Scarica TFA SOSTEGNO UNISOB - I GRADO - Relazione finale di TIROCINIO svolto a scuola e più Tesi di laurea in PDF di TFA Sostegno solo su Docsity! Università degli Studi Suor Orsola Benincasa DIPARTIMENTO DI SCIENZE FORMATIVE, PSICOLOGICHE E DELLA COMUNICAZIONE CORSI DI FORMAZIONE PER IL CONSEGUIMENTO DELLA SPECIALIZZAZIONE PER LE ATTIVITA’ DI SOSTEGNO DIDATTICO AGLI ALUNNI CON DISABILITA’ RELAZIONE DI TIROCINIO Corsista: Matricola: Ordine di scuola: Istituzione Scolastica: Anno Accademico xxxx/xxxx Sommario Introduzione...........................................................................................................3 1. L’ambiente scolastico e il suo contesto.............................................................4 1.1 Analisi del contesto e dei bisogni del territorio.............................................4 1.2 Risorse economiche e materiali.....................................................................5 1.3 Ricognizione attrezzature e infrastrutture materiali......................................5 1.4 Organizzazione e azioni della scuola per l’inclusione scolastica..................6 2. Osservazione e descrizione del contesto classe................................................8 2.1 Descrizione relativa all’alunno......................................................................9 2.2 Osservazioni relative all’alunno..................................................................10 3. Descrizione del percorso di lavoro elaborato................................................14 3.1 Le fasi del progetto.......................................................................................16 3.2 Gli obiettivi di apprendimento.....................................................................18 3.3 La valutazione..............................................................................................18 4. Conclusioni.......................................................................................................20 Bibliografia...........................................................................................................21 1.2 Risorse economiche e materiali Gli edifici che costituiscono l'Istituto, situato nella periferia Est di XY, hanno subito nel corso degli anni un'assente manutenzione ordinaria e straordinaria; nonostante ciò, sono stati avviati interventi di restauro nell'ambito del piano nazionale delle "Scuole Belle" e del PON FSR MATTM. Più recentemente, a causa dell'emergenza sanitaria da COVID-19, l'ente proprietario ha promosso lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria per consentire il distanziamento degli alunni all'interno delle aule. Un processo di modernizzazione delle attrezzature e delle infrastrutture, reso possibile grazie ai finanziamenti dei progetti europei PON FSE e FESR, POR, ha portato alla trasformazione di spazi e aule in ambienti di apprendimento volti a promuovere la formazione globale degli alunni. Inoltre, l'Istituto ha aderito al progetto "FA.C.E. in rete con la Fondazione Reggio Children", impegnandosi a perseguire un'educazione di qualità e a creare una "comunità educante" di periferia in collaborazione con il Comune di XY, le famiglie e le associazioni locali, al fine di migliorare la qualità della vita e offrire nuove opportunità di apprendimento alla sua platea studentesca. L'insufficienza di risorse finanziarie da parte del Comune spesso impatta negativamente sul funzionamento dell'Istituto. Le criticità derivanti da tale situazione talvolta compromettono lo svolgimento regolare delle attività scolastiche, rendendo necessaria una collaborazione urgente tra gli Organi Collegiali per sollecitare interventi mirati e tempestivi da parte dell'Ente Proprietario, i quali purtroppo spesso rimangono inadempiuti. 1.3 Ricognizione attrezzature e infrastrutture materiali La dotazione della scuola, in termini di attrezzature e infrastrutture, è ampia e diversificata, sono infatti presenti: 10 laboratori con collegamento ad internet (1 di lingue, 3 multimediali, 2 di musica, 3 di scienze e 3 atelier digitali), 11 biblioteche, due aule polifunzionali, 3 palestre, 128 pc e tablet presenti nei laboratori e 40 LIM nelle aule. La scuola ha partecipato ad un programma di trasformazione digitale denominato FESR REACT EU - Digital board, il cui obiettivo era equipaggiare ventiquattro classi con monitor digitali interattivi touch screen. Queste attrezzature, dotate di impianto audio e connettività, sono state integrate con software didattici e penne digitali per favorire un'esperienza di apprendimento arricchita. Inoltre, la scuola già disponeva di attrezzature digitali acquistate tramite finanziamenti PON FESR, con la maggior parte delle aule della scuola primaria e secondaria di primo grado dotate di LIM. Grazie a finanziamenti aggiuntivi, inclusi quelli del Decreto-legge del 17 marzo 2020, n. 18 e del Pon Smart Class, sono stati acquistati ulteriori dispositivi digitali, tra cui notebook e dispositivi di connessione, per soddisfare le esigenze degli alunni e facilitare la didattica a distanza durante il periodo emergenziale, come previsto dal Decreto-legge del 28 ottobre 2020. 1.4 Organizzazione e azioni della scuola per l’inclusione scolastica L'istituzione educativa, nell'ottica di promuovere l'inclusione degli alunni con disabilità, implementa una serie di strategie e metodologie mirate: tra queste, spiccano l'adozione di pratiche di apprendimento cooperativo, favorire il lavoro di gruppo e l'istituzione di attività di tutoraggio. Parallelamente, si promuove l'uso di tecnologie informatiche tramite software e strumenti specifici, quali la Lim, le Digital Boards e dispositivi come computer e tablet. Tali interventi, resi efficaci anche grazie a verifiche periodiche, mirano al conseguimento degli obiettivi delineati nei Piani Educativi Individualizzati (PEI). Per gli alunni con bisogni educativi speciali (BES) vengono redatti Piani Didattici Personalizzati (PDP), con l'impiego di strumenti compensativi e misure dispensative. In aggiunta, per affrontare contesti di svantaggio socioculturale e familiare, si collabora con associazioni locali e si impiegano assistenti specializzati. Anche se la percentuale di studenti stranieri è minima, vengono comunque affrontate tematiche interculturali tramite progetti specifici in tutti i cicli scolastici, valorizzando le diversità attraverso l'assegnazione di compiti di responsabilità e il coinvolgimento dell'intera classe. Nonostante però l'implementazione di progetti inclusivi, l'istituzione non ha ancora consolidato completamente le attività di sensibilizzazione della comunità scolastica. Sebbene siano state create classi eterogenee per favorire la socializzazione e l'apprendimento, mancano ancora specifici software per la comunicazione Aumentativa/Alternativa. Le attività di recupero non sono strutturate in modo sistematico, ma si svolgono solo all'interno dell'orario curriculare, con la suddivisione della classe in gruppi di apprendimento. pratico che predispone alla creazione di un ambiente accogliente e motivante che accresca l’autostima, l’autonomia e la fiducia di tutti. 2.2 Osservazioni relative all’alunno In aula e nell'ambito scolastico, Giorgio dimostra una presenza costante, trovando conforto in questo ambiente nonostante desideri trascorrere più tempo al di fuori della classe. Inizialmente, si mostra concentrato durante le prime fasi della lezione, ma dopo un breve lasso di tempo tende a perdere interesse e a richiedere frequentemente di lasciare la classe, che sia per recarsi al bagno, alle macchinette o semplicemente per fare un giro nei corridoi. Questo comportamento evidenzia la sua natura socievole e il desiderio di attirare l'attenzione, oltre alla volontà di condividere momenti della sua giornata con gli altri. Per quanto concerne l’osservazione dell’alunno relativa alla dimensione della socializzazione, è possibile affermare che l’alunno presenta un bagaglio emotivo/affettivo abbastanza strutturato anche se non sempre ha consapevolezza e controllo delle proprie emozioni rapportandosi in modo oppositivo con alcuni compagni di classe. Giorgio presenta una personalità mite che gli ha consentito di tenere un comportamento sociale adeguato al contesto, il rapporto con gli insegnanti sono appropriati e si relaziona solo con alcuni compagni in maniera costante ed amicale al di fuori della scuola. L’alunno durante l’anno scolastico è diventato più riflessivo e volenteroso e questo ha influito sia sull’ambiente di vita che nella comunicazione verbale e non verbale. Presentando una diagnosi di disturbo dello spettro autistico ad alto funzionamento, Giorgio è capace a leggere testi di una complessità adeguata alla sua età ed alla classe che frequenta, possedendo anche un’adeguata comprensione e produzione del linguaggio scritto. L’alunno è in grado di prestare attenzione su un compito e di ragionare in modo adeguato ma spesso non è in grado di ricordare. Riesce a mantenere l’attenzione per un tempo adeguato su uno o più stimoli ed ha un buon uso del computer (punto di forza). Giorgio preferisce le restituzioni di compiti che prevedono un rinforzo positivo non solo in termini di apprezzamento del lavoro svolto ma anche una gratifica pratica per il buon lavoro svolto (token economy). Sotto la sfera dell’autonomia ha raggiunto ottimi risultati soprattutto nella sfera organizzativa del proprio materiale scolastico, utilizzando quadernoni divisi per discipline che lo aiutano nella didattica giornaliera. Sotto l’aspetto motorio/prassico è dotato di buona coordinazione oculo/manuale e di ottima motricità fisica. Si riportano di seguito le griglie riferite alle dimensioni: della relazione dell’interazione e della socializzazione; della comunicazione e del linguaggio e cognitiva, neuropsicologica e dell’apprendimento. A. DIMENSIONE: RELAZIONE / INTERAZIONE / SOCIALIZZAZIONE AREE SPECIFICAZIONI SCARSO DISCRETO BUONO 1) AREA DEL SE' Livello di autostima X Controllo dell'emotività X Autocontrollo X Tolleranza alla frustrazione X Processi di identificazione X Decisionalità X Curiosità attiva X Egocentrismo X Comportamenti problematici X 2) RAPPORTO CON GLI ALTRI Interazione con gli adulti X Interazione con il gruppo dei pari X 3) MOTIVAZIONE AL RAPPORTO Interna X Indotta dall'esterno X B. DIMENSIONE: COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO AREE SPECIFICAZIONI SI NO IN PARTE 1) COMUNICAZIONE Mezzi privilegiati Dialogo tonico X Linguaggio oggettuale X Linguaggio mimico-gestuale X Linguaggio verbale X Linguaggio scritto X Contenuti prevalenti Quotidiani/diversificati X Ripetitivi/alternativi X Fantastici X Pertinenti X Modalità di interazione Passivo/attivo X Propositivo/imperativo X Collaborante X Spontaneo/sollecitato X Ambito relazionale e di lavoro privilegiati Rapporto con Ins. Sostegno X Rapporto con Ins. di Classe X Rapporto compagni X Attività di laboratorio X Piccolo gruppo X 2) LINGUAGGIO VERBALE Ricezione e Comprensione Decodifica un linguaggio semplice X Decodifica testi di varia complessità X Utilizza parole semplici X Utilizza frasi semplici X Utilizza frasi complesse X Ripetizione e Produzione Fonetica X Semantica X Sintassi e Grammatica X Uso Comunicativo Usi quotidiani con funzioni diverse X Utilità per gli apprendimenti X D. DIMENSIONE: COGNITIVA / NEUROPSICOLOGICA / DELL’APPRENDIMENTO AREE SPECIFICZIONI SI NO IN PARTE 1) LIVELLO DI SVILUPPO COGNITIVO Fasce di sviluppo Normodotato X Deficit cognitivo lieve X Deficit cognitivo medio X Deficit cognitivo grave X Fase di sviluppo Acquisisce informazioni attraverso la X consapevolezza dei cambiamenti climatici che il nostro Pianeta sta attraversando. Il progetto nasce dalla consapevolezza che l’ambiente non può essere considerato uno spazio illimitato e che le risorse del pianeta non sono infinite. L’investimento di energie sull’educazione ambientale è allora una delle possibili vie che si possono intraprendere per comprendere la complessità del reale e prendere coscienza della necessità di modificare la relazione uomo-natura. Per questo, attraverso l’educazione ambientale, è possibile favorire la percezione, l’analisi e la comprensione dei cambiamenti, al fine di diventare cittadini consapevoli e responsabili nei confronti di sé e dell’ambiente. Inoltre, gli orti didattici forniscono un ambiente pratico in cui gli alunni possono sperimentare i processi biologici della crescita delle piante, oltre ad apportare una vasta gamma di benefici per gli alunni stessi. Innanzitutto, questi spazi promuovono l’apprendimento esperienziale, coinvolgendo i ragazzi in attività pratiche che stimolano la curiosità e la creatività. Attraverso il coinvolgimento attivo, gli alunni sviluppano competenze di problem solving, pensiero critico e responsabilità personale. Gli orti didattici offrono, inoltre, impatti positivi sulla salute e sul benessere di tutta la classe favorendo, attraverso il contatto con la natura, la riduzione dello stress. Infine, questo tipo di attività prevede un impatto significativo sull’aumento del senso di autostima degli alunni contribuendo alla realizzazione personale, alla responsabilità individuale e all’accettazione delle sfide nell’affrontare le difficoltà. 3.1 Le fasi del progetto La progettazione realizzata durante l’esperienza di tirocinio è stata divisa in tre fasi ed è stata condotta da me (con il supporto della mia docente tutor) in altrettante lezioni differenti: FASE 1: La prima fase del progetto (durata circa 3 ore) è stata caratterizzata da un momento iniziale di presentazione delle attività alla classe seguita da una lezione frontale e partecipata con la LIM, supportata dall’applicativo Genial.ly. In questa prima lezione ho introdotto l’importanza dell’educazione ambientale soffermandomi sui motivi del cambiamento climatico. Tutto ciò è stato un preambolo alla visione del documentario “Before the flood – Punto di non ritorno” di National Geographic con Leonardo DiCaprio. La scelta del documentario non è stata casuale in quanto, tra i tanti reportage girati sull’argomento, ho pensato che la presenza del famoso attore potesse “attirare” maggiormente gli alunni ed infatti ciò ha permesso di mantenere alta la loro concentrazione e sensibilizzarli così all’argomento. Successivamente sempre attraverso il supporto di Genial.ly, ho utilizzato la piattaforma Mentimeter, a cui gli alunni hanno avuto accesso attraverso il loro smartphone e la scannerizzazione del QR code mostrato sulla LIM, in modo da stimolare tutti a esprimere la propria idea sulla visione del documentario. Si è creata così in simultanea un word cloud, ossia una nuvola di parole, apparsa sullo schermo della LIM, e questo ha permesso di aumentare il senso di autoefficacia in G., il quale osservando “magicamente” le parole che appaiono sulla LIM inviate da lui stesso, si è mostrato entusiasta e soddisfatto in quanto si è sentito artefice del prodotto realizzato in classe insieme ai suoi compagni. FASE 2: La seconda fase del progetto si è svolta la settimana successiva. Ho ultimato la parte teorica in cui, per completare il bagaglio di nozioni degli alunni, ho indicato dei semplici e piccoli gesti che ognuno di loro è importante che inizi a fare per proteggere il nostro Pianeta, ponendo così l’accento sull’importanza della raccolta differenziata e sul riutilizzo delle materie prime. Questa seconda fase si è infine conclusa con una valutazione dei contenuti appresi fino a quel momento attraverso l’applicativo Kahoot. Gli alunni, in questo modo, hanno potuto accedere ad un questionario a risposta multipla tramite i loro smartphone, valutando i propri apprendimenti grazie al gioco. In questo spazio G. si è mostrato molto a suo agio poiché ho utilizzato un canale comunicativo da cui è molto attratto e che lo motiva all’apprendimento. FASE 3: La terza ed ultima fase della progettazione si è sviluppata in circa due mesi. Ho presentato, sempre tramite Genial.ly, l’attività “L’orto degli scarti” in cui gli alunni hanno ricevuto le indicazioni per imparare a coltivare una piantina a partire da sostanze di rifiuto. Quest’ultima attività, a conclusione di tutto il percorso sulla sostenibilità, ha offerto una serie di vantaggi educativi tra cui: un apprendimento pratico in quanto gli alunni hanno “imparato facendo” (essendo coinvolti direttamente nella coltivazione e nella cura delle piante); lo sviluppo delle abilità cognitive (in quanto l’orto didattico coinvolge il pensiero critico e la risoluzione dei problemi); la responsabilità e l’impegno (in quanto la cura delle piante richiede costanza e responsabilità nell’imparare a prendersi cura di altri esseri viventi). Dopo aver fatto crescere le piantine dagli scarti di verdure, gli alunni si sono dedicati alla creazione di un volantino per sponsorizzare un incontro a scuola in cui vengono invitati amici e parenti a adottare le piantine che sono cresciute grazie alle loro cure. Su tale volantino è stato apportato un QR code che si collega all’applicativo Padlet in modo che ognuno ha potuto caricare successivamente una foto della pianta di cui ha scelto di prendersi cura. Ritengo questa parte della progettazione di fondamentale importanza in quanto ha impattato positivamente sull’aumento dell’autostima degli alunni. Infatti, vedere le piante crescere e prosperare grazie ai loro sforzi, potrà portare ad un importante senso di realizzazione personale. Vedere il frutto tangibile del proprio lavoro, come verdure e piantine cresciute con le proprie mani, ha fornito una prova concreta delle proprie capacità contribuendo positivamente all’autostima di tutti gli alunni. 4. Conclusioni Nel vocabolario italiano, la definizione di "tirocinio" indica un periodo di iniziazione pratica a una professione o un'arte. È esattamente ciò che abbiamo sperimentato durante questo percorso di specializzazione per le attività di sostegno, dove i nostri insegnanti ci hanno preparati per intraprendere la carriera di docenti. Il tirocinio ci ha permesso di esplorare il complesso mondo delle disabilità, fornendoci le conoscenze e le competenze necessarie per comprendere appieno la materia. Durante il tirocinio con la mia tutor, abbiamo fatto affidamento su dialogo, condivisione, collaborazione e trasparenza, che hanno costituito i pilastri fondamentali del nostro percorso. Si è instaurato un rapporto professionale che porterò come esempio nel mio futuro lavoro. Ciò che ho apprezzato maggiormente è stata l'accoglienza, la considerazione e la stima dimostrata dal gruppo di docenti, un tesoro che porterò sempre con me. Da questo tirocinio ho compreso che l'insegnante di sostegno che desidero diventare deve possedere specifiche qualità, tra cui deve saper creare un'atmosfera serena in classe per favorire la fiducia e preparare gli alunni ad affrontare le sfide della vita. Mi impegnerò anche a promuovere la diversità all'interno del gruppo classe, evidenziando che ognuno è un individuo unico e che la diversità va rispettata senza alcuna forma di discriminazione. Bibliografia Cornoldi et al, BES a scuola: i 7 punti chiave per una didattica inclusiva, Erickson, 2015 Fogarolo et al, Competenze compensative, Erickson, 2010 Ianes D., Profilo di funzionamento su base ICF-CY e piano educativo individualizzato, Erickson, 2019