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Guide e consigli
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Tecniche dell'Incisione Calcografica, Prove d'esame di Arte

Una serie di domande e risposte riguardanti le tecniche dell'incisione calcografica. Si parla di segni, tensione, contraddizione, terza dimensione, calligrafia e gruppi di incisione. Vengono inoltre analizzate due opere di Giambattista Piranesi. Il testo è utile per chi vuole approfondire le tecniche dell'incisione calcografica.

Tipologia: Prove d'esame

2023/2024

In vendita dal 16/12/2023

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federica-scibetta-3 🇮🇹

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Scarica Tecniche dell'Incisione Calcografica e più Prove d'esame in PDF di Arte solo su Docsity! DOMANDE Tecniche del l ’ Inc is ione Calcograf ica • Chi ha scritto 'Il gesto e il segno' e cosa tratta? È un libro di Guido Strazza che ha scritto per i suoi allievi durante l'esperienza didattica nell'Accademia dell'Aquila e nei due anni di lavoro all'antica Calcografia Nazionale di Roma. Spiega le varie tecniche di incisioni e i pricipi elementari per incidere • Quanti tipi di segni si possono ottenere? Si può ottenere il punto che è la rottura cromatica della continuità del foglio, il segno che è la conseguenza del gesto (il gesto è l’intenzione e una componente della tecnica), gli addensamenti ovvero tanti segni insieme, il contorno che crea immagine diversa, il confine tra colore e colore ovvero la divisione tonale e la rarefazione cioè la dissolvenza in direzione. •Quanti tipi di segni unità si possono ottenere? Punto, trattino, svirgolettata, c e tratto lungo • Che tipo di tensione possono dare i segni? La tensione può essere equilibrata ovvero con dissolvenze con preciso andamento (es. rarefazione addensamento) o dinamica quando sposto l'attenzione da una parte all'altra per creare movimento. •Parlami del segno: cos'è? Il segno proviene dal gesto e ed è l’espressione di un'idea astratta. Il segno può essere spontaneo o pensato. Tramite il segno che può essere unità, addensamento, tensione, è possibile cadere nell'ambiguità perché a seconda del segno, della sua disposizione nello spazio del foglio, è possibile avere molteplici interpretazioni. È importante la valutazione globale dell'organizzazione dei segni per farli leggere come vogliamo. • Mi parli dell'importanza della contraddizione? Le concordanze e le contraddizioni cambiano il significato delle nostre figure e la nostra percezione (fastidio nelle imprecisioni). Si può avere: concordanza totale (parallelismo e simmetria), concordanza per il parallelismo (simmetria orizzontale), contraddizione totale (valori discordanti, rombo). Le costanti di riferimento sono verticale e orizzontale, sono parametri fondamentali soprattutto per le figure astratte o precise, in quanto si deve esaminare la contraddizione. Le verticali hanno un equilibrio dinamico (caduta dei gravi), la direttrice ha un'azione di forza dall'alto al basso. L'orizzontale ha un equilibrio indifferente, la direttrice che non influenza la forza di gravità e crea un equilibrio indifferente da sinistra verso destra o da destra verso sinistra. I segmenti intermedi sono dinamici ma contraddicono i parametri delle altre direttrici creando squilibrio. Il quadrato può avere concordanza massima quando le direttrici verticali sono parallele all'asse verticale e quelle orizzontali sono parallele all'asse orizzontale, dinamica quando diagonali e direttrici si allineano, squilibrio quando è in totale contraddizioni con gli assi. Per il triangolo lo squilibrio è dato dalla punta decentrata. Il cerchio è l'unica figura indifferente ai parametri ed è influenzabile solo dalla disposizione spaziale nel foglio. La creatività non consiste nell’avere sempre equilibrio ma di rompere quest’ordine con un ordine diverso. • Mi parli del segno indotto? E l'accentuazione ritmica che viene uniformemente a tutti noi. Col segno indotto si possono realizzare, anche le trame indotte: create dalle interferenze tra bianco e nero, tra sfondo e china. Queste interferenze creano la trama. Le trame si possono toccare, incrociarsi o mantenere l'elemento del distacco. • Cosa è la frequenza? Dipende dalla quantità di segni in un dato spazio, è la ripetizione ritmata dei segni e nel loro modo di addensarsi. La frequenza è costituita da segno e intervallo (bianco). La frequenza è diversa a causa della densità e dipende dalla distanza tra i segni. • Parlami della terza dimensione Tramite le variazioni progressive di posizione, forme, distanza e dimensione, direzione riusciamo a creare la terza dimensione sul foglio bidimensionale illudendo le nostre menti. Bisogna giocare sui punti di fuga e la prospettiva DOMANDE Tecniche del l ’ Inc is ione Calcograf ica • Abbiamo due figure messe in relazione, sono due artisti o uno e che tecnica usa? Sono entrambe realizzate dall'artista Giambattista Piranesi un architetto che si cimenta nell'acqua forte. Nella prima immagine vediamo segni che possono sembrare una scrittura veloce ma rappresenta l'arena di Verona. Il ritmo crea i gradini, le forme nere sono gli ingressi all'arena mentre i trattini più definiti sono gli scalini. Nella seconda immagine tratta il carcere, tramite addensamenti chiaro/scuro conferisce un senso di drammaticità e il soggetto portante è lo sconvolgimento dello spazio e della luce; vuole creare angoscia. • Quali sono i valori discordanti di queste figure? Nella prima vediamo un'architettura documentata da Piranesi in grigio chiaro, scuro e quasi nero, in cui sfrutta luci e ombre, calibra la figura e gestisce lo spazio. Nella seconda Maccari documenta un particolare di un pavimento dando uno schema globale all'immagine. Entrambe realizzate con gli stessi effetti tonali. Inoltre, si potrebbe pensare che quello di Maccari sia la piantina in scala del monumento di Piranesi. • Cosa è la calligrafia?Con quale strumento si realizza? L'arte, affine al disegno, che insegna a tracciare la scrittura in forma elegante e regolare. Quando l’uso delle parole si fonde con l’espressione individuale si produce la calligrafia. A parte la scrittura a china realizzata con il pennino è possibile realizzare la scrittura con grazie e arabeschi tramite il bulino. • Quanti gruppi di incisione esistono? Parlamene. Vi sono 3 grandi gruppi: a rilievo -xilografia (legno) -linoleografia(linoleum), 200/300 copie; in piano -litografia -serigrafia (su pietra si usa racla, torchio litografico pressione verticale), infinite copie; in cavo -calcografia (Rame zinco metallo). Le tecniche calcografiche sono divise in 2 gruppi: tecniche dirette (usiamo la nostra forza) e indirette (usiamo gli acidi) Dirette 15/20 copie: -Puntasecca -Bulino -Punzone -Rotelle -Mezzaluna Indirette 200/300 copie: -Acquatinta -Acquaforte -Vernice molle -Maniera nera o Mezzo tinto STRUMENTI: bulino - punzone - punta d'acciaio - rotelle - mezza luna - berceau Le rotelle devia la matrice creando le barbe max 15 copie. • Come si prepara una lastra di incisione e perché va preparata? Quali attrezzi utilizzo e quali sono i più importanti? La lastra (Rame o zinco ) di incisione va preparata con la bisellatura per rimuovere gli angoli vivi (dannosi per foglio e i feltri del torchio) e lucidatura per poter ottenere il bianco al momento della stampa. Gli attrezzi principali sono: -per la bisellatura sono: lima dolce per metalli, raschietto e brunitolo; -per la lucidatura sono: carta abrasiva, paglietta metallica e sidol. • Cos'è l'acciaiatura? Serve per realizzare una tiratura più lunga usata nelle tecniche dirette e diminuisce il valore degli esemplari(stampe) • Cosa è la tiratura? La tiratura è la capacità della lastra di dare stampe multiple. Essa può essere alta o bassa a seconda del materiale utilizzato e della tecnica (le barbe si appiattiscono al torchio). • La carta deve essere bagnata o non bagnata? Ci sono dei metodi particolari? La carta di incisione è particolare: le sue fibre sono quasi in assenza di collanti perché cosi rimane leggermente più flessibile, è sfrangiata, pressata e lavorata a mano. Può essere messa nell'acqua 5/10 min, dopo va accuratamente tamponata. Le presine sono fondamentali perché il foglio bagnato assorbe la nostra impronta o il colore che abbiamo sulle mani. L'unica tecnica che ci permette anche di utilizzare un foglio di carta asciutto è quella della xilografia o della linoleografia. Tutte le altre tecniche esigono il foglio bagnato. DOMANDE Tecniche del l ’ Inc is ione Calcograf ica • Perché la stampa è detta originale d’arte? Perché è un’opera autentica ricavata da una lastra incisa a mano che produce per la maggior parte delle tecniche copie limitate • Mantegna che incisione usa e con quale tecnica? Mantegna utilizza l'incisione in cavo con la tecnica del bulino in cui incide tratteggiando obliquo e senza incroci, utilizzando poche linee curando particolarmente l'espressione dei volti. Nelle sue opere è evidente l'accurata pulizia della lastra che produce bianchi perfetti. • Chi è Dürer e in che periodo storico lo ricordiamo? Che tecnica utilizzava? Albert Dürer chiamato 'il padre del bulino' in quanto utilizza anche il puntellare del punzone insieme al bulino ed è il primo ad incrociare il bulino in maniera particolarmente pulita. Con lui nel 1500 si ha una svolta perché realizza uno dei primi monogrammi su una lastra. Capisce che è importante rendersi riconoscibili per emergere. Nasce fine 1400 • Luca de Leida che tipo di tecnica e in che periodo storico lo collochiamo? Luca de Leida utilizza la tecnica del bulino, ha uno stile più riconoscibile in quanto plastico e la prospettiva è forviante. Nasce fine 1400. • Chi è il Campagnola, c'è una sua opera rimasta impressa e come è stata realizzata? Di Domenico Campagnola abbiamo visto San Giovanni Battista dove il paesaggio alle spalle è molto leggero e con poche tonalità di grigio per dare senso di profondità. Utilizza la tecnica del bulino accostata al punzone. Realizza anche 'il giovane con il teschio' che è sempre un bulino associato al punzone per accentuare la tecnica di Dürer ricordiamo anche 'Giuditta e Oloferne'. Nato nel 1500 circa. • I fratelli Carracci che tecniche utilizzavano (Annibale e Agostino), in che periodo siamo? I fratelli Carracci erano pittori in costante diatriba con Caravaggio. Oltre alla pittura si sono cimentati anche nelle tecniche di incisione a bulino. Nati metà 1500 circa. • Picasso che tecnica utilizza? Egli si cimenta nell'incisione con la tecnica della punta secca per fare i contorni, nella maniera nera. nell'acqua tinta per realizzare la granitura degli sfondi e nella linoleografia dove si applica nella tecnica a matrice persa. Utilizza spesso l'acciaiatura sulle barbe come per Guernica per realizzare milioni di copie. Nato fine 1800. • Rembrandt che tipo di opere realizza e con quale tecnica? In che periodo? Egli utilizza l'acqua forte con morsura multipla per creare i segni più chiari e spesso associa la punta secca per creare neri sfumati e incroci con le barbe. Mischia quasi sempre tecniche dirette e indirette. Ha rappresentato: David in preghiera (solo acquaforte), una donna di spalle dove il nero è evidentemente creato dagli incroci creando una trama fitta 1658, altra sua opera è la risurrezione di Lazzaro' dove metà sfondo resta incompiuto. • Chi sono gli espressionisti astratti che hanno usato la punta secca nel 900? -Kirchner - Max Pechstein - Pablo Picasso - Bernard Buffet - Morandi - Villon - Chagall- Nicholson • Parlami di Goya, che tipo di opere ha realizzato? Quali tecniche? Quale tecnica utilizza solo una volta? Goya è un pittore del 1700 ricordato anche per le sue incisioni di immagini molto crude soprattutto per quelle che ritraevano guerre e disastri della guerra spagnola. Utilizza sempre una sua visione estemporanea. Si cimenta con acqua forte e acqua tinta come tecniche principali. Utilizza solo una volta la tecnica della maniera nera nell'opera 'El Colosso' che ad oggi è una tra le sue opere più famose. • Chi è il Mazzola e come viene chiamato? Il Mazzola è un pittore italiano del 1500 e veniva chiamato Parmigianino di Parma. Egli utilizza linee indotte lunghe nella realizzazione dell'acqua forte e usa morsure multiple lunghe nel 'compianto sul Cristo morto' è subito riconoscibile. • Chi è il Barocci? Quando opera e che tecnica usava? Il Barocci è un artista della seconda metà del 500 cimentato in tantissime tecniche calcografiche. Amava realizzare incisioni per copertura in acqua forte; realizzava tutto il disegno e poi interveniva con morsura multipla solo su un lato della lastra per scurirla. Realizza molti dettagli sui tessuti. DOMANDE Tecniche del l ’ Inc is ione Calcograf ica • Chi è Canaletto? Antonio Canal detto Canaletto è un artista del 1700 importante per tutte le sue vedute veneziane ricche di dettagli dove privilegia i grandi movimenti e scorci di povertà e di borghi allo stesso tempo. Utilizza la tecnica dell'acqua forte e realizza il cielo con delle linee lunghe che lo distinguono. • Chi è Piranesi? Giovan Battista Piranesi è un architetto e incisore del 1700 famoso non solo per la maniera egregia in cui rappresenta i monumenti ma anche per una serie di grotteschi, di carceri ed ha un modo tutto suo di vedere l'architettura. • Chi è Giorgio Morandi? È un pittore di fine 1800 che utilizza la tecnica della punta secca e dell'acqua forte. • Quale stampa è stata fatta prima (2 immagini a pag 141 Buscaglia)? Sono entrambe realizzata con la tecnica dell’acquaforte dallo stesso artista Giovan Battista Piranesi, la prima è stata realizzata intorno al 1745 mentre la seconda in torno al 1747/1761.