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Unione Europea riassunto , Sintesi del corso di Diritto Pubblico

Riassunto sulla storia dell'unione europea

Tipologia: Sintesi del corso

2017/2018

Caricato il 30/03/2018

ChiaraT1994
ChiaraT1994 🇮🇹

4.5

(97)

66 documenti

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Scarica Unione Europea riassunto e più Sintesi del corso in PDF di Diritto Pubblico solo su Docsity! UNIONE EUROPEA Nel 1951 con il trattato di Parigi si istituisce la CECA, comunità europea del carbone e dell'acciaio. Con i trattati di Roma del 1957 nasce la CEE e l’EURATOM (unione europea per l'energia atomica.) Nel 1965 con il trattato di Bruxelles organi esecutivi il consiglio e la commissione europea vengono fusi. Nel 1966 viene deciso l'elezione del parlamento europeo. Nel 1992 viene firmato il trattato di Maastricht e viene istituita l’UNIONE EUROPEA che riguarda politica economica e monetaria. Nel 2009 con il trattato di Lisbona viene sancito che l'unione europea ha sostituito la CEE. Dal 1972 in poi la comunità europea si è allargata di altri stati europei, il numero dei paesi è 28. (la Gran Bretagna uscita con la Brexit) Il mercato comune riguardava la libera circolazione delle persone dei beni, dei capitali e dei servizi. Con la formazione del Parlamento Europeo vengono trattati i diritti dei cittadini europei. Nel dicembre del 2000 viene scritta la CARTA DEI DIRITTI DELL'UNIONE EUROPEA: -libertà -giustizia -cittadinanza Gli stati membri hanno trasferito all'unione europea certe sovranità: -politica agricola -politica monetaria Le competenze della UE sono quelle previste dei trattati (principio di attribuzione). Principio di auto integrazione quando il trattato non lo prevede automaticamente interviene l'unione europea e integra quello che nel trattato non c’era stato. Esistono poteri impliciti (es. La Corte di giustizia che interviene nelle dispute europee). Principio di proporzionalità ovvero raggiungere gli obiettivi. (es. Debito pubblico deve essere il 60%) Principio di sussidiarietà ovvero l'azione comunitaria può espandersi o restringersi su vari casi. Principio di leale cooperazione ovvero per realizzare gli scopi comunitari gli stati membri lavorano insieme. ORGANIZZAZIONE 1)CONSIGLIO EUROPEO: è un organo politico composto dai capi di stato o di governo di ogni paese membro e dal presidente della commissione europea(Junker)che definiscono orientamenti politici generali. Il presidente che rappresenta l'UE è eletto a maggioranza qualificata e dura in carica due anni e mezzo. Il consiglio esercita insieme al parlamento la funzione legislativa e di bilancio. È presieduto a turno per un periodo di 6 mesi da uno dei capi di stato o di governo. Le delibere del Consiglio sono sempre a maggioranza qualificata. Esiste il comitato dei rappresentanti permanenti che ha il compito di preparare tutti i lavori e gli atti necessari al consiglio europeo. Vicino al mercato gestito dai privati è intervenuta la mano pubblica(stato)per gestire la crisi economica. I trattati relativi alla comunità europea ponevano al centro un mercato comune. Mercato che riguardava la libera circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali. I principi ribaditi dai trattati riguardavano un mercato interno sviluppato e sostenibile, la stabilità dei prezzi, libera concorrenza e obiettivi comuni. Nei trattati sono state stabilite le 4 libertà: -merci -dei lavoratori -dei servizi -dei capitali è stato anche stabilito il divieto di aiuti finanziari e la disciplina della concorrenza. Riguardo agli aiuti finanziari le imprese pubbliche non lo possono fare perché creano ostacoli all'ingresso del mercato nazionale di imprese straniere. La disciplina della concorrenza è un tentativo di eliminare monopoli pubblici legati a diritti di esclusiva. (liberalizzazione dei servizi pubblici). UNIONE MONETARIA Il mercato unico europeo è stato completato con la creazione di una moneta unica l'euro. La politica monetaria e la politica del cambio sono gestite dal sistema europeo di banche centrali (tutte le banche messe insieme) diventata poi nell'ABCE (banca centrale europea). Tra i principi della UE è quello di mantenere la stabilità dei prezzi ed il livello di inflazione. La moneta unica collegata alla libertà di concorrenza sono diventati strumenti indispensabili alle economie degli stati membri. L'BCE su mandato del SEBC svolge operazione in cambi, gestisce le riserve in valuta degli stati membri (es. deposito in dollaro o yen), regola il funzionamento dei sistemi di pagamento e gestisce le informazioni statistiche. La nostra banca centrale che è la banca d'Italia è amministrata dal Governatore che esegue in Italia le decisioni dell'BCE. L'unione monetaria europea stabilisce dei vincoli che sono scaturiti dai trattai di Maastricht: il trattato prevede che due volte l'anno gli stati membri sottopongano i loro bilanci, quello in corso e quello previsto ad una procedura di esame. L'obiettivo è quello di evitare i disavanzi eccessivi (che sono ritenuti i principali sintomi di finanze non sane). Secondo il trattato un disavanzo è ritenuto eccessivo se: -supera la soglia del 3%del Pil (prodotto interno lordo) -Il debito pubblico supera la soglia del 60 % del Pil. Qualora in un Paese membro un disavanzo risulti eccessivo la Commissione europea deve preparare un rapporto al Consiglio che può fare delle raccomandazioni al paese in questione. Se queste non siano prese in considerazione possono essere emesse delle sanzioni pecuniarie. Questa disciplina è stata completata dal cosiddetto PATTO DI STABILITA' E CRESCITA i paesi aderenti si impegnano a porsi un obiettivo di bilancio pubblico in pareggio nel medio termine CRISI FINANZIARIA La funzione monetaria è stata sottratta alle autorità nazionali e la politica monetaria è stata affidata all' BCE, mentre le politiche di bilancio (spesa pubblica, entrate, debito pubblico) erano di competenza dei singoli stati. Con il patto di stabilità e crescita i paesi membri si impegnano ad un bilancio pubblico trasparente con il pareggio nel medio termine. Nel 2010 nell' Eurozona è cresciuto in misura notevole il debito pubblico in alcuni paesi (Grecia Portogallo Italia) con il rischio di insolvenza dello stato. Dopo diversi anni di incertezza sui mercati europei dovuti all'elevato stock del debito pubblico sono state attuate politiche radicali per affrontare la grave crisi delle finanze degli stati dell'Eurozona. Tra il 2010 e 2012 è nata la nuova governance economica europea che ha reso più efficace la sorveglianza sulle politiche di bilancio degli stati membri dell'Eurozona. Le principali innovazioni adottate tra il 2010 e 2012: in questo periodo il semestre europeo chiedeva in via preventiva le politiche economiche e di bilancio degli stati membri. La commissione ha chiesto di controllare gli obiettivi di politica economica degli stati membri e di poter intervenire per finalizzare il loro conseguimento. La nuova sorveglianza macroeconomica finanziaria introdotta con il così detto six pact riguardava la dinamica