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storia romana: roma tra potere e diritto Capogrossi, Sintesi del corso di Storia Romana

riassunto parte istituzionale del manuale più appunti della lezione

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 14/01/2020

lucrezia-di-bello
lucrezia-di-bello 🇮🇹

4.5

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Scarica storia romana: roma tra potere e diritto Capogrossi e più Sintesi del corso in PDF di Storia Romana solo su Docsity! La monarchia La zona che avrebbe dato origine a Roma presentava aree boschive e vasti acquitrini che contribuivano all’isolamento delle comunità stanziate. La zona era limitata al nord dal tevere , ad ovest dal mare, ad est i rilievi che segnano il confine con i latini e comunità sabelliche, al sud dai contrafforti dei colli Albani. Nell’economia iniziale aveva u ruolo importante l’allevamento della pecora e maiale,poi anche l’agricoltura di cereali o alberi da frutto, e il commercio che univa l’etruria ala campania, punto di passaggio era la zona del palatino e campidoglio, invece le vie di comunicazione dal mare all’interno era il tirreno con fitta rete di traffici marittimi. In queste zone si stanziavano numerosi villaggi costituiti da capanne, la cui aggregazione si fondava su relazioni familiari o legati alla memoria leggendaria di discendenza comune. Per loro non era facile la difesa del territorio e neanche adeguato era il loro dominio sul territorio. loro vincoli famigliari non dovevano coincidere con singole unità familiari ed erano rafforzati dal culto degli antenati. Importante era il ruolo dei patres capaci di guidare la comunità avendo anche funzioni religiose, altro ruolo permanente era delle assemblea a cui spettava la decisione sulla vita della comunità. I fattori di coagulo delle comunità sono la gestione di pascoli o terre agricole,di zone commerciali o sistemi di comunicazione, in cui un momento importante è rappresentato dall celebrazioni dei sacrifici in comune che assume anche valore politico.753 a.C anno della fondazione di Roma si ebbero delle trasformazioni nell’organizzazione economico-sociale. Infatti si assisteva allo sfroza funerario per affermare una distinzione sociale di ruoli legati alla ricchezza, quindi erano gruppi socialmente più forti, ma con l’avvio delle accumulazioni di ricchezze ed aumento delle popolazioni si favoriva anche l’ineguaglianze di distribuzione di bene, fattore costituito dalla guerra, tante che intorno ai guerrieri e gruppi familiari più forti si concentra un numero maggiore di seguaci. La nuova fase economica permette il primo mercato per lo scambio tra prodotti agropastorali e manufatti. Le stratificazioni dei gruppi familiare all’interno della comunità comportarono la differenziazione delle loro condizioni ,arrivando al fenomeno del SINECISMO,ovvero formazioni di città aggregate. Fra i popoli più antichi ritroviamo i Liguri che si opponevano ai Veneti e fra questi due popoli verso sud si trovavano gli Etruschi e al loro sudovest si affacciavano Tirreni e Latini, al centro c’erano gli Umbri, in puglia gli Iapigi, e il popolo osco-umbro-sabellici occupò la dorsale appenninica e la costa adriatica, in calabria ci sono gli Enotri ,infine, sulla costa campana, ionica e tirrenica le colonie greche. Ad essi corrisponde il quadro dialettale che era suddiviso in indoeuropea come latino-franco, non indeuropeo come ligure,etrusco. L’origine degli Etruschi è vista come lo sviluppo della civiltà villanoviana con l’apporto di gruppi ristretti quali i Tirreni, vari sfruttamenti di risorsi li portarono ad espandersi verso la Campania, si realizzò una differenza sociale tra ceti umili e ceti aristocratici che affermarono il primo modello di città. Le città erano autonome e rette prima da un re e poi da magistrati eletti annualmente; poi si costituì una lega di 12 città. Importante per lo sviluppo dei romani fu la disciplina etrusca come l’aruspicina cje presidiava alla fondazione della città o divisione di proprietà , culto dei morti etc. L’altra cultura che espresse l’idea di città era quella greca, infatti nell VIII secolo si espansero i coloni greci in Campania nel 770 a. C Pithecusae, nel 740 Cuma, 721 fu fondata la colonia Sibari, sullo Ionio invece Crotone, Taranto(700). Le città greche con Senato, assemblea, magistratura annuale portarono ad un assetto democratico retto da aristocrazie. La campania fu il luogo di scontro tra greci ed etruschi, quest’ultimi verranno politicamente fermati a Cuma dai greci di siracusa. Importanti erano le popolazioni italiche del gruppo osco-umbro-sabellico non conobbero l’evoluzione cittadina ma rimasero arretrate sia istituzionalmente che economicamente, ma avevano grande forza espansiva. L’altro gruppo etnico in italia erano i Latini che si stanziarono tra i monti ed erano formati da elementi autoctoni, italici. Sui monti Albani le comunità latine, quali i 30 popoli albese si riunivano per il culto di Giove. Ci fu nell’area l’idea di urbanizzazione secondo il modello della città e il centro più importante fu ALBA LONGA che era un centro federale di più ampia entità politico-religiosa,ed ha una identità meno capace ad evolversi verso forme cittadine più recenti. Per la tradizione leggendaria Roma è fondata il 21 aprile 75 a.C per via di un’accelerata affermazione di una nuova realtà. Infatti essa sorse su un sito molto favorevole che metteva in comunicazione l’appennino con il mar tirreno ma favoriva anche l’utilizzo del fiume tevere. I primi raggruppamenti si formarono sui colli vicino la piana del fiume e poi si andarono aggregando formando un'unica comunità cittadina a cui si aggiunsero i sabini. Si sa come sull’origine di roma ci siano due tradizione:1) greca che si rifaceva alle peregrinazioni dei reduci di Troia per cui Enea arriva nel lazio sposa lavinia e Lavinio;2) indigena che riguarda la leggenda dei gemelli Remo e Romolo, per cui fu quest’ultimo a fondare Roma. Per cui poi si ebbe una discendenza di 7 re (numa pompilio, tullo ostilio, anco marcio, Tarquinio prisco, servio tullio, Tarquinio il superbo). A tullo ostilio è legata la vittoria di roma su alba longa, invece a marcio l’estensione fino ad ostia e creazione del porto, a Tarquinio prisco le varie emigrazioni e le varie bonifiche della palude ed ulteriori espansioni. Nell’area dove sorse Roma , la prima aggregazione riguarda la cerimonia sacra degli abitanti sui colli, SEPTIMONTIUM, che segna il nucleo sul Palatino, invece, ai suoi piedi il Foro BOARIO, era il punto d’incontro commerciale e culturale, ed una prima fortificazione fu il pomerium. Poi fu realizzato il COMITIUM, che era il luogo per le riunioni di assemble, CURIA sede del senato; si ha una divisione tra curiae veteres , curieae novae; infine le tribù serviane, cioè le quattro urbane: SUBURANA, PALATINA,ESQUILINA,COLLINA. Per questo il ruolo di Romolo è incisivo per l’organizzazione della città. Associata ciò appare la distribuzione della cittadinanza nelle tre tribù dei Ramnes, Tities, Luceres che veniva suddivisa in 10 curie a loro volta suddivise in 10 decurie, che era un sistema finalizzato alla guerre, poiché ciascuna curia forniva alla città 100 uomini e 10 cavalli, si formava così una legione di 3000 fanti e 300 cavalieri. Due strutture centrali per Roma sono:1) famiglia che si identifica con la familia proprio iure, costituisce l’unità elementare del sistema che si basa sul matrimonio, inoltre la parentela è stabilita solo per linea maschile. È nella familia proprio iure che tutti convivono sotto la potestas del padre e restavano sino alla morte di quest’ultimo con cui si dissolve l’unita della famiglia, a differenza delle figlie e nipoti che uscivano nel momento che si sposavano ed entravano nella famiglia del marito, per cui il sistema familiare è fondato sul matrimonium cum manu, ovvero tottale integrazione della moglie nella famiglia del marito. Tutti i rapporti giuridici che i diritti erano solo gestiti dai patres; 2) gens costituisce l’aggregazione di famiglie che portano lo stesso nome, per cui si esclude dalla gens le situazioni di degradazione legale come perdita di libertà. Non c’erano le giuste nozze per cui è impedito al figlio di essere inserito nella famiglia agnatizia, sotto la potestas del padre. Il nomen indicava l’appartenenza ad una gens, e poi fu aggiunto il cognomen. La gens ha propri sacra, mores, iura, sepulchrum. Le curie formano l’assemblea dei QUIRITES, cura i rapporti sociali in base a quelli familiari. Con la monarchia etrusca si ha un miglioramento della città sia urbanistico che giudiziario. Si definisce l’imperium come comando assoluto sanzionato dalla lex curiata. Si arriva anche ad una rivoluzione nel sistema del censo poichè il censimento si doveva aggiornare con intervalli regolari, ogni 5 anni, tramite la cerimonia del lustrum, così da ascrivere i cittadini nei vari distretti, formando le 4 tribù urbane,ed esse fornirono la base per assemblee tribute. Per cui il censo deve individuare i cittadini nelle due classi:1)CLASSIS possono essere chiamati nell’esercito perché posso fornirsi da soli l’armatura;2) INFRA CLASSEM. L’ordinamento centuriato avra 193 centurie. Il senato organo dei senes,patres, aumenta a300 da 100 con nuovi membri; esso aveva compiti consultivi,ossia, aveva un ruolo legato ai rapporti politici col re. La figura del re: se Romolo ha consultato gli dei, il suo successore arriva alla carica attraverso la cerimona dell’inauguratio, quindi REX INAUGURATUS perché è carico di una dimensione sacrale ,e l’inauguratio del re avviene dopo che un membro del senato lo ha designato, per cui si presenta al popolo dopo la ceatio e l’inauguratio, ed il popolo è riunito in comizi curati che sono convocati dallo stesso re. La lex curiata de imperio accompagna sempre l’elezione dei magistrati superiori. Il rex oltre essere capo militare e sacerdote,è anche ducato dell’esercito che però garantisce la pax deorum, poiché possiede gli auspicia,in cui è esaltata la sua funzione di custode e tutore del diritto fu coadiuvato dal collegio penteficale, per questo successivamente il re è coadiuvato da vari collaboratori istituzionali. Era il magister populi associato dal magister equitem che era al comando della cavalleria e dal magister militium, e per le questioni giudiziare dal quaestores parricidi. Nella società romana i patres familias eleggono un capo come guida, ed il suo imperium concentra i poteri militari, civili e l’autorità religiosa. Il reo pubblico è punito con la consecratio che chiama in causa la divinità. Dividono il potere con il re i collegi sacerdotali. La figura del patres: l’assemblea degli anziani, oltre a ritrovarsi investiti dal potere dell’interregnum e si riunisce e collabora con il rex; l’appartenenza ai collegia dei patres sancisce una superiorità sociale. Il numero dei patres passa da 100, 150,200 fino poi a 300senatori. Il rex sceglieva i membri del senato, i patres. Infatti è molto probabile che il senato prestasse la sua auctoritas alle delibere dei comizi curiati. La figura della plebe che rappresenta la massa oltre il sistema gentilizio;per loro non c’erano rapporti di dipendenza diretto con i gentili. Loro fanno parte del diritto del populus,e fa parte della classis dell’ordinamento centuriato severiano. Essi erano economicamente dipedenti.l’incremento plebeo è determinato dalla conquista dell’ager e la vittoria su alba longa , per cui la loro crescita è legata all’affermarsi e alla distribuzione di terra conquistata, proprietà privata. La piena espressione della plebe si stabilizza in una prima forma statuale con la monarchia etrusca e con la riforma di Servio Tullio . la figura del populus: si è visto come la divisone del popolo è basato sulle tribù,sappiamo come il popolo riunito nei comizi curiato partecipasse all’investitura