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STORIA DELL'ARTE - ADOLF LOOS, Appunti di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche

L'architetto austriaco Adolf Loos e la sua teoria dell'architettura funzionale, che si oppone al concetto di decorazione in architettura. Loos sostiene che l'architettura deve soddisfare prima di tutto il benessere di chi vi abita e che ogni decorazione deve essere bandita. Viene inoltre introdotto il concetto di Raumplan, ovvero il progetto di spazio basato sull'incastro di volumi di dimensioni diverse e piani a diverse altezze. Il testo si concentra sull'importanza dello spazio domestico e sulla sua doppia identità, privata e pubblica.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 27/01/2023

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giulia-contu-10 🇨🇭

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Scarica STORIA DELL'ARTE - ADOLF LOOS e più Appunti in PDF di Elementi di storia dell'arte ed espressioni grafiche solo su Docsity! ADOLF LOOS Un ulteriore e ancora più innovativo contributo nella direzione di un’architettura che sappia sempre più corrispondere con le forme alla funzione viene dall’austriaco Adolf Loos (Brno, 1870-Kalksburg, 1933) che, pur ponendosi spesso in contrasto con la stessa Secessione, ne costituisce di fatto l’ultimo e più raffinato prodotto intellettuale. Architetto controcorrente, teorico acuto e saggista dalla penna graffiante, Loos combatte in ogni modo il concetto di decorazione in architettura. Nel suo celebre saggio dal titolo significativo di Ornamento e delitto (1908), egli arriva ad affermare che l’«architettura non è un’arte, poiché qualsiasi cosa serva a uno scopo va esclusa dalla sfera dell’arte». L’apparente paradosso mette in evidenza come i tempi siano ormai maturi per l’avvento di un’architettura veramente nuova e funzionale, nella quale ogni decorazione sia definitivamente bandita a vantaggio della qualità prima che ogni buona architettura deve soddisfare: il benessere di chi vi abita. Raumplan Letteralmente, “progetto di spazio”, è il termine tedesco comunemente usato per descrivere i principi compositivi basati sull’incastro di volumi di dimensioni diverse e piani a diverse altezze, utilizzati inizialmente nei progetti di abitazioni da Adolf Loos e divenuti comuni in molte opere del Movimento moderno. L’abitazione rappresenta una complessità di azioni e di interrelazioni che l’architettura è chiamata a esprimere e a celebrare: stare, sostare, mangiare, conversare, riposare e dormire. Queste funzioni richiedono una spazialità articolata, empaticamente partecipe della vita e dei rituali che in essa si svolgono. Pertanto, per Adolf Loos, lo spazio domestico è uno spazio non uniforme. L’abitazione riveste così, per Loos, una doppia identità. Una privata, come luogo dell’intimità domestica e come spazio racchiuso che preserva le abitudini e i gesti dei suoi abitanti; un’altra pubblica in quanto volume che, in collaborazione con le altre architetture, concorre alla forma della città e alla definizione dei suoi spazi collettivi.