Scarica Tesina sulla povertà e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Delle Relazioni Internazionali solo su Docsity! POVERTÀ: REALE O FITTIZIA? 1.INTRODUZIONE Cos’è la povertà? Molti hanno provato a dare una definizione che, seppur non univoca nella forma, provava a far spiegare che cosa fosse. Tra le varie definizioni oggettive, c’è questa dell’ONU in cui dice che un soggetto può essere considerato povero quando si ritrova con meno di un dollaro al giorno. È importante, però, sapere anche dell’altro per andare in fondo la questione e l’ONU lo fa spiegandoci anche che la povertà può essere assoluta e relativa, dove nel primo caso si tiene conto della disponibilità di denaro necessario a soddisfare i bisogni primari, mentre nel secondo caso, cioè la povertà relativa, definisce i poveri di una società, o di un determinato paese, in relazione allo stato economico degli altri membri della medesima società, quindi quelli che hanno meno degli altri. 2.POVERTÀ IN ITALIA Anche il Belpaese non è esente da questo fenomeno, nonostante le varie politiche d’azione, ma ciò che sorprende rispetto alla maggior parte dei paesi è la distribuzione della povertà in maniera specifica e per nulla casuale. Nel 2021, sono in condizione di povertà assoluta poco più di 1,9 milioni di famiglie e circa 5,6 milioni di individui. Pertanto, la povertà assoluta conferma sostanzialmente i massimi storici toccati nel 2020, anno d’inizio della pandemia dovuta al Covid-19. Per la povertà relativa, sempre secondo i dati Istat, l’incidenza sale all’11,1% e le famiglie sotto la soglia sono circa 2,9 milioni. Per esempio, il sud si porta con sè una povertà superiore al 40%, mentre il nord non tocca nemmeno il 20%, seppur usando un valore diverso dall’ONU. Le motivazioni, oltre alla distribuzione poco equa e secondo l’Istat, sono molteplici e documentato da queste tabelle: La bassa istruzione Eurostat, Labour Force Survey Il dato della Germania è riferito al 2019. Le migrazioni Fonte: Istat, Iscrizioni e cancellazioni anagrafiche per trasferimento di residenza (dati provvisori); Rilevazione sulle forze di lavoro, vecchia serie (a) Si tratta del rapporto tra i flussi migratori complessivi del periodo 2008-2020 e la popolazione media per sesso e titolo di studio. (b) I dati su Iscrizioni e cancellazioni anagrafiche della popolazione residente del 2020 sono stime anticipatorie. Per risultati definitivi sarà necessario attendere il consolidamento dei dati e la loro diffusione ufficiale a fine 2021. Anche per quanto riguarda il titolo di studio l’Italia è messa abbastanza male: Popolazione 25-64 e 30-34 anni con almeno un titolo secondario superiore per classe d’età, sesso, ripartizione geografica e titolo di studio. Anno 2020