manuale non devono essere inserite a scuola come materie scolastiche ma come forme di espressione linguistica che il bambino può utilizzare per esprimersi. - DIDATTICA PENSIERO RIFLESSO: L'educazione estetica (educazione del bambino) che trova la sua massima espressione sulle esperienze vissute dal bambino in famiglia, a scuola e così via, deve gradualmente prestarsi all'osservazione scientifica. Attraverso la didattica del pensiero riflesso, Radice spiega l'importanza di materie quali scienze, filosofia, ecc.. secondo un sistema che prepara attraverso la riflessione, la conquista del sistema scientifico. Questo passaggio dall'educazione estetica all'educazione intellettuale non avviene drasticamente come in Gentile; è un passaggio che avviene gradualmente in quanto inizialmente, pur lasciando ancora spazio al bambino poeta ci si prepara per il bambino scienziato. Per Radice, la cosa più̀ importante è partire dall'esperienza concreta del bambino per poi arrivare alla scienza, senza nessuna forzatura, attraverso la riflessione e la sperimentazione. Radice spiega con lo stesso metodo la didattica della religione. Afferma che la cultura è laica ma non per questo non si deve insegnare la religione che deve entrare nelle scuole come base della vita morale. Deve però entrare nelle scuole con l'educazione estetica per poi arrivare in secondo luogo ad essere superata dalla filosofia nella scuola superiore. - Oltre al Positivismo critica la Montessori, in particolare la sua educazione sensoriali, ritenendola troppo schematica. Preferiva il metodo delle sorelle Agazzi, che offriva una continuità tra la famiglia e la scuola. - Per la Montessori il pensiero riflesso è il risultato di un’educazione sensoriale, per Radice nasce dallo sviluppo della creatività e della fantasia, che poi ad un certo punto sarà bloccata dal pensiero riflesso - Radice si accosta all’ATTIVISMO PEDAGOGICO, considerando fondamentale l’attività del bambino e del suo ambiente. DEWEY (scuola progressiva) - Egli risentì dell’influenza dei due fondatori del pragmatismo, Peirce e James. - 1896= a Chicago, fondò una scuola-laboratorio sperimentale, uno dei primi e più̀ riusciti esempi di scuola nuova, nella quale sostituì̀ le tradizionali lezioni con una serie di attività̀ o di esperienze (cucinare, tessere) - Il suo pensiero pedagogico è compiutamente espresso nel suo capolavoro, Democrazia ed educazione del 1916. - Viene criticato dalla:  DESTRA AMERICANA= perché erano contro la democrazia delle pari opportunità e presentavano una mentalità più propensa alla meritocrazia.  SINISTRA = perché la democrazia di cui parla era per la sinistra un nulla di fatto, semplicemente qualcosa di teorico sulla carta, che non ha trovato modo di realizzarsi. - Critica:  POSITIVISMO= ha una visione superficiale, non guarda alla soggettività in quanto fa dipendere tutto dalla scienza.  LIBERALISMO= secondo cui ognuno è libero di esprimere se stesso e l’uguaglianza di fronte alla legge, secondo Dewey si tratta di un’uguaglianza formale (falsa), infatti secondo Dewey è la democrazia che garantisce le uguali opportunità. - Dewey non fa dipendere la pedagogia dalla filosofia, ma le pone sullo stesso piano. - Alla base della sua concezione pedagogica c’è l’esperienza come interazione tra l’individuo e l’ambiente. Per Dewey l’esperienza è qualcosa di dinamico, di cambiamento e crescita e porta ad un apprendimento. - Un momento dell’esperienza è il pensiero, che ad un certo punto assume il ruolo di guida. - Il pensiero così come l’intelligenza è un momento dell’esperienza, inoltre l’intelligenza contribuisce al cambiamento delle cose. Il pensiero non agisce in maniera autonoma, ma è sempre legato all’azione. - Quando elabora la sua concezione pedagogica, Dewey si rende conto che il mondo sta cambiando: è nata la produzione industriale, il luogo di lavoro non coincide più̀ con la casa e si va affermando il capitalismo maturo. Se in passato il lavoro si svolgeva sotto gli occhi dei bambini, ora il prodotto si è irreparabilmente separato dal processo produttivo. Quindi occorre portare il lavoro nella scuola sotto forma di attività̀ sociali capaci di attivare gli interessi dell’individuo, di stimolare la sua creatività̀ in un’attività̀ comune, e di permettergli di fare esperienza di rapporti solidali e di reciprocità̀. La scuola si propone così come luogo di sviluppo individuale e di progresso sociale. - RAPPORTO CON LA FILOSOFIA: non c’è filosofia senza educazione, ma non c’è educazione senza filosofia, Dewey metteva entrambi gli aspetti a livello paritario. - RAPPORTO CON LE ALTRE SCIENZE: nel 1929 scrive “LE FONTI DI UNA SCIENZA DELL’EDUCAZIONE” che fu scoperta da borghi e visalberghi, per Dewey la pedagogia è una scienza autonoma, ma si può e si deve confrontare con altre scienze: medicina, biologia. È quasi uno dei libri più importanti di Dewey, perché esprime il rapporto tra la pedagogia e la scienza che ha sviluppato Dewey. Vede nella scienza i fondamenti di un’etica nuova, dunque mediante l’educazione si pone l’obiettivo di diffondere lo spirito scientifico. - Secondo Dewey il pensiero non può che essere autonomo, non dobbiamo pretendere che i bambini pensino come noi, ma che elaborino un loro pensiero che sia personale ed autonomo. - SCUOLA SPERIMENTALE CHICAGO: È una rivoluzione del sistema tradizionale: scompaiono le classi, che lasciano posto ai laboratori, scompaiono i banchi con postazioni individuali, sostituiti da tavoli per il lavoro collettivo; scompaiono le materie di studio, sostituite da attività̀̀ che nascono dagli interessi degli alunni e ne motivano le ricerche; il maestro scende dalla cattedra e diventa facilitatore degli apprendimenti degli alunni. È l’applicazione alla scuola dell’idea di esperienza interpretata secondo il modello pragmatista: l’attività̀̀ umana (pensiero) è motivata dagli interessi che la vedono nascere, è ricerca di soluzioni a problemi reali che la stessa attività̀ ̀ propone agli alunni nel corso delle loro esperienze come problemi individuali e/o collettivi. - SCUOLA ATTIVA: questo termini fu introdotto nel 1917 da un pedagogista svizzero Bovet e divulgato da un altro pedagogista svizzero per distinguere le tendenze pedagogiste del primo 900 dalle scuole nuove. Maritain sono le relazioni umane nella società̀. Per Machiavelli lo Stato ricerca l’utile, ovvero la sua conservazione e Maritain non è d’accordo in quanto è un pensatore cattolico e non accetta i mezzi attraverso i quali si conserva lo Stato (la violenza);  INNATISMO= tutto è determinato e predefinito;  RELATIVISMO= secondo il quale vi sono delle verità assolute;  AUTORITARISMO CONSERVATORE= poiché per Maritain è importante garantire l’interazione anche a scuola.  DEWEY= perché parla di valori si, ma solo quelli terreni tralasciando il diretto contatto con Dio. Maritain parla anche di valori, ma valori evangelici.  BERGSON= Maritain lo critica perché aveva affermato solo l’evoluzione spirituale, ma per Maritain ad evolversi non è lo spirito, ma la materia;  CARTESIO= perché sostiene che l’uomo attraverso la ragione è autoregolato, quindi Dio esiste si, ma non è fondamentale. - Alla base della posizione culturale di Maritain c’è la critica alla modernità̀, accusata di aver distrutto la cultura classico-cristiana e di aver impoverito la tradizione. Per Maritain il mondo moderno si è avvicinato al fallimento. Ritiene che per uscire da questa “crisi della modernità̀” occorra ritornare agli ideali della cultura occidentale (cultura greca, ebraica e cristiana), costituiti dai valori evangelici. È da qui che nasce la sua scelta antimoderna di allacciarsi al pensiero di Tommaso d’ Aquino (tomismo). - Capisaldi del tomismo:  non c’è contrasto tra filosofia e teologia, perché la filosofia si occupa delle verità “naturali”, la fede ha per oggetto le verità “soprannaturali”.  Le verità̀ naturali sono vere per dimostrazione, le verità̀ soprannaturali sono vere per supposizione, quindi tra esse non può̀ sorgere nessun contrasto. L’uomo è una realtà̀ naturale (è una individualità, con propri caratteri biologici e psicologici); è una realtà̀ socioculturale (è una personalità ̀ che si costruisce nei rapporti con la società̀ e la cultura); è una realtà̀ spirituale (è persona, creatura di Dio, che ha un valore in sè). - Distinzione tra individualità̀, persona e personalità̀:  l’individualità̀ designa la dimensione naturale, cioè̀ il temperamento dell’uomo, i suoi interessi, le sue tendenze consce e inconsce (razionale e corporea);  la personalità̀ designa il processo di formazione dell’uomo nella sua dimensione sociale e culturale (parte sociale e interazione sociale);  la persona designa la dimensione spirituale dell’uomo (creatura di Dio), ci permette di cogliere i veri valori. - UMANESIMO INTEGRALE: Maritain ha una concezione dell’educazione che include tutte le dimensioni dell’uomo, con il recupero dell’intera tradizione culturale dell’Occidente: quella greca (dell’uomo naturale); quella giudaica (dell’uomo nel suo legame con Dio); quella cristiana (dell’amore e della grazia). È questo il fondamento della sua idea di “umanesimo integrale” (vuole valorizzare la persona umana nelle sue componenti sia corporee che spirituali, quindi nella sua interezza). L’umanesimo integrale di Maritain non costituisce soltanto un disegno pedagogico ma anche un ideale politico: quello di una comunità tenuta insieme dagli stessi valori. È da qui che ricava l’idea di una democrazia che, come per Dewey deve essere strettamente legata all’educazione, ma che a differenza di Dewey, deve essere guidata dai principi etici ed evangelici. E deve essere:  Personalistica: fondata sulla persona  Pluralistica: aperta alle diverse ideologie  Comunitaria: unità dal bene comune - Educazione per Maritain: deve fondersi non solo sulle discipline umanistiche, ma deve includere il sapere scientifico e tecnologico. Deve essere un’educazione liberale per tutti, religiosa e politica, e la sua dottrina è concentrata sulla persona (personalismo pedagogico). - Maritain si rifà̀ alla cultura:  greca, secondo la quale l’uomo è un soggetto razionale;  ebraica, secondo la quale l’uomo è un essere libero che però si scontra con la legge di Dio;  cristiana secondo la quale l’uomo è sofferenza e amore. - San Tommaso è l’incrocio tra cultura greca, ebraica e cristiana. - ANTIMODERNISMO= critica tutte le correnti del suo tempo. - VALORI ORIZZONTALI= terreni - VALORI VERTICALI= dio - TOMISMO= pensiero filosofico di San Tommaso e Maritain ne è influenzato. Secondo San Tommaso: “Tutto si unifica in Dio, nello Spirito e nella Religione”. - È una scelta anti-moderna che fa di riallacciare al suo pensiero; infatti, per Maritain sono importantissimi i valori evangelici, fonda tutto sui valori evangelici, anche l’educazione del bambino deve dipendere da questi. BERTIN (laico e razionalista) - Ha condizionato il pensiero pedagogico del 900. - Nella sua prima fase è stato in una posizione mistico religiosa, poi di estetica, ovvero la dottrina del bello. - ANTONIO BANFI= suo maestro (era un marxista, ma Bertin no) - Critica:  IDEALISMO= perché assolutizza la ragione e perde di vista la concretezza;  POSITIVISMO= perché assolutizza la scienza e la natura;  HEGEL= poiché parla di una sintesi statica, tutto rimanda allo spirito, annulla totalmente il soggetto;  ESPERIENZA EMPIRISTICA DI LOCKE= che afferma che noi siamo passivi rispetto alla realtà;  TRANSAZIONE DEWEY= avviene solo in funzione del sociale. - Il rapporto tra soggetto e oggetto è tensione, perché è un rapporto dinamico. - Critica tutto ciò che è statico, si basa su un rapporto dinamico che si basa sulla tensione tra docente e alunno. - Bertin parte dal concetto di esperienza di Dewey oltrepassandolo. Distingue l’esperienza come concezione concreta e come concezione universale trascendentale. - Per lui il principio guida è la ragione trascendentale, universale che accumula tutti gli esseri umani, ma che non è mai chiusa o statica. - Secondo Bertin inoltre non bisogna assolutizzare ma bensì problematizzare. - Per Bertin la filosofia dell’educazione si occupa del dover essere. La pedagogia invece si occupa dell’essere. - Bertin si pone anche il problema tra mezzi e fini. Dewey diceva che mezzi e fini dovevano essere complementari fra loro. La novità̀ di Bertin rispetto a Dewey è che Bertin dice che i mezzi sono la parte costitutiva dell’azione pedagogica mentre i fini hanno carattere regolativa, cioè ci guidano e ci indicano che mezzi dobbiamo seguire. - Bertin fa un ulteriore distinzione tra:  Esperienza determinata: è quell’esperienza problematicamente concretamente data, ovvero è un’esperienza che si sta vivendo in quel momento, in base alla situazione in cui ci si trova.  Esperienza trascendentale (universale e necessario nell’ambito dell’esperienza, trascendente invece vuol dire spirituale, che va oltre l’esperienza): è l’esperienza possibile, guidata dalla ragione.