Scarica Tacito, opere e vita e più Sintesi del corso in PDF di Letteratura latina solo su Docsity! AGOSTINO Aurelio Agostino nacque a Tagaste in Numidia, nel 354 d.c. Studiò a Cartagine, si recò quindi in Italia, e a Milano ebbe occasione di assistere alle omelie di Ambrogio. Ed in esso vide la perfetta sintesi di classicità e spiritualismo cristiano. Battezzato dallo stesso Ambrogio nel 387, Agostino tornò in Africa dove venne ordinato sacerdote e poi vescovo di Ippona (395). Morì nel 430, mentre Ippona era assediata dai Vandali. Le fonti principali ci sono date, come per Cicerone, dalle sue stesse opere. Fonti autobiografiche sono contenute nelle Confessiones e nelle Retractationes. LE CONFESSIONE E L'AUTRORAPPRESENTAZIONE DI SE' LE MOTIVAZIONI DELL'OPERA Agostino, con un passato da maniche, dovette ricostruire agli altri e a se stesso la propria immagine, ricostruendo quindi la propria storia individuale, ma presentandola come un exemplum di portata universale. Il titolo stesso dell'opera è difficilmente traducibile. Confessio è l'atto di fede da parte di Agostino, il riconoscimento della propria debolezza di uomo e della grazia di Dio che opera in lui. L'opera, in tredici libri, presenta una struttura apparentemente disomogenea. I libri I-IX raccontano il tormentoso cammino di Agostino verso Dio. Il X è dedicato alla riflessione sulla memoria e sul tempo: la memoria è guida della verità, e luogo della verità è il tempo. Gli uomini vivono nel tempo, ma è la loro memoria a misurarlo. Noi non viviamo che un continuo presente, il passato è presente nella nostra memoria, il futuro è presente nella nostra speranza. Gli ultimi libri XI-XIII, sono dedicati a questioni filosofiche, teologiche ed esegetiche. Agostino si rifà allo stile dei Salmi. IL DE TRINITATE: Capolavoro teologico di Agostino, ampio e densissimo trattato in 15 libri. Caposaldo della teologia occidentale. L'ottica di Agostino è TEOCENTRICA e non cristocentrica, ovvero dell'assoluta unicità di Dio, ma che possiede in se' la molteplicità->supera la dualità platonica. Dio è quindi inteso come eterno atto d'amore, che si conosce come FIGLIO, e si ama (SPIRITO) nella sua essenza generatrice di PADRE.