Ciao,
Varie soluzioni: qui, sono già nell'anteprima, dalla 42 alla 48: https://www.docsity.com/it/adone-canto-i-parafrasi/606805/
oppure qui:
file:///C:/Users/samuele.pavanetto/Downloads/7_Adone_Marino.pdf
O qui:
"Ma più quella beltà che teco unita,
teco, o te fortunato, arde egualmente.
Non entra in questa casa, in questo bosco
chi non vaneggia e non folleggia nosco. -
A queste parolette Adon confuso 42ª ottava
nulla risponde e taciturno stassi,
ch’a tenerezze tante ancor non uso
tien dimessa la fronte e gli occhi bassi.
Ma da più ninfe è circondato e chiuso
che non voglion soffrir ch’innanzi passi.
Qual dal bel fianco la faretra scioglie,
qual gli trae la cintura e qual le spoglie.
Al’importuno stuol che l’incatena 43ª ottava
non senza scorno il giovinetto cede
e, salvo un lento vel che’l copre apena,
nudo si trova dala testa al piede.
Gira la vista allor lieta e serena
ala sua diva, e nuda anco la vede,
ch’ogni sua parte più secreta e chiusa
confessa agli occhi ed ala selva accusa.
Ella tra’l verde del’ombrosa chiostra 44ª ottava
vergognosetta trattasi in disparte,
sue guardinghe bellezze or cela or mostra,
fa di sestessa inun rapina e parte;
impallidisce, indi i pallori inostra,
sembra caso ogni gesto ed è tutt’arte;
giungon vaghezza ai vaghi membri ignudi
consigliati disprezzi, incolti studi.
Copriala aprova ogni arboscel selvaggio 45ª ottava
con braccia di frondosa ombra conteste,
peroché’l sol con curioso raggio
spiar volea quella beltà celeste.
Videsi di dolcezza ancora il faggio,
il faggio, onde pendean l’arco e la veste,
non possendo capir quasi in sestesso
far più germogli e divenir più spesso,
Il groppo allor che’nsu la fronte accolto 46ª ottava
stringea del crine il lucido tesoro,
con la candida man lentato e sciolto
sparse Ciprigna in un diluvio d’oro,
onde, a guisa d’un vel dorato e folto
celando il bianco sen tra l’onde loro,
in mille minutissimi ruscelli
dal capo scaturir gli aurei capelli.
Celò’l bel sen con l’aureo vel, ma come 47ª ottava
appiattando la testa in cespo erboso
invan l’augel che trae di Fasi il nome
crede tutto a chi’l mira essersi ascoso,
così, seben dele diffuse chiome
fece al’altre bellezze un manto ombroso,
scopriva intanto infra quell’ombre aurate
sol nel sol de’ begli occhi ogni beltate.
Oltre che di quel sol chiaro e sereno 48ª ottava
quella nube gentil non splendea manco.
Ella pur cerca or il leggiadro seno
velarsi, or il bel tergol or il bel fianco;
ma le fila del’or tenersi a freno
sul’avorio non san, lubrico e bianco
e quelche di coprir la man si sforza,
audace venticel discopre a forza."
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oppure qui:
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O qui:
"Ma più quella beltà che teco unita,
teco, o te fortunato, arde egualmente.
Non entra in questa casa, in questo bosco
chi non vaneggia e non folleggia nosco. -
A queste parolette Adon confuso 42ª ottava
nulla risponde e taciturno stassi,
ch’a tenerezze tante ancor non uso
tien dimessa la fronte e gli occhi bassi.
Ma da più ninfe è circondato e chiuso
che non voglion soffrir ch’innanzi passi.
Qual dal bel fianco la faretra scioglie,
qual gli trae la cintura e qual le spoglie.
Al’importuno stuol che l’incatena 43ª ottava
non senza scorno il giovinetto cede
e, salvo un lento vel che’l copre apena,
nudo si trova dala testa al piede.
Gira la vista allor lieta e serena
ala sua diva, e nuda anco la vede,
ch’ogni sua parte più secreta e chiusa
confessa agli occhi ed ala selva accusa.
Ella tra’l verde del’ombrosa chiostra 44ª ottava
vergognosetta trattasi in disparte,
sue guardinghe bellezze or cela or mostra,
fa di sestessa inun rapina e parte;
impallidisce, indi i pallori inostra,
sembra caso ogni gesto ed è tutt’arte;
giungon vaghezza ai vaghi membri ignudi
consigliati disprezzi, incolti studi.
Copriala aprova ogni arboscel selvaggio 45ª ottava
con braccia di frondosa ombra conteste,
peroché’l sol con curioso raggio
spiar volea quella beltà celeste.
Videsi di dolcezza ancora il faggio,
il faggio, onde pendean l’arco e la veste,
non possendo capir quasi in sestesso
far più germogli e divenir più spesso,
Il groppo allor che’nsu la fronte accolto 46ª ottava
stringea del crine il lucido tesoro,
con la candida man lentato e sciolto
sparse Ciprigna in un diluvio d’oro,
onde, a guisa d’un vel dorato e folto
celando il bianco sen tra l’onde loro,
in mille minutissimi ruscelli
dal capo scaturir gli aurei capelli.
Celò’l bel sen con l’aureo vel, ma come 47ª ottava
appiattando la testa in cespo erboso
invan l’augel che trae di Fasi il nome
crede tutto a chi’l mira essersi ascoso,
così, seben dele diffuse chiome
fece al’altre bellezze un manto ombroso,
scopriva intanto infra quell’ombre aurate
sol nel sol de’ begli occhi ogni beltate.
Oltre che di quel sol chiaro e sereno 48ª ottava
quella nube gentil non splendea manco.
Ella pur cerca or il leggiadro seno
velarsi, or il bel tergol or il bel fianco;
ma le fila del’or tenersi a freno
sul’avorio non san, lubrico e bianco
e quelche di coprir la man si sforza,
audace venticel discopre a forza."
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Ciao, ho trovato varie soluzioni.. spero di esserti stata d'aiuto..ciao ciao
https://www.docsity.com/it/adone-canto-i-parafrasi/606805/ oppure qui: file:///C:/Users/samuele.pavanetto/Downloads/7_Adone_Marino.
https://www.docsity.com/it/adone-canto-i-parafrasi/606805/ oppure qui: file:///C:/Users/samuele.pavanetto/Downloads/7_Adone_Marino.
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