Scarica Tacito: Vita e Opere - Biografia e Storiografia di Tacito e più Appunti in PDF di Latino solo su Docsity! TACITO: Vita: Gli studiosi collocano la nascita di Tacito intorno al 55. La lettera di Plinio il Giovane a Tacito è una delle testimonianze che ci ha permesso di ricostruire la sua data di nascita. La famiglia di Tacito doveva essere ricca. Tacito infatti ricevette un’educazione di prim’ordine, forse sotto la guida di Quintiliano. Nel 77 o 78 Tacito sposò la figlia di Giulio Agricola, importante uomo politico e militare, conquistatore della Britannia e iniziò la carriera politica. Fu questore, edile, pretore, propretore. Tornato a Roma dopo la morte di Agricola (Secondo Tacito la morte fu causata dal veleno fattogli somministrare da Domiziano) si ritirò dalla vita pubblica durante gli anni più duri della tirannia di Domiziano. Morto l’imperatore Domiziano Tacito si dedicò all’attività storiografica e riprese la carriera politica con incarichi di prestigio. Nel 97 fu console suffectus (console che sostituiva in caso di morte il console ordinario), nel 112 fu proconsole della provincia d’Asia. Intorno al 116 si colloca la sua morte. L’impegno politico della storiografia: Tacito iniziò a scrivere a quarant’anni. Scelse la storiografia perché sentì il bisogno di manifestare le proprie riflessioni sul potere e sulla politica a partire dalle vicende recenti della storia romana. OPERE: Opere monografiche: • De vita et moribus Iulii Agricolae (La vita e i costumi di Giulio Agricola) o AGRICOLA. Composto e pubblicato tra il 97 e il 98. Si tratta di una biografia che ripercorre le vicende della vita di Giulio Agricola. • De origine et situ Germanorum (L’origine e i territori dei Germani) o Germania: monografia etnografica sulle popolazioni germaniche, che vivono al di là dei confini delle province romane. Tacito ammira la loro moralità ma teme che da loro vengano rischi per l’integrità dell’impero. • Opere annalistiche: Queste opere non ci sono pervenute complete. Esse rappresentano una visione moralistica e pessimistica della storia (passaggio dalla repubblica al principato). • le Historiae, originariamente in 12 libri trattavano le vicende tra la morte di Nerone e quella di Domiziano. Ci restano i libri relativi alla guerra civile. • gli Annales in 18 libri: trattavano le vicende della dinastia giulio- claudia (dalla morte di Augusto alla morte di Nerone). Ci restano i libri relativi all’impero di Tiberio, Claudio e Nerone. L’Agricola: è un’opera articolata in 46 capitoli. È prima di tutto una biografia. Infatti si narra la vita di Giulio Agricola, uomo politico e generale. Aveva avuto una brillante carriera sotto la dinastia flavia ed era stato governatore della Britannia. Venne poi richiamato a Roma da Domiziano e trascorse gli ultimi anni di vita lontano da ogni incarico fino alla morte prematura. Quest’opera si configura anche come monografia storica sul tema della conquista romana della Britannia. La narrazione è condotta anno dopo anno. Alcuni eventi acquistano importanza: Es: battaglia del Monte Graupio in Scozia (84): al quale Tacito dedica 10 capitoli. Oltre alle campagne di guerra Tacito fa anche un excursus etnogeografico sulla Britannia e sui suoi abitanti. Tacito mostra la sua ammirazione per i costumi delle popolazioni germaniche. Apprezza la loro sobrietà e fierezza. Tacito mette in evidenza le capacità professionali di Agricola capace di creare nuove strategie e tattiche militari. Descrive il suo aspetto fisico e il suo carattere ispirato a una moralità coerente con il mos maiorum. Tacito elogia le sue doti e, attraverso la sua opera, tramanda ai posteri l’esempio di Agricola. Per Tacito, Agricola è vittima del potere. Egli infatti sospetta che sia stato avvelenato da Domiziano. Il messaggio di quest’opera è che, anche sotto cattivi principi si può e si deve servire onestamente lo stato anche se esiste il rischio di cadere vittime dei tiranni. Autodifesa di Tacito Elogiando Agricola Tacito difendeva in qualche modo anche se stesso (anche lui aveva collaborato con Domiziano). Le prospettive del principato adottivo: Le accuse rivolte a Domiziano si contrappongono alle prospettive offerte dal principato adottivo di Nerva e Traiano. Tacito invita l’oligarchia senatoria ad accettare il regime imperiale che ormai è necessario. Brani: Il proemio dell’Agricola: Tacito rievoca gli anni bui della tirannide di Domiziano, caratterizzati da degrado culturale e morale, dalla mancanza di libertà. Tacito cita due oppositori di Nerone che vennero condannati a morte e altre due persone, un politico e un militare che furono condannati a morte durante il principato di Domiziano per essersi opposti al regime. Furono bruciate anche le loro opere. Tacito, negli anni più cupi del regime, si era limitato a leggere le notizie e a sopportare in silenzio quanto stava accadendo. Il clima del terrore lo aveva portato a restare in silenzio. Dopo la morte si Domiziano e l’ascesa al trono di Nerva e Traiano le cose sono cambiate. C’è collaborazione tra principato e senato, c’è un equilibrio di poteri. Tacito propone una riflessione critica sulla realtà, sui danni provocati a livello culturale dal principato. Gli anni del regno di Domiziano hanno portato al disimpegno, al distacco dalle istituzioni. Adesso Tacito si sente libero di esprimersi e di esercitare il suo impegno come storico, per dare testimonianza del passato e del presente. Il discorso di Calgaco: "Tutte le volte che considero le cause della guerra e la nostra situazione difficile, io ho grande fiducia che la giornata di oggi e la vostra unità d'intenti costituirà l'inizio della libertà per tutta la Britannia; infatti sia vi siete riuniti tutti, sia immuni dalla schiavitù, sia nessuna terra c'è oltre, e neppure un mare sicuro, visto che ci sovrasta la flotta romana. Così il combattimento e le armi, che sono motivo d'onore per i coraggiosi, sono pur sempre le difese più sicure anche per i vili. Le precedenti battaglie, in cui si combattè con alterna fortuna contro i Romani, riponevano speranza e aiuto nelle nostre mani, perché noi, i più nobili di tutta la Britannia e perciò collocati proprio nelle zone più inaccessibili e non vedendo alcun litorale abitato da popoli schiavi, avevamo anche gli occhi inviolati dal contatto della dominazione. Noi, ultimi del mondo e della libertà, fino a questo giorno ha difeso l'isolamento stesso e l'oscurità della fama; ora l'estremo confine della Britannia è accessibile, e tutto