Scarica TACITO: vita e opere e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Latino solo su Docsity! Considerato uno dei più importanti storici dell’antichità. Nelle sue opere si fa interprete dello stato d’animo dei suoi contemporanei nei confronti dell’impero, raccontando, con toni tragici e solenni le pagine cupe del principato sotto Nerone e Domiziano. Dopo essere stato pretore nell’88 Tacito fu per qualche anno lontano da Roma, probabilmente per un incarico in Germania. Morì intorno al 117 un funzionario imperiale celebre per il suo epistolario fonte di rilievo per quel che concerne la diffusione del cristianesimo alla quale contribuì anche tacito stesso con la leggenda dell’incendio di Roma Nonostante la sua nostalgia della libertas repubblicana, Tacito è convinto della necessità dell’impero e plaude all’operato di quei sovrani che, come Nerva e Traiano, sono riusciti a conciliare principato e libertà. La storiografia tacita è la storiografia tragica per eccellenza in quanto la storia è animata da personaggi tragici che si muovono su un palcoscenico fatto di intrighi, tradimenti, paura ed emozioni violente. Nasce nel 55 a.C. da una famiglia di condizione equestre. Studiò a Roma e nel 78 sposò la figlia di Gneo Giulio Agricola, un importante statista e comandante militare grazie al quale iniziò la sua carriera politica sotto Vespasiano che proseguì poi sotto Tito e Domiziano. Celebre è il panegirico “Agricola” scritto in onore dell’omonimo che diventerà un modello in età medievale Strinse amicizia con Plinio il Giovane con il quale sostenne la causa di corruzione mossa dai provinciali d’Africa contro l’ex governatore Mario Prisco. L’andamento del dibattito subisce una svolta con l’arrivo di Messella, spostandosi sul tema della decadenza dell’oratoria Il dialogo si conclude con un discorso di Materno, portavoce del pensiero di Tacito, il quale sostiene che è una grande oratoria sarebbe stata possibile solo con la LIBERTÀ. Encomio del suocero di Tacito, Giulio Agricola, illustre generale romano che ottenne importanti vittorie in Britannia e che si distinse per virtù e moderazione. Tuttavia l’autenticità di quest’opera rimane dubbia, soprattutto per ragioni di natura stilistica. In effetti il periodare del dialogus ricorda molto da vicino il modello neociceroniano cui si spirava l’insegnamento della scuola di Quintiliano Il tono generale della composizione è quello dell’encomio, o meglio, visto che Agricola era già morto, di una laudatio funebris Il campo in cui si dispiega la virtù di Agricola, il palcoscenico delle sue brillanti imprese Pubblicato nel 98 a.C. l’Agricola non è però una semplice biografia, come infatti affermava Concetto Marchesi essa è “di volta in volta etnografica, storica, biografica“. Il racconto delle gesta Agricola infatti è intervallato da dettagliate digressioni di tipo geografico ed etnografico sulla Britannia. L’opinione attribuita a Materno rappresenta una costante del pensiero di Tacito: alla base di tutta la sua opera sta infatti l’accettazione della indiscutibile necessità dell’impero come unica forza in grado di salvare lo Stato dal caos delle guerre civili. Dialogo che si immagina avvenuto nel 75 in casa di Curiazio Materno, retore tragediografo, fra lo stesso Curiazio, Marco Apro, Vipstano Messella e Giulio Secondo e alla quale Tacito dice di aver assistito in gioventù. Poiché Apro ha rimproverato Materno di trascurare l’eloquenza in favore della poesia drammatica, in un primo momento nella conversazione si contrappongono i discorsi di Apro e Materno, indifesa rispettivamente dell’eloquenza della poesia. Massella rintracciò le cause di questo problema nel deterioramento dell’educazione del futuro oratore, non più accurata come nei tempi antichi: