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Traduzione e analisi del IV libro dell'Eneide, Traduzioni di Lingua Latina

Traduzione e analisi del IV libro dell'Eneide in vista dell'esame di Letteratura latina 1 con la prof.ssa Bonadeo

Tipologia: Traduzioni

2019/2020

In vendita dal 20/11/2020

Arm888
Arm888 🇮🇹

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Scarica Traduzione e analisi del IV libro dell'Eneide e più Traduzioni in PDF di Lingua Latina solo su Docsity! ENEIDE, LIBRO IV 1.2. At...igni = Ma la regina, già da tempo colpita da un profondo affanno, nutre la ferita nelle vene ed è consumata da un fuoco occulto. At = congiunzione di passaggio. Regina = sogg. = la regina gravi iamdudum = già da tempo (iamdudum) colpita (gravi) cura = nutre saucia = termine metaforico, in riferimento alla freccia di Cupido che la colpisce = la ferita volnus...venis = prosegue la metafora, estesa anche mediante l’allitterazione. Venis è ablativo locativo con elisione di in = la ferita nelle vene caeco...igni = la metafora del fuoco per significare l’ardore amoroso è di larghissimo uso in tutta l’antichità = consumata da un fuoco occulto 3-4. Multa...honos = Le ritornano alla mente il grande valore dell’uomo e la grande gloria della stirpe. Multa = potrebbe avere valore avverbiale ma è preferibile intenderlo come aggettivo riferito a virtus anche per simmetria con il successivo multus, con il quale forma un poliptoto = grande recursat = da recurso, ind.pres. Att. = le ritornano alla mente viri virtus = espressione resa molto efficace dall’allitterazione e della figura etimologica, virtus è sogg e viri è genitivo = valore dell’uomo animo multus = il grande animo honos = forma arcaica originaria, sempre preferita (al nominativo) da Virgilio in luogo del più tardo honor = (il grande) onore gentis = genitivo = della stirpe 4-5. Haerent...quietem = La sua immagine, le sue parole le rimangono impresse nell’animo, e l’affanno non concede alle membra un tranquillo riposo. Haerent infixi = da haereo, ind.pres. = le rimangono impresse (infixi, da inficio) pectore = abl. = nell’animo voltus = plurale poetico che serve ad enfatizzare il concetto espresso, che viene anche esteso, mediante l’enjambement, al termina verba e alla sfera auditiva che esso rappresenta = la (sua) immagine verba = plurale sogg = le (sue) parole nec dat = da do, pres. Ind. = non concede membris = plur. Dat. = alle membra placidam quietem = acc. = tranquillo riposo cura = cura 6-7. Postera...umbram = L’Aurora del giorno seguente illuminava le terre con la lampada di Febo, e aveva rimosso dal cielo l’umida ombra. Aurora = Aurora è una dea; sogg. = L’Aurora Postera = avverbio = del giorno seguente lustrabat...dimoverat = da lustro, ind. Imperf. = illuminava – dimoverat da dimoveo, ind. Piuccheperfetto = aveva rimosso Phobea...lampade = metafora per designare il sole; terras = acc. Plur = le terre; lampade = abl sing. = con la lampada; Phobea = gen = di Febo polo = è preferito a caelum = moto da luogo = dal cielo umentem umbram = acc. Sing. = l’umida ombra 8. Cum...sororem = quand’ella, fuori di senno, così si rivolge alla fedele sorella. Cum = avverbio = quando sic = così adloquitur = ind. Pres. Pass. Da adloquor = si rivolge Male sana = qua male ha il valore di una negazione = fuori di senno unanimam sororem = acc. Sing = alla fedele sorella 9. «Anna….terrent! = «Anna, sorella mia, che brutte visioni mi atterriscono tenendomi nell’incertezza! Anna soror = vocativo = Anna, sorella mia quae = relativo = che me suspensam = loro mi atterriscono terrent = da terreo = tenendomi insomnia = nell’incertezza 10-11. Quis...armis! = Che ospite eccezionale è questo che è venuto nella nostra dimora; quanto è nobile all’aspetto, quanto è forte nel cuore e nelle armi! Quis...quem = poliptoto, i due pronomi hanno funzione esclamativa = che novos = arcaismo per novus = ospite eccezionale successit = perfetto da succedo = è venuto nostris sedibus = dativo dipendente da successit = nella nostra dimora quem...ferens = letteralmente ‘’quale presentandosi nell’aspetto’’ → quem dipende da ferens ed è predicativo di sese; ore è ablativo di limitazione forti pectore et armis = ablativi di qualità, che dipendono sempre dal precedente sese ferens. Pectore si riferisce al coraggio di Enea, armis al valore di guerriero = è forte nel cuore e nelle armi 12. Credo...deorum = Io credo davvero, e non è vano il mio credere, che sia di stirpe divina. Credo = pres. Ind. = credo equidem = cong. = davvero Nec vana fides = sottinteso est = non è vano il mio credere esse = sottinteso eum = che sia genus deorum = gen. = di stirpe divina 13-14. Degeneres...canebat! = La paura rivela gli animi ignobili. Ah, da quali destini egli è stato spinto! Quali guerre compiute raccontava! Timor = sogg = la paura Degeneres = qui va inteso nel senso di animi ‘’di origine non nobile’’, in antitesi con il precedente genus...deorum = gli animi (animos) ignobili arguit = presente = rivela Heu = ah! quibus fatis = abl = da quali destini iactatus = sottinteso est = egli è stato spinto quae bella = abl = quali guerre exhausta = da exhaurio = compiute canebat = imperfetto = raccontava 15-17. Si...fefellit = Se non avessi nell’animo la decisione ferma e irremovibile di non volermi unire a nessuno con il vincolo matrimoniale, dopo che il primo amore mi ingannò e mi deluse con la morte. Si mihi non sederet = da sedeo, congiuntivo imperfetto = se non avessi animo = abl = nell’animo Fixum immotumque = la decisione ferma e irremovibile vellem = da volo, vis, volui, velle = non volermi ne cui me vinclo iugali = a nessuno con il vincolo matrimoniale postquam = dopo che primus amor = sogg = il primo amore decptam = sottinteso me = mi ingannò fefellit = sottinteso me, perfetto = mi deluse morte = abl = con la morte 18-19. si...culpae = Se non provassi disgusto per il talamo e le fiaccole nuziali, forse avrei potuto soggiacere a quest’unica colpa. 20-23. Anna...impulit = Anna, te lo confesso: dopo la morte del mio povero marito Sicheo e dopo che la casa fu insanguinata dal delitto di mio fratello, egli soltanto ha toccato i miei sensi e mi ha fatto vacillare l’animo. 24-27. Sed...resolvo = Ma prima vorrei che la terra profonda mi si aprisse davanti, o che il padre onnipotente mi spingesse con il suo fulmine alle ombre, le ombre del pallido Erebo, e alla notte profonda, prima che io ti violi, o Pudore, e infranga le tue leggi. 28-29. Ille...sepulcro» = Colui che per primo mi unì a sé, si è portato via tutto il mio amore; egli lo tenga con sé e lo conservi nella tomba». 30. Sic...obortis = Così detto, riempì la veste di lacrime dirotte. 54-55 His dictis...pudorem = Con queste parole incendiò il suo animo di smisurato amore, diede speranza alla mente incerta e ne vinse il ritegno. His dictis = abl plur. = con queste parole inpenso = avv. = a caro prezzo inflammavit...dedit...solvitque = perfetti = incendiò...diede… vinse animum = acc. = l’animo amore = abl = pieno di amore spem = acc = speranza exposcit = ind pres = (che) racconta 80-83 Post...incubat = Poi, quando si sono congedati e la luna, oscurandosi a sua volta, nasconde la sua luce, e le stelle tramontando invitano al sonno, da sola si affligge nel palazzo deserto e si distende sui letti abbandonati. Post = avverbio (=postea) = poi ubi digressi = sottinteso omnes sunt = quando si sono congedati lumen = sogg = la luna obscura cadentia = abl ass = oscurandosi a sua volta sidera somnos = invitano al sonno sola domo...vacua = l’idea della solitudine pervade tutto il verso, riferita come è sia a Didone che alla casa vuota; domo...vacua è ablativo di stato in luogo = da sola nel palazzo maeret = ind pres = si affligge incubat = ind pres = si distende stratis relictis = si tratta dei letti tricliniari = sui letti abbandonati 83-85 Illum...amorem = Lei, lontana, ascolta e vede lui lontano; oppure tiene in grembo Ascanio, conquistata dalla somiglianza con il padre, per cercare di ingannare il suo indicibile amore. Illum = acc = lui absens absentem = absens è participio presente ‘’lontana’’ – absentem uguale ma riferito a lui ‘’lontano’’ audit videtque = ind pres = (lei) ascolta e vede aut = oppure gremio = abl = in grembo Ascanium = acc = Ascanio imagine capta = può essere un abl ass ma più facilmente capta è nominativo riferito al soggetto sottinteso Dido = conquistata dalla somiglianza genitoris = abl = con il padre si...possit = da possum; ind pres = per cercare fallere = infinito = di ingannare infandum amorem = acc = indicibile amore 86-88 Non...parant = Non si innalzano più le torri già iniziate; la gioventù non si esercita nelle armi, non allestisce porti o fortificazioni sicure per la guerra non...non = anafora = non...non coepta = ha valore temporale, ma contiene anche una sfumatura concessiva = iniziate adsurgunt = ind pres = si innalzano turres = acc plur = le torri inventus = sogg = la gioventù non exercet = ind pres = non si esercita arma = abl = nelle armi portusve = porti propugnacula = fortificazioni bello = dativo finale = per la guerra parant = ha come soggetto iuventus, che è un nome collettivo = allestisce 88-89 pendent...caelo = restano interrotti i lavori, le grandi mura minacciose e le impalcature che si innalzano fino al cielo. Pendent = ind pres = restano opera = acc plur = i lavori interrupta = interrotti minaeque murorum = letteralmente ‘’le minacce delle mura’’ ingentes = aggettivo = le grandi – riferito alle mura minacciose aequataque caelo = si innalzano fino al cielo machina = si noti l’uso del singolare per il plurale = le impalcature 90-92 Quam...dictis = Non appena la diletta consorte di Giove si accorse che ella era posseduta da un tale flagello, e che neanche l’onore tratteneva più la follia, allora la Saturnia si rivolge a Venere con queste parole. simul = non appena cara...coniux = sogg = la diletta consorte (intende Giunone) Iovis = gen = di Giove persensit = ind perfetto = si accorse che Quam = si riferisce a Didone = ella teneri = posseduta tali peste = abl = da un tale flagello nec famam = acc = ne l’onore obstare furori = infinito = tratteneva la follia Saturnia = sogg = la Saturnia adgreditur = equivale a adloquitur, cioè ‘’si rivolge’’ , ma nell’espressione è implicita una ostilità = si rivolge Venerem = acc = a Venere talibus dictis = abl plur = con tali parole 93-95 ‘’Egregiam...est = ‘’Tu e tuo figlio riportate proprio una gloria insigne e grandi trofei di vittoria, una grande e memorabile rinomanza, per il fatto che una sola donna è stata sopraffatta dall’inganno di due dèi. Tuque puerque tuus = sogg = tu e tuo figlio (intende Venere e Cupido) Egregiam = il temine è usato ironicamente = vero laude = una gloria insigne spolia = termine ricavato dal linguaggio militare, ove designa propriamente gli oggetti sottratti al nemico = sopraffatta ampla refertis = riportate grandi (ampla) magnum...nomen = dipende sempre da refertis = grande rinomanza e memorabile (memorabile) una...duorum = si notino l’antitesi, il chiasmo e l’allitterazione della d = una...di due dei (divom) divom = genitivo plurale arcaico per divorum (deorum) si = più che ipotetico, qui ha valore causale-esplicativo 96-97 Nec...altae = Non mi sfugge di certo che tu, temendo le nostre mura, hai avuto in sospetto le dimore dell’alta Cartagine. Nec me = non a me adeo = ha funzione rafforzativa del pronome me fallit = pres = mi sfugge te = che tu veritam...suspectas habuisse = costruzione ridondante, considerato anche che i due verbi reggono due oggetti (moenia...domos) totalmente omologhi sul piano semantico = hai avuto in sospetto moenia nostra = acc = le nostre mura domos = acc plur = le dimore Karthaginis altae = gen = dell’alta Cartagine 98-100 Sed..exercemus? = Ma quale sarà il temine, o dove andremo a finire con una sì grande contesa? Perché non concludiamo piuttosto una pace stabile e delle legittime nozze? Sed = ma quis = relativo = quale erit = futuro = sarà modus = sottinteso inimicitiarum = il termine aut = o quo nunc = quo ha sottinteso tendis o tendimus = dove ora certamine tanto = abl = con una grande contesa quin = perché quin...exercemus = la congiunzione, con l’indicativo o l’imperativo, forma un costrutto tipico del linguaggio familiare e sottintende un’idea di impazienza, come talvolta il nostro ‘’perché non…?’’ = Perché non concludiamo potius...pactosque = si notino l’allitterazione = piuttosto una pace stabile (pacem aeternam) e delle legittime nozze (pactos hymenaeos) 100-101 Habes...furorem = Hai ciò che hai desiderato con tutta l’anima: Didone arde l’amore e ha assorbito fin nelle ossa la passione. Habes = ind pres = tu hai tota quod mente petisti = ciò che hai desiderato (petisti) con tutta l’anima (mente) Dido = soggetto = Didone ardet = pres = arde ardet amans = ardet amore = arde l’amore (acc= traxit = perfetto = ha assorbito per ossa = per + abl = fin nelle ossa furorem = acc = la passione 102-104 Communem...dectrae = Dunque governiamo in comune questo popolo, e con pari autorità; sia concesso a (Didone) di sottostare a un marito frigio e di affidare alla tua mano i Tirii in qualità di dote.’’ Ergo = dunque Communem = come predicativo di populum può essere reso con un avverbio = in comune regamus = ind pres = governiamo hunc = questo populum = acc = popolo paribus = abl = con pari autorità auspiciis = termine metaforico tratto dal linguaggio militare = ? liceat = sottinteso ei (Didoni) = sia concesso (a Didone) servire = equivale a nubere, ma ha una connotazione dispregiativa = di sottostare marito Phrygio = abl = ad un marito frigio permittere = infinito = di affidare tuae dextrae = dat = alla tua mano Tyrios = acc plur = i Tirii dotalis = abl = in qualità di dote 105-107 Olli…Venus = A lei – si accorse infatti che aveva parlato con intenzione ingannevole, per deviare sulle coste libiche il regno d’Italia – così di rimando Venere iniziò a rispondere. Olli = forma arcaica per illi = A lei Sensit = perfetto = si accorse Enim = infatti locutam = sottinteso esse Iunonem = che (quo) aveva parlato Simulata mente = abl = con intenzione ingannevole Averteret = da averto, congiuntivo imperfetto = per deviare Lybycas…Oras = sottinteso ad + acc, moto a luogo = sulle coste libiche Regnum = acc = il regno Italiae = gen = d’Italia Sic = così Contra = di rimando Venus = sogg = Venere Est ingressa = iniziò a rispondere 107-109 ‘’Quis talia…sequatur = ‘’Chi, dissennato, respingerebbe tali proposte o preferirebbe mettersi in lotta contro di te? Purché la buona sorte assecondi ciò che tu dici, una volta realizzato. Quis = chi Demens = participio = dissennato Talia = ? Abnuat = congiuntivo potenziale = respingerebbe Aut = oppure tecum = ? Malit = congiuntivo potenziale da malo, ind pres = preferirebbe Contendere bello = infinito = mettersi in lotta (bellum è ablativo strumentale) Tecum = contro di te Si modo = introduce una proposizione con valore restrittivo o desiderativo, e corrisponde all’italiano ‘’purché’’ ‘’a condizione che’’, con il congiuntivo è d’uso soprattutto poetico = purché Fortuna = sogg = la fortuna Factum = participio congiunto a quod memoras e corrispondente a una proposizione temporale = assecondi quello che hai detto Quod = ciò (che tu dici) Sequatur = deponente da sequor = realizzato 110-112 Sed…iungi = Ma io sono in dubbio, a motivo dei fati, se Giove consenta che i Tirii e i profughi troiani abbiano un’unica città, o approvi che si fondano i popoli e che si stringano patti. Sed = ma Feror = qua il significato del verbo si avvicina al verbo sum = io sono in dubbio (incerta) Fatis = ablativo di causa = a motivo dei fati si = se Iuppiter = sogg = giovedì Velit = congiuntivo presente = consenta Troiaque profectis = letteralmente ‘’colore che partirono da Troia’’ (ablativo di moto da luogo). E’ dativo di possesso, come il precedente Tyriis = i profughi troiani Esse = congiuntivo = abbiano Unam urbem = acc = un’unica città Aut = ha funzione copulativa, non disgiuntiva = o Probet = congiuntivo = approvi che Miscerive = infinito = si fondino Populos = i popoli Iungi foedera = che si stringano patti 113-114 Tu…sequar = Tu sei la sua sposa, a te è concesso di sedurne l’animo con le preghiere. Vai avanti; io ti seguirò. Tu = sogg = tu Coniux = sottinteso Iovis es = sei la sua sposa (di Giove) Tibi = dat = a te Fas = ind pres da factus est passive = è concesso Temptare = infinito = di sedurne Aurea purpuream = sogg = una fibbia d’oro Subnectit = ind pres = le allaccia Vestem fibula = acc = la veste purpurea 140-142 Nec…iungit = Si avanzano anche i compagni troiani e Iulo felice. Enea stesso, bellissimo in mezzo a tutti gli altri, le si unisce come compagno e riunisce le schiere. Nec non et = sarebbe et etiam = anche Comites Phrygii et laetus Iulus = sogg = i compagni troiani e Iulo felice Incedunt = ind pres = avanzano Ipse Aeneas = sogg = Enea stesso Pulcherrimus = superlativo = bellissimo Ante alios omnis = in mezzo a tutti gli altri Infert se = ind pres = le si unisce Socium = come compagno Iungit = ind pres = riunisce Agmina = acc = le schiere 143-146 Qualis…Agathyrsi = Come quando Apollo abbandona la Licia invernale e le correnti dello Xanto e torna a rivedere la materna Delo, allora rinnova le danze, e misti intorno agli altari si agitano i Cretesi, i Driopi e i tatuati Agatirsi. Qualis uni = come quando Apollo = sogg = Apollo Deserit = ind pres = abbandona Hibernam Lyciam Xanthique fluenta = acc = la Licia invernale e le correnti dello Xanto (gen) Invisit = ind pres = torna a rivedere Maternam Delum = acc = la materna Delo Instaurat choros = ind pres e acc plur = rinnova le danze Mixti altaria circum = misti intorno agli altari Fremunt = ind pres = si agitano Cretes Dryopes Pictique Agathyrsi = acc = I Cretesi, I Driopi e I tatuati Agatirsi 147-149 ipse…umeris = egli avanza per i gioghi del Cinto, e con pieghevole fronda stringe la chioma fluente acconciandola, e l’annoda con l’oro, mentre i dardi gli risuonano sulle spalle. Ipse = inteso Apollo = egli Graditur = ind pres deponente = Avanza Iugis = abl = per I gioghi del Cinto (Cynthi è gen) Molli fronde = abl = con pieghevole fronda Premit = ind pres = stringe Crinem fluentem = acc = La chioma fluente Fingens = aggettivo part pres = acconciandola Implicat = ind pres = annoda Auro = abl = con l’oro Tela sonant umeris = mentre i dardi (tela) gli risuonano sulle spalle (umeris) 149-150 haut…ore = non meno risoluto di lui procedeva Enea; altrettanta bellezza risplende sul suo nobile volto. Haut…segnior = letteralmente = non più lento = non meno risoluto Illo = gen = di lui Ibat = ind pres = procedeva Aeneas = acc = Enea Tantum = nel significato di ‘’altrettanto’’ = altrettanta Enitet = ind pres = risplende Decus = bellezza Egregio ore = abl = sul suo nobile volto 151-153 Postquam…iugis = Dopo che arrivarono sugli alti monti e agli impervi covili, ecco che le capre selvatiche, cacciate dalla vetta di una rupe, si precipitarono giù dalle balze. Postquam = Dopo che Ventum = sottinteso est, impersonale = arrivarono In montis altos = montis dovrebbe essere montes - accusativo = sugli alti monti Invia lustra = abl = agli impervi covili Ecce = ecco Caprae ferae = sogg = le capre selvatiche Deiectae = può intendersi come passivo = cacciate Saxi vertice = saxi è ‘’di una rupe’’ vertice ‘’dalla vetta’’ = dalla vetta di una rupe Decurrere = perfetto contratto per decurrerunt = si precipitarono Iugis = giù dalle balze 153-155 alia…relinquont = Dall’altra parte i cervi attraversano di corsa le aperte pianure, e nella fuga si uniscono in branchi sollevando polvere, e lasciano i monti. Alia de parte = dalla giogaia opposta a quella dalla quale sono discese le capre selvatiche = dall’altra parte Cervi = sogg = i cervi Transmittunt = ind pres = attraversano Patentis = aggettivo participio presente = Le aperte pianure (campos = acc) Cursu = abl = di corsa Agmina = abl = in branchi Fuga = ablativo, forse con valore strumentale = nella fuga Glomerant = ind pres = si uniscono Relinquont = ind pres = forma arcaica per relinquunt = lasciano Montis = acc = i monti Pulverulenta = sollevando polvere 156-157 At…illos = Ma il fanciullo Ascanio, in mezzo alle valli, gode del suo focoso destriero, e sorpassa al galoppo ora gli uni, ora gli altri. Puer Ascanius = sogg = il fanciullino Ascanio Mediis in vallibus = abl = in mezzo alle valli Gaudet = ind pres = gode Acri equo = gen = del focoso destriero Iam…illos = sorpassa al galoppo ora gli uni ora gli altri 158-159 spumantemque…leonem = e desidera in cuor suo che, tra le bestie innocue, gli venga incontro uno schiumoso cinghiale, o che un fulvo leone discenda dal monte. Spumantem = agg part pres = schiumoso Inter Pecora = tra le bestie Dari = sibi offerri = gli venga Inertia = cinghiale Votis = letteralmente ‘’ con le preghiere’’ Optat = gli venga incontro Aprum aut fulvom = Descendere = discenda dal monte (monte) leone (leonem acc) 160-161 Interea…nimbus = Frattanto il cielo comincia a essere sconvolto da un grande rimbombo, segue un acquazzone misto a grandine. Interea = frattanto Caelum = sogg = il cielo Incipit = ind pres = comincia Misceri = infinito passivo = ad essere sconvolto Magno…murmure = ablativo = da un grande rimbombo Insequitur = ind pres pass = segue Commixta…nimbus = un acquazzone misto Grandine = a grandine 162-164 et…amnes = allora sia i compagni tirii, sia i giovani troiani e il dardanide nipote di Venere, spargendosi da ogni parte per i campi, cercano atterriti vari rifugi; torrenti scendono giù dai monti. Tyrii comites, iuventus Troiana, Dardanius nepos Veneris (quest’ultimo è genitivo) = sogg = i compagni tirii, i giovani troiani e il dardanide nipote di Venere Petiere = petiverunt, è un perfetto logico che indica azione rapida e improvvisa = spargendosi Passim = avverbio = da ogni parte Per agros = per + acc = per i campi Metu = ablativo di causa = atterriti Tecta = nel senso di ‘’rifugi’’ Amnes = sogg plur = torrenti Ruunt = ind pres = scendono giù De montibus = de + abl = dai monti 165-166 Speluncam..deveniunt = Didone e il capo troiano si ritrovano nella medesima grotta. Dido dux Troianus = sogg = Didone e il capo troiano Deveniunt = ind pres = si ritrovano Eandem speluncam = acc = nella medesima grotta 166-168 Prima…Nymphae = Per prima la Terra e la pronuba Giunone danno il segnale; rifulsero le folgori e il cielo fu testimone delle nozze, e dalle più alte cime ulularono le Ninfe. Prima = per prima Tellus et pronuba Iuno = sogg = La Terra e la pronuba Giunone Dant = ind pres = danno Signum = acc = il segnale Fulsere = infinito = rifulsero Ignes = acc = i lampi = le folgori Conscius aether = fu testimone Conubiis = delle nozze Vertice summo = abl = dalle più alte cime Ulularunt = ind pres = ulularono Nymphae = le Nienfe 169-170 Ille…fuit = quel giorno fu il primo della rovina e per primo fu causa di sciagure. Ille dies = sogg = quel giorno Primus fuit = fu il primo Malorum = gen plur = delle sciagure Primus fuit = ripreso Causa = la causa 170-172 Neque…culpam = Didone non si cura né delle apparenze né del suo buon nome, e ormai non aspira più ad un amore nascosto; lo chiama matrimonio e con questa parola copre la sua colpa. Dido = Sogg = Didone Enim = infatti Neque movetur = letteralmente ‘’è agitata’’ ‘’è resa ansiosa’’, con valore traslato = non si cura Specie favame = ? Neque meditatur = ind pres pass = non aspira più Furtivom = arcaismo per furtivum = correlato ad amorem = amore nascosto Coniugium...culpam =termini antitetici, evidenziati mediante la collocazione all’inizio e alla fine del verso = matrimonio e colpa Vocat = ind pres = lo chiama Coniugium = acc = matrimonio Hoc nomine = ablativo = e con questa parola Praetexit = ind pres = copre Culpam = la (sua) colpa 173-174 Extempio…ullum = Subito la Fama si sparge per le grandi città della Libia, la Fama, un malanno di cui non esiste altro più rapido. Extemplo = subito Fama = sogg = la Fama It = ind pres da eo = si sparge Per urbes magnas = per + acc = per le grandi città Libyae = gen = della Libia Fama = sogg = la Fama Malum = acc = un malanno Quo = secondo termine di paragone, riferito a malum = di cui Non ullum = non Aliut = grafia arcaica per aliud Velocius = più rapido 175-177 Mobilitate…condit = il suo vigore è nel movimento, e avanzando acquista forza; dapprima è piccola per paura, poi si innalza nell’aria, cammina sulla terra e nasconde la testa fra le nuvole. Viris = sogg = il (suo) vigore Viget = ind pres = si trova Mobilitate = abl = nel movimento eundo = gerundio strumentale = avanzando adquirit = ind pres = acquista (la forza) primo = avverbio = dapprima parva = sottinteso est = è piccola metu = abl = per paura mox = poi sese attollit = ind pres = si innalza Aeternas = acc = eterna Divom = arcaismo per divorum (=deorum); gen plur = degli dei 201-202 pecudumque…sertis = il suolo era grasso del sangue delle vittime e le soglie erano fiorenti di ghirlande variopinte. Solum…limina = alcuni studiosi intendono questi sostantivi come accusativi dipendenti da sacraverat, ma meglio considerarle come nominativi, soggetti dei verbi erat e erant sottintesi = il suolo e le soglie Pecudum = delle vittime Cruore = abl = del sangue Pingue = abl = grasso Florentia = acc = fiorenti Sertis variis = abl = di ghirlande variopinte 203-205 Isque….supinis = Si dice che costui, con la mente sconvolta e sdegnato dalla spiacevole notizia, davanti agli altari e in mezzo alle statue degli déi abbia pregato molto Giove, supplice, con le mani alzate. Dicitur = si dice che Is = costui Amens animi = letteralmente ‘’pazzo nell’animo’’ = con la mente sconvolta Accensus = sostantivo = sdegnato Rumore amaro = abl = dalla spiacevole notizia Ante = davanti agli altari (aras) Media inter numina = in mezzo alle statue degli dei (divom) Orasse = ? = abbia pregato Iovem = acc = Giove Supplex = supplice Manibus supinis = abl = con le mani alzate 206-208 Iuppiter….haec? = O Giove onnipotente, in onore del quale ora il popolo mauritano, dopo aver banchettato su giacigli ricamati, versa l’offerta di Bacco, tu vedi queste cose? Iuppiter omnipotens = vocativo = O Giove onnipotente Nunc = ora Gens Maurusia = sogg = il popolo mauritano Pictis toris = abl = su giacigli ricamati Epulata = agg part perf, da epulor = aver banchettato Libat = pres = versa Honorem = acc = l’offerta Lenaeum = gen = di Leneo (Bacco) Aspicis haec = tu vedi queste cose? 208-210 an…miscent? = oppure è inutile il terrore che abbiamo di te, o padre, quando scagli i fulmini, e cieche folgori tra le nuvole atterriscono gli animi e producono vani rimbombi? An = particella = oppure Nequiquam horremus te = è inutile il terrore che abbiamo di te Torques = verbo tipico del linguaggio militare, ove indica il lancio delle armi di getto = scagli Fulmina = i fulmini Genitor = vocativo = o padre Caeci ignes = cieche folgori In nubilus = abl = tra le nuvole Terrificant = pres = atterriscono Animos = acc = gli animi Miscent = pres = producono Inania murmura = acc = vani rimbombi 211-214 femina…recepit = La donna che vagabonda nei nostri territori, ha fondato a pagamento un’esigua città, alla quale io ho dato una terra da arare e la signoria di quel luogo, ha rifiutato le nozze con me e ha accolto Enea come un padrone nel suo regno. Femina = sogg in modo dispregiativo = la donna Quae = che Errans = participio = vagabonda In nostris finibus = abl = nei nostri territori Posuit = perfetto = ha fondato Pretio = dat = a pagamento Exiguam urbem = acc = un’esigua città Cui = dat = alla quale Dedimus = pluralia maiestatis = io ho dato Arandum litus = una terra (acc) da arare (litus) Loci leges = la signoria di quel luogo Reppulit = perfetto = ha rifiutato Conubia nostra = acc = le nozze con me (abl) Recepit = perfetto = ha accolto Aenean = acc = Enea Dominum = acc = come padrone In regna = abl = nel (suo) regno 215-217 Et…potitur = E adesso quel Paride, con il suo seguito di mezzi uomini, stretto dalla mitra meonia nel mento e nella chioma stillante, si gode il suo furto. Et nunc = e adesso Ille Paris = sogg = quel Paride Cum semviro comitatu = abl, c. di compagnia = con il suo seguito di mezzi uomini Subnixus Meonia = stretto dalla mitra meonia (era un copricapo orientale che fasciava anche le tempie e le guance e veniva formato sotto il mento) Mentum…crinem = accusativi alla greca = nel mento e nella chioma stillante (madentem – sottinteso unguentis, ‘’di profumi’’) Potitur = ind pres pass = si gode Rapto = è neutro generico (‘’la cosa rubata’’) = il suo furto 217-218 nos…inanem = e sì che noi portiamo offerte ai tuoi templi e alimentiamo una fama inconsistente. Nos = sogg = noi Ferimus = da fero, pres = portiamo Munera = acc = offerte Tuis templis = dat = ai tuoi templi Quippe = conferisce una connotazione ironica e sarcastica, rafforzata dalla pronunciata allitterazione ferimus famamque fovemus Fovemus = pres = alimentiamo Famamque…inanem = la fame della potenza di Giove = una fama inconsistente 219-221 Talibus…amantis = Mentre pregava con queste parole e toccava l’altare, lo udì l’onnipotente e volse gli occhi alle mura della reggia e agli amanti dimentichi di una gloria migliore. Orantem = agg part pres = pregava Talibus dictis = abl plur = con queste parole Tenentem aras = aggettivo participio presente da teneo – acc plur = toccava l’altare Audiit = perfetto da audio = lo udì Omnipotens = è Giove = l’onnipotente Torsit = perfetto = volse Oculos = acc plur = gli occhi Ad moenia regia = ad + abl = alle mura della reggia Amantis = agg participio presente = agli amanti Oblitos = agg part perfetto da oblino = dimentichi Famae melioris = gen = di una gloria migliore 222 Tum…mandat = Allora così parla a Mercurio e gli dà tali ordini. Tum = allora Sic = così Adloquitur = ind pres pass = parla Mercurium = a Mercurio Mandat = ind pres = glid à Talia = acc = tali (ordini) 223-226 Vade…auras = Orsù, vai, o figlio, chiama gli zefiri e scendi volando, e al capo Dardanide, che ora indugia nella tiria Cartagine e non bada alle città assegnategli dai fati, rivolgiti e veloce riferisci i miei ordini attraverso il cielo. Vade = imperativo = vai Age = da ago è imperativo = orsù Nate = vocativo = o figlio Voca = imperativo = chiama Zephyros = acc = gli zefiri Labere = infinito, qua reso come = scendi Pinnis = letteralmente ‘’con le ali’’ = volando Dardanium ducem = acc = al capo Dardanide Qui = che Nunc = ora Exspectat = ind pres = indugia Tyria Karthagine = stato in luogo, abl = nella tiria Cartagine Non respicit = ind pres = non bada Urbes = abl = alle città Datas = aggettivo participio perfetto = date Fatis = abl = dai fati Adloquere = ha come oggetto Dardaniumque ducem = rivolgiti Defer = il prefisso del verbo implica il movimento dall’alto in basso, qual è quello che compirà Mercurio = riferisci Celeris = sarebbe celeres, aggettivo, qua è concordato con auras = veloce Mea dicta = i miei ordini Per auras = abl = attraverso il cielo 227-228 Non…armis = Non così lo promise a noi la sua bellissima madre, e non per questo l’ha salvato due volte dalle armi dei Greci. Non Promisit = perfetto = non lo (illum) promise Nobis = dat = a noi Genetrix pulcherrima = sogg = la bellissima madre Ideo = avv = non per questo motivo Vindicat = ind pres = l’ha salvato Bis = per due volte Armis = abl = dale armi Graium = gen = dei Greci 229-231 sed…orbem = ma (promise) che sarebbe stato in grado di governare l’Italia feconda di popoli dominatori e fremente di guerra, di propagare la stirpe discesa dal nobile sangue di Teucro e di sottomettere il mondo intero alle sue leggi. Sed = ma Fore = sottinteso illum e dipende da promisit = sarebbe stato Qui = introduce una relativa impropria con valore consecutivo = che Regeret = congiuntivo imperfetto = di governare Italiam = acc = l’Italia Gravidam…frementem = feconda di popoli (imperiis) dominatori e fremente di guerra (bello) Proderet = congiuntivo imperfetto = di propagare Genus = acc = la stirpe Alto…Teucri = discesa dal nobile sangue (a sanguine) di Teucro (Teucri = gen) Mitteret = cong imperf = di sottomettere Orbem totum = acc = il mondo intero Sub leges = abl = alle sue leggi 232-234 Si…arces? = Se non lo accende la gloria di così grandi imprese e non affronta di persona l’impegno per il proprio prestigio, vuole forse togliere ad Ascanio, lui che è padre, le rocche romane? Si nulla accendit = sottinteso eum e nulla starebbe per non = se non lo accende Gloria = la gloria Tantarum rerum = gen = di così grandi imprese Super = regge l’ablativo sua…laude = non affronta labore = l’impegno Sua molitur laude = abl = per il proprio prestigio Invidet = ind pres = vuole togliere Ascanione = ad Ascanio Pater = specifica = lui che è padre Romanas arces = acc = le rocche romane 235-236 quid…arva? = Che cosa progetta? O con quale speranza si trattiene tra gente nemica e non si dà pensiero della discendenza Ausonia e dei campi di Lavinio? Quid struit = pres = cosa progetta Moratur =ind pres pass = si trattiene Aut qua spe = abl = o con quale speranza Inimica in gente = abl = tra gente nemica Nec = non Respicit = ind pres = dà pensiero Prolem Ausonia = acc = della discendenza Ausonia Arva Lavinia = dei campi di Lavinio 237 naviget…esto = Navighi! Questo è l’essenziale, questo sia il nostro messaggio. Naviget = congiuntivo esortativo = navighi Haec = sogg = questo Est summa = è l’essenziale Hic = sogg = questo Esto = imperativo = sia Fulva Iaspide = grecismo = di fulvo diaspro Iaena = acc = mantello di porpora tiria (murice Tyrio) Ardebat = imperfetto = fiammeggiava Demissa ex umeris = scendendogli dalle spalle Munera = plurale, perché riferito sia alla spada che al mantello Dives quae munera Dido = doni che gli aveva fatto la ricca Didone Tenui…auro = letteralmente ‘’aveva diviso i tessuti con oro sottile’’, li aveva cioè decorati trapuntandoli con sottili fili d’oro = aveva trapuntato il tessuto con sottili fili d’oro 265-267 Continuo…tuarum? = subito lo assale: ‘’Tu ora getti le fondamenta dell’alta Cartagine e costruisci una bella città, tu schiavo della moglie, dimentico ahimè del regno e degli interessi tuoi? Continuo = subito Invadit = pres = lo assale Tu = sogg = tu Nunc = ora Exstruis = ind pres = getti Fundamenta = acc = le fondamenta Altae Karthaginis = gen = dell’alta Cartagine Pulchram urbem = acc = una bella città Uxorius = sarebbe ‘’schiavo della moglie’’ Heu regni rerum oblite (voc di oblitus) tuarum = dimentico ahimè (heu) del regno (regni) e degli interessi tuoi (tuarum) 268-270 ipse…auras = il re degli dei in persona mi manda a te dal luminoso Olimpo, lui che con la sua autorità muove il cielo e la terra; egli stesso mi comanda di portare questi ordini veloce attraverso il cielo. Regnator = sogg = il re Deum = gen = degli dei Demittit = pres = mi manda a te (tibi) Claro Olympo = abl = dal luminoso Olimpo Numine = abl e si riferisce al cenno del capo = con la sua autorità Torquet = pres = muove Caelum et terras = acc = il cielo e la terra Ipse = sogg = egli stesso Iubet = pres = mi comanda Ferre = infinito = di portare Haec mandata = acc = questi ordini Celeris = veloce Per auras = per + acc = attraverso il cielo 271 Quid…terris? Che cosa progetti? O con quale speranza perdi il tuo tempo nelle terre libiche? Quid struis? = ind pres = tu che cosa (quid) progetti? Aut = o Qua spe = abl = con quale speranza Teris = pres = perdi il tuo tempo Terris Libycis = abl = nelle terre libiche 272-276 si…debetur = Se non ti sprona la gloria di così grandi imprese, e non vuoi affrontare di persona l’impegno per il tuo prestigio, datti pensiero almeno di Ascanio che cresce e delle speranze in Iulo tuo erede, a cui spettano il regno d’Italia e la terra romana. Si te nulla movet glora = se non ti sprona la gloria Tantarum rerum = di così grandi imprese Nec = e non (vuoi affrontare= Laborem = acc = l’impegno Moliris = gen = di persona Laude = abl = per il tuo (tua) prestigio Respice = imperativo = datti pensiero Ascanium = gen = di Ascanio Surgentem = da surgo, agg part perf = che cresce Spes = sogg = delle speranze Iuli = abl = in Iulo Heredis = tuo erede Debetur = ind pres pass = a cui spettano Regnum Italiae Romanaque tellus = acc e gen = il regno d’Italia e la terra romana 276…278 Tali…auram = Il Cillenio, dopo aver parlato con tali parole, abbandonò l’aspetto mortale in mezzo al discorso, e si dileguò lontano dalla vista, nell’aria leggera. Cyllenius = sogg = il Cillenio Ore locutus mortalis tali = dove aver parlato con tali parole ? Reliquit = perf = abbandonò Visus = l’aspetto mortale Medio sermone = abl = in mezzo al discorso Evanuit = perf = si dileguò Procul = va unito a ex oculis = lontano dalla vista (ex oculis) In tenuem auram = in + acc = nell’aria leggera 279-280 At…haesit = Ma Enea restò senza parole, sconvolto a quella vista; i capelli gli si drizzarono per l’orrore e la voce gli si fermò nella gola. Vero = rafforzativo di at = ma senza Aeneas = sogg = Enea Obmutuit = perfetto = restò senza parole Amens = part pres = sconvolto Aspectu = abl = a quella vista Comae = sogg = i capelli Arrectae = sottinteso sunt = si drizzarono Horrore = abl = per l’orrore Vox = sogg = la voce Haesit = perf = gli si fermò Faucibus = abl = nelle fauci – nella gola 281-282 Ardet…deorum = Brucia dalla voglia di andarsene e di lasciare quelle amabili terre, sbigottito da un così autorevole avviso e dal comando divino. Ardet abire = costruzione poetica di ardeo con l’infinito = brucia dalla voglia di andarsene Relinquere = inf = e di lasciare Terras dulcis = quelle amabili terre Attonitus = aggettivo = sbigottito Tanto = da un così Imperio monitu = abl = autorevole avviso Deorum = si riferisce a imperio; gen = degli dei 283-284 Heu…sumat? = Ahimè, che devo fare? Con quel discorso ora si azzarderà a blandire la regina furibonda? Con quali parole deve cominciare? Heu = indica la partecipazione emotiva del poeta alle vicende narrate = ahimè Quid agat? = congiuntivo dubitativo, come anche deat e sumat = che devo fare? Quo adfatu = abl = con quel discorso Nunc = ora Audeat = futuro = si azzarderà Ambire = infinito = a blandire Reginam furentem = acc = la regina furibonda Quae = abl = con quali parole Prima exordia sumat = deve cominciare 285-286 atque…versat = E rivolge ora da una parte, ora dall’altra il pensiero veloce, lo trascina in varie direzioni e lo volge a ogni proposito. Nunc huc…illuc = anafora e annominazione = ora da una parte, ora dall’altra Dividit = pres = rivolge Animum celerem = acc = il pensiero veloce Rapit = pres = lo trascina In partis varias = abl = in varie direzioni Versat = pres = lo volge Per omnia = abl = a ogni proposito 287-291 Haec…dissimulent = A lui che era incerto questa sembrò la decisione migliore: chiama Mnesteo e Segesto e il forte Seresto e ordina che preparino in silenzio la glotta, radunino i compagni sulla spiaggia, preparino l’attrezzatura e tengano nascosto il motivo di queste innovazioni. Haec = sogg = questa Alternanti = sottinteso ei = a lui che era incerto Visa est = sembrò Sententia potior = acc = la decisione migliore Vocat = pres = chiama Mnesthea Sergestumque fortemque Serestum = acc = Mnesteo e Segesto e il forte Seresto Aptent...cogant…parent…dissimulent = che preparino, che radunino, che preparino, che tengano Taciti = abl = in silenzio Classem…socios…arma = la flotta, i compagni sulla spiaggia (ad litora), l’attrezzatura Rebus novandis = gerundivo dativo con valore finale in luogo del genitivo, di uso più comune = di queste innovazioni Sit causa = congiuntivo = tengano nascosto 291-294 sese…modus = egli nel frattempo, dato che la buona Didone è ignara e non sospetta che un amore così grande si possa infrangere, tenterà di avvicinarla, scegliendo quale sia il momento più adatto per parlarle e quale sia la maniera più consona alle circostanze. Sese interea = egli nel frattempo Quando = ha valore causale = dato che Optima Dido = optima è attributo; sogg = la buona Didone Nesciat = pres = è ignara Non speret = nel senso di metuat, exspectet = non sospetta che Tantos amores = acc = un amore così grande Rumpi = si possa infrangere Temptaturum = sottinteso esse, il cui soggetto è sese = tenterà Aditus = sarebbero le vie = di avvicinarla Quae = quale Tempora Mollissima fandi = il momento Dexter = adatto Quis = quale (sia) Rebus = dat = alle circostanze Modus = sottinteso sit loquendi = la maniera più consona 294-295 Ocius…facessunt = Subito tutti obbediscono felici al comando ed eseguono gli ordini. Ocius = avverbio comparativo con valore di positivo = subito Omnes = sogg = tutti Parent = pres = obbediscono Laeti = felici Imperio = dat = al comando Facessunt = pres = ed eseguono Iussa = acc = gli ordini 296-298 At…timens = Ma la regina intuì l’inganno (chi potrebbe ingannare un’amante?) e per prima indovinò le mosse future, lei che temeva tutto, anche ciò che è innocuo. At = ma Regina = sogg = la regina Praesensit = perfetto = intuì Dolos = acc = l’inganno Quis = chi Possit = congiuntivo = potrebbe Fallere = infinito = ingannare Amantem = acc = un’amante Prima = abl = per prima Excepit = perfetto = indovinò Motus futuros = acc = le mosse future Omnia…timens = se tuta è neutro plurale riferito a omnia, la frase può intendersi o che Didone temeva ogni cosa, anche ciò che è sicuro, privo di pericolo, oppure che ‘’essa tutto temeva, appunto perché tutto appariva sicuro = lei che temeva tutto 298-299 Eadem…parari = A lei già furiosa l’empia Fama riferì le stesse cose, che si stava allestendo la flotta e ci si preparava a salpare. Impia Fama = soggetto = empia Fama Detulit = perfetto = riferì Furenti = riferito alla regina = a lei già furiosa Eadem =acc neutro plurale dipendente da detulit, da intendere nel senso che la Fama riferì a Didone le medesime cose che ella già da sé aveva intuito = le stesse cose Armari…parari = due infiniti = che si stava allestendo… e si preparava a salpare (cursum) Classem = acc = la flotta 300-303 Saevit…Cithaeron = infuria con l’animo smarrito e agitata impazza per l’intera città, come una Baccante eccitata dal movimento dei sacri arredi, quando, udito il grido di Bacco, le feste triennali la stimolano e la chiama con i suoi clamori il notturno Citerone. 325-326 Quid…Iarbas? = Che cosa aspetti? Forse che mio fratello Pigmalione distrugga le mie mura, o che il getulo Iarba mi porti via prigioniera? quid moror = sottinteso in vita, intendendo così che Didone esprima anche qui, come ha già fatto, il proposito di morire, in luogo di condurre una vita ormai inutile = cosa aspetti? An = forse Mea Pygmalion frater = sogg = mio fratello Pigmalione Destruat = pres = distrugga Mea moenia = le mie mura Aut = o Gaetulus Iarbas = sogg = il Getulo Iarba Ducat = ind pres = mi porti Captam = da capio, agg part perf = prigioniera 327-330 saltem…viderer = se almeno avessi avuto un figlio da te prima della tua partenza, se giocasse con me nel palazzo un piccolo Enea che per lo meno richiamasse il tuo volto, certamente non mi sentirei del tutto ingannata e abbandonata. Qua…suboles = letteralmente ‘’qualche discendenza’’ Saltem = Suscepta = il verbo allude all’uso romano di ‘’sollevare da terra’’ (suscipere) i neonati, riconoscendone in tal modo la paternità, ma qui è più generico e significa ‘’concepire’’ ‘’generare’’ Mihi = piò essere un dativo etico, oppure un dativus commodi = con me Parvulus…Aeneas = abbiamo un diminutivo = un piccolo Enea Aula = ablativo locativo con ellissi di in Tamen = sottintende una protasi ipotetica con valore concessivo, come etiamsi tu abesses, ‘’anche se tu fossi assente’’ Viderer = sottinteso mihi = mi sentirei 331-332 Dixerat…premebat = Così disse. Egli teneva gli occhi fissi per il comando di Giove e con grande sforzo nascondeva nel cuore l’affanno. Dixerat = piuccheperfetto = disse così Ille = sogg = egli Tenebat = imperfetto = teneva Immota lumina = lumina letteralmente significa ‘’i lumi’’ gli occhi fissi Monitis = abl di causa = per il comando Iovis = gen = di giovedì Obnixus…premebat = nascondeva (premebat = imperfetto) con grande sforzo (curam) nel cuore (cor cordis) l’affanno (curam) 333-336 Tandem…artus = Alla fine risponde brevemente: ‘’Io non negherò mai, o regina, che tu hai avuto nei miei confronti moltissimi meriti, che tu parlando potresti elencare, e non mi rincrescerà di ricordarmi di Elissa, finché avrò coscienza di me stesso e finché il soffio vitale reggerà queste mie membra. Tandem = alla fine Pauce = brevemente Refert = ind pres = risponde Ego = sogg = io Negabo = futuro = non negherò mai Regina = vocativo = o regina Plurima fando = abl = moltissimi meriti Quae te = che tu Vales = ind pres + infinito = essere capace = potresti Enumerare = infinito = elencare Nec pigebit = futuro = non mi rincrescerà Meminisse me = infinito = di ricordarmi Elissae = gen = di Elissa Dum = finché Memor = aggettivo; talvolta + genitivo = avrò coscienza Ipse mei = di me stesso Dum = finché Spiritus = sogg = il soffio vitale Regit = in dipendenza da dum ha valore continuativo; può pertanto corrispondere, in italiano, a un futuro = reggerà Hos artus = acc = queste (mie) membra 337-339 Pro…veni = Sulla questione parlerò brevemente. Io non volevo (non lo pensare neppure) tenerti nascosta con l’inganno questa mia partenza né mai ho messo innanzi fiaccole nunziali né ho stipulato simili patti. Pro…loquar = forma del linguaggio giuridico = sulla questione parlerò Pauca = brevemente Neque ego = io non Abscondere furto = infinito e furto con valore vicino a quello avverbiale = tenerti nascosta con l’inganno (furto) Ne finge = letteralmente ‘’non figurartelo’’, forma arcaica e popolare dell’imperativo negativo = non lo pensare neppure Hanc fugam = acc = questa partenza Nec = né Umquam = mai Coniugis…taedas = letteralmente ‘’le fiaccole di coniuge’’, le taedae sono le fiaccole che servivano per il corteo nuziale notturno Praetendi = indicativo perfetto = ho messo Haec in foedera veni = né ho stipulato simili patti In = con valore finale 340-344 Me…victis = se i destini mi permettessero di condurre la vita secondo il mio arbitrio e di risolvere a mio piacimento ciò che mi affligge, io anzitutto me ne starei nella città di Troia con le care reliquie dei miei, l’alto palazzo di Priamo starebbe in piedi e di mia mano avrei ricostruito per i vinti una nuova Pergamo. Si fata = sogg = se i destini Paterentur me = verbo transitivo III coniugazione in -io [forma passiva di patio] congiuntivo imperfetto III persona plurale da patio = mi permettessero Ducere = infinito = di condurre Vitam = acc = la vita meis…auspiciis et sponte mea = di mia volontà componere = infinito = di risolvere curas = sarebbero ‘’le sofferenze’’ = che mi affligge colerem = congiuntivo imperfetto = me ne starei primum = anzitutto urbem Troianam = acc = nella città di Troia dulcis reliquias = dulcis dovrebbe essere dulces; acc = con le care reliquie meorum = gen plur = dei miei tecta alta = sogg = l’alto palazzo Priami = gen = di Priamo Manerent = cong imperf = starebbe in piedi Recidiva = accusativo plurale, riferito a Pergama, vale letteralmente ‘’risorgente’’ Manu = ipse (‘’in persona’’) Pergama = propriamente ‘’la rocca di Troia’’ Posuissem = congiuntivo piuccheperfetto = avrei costruito Victis = sarebbero i vinti in guerra 345-347 Sed…est = Ma ora Apollo grineo e i responsi di Licia mi impongono di raggiungere la grande Italia; questo è l’amore, questa è la mia patria. Sed = ma Nunc = ora Apollo Gryneus = sogg = Apollo Grineo Sortes = sogg = i responsi Lyciae = gen = di Licia Iussere = iusserunt = mi impongono Capessere = infinito = di raggiungere Magnam Italiam = acc = la grande Italia Est = pres = è Hic amor = questo l’amore Haec patria = questa la patria 347-350 Si…regna = Se la rocca di Cartagine e la vista di una città libica attraggono te che sei fenicia, perché dunque vuoi impedire a noi teucri di stabilirci nella terra ausonia? Anche a noi è permesso di cercare regni stranieri. Si = se Arces = da arx, arcis = la rocca Karthaginis = gen = di Cartagine Aspectus = sogg = la vista Urbis Libycae = gen = di una città libica Detinet = pres = attraggono Te = te Phoenissam = inteso ‘’che sei fenicia’’ Tandem = dunque Quae = perché Invidia est = qui il verbo vale come ‘’impedire’’ Teucros = acc = a noi Teucri Considere = infinito = di stabilirci Terra Ausonia = abl = nella terra ausonia Nos = acc = anche noi Fas = sottinteso est = è permesso Quaerere = infinito = di cercare Extera regna = regni stranieri 351-353 Me…imago = L’immagine del padre Anchise, ogni volta che la notte ricopre la terra con le umide ombre, ogni volta che sorgono gli astri scintillanti, mi rimprovera in sogno e mi atterrisce, sdegnata. Patris Anchisae = gen = del padre Anchise Quotiens = ogni volta Nox = sogg = la notte Operit = pres = ricopre Terras = acc plur = le terre Umentibus = plur abl = con le umide ombre Quotiens = ogni volta Surgunt = pres = sorgono Astra ignea = sogg = gli astri scintillanti Admonet = pres = mi rimprovera In somnis = abl = in sogno Terret = pres = mi atterrisce Imago = sdegnata 354-355 me…arvis = (mi rimproverano) il fanciullo Ascanio e l’offesa che faccio a una persona cara, io che lo privo con la frode del regno di Esperia e dei campi promessi dal fato. Me = sottinteso admonet = mi (rimproverano) Puer Ascanius et iniuria = sogg = il fanciullo Ascanio e l’offesa Capitisque…cari = genitivo oggettivo = a persona cara Quem = che Fraudo = pres = lo privo Arvis fatalibus = abl = dei campi dal fato Regno = abl = del regno Hesperiae = gen = di Esperia 356-358 Nunc…detulit = Adesso anche il messaggero degli dèi, inviato da Giove in persona (lo giuro sulle nostre due teste), mi ha portato i suoi ordini veloce attraverso il cielo. Nunc = adesso Etiam = anche Interpres = sogg = il messaggero Divom = gen = degli dei Missus = agg perfetto = inviato Ab Iove = abl = da Giove Testor utrumque caput = lo giuro sulle nostre due teste Mandata = agg ? = i suoi ordini Celeris = veloce Per auras = abl = attraverso il cielo Detulit = perfetto = mi ha portato 358-359 ipse…hausi = io stesso ho visto il dio, in una luce splendente, entrare in queste mura, e ne ho percepito la voce con queste orecchie. Ipse = sogg = io stesso Vidi = perfetto = ho visto Deum = acc = il dio In lumine manifesto = abl = in una luce splendente Intrantem = aggettivo participio presente II classe maschile singolare accusativo = entrare Muros = acc = in (queste) mura Hausi = perfetto da haurio = ho percepito Vocem = acc = la voce His auribus = abl = con queste orecchie 360-361 Desine…sequor = Smetti di tormentare me e te con le tue lamentele; non di mia volontà io cerco l’Italia. Desine = smetti Incendere = infinito = di tormentare Meque teque = me e te Tuis querellis = abl = con le tue lamentele Non sequor = pres = non cerco