Scarica Tesina di maturità sulla povertà e più Tesine di Maturità in PDF di Economia solo su Docsity! Tesina esame di stato 2010/2011 Istituto Tecnico Commerciale “La vera vita è spesso quella che non si vive” L’argomento trattato in questa tesina è quello della povertà nei Paesi del Terzo Mondo. • Italiano (Autore + opera): Madre Teresa, la Santa dei poveri • Diritto: Otto per mille, Cinque per mille, Iter di formazione delle leggi • Economia Aziendale: Dichiarazione dei redditi, Concessione di fido bancario • Economia Politica: Irpef • Matematica: Grafico di determinazione dell’imposta Irpef tramite il principio della progressività per scaglioni – Discontinuità di terza specie; Grafico di determinazione dell’imposta Irpef tramite il principio della progressività per classi – Discontinuità di prima specie; • Storia: Storia dell’India • Geografia: L’agricoltura di sussistenza • Francese: La France Agricole 1 INTRODUZIONE N el mondo, l’estrema povertà confina con l’abbondanza. Dei 6 miliardi di abitanti del pianeta circa 2 miliardi hanno meno di 2 dollari al giorno per sopravvivere. Essi non dispongono di cibo, acqua potabile, servizi sanitari, istruzione, ecc. Circa 24000 persone ogni giorno muoiono per fame, e tre quarti di questi sono bambini al di sotto dei 5 anni di età. Anche se un numero significativo di persone vive in povertà nei paesi industrializzati, la maggioranza si trova nei paesi in via di sviluppo. Le famiglie povere sono di norma quelle più numerose, con un numero elevato di figli e di persone conviventi nello stesso ambito familiare. Il lavoro minorile è una fonte di reddito spesso essenziale per le famiglie povere. Il mondo è pieno di affamati perché le risorse sono mal distribuite. Ma la povertà non è solo mancanza di soldi. Povertà è umiliazione, dover dipendere da altri, accettare offese, disprezzo e trovare indifferenza quando si cerca aiuto. La povertà è la principale causa di emarginazione. Bisognerebbe intervenire in aiuto delle Nazioni povere e combattere la povertà attraverso ogni mezzo, ma, ancor prima, riconoscere che ogni uomo ha dei diritti, quindi rispettarli e difenderli. Una figura importante che ha dedicato tutta la sua vita ai “più poveri tra i poveri” è stata Madre Teresa di Calcutta 2 • ad interventi sociali ed umanitari a favore dei paesi del terzo mondo da parte delle Assemblee di Dio in Italia; • agli interventi sociali ed umanitari in Italia e all'estero, direttamente gestiti dalla Chiesa Evangelica Luterana; • ad interventi sociali e umanitari volti alla tutela delle minoranze contro il razzismo e l'antisemitismo a diretta gestione dell'Unione delle Comunità ebraiche. In realtà il contribuente non destina effettivamente il proprio gettito: la quota 8 per mille di ciascun contribuente, infatti, confluisce in un fondo unico che viene ripartito tra i vari destinatari ammessi in proporzione alle firme ricevute. Alcuni destinatari – oggi soltanto la Chiesa cattolica, lo Stato, la Chiesa evangelica luterana in Italia, l'Unione delle comunità ebraiche italiane, l'Unione delle chiese cristiane avventiste – partecipano anche alla ripartizione dei fondi non destinati in ragione della percentuale di firme espresse a loro favore. CINQUE PER MILLE Il 5 per mille si dedica principalmente ai bambini poveri del mondo. Essi infatti sono i più deboli, che senza aiuto non avranno la possibilità di crescere e costruirsi un futuro. Con il 5 per mille si può aiutare ad accogliere, garantire l'istruzione, le cure mediche, un'alimentazione adeguata a migliaia di bambini che vivono in condizioni drammatiche in Italia e all'estero. L’ITER DI FORMAZIONE DELLE LEGGI Le scelte finanziarie del Governo necessitano della veste giuridica della legge per poter essere operative. L’iter di formazione delle leggi prevede le seguenti fasi: - iniziativa - fase dell’istruttoria - approvazione - promulgazione Iniziativa Hanno il potere di presentare un progetto di legge ad una delle due camere: 1. Ogni membro del Parlamento 2. Il consiglio dei Ministri, su autorizzazione del Presidente della Repubblica 3. Il CNEL (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro), su materie aventi per oggetto l’economia e il lavoro 4. I consigli regionali 5. Il popolo se presenta un disegno redatto in articoli con la firma di 50000 elettori Fase dell’istruttoria 5 Una volta presentato il disegno di legge ad una delle due camere, la fase dell’istruttoria viene avviata dalla commissione permanente, in sede referente competente per materia. La commissione può rigettare, emendare o approvare il disegno di legge. Al termine la commissione prepara una relazione che, insieme al progetto di legge, sarà presentata alla camera di appartenenza. Approvazione La camera per approvare un disegno può seguire tre procedimenti: - il procedimento ordinario - il procedimento abbreviato (procedimento deliberante o redigente) Il procedimento ordinario si svolge attraverso le seguenti fasi: - esame preparatorio da parte della commissione competente - discussione in aula, previa lettura della relazione della commissione - discussione e votazione dei singoli articoli - votazione finale a scrutinio palese Nel procedimento abbreviato si cerca di ridurre i tempi per l’approvazione e si procede o con il procedimento deliberante o con quello redigente. Con il procedimento deliberante la commissione permanente competente per materia ha il potere di approvare la legge (trattasi di legge di scarsa importanza). Il procedimento redigente non è previsto dalla Costituzione ma è stato introdotto dai regolamenti delle camere e si utilizza per leggi di natura complessa e tecnica. Si tratta di un processo intermedio tra quello ordinario e quello deliberante che richiede un’ampia collaborazione tra l’assemblea e la commissione. Se un disegno di legge viene respinto da una camera non ha ulteriore possibilità di essere esaminato dall’altra camera. Se invece la camera lo approva, passa all’esame dell’altra camera che lo può approvare così com’é o può apportare degli emendamenti, nel qual caso il testo deve ritornare nuovamente alla prima camera (navetta) affinché approvi anch’essa le modifiche. Promulgazione Al Presidente della Repubblica spetta un controllo formale e sostanziale sulle leggi approvate dal Parlamento. Il controllo formale riguarda la correttezza della procedura adottata per la formazione della legge, mentre il controllo sostanziale deve verificare che la legge non sia in contrasto con la Costituzione. Se il Presidente nota un vizio nella legge, può rinviare alle camere il testo, motivandone il rinvio con un messaggio motivato e chiedendo una nuova deliberazione. Se non ci sono rilievi il testo viene firmato oltre che dal Presidente della Repubblica anche dal Ministro Guardasigilli, cioè il Ministro della Giustizia, che con la sua firma scarica il Presidente da ogni responsabilità. Una volta firmato l’atto viene pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale affinché tutti ne prendano visione. Con la pubblicazione la legge è perfetta ma inefficace, poiché devono decorrere i 15 giorni di vacatio legis prima della sua entrata in vigore. 6 L’appuntamento ogni anno con la dichiarazione dei redditi è diventato ormai qualcosa di scontato in Paesi sviluppati come l’Italia, dove la grande maggioranza di persone ha almeno una fonte di reddito su cui contare. Ma ci sono Paesi dove questo documento per molti non esiste, perché a causa della grande povertà, la gente purtroppo non ha nessun reddito da dichiarare e quindi nessuna fonte di sostentamento per vivere. DICHIARAZIONE DEI REDDITI Il modello unico della dichiarazione dei redditi è il mezzo attraverso il quale il contribuente comunica al fisco il proprio reddito complessivo ed effettua il pagamento dell’imposta tramite il modello F24 applicando le aliquote di competenza. Per la legge italiana è un atto pubblico consultabile gratuitamente. Il modello 730 è riservato a chi possiede redditi di lavoro dipendente, di terreni, di fabbricati, ecc. Il modello 740 è utilizzato dai contribuenti possessori di partita IVA, cioè titolari oltre che degli eventuali redditi sopra citati, anche di redditi d’impresa o di lavoro autonomo. Il modello 750 è riservato alle società di persona. Il modello 760 è riservato alle società di capitali o cooperative. COMPILAZIONE MODELLO 730 Si comincia dalla compilazione dei dati del contribuente, cioè codice fiscale, residenza, ecc. Poi si passa ai familiari a carico: il coniuge è a carico se non ha un reddito superiore a 2840 ; i figli sono a carico indipendentemente dai€ limiti di età se non superano un determinato reddito; altri soggetti possono essere a carico del contribuente, come il coniuge legalmente ed effettivamente separato, i discendenti dei figli, i generi e le nuore, il suocero e la suocera, i fratelli e le sorelle, ecc. Il sostituto d’imposta è colui che effettua il versamento dell’imposta per conto del contribuente. 7 Il motivo principale per cui ogni anno i contribuenti effettuano la dichiarazione dei redditi è il pagamento dell’imposta irpef IRPEF L’irpef è la principale imposta del nostro sistema tributario perché colpisce quasi tutti i cittadini e garantisce allo Stato circa un terzo dell’intero gettito tributario. L’irpef è un’imposta: - personale, in quanto colpisce i redditi di un soggetto tenendo conto delle sue capacità e delle sue condizioni personali e familiari; - generale, in quanto colpisce tutti i redditi del contribuente; - progressiva, in quanto per il calcolo di questa imposta si utilizza il sistema della progressività per scaglioni. I soggetti passivi di questo tributo sono tutte le persone fisiche residenti nel territorio dello Stato, titolari di redditi ovunque prodotti; sono inoltre soggetti passivi le persone fisiche non residenti limitatamente ai redditi prodotti nel territorio dello stato italiano. Inoltre, per evitare che uno stesso reddito subisca una doppia tassazione in due stati diversi, il nostro ordinamento riconosce il credito d’imposta. Tra i soggetti passivi d’imposta troviamo anche i soci delle società di persona (società semplice, SNC, ecc.); in questi casi non è la società ad essere colpita dall’imposta ma i singoli soci a cui sono imputati i redditi in proporzione alla quota di partecipazione. In merito alle imprese familiari, cioè quelle nelle quali partecipano parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado, all’imprenditore non può essere imputato un reddito inferiore al 51%. I redditi dei coniugi vengono tassati separatamente. Se vi sono beni di proprietà dei figli minori, poiché i genitori ne hanno l’usufrutto legale, rientrano nell’imponibile dei genitori in ragione del 50%. REDDITI FONDIARI I redditi fondiari derivano dai terreni e dai fabbricati situati nel territorio dello stato. Si distinguono in: • redditi dominicali e agrari dei terreni • redditi dei fabbricati Il reddito fondiario non è un reddito effettivo perché non sempre garantisce un’effettiva percezione di proventi: il possessore può infatti usufruire dell’immobile, tenerlo vuoto, ecc. per consentire la tassazione il legislatore colpisce il reddito fondiario in misura medio ordinaria, la quale viene espressa dalle rendite catastali. Il catasto è un registro – inventario che contiene la descrizione di tutte le unità immobiliari situate sul territorio dello stato, con l’indicazione del reddito e del proprietario. 10 REDDITO DEI TERRENI Il reddito dominicale dei terreni deriva dal possesso di terreni atti alla produzione agricola. Il reddito agrario dei terreni deriva dall’esercizio dell’impresa agricola da parte dell’imprenditore. Se l’impresa agricola è gestita direttamente dal proprietario del terreno egli sarà titolare sia del reddito dominicale sia del reddito agrario; se invece il proprietario affitta il terreno ad un coltivatore diretto, al proprietario spetterà solo il reddito dominicale, mentre l’affittuario dovrà dichiarare il reddito agrario. REDDITO DEI FABBRICATI Il reddito dei fabbricati proviene dalla proprietà o altro diritto reale su costruzioni di qualsiasi specie e destinazione. La determinazione del reddito avviene sempre con il sistema catastale con le seguenti specificazioni: 1. le unità adibite ad abitazione principale, con tutte le pertinenze, non concorrono a formare il reddito imponibile in quanto il loro ammontare è interamente deducibile dal reddito; 2. per le unità tenute a disposizione il reddito catastale rivalutato deve essere aumentato di un terzo; 3. per le unità date in locazione è possibile sottrarre il 15% dal reddito ottenuto sommando i canoni di locazione. REDDITI DI LAVORO DIPENDENTE Il lavoro dipendente è quello che si presta alle dipendenze e sotto la direzione di un datore di lavoro. In questa tipologia rientrano salari, stipendi, pensioni e altri redditi assimilati, come ad esempio borse di studio, indennità parlamentari, redditi derivanti da collaborazioni coordinate e continuative. REDDITI DI LAVORO AUTONOMO Il lavoro autonomo è quello organizzato dal lavoratore senza alcun vincolo di subordinazione. Il reddito si determina facendo la differenza tra l’ammontare dei compensi in denaro o in natura e l’ammontare delle spese sostenute per l’esercizio dell’attività. REDDITI D’IMPRESA Deriva dall’esercizio abituale anche se non esclusivo di un attività commerciale (industriale, commerciale in senso stretto, bancaria, assicurativa, ausiliaria alle precedenti, ecc.) Questo reddito si determina con tre sistemi diversi: - contabilità ordinaria, attraverso la somma algebrica tra tutti i costi e tutti i ricavi; - contabilità semplificata, per contribuenti che hanno conseguito un ammontare di ricavi inferiore a un certo importo; - altri regimi contabili (super semplificato e forfettario) per artisti, professionisti e imprenditori di piccole dimensioni. 11 REDDITI DIVERSI In questa tipologia rientrano tutti i redditi che non appartengono alle tipologie precedenti (ad esempio plusvalenze da persone fisiche). DETERMINAZIONE DEL REDDITO LORDO Il reddito lordo si ottiene dalla somma di tutte le tipologie di reddito prima elencate. Dal reddito lordo dobbiamo sottrarre gli oneri deducibili e otteniamo il reddito netto. Al reddito netto applichiamo la tabella di determinazione dell’imposta con le diverse aliquote. Sommando le imposte parziali otteniamo l’imposta lorda. Dall’imposta lorda sottraiamo le detrazioni d’imposta e otteniamo l’imposta netta. Dall’imposta netta togliamo le ritenute e otteniamo l’imposta da versare. Dall’imposta da versare dobbiamo ulteriormente sottrarre gli eventuali acconti d’imposta. Gli oneri deducibili sono: contributi previdenziali e assistenziali obbligatori, contributi per forme pensionistiche complementari, assegni corrisposti al coniuge separato o divorziato, spese mediche per i portatori di handicap. Questi importi si sottraggono dal reddito lordo, ovviamente documentate. Le detrazioni sono importi che si sottraggono dall’imposta lorda nei seguenti casi: - detrazioni per redditi di lavoro dipendente o da pensione; - detrazioni per redditi di lavoro autonomo; - detrazioni per carichi di famiglia; - detrazioni per spese mediche in misura del 19%; - detrazioni per spese d’istruzione; - detrazioni per interessi su mutui della prima casa, ecc. GRAFICO DI DETERMINAZIONE DELL’IMPOSTA IRPEF TRAMITE IL PRINCIPIO DELLA PROGRESSIVITA’ PER SCAGLIONI 12 reddito per passare alla classe successiva e pagare quindi un’imposta non proporzionale al reddito. Definizione di discontinuità di prima specie Una funzione f (x) definita in un intervallo l, escluso al più un punto x0 di esso, presenta in x = x0 una discontinuità di prima specie se esistono finiti i due limiti dalla sinistra e dalla destra ma essi sono diversi: → - =limx x0 f x l1 ? → + =limx x0 f x l2 e l1 l≠ 2 La differenza | l2 l1 | fra i limiti si di salto della funzione. L’India fu il Paese dove Madre Teresa operò principalmente, perché qui trovò una grande povertà e il luogo ideale dove compiere la sua missione. STORIA DELL’INDIA DOMINIO BRITANNICO L'India entrò a far parte dell'impero britannico nel 1876 quando la regina Vittoria fu proclamata imperatrice delle Indie. L'India rimase sotto il dominio inglese all'incirca due secoli. A governare questo enorme territorio fu inviato un alto funzionario, che ebbe il titolo di viceré. Il dominio inglese sull'India ebbe due fasi. Dapprima fu soltanto un duro sfruttamento: ad esempio, la fiorente manifattura indiana che produceva tessuti di cotone venne completamente rovinata dalla concorrenza di quella inglese, la quale faceva coltivare il cotone in India, poi lo importava facendolo trasportare in Inghilterra per farlo lavorare con tecniche più avanzate: così i prodotti britannici avevano un costo più volte inferiore di quelli indiani. Anche l'agricoltura indiana fu devastata da quella britannica: l'India, infatti, dapprima era un enorme insieme di villaggi autosufficienti e ciascun villaggio produceva il necessario richiesto dai suoi abitanti. Con l'arrivo degli inglesi si diffuse la grande proprietà latifondistica e i proprietari terrieri si resero conto che era molto più conveniente esportare i prodotti. Successivamente, dopo alcune ribellioni, l'Inghilterra modificò il proprio modo di governare l'India, impegnandosi a modernizzare la sua economia. Si può sostenere che quella degli Inglesi in India fosse una politica coloniale più intelligente rispetto a quelle generalmente in uso nell'Ottocento, ma comunque essa mirò soprattutto a mantenere il controllo di quel vastissimo dominio. Tuttavia il governo britannico realizzò oltre 50.000 km di ferrovie, 60.000 km di strade e la costruzione di scuole, ospedali, ponti, dighe e grandi bonifiche agricole. E non soltanto sorsero grandi piantagioni per produrre materie prime, ma vennero anche create numerose industrie locali per trasformarle in prodotti finiti. L’INDIPENDENZA 15 La lotta per l'indipendenza dell'India si identifica per gran parte da Mahatma Gandhi, che cercò di far capire ai suoi connazionali indiani che il dominio inglese stava rovinando l'economia del paese. Gandhi rimase fuori dalla scena pubblica per qualche anno ma poi tornò a "combattere" negli anni della seconda guerra mondiale. Nel 1947 l'India diviene indipendente e nel 1950 si proclama repubblica. Tuttavia l'indipendenza dell'India non fu raggiunta in maniera totale: infatti Gandhi aveva cercato di far capire agli indiani che bisognava salvaguardare l'unità di tutto il paese; ma questo fece nascere delle grandi diffidenze tra musulmani e indù, e in seguito anche delle vere e proprie inimicizie tra questi ultimi. Infatti dopo l'anno 1947 i musulmani si staccarono dall'India formando un nuovo stato: il Pakistan. A questo seguì una vera e propria guerra di religione. Gandhi per far smettere queste violenze, decise di digiunare fino alla morte se le "guerre" non fossero cessate. Alla fine i massacri cessarono e Gandhi poté tornare a nutrirsi. Ma fu assassinato mesi dopo, nel 1948. L'ideale dell'India indipendente lo possiamo ancora leggere a Delhi, sulla piattaforma di pietra nera che ricorda il luogo della cremazione del Mahatma Gandhi. E' sintetizzato in questa frase: "Vorrei che l'India fosse tanto libera e forte da essere capace di offrirsi in olocausto per un mondo migliore. Ogni uomo deve sacrificarsi per la sua famiglia, questa per il suo villaggio, il villaggio per il distretto, il distretto per la provincia, la provincia per la nazione e la nazione per tutti. Io spero nell'avvento del regno di Dio in terra". Al contrario dei paesi industrializzati, dove l’agricoltura nonostante i grandi progressi e le innovazioni, impiega una parte esigua della popolazione, nei paesi più poveri essa rappresenta l’unica fonte di sostentamento e l’unico modo per sopravvivere. L’AGRICOLTURA DI SUSSISTENZA L’agricoltura di sussistenza ha come fine il sostentamento della famiglia contadina o di piccole comunità di villaggio. Questo tipo di agricoltura viene praticato nei Paesi a sviluppo intermedio e in quelli meno avanzati, come ad esempio in Amazzonia, Africa interna e Nuova Guinea ed è caratterizzato un alto impiago di lavoro manuale, da una scarsa produttività e non sono previsti scambi di prodotti, se non tra gruppi vicini. Essa occupa una grande quantità di manodopera, specialmente di sesso femminile, mentre le rese unitarie per ettaro sono molto basse, perché il contadino dispone solo di strumenti tradizionali per lavorare la terra. Quasi tutto il lavoro della famiglia contadina o della comunità è destinato alla sussistenza alimentare. Spesso, tuttavia, i raccolti sono appena sufficienti a soddisfare la richiesta di cibo di qualche mese o settimana. Per tutto il resto dell’anno l’alimentazione è carente. Il fenomeno della miseria è diffuso e l’agricoltura di sussistenza è associata spesso a forme di sottoalimentazione. Secondo le stime della FAO, 850 milioni di individui hanno sofferto di sottonutrizione fra il 2000 e il 2002. La “geografia della fame” pone in evidenza modelli diversi di sottoalimentazione, dove l’Africa SubSahariana, l’estremo oriente e l’America Latina denunciano le situazioni più drammatiche: la quota di popolazione sottonutrita, nel caso dell’Africa SubSahariana, supera il 30%, ovvero 204 milioni di individui. Si possono individuare tre tipi di agricoltura di sussistenza: 16 1. l’agricoltura di sussistenza ad alta intensità di lavoro: è presente dove le colture predominano sull’allevamento e il territorio è esiguo se rapportato all’elevata densità della popolazione. L’irrigazione consente sia una maggiore durata del periodo vegetativo, sia la diffusione del riso, che è intensamente coltivato nella Cina meridionale, nel SudEst Asiatico e lungo le coste indiane. Altrove, come nella Cina settentrionale, nell’India continentale, in Pakistan, lungo la valle del Nilo predominano invece il grano e l’orzo. 2. l’agricoltura itinerante del ladang: è la tipica forma di agricoltura tropicale umida. Le foreste vengono bruciate per lasciare spazio alle colture. Dopo la coltivazione la foresta si riformerà, per essere dopo alcuni anni nuovamente incenerita e coltivata. Questa agricoltura rudimentale, che non esclude l’allevamento, trova sviluppo soprattutto nella foresta equatoriale: è diffusa in tutta l’Africa centrale, l’Indonesia e nel continente latino americano. 3. l’agricoltura delle oasi, è anch’essa irrigua, dal momento che tende a sfruttare al massimo le zone umide all’interno di regioni molto aride. essa comprende: l’Asia centrale, le valli del Nilo, le oasi del deserto del Sahara e del Medio oriente. Prodotti di questa agricoltura sono cereali, frutta, cotone e legumi. Si nous comparons l’agriculture des pays pauvres a l’agriculture française, nous trouvons une grosse différence : l’une est la seule source de vie pour les plus pauvres ; l’autre, moderne et mécanisé, place la France premier au monde pour la production et l’exportation. La France agricole La France est le premier pays agricole d’Europe. Elle jouit d’une position géographique très favorable et possède le terrain idéal pour la plus grande variété agricole. Depuis la fin de la deuxième guerre mondiale, la mutation de l’agriculture française a été rapide. La modernisation des exploitations et des instruments de travail a changé les methods de production. La population active agricole compte 1.600.000 personnes, soit 7% du total. La production a augmenté a un rythme exceptionnel grâce à la mécanisation de l’agriculture. LES VINS La production de vins et spiritueux mérite une attention particulière. La France produit,en moyenne, 63 millions d’hectolitres par an. Les ventes de vins placent le pays au premier rang mondial. Il n’y a que 23% de la récolte qui est exporté, mais les exportation rapportent à la France 20 milliards de francs par an. Les vins d’appellation d’origine contrôlée (A.O.C) et les vins délimités de qualité supérieure (V.D.Q.S.) bénéficient d’une protection particulière. 17