Scarica traduzione e analisi del libro 8 dell'Eneide di Virgilio e più Appunti in PDF di Lingua Latina solo su Docsity! LIBRO VIII Venere ha convinto il marito Vulcano, il dio del fuoco, alla fabbricazione delle armi per il figlio Enea. Vulcano si dà subito da fare. Per indicare la sua solerzia Virgilio introduce una similitudine, lo paragona ad una donna virtuosa che nel mezzo della notte, senza attendere l’alba, interrompe il sonno e insieme alle ancelle intraprende l’opera della filatura. Probabilmente la donna o è una matrona, sposata ma che vuole collaborare con il marito, oppure più probabilmente si tratta di una vedova e lo si capisce da “allevare i piccoli figli”. La donna univira (che aveva sposato un solo marito) era particolarmente ammirata, anche se per legge poteva sposarsi un’altra volta. Questa similitudine si trova già in Omero, nell’Iliade, ma Virgilio riprende Apollonio Rodio autore delle Argonautiche, poema epico in cui nel libro III il fuoco dell’amore acceso in Giasone per la vista di Medea viene paragonato con il fuoco acceso da una donna che deve dedicarsi alla tessitura. Inde ubi prima quies medio iam noctis abactae (iperbato=aggett e nome vengono staccati, ma anche enjambement perché in due versi diversi) Curriculo (il corso (a metà della notte)) expulerat somnum (nominis commutazio riflessiva= viene ripetuto sia quies sia somnum), cum femina (parola dattilica=la e è lunga) primum, Cui tolerare(portare avanti) colo (colus=conocchia) uitam tenuique Minerua 410 Impositum, cinerem (cines-cineris) et sopitos suscitat (ravviva) ignis (Acc plu, masch,fuoco) Noctem addens operi, famulasque (famula=ancelle, Acc) ad lumina longo Exercet penso (impegno), castum ut seruare cubile Coniugis et possit paruos educere natos (natus-i,2 decl, masch=figli): Haud secus (non diversamente) ignipotens (potente con il fuoco=Vulcano) nec tempore segnior (comp di maggioranza, segnis=pigro) illo 415 Mollibus e stratis (anastrofe=inversione ordine abituale parole, mollibus=soffice) opera ad fabrilia (surgit (compl con valore finale). Quindi il primo riposo già a metà della notte allontanata/inoltrata aveva cacciato il sonno, quando dapprima una donna a cui è imposto di portare avanti la vita con la cannocchia e con la sottile/tenue Minerva (metonimia=Minerva era la dea che proteggeva la tessitura, quindi sta per tessitura), questa donna ravviva la cenere e il fuoco addormentato/spento aggiungendo la notte al lavoro e impegna con una lunga fatica alla luce delle lucerne, le ancelle per conservare casto il letto del marito e affinché possa allevare i piccoli nati/figli, non diversamente il signore del fuoco (Vulcano) ne più pigro in quel momento si alza dalle soffici coltri/coperte per svolgere l’opera di fabbro. Quies= quies-quietis= nome femminile, 3 decl= riposo Abactae= ăbĭgo] (abago), ăbĭgis, abegi, abactum, ăbĭgĕre verbo transitivo III coniugazione=allontanare/notte inoltrata Expulerat= indicativo piuccheperfetto del verbo expello - -is - expuli - expulsum - expellere - 3 con. Impositum= impono - -is - imposui - impositum - imponere - 3 con Addens= addo - -is - addidi - additum - addere - 3 con. Operi= Dat sing, opus-operis, 3 decl, neutro=lavoro Exercet=tiene impegnato, exerceo - es - exercui - exercitum - exercère - 2 con Educo= educo, educis, eduxi, eductŭm, educĕre coniugazione: 3 - transitivo – attiva=allevare Stratis= strata-stratorum=coperte Surgit= surgo-is, surrexi, surrectum, surgere Insula Sicanium iuxta latus Aeoliamque Erigitur Liparen fumantibus ardua saxis, Quam subter specus et Cyclopum (cyclops-cyclopis=operai al servizio di Vulcano) exesa (agg.=corroso) caminis Antra (caverna) Aetnaea tonant, ualidique incudibus ictus 420 Auditi referunt gemitus, striduntque cauernis Stricturae Chalybum (=masse di ferro, metonimia=i Calibi erano una popolazione dell’Anatolia/Asia minore famosi nell’antichità per essere lavoratori del ferro, stricturae viene da stringere ossia far passare il ferro fuso attraverso le forme) et fornacibus ignis anhelat, Vulcani domus et Vulcania (figura etimologica) nomine tellus. Presso il fianco sicanio/la costa della Sicilia e presso l’eolia Lipari (isola) si leva un’isola ripida su pietre fumanti, sotto la quale rimbombano le grotte e gli altri etnei dei ciclopi corrosi dalle fornaci, e sotto la quale fotti colpi uditi sulle incudini riproducono i gemiti/rimbombi, inoltre le masse di metallo stridano delle caverne e il fuoco soffia nelle fornaci, questa è la casa di Vulcano e la terra che ha il nome di Vulcania. Latus=latus-lateris=fianco Caminis= [caminus], camini, sostantivo maschile II declinazione Fornacibus= [fornax], fornacis, sostantivo femminile III declinazione=farnaci serpenti, adornavano i serpenti intrecciati e la gorgone (la testa del gorgone, erano tre mostri sorelle la più famosa era Medusa che aveva i serpenti al posto dei capelli e pietrificava con lo sguardo, Perseo uccide Medusa e con l’aiuto di Mercurio e Atena riesce a tagliarle la testa senza guardarla negli occhi portandola sull’egida di Pallade/Minerva) stessa sul petto della dea che volgeva gli occhi dal collo tagliato. Desecto= deseco, desecas, desecui, desectum, desecāre, coniugazione: 1 - transitivo – attiva=tagliare Conexos= [conexus], conexă, conexum aggettivo participio perfetto I classe dal verbo [cōnecto], cōnectis, conexui, conexum, cōnectĕre, verbo transitivo III coniugazione Polibant= [pŏlĭo], pŏlis, polivi, politum, pŏlīre, verbo transitivo IV coniugazione "Tollite cuncta" inquit (disse) "coeptosque (iniziati) auferte labores, 440 Aetnaei Cyclopes, et huc aduertite mentem: Arma acri facienda (costruzione perifrastica passiva) uiro. Disse: allontanate i lavori iniziati, o ciclopi dell’Etna, e volgete la mente a questo: bisogna realizzare le armi per un uomo forte/accanito. Tollite=imperativo del verbo (tollo, tollis, sustuli, sublatum, tollĕre) verbo transitivo III coniugazione=allontanare, (dicolon abundans= ripetere nel secondo emistichio o nel secondo dei due versi consecutivi il concetto espresso nel primo emistichio o nel verso precedente tra i due con parole diverse) Auferte= Ab + Fero = Aufero, aufers, abstuli, ablatum, auferre;=portare via nunc uiribus (la i è lunga, mentre la i di vir è breve) usus, Nunc manibus rapidis, omni nunc arte magistra. Periodo con verbo sottinteso ossia est, il verbo essere. =ellissi Ora c’è bisogno di forza, ora le vostre rapide mani, ora c’è bisogno di tutta la maestria dell’arte Praecipitate moras (alla lettera=affrettate gli indugi, moras=indugi)." nec plura effatus, at illi Ocius (rapidamente=comparativo di maggioranza di ocite) incubuere omnes pariterque laborem 445 Sortiti. fluit aes riuis aurique metallum Vulnificusque (da vulnus-vulneris+facio=che profuce ferite) chalybs (il ferro) uasta fornace liquescit. Rompete gli indugi. Non dissi di più, ma essi (i ciclopi) rapidamente tutti si diedero da fare e ugualmente si divisero il lavoro. Il bronzo fluisce a fiumi, così il metallo dell’oro, il ferro che produce le ferite fonde nella grande fornace. Incubuere= incumbo - -is - incubui - incubitum - incumbere - 3 con. Effatus= effor,aris, effatus sum, effari. Sortiti= sortior, sortīris, sortitus sum, -, sortiri, 4 coniug Aes= [aes], aeris, sostantivo neutro III declinazione=bronzo Liquescit= liquĕo, liques, liqui/licuī, n.e., liquēre; Ingentem clipeum (scudo) informant, unum omnia (2 antonimi, uno solo e tutti) contra Tela Latinorum, septenosque orbibus orbis (poliptoto) Impediunt. alii uentosis follibus auras 450 Accipiunt redduntque, alii stridentia tingunt Aera lacu. gemit impositis incudibus antrum. Forgiano un grande scudo, uno solo contro tutte le armi dei latini, aggiungono cerchi su cerchi per 7 strati. Altri accolgono nei mantici l’aria e poi la soffiano, altri immergono nelle vasche il bronzo che stride. L’antro geme per le incudini che vi sono collocate Accipiunt= accipio - -is - accepi - acceptum - accipere - 3 con. Reddunt= reddo, reddis, reddidi, redditum, reddĕre. Aera=aes-aeris=bronzo Incudibus= [incūs], incudis, sostantivo femminile III declinazione Impositis= impono - -is - imposui - impositum - imponere - 3 con. Illi inter sese multa ui (Abl sing di vis-roboris) bracchia tollunt In numerum (avverbio=ritmicamente) uersantque tenaci forcipe massam. I ciclopi innalzano le braccia con molta forza ritmicamente e rivoltano la massa con delle tenaglie tenaci/che tengono stretto un oggetto. (Questo passo riecheggia un passo delle georgiche di Virgilio in cui aveva esposto lo sforzo svolto dai ciclopi paragonato all’attavismo delle api:intertestualità=Virgilio riprende se stesso). Haec pater Aeoliis properat dum (mentre) Lemnius oris, 455 Euandrum (compl oggetto) ex humili tecto lux suscitat alma (nutrice= da almus, almă, almum, aggettivo I classe) Et matutini uolucrum (soggetto) sub culmine (tetto) cantus. Mentre il padre Lemnio/Vulcano (Lemnius è aggettivo che fa riferimento all’isola di Lemno nel mar Egeo dove precipitò Vulcano quando fu scagliato dall’Olimpo da Giove) affretta questi lavori sulle coste eolie/sulle coste dell’isola di Vulcano la luce nutrice del giorno e i canti mattutini degli uccelli sotto il tetto svegliano Evandro dalla sua umile casa. (Evando re degli arcadi, esuli degli arcadi che si stabiliscono a Pallanteum alle foci del Tevere) Properat= [prŏpĕro], prŏpĕras, properavi, properatum, prŏpĕrāre Consurgit senior (compar di maggioranza di senex però non ce secondo termine) tunicaque (1 decl, Abl, compl di mezzo) inducitur artus(Acc di relazione) Et Tyrrhena pedum circumdat uincula (laci) plantis (vanno insieme). L’anziano si alza e veste le sue membra con una tunica e intorno alle piante dei piedi lega dei lacci tirreni (ossia dei calzari etruschi) Consurgit= [consurgo], consurgis, consurrexi, consurrectum, consurgĕre, verbo intransitivo III coniugazione Circumdat= [circumdo], circumdas, circumdedi, circumdatum, circumdāre verbo transitivo I coniugazione Tum lateri atque umeris Tegeaeum subligat (dattilo) ensem (ensis=spada) 460 Demissa ab laeua pantherae terga (pelle) retorquens. Lega una spada di Tegea (città di origine di Evandro) al fianco e agli omeri piegando una pelle di pantera che pende da sinistra. Lateri=latus-lateris, 3 decl=lato Retorquens= retorquĕo, retorquĕs, retorsi, retortum, retorquēre, coniugazione: 2 - transitivo – attiva Demissa= [dēmitto], dēmittis, demisi, demissum, dēmittĕre verbo transitivo III coniugazione pi java no! meno
} nec minus Aeneas se matutinus agebat; a: BuorOre E quell andava
filius huic Pallas, illi comes ibat Achates. To Pallante ‘come compagne de seire : si
Congressi iungunt dextras mediisque residunt Acste, Rientra deli0025 e finalmente
‘aedibus et licito tandem sermone fruuntur. fruiscono della conversazione GS:
Il re per primo disse “ondottiero dei Teucri,
imocnmbCeko)
ASSO
jo sospite numquam
Rex prior haec: 469 (Vetso
‘maxime Teucrorum ductor, qui
OT POPSI:
k res equidem Troiae victas aut regna farenoî,
to 06 “ppe. poko
© hobî3pd belli auxilium pronominestanto»
TENERE
S Fuiguae vires: hinc Tusco claudimur amni,
S È n
hinc Rutulus premit et murum circumsonat armis. |
Sed tibi ego ingentis:populos opulentaquerregnis:
iungere castra paro, quarn [I INGRINA salutem
ABGL.ASS
ostentat: fatis huc te poscentibus adfers. 477
— te ANA
A ga t
Haud procul hinc saxolincolitut.fundata vetusto»
Saga
urbis.Agyllinae.sedes, ubi Lydia quondam
gens, bello praeclara, iugis insedit-Etruscis»
ty po continv?ko
Hanc ip rex deinde superbo.
imperio et saevis tenuit Mezentius armis. 482
Quid memorem infandas:caedes, quidwfacta\tyranni
tongiuàt. grotte.
w- effera? Di capiti ipsius generique reservent!
Mortua quin etiam iungebat corpora vivis R
componens mani ue atque oribus ora,
poneni rpanibusgue (RABL$ 191% Gao es
tormenti genus, et Friesivala fluentis
iu in misero.longa sic mortenecabat.
ACC. A Ù
(a ONVANO +
At fessi tandem civessinfanda furentem
n na
N
complex
armati circumsistunt ipsumque domumque, 490
obtruncant socios, ignem ad fastigia lactant.
eeidono | compliù
09. FEO
“Q grandissimo
essendo salvo il quale è
(Enea))io non mai sconfitta la
potenza 0 il regno di Troia, noi abbiamo
EESTANE al fine dell'aiuto militare intrapporto:a»
sìvgrande fama; da qui noi siamo chiusi dal
Fe, dall'altro lato il re Turno ci
imbombare le mura di armi.
into mo
(Enea)(finché è vivo
pressa e fa ri
da Qumpio=
Ma io ire aptecinca)leanza
grandi»popoli. ed esercitisricchivdi regni, una
salvezza che ti viene:mostrata»da una
} qui tu giungi richiesto dai fati. 477
La missione di Eee cudute Le fto
Nonlontano da quièabitata la sede della città»
di.Agilla fondata su unasanticarroccia, dove UN
tempo la gente Lidia, famoso per la guerra, si
insediò sui-collisetruschi:»
Questa città permmoltivanni”florida la governò
poi il re Mezenzio con un comando superbo e
con armi crudeli. 482
Perché ricordare le sue‘indicibilistragi, perché
ricordare lesazioni crudeli del tiranno?
Gli dèi riservino tutto ciò a lui e alla sua
stirpe! (oo sua Aste)
Addirittura, univai corpi morti ai viviunendo.
le mani alle mani e le bocche alle bocche,
una specie di tortura, e uccideva così in un
abbraccio infelice «conuna»morterlenta (i
corpi]che grondavano di
Ma i cittadini stanchi di Agilla finalmente
armati circondano» lui chesnella sua: follia»
compie azioni atrocine la sua casa, gettano il
fuoco al tetto del palazzo.
(Evandro sta mostrando le premesse sulle quali Enea poi giustifica la sua allenza con gli etruschi:la premessa è stato cacciato dalla città di Eginda, Mesenzio si è rifugiato presso i rutuli, ma gli etruschi lo richiamano per fare giustizia. Nel passo il re Evandro si sofferma sulla crudeltà di Mesenzio.) At (congiunzione avversativa) fessi (fes=stanchi) tandem (avv di tempo=finalmente) ciues infanda (agg infandus-a-um, neutro plurale Acc con valore avverbiale) furentem (si riferisce a Mesenzio, furens-furentis, agg participio presente, 2 classe=furente/nella sua follia) 490 Armati circumsistunt ipsumque domumque (enclitica que=significa e, due que=uno è surperfluo, già in Ennio), Obtruncant (fare a pezzi)socios, ignem ad fastigia iactant. Ma i cittadini di Agilla o Cere finalmente stanchi armati assediano dovunque lui che nella sua follia compie azioni atroci/che furoreggia atrocemente e il suo palazzo, fanno a pezzi i suoi compagni, gettano il fuoco al tetto del palazzo. Obtruncant=trunco, truncas, truncavi, truncatum, truncāre, coniug: 1 - transitivo – attiva Fessi= da (fessus, fessă, fessum), aggettivo I classe fatiscor, fatiscĕris, , fatiscus sum , fatisci = essere stanco Ille inter caedem Rutulorum elapsus (sfuggito) in agros Confugere et Turni defendier hospitis (hospes-hospitis) armis. Egli (Mesenzio) sfuggito tra la strage si rifugia nei campi dei rutuli (popolazione del lazio il cui re è Turno, antagonista di Enea, colui a cui la madre di Lavinia vuole dare in sposa la figlia, che secondo il fato dovrebbe andare in sposa ad un forestiero ossia Enea, per questo la follia viene diffusa nella mente di Turno e della regina Amata) ed è difeso dalle armi dell’ospite Turno. Confugere= infinito indipendente storico tradotti al presente, confugio - -is - confugi - /confugiturus - confugere - 3 con. Defendier= infinito uguale guarda sopra, infinito passivo presente del verbo defendo - -is - defendi - defensum - defendere - 3 con. Elapsus= participio perfetto del verbo deponente elabor - eris - elapsus sum - _ - elabi Defendier=defendo - -is - defendi - defensum - defendere - 3 con. Ergo (dunque) omnis furiis surrexit Etruria iustis, 495 Regem ad supplicium (valore finale) praesenti Marte reposcunt. Dunque, tutta l’Etruria l’insorse per una giusta rabbia, richiedono il re per giustiziarlo con una subitanea guerra (Mars=dio della guerra) Surrexit= perfetto del verbo surgo, is, surrexi, surrectum, ĕre, 3. Reposcunt=reposco, reposcis, -, reposcĕre, coniugazione: 3 - transitivo – attiva=giustiziare His ego te, Aenea (Vocativo), ductorem milibus addam. O Enea, io aggiungerò te come condottiero a queste migliaia di uomini Addam=addo - -is - addidi - additum - addere - 3 con. – aggiungere, composto di do, indicativo futuro semplice Toto namque (infatti) fremunt condensae litore (Abl prosecutivo= luogo attraverso il quale avviene il movimento) puppes Signaque ferre iubent (ordinano), retinet longaeuus haruspex Fata canens (predicendo): "o Maeoniae delecta iuuentus (iuventus-iuventutis), 500 Flos (flos-floris, Gen, metafora, fiore) ueterum uirtusque uirum (allitterazione della u, virtus=qualità del vir), quos iustus in hostem Fert (spinge) dolor et merita accendit Mezentius ira (prop relativa, dicolons abundans), Nulli fas (è consentito/lecito, sottinteso il verbo essere, ellissi) Italo tantam subiungere gentem: Externos (superlativo, agg 1 classe externus-a-um) optate (desiderare) duces." tum (allora) Etrusca resedit Hoc acies (esercito=[acies], aciei sostantivo femminile V decl) campo monitis exterrita diuum (Gen). Infatti, per tutta la costa le navi collocate une accanto alle altre (condensae) (degli etruschi) fremono e ordinano di muovere le insegne/fare guerra, però li trattiene un aruspice/un indovino di lunga età predicendo il destino: o gioventù/soldati scelta della Meonia (regione della Asia minore da cui si ritiene provenivano gli etruschi), fiore e virtù degli antichi eroi, che con giusto dolore spinge contro il nemico (Mesenzio) che Mesenzio accende meritata ira, non è consentito a nessun italico aggiogare sì grande popolo. Desiderate/vogliate capi stranieri. Allora l’esercito etrusco si fermò in questa pianura spaventati dagli ammonimenti divini. Canens=canō, canis, cecini, cantum, canĕre=profetizzare Retinent= retineo - es - retinui - retentum - retinere - 2 con. =trattenere Iubent=iubĕo, es, iussi, iussum, ēre Enea arriva a Pallanteum a piedi risalendo il Tevere dietro il consiglio degli dèi che gli sono apparsi nel sogno e gli hanno detto di cercare alleanza a pallanteum il primo arcade che incontra è pallante, viene accolto da suo figlio Evandro. Difficile per Viriglio descrivere il rapporto tra padre e figlio. Inoltre, io ti affiderò questo Pallante, mia speranza e mio conforto (unico figlio di Evandro). Sotto la tua guida come maestro si abitui a sopportare la vita militare e il gravoso impegno di Marte/della guerra e si abitui ad osservare le tue azioni e ti ammiri sin dai suoi primi anni (della giovinezza). Io darò a costui duecento cavalieri arcadi, forze scelte dalla gioventù, e altrettanti a suo nome vi darà Pallante. Adiungam= indicativo futuro di adiungo, adiungis, adiunxi, adiunctŭm, adiungĕre coniugazione: 3 - transitivo – attiva=unire Cernere= cerno - -is - crevi - cretum - cernere - 3 con. =vedere Assuescat=adsuesco, adsuescis, adsuevi, adsuetŭm, adsuescĕre, coniugazione: 3=assuefarsi Miretur=congiuntivo esortativo admiror, admirāris, admiratus sum, admirata sum, admiratum sum..., -, admirari, coniugazione: 1 - transitivo - deponente 520 Vix ea fatus erat, defixique (a terra perché de di defixit significa dall’alto verso il basso) ora tenebant Aeneas Anchisiades et fidus Achates (formula tipica della poesia epica), Multaque dura (neutro plurale sostantivato=avversità) suo tristi cum corde putabant, Ni (prop ipotetica) signum caelo Cytherea dedisset aperto. Namque (infatti) improuiso uibratus ab aethere fulgor (fulgor-fulgoris) 525 Cum sonitu uenit et ruere (crollare) omnia uisa repente, Tyrrhenusque tubae mugire (per aethera clangor. (anallage=la tromba è etrusca non il clangore) Aveva appena detto ciò (Evandro), l’anchisiade (patronimico:figlio di Anchise) Enea e il fedele compagno Acate tenevano gli occhi fissi a terra e nel loro triste cuore valutavano le molte cose avverse (Enea e Acate sono tristi per l’esiguo contingente militare offerto da Evandro o perché su riflettono sul rapporto tra figlio e padre con la premonizione della morte di Pallante), se Citerea (=Venere nata dall’isola di Citea, madre di Enea) non avesse dato un segnalo dal cielo sgombro. Infatti, all’improvviso dall’etere giunse un fulmine scagliato dall’etere (la parte superiore del cielo) con un tuono e sembrò che tutto crollasse repentinamente all’improvviso e sembrò un clangore/rimbombo etrusco di tromba rimbombasse nell’edere. Muggire=mugio - is - mugivi/mugii - mugitum - mugire - 4 con. =rimbombare Aethere=[aethēr], aetheris, sostantivo maschile III declinazione Suspiciunt (sguardare verso l’alto), iterum (di nuovo) atque iterum fragor (frăgŏr], fragoris sostantivo maschile III declinazione) increpat (rimbomba) ingens. Gardarono verso l’alto e ancora e ancora di nuovo con grande fragore rimbomba Increpat=increpo - as - increpui - increpitum - increpare - 1 con. Suspiciunt= [suspĭcĭo], suspĭcis, suspexi, suspectum, suspĭcĕre Arma inter nubem caeli in regione serena Per sudum (sereno) rutilare (fiammeggiare) uident et pulsa tonare (infinito perché è oggettiva) Vedono che in una regione in una parte serena del cielo in una nube delle armi fiammeggiano per il sereno e colpite tuonano (passo parallelo nelle Georgiche nella digressione sulle guerre civili) Pulsa=pellō, pellis, pepuli, pulsum, pellĕre 530 Obstipuere animis alii, sed Troius heros Agnouit sonitum et diuae promissa parentis. (allitterazione in p) Altri si meravigliarono, ma l’eroe troiano riconobbe il suono e le promesse della dea genitrice (in quanto madre di Enea) Obstipuere= perfetto di [obstipesco], obstipescis, obstipui, obstipescĕre=restare meravigliato Agnouit=agnosco, agnoscis, agnovi, agnĭtum, ĕre: v tr Promissa= neutro plurale del participio perfetto di promitto, is, misi, missum, ĕre. v tr Tum memorat: "ne uero, hospes, ne quaere profecto (avverbio=in verità) Quem casum portenta (sogg=prodigi) ferant (profetizzare): ego poscor. Olympo (olimpus-us, il cielo) Hoc signum cecinit (profetizzare) missuram (sottinteso esse) diua creatrix (prop sub ogg), 535 Si bellum ingrueret, Vulcaniaque arma per auras Laturam (sottinteso esse) auxilio (Dat di vantaggio) (prop sub ogg). **************************** (Prende la parola Enea e si rivolge ad Evandro) Ospite, in verità non chiederti in verità quale vicenda futura i prodigi predicano, io sono reclamato dal cielo. La dea mia madre profetizzò che mi avrebbe mandato questo segno qualora incombesse la guerra e profetizzò che mi avrebbe portato in aiuto attraverso i venti le armi Vulcaniche cioè di Vulcano. Quaere=imperativo presente, 2 pers sing, quaero, is, quaesivi, quaesitum, ĕre. Cecinit= perfetto del verbo[căno], cănis, cecini, cantum, cănĕre Laturam esse= infinito futuro di fero - fers - tuli - latum - ferre Missuram esse= infinito futuro di mitto, is, misi, missum, mittĕre, mandare Heu quantae miseris caedes Laurentibus instant! Quas poenas mihi, Turne, dabis! quam multa sub undas Scuta uirum galeasque (elmi) et fortia corpora uolues, 540 Thybri pater! poscant acies et foedera (fedus-federis, neutro, 3 decl) rumpant. (chiasmo V compl ogg compl ogg V)" Ahi, che grandi stragi incombono sugli sventati laurenti (i nemici, forse i latini), o Turno che pene tu mi darai/come subirai la punizione, o padre tevere quanti scudi d’eroi tu travolgerai sotto le onde, quanti elmi e forti corpi valorosi, chiedano pure di far guerra e rompano i patti. (uso di apostrofi=vocativi=grande pathos) Instant=insto, instas, institi, -, instaturum, instāre, coniugazione: 1 Volves= indicativo futuro di [volvo], volvis, volvi, volutum, volvĕre, 3 coniug=travolgere Rumpant= [rumpo], rumpis, rupi, ruptum, rumpĕre verbo transitivo III coniugazione Haec ubi dicta dedit, solio (trono) se tollit ab alto Et primum Herculeis sopitas ignibus aras (enallage) Excitat, hesternumque (del giorno precedente) larem paruosque penatis Laetus adit (accostarsi adorante/felice); mactat lectas (scelte) de more (costume) bidentis (bidente=relativo alle pecore che erano le pecore giovani che avevano due denti) 545 Horrendum (gerundivo dal verbo horreo) dictu (=supino passivo=orrendo a dirsi) dederat, terna (terni-e-a) arma mouenda (costruzione perifrastica passiva con senso di dovere) (Ter (avverbio=tre volte) leto (Dativo [letum], leti, neutro II decl) sternendus erat; cui tum tamen omnis Abstulit (aufĕro, fers, abstŭli, ablatum, auferre. v tr=portar via) haec animas dextra et totidem exuit(spogliare dalle armi) armis: Non ego nunc dulci amplexu (amplexus-us, 4 decl maschile=abbraccio) diuellerer (divello, divellis, divelli, divulsŭm, divellĕre, coni: 3 - transitivo – attiva=strappare) usquam, Nate, tuo, neque finitimo (sottinteso mihi) Mezentius umquam 570 Huic capiti (al posto di ego, caput=Gen[căput], capitis, neutro III decli) insultans (recare oltraggio=aggettivo participio presente II classe da insulto-as-avi-atum-are) tot ferro saeua(crudele) dedisset Funera (fūnŭs, funeris, neutro III declin), tam multis uiduasset (vidĕo, vidĕs, vidi, visum, vidēre coniug: 2 - transitivo – attiva) ciuibus urbem. At uos, o superi, et diuum tu maxime rector (sovrano) Iuppiter, Arcadii, quaeso (per favore), miserescite (imperativo=abbiate misericordia) regis (regor, regĕris, rectus sum, - , regi coniugazione: 3 - transitivo – passiva) Et patrias audite (imperativo di audio, audis, audivi, audii..., auditum, audire coniug: 4 - transitivo – attiva) preces (prex,precis=preghiere): si numina uestra 575 Giove sarebbe nato in Arcadia Incolumem Pallanta mihi, si fata reseruant, Si uisurus (participio futuro con valore finale viso, visis, visi, visŭm, visĕre coniug: 3 - transitivo - attiva) eum uiuo (vivo, vivis, vixi, victŭm, vivĕre coniug: 3 - intransitivo – attiva) et uenturus (participio futuro di venio) in unum: Vitam oro, patior ([pătĭor], pătĕris, passus sum, păti=sopportare) quemuis (qualunque) durare laborem. Sin aliquem infandum casum, Fortuna, minaris (2 pers, ind pres mĭnor, mĭnāris, minatus sum, mĭnāri, deponente I coniugazione=minacciare), Nunc, nunc o liceat crudelem abrumpere ([abrumpo], abrumpis, abrupi, abruptum, abrumpĕre verbo transitivo III coniugazione) uitam, 580 Dum curae ambiguae (sottinteso sum), dum spes (spes-soei, 5 decl) incerta futuri, Dum (anafora, prop temporale=ora) te, care puer, mea sola et sera uoluptas, Complexu teneo ([tĕnĕo], tĕnes, tenui, tentum, tĕnēre), grauior neu (e non) nuntius auris(orecchie, auris-is, 3 decl, femm) Vulneret ([vulnĕro], vulnĕras, vulneravi, vulneratum, vulnĕrāre verbo transitivo I coniug)." haec genitor digressu ( [dīgrĕdĭor], dīgrĕdĕris, digressus sum, dīgrĕdi verbo intransitivo deponente III coniugazione) dicta supremo Fundebat: famuli ([famulus], famuli sostantivo maschile II declinazione) collapsum in tecta ferebant. (fĕro, fĕrs, tuli, latum, fĕrre) 585 Iamque adeo exierat portis equitatus ( [equitatŭs], equitatūs sostantivo maschile IV declinazione) apertis Aeneas inter primos et fidus Achates, Inde alii Troiae proceres, ipse agmine ([agmĕn], agminis sostantivo neutro III declin) Pallas In medio chlamyde et pictis conspectus(conspicio - -is - conspexi - conspectum - conspicere - 3 con. - guardare.) in armis, Qualis ubi Oceani perfusus (infinito perfetto di perfundo=bagnata) Lucifer unda (unda-ae, 1 decl, femm=onda), 590 Quem Venus ante alios astrorum diligit (diligo - -is - dilexi - dilectum - diligere - 3 con. - prediligere) ignis, Extulit (effero - effers - extuli - elatum - efferre = portare via ) os ([ōs], oris sostantivo neutro III declinazione=volto) sacrum caelo tenebrasque resoluit (resolvo,is,resolvi,resolutum,ere=sciogliere). Stant pauidae in muris matres oculisque sequuntur Pulueream nubem (nubem-is, 3 decl, femm) et fulgentis aere cateruas (caterva-ae, 1 decl). Olli per dumos, qua proxima meta uiarum, 595 Armati ([armati], armatōrum, sostantivo maschile plurale II declinazione) tendunt ([tendo], tendis, tetendi, tentum, tendĕre); it clamor, et agmine (agmine-is, 3 decl, neutro=esercito in movimento) facto Quadripedante putrem sonitu quatit ungula campum. (verso olodattilico=tutto da dattili) Est ingens gelidum lucus ([lucus], luci, maschile II declinazione) prope Caeritis amnem (amnis, amnis, sostantivo maschile III decl=fiume), Religione patrum late sacer; undique colles Inclusere caui et nigra (femm, nigra-ae=nero) nemus abiete ([ăbĭes], abietis, femminile III decl=abete, Abl sing) cingunt. (cingo - -is - cinxi - cinctum - cingere - 3 con.) 600 Siluano fama est ueteres (vetus-veteris=vecchio) sacrasse Pelasgos, Aruorum pecorisque (pecus-pecoris) deo, lucumque diemque, Qui primi finis (territori) aliquando habuere Latinos. Haud procul hinc (non lontano da qui) Tarcho (capo coalizione etrusca) et Tyrrheni tuta tenebant (teneva al sicuro teneo - es - tenui - tentum - tenere - 2 con) (allitterazione dentale sorda t) Castra locis (Abl da locus-loci), celsoque omnis de colle uideri 605 Iam poterat legio et latis tendebat (tendo, tendis, tetendi, tentŭm, tendĕre ) in aruis. Huc (quu=moto a luogo) pater Aeneas et bello lecta (scelta) iuuentus Succedunt (Succedo, succedis, successi, successum, succedere), fessique et equos et corpora curant (curo - as - curavi - curatum - curare - 1 con). Entra in scena la madre Venere che deve portare al figlio le armi forgiate dal dio Vulcano, Enea resta colpito da questi manufatti e c’è la descrizione dello scudo At Venus aetherios (etereo) inter dea (dea-ae, 1 decl, femm) candida nimbos (nimbus-nimbi, masch, 3 decl) Dona ferens aderat (adsum, ades, adfui, n.e., adesse; difettivo, manca del tema del supino); natumque in ualle reducta 610Vt procul egelido (agg gelidus-a-um=molto freddo) secretum ([sēcerno], sēcernis, secrevi, secretum, sēcernĕre verbo transitivo III coniugazione=separato/appartato) flumine uidit(compl causa efficiente) (prop temporale), Talibus affata est dictis seque obtulit (offero - offers - obtuli - oblatum - offerre = offrire ) ultro: "En perfecta (neutro plu) mei (mei-meorum) promissa (abl,sing,promissum-promissi,2 decl da promisso) coniugis arte (femm) Munera (munus-muneris, neutro plurale, 3 decl): ne mox (subito dopo) aut Laurentis, nate, superbos Aut acrem dubites in proelia (battaglia) poscere Turnum." perficio, is, feci, fectum, ĕre: v tr= compiere?? (per valore perfetti Miraturque interque manus et bracchia uersat (si riggira) 620 Terribilem cristis galeam (elmo) flammasque minantem, Fatiferumque (agg, 1 classe= destino di morte) ensem, loricam (corazza) ex aere (bronzo) rigentem, Sanguineam (sanguinea=rosso fuoco), ingentem (grande), qualis cum caerula (agg, nubes, cerulea=azzurra, ma qui scura) Solis inardescit radiis longeque refulget; Tum leuis ocreas (schinieri levigati[ocreă], ocreae, sostantivo femminile I declinazione) electro auroque (oro, aurum, auri, neutro II declinazione) recocto (puro=fuso più volte, aggettivo participio perfetto I classe, rĕcŏquo], da rĕcŏquis, recoxi, recoctum, rĕcŏquĕre verbo transitivo III coniug) 625 Hastamque et clipei (scudo clipeum, clipei sostantivo neutro II declinazione) non enarrabile textum.(textum, texti, sostantivo neutro II declinazione=racconto testuale) Egli è felice per i doni della dea e per sì grande onore non può saziarsi della vista di queste… e drizza gli occhi attraverso…passando da un oggetto ad un altro, ammira gli oggetti e si rigira le mani e le braccia, l’elmo terribile nelle sue creste e che volta fiamme, la spada fatale (perché porta la morte ai nemici), la corazza rigida di bronzo rosso fuoco, grande, come quando una nube scura si infiamma con i raggi del sole e risponde lontano; inoltre Enea si rigira gli schinieri levigati fatti di elettro (oro e argento) e di oro puro e infine la lancia e lo scudo e la compagine non descrivibile delle stesse Expleri=explĕo, explĕs, explevi, expletum, explēre coniugazione: 2 - transitivo – attiva=saziare Volvuit=volvo, volvis, volvi, volutŭm, volvĕre, coniuga: 3, trans, attiva=rotolare/drizzare gli occhi Minantem=[mĭno], mĭnas, minavi, minatum, mĭnāre, verbo transitivo I coniugazione Rigentem= [rĭgĕo], rĭges, rĭgēre verbo intransitivo II coniugazione, participio=rigida Refulget= refulgĕo, refulgĕs, refulsi, -, refulgēre, coniugazione: 2 - intransitivo – attiva I modelli che intervengono sono diversi. Innanzitutto, è una sezione descrittiva ectastica, più precisamente si tratta di una ektasis=descrizione. Il primo modello è sicuramente Omero che nel libro 18 dell’Iliade la madre di Achille dà al figlio le armi del dio Efesto e descrivo lo scudo. Poi c’è la tradizione ellenistica come le argonautiche di Apollonio rodio ricco di descrizione di oggetti. Molto importante da un punto di vista contenutistico solo gli Annales di Ennio, perché alcuni eventi riguardanti Roma antica sono stati già trattati da Ennio. Importante è lo scudo conferito dal senato ad Augusto su cui erano state trattate le virtù. Sullo scudo di Enea sono rappresentati eventi storici, anzitutto eventi risalenti al periodo monarchico e la fondazione di Roma, i gemelli Romolo e remo, le prime lotte; dell’età Repubblicana vengono menzionati sono due personaggi: Catilina e Catone l’Uticense, entrambi agli inferi. Gran parte della descrizione, al centro, è posta la battaglia di Azio con Ottaviano Augusto e Agrippa da una parte e Marco Antonio e Cleopatra dall’altra a cui fa seguito la vittoria di Ottaviano, presentata come una battaglia tra il bene e il male, l’ordine e il caos, i dei dell’olimpo e i dei mostruosi dell’Egitto secondo lo schema della gigantomachia, ossia la lotta dei giganti schierati contro gli dèi, la lotta contro l’oriente e l’occidente. Virgilia descrive le scene in movimento con le azioni escludendo la staticità. Illic res Italas Romanorumque triumphos (processione decretato dal senato per il generale vittorioso in guerra, sfilata, triumphus], triumphi, maschile II declinazione) Haud uatum ignarus uenturique inscius aeui Fecerat ignipotens, illic genus omne futurae Stirpis ab Ascanio (fondatore città di Albalonga) pugnataque (pugno], pugnas, pugnavi, pugnatum, pugnāre verbo intransitivo I coniugazione=combattere) in ordine bella. Lì il signore del fuoco/Vulcano, non ignaro/consapevole dei vati e consapevole del tempo avvenire aveva realizzato/rappresentato le vicende italiche e i trionfi romani, aveva rappresentato tutta la discendenza futura della stirpe di Ascanio che in ordine combatté le guerre. 630 Fecerat et uiridi fetam (fetus-a-um, che aveva partorito) Mauortis (Mars) in antro Procubuisse (che era distesa) lupam, geminos (Romolo e Remo) huic ubera circum Ludere pendentis pueros et lambere (leccavano) matrem Impauidos, illam tereti (teres-es-es- agg 2 classe=ben tornito) ceruice ([cervix], cervicis, femminile III decl) reflexam Mulcere alternos et corpora fingere lingua. Vulcano aveva rappresentato una lupa che aveva partorito distesa nella verde grotta di Marte, dalle cui mammelle pendevano intorno e scherzavano due gemelli e leccavano la madre/colei che fungeva da madre per succhiare il latte senza paura, ed essa girato in piedi con il collo ben tornito li mungeva e li accarezzava alternativamente/ora l’uno ora l’altro e con la lingua modellava i corpi dei due fanciulli. (in realtà la madre reale è Rea Silvia, che doveva diventare vergine vestale, ma ebbe dei figli con Marte che non poté tenere per questo furono abbandonati in una cesta sul fiume Tevere) Procubuisse=infinito perfetto del verbo [prōcŭbo], prōcŭbas, prōcŭbāre verbo intransitivo I coniugazione Lambere=[lambo], lambis, lambi, lambitum, lambĕre verbo transitivo III coniugazione Mulcere= [mulcĕo], mulces, mulsi, mulcēre verbo transitivo II coniugazione Fingere=fingo - -is - finxi - fictum - fingere - 3 con.= modellare 635 Nec procul hinc Romam et raptas sine more (selvaggiamente) Sabinas Consessu caueae, magnis Circensibus actis (Abl assoluto), Addiderat, subitoque nouum consurgere bellum Romulidis Tatioque seni Curibusque (Cures-cui) seueris. Post idem inter se posito (terminata) certamine (abl assoluto) reges 640 Armati Iouis ante aram paterasque (patera-ae, 1 decl, femm) tenentes Stabant et caesa iungebant (unire= Abl assoluto) foedera ([foedŭs], foederis, neutro III decl=accordi/patti) porca. Non lontano da qui (Vulcano) aveva aggiunto Roma e le sabine rapite (si fa riferimento al ratto delle sabine durante la festa, ne derivò una guerra con Tito Tazio il re dei Cures) selvaggiamente tra la folla della Cavea (dove erano assiepati i giocatori delle gare del circo) dopo che si erano conclusi i grandi spettacoli circensi, subito dopo (Vulcano) aveva aggiunto lo scoppio improvviso di una nuova guerra tra i romulidi/gli uomini di Romolo da una parte e il vecchio Tazio e gli austeri Cures/Cureti. Poi i medesimi (i romulidi e Tito Tazio) armati posto termine alla guerra tra di loro stavano davanti all’altare di Giove tenendo in mano le coppe, stringevano gli accordi di pace uccisa/sacrificata una scrofa. Raptas=[rapto], raptas, raptavi, raptatum, raptāre verbo transitivo I coniugazione Addiderat=addo, addis, addidi, additŭm, addĕre coniug: 3 - transitivo - attiva = aggiungere Consurgere=Consurgo, consurgis, consurrexi, consurrectum, consurgere Iungebant=iungo, iungis, iunxi, iunctŭm, iungĕre coniugazione: 3 - transitivo - attiva Caesa=participio perfetto di [caedo], caedis, cecidi, caesum, caedĕre verbo trans III coniug=uccidere Virgatis (a strisce) lucent (risplendomo) sagulis (mantello militare sagulum-i, neutro 2 decl), tum lactea (lattei, del colore del latte, legato ai galli che deriva da gallos che significa latte) colla Auro innectuntur, duo quisque Alpina coruscant Gaesa ([gaesum], gaesi neutro II declinazione= termine gallico per giavellotto) manu, scutis (scutum-scuti, neutro, 2 decl)protecti corpora (Acc alla greca)longis. E qui un’oca argentata (sullo scudo) volando nei portici dorati annunziava che i galli erano sulla soglia. I galli erano presenti per i cespugli e cercavano di impadronirsi della rocca. I galli difesi dalle tenebre e dal dono della notte opaca/scura: avevano una chioma dorata e una veste d’oro risplendono di mantelli a strisce, inoltre i loro colli lattei sono circondati dall’oro (le collane); inoltre ognuno di essi aveva due giavellotti alpini protetti nel corpo da lunghi scudi. Canebat= canō, canis, cecini, cantum, canĕre=annunziavano Adesse=adsum, ades, adfui, n.e., adesse; difettivo, manca del tema del supino Tenebant=teneo - es - tenui - tentum - tenere - 2 con. - tenere. Coruscant=brandire, coruscō, coruscās, coruscāvī, coruscātum, coruscāre Hic exsultantis Salios nudosque Lupercos Lanigerosque apices (apex-apicis, 3 decl, masch) et lapsa ancilia ([ancīlĕ], ancilis sostantivo neutro III declin) caelo 665 Extuderat, castae ducebant sacra per urbem Pilentis matres in mollibus. hinc procul addit Tartareas etiam sedes, alta ostia (ingresso) Ditis, Et scelerum poenas, et te, Catilina, minaci Pendentem scopulo Furiarumque ora trementem, 670 Secretosque(appartate) pios, his dantem iura Catonem. Aveva sbalzato i sali danzanti (un collegio di sacerdoti del dio Marte) e i nudi luperzi (i sacerdoti del dio Luperco che si indentificava con Fauno, ogni anno si celebrava a Roma i lupercavia che nudi correvano per la città battendo le donne con una frusta per favorire la fertilità il 15 febbraio), )aveva anche rappresentato a sbalzo) i berretti lanosi (dei Sali) e inoltre gli ancili/scudi caduti dal cielo (si racconta che a Roma fosse caduto uno scudo dal cielo come eterno sostegno di Giove a Roma e per impedire che venisse rubato Numa ne fece costruire altri e li fece custodire dai Sali) e le caste matrone conducevano le cerimonie religiose attraverso la città su curri morbidi (perché dotati di cuscini, le matrone diedero il loro oro a Marco Furio Camillo l’eroe di Veio per la costruzione del tempio romano e il senato per onorarle permise loro di svolgere le cerimonie su questi carri). Lontano da qui raggiunge anche le sedi del Tartaro/dell’oltretomba, il profondo ingresso della città di dite e la punizione dei crimini per te, o Catilina, che pendi da una roccia minacciosa e che tremi di paura di fronte al volto delle furie infernali, e poi invece le anime pie/giuste appartate e Catone che presiedeva le anime dei giusti (legislatore). Ectuderat= piuccheperfetto del verbo extundo, extundis, extudi, extusum, extundĕre verbo transitivo III coniug= sbalzare/colpire battendo