Scarica Forme di stato e di governo e più Slide in PDF di Diritto Costituzionale solo su Docsity! DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Forme di Stato e forme di governo 1 Nozioni generali DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni – Forme di Stato e forme di governo: nozioni – Forme di Stato: evoluzione storica – Le forme di Stato in base all’articolazione territoriale: Stati unitari, Stati federali e Stati regionali – Relatività e flessibilità delle classificazioni: il bilanciamento tra uniformità e differenziazione (il principio di sussidiarietà) – Le forme di Stato in base al rapporto governanti-governati: Stati democratici e Stati autoritari – Idee e forme di democrazia – Le forme di governo nell’esperienza storica: monarchie e repubbliche – Governo assoluto e governo costituzionale – Repubbliche parlamentari, presidenziali e direttoriali – Le recenti varianti del parlamentarismo 2 Forme di Stato e forme di governo Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private In sintesi: Forma di Stato = insieme delle finalità che lo stato si propone di raggiungere ed i valori cui ispira la propria azione (Caretti-De Siervo) Tali finalità si definiscono solo nella storia al di là di classificazioni astratte che hanno finalità essenzialmente didattiche Forme di Stato e forme di governo: nozioni 5 Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Connessione tra forma di Stato e forma di governo: 1) costituiscono un insieme di contenuti tipicamente costituzionali; costituiscono cioè una tipica materia costituzionale 2) vi è uno sviluppo parallelo delle forme di Stato e delle forme di governo (ancorché non univoco); l’evoluzione della forma di governo dipende anche dalle scelte in materia di forma di Stato Forme di Stato e forme di governo: nozioni 6 Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Nell’evoluzione storica delle forme di Stato si distinguono: 1) Stato patrimoniale 2a) Stato assoluto 2b) Stato di polizia 3) Stato liberale Forme di Stato: evoluzione storica 7 Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Stato assoluto - È un “idealtipo” che si è realizzato solo tendenzialmente (anche in Francia) e non in tutti gli Stati (non in Inghilterra) - Anche in Francia al sovrano si oppongono limiti derivanti dalla sfera di autonomie territoriali e corporative, oltre che l’esistenza di “leggi fondamentali” intangibili anche per il re 10 Forme di Stato: evoluzione storica Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Lo Stato assoluto è caratterizzato da: - Progressiva concentrazione dei poteri nel sovrano, legittimato in una origine divina e quindi legibus solutus; - Presupposto: accrescimento dei compiti dello stato come tutore dell’interesse generale; nascono nuove funzioni, in particolare apparati burocratici stabili 11 Forme di Stato: evoluzione storica Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Lo Stato assoluto è caratterizzato da: - Progressiva concentrazione dei poteri nel sovrano, legittimato in una origine divina e quindi legibus solutus; - Presupposto: accrescimento dei compiti dello stato come tutore dell’interesse generale; nascono nuove funzioni, in particolare apparati burocratici stabili. L’accrescimento dei compiti dello Stato è diretta conseguenza delle trasformazioni economiche (superamento di un modello economico chiuso). Nuovi compiti dello Stato: nell’economia e nella finanza, nell’istruzione, nelle opere pubbliche. 12 Forme di Stato: evoluzione storica Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Caratteristiche dello Stato liberale: 1) è uno stato basato su una concezione dello Stato non interventista con finalità ridotte (sicurezza interna ed esterna, politica estera, giustizia, moneta, rispetto dei diritti di libertà); 2) vengono affermati il principio della tutela dei diritti individuali, in particolare il principio di eguaglianza in senso formale e le c.d. “libertà negative” e il diritto di proprietà. 15 Forme di Stato: evoluzione storica Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Caratteristiche dello Stato liberale: 1) è uno stato basato su una concezione dello Stato non interventista con finalità ridotte (sicurezza interna ed esterna, politica estera, giustizia, moneta, rispetto dei diritti di libertà); 2) vengono affermati il principio della tutela dei diritti individuali, in particolare il principio di eguaglianza in senso formale e le c.d. “libertà negative” e il diritto di proprietà; 3) poteri dello Stato: la legittimazione viene dai consociati; 4) viene affermato il principio della separazione dei poteri. 16 Forme di Stato: evoluzione storica Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (28 agosto 1789) Art. 4. La libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce ad altri; così, l’esercizio dei diritti naturali di ciascun uomo ha come limiti solo quelli che assicurano agli altri membri della società il godimento di questi stessi diritti. Questi limiti possono essere determinati solo dalla legge. Art. 5. La legge ha il diritto di vietare solo le azioni nocive alla società. Tutto ciò che non è vietato dalla legge non può essere impedito, e nessuno può essere costretto a fare ciò che essa non ordina. 17 Forme di Stato: evoluzione storica Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Lo Stato totalitario 1) soppressione delle libertà e del pluralismo politico; 2) rinnegamento del principio della separazione dei poteri e concentrazione dei poteri in un unico soggetto (capo del partito unico egemone), unico ed autentico interprete dei bisogni dei consociati; 3) negazione dei conflitti sociali; 4) affermazione di un modello di stato interventista, in un’ottica statocentrica nella quale tutto viene dallo Stato. 20 Forme di Stato: evoluzione storica Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Alcune leggi “tipiche” della Germania nazista: 1) Decreto del Presidente del Reich per la difesa del popolo e dello Stato del 28 febbraio 1933 In base all’art. 48, secondo comma, della Costituzione del Reich, vengono emanate le seguenti disposizioni per impedire atti di violenza di comunisti diretti a mettere in pericolo lo Stato: Par. 1: Gli articoli 114, 115, 117, 118, 123, 124 e 153 della Costituzione del Reich sono abrogati fino a nuovo ordine. Vengono quindi consentite restrizioni della libertà personale, del diritto di esprimere liberamente la propria opinione, inclusa la libertà di associazione e di riunione […], violazioni del segreto della corrispondenza […] limitazioni alla proprietà. 21 Forme di Stato: evoluzione storica Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private 2) Legge contro la ricostituzione dei partiti, del 14 luglio 1933 Par. 1. In Germania esiste un solo partito politico, il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei lavoratori (NSDAP). Par. 2. Chi opera per mantenere la compagine organizzativa di un altro partito o per costituire un nuovo partito sarà punito con i lavori forzati o con la reclusione […] 3) Legge sull’autorità suprema dello Stato, del 1° agosto 1934 La carica di Presidente del Reich viene associata a quella di Cancelliere del Reich. Di conseguenza le prerogative sinora proprie del Presidente del Reich vengono assunte dal Führer e Cancelliere del Reich Adolf Hitler. 22 Forme di Stato: evoluzione storica Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Costituzione fondamentale dell’URSS del 7 ottobre 1977 Preambolo […] Il fine supremo dello Stato sovietico è la costruzione di una società comunista senza classi e sviluppata sull’autoamministrazione sociale comunista […] Capo I.6 Il partito comunista dell’Unione sovietica è la forza che orienta e dirige la società sovietica, è alla base del suo sistema politico, degli organismi dello Stato e delle organizzazioni sociali […] Armato della dottrina marxista-leninista, il partito comunista definisce le prospettive generali di sviluppo della società e gli indirizzi di politica interna ed estera dell’URSS. 25 Forme di Stato: evoluzione storica Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Lo Stato sociale 1) è un modello di stato rispettoso delle libertà fondamentali e del pluralismo politico; 2) quindi afferma in pienezza il principio democratico e gli strumenti di partecipazione politica; 3) afferma una nozione di eguaglianza sostanziale che si affianca a quella di eguaglianza in senso formale (art. 3 cost. italiana); 4) di conseguenza tutela e garantisce i diritti sociali; 5) crescono gli apparati amministrativi perché lo stato sociale è uno stato interventista. 26 Forme di Stato: evoluzione storica Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private La forma di Stato studia anche il problema dell’articolazione dei livelli territoriali dello Stato. Si tratta infatti di un rapporto che interseca i rapporti tra Stato e società, studiando un tipo di rapporti tra l’entità statuale e la comunità territoriale di appartenenza dei cittadini (Caretti-De Siervo). 27 Le forme di Stato in base all’articolazione territoriale: Stati unitari, Stati federali e Stati regionali Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Le tradizionali classificazioni delle forme di Stato con riguardo all’articolazione territoriale soffrono la tendenza degli ordinamenti contemporanei a coniugare la necessaria uniformità che contraddistingue il modello statuale con la differenziazione imposta dalla valorizzazione dei corpi locali attraverso strumenti che praticano la flessibilità delle competenze. In particolare, nella ripartizione delle competenze tra gli apparati di governo centrali (degli Stati federali o degli Stati regionali) ed i governi locali (degli Stati federati o delle Regioni), viene assumendo – specie nel contesto europeo – sempre maggior rilievo il principio di “sussidiarietà”, che consiste nell’attribuire, in linea di principio, al livello di governo più vicino ai cittadini la competenza ad esercitare i poteri pubblici, consentendo che l’esercizio di tali poteri venga affidato al livello di governo superiore, solo quando, per specifiche «esigenze unitarie», il livello inferiore sia inadeguato a perseguire gli obiettivi o ad organizzare l’esercizio dei poteri (v. art. 5 del Trattato CE, ed anche art. 118, primo comma, Cost.). Relatività e flessibilità delle classificazioni: il bilanciamento tra uniformità e differenziazione (il principio di sussidiarietà) 30 Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Lo Stato democratico, nelle sue varie forme ed accezioni, ha come presupposto fondamentale l’individuazione del fondamento del potere statale nelle decisioni del corpo elettorale. Nei regimi democratici non esiste funzione dello Stato che non tragga diretto o indiretto fondamento nelle scelte libere del popolo sovrano. Le forme di Stato in base al rapporto governanti-governati: Stati democratici e Stati autoritari 31 Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Lo Stato autoritario, invece, nega il ricorso al corpo elettorale per legittimare i poteri pubblici. Esso è retto da un principio di investitura non necessariamente promanante da Dio, o di carattere legittimistico, ma “seducentemente” popolare; sedicente perché il consenso popolare, che talvolta sussiste all’atto della instaurazione della dittatura (ma quasi sempre è frutto di violenza), si presume sussistere perennemente, senza che sia possibile verificarne la presenza periodicamente, interrogando il corpo elettorale. Il Capo, il dittatore, ha poteri illimitati, che non divide con altri organi di pari sovranità: e così difatti accadde nella Germania nazista e nell’Italia fascista. Questo Capo non può tollerare altri partiti al di fuori di quello che egli stesso ha autorizzato, unico partito legittimo in uno Stato del genere, espressione di chi detiene il potere. In uno Stato cosiffatto è reato anche la semplice manifestazione del pensiero contraria all’opinione del dittatore. Le forme di Stato in base al rapporto governanti-governati: Stati democratici e Stati autoritari 32 Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Sul piano organizzativo, invece, si possono distinguere le seguenti forme di democrazia: a) la democrazia diretta. Il modello classico di tale forma di democrazia è rappresentato dall’Atene periclea in cui il popolo adottava tutte le decisioni pubbliche, non solo politiche manche quelle giudiziarie (ricordiamo il processo di Socrate); b) la democrazia rappresentativa. Oggi, però, il principio democratico si realizza nella forma della democrazia rappresentativa: attraverso il suffragio, che ormai è universale, si costituiscono organi rappresentativi, cui viene attribuita l’adozione delle politiche pubbliche. Restano anche istituti di democrazia diretta, come i referendum e la iniziativa legislativa popolare. Idee e forme di democrazia 35 Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private É ormai normalmente respinto il criterio di differenziazione basato sulla durata (a vita) e sulla ereditarietà della carica per quello che riguarda la monarchia, in contrapposizione alla elezione e alla durata temporanea della carica in relazione ai presidenti della Repubblica. Si sono avuti difatti nella storia, e si hanno tuttora, esempi di re o di monarchi elettivi (si pensi ai re polacchi, agli imperatori romani, e attualmente al Papa, quale capo dello Stato della Città del Vaticano); e viceversa si hanno esempi di presidenti di repubbliche eletti a vita, così come il Doge, capo dello Stato repubblicano di Venezia. Si suole preferire come criterio di differenziazione quello della diversa fonte da cui deriverebbe il potere del capo dello Stato. Le forme di governo nell’esperienza storica: monarchie e repubbliche 36 Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Nelle monarchie questa fonte di potere sarebbe originaria; una volta investito, il monarca (sia che sia investito per successione ereditaria, sia che lo sia per designazione del suo predecessore, sia per elezione) sarebbe svincolato dalla volontà popolare. Egli sarebbe l’unico organo sovrano dello Stato, sia che la giustificazione del suo potere provenga dalla volontà divina o dal principio di legittimità o anche dallo stesso consenso popolare. Nelle repubbliche la sovranità, al contrario, non sarebbe attribuita al presidente della repubblica, bensì di regola, come dicono le costituzioni moderne, al popolo. Il popolo a sua volta esercita questa sovranità nei limiti e nei modi previsti dalle costituzioni, e cioè non soltanto eleggendo, in modo diretto o indiretto, un presidente della repubblica, ma anche eleggendo i suoi corpi rappresentanti collegiali (la Camera o le Camere) e altri corpi collegiali che sono anch’essi depositari di parte della sovranità, in quanto organi costituzionali; oltre che intervenendo direttamente nell’attività legislativa (referendum, iniziativa popolare). Le forme di governo nell’esperienza storica: monarchie e repubbliche 37 Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Repubblica parlamentare è, allora, quella contraddistinta da una doppia responsabilità del governo: da un lato, verso il sovrano o comunque verso il capo dello Stato che lo nomina; dall’altra, verso il parlamento, che gli conferisce la fiducia ma può anche togliergliela, in questo modo impedendo ogni attività e iniziativa del governo stesso in tema di legislazione. In questi casi il capo dello Stato è costretto a licenziare il governo e a formarne un altro che goda la fiducia delle Camere. Repubbliche parlamentari, presidenziali e direttoriali 40 Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Tipico esempio di Repubblica presidenziale è quello degli Stati Uniti d’America, In queste repubbliche il Presidente è eletto direttamente dal popolo, è capo dello Stato e nello stesso tempo capo del potere esecutivo – ossia del Governo –, nomina il Governo fra persone di sua propria e insindacabile fiducia (è solo previsto il benestare di una Camera sulle nomine), e tale Governo risponde soltanto di fronte a lui. Non esiste quindi né l’istituto della fiducia delle Camere, né quello dello scioglimento anticipato del parlamento. Una Repubblica presidenziale atipica è quella francese, nella quale il Presidente della Repubblica è eletto dal corpo elettorale e fa parte del Governo, il quale peraltro è legato al parlamento dal rapporto di fiducia (si parla di Repubblica semipresidenziale). Repubbliche parlamentari, presidenziali e direttoriali 41 Forme di Stato e forme di governo DIRITTO COSTITUZIONALE A.A. 2013/2014 - Prof.ssa Laura Buffoni Dipartimento di Giurisprudenza – Corso di laurea triennale in diritto delle amministrazioni e delle imprese pubbliche e private Accanto alla Repubblica parlamentare e a quella presidenziale, va ricordata la Repubblica direttoriale, così chiamata perché il primo esempio di essa fu dato dal “direttorio” creato in Francia poco prima dell’avvento di Napoleone. Oggi questo tipo di Repubblica esiste in Svizzera. Esisteva anche in tutte le repubbliche socialiste del centro e dell’Est europeo. Nella Repubblica direttoriale il parlamento elegge un Governo, che riveste anche le funzioni tipiche del capo dello Stato, e l’elezione è a tempo determinato: non occorre cioè un’ulteriore espressione di fiducia da parte dell’assemblea, né è prevista una mozione di “sfiducia”, cioè la caduta – altro che spontanea – di un simile Governo durante il periodo di nomina. Repubbliche parlamentari, presidenziali e direttoriali 42 Forme di Stato e forme di governo