Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

TOP

Vita di Attico Cornelio Nepote, Esercizi di Lingua Latina

analisi sintattica del testo di Cornelio con descrizione delle varie proposizioni e colori per indicarle

Tipologia: Esercizi

2020/2021

Caricato il 03/03/2021

ericaconlacc
ericaconlacc 🇮🇹

4.6

(30)

3 documenti

1 / 38

Toggle sidebar

Spesso scaricati insieme


Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica Vita di Attico Cornelio Nepote e più Esercizi in PDF di Lingua Latina solo su Docsity! Lingua Latina 6 CFU Erica Rende Cornelio Nepote Prefatio e Vita Attici Paragrafo 0 (introduzione) 0.1 Non dubito fore plerosque, Attice,qui hoc genus scripturae leve et non satis dignum summorum virorum personis iudicent, cum relatum legent, quis musicam docuerit* Epaminondam, aut in eius virtutibus commemorari, saltasse eum commode scienterque tiibis cantasse. . preposizione principale . infinitiva oggettiva con fore (infinito futuro di sum) - Attice (vocativo) . proposizione subordinata relativa (con valore consecutivo) grado introdotta da qui + cong = congiuntivo obliquo perché soggettivo: - qui: relativo (plerosque) - hoc (n) genus ( 3d n): complemento oggetto - leve (II classe, n) e dignum (I classe): pred. dell’ogg - non satis: avverbio - personis: ablativo strumentale determinato da dignum in costruzione (agg. dignus e indignus se seguiti da verbo questo si esprime mediante una relativa + cong) . proposizione subordinata temporale introdotta da cum + indicativo futuro I (contemporaneità princ) - relatum = pp da re-fero in valore di verbo con funzione aggettivale . proposizione interrogativa indiretta che fa da sogg a relatum - docuerit* (indic fut II) da doceo VERBA ROGANDI (si costruisce con doppio acc della cosa e persona) . proposizione sostantiva oggettiva coordinata attraverso aut a cum relatum - in virtutibus: abl limitazione - eius: possessivo genitivo . subordinata infinitiva soggettiva - eum: acc di is - commode: avverbio - saltasse: infinito passato sincopato (saltavisse) . subordinata infinitiva soggettiva coordinata all’altra soggettiva - cantasse: inf passato sincopato - scienterque: avv + cong enclitica que - tiibis: abl strumentale (complemento per mezzo del flauto) VERBA ROGANDI “Non dubito Attico, che saranno i più che ritengano questo genere di scrittura lieve e non abbastanza degno al carattere di uomini illustri, quando leggeranno che è stato riportato riportato chi (quis) ha insegnato la musica a Epaminonda, o tra sue capacità è commemorato lui per aver saputo danzare propriamente e sapientemente aver suonato il flauto.” 0.2 Sed hi erunt fere,qui putabunt*expertes litterarum graecarum nihil rectum*, nisi quod ipsorum moribus conveniat, . proposizione principale: - fere: avverbio - hi: soggetto pl di hic . subordinata relativa introdotta da qui (pl) - putabunt: futuro I - *inciso*: a) expertes: ex + pars ( con APOFONIA LATINA) regge o gen part o abl di privazione b) litterarum graecarum: genitivo partitivo c) nihil: acc di nihil - rectum: agg I classe in acc da recus . subordinata condizionale retta da nisi + cong presente - moribus: complemento di vantaggio - ipsorum: gen partitivo Ma saranno per lo più questi, che ignari di letteratura Greca nulla considereranno retto se non ciò che è d'accordo alle loro usanze. 0.3 Hi si didicerint non eadem omnibus esse honesta atquae turpia, sed omnia maiorum istitutis iudicari, non admirabuntur nos in Graiorum virtutibus exponendis mores eorum secutos. . proposizione principale apòdosi PERIODO IPOTETICO I TIPO: - admirabuntur: dep indicativo futuro I - nos: pluralia maiestatis accusativo . coordinata della principale - in virtutibus exponendis: stato in luogo figurato - exponendis: gerundivo in abl - secutos: pp da sequor (quindi valore attivo) in funzione avverbiale . proposizione subordinata protasi I tipo: - Hi: sogg da hic - Didicerint: da disco fut II con la consecutio temporum . proposizione subordinata oggettiva: - Omnibus: abl limitazione - Eadem: sogg all’accusativo - Esse: verbo - Honesta et turpia: predicativo del sogg (eadem) . subordinata infinitiva coordinata all’altra infinitiva oggettiva - Omnia: sogg in acc dell’infinitiva - Iudicari: verbo R passivo inf - Istitutis: abl di limitazione - Maiourm: gen specificazione Questi se avranno imparato che non per tutti le medesime cose decorose o riprovevoli, ma tutto è giudicato sui costumi degli antenati, non si meraviglieranno se noi nell’esporre la qualità dei greci abbiamo seguito i loro costumi. 0.4 Neque enim Cimoni fuit turpe, Atheniensium summo viro,sororem germanam habere in matrimonio, quippe cum cives eius eodem uterentur instituto. At id quidem nostris moribus nefas habetur.Laudi in Creta ducitur adulescentulis quam plurimos habuisse amatores. Nulla Lacedaemoni vidua tam est nobilis quae non ad cenam eat mercede conducta . preposizione principale: - Cimoni: dat di possesso (riferito all’infinito) - Turpe: abl di modo - Summo viro: participio congiunto - Atheniensium: genitivo partitivo . proposizione subordinata infinitiva soggettiva - Sororem germanam: compl ogg - Habere in matrimonio: p.v . proposizione subordinata infinitiva ogg: - Persequi: infinito dep - plura: sogg neutro pl . reggente Ma questo molte cose perseguire con grande quantità di parole mi impedisce , inolte l’impazienza di di addurre qui più esempi non solo la grandezza dell’opera. Perciò verrò a ciò che mi sono proposto di fare e esporrò ciò in questo libro sulla vita degli eccellenti condottieri. 1.1 T. Pomponius Atticus, **ab origine ultima stirpis Romanae generatus**, perpetuo a maioribus acceptam equestrem obtinuit dignitatem. . proposizione principale con inciso: - **inciso: a) ab origine ultima: ablativo b) stirpis romanae: genitivo c) generatus: pp avverbiale - obtinuit: conservò - acceptam: pp di accepto che vuol dire ereditato - dignitatem: la dignitas dell’ordo equestre Tito Pomponio Attico, discendente da un’antichissima famiglia Romana, conservò senza interruzioni l’alto rango equestre ereditato dai suoi antenati. 1.2 Patre usus est diligente, [indulgente] et, ut tum erant tempora, diti inprimisque studioso litterarum. Hic, prout ipse amabat litteras, omnibus doctrinis, quibus puerilis aetas impertiri debet, filium erudivit. . 1. proposizione principale: - utor: regge l’alblativo strumentale - diti/ studioso: predicativi soggetto in ablativo . proposizione subordinata comparativa: - ut + indicativo: come erano - tum tempora: soggetto plurale neutro III decl . 2. proposizione principale: - hic. Soggetto - filium erudivit - omnibus doctrinis: ablativo strumentale . subordinata causale: - prout: congiunzione con sfumatura causale . subordinata relativa impropria con infinito semplice in funzione di accusativo: - debet: servile di impertiri - impertiri: im + partio con APOFONIA LATINA - aetas: complemento di tempo continuato Suo padre fu parsimonioso e, per come allora erano i tempi, ricco e in primo luogo amante della letteratura. Costui, in quanto egli stesso amava la letteratura, educò il figlio in tutti le branche del sapere in cui i fanciulli devono essere istruiti. 1.3 Erat autem in puero praeter docilitatem ingenii summa suavitas oris atque vocis, ut non solum celeriter acciperet tradebantur, sed etiam excellenter pronuntiaret. Qua ex re in pueritia nobilis inter aequales ferebatur clariusque exsplendescebat**, generosi condiscipuli animo aequo ferre possent . proposizione principale: - praeter: avverbio = oltre - suavitas: dolcezza . subordinate consecutiva con ut + cong imperfetto: . subordinata relativa: - taredebantur: pass - que: che gli venivano insegnate . proposizione principale: - Qua: nesso relativo - nobilis: predicativo sogg - in pueritia: complemento di tempo determinato - inter aequales: inter + acc - ferebatur: da fero . proposizione coordinata alla principale: - explendescebat : VERBO INCOATIVO explendesco con -sco che da differenza aspettuale rispetto a splendeo . proposizione comparativa introdotta da quam: - quam + cong soggettivo di possum ( regge anche volo) - generosi: riferito a nobilis - ferre: sopportare - animo aequo: ablativo di modo “con animo equo”. D’altro canto, nel fanciullo, oltre alla dolcezza di intelletto naturalmente predisposto a imparare, c’era una grandissima dolcezza nell’espressione e nel tono di voce cosicché non solo imparava velocemente ciò che gli veniva insegnato, ma lo sapeva anche esporre ad alta voce in maniera eccellente. Perciò, al di fuori di ciò durante la fanciullezza, godeva di ottima fama tra i coetanei e brillava abitualmente di una luce più luminosa di quanto i suoi nobili compagni potessero sopportare con animo equo. 1.4 Itaque incitabat omnes studio suo,quo in numero fuerunt L. Torquatus, C. Marius filius, M. Cicero: quos consuetudine sua sic devinxit, ut nemo iis perpetua ‹vita› fuerit carior. . proposizione principale: - sogg sottointeso . subordinara relativa: - quo: sogg . subordinata consecutiva: - quos: nesso relativo - devinxit: da devincio . subordinata consecutiva: - soggetto LORO Perciò stimolava tutti con il suo zelo e fra numerosi c’erano Lucio Torquato, Gaio Mario (il figlio) e Marco Cicerone: frequentandoli assiduamente, Attico riuscì a legarli a sé cosicché in tutta la loro vita non ci fu nessuno che ritennero più caro. PARAGRAFO 2 2.1 Pater mature decessit.Ipse adulescentulus propter affinitatem P. Sulpici, qui tribunus plebis interfectus est, non expers fuit illius periculi:namque Anicia, Pomponii consobrina, nupserat Servio, fratri Sulpicii. . 1 proposizione principale . 2 proposizione principale - fuit: verbo reggente - non expers: predicativo del sogg - illius periculi: genitivo di privazione . proposizione subordinata relativa propria .proposizione principale: - Servio: dativo retto da nupserat da (nubo) Il padre morì prematuramente. Egli da adolescente, a causa della parentela con Suplicio, il tribuno della plebe che fu assassinato, non fu esente di pericolo: Amicia infatti cugina di Pomponio, ha sposato Servio, fratello di Suplicio. 2.2 Itaque interfecto Sulpicio posteaquam vidit Cinnano tumultu civitatem esse perturbatam neque sibi dari facultatem pro dignitate vivendi, quin alterutram partem offenderet, dissociatis animis civium, cum alii Sullanis, alii Cinnanis faverent partibus,idoneum tempus ratus studiis obsequendi suis Athenas se contulit. Neque eo setius adulescentem Marium hostem iudicatum iuvit opibus suis, cuius fugam pecunia sublevavit. interfecto Suplicio  ablativo assoluto posteriore rispetto . proposizione subordinata temporale: - Cinnano tumultu: abl semplice di causa (la guerra civile tra Cinna e Silla) . proposizione infinitiva oggettiva: - civitatem: soggetto . proposizione infinitiva oggettiva coordinata alla precedente: - dari: inf passivo di do - facultatem: sogg infinitiva - vivendi: gerundio genitivo . proposizione consecutiva con quin + cong imperfetto - alterutram: pronome indefinito . proposizione coordinata alla principale: dissociatis animis civium  ablativo assoluto tradotto con gerundio cum faverent  cum narrativo + cong imperfetto contemporaneo all’abl assoluto .proposizione subordinata con valore temporale determinato dal participio pefetto: - ratus: pp in funzione avverbiale - idoneum tempus: acc - obsequendi: gerundio al genitivo - suis studis: dativo . proposizione principale: neque eo setius  non di meno (setius comparativo sinonimo di minus) - iuvit: verbo principale - adulescentem marium hostem iudicatum: pp + predicativi ogg - opibus suis: abl su mezzo . proposizione relativa: - pecunia: singularia tantum abl di strumento Così tolto di mezzo Suplicio, dopo che vide a causa di una insurrezione la nazione essere perturbata e neanche a sé essere data la facoltà di vivere secondo la sua posizione, perché non si offendesse l’una o l’altra parte, essendo gli animi dei cittadini partiti essendendo alcuni favorevoli ai sostenitori di Silla e ialtri ai sostenitori di Cinna, nel momento in cui ebbe stabilito che fosse tempo idoneo di dedicarsi ai suoi studi se ne andò ad Atene. Nondimeno aiutò l’adolescente Mario considerato nemico pubblico con le sue risorse, la fuga del quale sostenne con denaro. 2.3 Ac ne illa peregrinatio detrimentum aliquod afferret rei familiari, eodem magnam partem fortunarum traiecit suarum. Hic ita vixit, ut universis Atheniensibus merito esset carissimus. - quamdiu: esprime il parallelismo cronologico . subordinata consecutiva: - ne + cong imperfetto - poneretur: passivi - qua statua: alcuna statua . proposizione con valore temporale che esprime contemporaneità - absens: poiché assente 1. proposizione principale 2. proposizione principale: - aliquot: alcuni - locis sanctissimis: stato in luogo - ipsi: dativo di vantaggio sing 3. proposizione principale: - hunc: accusativo - auctore que actorem: predicativo dell’oggetto Fintatntochè si mostrò lì resistette che fosse costruita alcuna statua a se, quando fu assente non potè proibire. Cos’ alcuni stessi misero delle statue in suo onore in luoghi santissimi. Infatti ammetevano questo autore ed esecutore in ogni procurazione dello stato. 3.3 igitur primum illud munus fortunae quod in ea potissimum urbe natus est, in qua domicilium orbis terrarum esset imperii, ut eandem et patriam haberet et domum;hoc specimen prudentiae, quod, cum in eam se civitatem contulisset, quae antiquitate,humanitate doctrinaque praestaret omnes,unus ei fuerit carissimus. . proposizione principale . subordinata completiva introdotta da quo ovvero dichiarativa con valore di indipendenza epesegetica (senza verbo): - igitur: avv - munus: dono - illud potissimum: quel principale - primum: avv - in ea urbe: in quella città - quod: introduce la sostantiva epesegetica . proposizione relativa con cong soggettivo: - esset: cong della soggettività (vedi dissing) - in qua: . proposizione subordinata consecutiva con ut: - eandem: medesima pronome indefinito acc - hoc: abl . proposizione subordinata sostantiva con quod (completiva): - quod: con ciò . proposizione con valore temporale da cum narrativo  cum contulisset . proposizione relativa Per conseguenza in primo luogo il principale dono della sorte fu questo, che fu nato in quella città, nella quale era la casa del governo della terra del mondo, nella quale nel medesimo luogo considerava la patria e la casa, con ciò modello di prudenza, quando portò sé in quella città, che per antichità e per umanità e per cultura primeggiava tutte le altre, che fu a essa l’unico e il più caro. PARAGRAFO 4 4.1 Huc ex Asia Sulla decedens cum venisset, quamdiu ibi fuit, secum habuit Pomponium, captus adulescentis et humanitate et doctrina.Sic enim Graece loquebatur, ut Athenis natus videretur; tanta autem suavitaserat sermonis Latini, ut appareret in eo nativum quendam leporem esse, non ascitum.Item poemata pronuntiabat et Graece et Latine sic, ut supra nihil posset addi. - proposizione principale - huc: avv cum venisset  cum narrativo - secum .subordinata temporale: - ibi: avv . porposizione principale: Sulla captus  participio congiunto . proposizione principale . subordinata consecutiva .proporizione principale . subordinata consecutiva . subordinata infintiva (soggettiva) - nativum e ascitum: complementi predicativi del sogg in acc perché infinitiva . proposizione principale . subordinata consecutiva - posset: verbo servile - addi: infinito passivo di addi A questo punto Silla che di ritorno dall’Asia, sopraggiungeva, fintanto il tempo che fu in quella situazione, con se ebbe Pomponio, poiché rapito per l’educazione e la cultura del ragazzo. Così dunque parlava in greco, affinchè ad Atene senrasse nato; tanta dolcezza era nei suoi discorsi Latini, che appariva la grazia essere in lui innata, non presa da fuori. Ugualmente pronciava le poesia in greco e latino, cosicchè sopra nulla potesse aggiungere. 4.2 Quibus rebus factum est ut Sulla nusquam eum ab se dimitteret cuperetque secum deducere. Qui cum persuadere tentaret, `Noli, oro te', inquit Pomponius ‘adversum eos me velle ducere, cum quibus ne contra te arma ferrem, Italiam reliqui.’ At Sulla adulescentis officio collaudato omnia munera ei, quae Athenis acceperat, (che ad atene aveva ricevuto)proficiscens iussit deferri. (partente ordinò di portare) .proposizione principale con fit (verbo di accadimento) .proposizioni dichiarative fattualei coordinate con ut + cong in dipendenza da fit - dimitteret que cuperet . proposizione infinitiva oggettiva retta da cupio: - si trova dopo “sentiendi” “delcaranti” e “voluntatis = volo nolo cupio” - se+cum - qui: nesso relativo cum tentaret  cum + cong . discorso diretto: - noli: imperativo 2 p .proposizione principale: - Sulla: sogg - adulescentis: gen - omnia munera: acc - . subordinata relativa quae + ind . subordinata infinitiva oggettiva: - deferri: infinito presente di fero - no sogg Accade che a causa di quelle cose, che Silla in nessuna circostanza lo allontanasse da se Silla e lo desiderasse condurre con se. Che tentando di persuaderlo << ti prego, non volere tu>> iniziò Pompeo << contro loro volere condurre me, ne che muovessi contro te e con loro, l’Italia lasciai andare”. E Silla, in partenza dopo aver lodato il senso del dovere del giovane, gli fece portare tutti i doni che aveva ricevuto durante il suo soggiorno ad Atene 4.3 Hic complures annos moratus,cum et rei familiari tantum operae daret, quantum non indiligens deberet pater familias, et omnia reliqua atempora aut litteris aut Atheniensium rei publicae tribueret, nihilo minus amicis urbana officia praestitit. . participio congiunto con valore temporale: . subordinata concessiva determinata dal cm + con . subordinata comparativa . subordinata comparativa . subordinata principale Poiché trattenutosi qui per molti anni, nonostante si adoperasse per il proprio patrimonio nella misura in cui deve fare un capo di famiglia che non sia uno scialacquatore e dedicasse il resto del tempo alla letteratura e allo stato ateniese, nondimeno adempì ai propri doveri con gli amici a Roma. 4.4 Nam et ad comitia eorum ventitavit et,si qua res maior acta est, non defuit. Sicut Ciceroni in omnibus eius periculis singularem fidem praebuit: cui ex patria fugienti HS ducenta et quinquaginta milia donavit. . proposizione principale: - ventitavit: v. frequentativo (ventito è derivato di venio): «andare regolarmente, abitualmente». .subordinata periodo ipotetico I tipo portasi - acta est: .proposizione principale - sicut: qui assume il significato di «per esempio . relativa Infatti, andò abitualmente ai loro comizi e non mancò in caso di avvenimenti più rilevanti. Per esempio dimostrò a Cicerone singolare fede in tutti i suoi pericoli: al quale, mentre fuggiva dalla patria, donò 250.000 sesterzi. 4.5 Tranquillatis autem rebus Romanis remigravit Romam,ut opinor,L. Cotta et L. Torquato consulibus: quem digredientem sic universa civitas Atheniensium prosecuta est,ut lacrimis desiderii futuri dolorem indicaret. . proposizione principale: - tranquillitatis rebus: complemento di tempo determinato - romanis: gen . proposizione principale (ut opinor) . ablativo assoluto (valore temporale) . proposizione principale con quem nesso relativo . proposizione consecutiva In tempo di tranquillità nelle cose di Roma tornò a vivere a Roma, come io credo, durante i consolati di C.T: così la sua partenza fu scortata da tutta città degli Atenoeso che tutte le lacrime indicassere il dolore del futuro desiderio. 5.1 in Asiam, cum apud eum legati locum obtinere posset. Non enim decere se arbitrabatur, cum praeturam gerere noluisset, asseclam esse praetoris. Qua in re non solum dignitati serviebat, sed etiam tranquillitati, cum suspiciones quoque vitaret criminum. . proposizione principale: - delatas: participio (defero) riferito a prefetturas . proposizioni consecutive coordinate per asindeto - sit secutos: aveva seguito (la concessiva non segue la consecutio) - qui: nesso relativo . proposizione proposizione principale - ne quidem: nemmeno - cum Quinto: abl compagnia - voluerit: cong per continuità con i precedenti + ire: perché v. verbo servile . proposizione infinitiva . cum + congiuntivo  valore concessivo - obtineo: (ob + teneo con apofonia latina) . proposizione infinitiva . proposizione principale: - arbitrabatur: forma passiva di arbitro . proposizione infinitiva oggettiva: - decēre: verbo tr e intr. Impersonale . proposizione infinitiva soggettiva: . cum + cong  valore causale . proposizione principale: - qua in re: nesso relativo - serviebat: regge dativo . cum + cong  valore causale: - quoque: congiunzione (anche) “Accettò le prefetture offerte di molti consoli e pretori, ma nessuno seguito verso la provincia, contento a causa dell’amore, volse gli occhi altrove dal frutto del patrimonio: infatti neanche con Quinto Cicerone volle andare in Asia, nonostante potesse ottenere presso lui il grado sociale di legato (di legione). Infatti giudicava non si addicesse a se essere il seguace del pretore poichè non voleva sostenere la pretura. In questa situazione non solo si curava della sua posizione, ma anche della tranquillità, poiché evitasse anche i sospetti di crimine. “ 6.5 Quo fiebat, ut eius observantia omnibus esset carior, cum eam officio, non timori neque spei attribui viderent. . proposizione principale . subordinata sostantiva (completiva) di fatto dipendente dal verbo di accadimento fio*** . cum + cong  valore causale . subordinata sostantiva oggettiva: - attribui: infinito passivo (attribuor) “Ciò accadeva affinchè la sua osservanza fosse la cosa più cara a tutti, poiché capissero che erano attribuiti non alla paura e neanche alla speranza, ma al suo dovere.” ***La proposizione completiva di fatto, in latino, esprime una circostanza reale o che è presentata come tale. È retta, dunque, da verbi impersonali (ma possono anche non essere impersonali) o da espressioni che indicano: - conseguenza: efficitur, sequitur. - accadimento: est, fit, evenit, accidit, contingit, usu venit. PARAGRAFO 7 7.1 Incidit Caesarianum civile bellum, cum haberet annos circiter sexaginta. Usus est aetatis vacatione neque se quoquam movit ex urbe. Quae amicis suis opus fuerant ad Pompeium proficiscentibus, omnia ex sua re familiari dedit,ipsum Pompeium coniunctum non offendit. . proposizione principale . cum + con  valore temporale - circiter: avv . principale: - usus est: utor (abl) - aetatis: gen specificazione . coordinata della principale: - quoquam: qualche luogo . proposizione principale. . proposizione relativa prolettica: - opus est : la locuzione («c’è bisogno») è qui costruita personalmente: la cosa che occorre può andare in ablativo (costruzione impersonale) o in nominativo (obbligatoriamente con pronomi o agg. neutri), la persona a cui occorre in dativo. - Proficiscentibus: è participio riferito a amicis suis sciolto in ablativo . proposizione coordinata alla principale per asindeto avversativa: - Coniunctum: participio perfetto con valore avverbiale relativo “La guerra civile di cesare capitò all’incirca quando aveva sessant’anni. Si avvalse del diritto di esenzione dell’età e non si mosse dalla città verso qualche altro luogo. Attico diede tutte le cose dal suo patrimonio, che erano necessarie ai suoi amici, che stavano andando verso Pompeio, e non offese lo stesso Pompeo, cui era legato.” 7.2 Nullum ab eo habebat ornamentum, ut ceteri,qui per eum aut honores aut divitias ceperant:quorum partim invitissimi castra sunt secuti,partim summa cum eius offensione domi remanserunt. . proposizione principale . ut ceteri: - Ut: comparativo con valore avversativo per cateri . proposizione relativa qui + ind . proposizione relativa . proposizione relativa coordinata Nessun ornamento aveva (ricevuto) da lui, a differenza di altri, che per mezzo di lui avevano ottenuto o onori o ricchezze: dei quali una parte seguirono (lui) all’accampamento non volentieri, parte, con sua grande offesa, tornarono a casa. 7.3 Attici autem quies tantopere Caesari fuit grata,ut victor,cum privatis pecunias per epistulas imperaret, huic non solum molestus non fuerit,sed etiam sororis filium et Q. Ciceronem ex Pompeii castris concesserit. Sic vetere instituto vitae effugit nova pericula. Invece a Cesare fu talmente tanto grata la neutralità di Attico vincitore, che, mentre ordinava tasse per mezzo di epistole ai singoli cittadini, a cui (nei confronti di Attico) non solo non fu molesto, ma anche concesse che il figlio della sorella e Q.C (di lasciare) l’accampamento di Pompeo. Così evitò nuovi pericoli per mezzo di un istituto antico di vita. 8.1 [Secutum est illud] occiso Caesare cum res publica penes Brutos videretur esse et Cassium ac tota civitas se ad eos convertisse [videretur] , . ablativo assoluto  valore temporale . cum narrativo  valore temporale - Penes: preposizione + acc . subordinata infnitiva: ( penes brutos esse et cassium) . coordinata alla temporale . subordinata infintiva: (se ad eos convertisse) Dopo l’uccisione di Cesare, quando sembrava che lo stato fosse nelle mani dei due Bruti e di Cassio e tutta la città fosse passata dalla loro parte 8.2 sic M. Bruto usus est, ut nullo ille adulescens aequali familiarius quam hoc sene, neque solum eum principem consilii haberet, sed etiam in convictu. . proposizione principale . subordinata consecutiva - ut + (utor) che regge abl - nullo: alb - hoc sens: 2 term paragone . subordinata coordinata consecutiva: - haberent: considerare - gen: partitivo Così Attico era amico con Bruto, che quell’adolescente avesse tra gli uguali nessuno di più familiare che questo vecchio, e non solo considerava lui il principale consiglieri, ma anche al banchetto. 8.3 Excogitatum est a quibusdam, ut privatum aerarium Caesaris interfectoribus ab equitibus Romanis constitueretur. Id facile effici posse arbitrati sunt, si principes eius ordinis pecunias contulissent. Itaque appellatus est a C. Flavio, Bruti familiari, Atticus ut eius rei princeps esse vellet. . proposizione principale . subordinata completiva volitiva con ut + verbo di decisione: - Consituo . proposizione principale: - Arbitrati sunt: principale . periodo IPOTETICO III tipo: - Apodosi: id effici posse - Protasi: si… contulissent . subordinata completiva volitiva di desiderio con volo Fu escogitato da qualcuno, che un erario privato fosse disposto agli assassini di Cesare dai cavalieri Romani. Essi reputarono ciò potesse essere essere facilmente da fare, se i nobili del suo ordine avessero offerto il denaro. Infatti, Attico, fu chiamato da C. Flavio, intimo di Bruto, affinchè volesse essere il primo della sua cosa. 8.4 At ille, qui officia amicis praestanda sine factione existimaret semperque a talibus se consiliis removisset, respondit: si quid Brutus de suis facultatibus uti voluisset, usurum, quantum eae paterentur, se neque cum quoquam de ea re collocuturum neque coiturum. Sic ille consensionis globus huius unius dissensione disiectus est. . proposizione principale Attico nonostante fosse in rapporti di stretta amicizia con Cicerone, era molto amico con Bruto, in nessun mondo lì favorì con l’oltraggiare Antonio, ma al contrario i suoi familiari scappanti dalla città, per quanto potette, li protesse, aiutò loro con le cose che gli erano necessarie. 9.4 P. vero Volumnio ea tribuit, ut plura a parente proficisci non potuerint. Ipsi autem Fulviae, cum litibus distineretur magnisque terroribus vexaretur, tanta diligentia officium suum praestitit, ut nullum illa stiterit vadimonium sine Attico, sponsor omnium rerum fuerit. . proposizione principale - doppio dativo . subordinata con consecutiva e . infinitiva . proposizione principale . cum + congiuntivo  temporale . subordinata consecutive coordinate Diede a Publio Volumio più cose di quanto potrebbe ricevere da un genitori. Invece alla stessa Fulvia, che era divisa da liti e afflitta da grandi minacce, prestò il suo dovere con tanta diligenza, cosìche lei non comparve in nessun processo senza Attico, che fu il garante di tutte le cose. 9.5 Quin etiam, cum illa fundum secunda fortuna emisset in diem neque post calamitatem versuram facere potuisset, ille se interposuit pecuniamque sine faenore sineque ulla stipulatione credidit, maximum existimans quaestum, memorem gratumque cognosci, simulque aperire se non fortunae, sed hominibus solere esse amicum. . proposizione principale . cum + con  valore causale . abl assoluto  valore temporale . subordinata infinitiva oggettiva (retta da neque potuisset) . coordinata alla principale . participio congiunto  valore causale . subordinata infinitiva . coordinata infinitiva . coordinata avversativa infinitiva oggettiva In verità infatti, lei quando ottenne il favore della sorte poiché ella aveva ottenuto un fondo, ??? fu in grado di pagare entro la scadenza e non dopo che la calamità era destinata a portare via, Attico interpose se e senza interesse e senza alcuna stipulazione prestò denaro, poiché stimava un massimo guadagno nell’essere conosciuto come memore e grato, e allo stesso tempo dimostrare se non alla fortuna, ma agli uomini era solito essere amico. 9.6 Quae cum faciebat, nemo eum temporis causa facere poterat existimare; nemini enim in opinionem veniebat Antonium rerum potiturum. Cum: valore temporale . proposizione principale . subordinata infinitiva soggettiva . subordinata infinitiva oggettiva Mentre si comportava in questo modo, nessuno poteva pensare che Attico agisse in questo modo per calcolo delle circostanze: a nessuno, infatti, veniva l’opinione delle cose che Antonio si sarebbe impossessato del potere. 9.7 Sed sensim is a nonnullis optimatibus reprehendebatur, quod parum odisse malos cives videretur. Ille autem, sui iudicii, potius quid se facere par esset intuebatur quam quid alii laudaturi forent. . proposizione principale . subordinata sostantiva con quod dichiarativo (COMPLETIVA): - quod ha qui il cong. e non l’indic. perché esprime il punto di vista degli optimates (soggettivo) . subordinata sostantiva infinitiva soggettiva: - odisse è usato solo come perfectum praesens, al pari di memini . subordinata interrogativa indiretta . subordinata infintiva oggettiva . interrogativa indiretta: - perifrastica attiva: con infinito fururo di sum Ma da alcuni optimates era criticato moderatamente per il fatto che sembrava non odiare abbastanza i cattivi cittadini; Attico, d’altro canto, ragionando in maniera autonoma, guardava a cosa era corretto che lui facesse anziché a cosa gli altri avrebbero osannato. Egli invece, dei suoi giudizi, piuttosto guardava ciò che era conveniente che lui facesse che ciò che gli altri avrebbero lodato. PARAGRAFO 10 10.1 Conversa subito fortuna est. Ut Antonius rediit in Italiam, nemo non magno in periculo Atticum putarat propter intimam familiaritatem Ciceronis et Bruti. . putarat è un +cheperfetto sincopato (putaverart) La sorte mutò improvvisamente. Quando Antonio, torò in Italia, nessuno non aveva (tutti) pensato che Attico fosse in grave pericolo a causa della sua intima familiarità con Cicerone e Bruto. 10.2 Itaque ad adventum imperatorum de foro decesserat, timens proscriptionem, latebatque apud P. Volumnium, cui, sicut ostendimus, paulo ante opem tulerat (tanta varietas iis temporibus fuit fortunae, ut modo hi, modo illi in summo essent aut fastigio aut periculo), habebatque secum Q. Gellium Canum, aequalem simillimumque sui. . proposizione principale . prticipio presente  valore causale . coordinata alla principale . proposizione relativa propria cui + +cheperfetto . pluralia maiestatis . proposizione principale - dativo di possesso . subordinata consecutiva . coordinata alla principale Perciò, all’arrivo degli imperatori si era allontanato dal foro, poiché temeva le liste di proscrizione, e si nascondeva presso P. Volumio, al quale, così come rivelo, poco tempo prima aveva trasportato ricchezze ( quei tempi ebbero tanta variazione di fortuna, che ora questi ora quelli in massimo posizione o in massimo pericolo erano), e aveva con se Q.G.C, coetaneo e similissimo di lui. 10.3 Hoc quoque sit Attici bonitatis exemplum, quod cum eo, quem puerum in ludo cognorat, adeo coniuncte vixit, ut ad extremam aetatem amicitia eorum creverit. . proposizione principale - congiuntivo esortativo (indipendente) . proposizione completiva (quod cu meo coniuncte vixit) . proposizione relativa - cognorat: +cheperfetto sincopato . proposizione consecutiva con cong Che anche in ciò vi sia esempio di bontà di Attico, poiché con lui, il quale da bambino aveva conosciuto a scuola, al punto che visse insieme, al punto che fino all’estrema vecchiaia crebbe la loro amicizia. 10.4 Antonius autem, etsi tanto odio ferebatur in Ciceronem, ut non solum ei, sed etiam omnibus eius amicis esset inimicus eosque vellet proscribere multis hortantibus, tamen Attici memor fuit officii et ei, cum requisisset, ubinam esset, sua manu scripsit, ne timeret statimque ad se veniret: se eum et illius <causa> Canum de proscriptorum numero exemisse. Ac ne quod periculum incideret, quod noctu fiebat, praesidium ei misit. . proposizione principale . proposizione consecutiva .proposizione infinitiva oggettiva . abl ass  valore causale . cum + cong  valore temporale . proposizione interrogativa indiretta retta da ubinam . subordinata completiva volitiva ne + cong . subordinata infinitiva oggettiva . subordordinata finale . subordinata causale . proposizione principale Antonio invece, sebbene fosse mosso per mezzo da tanto odio verso Cicerone, che non solo a lui, ma anche a tutti i suoi amici era nemico e volle loro proscrivere poiché esortato da molti, tuttavia fu memore dei servigi di Attico, dopo che ebbe richiesto dove fosse, scrisse di la sua mano, affinché non avesse timore e presso se si recasse immediatamente: tolse lui e per lui C dalla lista di proscrizione e affinchè non incorresse in qualche pericolo, poiché avveniva durante la notte, inviò a lui un presidio. 10.5 Sic Atticus in summo timore non solum sibi, sed etiam ei, quem carissimum habebat, praesidio fuit. Neque enim suae solum a quoquam auxilium petiit salutis, sed coniuncti, ut appareret nullam seiunctam sibi ab eo velle fortunam. .proposizione principale . proposizione relativa Così Attico fu di difesa, in quella situazione di massima paura, non solo a sé ma anche a lui, che considerava carissimo. E infatti non solo recò ausilio alla sua di salute, ma anche al congiunto, affinché sembrasse che non volesse il destino a se (il suo) separato da lui. 10.6 . proposizione principale . proposizioni sostantive di fatto ( completiva) - determinata da effecit - esprime circostanza reale ed è retta da verbo impersonali . cum + cong  concessivo - nullius condicionis non: nullius non ogni tutti Fece Dunque in modo che , M.V.A legato all’adolescente Cesare per mezzo di una intima familirità, nonostante la sua grazia e l’influenza di Cesare non possedette il diritto di qualsiasi matrimonio, specialmente scegliesse la sua parentela e preferisse in sposa la figlia di un cavaliere romano di un aristocratico. 12.2 Atque harum nuptiarum conciliator fuit (non est enim celandum) M. Antonius, triumvirum rei publicae : cuius gratia cum augere possessiones posset suas, tantum afuit a cupiditate pecuniae, ut nulla in re usus sit ea nisi in deprecandis amicorum aut periculis aut incommodis. . proposizione principale . proposizione indipendente . cum + cong con valore concessivo . proposizione consecutiva . - nisi: all’inizio della frase perché nega l’intera frase - deprecandis: gerundivo in ablativo E di queste nozze fu promotore Marco Antonio (infatti non è da nascondere), triumviro, della repubblica “riformatore”: benchè potesse, con la grazia del quale ( Antonio) aumentare i suoi beni, tanto fu estraneo dalla cupidigia di denaro, che in nessun caso servì tale cosa se non nei pericoli dei suoi amici che devono essere allontanati o nelle sventure. 12.3 Quod quidem sub ipsa proscriptione perillustre fuit. Nam cum L. Saufei equitis Romani, aequalis sui, qui complures annos studio ductus philosophiae habitabat habebatque in Italia pretiosas possessiones, triumviri bona vendidissent consuetudine ea, qua tum res gerebantur, Attici labore atque industria factum est, ut eodem nuntio Saufeius fieret certior se patrimonium amisisse et recuperasse. . proposizione principale: - sub: durante - perillustre: avv . cum + cong  cum venididssent  valore temporale . proposizioni relative: - habitabat: frequentativo-intensivo di habeo (si noti quindi la figura etimologica): come habeo, intransitivo nell’accezione di «tenersi, abitare» . proposizione relativa: - qua tum: antecedente a consuetudine ea . proposizione principale: - factum est: verbo fattuale . proposizione sostantiva di fatto (completiva) - fieret certior: venire a sapere . subordinata infitive oggettive: - se: soggetto. Inoltre ciò fu molto noto senza dubbio durante la proscrizione stessa. Infatti, quando L. Saufei cavaliere romano, dotto, il quale da molti anni abitava, per lo studio della filosofia, e aveva preziosi possedimenti in Italia, i triumviri, secondo la consuetudine per la quale le cose erano amministrate a quel tempo, avevano messo in vendita i beni, per il lavoro e ingegno di Attico accadde che Saufeio venisse per il medesimo messaggio che di aver perso e recuperato il patrimonio. 12.4 Idem L. Iulium Calidum, quem post Lucreti Catullique mortem multo elegantissimum poetam nostram tulisse aetatem vere videor posse contendere, neque minus virum bonum optimisque artibus eruditum, post proscriptionem equitum propter magnas eius Africanas possessiones in proscriptorum numerum a P. Volumnio, praefecto fabrum Antonii, absentem relatum expedivit. Attico salvò Lucio Giulio Calido, che mi sembra di poter dire sia stato il poeta di gran lunga più raffinato, dopo la morte di Lucrezio e Catullo, che il nostro tempo abbia prodotto, non meno onesto e acculturato nei migliori rami del sapere: dopo la confisca sancita ai danni dei cavalieri, era stato inserito, nonostante fosse lontano, nella lista dei proscritti da Publio Volumnio, assistente personale di Antonio. 12.5 Quod in praesenti utrum ei laboriosius an gloriosius fuerit, difficile est iudicare, quod in eorum periculis non secus absentes quam praesentes amicos Attico esse curae cognitum est. . - quod: nesso relativo In questa situazione se fosse a lui più gloria o fatica, è difficile giudicare, poiché è risaputo che Attico aveva a cura gli amici nei loro pericoli non diversamente presenti quanto assenti. 13.1 Neque vero ille minus bonus pater familias habitus est quam civis. Nam cum esset pecuniosus, nemo illo minus fuit emax, minus aedificator. Neque tamen non in primis bene habitavit omnibusque optimis rebus usus est. . proposizione principale: - comparativi con minus . cum + cong  valore concessivo . proposizione principale - aedificator: predicativo del soggetto . proposizione principale: - utor: regge abl . coordinata alla principale In verità fu ritenuto non meno buono come padre di famiglia che come cittadino. Infatti pur essendo ricco, nessuno fu meno smanioso di acquisti rispetto a lui, meno costruttore. E tuttaviva similmente abitò nel lusso e fu solito in tutte le cose migliori. 13.2 Nam domum habuit in colle Quirinali Tamphilianam, ab avunculo hereditate relictam, cuius amoenitas non aedificio, sed silva constabat: ipsum enim tectum antiquitus constitutum plus salis quam sumptus habebat: in quo nihil commutavit, nisi si quid vetustate coactus est. . proposizione principale . participio congiunto  relativa . subordinata relativa . principale . relativa . interrogativa indiretta Infatti ebbe la casa Tamfiliana sul colle Quirinale, che gli era stata lasciata in eredità dallo zio, della qualle bellezza stava non nell’edificio ,a nel bosco: la stessa infatti, costruita in anitichità, aveva più eleganza che lusso: nella quale nulla cambiò, ecce se da qualcosa fu costretto dalla vecchiaia 13.3 Usus est familia, si utilitate iudicandum est, optima, si forma, vix mediocri. Namque in ea erant pueri litteratissimi, anagnostae optimi et plurimi librarii, ut ne pedisequus quidem quisquam esset, qui non utrumque horum pulchre facere posset, pari modo artifices ceteri, quos cultus domesticus desiderat, adprime boni. . proposizione principale con utor - optima : abl (utor) - mediocri: abl (utor) . perifrastica passiva  (iudicandum est) . proposizione principale . subordinata consecutiva . subordinata relativa consecutiva . relativa normale separata dalla precedente!!! La servitu fu solita, se è da giudicare per l’utilità, ottima, se secondo la forma appena mediocre. E infatti in questa erano giovani molto istruiti, lettori ottimi e numerosi copisti, che senza dubbio non fosse alcun schiavo che non potesse bene l’uno e l’altra delle cose, allo stesso modo altri artigiani (erano) molto abili (nella) la cura della casa aveva richesto loro 13. 4 Neque tamen horum quemquam nisi domi natum domique factum habuit: quod est signum non solum continentiae, sed etiam diligentiae. Nam et non intemperanter concupiscere, quod a plurimis videas, continentis debet duci, et potius diligentia quam pretio parare non mediocris est industriae. . proposizione principale E non tuttavia qualcuno di loro se non nato in villa e cresciuto nella casa: ciò è segno non solo di moderazione, ma anche di intelligenza. E infatti non deve bramare senza misura ciò che dai più, essere condotto 13.5 Elegans, non magnificus, splendidus, non sumptuosus: omnique diligentia munditiam, non affluentiam affectabat. Supellex modica, non multa, ut in neutram partem conspici posset. . proposizione principale . coordinata principale . proposizione consecutiva . subordinata soggettiva Elegante, ma non pomposo, signorile ma non dissipatore: con tutto il suo impegno tendeva verso la raffinatezza e non l’eccesso. L’arredamento modesto, non eccessivo, tale che non si poteva notare né in un senso né nell’altro. 13.6 Nec praeteribo, quamquam nonnullis leve visum iri putem, cum in primis lautus esset eques Romanus et non parum liberaliter domum suam omnium ordinum homines invitaret, [scimus] non amplius quam terna milia [aeris] peraeque in singulos menses ex ephemeride eum expensum sumptui ferre solitum. . proposizione principale . subordinata relativa . subordinata consecutiva . subordinata infinitiva soggettiva . proposizione principale - pertaesum: da (taedet  verbo assolutamente personale regge acc e gen) . subordinata infinitiva oggettiva . coordinata alla principale . subordinata relativa Allo stesso modo nell’osservare, ciò che una volta aveva promesso, tanta era la cura che sembrava facesse una cosa sua non affidata. Mai fu infastidito da lavori intrapresi: pensava la sua reputazione in quella cosa fosse mossa, della quale nulla aveva più caro 15.3 Quo fiebat, ut omnia Ciceronum, M. Catonis, Q. Hortensii, Auli Torquati, multorum praeterea equitum Romanorum negotia procuraret. Ex quo iudicari poterat non inertia, sed iudicio fugisse rei publicae procurationem. . proposizione principale . subordinata sostantiva fattuale . proposizione principale . subordinata infinitiva soggettiva . subordinata infinitiva soggettiva Perciò accadeva, che amministrasse gli tutti gli affari di Cicerone, Catone, Ortensio e Torquato e di molti altri cavalieri romani. Da ciò si poteva giudicare che non per inerzia, ma per giudizio si era sottratto dall’amministrazione dello Stato. PARAGRAFO 16 16.1 Humanitatis vero nullum afferre maius testimonium possum, quam quod adulescens idem seni Sullae fuit iucundissimus, senex adulescenti M. Bruto, cum aequalibus autem suis Q. Hortensio et M. Cicerone sic vixit, ut iudicare difficile sit, cui aetati fuerit aptissimus. . proposizione principale . subordinata infinitiva oggettiva . subordinata completiva con quod + ind . coordinata alla completiva . subordinata completiva . subordinata interrogativa indiretta In verità nessuna maggiore testimonianza di umanità posso fornire, che questa: quando Attico era ragazzo fu graditissimo al vecchio Silla, da vecchi giovane Bruto, con i suoi coetanei invece Ortensio e Cicerone così visse che è difficile giudicare a quale età sia stato più adatto. 16.2 Quamquam eum praecipue dilexit Cicero, ut ne frater quidem ei Quintus carior fuerit aut familiarior. . proposizione principale . subordinata consecutiva: - il dativo determina determina i comparativi Del resto Cicerone lo apprezzò particolarmente, che neanche il fratello Quinto gli era lui o intimo. 16.3 Ei rei sunt indicio praeter eos libros, in quibus de eo facit mentionem, qui in vulgus sunt editi, undecim volumina epistularum, ab consulatu eius usque ad extremum tempus ad Atticum missarum: quae qui legat, non multum desideret historiam contextam eorum temporum. . proposizione principale: - doppio dativo . proposizione relativa . proposizione relative coordinate - missarum: part perf misso A vantaggio delle sue cose sono indizio oltre i suoi libri, quali nei Cicerone fece menzione di Attico , che sono pubblicati, in undici volumi di epistole, dal suo consolato fino all’estremo tempo del congedo di Attico: che chi le legga, non rimpianga molto la composizione di fatti storici dei loro tempi. 16.4 Sic enim omnia de studiis principum, vitiis ducum, mutationibus rei publicae perscripta sunt, ut nihil in eis non appareat et facile existimari possit, prudentiam quodam modo esse divinationem. Non enim Cicero ea solum, quae vivo se acciderunt, futura praedixit, sed etiam, quae nunc usu veniunt, cecinit ut vates. . proposizione principale . subordinata consecutiva . subordinata infinitiva soggettiva . subordinata infinitiva soggettiva . proposizione principale . subordinata relativa . proposizione principale . subordinata relativa Infatti così tutto, circa gli studi dei comandanti politici, dei vizi dei comandanti, cambamenti della repubblica, sono riportati, che in quelle tutto emerga e facilmente possa essere giudicato in un certo senso la prudenza fosse divinazione. Infatti Cicerone non solo predisse le cose future, le quali sarebbero accadute mentre era vivo, ma anche quelle che ora vengono ad accadere, annunciò come profeta. PARAGRAFO 17 17.1 De pietate autem Attici quid plura commemorem? Cum hoc ipsum vere gloriantem audierim in funere matris suae, quam extulit annorum nonaginta, cum ipse septem et sexaginta, se numquam cum matre in gratiam redisse, numquam cum sorore fuisse in simultate, quam prope aequalem habebat. . interrogativa con cong indipendente dubitativo . cum + cong  valore causale . proposizione relativa: - genitivo qualitativo . subordinata temporale . subordinate infinitive epesegetiche . subordinata relativa Perché poi circa la pietà di Attico dovrei menzionare qualcosa in più? Durante il funerale della madre ho sentito lo stesso veramente orgoglioso ciò, che seppellì quando aveva 90 anni, essendo lui stesso 77enne, se mai con la madre nella benevolenza era ritornato, mai con sua sorella in avversione fu, la quale aveva come vicina coetanea. 17.2 Quod est signum aut nullam umquam inter eos querimoniam intercessisse, aut hunc ea fuisse in suos indulgentia, ut, quos amare deberet, irasci eis nefas duceret. . proposizione principale . subordinata infinitiva . subordinata relativa . subordinata infinitiva Ciò è segno che o nessuna volta tra loro lamentela si sia interposta, o che lui fosse indulgente verso i suoi, che considerava nefasto arrabbiarsi con loro i quali doveva amare. 17.3 Neque id fecit natura solum, quamquam omnes ei paremus, sed etiam doctrina: nam principum philosophorum ita percepta habuit praecepta, ut iis ad vitam agendam, non ad ostentationem uteretur. E non lo fece solo per sua natura, sebbene tutti a essa obbediamo, ma anche in conformità con la sua educazione: infatti aveva assimilato i precetti dei principali filosofi così da impiegarli per vivere e non per ostentarli. PARAGRAFO 18 18.1 Moris etiam maiorum summus imitator fuit antiquitatisque amator, quam adeo diligenter habuit cognitam, ut eam totam in eo volumine exposuerit, quo magistratus ordinavit. . proposizione principale . subordinata relativa quam + ind - habuit cognitam: perfetto perifrarstico . subordinata consecutiva . subordinata relativa Fu anche sommo cultore dei costumi antichi e amante dell’antichità, che conobbe così precisamente che espose ciò interamente in quel libro, in cui ha fornito l’elenco delle magistrature. 18.2 Nulla enim lex neque pax neque bellum neque res illustris est populi Romani, quae non in eo suo tempore sit notata, et, quod difficillimum fuit, sic familiarum originem subtexuit, ut ex eo clarorum virorum propagines possimus cognoscere. . proposizione principale . subordinata relativa: - in + abl: tempo det . coordinata alla principale . subordinata consecutiva . subordinata infinitiva soggettiva Nessuna legge è, né pace né guerra né imprese del popolo romano, che nel suo tempo non sia stata registrata, e, ciò fu difficilissimo, così inserì l’origine della famiglia, cosicché possiamo conoscere da quello le discendenze degli uomini illustri. 18.3 Fecit hoc idem separatim in aliis libris, ut M. Bruti rogatu Iuniam familiam a stirpe ad hanc aetatem ordine enumeraverit, notans, qui a quo ortus quos honores quibusque temporibus cepisset: . proposizione principale Nata est autem Attico neptis ex Agrippa, cui virginem filiam collocarat. Hanc Caesar vix anniculam Ti. Claudio Neroni, Drusilla nato, privigno suo, despondit: quae coniunctio necessitudinem eorum sanxit, familiaritatem reddidit frequentiorem. . proposizione principale . subordinata relativa . proposizione principale . subordinata relativa . proposizione principale Ad Attico fu nato una nipote da Agrippa, al quale aveva dato in moglie sua figlia vergine. Cesare promise lei a malapena di un anno a Tiberio Claudio Nerone, nato da Drusila, suo figliastro: questa per mezzo del dell’unione sancì la loro relazione di parentela, rese i rapporti di amicizia più frequenti. PARAGRAFO 20 20.1 Quamvis ante haec sponsalia non solum, cum ab urbe abesset, numquam ad suorum quemquam litteras misit, quin Attico mitteret, quid ageret, in primis quid legeret quibusque in locis et quamdiu esset moraturus, . proposizione principale . cum + cong  valore temporale . subordinata consecutiva neg . subordinate interrogative indirette coordinate - moraturus: participio futuro Tuttavia, prima di questo sposalizio, non solo, quando era lontano dalla città mai inviò lettere a qualcuno dei suoi, che non inviò ad Attico, che cosa facesse, primamente che cosa leggesse e in quale luogo e per quanto tempo si sarebbe trattenuto 20.2 sed etiam, cum esset in urbe et propter infinitas suas occupationes minus saepe, quam vellet, Attico frueretur, nullus dies temere intercessit, quo non ad eum scriberet, cum modo aliquid de antiquitate ab eo requireret, modo aliquam quaestionem poeticam ei proponeret, interdum iocans eius verbosiores eliceret epistulas. . coordinata alla principale . cum narrativo  temporale . subordinata comparativa . coordinata alla principale . subordinata relativa impropria consecutiva . cum + cong  narrativo + coordinate - requireret: re + quaero (*requaero > *requairo > requiro). Come il primitivo, requiro aliquid ex, ab, de aliquo; qui la persona è costruita con ab (de antiquitate è c. di argomento). - eliceret: ex + lacio (con apofonia lat.). Ma anche, quando era in città e a causa delle sue infinite occupazione meno spesso, di quanto volesse godeva (della compagnia) di Attico, nessun giorno passò senza riflettere, nel quale non scriveva a lui, chiedendo ora qualcosa dell’antichità da lui, ora a lui proponendo qualche questione poetica, talvolta prendendosi gioco di lui estorceva una lettera più lunga. 20.3 Ex quo accidit, cum aedis Iovis Feretrii in Capitolio, ab Romulo constituta, vetustate atque incuria detecta prolaberetur, ut Attici admonitu Caesar eam reficiendam curaret. . proposizione principale . cum narrativo . subordinata completiva con ut fattuale Da ciò accadde, che Cesare ammonito a causa dell’ammonimento di Attico riparasse ciò che era da ricostruire, il tempio di Giove Feretro sul Campidoglio, eretto da Romolo, a causa della vecchiaia e della non curanza rovinato scoperchiato. 20.4 Neque vero a M. Antonio minus absens litteris colebatur, adeo ut accurate ille ex ultumis terris, quid ageret, curae sibi haberet certiorem facere Atticum. . proposizione principale . subordinata consecutiva - curae sibi: doppio dativo + haberet  “preoccuparsi” . subordinata interrogativa indiretta . subordinata sostantiva oggettiva E in verità, non meno veniva tenuto in considerazione da Marco Antonio nelle lettere benchè essente, al punto che, lui accuratamente da terre remote, si preoccupava fare Attico più informato. 20.5 Hoc quale sit, facilius existimabit is, qui iudicare poterit, quantae sit sapientiae eorum retinere usum benevolentiamque, inter quos maximarum rerum non solum aemulatio, sed obtrectatio tanta intercedebat, quantam fuit incidere necesse inter Caesarem atque Antonium, cum se uterque principem non solum urbis Romae, sed orbis terrarum esse cuperet. Che natura sia in ciò, più facile potrà considerarlo, chi potrà giudicare a quanta sapienza sia conservare l’intimità e la benevolenza di coloro, tra i quali si opponeva non solo per la rivalità delle cose più importanti, ma per tanto odio, quanto fu necessario che capitasse tra Cesare e Antonio, poiché entrambi desideravano essere non solo il primo della città di Roma, ma dell’universo. PARAGRAFO 21 21.1 Tali modo cum septem et septuaginta annos complesset atque ad extremam senectutem non minus dignitate quam gratia fortunaque crevisset (multas enim hereditates nulla alia re quam bonitate consecutus ) tantaque prosperitate usus esset valetudinis, ut annis triginta medicina non indiguisset, . cum + cong  narrativo: - complesset: forma sincopata di complevisset - crevisset: + che perfetti - usus esset: da utor regge l’abl di prosperitate . proposizione indipendente . subordinata completiva: - con abl di limitazione In questo modo, quando giunse ai 77 anni e fino alla più inoltrata vecchiaia non meno crebbe per dignità sociale che per favore e ricchezza (infatti aveva ottenuto molte eredità per nessun’altra cosa che per bontà) e fu solito essere tanto prosperoso di salute, che non ebbe bisogno di cure per 30 anni. 21.2 nactus est morbum, quem initio et ipse et medici contempserunt: nam putarunt esse tenesmon, cui remedia celeria faciliaque proponebantur. . proposizione principale . subordinata relativa . proposizione principale . subordinata sostantiva oggettiva: - tenesmon: acc greco . subordinata relativa Si imbattette in una malattina, la quane all’inizio sia egli stesso che i medici trascurarono: infatti pensarono che fosse tenesmo, a cui erano proposti rimedi veloci e facili. 21.3 In hoc cum tres menses sine ullis doloribus, praeterquam quos ex curatione capiebat, consumpsisset, subito tanta vis morbi in imum intestinum prorupit, ut extremo tempore per lumbos fistulae puris eruperint . cum narrativo con consumpsisset . subordinata relativa . proposizione principale . subordinata consecutiva - fistulae puris: sogg In ciò, essendo trascorsi tre mesi senza alcun dolore, eccetto che quei che dal trattamento delle malattie riceveva, corrose, improvvisamente tanta forza della malattia nel basso intestino prorompette, che le fistole purulente insorsero alla fine attraverso i reni. 21.4 Atque hoc priusquam ei accideret, postquam in dies dolores accrescere febresque accessisse sensit, Agrippam generum ad se accersi iussit et cum eo L. Cornelium Balbum Sextumque Peducaeum. . subordinata temporale introdotta da priusquam . subordinata temporale introdotta da postquam . 2 subordinate infinitive oggettive . proposizione principale - iussit . subordinata infinitiva oggettiva E prima che accadesse ciò a lui, dopo che sentì duranti i giorni accrescere il dolore e la febbre essersi aggiunta, ordinò di chiamare che fosse chiamato a se il genero Agrippa e con lui Lucio Cornelio Balbo e Sesto Peduceo. 21.5 Hos ut venisse vidit, in cubitum innixus ‘Quantam’ inquit ‘curam diligentiamque in valetudine mea tuenda hoc tempore adhibuerim, cum vos testes habeam, nihil necesse est pluribus verbis commemorare. Quibus quoniam, ut spero, satisfeci, me nihil reliqui fecisse, quod ad sanandum me pertineret, reliquum est ut egomet mihi consulam. . subordinata sostantivo oggettivo . prposizione principale . participio congiunto Vide che questi erano arrivati, essendosi appoggiato sul gomito iniziò: “Quanta e cura e diligenza ho dimostrato nella mia salute da salvaguardare in questo tempo, avendovi testimoni, nulla è necessario menzionare con più parole. Poiché, come spero, mi giustificai