Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Test preliminare TFA sostegno per Secondaria di 1° Grado con risposte 2019 - Roma, Prove d'esame di TFA Sostegno

Test domande e risposte corrette per esame TFA sostegno didattico per alunni con disabilità nella Scuola Secondaria di 1° Grado.

Tipologia: Prove d'esame

2018/2019

Caricato il 20/12/2019

albertomorano00
albertomorano00 🇮🇹

4.4

(976)

927 documenti

1 / 10

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Test preliminare TFA sostegno per Secondaria di 1° Grado con risposte 2019 - Roma e più Prove d'esame in PDF di TFA Sostegno solo su Docsity! Università Europea di Roma TEST PRELIMINARE — SOSTEGNO DIDATTICO ALUNNI CON DISABILITÀ A.A. 2013/2019 — SECONDARIA DI PRIMO GRADO BRANO n.1 L'idea dell'adulto came soggetto della formazione, già presente come istanza ideale nella Didactica Magna di Comenio, trova la sua prima concreta realizzazione tra la fine dell'Ottocento e f'inizio del Novecento, come risposta alle richieste di istrazione e di riqualiticazione professionale poste dalla società industriale în via di sviluppo. Il passo decisivo in questa direzione, tuttavia, è la «scoperta dell'analfabetismo», avvenuta in relazione alle ricerche condotte parallelamente in diversi pacsi del mondo, a partire dagli anni del secondo dopoguerra, 1 risultati di tali ricerche, esposti nel corso di alcune importanti conferenze internazionali organizzate dall'Unesco (come quella di Elsinor nel 1949 e quella di Montréal nel 1960), rivelarono che oltre un miliardo di adulti era totalmente incapace di leggere e scrivere, come documentato da numerosi scritti di Anna Lorenzetto. A fronte di questo dato preoccupante, furono messi a punta e realizzati avariati interventi di formazione rivolti agli adulti analfabeti, il cui impianto prevalentemente compensativo privilegiava l'offerta delle più elementari nozioni alfabetiche a chi ne era sprovvisto. I limiti di tale approccio, tuttavia, cominciarono a configurarsi già durante la realizzazione di questi primi programmi. L'insieme, infatti, delle motivazioni, dello attese c delle speranze manifestate dagli adulti analfabeti nei confronti del percorso educativo intrapreso appariva attraversato da un bisogno di formazione che andava di gran funga oltre ricadute meramente strumentali e reclamava conoscenze più ampie e diversificate. La stessa istanza si impose, ben presto, anche nell'ambito dei progetti formativi per adulti già alf'abetizzati, volti al «recupero» e/o alla «riconversione» di abilità e conoscenze di tipo professionale, in relazione alle richieste del mondo del lavoro. Sotto la spinta di queste nuove acquisizioni, la prospettiva pedagogica si allarga progressivamente e giunge ad abbracciare l'idea di un'educazione per tutta la vita. (...) Parlare di educazione per tutta la vita, in tal senso, non può prescindere dall'atrento riferimento all'insieme delle variabili che contrassegnano il contesto lavorativo ed esistenziale entro il quale l'adulto svolge il proprio percorso di vita. (E. Frabboni - l'. Pinto Minerva, Manwale di pedagogia e didutica, Roma-Bari 2013, pp. 313-314) den Sulla base del Brano n, { rispondere alle domande da 1 a $. id 1) L'idea di adulto come soggetto della formazione nasce: a) su impulso di Comenio b) su impulso della società industriale c) su impulso del mondo dell'istruzione d) su impulso degli studiosi e) autonomamente 2) L’analfabetismo è stato “scoperto”: a) nell'Ottocento b) da Comenio ©) dalla società industriale d) nel XX secolo ©) nel XIX secolo 3) A seguito di tale scoperta, numerosi interventi dì formazione sono stati rivolti: 2) agli adulti b) ai giovani c) ai giovani analfabeti d) agli adulti alfabeti e) agli adulti analfabeti 4) I programmi formativi di alfabetizzazione si sono rivelati: a) positivi b) negativi c) limitati d) formativi 8) strumentali 5) Per combattere l'analfabetisma la pedagogia moderna propone: 4) cultura per tuita la vita b) educazione per tutta la vita c) idee per tutta la vita 1 A n TEST PRELIMINARE — SOSTEGNO DIDATTICO ALUNNI CON DISABILITÀ ALA. 2018/2019 — SECONDARIA DI PRIMO GRADO d) scuola per tuita la vita e) maggiori ricerche BRANO n.2 Negli ultimi anni, la sigla BYOD è diventata di moda nel mondo dell’istruzione. BYOD, come abbiamo visto, abbrevia l’espressione inglese «Bring Your Own Device», ovvero «porta con te il tuo dispositivo», e fa dunque riferimento a una situazione in cui gli studenti (e spesso anche i docenti...) portano a scuola e utilizzano nell’ambito delle attività didattiche i propri dispositivi digitali (tablet, smartphone, notebook, ecc.). Questo non vuol dire ovviamente che la scuola nun debba disporre di strumenti tecnologici a non li debba mettere a disposizione: il modello BYOD presuppone anzi la disponibilità di alcune dotazioni tecnologiche: ad esempio, un buon collegamento a Internet (senza il quale i dispositivi portati da casa sarebbero di fatto inutili), prese elettriche per ricaricare i dispositivi, stampanti, LIM e videoproiettori per lv attività comuni, ecc.; insomma: come per ogni modello di uso delle tecnologie didattiche, un buon design complessivo dell'ambiente di apprendimento resta comunque indispensabile. Come purtroppo accade assai spesso, il dibattito pubblico su questo modello si è concentrato su un singolo aspetto, per di più discusso in forma assai semplificata e spesso poco razionale: Puso dello smartphone in classe. E l'apertura (a mio avviso assolutamente ragionevole) alla possibilità di usare lo smartphone in classe — ovviamente nell’ambito di auività di apprendimento per le quali quest’uso è sensato - è stata letta in molti casi come una sorta di resa incondizionata all’onnipresenza e all’invasività di dispositivi che senza dubbio possono essere anche distrattivi. ÌÈ bene allora chiarire subito che il modello BYOD nen si riferisce solo e necessariamente allo smariphone (in molte situazioni, un tablet — magari dotato di stilo o di tastiera bluetooth — sarebbe sicuramente più utile), e — soprattutto — che quando si prevede la possibilità di utilizzare per alcune attività anche dispositivi personali non si immagina affatto una situaziane in cui ogni studente è abbandonato a sé stesso e all'uso compulsivo del suo telefonino. AI contrario, i dispositivi vengono usati come strumento di partecipazione a un lavoro comune, ben definito e coordinato dal docente; un lavoro rispetto al quale lo studente è responsabilizzato, non deresponsabilizzato; un lavoro che — sc ben indirizzato — contribuisce a costruire competenze di alfabetizzazione informativa legate proprio all’uso produttivo e non dispersivo degli strumenti di accesso alla rele e dei contenuti disponibili online, (G. Roncaglia, L'età della frammentazione, Cultura del libro e scuola digitale, Roma-Bari 2018) sE Sulla base del Brano n. 2 rispondere alle domande da 6 a 10. dt 6. Il modello BYOD significa... a) portare a scuola dei dispositivi digitali b) trovare a scuola doi dispositivi digitali c) acquistare dei dispositivi digitali d) essere una scuola digitale 6) trovare degli animatori digitali a scuola 7.11 modella RYOD NON presuppone la disponibilità di: a) gessetti b) computer c) collegamento Internet d) stampanti e) LIM 8. Secondo l'autore la possibilità di usare lo smartphone in classe è corretto: a) nell’ambito di lezioni scientifiche b) nell’ambito di esami e verifiche finali ©) nell'ambito di attività di apprendimento d) nell’ambito di attività ludiche 0) mai 9. 1 dispositivi digitali devono essere usati: 2) solo dallo studente b) solo dal docente c) in maniera deresponsabilizzata d) in maniera compulsiva €) come strumento di partecipazione TEST PRELIMINARE — SOSTEGNO DIDATTICO ALUNNI CON DISABILITÀ A.A. 2018/2019 — SECONPARIA DI PRIMO GRADO 26. L’iperestensione semantica è la caratteristica del bambino che consiste: 2) nell'amplizre il significato di una parola b) nel travisare il significato di un termine €) nel parlare troppo rapidamente d) nel ridurre il significato di un termine a una sola accezione €) nell’attribuire a una parola il significato opposto 27. Il conectto di “attaccamento sicuro” è stato introdotto da: a) Maria Montessori b) Jean Piaget c) Seymour Papert d) John Bowlby e) Daniel Goleman 28. La discalcalia evolutiva riguarda una: a) difficoltà a rimanere focalizzati in un compito per un tempo prolungato b) difficoltà che compromette in modo specifico la comprensione del testo €) difficoltà temporanea che investe Peloquio d) difficoltà che investe fe regole di trasformazione del linguaggio parlato in linguaggio scritto c) un disturbo delle capacità di calcolo 29. ILC.E, (Classificazione Internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute), permette di: 3) stabilire un linguaggio unificato che possa essere considerato come modella di riferimento per la descrizione degli stati di salute e degli stati ad essi correlati b) rispondere all'esigenza di cogliere l'effetto delle patologie, e una descrizione dei distumbi sulle principali caratreristiche cliniche ed indicazioni diagnostiche ©) fornire una base comune e condivisa e presupposti scientifici per la comprensione e lo studio delle malattie 4) arrivare ad una definizione di disabilità, intesa come una condizione di stato psicofisico, prescindendo dal contesta ambientale in cu vivono i soggetti e) nessuna delle precedenti risposte risulta essere vera 30. Per quale obiettiva viene utilizzata la tecnica del “Brainstorming”? a) Produrre diverse idee su un tema apecifico e proporre soluzioni creative ad un problema tb) Potenziare gli apprendimenti curricolari c) Promuovere la leadership det Dirigente scolastico d) Alimentare una necessaria competitività nel gruppo classe €) Nessuna delle precedenti 31. La capacità di esprimere in moda chiaro ed efficace Ie proprie emozioni e opinioni senza aggredire o offendere gli interlocutori è definita come: a) comportamento assertivo H) comportamento passivo €) comportamento remissivo d) comportamento passivo-aggressivo 8) comportamenta egocentrico 32. Nel cooperative learning i gruppi di lavoro sona composti da: a) tutta la classe b) 2 ragazzi €) 20-25 ragazzi d) 16-20 ragazzi e) 4-8 ragazzi 33. Secondo la teoria di J. Piaget (stadi di sviluppo cognitivo) l'adolescente dovrebbe collocarsi in una fase prettamente definita: a) permanente ludico-razionale b) percettivo relazionale €) intuitiva relazionale d) delle operazioni formali e) nessuna delle precedenti risposte risulta essere vera TEST PRELIMINARE — SOSTEGNO DIDATTICO ALUNNI CON DISABILITÀ A.A. 2018/2019 — SECONDARIA DI PRIMO GRADO 34. Quale dei seguenti clementi NON è essenziale ai fini della compilazione di un progetto educativo-didattico: a) finalità b) metodologie c) obiettivi d) risorse e) nomi degli studenti e dei foro genitori 35. All'interno di un progetto formativo, il tutor svolge il ruolo fondamentale di: a) formatore con una competenza specifica di contenuti interdisciplinati b) garante dei processi d'apprendimento mnemonico c) sponsor del progetto formativo di alternanza scuola-lavoro d) garante della quantità e della qualità dello suidio dei discenti e) figura di riferimento per lo studente, in siuazioni di difficoltà 36. La capacità di prestare attenziane ai propri stati interiori è definita da Daniel Goleman come: a) empatia h) benaltrismo c) metacognizione d) simpatia €) antoconsapevolezza 37. Cosa sono le abilità sociali? 2) Le abilità volte a ottenere un comportamento educato nel contesto sociale b) Le abilità comunicative e relazionali neccssarie per interagire positivamente con gli altri ©) Le norme sociali definite culturalmente al fine di descrivere i comportamenti corretti d) 1 comportamenti considerati socialmente accettabili in ambito scolastico ©) Nessuna delle precedenti 38. Casa indica Pacranimo RAV? a) Report Ambientale di Verifica b) Reiterazione Amministrativa della Valutazione ©) Rapporto di Analisi Valutativa d) Rapporto di Autovalutazione e) Relazione Avanzata di Verifica 39. La didattica si occupa: a) del’apprendimento b) dell'autonomia cognitiva dello studente c) dell’indottrinamento e dell’obbedienza alle regole d) dell’insieme delle conoscenze e delle nozioni e) del processo di insegnamento 40, Per approccio attivistica: a) L'educazione è intesa come trasmissione di un sapere oggettivo dall'insegnante ali’alunno b) le attività laboratoriali non promuovono lo sviluppo dell’intelligenza c) l'educazione è intesa come studio mnemonico e ripetizione d) l'educazione deve mirare alla formazione della personalità autonoma dell’allievo €) l'apprendimento si basa sulla relazione tra stimolo e risposta st 41, H pensiero divergente è: 2) innato b) caratteristica univamente femminile €) connesso alla ricerca autonoma di possibili soluzioni 4 problemi stimolanti d) connesso alla disobbedienza sistematica alle regole condivise e) nessuna delle precedenti 42. Quale attività non è volta a favorire lo sviluppo di capacità creative: a) ripetere le informazioni a memoria f b) tradurre le informazioni in sapere e conoscenza e) porsi obiettivi in autonomia TEST PRELIMINARE — SOSTEGNO DIDATTICO ALUNNI CON DISABILITÀ A.A. 2018/2019 — SECONDARIA DI PRIMO GRADO d) scoprire le informazioni e) auto-valutare i risultati del proprio lavoro 43. La creatività presuppone: a) l’utilizzo di risorse acquisite in precedenza al fine di poter concepire nuove idee b) l’utilizzo di processi empatici e pensieri riflessivi c) l'utilizzo esclusivo di elementi preesistenti nell’ambiente d) l'utilizzo di schemi consolidati di ragionamento per la soluzione dei problemi e} nessuma delle precedenti 44. Secondo J. P. Guilford il concetto di pensiero divergente è associato alla creatività, e coltivarlì entrambi significa: 2) promuovere sistematicamente Io sviluppo del pensiero acritico b) promuovere la competitività all'interno della classe c) sviluppare l’omogeneizzazione culturale e l'annullamento delle differenze individuali d) affinare lo spirito critico che permette di analizzare e valutare tante soluzioni possibili per un dato problema e) nessuna delle precedenti 45. La creatività può essere definita nel modo seguente: a) l'attitudine innata e non acquisibile a produrre testi narrativi inediti 6) la capacità di cogliere rapporti singolari tra le cose c di proporli in modo originale ©) un talento posseduto da chi non ha capacità di ragionamento logico-matematiche d) l'abilità di creare artefatti partendo dalla copia di oggetti esistenti e) nessuna delle precedenti aio 46. Gli studì su intelligenza emotiva e empatia tra le altre cose hanno sottolineato Fimportanza dei comportamenti prosociali, che si coneretizzano nelle seguenti azioni; 1) collaborare, aiutare, condividere lc risorse b) primeggiare, scontrarsi, collaborare c) aiutare, primeggiare, competere d) scontrarsi, essere disponibili all'ascolto, competere e) nessuna delle precedenti 47, Dalle ricerche sull’affettivi(à emerge che: a) l’affettività si sviluppa ed è attiva per tutta la durata dolla vita b) l’affewivilà è legata esclusivamente alla primissima infanzia c) laffettività riguarda l'affettuosità d) affettività è lcgata alla progressione dei livelli di apprendimento e) nessuna delle precedenti 48, Quale tra le seguenti affermazioni relative all'empatia è FALSA: 2) presuppone accettazione dell'altro 1) comporta la capacità di collaborare con una persona ©) presuppone comprensione empatica dì l'empatia rappresenta la capacità di intuire come l'altro si senta e cosa provi, a pre: verbalmente e) l'empatia risulta centrale în una relazione d'aiuto indere da quel che esprime 49. Per empatia si intende: a) la capacità di ascoltare l'altro b) immedesimarsi nell'altro c) osservare se stessi d) sapersi emozionare e) nessuna delle precedenti 50. La cosiddetta “spirale dell’apprendimento creativo” proposta da Mitchel Resuick fa riferimento a iterazioni composte da cinque passaggi così riassumibili: a) memorizzare, ripetere, trascrivere, imparare, riprendere a memorizzare h) studiare, imparare, ripetere, competere, primeggiare c) leggere, scrivere, contare, studiare, giocare