Scarica Storia dell'Incisione e della Tecnica: Stampe d'Arte e più Appunti in PDF di Arte solo su Docsity! STORIA DEL DISEGNO DELL'INCISIONE E DELLA TECNICA *. STAMPE D'ARTE *. SUDDIVISIONE La stampa d'arte è un manufatto ottenuto dall'inchiostrazione e dall'impressione a stampa di una matrice precedentemente incisa o lavorata direttamente dall'artista; possiamo definirle immagini moltiplicate, perché vengono incise o intagliate su una matrice, che può essere in legno, in metallo o in pietra e poi stampate anche più volte. L'incisione è anche un linguaggio della storia dell'arte; se l'artista realizza un dipinto esprimendosi in un linguaggio pittorico, costituito da colore, passaggi chiaroscurali, un incisore si esprime nel linguaggio incisorio, facente parte dei linguaggi della grafica dal greco “gràphein” = tracciare e scrivere con segni. Ogni linguaggio strumenti dettati e imposti dalla tecnica che sceglie di seguire; in questo caso un oggetto per tagliare nelle incisioni su legno e uno per scalfire nelle incisioni in cavo. Un problema nasce quando un artista realizza un'opera con gli strumenti di una tecnica es quella incisoria, per ottenere gli esiti di un'altra tecnica esempio quella pittorica — questa il caso della stampa di riproduzione con esiti pittorici. L'incisione nacque inizialmente, per esigenze di natura devozionale e più tardi per illustrare libri, ma comunque slegata dalla pittura. Tra i fogli del XV sec infatti si trovano raramente immagini derivanti da dipinti e se si incontrano stampe realizzate da pittori mostrano con evidenza un tipo di linguaggio attento alla priorità dello strumento incisorio e mai alle caratteristiche del pennello. La prima produzione incisoria (XV fino alla Rivoluzione Francese) infatti è caratterizzata dalla fedeltà al linguaggio grafico, mantenuto anche nel secolo successivo, nonostante, a partire da Raffaello, si tentò la riproduzione di capolavori dipinti di quell'epoca; quindi tutte le incisioni cinquecentesche anche quelli di riproduzione mantennero intatto e integro il linguaggio grafico-incisorio. Alla fine del XVI sec incisori ed editori cercarono di ottenere lastre incise con segni non grafici, ma pittorici fino all'invenzione di specifiche tecniche concepite a questo scopo, come l'acquatinta e la maniera nera. A Roma Cornelis Cort e Agostino Carracci cercarono di utilizzare il bulino per ottenere segni pittorici, usanza stabilizzata nel XVII sec e perfezionata nel XVIII, con stampe che assomigliavano molto ai dipinti che volevano riprodurre nonostante la mancanza del colore. In merito alla mancanza del colore possiamo riferirci al “Martirio di San Sebastiano", Xilografia, Germania meridionale 1470-75 e citare lo storico dell'arte Roberto Longhi che afferma: “L'arte non è imitazione della realtà , ma interpretazione individuale della stessa” - quindi l'incisione riproduce un immagine in bianco e nero della realtà. Il colore veniva aggiunto successivamente a mano. Nell'immagine infatti siamo di fronte a stampe lineari, con figure essenziali e lineari, formate solo di linee ( linee funzionali ) e puro contorno, con l'aggiunta del testo intagliato nella tavoletta, scritto in quanto immagine devozionale. La produzione di stampe di riproduzione con esiti pittorici era motivata dal desiderio di conservare nelle proprie dimore una testimonianza di dipinti di autori celebri, non altrimenti riproducibili. Poco dopo, l'avvento della fotografia, si trasferirono le immagini o i bozzetti degli artisti fotomeccanicamente sulle lastre, mettendo a disposizione del pubblico stampe simili ai dipinti, senza però raggiungere la brillantezza di una vera pittura e dando l'illusione di poter possedere un'opera firmata dal pittore. Queste opere nel formato e nel colore vogliono imitare i dipinti ma non sono né vere incisioni né dipinti. Di fronte a questo fenomeno è stata posta attenzione alle stampe d'arte sotto due punti di vista: 1. Considerandole opere d'arte autonome e con un loro linguaggio 2. Considerando la loro capacità riproduttiva in relazione a opere pittoriche. In questo caso la stampa d'arte viene considerata solo come mezzo, un documento che permette di conoscere dipinti andati perduti o modificati nel tempo. Possiamo suddividere le stampe secondo : * Un punto di vista cronologico: a) Stampe antiche: Vanno dal XV sec ( 400) alla Rivoluzione francese b) Stampe moderne: Fine del XVIII ( 700 ) inizio XIX sec (800 ) c) Stampe contemporanee: Giorni nostri * Un punto di vistaiconografico: All' interno delle stampe antiche possiamo suddividere: — Stampe di invenzione: dove il soggetto viene inventato, ideato e inciso da una stesso artista — Stampe di riproduzione: in cui il sogg. deriva da una composizione precedente di un altro artista. Infatti la stampa di riproduzione è detta “d'après + nome dell'ideatore” ovvero “tratto da” * Inmerito all' autenticità: * Originale / Auteni quella in cui la lastra è stata incisa dall'artista che ne è autore