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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI
DI CASSINO E DEL LAZIO MERIDIONALE
CORSO DI FORMAZIONE PER IL
CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE
PER LE ATTIVITA' DI SOSTEGNO DIDATTICO
AGLI ALUNNI CON DISABILITA' NELLA SCUOLA
VIII CICLO
Esame finale
> Relazione finale di tirocinio
sull’esperienza professionale di tirocinio consistente in una raccolta di elaborazioni,
riflessioni e documentazioni - art.9, c. 3 lett. b, del D.M. 30 settembre 2011
Cognome e nome:
Scuola: Infanzia Primaria Sec. I grado N Sec. II grado
Il Direttore del Corso Il Coordinatore didattico
Prof.ssa Barbara De Angelis Prof. Giovanni Arduini
a.a. 2022/2023
2 Sommario RELAZIONE SULLE ATTIVITA’ DI TIROCINIO Introduzione.......................................................................................................................3 Parte Prima - Ricognizione del contesto scolastico 1. Raccolta di informazioni e descrizioni relative al contesto scolastico...................3 2. Organizzazione e Progetti della scuola finalizzati all’ integrazione e all’inclusione attivi per l’anno scolastico in corso....................................................................................5 Parte Seconda - Descrizione del caso assegnato 1. Descrizione del caso assegnato..............................................................................6 2. Osservazioni relative al caso assegnato................................................................7 3. Conclusioni ..........................................................................................................8 Parte Terza - Progettazione didattica e rendicontazione dell’esperienza e conclusioni 1. Premessa...............................................................................................................9 2. Il progetto – Il senso deisensi………….............................................................10 3. Rendicontazione dell’esperienza.........................................................................14 4. Conclusioni…….................................................................................................16 5 2. Organizzazione e Progetti della scuola finalizzati all’ integrazione e all’ inclusione attivati per l’anno scolastico in corso Il Liceo XXXXX è attento in modo sostanziale alle politiche di inclusione. La qualità degli interventi è affidata a personale specializzato oltre che alla collaborazione di tutte le risorse umane presenti nella scuola. La scuola tra gli interventi per rispondere alle difficoltà di apprendimento degli studenti, attiva, durante il primo quadrimestre, sportelli didattici di varie discipline e nel corso del secondo quadrimestre, corsi di recupero e potenziamento pomeridiani. I soggetti coinvolti nell’azione didattico-educativa si propongono di progettare e pianificare le attività attraverso metodologie funzionali all'inclusione, al successo della persona, anche mediante la selezione di obiettivi, contenuti e attività, individuati e scanditi secondo i diversi livelli di apprendimento avendo come finalità: • Creare un clima inclusivo e accogliente; • Adeguare gli obiettivi: rispetto dei tempi e delle caratteristiche del soggetto. Le metodologie utilizzate per favorire “socializzazione e interazione, comunicazione e linguaggio, autonomia ed orientamento, apprendimento” degli studenti prevedono: - Interventi "in classe" in situazione di lavoro diretto con lo studente. - Interventi individuali, anche esternamente alla classe. - Interventi in piccoli gruppi e/o a coppie. Negli ultimi anni si sono attuate molteplici iniziative ed interventi mirati al recupero/ potenziamento delle abilità per dare a loro l’opportunità di crescita personale, l’inserimento in primo luogo nella classe e in secondo luogo nella società, per assicurargli differenti sbocchi lavorativi. 6 Parte Seconda - Descrizione del caso assegnato e osservazioni 1.Descrizione del caso assegnato La classe di riferimento è una I dell’indirizzo linguistico ed è composta da 22 studenti, di cui 16 ragazze e 6 ragazzi. Gli studenti sono vivaci, educati e collaborativi con tutti i docenti. La classe si presenta omogenea per i livelli di apprendimento. Tutti hanno raggiunto una buona autonomia, solo qualcuno ha bisogno di essere supportato. Attraverso un’osservazione iniziale, si è rilevato che tutti dimostrano impegno ed hanno voglia di imparare; tale clima ha permesso e permette di impostare un intervento educativo sereno che salvaguardi differenziazioni ed integrazioni. In classe è presente Serena (nome di fantasia), una ragazza di 14 anni la quale presenta un disturbo da ASD (Autism Spectrum Disorders - Disturbi dello Spettro Autistico) (Cod. ICD-10: F84.5). A 5 anni le è stato diagnosticato un disturbo del comportamento e delle abilità relazionali e qualche anno dopo, si è giunti alla diagnosi definitiva di disturbo dello spettro autistico con alto potenziale cognitivo. Trattandosi di un‘alunna con disabilità e con autismo ad alto funzionamento, è stato predisposto dal GLO un PEI con programmazione della classe (percorso A), per garantirle il successo formativo (Legge 104/92); e viene seguita dall’insegnante di sostegno per 18 ore settimanali. Serena vive con i genitori e due sorelle maggiori. La famiglia è molto attenta alle esigenze e ai bisogni di Serena e collaborano attivamente con i docenti al fine di migliorare ogni suo andamento. Si sottopone regolarmente a trattamenti multidisciplinari di logopedia presso l’ASL di XXXXXX. 7 2.Osservazioni relative al caso assegnato Serena vive serenamente l’esperienza della scuola, dove si sente al sicuro, anche se preferisce stare a casa. E’ ben inserita nel gruppo classe e ha ottimi rapporti coi compagni con i quali cerca sempre di instaurare rapporti positivi pur socializzando solo in ambito scolastico e quanto basta a trascorrere serenamente la giornata. Estremamente affettuosa, si relaziona positivamente con gli adulti dimostrando un comportamento sempre cordiale. Ottimo il rapporto con i professori anche se, talvolta, non riuscendo a filtrare, risulta molto esplicita con le insegnanti di sostegno nei confronti delle problematiche riscontrate con i curricolari. Serena dispone di un lessico ricco che però non sempre utilizza in maniera appropriata e adeguata, infatti, appare più predisposta all’ascolto. Utilizza toni e modalità creative nella formulazione di richieste e nella comunicazione in generale. La sua curiosità la porta a fare tante domande per gestire lo stress provocato da nuove situazioni o contesti. Ciò che più la stimola sono le attività creative come ad es. disegnare, colorare, ritagliare ed incollare, infatti è molto legata ai suoi colori e ai materiali di cancelleria. Presenta una buona propensione verso le lingue, ma è molto brava e diligente anche nelle altre materie scolastiche: rispetta in maniera minuziosa i tempi di consegna; la sua motivazione risulta essere carente nelle discipline scientifiche e per tale motivo deve essere stimolata dalla docente di sostegno a svolgere le attività che le vengono proposte. Poche volte si è mostrata intollerante nei confronti dell’esecuzione di un compito opponendosi allo svolgimento di un’attività didattica che poco la interessava. Di fronte ad alcune richieste, relative all’assunzione di comportamenti più maturi, rispondeva con atteggiamenti infantili, talvolta provocatori, finalizzati all’evitamento del compito. 10 2. Il progetto - Il senso dei sensi L’argomento chiave del progetto che ho presentato sono i 5 sensi. Ho scelto questo tema poiché è in grado, in particolar modo per Serena, di far acquisire maggior consapevolezza di sé, valorizzare le proprie risorse e saper riconoscere emozioni e stati d’animo. Far sperimentare ai ragazzi sensazioni visive, uditive, tattili e olfattive risulta un ottimo modo per aiutarli a conoscere sé stessi e a nominare emozioni provate, ricordate o in divenire. Il progetto è suddiviso in cinque fasi differenti: Fase 1. Durante la prima fase, che si svolge all'interno dell’aula, ho esposto attraverso una lezione frontale il tema “L‘ordine dei sensi”: ogni senso ha i suoi compiti e i suoi limiti, ciascuno contribuisce alla nascita di una facoltà della mente. “Se doveste rinunciare ad un senso, quale sarebbe? Quale senso è più importante per voi?”. Grazie a Serena è stato possibile guidare la classe verso una riflessione sulle diversità attraverso l’esplorazione del mondo sensoriale. Le persone con disabilità sperimentano i sensi in modi unici e adattivi, sfidando le concezioni tradizionali e mostrando una straordinaria plasticità nell'adattarsi a varie condizioni. Tempi 2 ore Fase 2. In collaborazione con la famiglia e l’istituto stesso, è stato deciso di far partecipare Serena ad una uscita didattica di tutta la classe presso Monte Faito, situato nel Parco regionale dei Monti Lattari, a Vico Equenze. Passeggiando tra i faggi secolari, tra le 11 neviere (caratteristiche cavità naturali) e affascinanti castagneti, gli alunni sono stati incuriositi e affascinati dallo scenario naturale che li circondava. La visita guidata con un esperto ha permesso agli alunni l’esplorazione del bosco consolidando le conoscenze acquisite e assimilando, grazie a giochi ed esperimenti, nuove nozioni, catturando l’attenzione di tutti. Tempi 6 ore Fase 3. È all’interno di questa cornice di progettazione didattica che ho introdotto l’idea di un percorso sensoriale: “Alla cieca”. Conclusa la visita guidata, con l’aiuto della docente di scienze naturali e di inglese, tutti gli alunni sono stati bendati e guidati verso un albero facendo qualche deviazione dal percorso lineare. I ragazzi hanno dovuto poi toccare, odorare, sentire, abbracciare l'albero e cercare di memorizzare tutte le caratteristiche servendosi dei 5 sensi. Dopodiché sono stati riportati al punto di partenza e, una volta sbendati, hanno dovuto ritrovare il "loro" albero. Tempi 2 ore Fase 4. Nel bosco agli studenti è stato assegnato il compito di fotografare con il cellulare diversi scorci e scenari del paesaggio, per poi utilizzarli nella creazione di un prodotto multimediale su Power Point che permettesse loro di esprimere la propria creatività e i contenuti appresi. Gli alunni sono stati suddivisi in piccoli gruppi, all’interno dei quali ogni ragazzo ha avuto un ruolo determinante per la realizzazione del prodotto finale. Durante questa fase, Serena è stata affiancata dai compagni del gruppo con i quali è riuscita ad instaurare una migliore relazione, ed il gruppo, all’occorrenza, è stato 12 supportato dalla docente di scienze naturali. I prodotti multimediali saranno poi inseriti sulla bacheca Web dei visitatori di Monte Faito. Tempi 8 ore Fase 5. Nella quinta ed ultima fase, gli studenti hanno presentato il loro prodotto multimediale sulla Smart Board sia in lingua italiana che in lingua inglese e, successivamente sono stati invitati gli studenti al confronto, attraverso la metodologia del debate. Attraverso quest’ultima è stato possibile favorire maggiormente il lavoro in gruppo ed un uso critico del pensiero. Il debate, infatti, allena la mente a non fossilizzarsi su personali opinioni, sviluppa il pensiero critico ed arricchisce il bagaglio di competenze. Tempi 3 ore La valutazione dell’attività è stata prevista in 4 momenti: 1. Valutazione iniziale: è stato applicato il metodo del brainstorming per rilevare il grado di conoscenza dei prerequisiti per i nuovi argomenti da trattare; 2. Valutazione in itinere: è stata condotta mediante strumenti quali l’osservazione, il colloquio individuale, l’analisi delle interazioni verbali, dei prodotti e delle argomentazioni; 3. Valutazione sommativa: attraverso la somministrazione di un’attività laboratoriale (attività multimediale), sono stati presi in considerazione i seguenti aspetti: 15 - Competenza multilinguistica: capacità di preparare una breve esposizione orale in lingua straniera. Discipline: La seguente programmazione multidisciplinare ha lo scopo di avvicinare i ragazzi ad argomenti di diverse materie partendo da un tema, quale quello dei 5 sensi, che permetta di cogliere le interrelazioni tra le varie discipline coinvolte: Scienze Naturali, Educazione Civica, Inglese. Metodologie: Cooperative learning; Debate; Brainstorming; Learning by doing; Didattica laboratoriale; Lezione frontale. Spazi: Bosco; Aula. Strumenti: Smart Board; Bende; Strumenti digitali (pc, tablet, cellulari, ecc.). 16 4. Conclusioni Il progetto ‘’il senso dei sensi‘’ mi ha posto di fronte ad un’enorme scommessa: realizzare un progetto complessivo che apparisse unitario e coeso, lavorando con gruppi diversi e con metodologie differenti. E‘ stato necessario un confronto continuo con le altre docenti e una rimodulazione costante rispetto alla programmazione iniziale, per ottenere un esito finale che ha tuttavia soddisfatto. La vera soddisfazione sta nell’esser riusciti a sviluppare con successo un lavoro a più mani ma soprattutto più teste, coinvolgendo in modo particolare tutti ad ogni fase di realizzazione. In conclusione, il tirocinio è stato un'esperienza formativa e arricchente sotto diversi aspetti. Durante questo percorso, ho avuto l'opportunità di mettere in pratica le conoscenze teoriche acquisite durante il percorso di studi, confrontandomi con la realtà concreta della scuola inclusiva. Attraverso l'osservazione diretta e l'interazione con gli alunni con disabilità, ho potuto comprendere appieno le sfide e le opportunità che la didattica inclusiva presenta. Ho sviluppato competenze relazionali fondamentali per l'attività di sostegno, imparando ad adattare le mie modalità di intervento alle esigenze specifiche di ciascun alunno. Inoltre, mi ha permesso di confrontarmi con il team di docenti e con gli operatori specializzati, apprendendo l'importanza della collaborazione e del lavoro di squadra nella costruzione di un ambiente educativo inclusivo e accogliente. Guardando al futuro, ritengo che le esperienze e le competenze acquisite durante questo periodo saranno fondamentali per il mio percorso professionale nel campo dell'insegnamento. Sono grata per l'opportunità offertami e sono fiduciosa nell'utilizzo di queste conoscenze per contribuire al successo educativo di tutti gli alunni, indipendentemente dalle loro diversità e abilità.