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Geopedologia agraria, esame chimica agraria , Dispense di Geologia

esame 3 cfu, profilo, colore pedo, stratigrafia, processi pedogenetici...

Tipologia: Dispense

2017/2018

Caricato il 21/02/2018

Martinadegliesposti
Martinadegliesposti 🇮🇹

5

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Scarica Geopedologia agraria, esame chimica agraria e più Dispense in PDF di Geologia solo su Docsity! Corso di Laurea in VERDE ORNAMENTALE E TUTELA DEL PAESAGGIO ELEMENTI DI GEOPEDOLOGIA Chimica Agraria con Elementi di Geopedologia (C.I) A.A. 2015-2016 docente: Gloria Falsone Conoscenze e abilità da conseguire Al termine dell'insegnamento lo studente acquisisce le conoscenze di base relative alle modalità di formazione del SUOLO e ai fattori della pedogenesi e alla loro interazione, con particolare riferimento al sistema clima, roccia madre e componente biotica. In particolare, lo studente è in grado di: - riconoscere le differenti tipologie dei substrati pedogenetici e le caratteristiche degli orizzonti di superficie mediante strumenti diagnostici di campo e di laboratorio; - valutare le fasi di formazione e di evoluzione del suolo nei vari contesti ambientali. crediti formativi: 3 GEOPEDOLOGIA: Geos, terra; Pedos, suolo; Logos, scienza • Genesi del suolo: fattori di formazione del suolo e processi pedogenetici • Classificazione del suolo: suddivisione dei suoli in base a proprietà (comprensione tra individui) • Morfologia del suolo: analisi delle caratteristiche del suolo • Rilevamento e cartografia del suolo: riconoscimento di tipi di suolo nel paesaggio e trasferimento informazioni su base cartografica • Geografia del suolo: distribuzione, ecologia e produttività dei suoli • Caratterizzazione ed analisi del suolo: quantificazione delle proprietà e sviluppo di metodi di analisi • Interpretazione: inferenze su uso Buol (1989) SUOLO Roccia madre Clima Topografia Organismi Tempo Interventi umani o disturbi naturali Esame del profilo Analisi di laboratorio Tassonomie del suolo Fattori di formazione del suolo Processi pedogenetici Valutazione del territorio SUOLO materiale non consolidato presente alla superficie della terra che serve come mezzo naturale di crescita per i vegetali prodotto dell’alterazione e della trasformazione di sostanza organica e di minerali delle rocce che avviene nel tempo stato stazionario dell’interfaccia tra litosfera, atmosfera, idrosfera e biosfera (compresa l’antroposfera) PEDOSFERA ATMOSFERA LITOSFERA IDROSFERABIOSFERA il volume più piccolo di pedosfera che può essere definito suolo, costituisce l’area minima necessaria per la descrizione e la campionatura del suolo, rappresentativa della molteplicità delle caratteristiche di ciascuna parte di questo sezione verticale attraverso il pedon strati sostanzialmente uniformi, individuabili lungo il profilo, con delimitazioni approssimativamente parallele alla superficie del suolo PEDON PROFILO ORIZZONTE SOLUM Porzione incompleta di profilo; comprende solo la parte soggetta a pedogenesi LINOZZIZO PROFILO $ u s °_sg_ & RR (UD) vLIONOHOYA E 2 >È E 8 È sE © 5, GI si di v Z 9 N 38 sio0<w # = SU {Polypedon) Sail bodies on the upland A SOIL BODY ei SOIL PROFILE bee --! IL PEDON m È ca 2 s'! 8 BE | ' g> tao) inced É » NOILDIS TORLLNOD N toni yen Id WNTOS NOS 100 μm le dimensioni del suolo (1) USDA Principali orizzonti genetici O strati e orizzonti dominati da materiale organico a vario grado di decomposizione. Possono essere saturi d’acqua per lunghi periodi (ma non drenati artificialmente) o mai saturi A orizzonti minerali superficiali in cui non è più visibile la struttura della roccia, i) con caratteristiche legate alla presenza di sostanza organica umificata e morfologia diversa da quella dell’orizzonte sottostante oppure ii) mostrano proprietà derivanti da coltivazione, pascolo o altri disturbi simili E orizzonti eluviali, cioè caratterizzati da perdita di colloidi organici e minerali in cui la struttura della roccia è stata del tutto o in buona parte modificata. Presentano un’elevata concentrazione di particelle sabbiose e limose B orizzonti non superficiali in origine. Si sviluppano al di sotto di orizzonti A, E oppure O. Possono essere di origine illuviali e, comunque, sono caratterizzati da proprietà derivanti da processi pedogenetici C orizzonti poco interessati da processi pedogenetici che non presentano le proprietà degli orizzonti O, A, E o B. In esso la struttura della roccia madre è mantenuta e mostra evidenti segni di alterazione R roccia dura con poche fessure in cui le radici non possono penetrare. Non si può scavare manualmente O inalterato O emialterato A B C MOLLISOLMollisuolo (USDA) A Orizzonte A scuro ben strutturato Altro nome: Chernozem (WRB = terre nere dal Russo) O inalterato O emialterato A B C Proviamo a definire meglio gli orizzonti Oi Oe A Bw Bw C Table | Soil-forming processes in relation to diagnostic horizons, properties, and materials by order in Soil Taxonomy Soil order Diagnostic horizon, Soil-forming proci Representative properties, material horizon sequence A/E/Bt/C A/Bw/C A/Eg/Btn/Bk/By/C A/Bkm/Ck A/Cym/Cy A/E/Bt/Ck A/B/Cqm Az/Cz 0i/02/0e A/B1/C A/Bo/Cr 0a/E/Bh/Bs/C è 9 E/Bt/C A/Css 0/Bgjj/Cf A/Bw/C A/C A/Bg/Cg 7, L=£5 (0001 Proprietà utili per l’identificazione morfologica degli orizzonti in campo TESSITURA STRUTTURA COLORE POROSITA’ PRESENZA DI SCHELETRO Su base volumetrica PRESENZA DI RADICI 25 % 30 % 40 % 50 % 75 % 90 % 1 % 3 % 5 % 10 % 15 % 20 % H U E HUE 7.5YR_ MUNS=LL® SCIL COLOR NAME DIAGRAM MUNSELL® SOIL COLOR CHART 7.5YR Sf w °__ VALUE * “= i ® © . I vi i Î î 3/ ni 255) ,® i È 2.5f dd f1 #2 SAI, da sé #8 si 1 ‘2 (a sa ‘$ fa <——— croma —T CHROMA o ;; SETA colore dominate come il rosso ( R), il giallo (Y), il verde (G), l’arancio (YR), il blu (B) 0 10 quantità di luce riflessa (luminosità) 0 10 tono - grado di intensità dovuto al mescolamento del colore principale (hue) con colori neutri (bianco, grigio, nero) da 0 a 8 HUE VALUE CHROMA Granulometria distribuzione percentuale, su base di peso, delle particelle di diametro <2 mm 2 0.2 0.05 0.02 0.002mm sabbia limo argilla grossa fine finegrossolano sand Application Point Range Help Point Lookup | Riange Lookup Ì È) Current soll scheme: USDA @ ‘A SOT No [Eample 10 sand clay sit Texture | a sz 13 sa loam i 2 3 4 5 6 di clay 2:dilky cla 7 FA agio Ho Ld 4: sandy clay G Biiandy de (So 8: clayloam Fisili 9 o 0 8: siltloam d:loam 10 SE % 40: sand dd: loamy sand li 42:5andy loam to % 12 n ca e nL.i day 50 50 an 2 n 4 no e a % to) a 20 n so Nya a 1 de so NI # ° 100 d00 so eo 7a 80 80 40 30 20 dd test di campagna Source: Regional Muniopolty ef Durham http:/Awww.cmhe- schl.gc.ca/en/co/maho/la/la_001 .cfm Start ] [Place a heaping tablespoon of soll in [palm, cd Water a diop at a time and knead the soil to break dov all aggregate. Sol is proper consistener!. LT Add diy soito [when moldible, fice moiet puts Soek up mate ed Does sollemein — Ta Is soi a ball when squeezed? too wet? No Place ball of soil between thumb and forefinger and gently push it with thumb, squeezing î upward into a ribbon. Form a ribbon of uniform thickness and width, Allow the ribbon to emerge and estend ‘over forefinger, breaking from its own weight. No Does soil form a ribbon? Does soil make a wweak ribbon less than 1 inch long before breaking? Does soll make a medium ribbon 1-2 inches long before breaking? Does soll make a strong ribbon 2 inches or longer before breaking? Escessively wet a small pinch of soil in palm and ub with forefinger. IU UU Does sol Doessoll Does soll feelven: feel very fel ve gritty? aritty? gritty? sanDY ima LOAM uf to Does soil Does sol Does sol feel vey fel veni fed say smooth? smooth? smooth? Tes Tes No, No, Neîther grittinessi nor smoothiness predominates. Neither grittness nor smoothness predominates. Neither gritiness nor smoothness predominates. http :/Amww.weed- forums.com/showthread.php?25764-Field-Test-For- Identifying-Soil-Texture struttura disposizione spaziale delle particelle primarie, dei loro aggregati e dei vuoti ciò che viene descritto in campo è la macrostruttura, ossia la disposizione spaziale naturale o artificiale di aggregati di particelle di dimensioni variabili da pochi mm a diversi cm  grado  forma degli aggregati  dimensione degli aggregati 100 μm1 mm 1 mm dimensione fine, media, grossolana, molta grossolana in funzione delle dimensioni degli aggregati da WebGIS http://aginfra-sg.ct.infn.it/webgis/cncp/public/schedastu/cncp:soil_system/18.8ARgl1/1?type=pdf Soil Taxonomy Typic Dystrocryept World Reference Base Skeleti Gelic Cambisol (Dystric) A 18 cm (limite inferiore) SL; sabbia 77.9%, argilla 2.8%; scheletro 35 dm2/m2 Bw 57.5 cm (limite inferiore) LS; sabbia 72%, argilla 6.8%; scheletro 45 dm2/m2 Emissioni di gas Evapotraspirazione Radiazione riflessa Temperatura Precipitazioni meteoriche Trasporto eolico Crescita delle piante (acqua, elementi nurritivi ossigeno, calore, substrato fisico) ORGANISMI Sostanze organiche complesse Formazione della iettiera PEDOSFERA Composizione chimica e minaralogica Alterazione chimico-fisica Sviluppo del profilo Precipitazione chimica Sedimentazione Erosione Trasporto «fn IT II N ACQUA Filtrazione Azione tampone & Runatt E 2 | Materiali e sostanze E 7 S | artiicali ZS / s 4 # 5 | Asportazone AT IS 5 / % , wi 7 jupporto fisico f = o Cibo > wo Materie prime f E STATO STAZIONARIO DEL SUOLO Il suolo così come possiamo osservarlo in un determinato istante non è in equilibrio, ma si trova in condizioni di “stato stazionario” Le condizioni di stato stazionario sono quelle di apparente equilibrio tra sistema suolo e sistema ambiente esterno, corrispondenti ad un livello evolutivo in cui l’entropia è quella minima consentita Lo stato stazionario è effimero e varia in conseguenza dei cambiamenti che avvengono nell’ambiente La genesi del suolo (....semplificata in uno schema) Roccia madre Snalterata | sostanza organica Accumulo di 15 4, orizzonte C. === Parent material. Roccia madre si Jnalterata od R_-— VE SR] Il substrato inizia a disgregarsi La sostanza organica facilita la disgregazione a Iniziano a formarsi gli orizzonti Il suolo è ben sviluppato D) uriezzon Lisciviazione Accumulo di argilla, () |, sostaiza organica Migrazione degli elementi minerali 7 Alterazione soll change through time s = f ( cl, r, p, t, o,…) s = cl, r, t, o f (p) LITOFUNZIONE s = r, p, t, o f (cl) s = cl, p, t, o f (r) s = cl, r, p, t f (o) s = cl, r, p, o f (t) CLIMOFUNZIONE TOPOFUNZIONE BIOFUNZIONE CRONOFUNZIONE APPROCCIO UNIVARIATO la serie di suoli che viene esaminata in questo modo viene detta sequenza di suoli il suolo come sequenza La forma del pendio determina l’accumulo di elementi solubili e colloidi in posizioni diverse Lungo un pendio è possibile evidenziare posizioni diverse caratterizzate da diversa stabilità LA QUANTITA’ DI ACQUA DISPONIBILE PER L’ALTERAZIONE E’ DIVERSA NELLE DIVERSE POSIZIONI TOPOSEQUENZA s = cl, p, t, o f (r)TOPOFUNZIONE Tab.3.7. Composizione slamentare percentuale (aspressa in ossidi) dei campioni di suolo Profilo Orizzonte SIO: Mz0 Al:0; Fa:0z Nad Cad K.0 Mod Nio Ci Tio; LOr* 1 Al 41,19 773 11,89 905 146 2.50 123 028 1068 009 OI4 1754 AI 4241 810 1232 9A4 131 255 125 030 006 010 077 11.72 Bw 4326 855 12,62 9,65 182 2.74 124 026 DAT 0 083 739 c 42,86 865 12,57 9,63 138 2.70 141 023 108 00 093 688 EM 4439 712 1133 859 158 1,60 146 029 108 010 050 409 2 Al 4181 733 1104 894 135 334 1,15 021 006 009 082 18.78 AI 4253 8.13 1294 998 148 3.61 131 021 106 01 08 11.72 Bw 42,08 838 12,68 990 130 3,25 125 022 IT 01 0 SAS c 4053 10,87 12.43 950 148 2.72 128 0.19 000 014 DI6 662 RM 42,08 1154 11,19 839 131 151 104 024 000 016 D40 502 100 0 0 90 10 10 80 20 20 70 30 30 60 40 40 50 50 50 40 60 60 30 70 70 20 80 80 10 90 90 0 100 100 sand clay silt Pr.3 oriz C Pr.4 oriz C 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 USDA: 1: clay 2: silty clay 3: silty clay loam 4: sandy clay 5: sandy clay loam 6: clay loam 7: silt 8: silt loam 9: loam 10: sand 11: loamy sand 12: sandy loam CLIMA Clima atmosferico (piovosità media, temperatura media…..) Microclima Pedoclima Pioggia: composizione variabile in funzione dell’area Temperatura: influenza alterazione chimica (velocità di reazione) disgregazione fisica (gelo-disgelo) Variabile indipendente Variabile non indipendente Variabile dipendente (proprietà) Indici: PET Regime termico e idrico del suolo CLASSIFICAZIONI CLIMATICHE Koeppen's Climate Classification Lr Fi DA CIMITERI: Tr SL SITE est] Polar Global Soil Regions 3 _# (je: ì Vi lil Si rap Soil Orders III Attisols Entisots [IMM inceptisols Spodosols II RockyLand INI Ancisois RIM Getsois = RI notisois IU Uttisots Shiting Sand aridisots III tistosots RIM oxisos =—EIMIverisos =—[_]icerciacier USDA O NRCS imanmanzienenie sorio Conservation Service solls.ssda.gov/ussiwortdsolls November 2005 Microclima: dati climatici DIAGRAMMA DI BAGNOULS E GAUSSEN mm pioggia °C Gennaio 51 3.2 Febbraio 67 5.0 Marzo 52 8.8 Aprile 51 12.6 Maggio 59 17.3 Giugno 64 21.2 Luglio 35 23.3 Agosto 42 23.7 Settembre 89 19.8 Ottobre 89 15.0 Novembre 73 9.0 Dicembre 74 5.5 0 20 40 60 80 100 120 G F M A M G L A S O N D 0 10 20 30 40 50 60 temp mm m m °C I PROCESSI PEDOGENETICI DIPENDONO DALLA QUANTITÀ’ DI ACQUA DISPONIBILE Bilancio tra precipitazioni e evapotraspirazione tenendo conto del drenaggio (velocità con cui l’acqua viene eliminata dal suolo) Classi di drenaggio: MOLTO POCO DRENANTE ECCESSIVAMENTE DRENANTE La permanenza dell’acqua nel suolo si stima con modelli che utilizzano dati relativi alle caratteristiche pedologiche e climatici Pedoclima Ansual precipitarion fem) E Î E ì i $ i i È 1 î È i È ! i PRE ici t ima I iagrammi c D Water deficit EZS wier surplus » Temperature #—-. Potential evapotranspiration FZZ Wier utilization 4-4 Precipitation ERRE Water recharge 41°54'8 145°23'E ALT=176 [29 coin ERRINILIILILA, TI i TR us: Il $ PIRATI ROSI LITIIIIIIIIIIIIII RR LIRA SRI AWC REC E i 833 7 la") È " E 3 © 3 E È È RE © E { T 7 T T r T T f080&0 a ssa | {LUW} NOLLWHIASNVHLOdYAI ONY NOLLYLId9Id ad : E è eu L 25 > . a ° o 8 2 vm . RS ù 500. - 3 z mo osÈ (> E né L si: È ERE > Ri { T T f s f Ss A e à = [ww] NOLLVHKISNVHLOdVAI CINYNOLLYWLIdi9Id Regime perudico TEMPERATURA Regime termico dei suoli influenza diretta: alterazione chimica (velocità delle reazioni) disgregazione fisica, escursioni termiche) influenza indiretta (processi mediati da organismi) gelico: <0° C cryico: 0-8° C, assenza di permafrost frigido: 0-8° C, differenza stagionale (T° estiva- T° invernale >6°C) mesico: 8-15° C, differenza stagionale termico: 15-22° C, differenza stagionale ipertemico: >22° C, differenza stagionale MAST: temperatura media annuale del suolo (a 50 cm) fluttuazioni stagionali non giornaliere T° estiva-T° invernale <6°C: ISO- ENTITÀ BIOTICHE “Senza la moltitudine delle reazioni degli organismi viventi che permettono passaggi di energia ed elettroni e senza l'enorme capacità della vita di far avvenire trasferimenti secondo o contro il gradiente chimico, non ci sarebbe o verrebbe fortemente ridotto il ciclo geochimico delle rocce su questo pianeta.” (Krumbein e Dyer, 1985) macrofauna Azione della fauna Sotto il monticello di terra più grande si trova il nido. monticelli di terra ARS acini tqalleria "di ricer ricerca ses Biomassa totale Ecosistema Radici Tundra artica Taiga 5 3.5 260 60 Faggetta 370 95 Steppa 25 20.5 Deserti 12.5 10.4 Savana 26.8 11.3 Foresta subtropicale 410 82 Foresta pluviale >500 90 Valori medi (t/ha) nei suoli di diversi degli ecosistemi (Sanesi, 2000) 1) APPORTO DI SOSTANZA ORGANICA e NUTRIENTI piante superiori Densità delle radici di specie arboree ed erbacee (Bowen e Nambiar, 1984) specie profondità (cm) densità (cm cm-3) Pinus sylvestris 0 - 15 5.26 45 - 60 0.34 90 - 110 0.08 Specie erbacee 0 - 15 50 (b) Global © stocks and flows, expressed as averages per ha of continental area. Values are expressed in units of MgC ha! or Mg Cha"! per year. H.H. Janzen/Agriculture, Ecosvstems and Environment 104 (2004) 399-417 i Na x 7 47 VAI A V NYA I | NM, 7 a ; Ts = Ca £ è E » Sb FI V Littering £ x t_ 2) allea incisero Pe __—’Decomposition —— and humificatio! O horizon A horizon Pedoturbation ! Humification followed by followed by humification | translocation Roots decay in place i t t ' i ' ' ' The three pathways whereby litter in the O horizon eventually becomes incorporated into the A horizon as humus. (Schaetzi e Anderson, 2005) N O horizoffs decompose and release”nuttients, DC 4 MSA 5 Nutrient enters roots of plants Nutrient removed from soil and deposited in plant tissue Leaves and woody parts fall to soil surface Nutrient is released to soil solution by humification and mineralization Nutrient leaches or goes onto soil exchange complex (1989). Generalized diagram of some of the processes involved in nutrient biocycling. After Fanning and Fanning (Schaetzi e Anderson, 2005) 2) INTERCETTAZIONE ACQUA PIOVANA (LIMITAZIONE EROSIONE) Stanchi et al. (2014) Model ola diainage in settlement m percent RE Shalom infitratico RE Despinfitration IN Evapotranspiration I Runoff td © aa 6 10 t0 20 percentimpermeable - 30t50percent impermenbie -— 75t0100 percent impermenbie 3) VARIAZIONE COMPOSIZIONE DELLA SOLUZIONE ALTERANTE Acidi inorganici: da CO2 H2O + CO2 ---> H2CO3 H2CO3 ---> H + + HCO3 - HCO3 - ---> H+ + CO3 2- L’acqua che arriva al suolo ha un pH di circa 5.6 perché in equilibrio con CO2 atmosferica. Se la pressione parziale di CO2 aumenta, ad es. per attività metaboliche, pH si abbassa di una unità ogni aumento di 20 volte Acidi organici  acidi organici a basso peso molecolare emessi da vegetali e microrganismi R-COOH ----> R-COO- + H+  acidi organici più complessi (policarbossilici), tipo FA e HA R-(COOH)n ---> R-(COO -)n + nH + l’anione ha azione complessante xy(C-P-OM)  y(C-P-OM)x [(C-P-OM)x]y Formazione degli aggregati Edwards e Bremner (1967): GERARCHIZZAZIONE DEGLI AGGREGATI le unità più grandi derivano da aggregati di dimensioni minori che, a loro volta, derivano dall’insieme di particelle più piccole Tisdall e Oades (1982): microaggregati (diametro <250 µm) macroaggregati (diametro >250 µm) aggregazione frammentazione Principali agenti aggreganti ai vari livelli B: radici vive, ife fungine (persistenza breve-media) C: radici morte, ife fungine (persistenza lunga) D: resti microbici e humus (persistenza lunga) E: sostanza organica adsorbita, ossidi e idrossidi (persistenza molto lunga) Modello di aggregazione Tisdall e Oades (1982) OL “L” come “lettiera” OF “F” come “frammentato” OH “H” come “humus” A biomacrostrutturato di giustaposizione da Petrillo (2009) da Zanella da Zanella da Zanella A biomacrostrutturato A di giustaposizione Tipi di humus In base alle caratteristiche morfologiche: • humus acidi (mor) e mediamente acidi (moder) offrono degli orizzonti superficiali poco trasformati, sovrapposti al suolo minerale. Tale orizzonte è diviso generalmente in due parti: uno strato ricco di resti vegetali grossolani ed uno, più profondo, formato da materia organica fine. L’umificazione è debole e non si formano aggregati argillo-umici • humus attivi, detti mull, sono caratterizzati da una decomposizione rapida della lettiera, che non si accumula in superficie. L’umificazione è importante, i legami organo-minerali stabili, dando una struttura relativamente aereata, con aggregati di differenti dimensioni Chiave di determinazione delle FORME DI HUMUS aerobiche (da Brétes et al., 1992, e da Jabiol et al., 1995; modificata) presenza di un orizzonte A biomacrostrutturato orizzonte OH presente presenza di un rizzonte A di giustapposizione, oppure assenze. — orizzonte OF presente —| I orizzonte OH assente orizzonte OF assente i E passeggio graduela a un orizzonte Adi giustapposizione orizzonte OF continuo, più o meno spesso orizzonte OF discontinuo (OF) presenza dei sottorizzonti Ouna OLv presenza del solo sottorizzonte Oln orizzonte 0H>1 cm orizzonte 0H21 cm orizzonte OH<1 cm, talvolta discontinuo orizzonte A di giustapposizione orizzonte A biomacrostrutturato, talvolta con struttura finemente grumosa sottorizzonta OLv spesso 8 continuo sottorizzonte Olv discontinuo sottorizzonte OLn continuo; A biomacrostrutturato con struttura grumosa* sottorizzonte OLn {requantemente discontinuo; A biomecrostrutturato con struttura grumosa* bene espressa e si AMPHIMULL** ——_—— MOR 7 DYSMODER EUMODER —— HéMmimoneR ——— DYSMULL** |_— DLIGOMULL** | mésomuLL** rr EUMULL** OLn + OLv + OF + OIN/-A hi; discontinuità con l'orizzonte A biò, non sempre brusca e facilmente perc OL + OF + Oll/orizzonte presenza di sostanza orga OLe OF spes: inerale; eventuale n di diffusione; OH generalmente spesso OL+ OF + OH-A di giust. spessore di 0H 2 1 em OL + OF + OH-A di giust. possibili tracce di attività di lombrichi nell'orizzonte A; OH <1 em{a volte discontinuo) OL + OF-A di giust.; possibili tracce di attività di lombrichi nell'orizzonte A OLn + OLv+ OF/A bio; talvolta con strutture finemente grumosa OLa + OLv + [OFr)/A di telvolta con struttura finemente grumosa On + (OLV)/A bio.; oppure OLn + (OLv} + {OLtY/A bio:; OLn continuo; OLv discontinuo e poco spesso {OLn)/A bio; oppure OLn//A bio.; eventuale presenza di.OLt; A bio. con struttura grumosa* bene espressa e stabile Table 2 Humus forms of the study areas Plot Diagnostic horizons of the humus episolum* — Humus form” OL° (cm) OF° (cm) = OH" (cm) A°(cm) ULL4 OLn, OLy, (OFY/Azio Oligomull 2 <0.5 13 ULI OLn, OLv, OF, OH/Azio Amphimull I 3 9 33 U147 OLn, OLv, OF/Aris Dysmull 3 1 29 U199 OLn, OLv, OF/Agiy Dysmall 5 2 12 U254 OLn, (OLv), (OLI)//Azig Mesomull/Oligomull (1) 5 12 U255 OL, OF, OH > Ajux Dysmoder 3 2 5 14 U279 OLn, OLv, OF, OH Ain Amphimull I 1 1 di 305 OL, OF, OH/A Fibrimor 2 4 2 14 U306 OLn, OLv.(OFY/Anio Oligomull 5 <0.5 4 U334 OL, OF — Ajux Hemimoder 5 25 6 U360 OLn, OLv, OF/Apio Dysmull 5 2 9 U368 OLn, OF + Ax Hemimoder z 4 3 U385 OL, Ol OH » Ax Dysmoder 05 15 7 U387 OL, OL, OF, (OH) = Ajwy Hemimoder 2 5 0.5 9 U391 OLn, OLy, OF/Abio Dysmull 2 I 2 U392 OLn, OLy, OF/Abio Dysmull 3 0.5 3 U393 OUn, OLy, OF/Abio DysmulliAmphimull (2) Do 0.5 7 U394 OL, OL, OF (OH) - Ayw Eumoder 2 0.5 <0.5 3 VALI OL, OL, OE, OH - Aju Eumoder 1 0.5 15 U412 OLn, OLv,(OFYW/A io Oligomull d <0.5 3 U439 OLn/Avio Eumull 15 Il Ud! OLn, OLv, OF/Ayny Dysmull 15 I 2 U459 OT, OL, OF-Ajwx Hemimader 2 1 3 U2001 OLn/Aso Eumull 3 13 U2002 OLn, Olv, OF/ALI, Dysmull 05 2.5 3 U2006 OL, OL, VE, OH//A Humimor 1 0.5 18 U2007 —OL,OEOH - Ajwx Eumader/Mysmoder (2) 5 1.5 05 3 Azio bio-macrosmuctured A horizon, Au Juxtaposition A horizon 4 indicates a gradual boundary and / an abrupt boundary "In the case of more than one humus form, the number in parentheses indicate how many times the second form was lound. The cennencoa al'Aismancetia horizons and their thickness arc not reported for the sovond form. © The average {hickness is reported da Bonifacio et al. (2011) Il ciclo delle rocce Le rocce ignese e metamorfiche costituiscono oltre il 95% della crosta diet (=liui= Miani Mele gee 0) o] so)aleRisto Fe lual- 1 CRIP4A del 5% della crosta creste. e sono e a Classificazione delle rocce IGNEE SEDIMENTARIE METAMORFICHE Intrusive Effusive Granito Granodiorite Diorite Gabbro Peridotite Riolite Andesite Basalto Clastiche Chimiche Organogene Piroclastiche Conglomerato Breccia Arenaria Argillite Marna Rocce calcaree Travertino Calcare Rocce silicee Diaspro Evaporiti Roccia gessosa Anidrite Calcare Dolomia Selce Fosforite Torba Tufo Foliate Non foliate Quarzite Marmo Scisti Gneiss composizione mineralogica delle rocce ignee Ultramafica IMEELi[SE] i Felsica o sialica ROCCE IGNEE ULTRABASICHE BASICHE INTERMEDIE w Ta i olivina |attine iù, biotite \ augite. | | olivina orneblenda orneblenda orneblenda | augite ||| Variazione chimica media degli ossidi metallici rispetto al variare della quantità di silice nelle rocce ignee. Peridotiti Gabbri Dioriti Sieniti Graniti #+— Intrusive n ' Granodioriti Basalti na Andesiti at CITUSIVE % vari ossidi ! i , ' ' v v + ; i É î I : toi v v AI O: (eg i+Iet:1/11 (1,1: basiche Classificazione delle rocce IGNEE SEDIMENTARIE METAMORFICHE Intrusive Effusive Granito Granodiorite Diorite Gabbro Peridotite Riolite Dacite Andesite Basalto Clastiche Chimiche Organogene Piroclastiche Conglomerato Breccia Arenaria Argillite Marna Rocce carbonatiche Travertino Calcare Rocce silicee Diaspro Evaporiti Roccia gessosa Salgemma Calcare Dolomia Selce Fosforite Torba Tufo Foliate Non foliate Quarzite Marmo Scisti Gneiss
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