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Sistema motorio: vie nervose, cervelletto e gangli della base, Schemi e mappe concettuali di Fondamenti Anatomo-fisiologici dell'Attività Psichica

Il sistema motorio, con particolare attenzione alle vie nervose che controllano i movimenti volontari e involontari, al cervelletto e ai gangli della base. Viene spiegato come il cervello comunica con il midollo spinale attraverso la via laterale e la via ventromediale, e come gli assoni dei neuroni cerebrali scendono lungo il midollo per controllare i movimenti muscolari. anche il ruolo dei gangli della base nel movimento e nel controllo motorio, e come il morbo di Parkinson sia causato da una degenerazione degli input che dalla substantia nigra vanno allo striato. Infine, viene descritto il ruolo del cervelletto nella coordinazione dei movimenti.

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2017/2018

Caricato il 06/02/2018

sunrise1987
sunrise1987 🇮🇹

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Scarica Sistema motorio: vie nervose, cervelletto e gangli della base e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Fondamenti Anatomo-fisiologici dell'Attività Psichica solo su Docsity! CAP 14: IL CONTROLLO CEREBRALE DEL MOVIMENTO Il sistema motorio è strutturato in una gerarchia di 3 livelli: 1. ALTO = comprende l’area della corteccia associativa e il Gangi della base, produce strategie motorie (scopo finale e migliore strategia per raggiungerlo). 2. INTERMEDIO = comprende la corteccia motrice e il cervelletto, produce la tattica (sequenza spazio –temporale della contrazione muscolare per raggiungere lo scopo). 3. BASSO = comprende il tronco encefalico e il midollo spinale, riguarda l’esecuzione motoria (attivazione di gruppi di motoneuroni e permette gli aggiustamenti). La neocorteccia riceve le informazioni riguardo alla posizione del corpo nello spazio basate sulle sensazioni visive, uditive, somatiche e propriocettive. Vengono progettate una serie di strategia -> le quali vengono filtrare attraverso il Gangi della base -> e di ritorno alla corteccia fino a che viene presa una decisione finale (basata sull’esperienza) -> la corteccia motoria e il cervelletto prendo quindi la decisione tattica e inviano le istruzioni al tronco encefalico e al midollo -> e l’attivazione dei neuroni di queste ultime due strutture porta all’esecuzione del movimento. I movimenti veloci sono detti BALISTICI perché una volta iniziati non possono essere alterati (no riflesso, prima del movimento informazione). L’informazione sensoriale controlla tutto il movimento durante i suoi tre stai: a livello più alto l’informazione sensoriale crea un immagine mentale del corpo in relazione all’ambiente. -> a livello intermedio le decisioni tattiche vengono basate sul ricordo dell’informazione sensoriale -> a livello basso il sistema sensoriale viene attivato per mantenere la postura, la lunghezza muscolare e la tensione durante e dopo il movimento. ♦ ITRATTI SPINALI DISCENDENTI _ Il cervello comunica con i motoneuroni del midollo spinale attraverso due vie principali in cui gli assoni dei neuroni cerebrali scendono lungo il midollo: la VIA LATERALE corre nella colonna laterale del midollo, è coinvolta nel movimento volontario della muscolatura distale e dipende dal controllo diretto della corteccia; la VIA VENTROMEDIALE corre nella colonna ventromediale, è coinvolta nel controllo della postura e della locomozione e dipende dal controllo del tronco encefalico: 1) LA VIA LATERALE = La componente principale della via laterale è il TRATTO CORTICOSPINALE che origina nella neocorteccia. Due terzi degli assoni che costituiscono questo tratto hanno origine nella CORTECCIA MOTRICE del lobo frontale. La gran parte degli assoni rimanenti derivano dalle aree somatosensoriali del lobo parietale. Gli assoni provenienti dalla corteccia passano attraverso la CAPSULA INTERNA, collegando il telencefalo al talamo, proseguono attraverso il mesencefalo e ponte e si uniscono a formare un tratto alla base del bulbo il TRATTO PIRAMIDALE. Nel quale gli assoni si incrociano (decussa). A partire da questo punto, gli assoni si uniscono nella colonna laterale del midollo spinale e formano il TRATTO CORTICOSPINALE LATERALE. Una componente di dimensioni più piccole della via laterale è il TRATTO RUBLOSPINALE, che origina nel NUCLEO ROSSO DEL MESENCEFALO. Gli assoni del nucleo rosso si incrociano nel ponte e si uniscono a quelli del tratto corticospinale nella colonna laterale del midollo spinale. _Lesioni del tratto corticospinale provocano un deficit del movimento grave come quello provocato dalle lesioni delle colonne laterali. Tuttavia, molte delle funzioni perdute vengono recuperate nei mesi che seguono l’operazione chirurgica di lesione.
 LESIONI: 1.Danno alle parti inferiori = se è parziale crea paresi (debolezza) se è completo crea paralisi (perdita del movimento dell’arto), areflessia, perdita dei riflessi spiani e i muscoli non hanno tono. 2.Danno alle parti superiori = possono essere diversi dopo un grave trauma di solito si manifesta lo: Shock spinale: scomparsa acuta dei riflessi (perdita della facilitazione discendente). Alcuni giorni dopo: La spasticità che è un difetto di controllo delle vie discendenti che consegue ad una lesione cerebrale: ipertono (aumento del tono muscolare), iperreflessia (aumento dei riflessi spianli), resistenza al movimento passivo. 2) La via VENTROMENDIALE è costituita da quattro tratti discendenti che originano nel tronco encefalico e terminano negli interneuroni spinali. Si dividono in due gruppi: • I TRATTI VESTIBOLOSPINALE E TETTOSPINALE = Servono a mantenere il capo in posizione bilanciata sulle spalle, quando il corpo si muove nello spazio, e a far agire il capo in risposta a stimoli sensoriali. Il TRATTO VESTIBOLOSPINALE origina nei nuclei vestibolari del bulbo che fanno da relè all’informazione sensoriale proveniente dall’apparato vestibolare dell’orecchio interno. Il fatto che la testa rimanga in equilibrio rispetto alle spalle permette di mantenere gli occhi in una posizione stabile, mentre il corpo si muove, assicurando la costanza di posizione dell’immagine sulle retine. Il TRATTO TETTOSPINALE origina nel collicolo superiore del mesencefalo che riceve un input diretto dalla retina. Oltre all’input retinico, il collicolo superiore riceve sia proiezioni dalla corteccia visiva, sia afferenze somatosensoriali e uditive. In base a questo input, il collicolo superiore costruisce una mappa del mondo circostante. La stimolazione di una parte di questa mappa causa un riflesso di orientamento che dirige il capo e gli occhi in maniera tale che l’immagine visiva si formi sempre sulla fovea retinica. • I TRATTI RETICOLOSPINALE E BULBARE = originano nella formazione reticolare del tronco encefalico. La formazione reticolare essendo formata da una complessa rete di fibre e neuroni, riceve input da numerose zone del cervello e partecipa a molte funzioni. Per ciò che riguarda il controllo motorio, la formazione reticolare viene divisa in due parti che danno inizio a due diversi tratti discendenti: a. IL TRATTO RETICOLOSPINALE PONTINO = Facilita i riflessi antigravitari del midollo spinale in modo da aiutare a mantenere la postura eretta resistendo all’effetto di gravità. b. Il tratto reticolospinale bulbare = Possiede l’effetto opposto del tratto reticolospinale pontino: libera i muscoli antigravitari dal controllo dei riflessi. ♦ LA PIANIFICAZIONE DEL MOVIMENTO DELLA NEOCORTECCIA: I diversi aspetti del piano motorio sono collocati in zone diverse della corteccia cerebrale. _La CORTECCIA MOTRICE è un’area circoscritta del lobo frontale costituita: 1. dall’area 4 = CORTECCIA MOTRICE PRIMARIA M1 2. dall’area 6 = zona specifica per il controllo dei movimenti volontari specializzati dove sono presenti due mappe somatotopiche: