Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

ERA VERAMENTE UOMO: riassunto dettagliato del libro di Maggioni, Appunti di Teologia

RIassunto dettagliato e ordinato del libro da studiare per l'esame di teologia I con Invernizzi da non frequentante.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 17/06/2022

asia.ariosto
asia.ariosto 🇮🇹

4.8

(47)

52 documenti

1 / 15

Toggle sidebar

Anteprima parziale del testo

Scarica ERA VERAMENTE UOMO: riassunto dettagliato del libro di Maggioni e più Appunti in PDF di Teologia solo su Docsity! ERA VERAMENTE UOMO Un libro di Bruno Maggioni: - biblista - sacerdote della diocesi di Como dal 1955 FIGLIO DI DIO, FIGLIO DELL’UOMO I. GESÙ, IL FIGLIO In Gesù si è rivelato Dio e la verità dell’uomo. Gesù chiama Dio padre e questo termine indica una relazione interna e profonda. Ha anche tanti altri attributi: - Onnipotente - Signore - Re - Padrone Nell’episodio del Getzemani: Gesù chiama Dio “Abbà” ovvero papà in ebraico. - sottolinea lo stretto rapporto di confidenza con il padre. - il termine è prettamente usato nel linguaggio infantile e ciò per sottolineare che dobbiamo stare davanti a Dio con la fiducia di un bambino. II. MITE E UMILE DI CUORE Nel celebre passo dell’ Inno di Giubilo invita alla sua sequela tutti coloro che sono stanchi e oppressi. «Venite a me voi che siete affaticati ed oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete riposo per le vostre anime. Il mio giogo infatti è dolce e il mio carico leggero» 1. L’invito è rivolto ai “piccoli” cioè a coloro che sono stanchi e oppressi: stanchi dal lavoro e oppressi dalle prescrizioni della legge farisaica. 2. Prendete il mio gioco: i soppressi si sentono come “sotto ad un gioco” e Gesù li invita a prendere il suo. 3. Imparate da me: li invita a divenire suoi discepoli 4. sono mite e umile di cuore: indica l’atteggiamento di Gesù verso gli uomini 5. troverete riposo per le vostre anime: la promessa del riposo è abituale nella Bibbia. 6. Il mio giogo è dolce e il mio carico leggero: diversamente da quello degli altri maestri il suo giogo è leggero, perché: a. ha ricondotto la legge alla carità b. non fa precedere la legge ma la Grazia c. è sempre con i suoi discepoli III. GESÙ IN ASCOLTO Gesù è la parola che si è fatta carne. Il suo parlare avviene prevalentemente tramite le parabole. IV. IL SILENZIO DI GESÙ Spesso sta in silenzio, soprattutto di fronte alle domande non sincere. Il momento più alto è nel silenzio della Passione: - parla poche volte e non per difendersi ma per spiegare la sua identità - è il silenzio di chi sa di essere nel giusto V. UN PANE SPEZZATO Particolarmente rivelatore della sua identità è il gesto eucaristico dell'Ultima Cena. Elementi da osservare: 1. cornice pasquale, solenne e festosa, della cena 2. si è durante un banchetto: contesto umano e semplice 3. c’è un clima di ringraziamento: Gesù prese il pane e rese grazie 4. cornice di tradimento 5. importanti gesti e parole di Gesù a. gesti: pane spezzato e vino distribuito b. parole: questo è il mio corpo, questo il mio sangue 6. il senso della comunione a. il pane e il vino devono essere mangiati e bevuti da tutti. Il pane e il vino prefigurano la Croce. Paolo dice che spesso si fa una cattiva memoria dell’ Ultima cena, riducendola ad un simbolo Marco è convinto che satana si esprime in due modi: 1. all’ esterno della comunità: attraverso tutti coloro che rifiutano la messianicità 2. all’ interno della comunità: chi accetta la messianicità ma non la sua croce. INFEDELTÀ DEL DISCEPOLO E LA FEDELTÀ DI GESÙ : Al Getzmani Gesù prega e i discepoli dormono. Gesù venne arrestato e i discepoli fuggirono. Alla fine dell’ultima cena, Gesù predice l’abbandono e al contempo un nuovo appuntamento, la risurrezione. Il discepolo abbandona Gesù ma G. non lo fa. LA NEGAZIONE DI PIETRO: non è legata all’abbandono, ma al tentativo di seguirlo però da lontano. Pietro non ha capito la croce e da qui il suo rinnegamento. Il suo torto sta nel pretendere di porre una distanza fra lui e Gesù. III. LE DIRETTRICI DEL DISCEPOLATO Il discepolato è un itinerario di continua conversione, che porta a comprendere chi è Gesù. Potenza e debolezza sono le due facce del mistero di Gesù: - i miracoli mostrano che in lui agisce la potenza di Dio - la croce è la debolezza Il distacco del discepolo segue 2 direttrici: 1. ci si stacca da tutto per concentrarsi solo su ciò che davvero importa 2. il distacco per seguire Cristo non è una perdita ma un guadagno IV. MARIA, MADRE E DISCEPOLA Maria è la madre di Gesù perciò il suo discepolato è diverso e nonostante sia vissuta all’ombra di Gesù ne ha raccolto tutta la luce, a sua volta riflettendola. Il cammino di fede di Maria non è stato una sorta di passaggio dalla maternità al discepolato, bensì da una maternità fisica ad una maternità più spirituale. Maria ha seguito il cammino del figlio, standogli sempre accanto. Alle nozze di Cana, Maria è la figura perfetta del discepolo. Dice: non hanno più vino e questa affermazione esprime la sua speranza nel miracolo di Gesù Anche ai piedi della croce, mostra di essere la figura perfetta del discepolo. Ha seguito fino alla fine il cammino della fede e condivide la croce di Gesù. L’itinerario di Maria è cristologico: - perchè è consistito nel comprendere Gesù - ed è tutto interno al manifestarsi di Gesù GESÙ E LE DONNE QUATTRO DONNE EMARGINATE: 1. Gesù è ospite di un ricco fariseo. Una donna, conosciuta come peccatrice, entra nella casa e si prostra ai piedi di Gesù. Il fariseo guarda la donna come peccatrice e basta. Gesù vede il lei il pentimento ed è libero da schemi e giudizi. Qui si pone l’enfasi sul modo di guardare di Gesù che è distinto da quello del fariseo. 2. scribi e farisei portarono davanti a Gesù una donna accusata di adulterio e la posero nel mezzo, umiliandola. Gesù dice chi è senza peccato, scagli la prima pietra e tutti se ne andarono. Gesù la perdona. 3. incontra una donna samaritana al pozzo di Sicar. Avrebbe dovuto evitarla perché samaritana e perché convive con un uomo che non è suo marito, invece le parla e lei si sente accolta tanto che si dimentica di prendere l’acqua. 4. compie un miracolo su una donna che aveva perdite di sangue. Questa donna era giudicata impura e tutto ciò che toccava diveniva impuro, per questo la donna tocca la veste di Gesù di nascosto. Gesù la coglie sul fatto e dà pubblicità al suo gesto: non si sente impuro e vede la donna solo attraverso la fede. MARTA E MARIA: Gesù è in cammino verso Gerusalemme e trova ospitalità da Marta. Marta riassume il classico stereotipo della donna dell’epoca: preparava la tavola. Maria, invece, assume un ruolo ritenuto maschile: ascolta e intrattiene l’ospite. Marta non condivide questo atteggiamento in quanto prigioniera della vecchia mentalità. Gesù per questo rimprovera Marta, rivendicando alla donna la sua dignità e il suo diritto all’ascolto del vangelo. LE DONNE DELLA PASSIONE E DELLA RISURREZIONE : Le donne seguivano gesù e quindi erano partecipi del gruppo itinerante dei discepoli. La presenza di queste donne accanto alla croce è importante: sono loro che faranno da collegamento tra l’evento della croce e quello della risurrezione. 3 verbi definiscono il discepolato di queste donne: - seguire - servire - guardare Il guardare è il verbo che le contraddistingue dagli altri discepoli: - osservano il crocifisso (croce) - osservano il luogo dove Gesù venne deposto (sepoltura) - osservano la pietra del sepolcro che non c’era più (risurrezione) IN CONCLUSIONE: In tutti gli episodi emerge un atteggiamento costante di Gesù: il suo modo di vedere la donna è del tutto libero da pregiudizi. GESÙ E SATANA NEL VANGELO DI MARCO Leggendo il vangelo di Marco, si ha l’impressione che la missione di Gesù sia un continuo confronto con Satana. La terminologia è varia ma i termini sono tra loro interscambiabili: - Satana - spirito impuro - demonio elementi essenziali nel racconto: 1. Satana non è mai menzionata di per sé ma sempre in relazione a Cristo 2. Satana continua ad essere presente anche nel tempo della chiesa 3. lo spirito del male si manifesta in varie forme: malattie, tentazioni ESORCISMI: Si nota uno schema fisso: - lo spirito malvagio si rivolge a Gesù difendendosi - quando Gesù gli ordina di andarsene reagisce + violentemente - ma poi cede al più forte Si nota nel primo esorcismo raccontatoci da Marco: durante la liturgia, un uomo posseduto da in escandescenza. Gesù gli impone di andarsene e finalmente l’uomo è libero. INDEMONIATO DI GERASA: Gesù arriva nel territorio dei Geraseni, territorio pagano. Qui vive un uomo posseduto fra i sepolcri della città. Gesù lo libera ma non accetta che lui lo segua perché deve rimanere fra la sua gente per raccontare il miracolo. IL FORTE E IL PIÙ FORTE: Il nome di Satana compare nel vangelo di Marco in 4 episodi: 1. nella tentazione: dopo il battesimo, Gesù rimane nel deserto 40 giorni e fu tentato 2. nel dibattito con gli scribi: gli scribi si ostinano a sostenere che gli esorcismi fatti da Gesù siano in realtà operazioni di magia destinate a sedurre la folla e che lui stesso sia posseduto. Ribatte dicendo che Satana non può essere contro Satana. 3. nella parabola del seminatore 4. nel rimprovero a Pietro: gli disse dietro a me, Satana! QUADRO TEOLOGICO E ANTROPOLOGICO: 1. la credenza dei demoni è un dato culturale comune ai contemporanei di Gesù. Il giudaismo considerava il mondo demoniaco frammentario e popolato da esseri diversi. Marco invece ammette che le manifestazioni del male sono tante, ma la radice è una. 2. Gesù a suo tempo vinse Satana, ma egli continua ad essere tentatore al tempo della chiesa cercando di sottrarre i fedeli il senso della grazia e cercando di allontanarli dalla via dell’obbedienza. 3. Gesù guarisce l’uomo dalla malattia. La frontiera tra questa e la possessione del demonio è difficile da tracciare per la mentalità dell’epoca. 4. Gli esorcismi proposti da Marco sono casi esemplificativi della nostra situazione di peccatori. RIVELAZIONE DI DIO E DELL’UOMO I. GESÙ E LA SUA CROCE LA NECESSITÀ DELLA CROCE : La sua passione e la sua morte sono una necessità perchè egli è venuto a salvarci. Gesù sa che sono gli uomini a volerlo condannare e sa che la ragione dell’opposizione che incontra è data proprio dalla verità che egli insegna: se dicesse una menzogna non lo condannerebbero. La necessità della condanna sta nella libera scelta di vita che ha fatto, quella di dire la verità di Dio. Egli non ha scelto di morire sulla croce, ma ha scelto una vita che include tale eventualità. E scegliendo questa sapeva che erano inevitabili scontro, rifiuto, condanna. Gesù è anche consapevole di un disegno del Padre e questa obbedienza non è negazione di libertà ma il vero modo di viverla. La croce è segno di una duplice libertà: di Dio e di Gesù. La croce, afferma Paolo é sapienza di una libera scelta di Dio che ha scelto di salvare il mondo con un’alleanza. Gesù ha salvato il mondo standone all’interno e non fuori. Egli ha fatto il suo percorso all’interno della storia degli uomini, una storia dove il Padre ha voluto che il Figlio si facesse compagno nel cammino degli uomini. G è andato incontro alla morte come ad un compimento, al suo momento + alto. Gesù ha preparato lungo la vita la sua morte ed è morto fidandosi di Dio perché ha vissuto fidandosi di lui. La sofferenza di Gesù è racchiusa tutta nella sua morte in croce, sofferenza libera, ma non per questo meno umana. Sulla croce infatti dice Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? Non esiste risposta al perché della sofferenza ma a come viverla trasformandola in strada di speranza. II. QUANDO SARÒ INNALZATO Contesto missionario e centralità della croce formano un intreccio indissolubile: la missione dice l’universalità della croce e la croce dice il contenuto della missione. Alcuni greci saliti a Gerusalemme vogliono vedere Gesù, vogliono conoscerne l’identità. Questi greci sono l’anticipo e la prefigurazione dell’universalità del vangelo. “Quando sarò innalzato attirerò tutti su di me” : frase che dice visivamente la modalità della sua morte (sollevato da terra sulla croce) e il significato del suo morire (sollevato in alto verso Dio).
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved