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Tesina di maturità sulla povertà, Tesine di Maturità di Italiano

Povertà di ieri e di oggi. Tesina interdisciplinare (attualità, italiano, inglese, arte, storia, astronomia) maturità liceo. L'argomento della tesina è la povertà trattata in un'ottica originale attraverso collegamenti con la situazione di crisi attuale e con quella del '29. Gli argomenti sviluppati sono: la povertà oggi

Tipologia: Tesine di Maturità

2013/2014

In vendita dal 24/04/2014

marcusnet
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Scarica Tesina di maturità sulla povertà e più Tesine di Maturità in PDF di Italiano solo su Docsity! LICEO SCIENTIFICO STATALE “Carlo Cattaneo” La povertà di ieri e di oggi ESAME DI STATO 2012/2013 TESINA INTERDISCIPLINARE Classe: V sez. B 2 Indice Introduzione – Definizione di povertà ………………………………………………… pag. 3 La povertà oggi in Italia ……………………………………………………………...... pag. 4 Tema della povertà nel canto XI del Paradiso (Divina commedia) ……………………. pag. 5 The theme of poverty in Oliver Twist …………………………………………………...pag. 7 L’arte povera ………………………………………………………………………….... pag. 8 La Crisi del ’29 …………………………………………………………………………. pag. 9 La crisi attuale “peggio che nel ‘29” …………………………………………………... pag. 10 La legge di Hubble …………………………………………………………………….. pag. 11 Bibliografia ……………………………………………………………………………. pag. 12 5 Tema della povertà nel canto XI del Paradiso (Divina commedia) Anche nel Medioevo, come ai nostri giorni in Italia, il divario tra ricchi e poveri era enorme. Infatti poche persone detenevano gran parte della ricchezza mentre i poveri spesso non potevano nemmeno disporre dei beni di prima necessità. Dante, quindi, nel canto XI del Paradiso, attraverso l'elogio pronunciato da San Tommaso, ricorda la figura di San Francesco per criticare l’eccessivo attaccamento ai beni terreni della Chiesa dell’epoca e la corruzione dilagante all’interno della società. Effettivamente Francesco all'età di 24 anni si spogliò delle sue ricchezze e cominciò la vita ascetica e di apostolato, attraverso la quale poté avvicinarsi a Dio. Nel canto XI la biografia di Francesco, secondo l'uso agiografico del tempo, si trasforma in un vero e proprio panegirico, all'interno del quale viene messo in luce l'amore del santo per una donna, la Povertà. Il primo atto della santità di Francesco è un atto di guerra sia contro il padre, al quale egli sostituisce il Padre che è nei cieli, sia per una donna tale, che, come la morte, non piace a nessuno (“chè per tal donna, giovinetto, in guerra / del padre corse, a cui, come a la morte, / la porta del piacer nessuno disserra”, XI vv. 58-60). Da notare è la violenza del termine “guerra” e l'energia di “corse”: tutto il discorso di San Tommaso sarà quindi mantenuto costantemente su questo registro. Infatti Francesco è rappresentato come un cavaliere dei poemi epici in atto di combattere per l'amore di una donna, diventando così una figura simile a quella di un campione o di un paladino. Nel canto XI vengono anche evidenziate le nozze mistiche, durante le quali Francesco si unì alla Povertà, spogliandosi dei beni materiali davanti al tribunale episcopale e al padre (“e dinanzi a la sua spirital corte / et coram patre le si fece unito; / poscia di dì in dì l’amò più forte” vv. 61-63). Primo marito della Povertà era stato però Cristo ma dopo di lui la sposa non era stata più richiesta da nessuno. In ciò dunque Francesco è alter Christus, e forse per mettere in evidenza questo, Dante dice, con evidente tensione polemica, che tra Cristo e Francesco per milletrecento e più anni non c'era stato nessun altro che avesse amato la Povertà (“Questa, privata del primo marito, / millecent’anni e più dispetta e scura / fino a costui si stette sanza invito;” vv. 64-66); ma in questo passo, peraltro Dante probabilmente intende “povertà” come la intendeva il cristianesimo originario, cioè come rinuncia assoluta alla proprietà personale. Nel canto San Tommaso spiega inoltre che San Francesco riceverà l'approvazione orale alla sua Regola dal pontefice Innocenzo III, mentre sarà poi papa Onorio III ad approvare ufficialmente la Regola francescana con una bolla pontificia. L'ordine francescano avrà quindi un ruolo fondamentale per la Chiesa, che manifestava un eccessivo attaccamento ai beni materiali e terreni. Infatti a causa della corruzione ecclesiastica e della ricerca di ricchezze la 6 Provvidenza dispose la nascita di due grandi campioni che le fossero da guida: San Francesco e San Domenico ( a cui è dedicato il canto XII del Paradiso). Nella parte conclusiva, terminato l'elogio di San Francesco, Tommaso prende lo spunto per lodare l'altrettanta grandezza del fondatore dell'ordine dei domenicani, e per biasimare, con accorate e dure parole, la degenerazione dei suoi seguaci. Questi vengono accusati di aver tradito la regola di San Domenico per desiderio di ricchezza e di beni terreni, per cui pochi ormai si raccolgono vicino al pastore. La maggior parte dunque ricerca altri pascoli in quanto ghiotti di altro cibo (“Ma ‘l suo pecuglio di nova vivanda / è fatto ghiotto, sì ch’esser non puote / che per diversi salti non si spanda;” vv. 124-126). La metafora evangelica serve a Dante per criticare la corruzione assai diffusa tra i domenicani, specie attraverso la vendita delle indulgenze. Gli esempi di degenerazione ecclesiastica sono ovviamente opposti a quello di Francesco, che con la sua vita semplice ha voluto riproporre l'ideale di povertà evangelica di Gesù e dei suoi discepoli, troppo spesso disatteso dai papi e dai prelati corrotti contro i quali, in molti passi del poema e in particolare del Paradiso, Dante rivolge le sue critiche e il suo duro richiamo. Il canto XI del Paradiso risulta quindi incentrato sull'amore di San Francesco per la Povertà tanto che questo argomento diventa il filo conduttore di tutto l'elogio posto in bocca a San Tommaso. 7 The theme of poverty in Oliver Twist During the 19th century the poverty and cruelty of London and surrounding areas set in England inspired Charles Dickens to create an incredibly moving and interesting story of Oliver Twist, a simple boy going through life in a harsh and unforgiving time. Oliver Twist is a poor boy of unknown parents; he is brought up in a workhouse in an inhuman way. He is later sold to an undertaker as an apprentice, but the cruelty and the unhappiness he experiences with his new master get him to run away to London. There he falls into the hands of a nasty gang of young pickpockets, who try to make a thief out of him, but the boy is helped by an old gentlemen. Oliver is eventually kidnapped by the gang and forced to commit burglary; during the job he is shot and wounded. It is a middle class family that adopts him. Investigations are made about who the boy is and it is discovered he had noble origins. The gang of pickpockets and Oliver’s half-brother are arrested in the end. So with this book Dickens attacked the social evils of his times such as poor houses, unjust courts, and the underworld. Much of the first part of Oliver Twist challenges the organizations of charity run by the church and the government in Dickens’s time. The system Dickens describes was put into place by the Poor Law of 1834, which stipulated that the poor could only receive government assistance if they moved into government workhouses. With the rise in the level of poverty, workhouses run by parishes sprang up all over England to give relief to the poor. However, the conditions prevailing in the workhouses were appalling. Their residents were subject to a host of hard regulations: labour was required, families were almost always separated, and rations of food and clothing were meager. As Dickens points out, instead of alleviating the sufferings of the poor, the officials, who ran workhouses, abused their rights as individuals and caused them further misery. Additionally there were ragged children who roamed the streets with no regular money and no home to got to. The children of the streets were often orphans with no-one to care for them. They stole or picked pockets to buy food and slept in outhouses or doorways. Some of these did jobs to earn money. They could work as crossing-sweepers, sweeping a way through the mud and horse dung of the main paths to make way for ladies and gentlemen. Others sold lace, flowers, matches or muffins out in the streets. 10 economico una politica basata sul protezionismo. Anche i governi europei decisero di seguire il suo esempio, producendo così la paralisi del mercato internazionale e la sua segmentazione in una serie di compartimenti a sé stanti. La svolta si avrà nel 1932 quando le elezioni presidenziali furono vinte dal democratico Franklin Delano Roosevelt che aveva promesso di affrontare i problemi della gente comune. Insediatosi alla Casa Bianca, Roosevelt presentò subito agli americani il New Deal (cioè il “nuovo corso”), secondo cui lo Stato si sarebbe impegnato a dirigere le attività economiche per arrestare la drammatica crisi e la povertà in cui il paese era caduto. Il presidente americano decise quindi di svalutare il dollaro per favorire le esportazioni. Furono inoltre abbassati i tassi di interesse per dare impulso a nuovi investimenti produttivi. Pertanto si abbandonò la parità aurea e una politica deflazionistica per passare ad un aumento della quantità di denaro in circolazione. Si cercò anche di risolvere il problema dei mutui concedendo numerosi prestiti e sussidi agli agricoltori. Per diminuire la disoccupazione Roosevelt decise di promuovere la costruzione di grandi opere pubbliche e lo sviluppo della produzione di energia elettrica. Nel contempo per rilanciare la produzione agricola lo Stato si impegnò ad acquistare i prodotti in eccedenza che venivano poi distribuiti ai bisognosi. Nonostante l'approvazione di tutte queste misure anticrisi, soltanto alla fine degli anni ‘30 si arrivò a registrare un'inversione di tendenza in campo economico. La crisi attuale “peggio che nel ‘29” Il ministro dell’economia Saccomanni ha spiegato, nel suo intervento a Firenze nel corso de “La Repubblica delle idee” (6-9 giugno 2013), che “la crisi attuale si sta rivelando più difficile e complessa da gestire, più di quella del ’29. Purtroppo in realtà questa crisi è molto diversa rispetto agli anni '30. Ha caratteristiche strutturali che hanno cambiato molti dei paradigmi correnti nei paesi industrializzati e si sta rivelando più difficile e complessa da gestire". Infatti l’Italia oggi ha una spesa pubblica molto alta e di conseguenza un debito pubblico che nel 2012 è arrivato a toccare il 127% del Pil. Inoltre il ministro Saccomanni ha ribadito che il Nostro Paese è poco competitivo e tutto questo aggrava la situazione economica italiana. Il pericolo di povertà risulta molto forte per alcune categorie socialmente svantaggiate, in particolar modo i lavoratori non qualificati e le famiglie numerose mono – reddito. 11 La legge di Hubble Il 1929 non fu soltanto l'anno del crollo della borsa di Wall Street e quindi dell'inizio della crisi economica, ma fu anche l'anno della scoperta della legge di Hubble, chiamata così in onore di Edwin Hubble, una delle figure chiave in campo astronomico. Già nei primi decenni del XX secolo si scoprì che le righe spettrali delle galassie erano sempre spostate verso il rosso. Questo fenomeno, detto redshift, fu spiegato tenendo conto dell'effetto Doppler. Poiché le righe spettrali della luce di lontane galassie presentavano lunghezza d'onda maggiore di quanto ci si sarebbe aspettato, si arrivò a dimostrare che le galassie si allontanano dalla Terra e quindi anche dalla nostra Galassia. Nel 1929 Edwin Hubble dimostrò che la velocità di allontanamento delle galassie, detta velocità di recessione è proporzionale alla distanza della galassia dalla Terra. Questa relazione lineare tra velocità e distanza fu denominata legge di Hubble e fu la prima importante osservazione empirica che suffragava la teoria del Big Bang. La legge di Hubble è esprimibile matematicamente tramite la seguente relazione: v = H d dove: v = velocità di allontanamento espressa in km/s H = costante di Hubble d = distanza dalla Terra espressa in Mpc Poiché l’allontanamento rilevato è uniforme qualunque sia la direzione intorno a noi che venga presa in esame e poiché la Terra non si trova al centro del sistema in espansione, tutte le galassie presenti nell’Universo si allontanano le une dalle altre e non soltanto dalla Terra. Si può quindi dedurre grazie alla legge di Hubble che l’Universo è in continua espansione e quindi le sue dimensioni stanno aumentando. Infatti il valore della costante di Hubble ( H ) cambia nel tempo e secondo alcune stime attualmente è compreso tra 40 e 80 km/s/Mpc. La costante di Hubble ci permette anche di stimare l’età dell’Universo. Conoscendo la distanza attuale tra due galassie e la velocità a cui si separano, è possibile determinare quanto tempo hanno impiegato per raggiungere la distanza osservata oggi, applicando la semplice relazione: spazio/velocità = tempo. Secondo le più recenti stime, i cosmologi ritengono che l’Universo abbia circa 13.7 miliardi di anni. 12 Bibliografia  G. Giojelli, G. Beltotto, I nuovi poveri. Storie di ordinaria emarginazione nell’Italia di oggi, Piemme, Casale Monferrato 2007.  M. Yunus, Un mondo senza povertà, Feltrinelli, Milano 2008.  Dante Alighieri, La Divina Commedia (Paradiso), a cura di Umberto Bosco e Giovanni Reggio, Le Monnier, Firenze 2001.  Marina Spiazzi, Marina Tavella, Only Connect… New Directions, Bologna 2009  Giogio Cricco, Francesco Di Teodoro, Itinerario nell’arte (Dall’Art Nouveau ai giorni nostri), Bologna 2012  Valerio Castronovo, MilleDuemila. Un mondo al Plurale, volume 3, La nuova Italia editrice, Milano 2012  Cristina Pignocchino Feyles, Ivo Neviani, Geografia generale – La Terra nell’Universo, Quarta edizione, SEI editore, Torino 2009 Sitografia  Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo, in http://noi-italia.istat.it/  Rapporto Istat, in Italia 8 milioni di poveri, in http://www.corriere.it/economia/13_gennaio_22/istat-rapporto-poveri- disoccupati_4876072a-64ae-11e2-8ba8-1b7b190862db.shtml  Saccomanni: "Crisi peggio che nel '29 ma le nostre sono misure di crescita", in http://www.repubblica.it/la-repubblica-delle- idee/firenze2013/2013/06/07/news/saccomanni_pezzo-60604452/  La legge di Hubble e l’espansione cosmica, in http://www.astronomia.com/2007/11/12/la- legge-di-hubble-e-lespansione-cosmica/