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Hegel, Appunti di Filosofia

Tutto quello che c’è da sapere su Hegel

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 22/05/2022

Valentinayy
Valentinayy 🇮🇹

4.3

(15)

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Anteprima parziale del testo

Scarica Hegel e più Appunti in PDF di Filosofia solo su Docsity! Hegel L’organo di rivelazione dell’assoluto dell’infinito è la filosofia Fondamenti del sistema hegeliano Tesi di fondo del pensiero hegeliano - La risoluzione del finito nell’infinito - L’identità tra ragione e realtà - La funzione giustificatrice della filosofia La risoluzione del finito nell’infinito Il finito così come lo intendiamo noi è qualcosa di determinato, ma secondo hegel il finito è manifestazione dell’infinito, cioè tutto ciò che è determinato, limitato, finito (per noi tutto è finito la sedia, il banco in realtà sono parte di qualcosa di più ampio, cioè l’assoluto) Quinti tutto ciò che esiste è manifestazione dell’assoluto. Quello che noi percepiamo come finito non è altro che manifestazione (epifania) dello spirito/assoluto L’identità tra ragione e realtà Fichte parla di dogmatismo, dualismo e di concezione filosofica che antepone un pensiero ad una realtà esterna ad esso(La ragione è identica alla realtà, il soggetto è identico all’oggetto). Nella filosofia hegeliana la realtà, il pensiero, la ragione e l’oggetto vengono ad identificarsi (sono la stessa cosa) “Ciò che è razionale è reale; è ciò che è reale è razionale” Ciò che è razionale è reale: Sta ad indicare che il pensiero non è pura speculazione ma è qualcosa di reale (quando noi pensiamo qualcosa non è qualcosa di astratto, ma è esso stesso realtà, perché può essere realizzato), la ragione non deve essere intesa come pure astrazione ma produce ed è fonte della realtà stessa. è ciò che è reale è razionale: Nel senso che la realtà, non è il prodotto di cause accidentali ma, è essa stessa governata dalla ragione (la realtà viene concepita da hegel come qualcosa di razionale). Se parliamo di realtà parliamo di ragione e se parliamo di ragione parliamo di realtà. Questa piena identità la riprende da parmenide (pensiero identico alla realtà), al di fuori del pensiero non vi è nulla! La filosofia Hegel sostiene che l’organo di rivelazione dell’assoluto è la filosofia (nello specifico la sua filosofia) e non l’arte o la religione, che ci permettono di cogliere una manifestazione parziale dell’assoluto La dialettica Altro aspetto fondamentale della dottrina hegeliana è la dialettica (ne abbiamo parlato con fichte relativamente ai momenti dell’io). La dialettica per hegel è la legge che governa la realtà e il pensiero. La realtà non viene concepita come qualcosa di statico ma come qualcosa di dinamico, in eterno divenire. Questo processo dinamico si svolge attraverso un movimento dialettico costituito dai tre momenti: tesi, antitesi e sintesi. (Eraclito dottrina del piacere, lotta dei contrari) • Il primo momento hegel lo chiama astratto o intellettivo: Questo è il momento proprio dell’intelletto e rappresenta il momento della tesi. È il momento in cui l’intelletto concepisce la realtà, come costituita da elementi gli uni separati dagli altri. L’intelletto ha una visione rigida, schematica della realtà. È un limite per l’intelletto perché non coglie il carattere dinamico della realtà. Passiamo al secondo momento dialettico o Negativo o razionale: (perché è la negazione del primo) È il momento in cui, attraverso la ragione, ci si rende conto che ogni elemento non è mai isolato ma rimanda sempre a qualcos’altro (il suo opposto), antitesi o negativo della tesi Terzo momento Speculativo o positivo-razionale: La sintesi riafferma a livello potenziato quello che si affermava nella tesi, cioè considerare la realtà costituita da elementi gli uni separati dagli altri. (Si raggiunge il compimento di questo processo dialettico) Hegel utilizza una doppia negazione è un’affermazione, per chiarire questa riaffermazione utilizza il termine Aufhebung: esprime l’idea di un superamento (Esempio: seme: tesi La negazione o il superamento del seme è il fiore: antitesi Questo rapporto confluisce in un rapporto superiore il frutto: sintesi Negazione della negazione) Hegel e Fichte Per hegel, fichte ha ridotto l’infinito a semplice meta ideale dell’io finito. Però è considerato un cattivo infinito, poiché esso non supera veramente il finito ma lo fa continuamente risorgere, in processo che non ha mai fine (considerato uno spirale per poi concludersi in un cerchio). Hegel e schelling Hegel critica schelling poiché considera l’assoluto unità indifferenziata e astratta che, essendo priva di vita, è incapace di dare ragione alla realtà molteplice e concreta. lo paragona alla notte “nella quale tutte le vacche sono nere” Fenomenologia (manifestazione dello spirito) L’Abbagnano lo definisce: storia romanzata della conoscenza, che esce dalla sua individualità, raggiunge l’universalità e si riconosce come ragione che è realtà e realtà che è ragione. Nella fenomenologia viene descritto il cammino della coscienza che attraverso delle tappe, dei momenti, riesce a raggiungere la piena consapevolezza di sé. Problema: La coscienza inizialmente non sa di essere tutto. -La fenomenologia si divide in due parti: 1 la prima parte comprende i tre momenti della conoscenza (tesi), dell’autocoscienza (antitesi) e della ragione (sintesi). 2 la seconda comprende le tre sezioni dello spirito, della religione del sapere assoluto. La conoscenza (tesi) La conoscenza si rapporta a un “oggetto” come “esterno”. La conoscenza si articola in tre momenti: la certezza sensibile, la percezione e l’intelletto. • La certezza sensibile: Appare a prima vista la più ricca e più sicura, in realtà è la più povera poiché non rende certi che di una indeterminata e generica cosa singola (in quanto presente qui e ora davanti a noi e non come potrebbe sembrare). È inaffidabile perché ciò che è qui, ora davanti a me, è una cosa ma in un altro luogo e in un altro momento potrebbe essere un’altra cosa. (passaggio dal sapere immediato al sapere mediato) • La percezione: Attraverso l’atto percettivo ho la consapevolezza che esiste la realtà al di fuori di me e colgo anche le caratteristiche, gli attributi e i particolari di essa. Il problema è che ogni cosa che io percepisco è uno e molti contemporaneamente, quindi la realtà è una e molti allo stesso tempo, perciò se mi soffermo sulla totalità non colgo il particolare e viceversa. • l’intelletto: Consiste nella capacità di cogliere gli oggetti non come tali (non in base alle qualità sensibili) ma come fenomeni, cioè solo come risultati di una forza che È il momento della sintesi ed, in quanto sintesi, è negazione della negazione e quindi affermazione della tesi. Dopo la frattura tra individuo e società, si ritorna a quell’unità tra individuo e stato con un livello di consapevolezza maggiore grazie alla moralità. La religione (5) Passaggio dallo spirito alla religione: Per uscire da questo soggettivismo la coscienza deve fare un’ulteriore passaggio e riconoscersi come assoluto, però inizialmente questo avviene riconoscendo nella religione l’assoluto (lo spirito riconosce l’assoluto nella religione) La religione: Religione naturale: Divinizzazione dei fenomeni naturali, riconducibile al mondo greco Religione artistica: La creazione del mondo dell’Olimpo, degli dei e delle vicende che coinvolgono le divinità ha a che fare con l’arte Religione Rivelata: Afferma che dio non è una creazione dell’uomo ma è qualcosa che si manifesta all’uomo stesso con l’avvento dell’ebraismo Dopo questo percorso, lo spirito capisce di essere esso stesso l’assoluto e cogliendo questa consapevolezza si passa al sapere assoluto Idea, natura e spirito: le partizioni della filosofia Le sezioni della filosofia hegeliana sono tre: •La logica (che non faremo) •filosofia della natura (no) •filosofia dello spirito Queste tre sezioni corrispondono ai tre momenti dell’assoluto (l’assoluto non è sostanza ma soggetto e in quanto tale dinamico). Queste tre sezione corrispondono ai tre momenti dell’assoluto: •l’idea in se è per se o idea pura, studiata dalla logica: è il momento della tesi che necessariamente deve sfociare nell’antitesi •l’idea fuori di se, studiata dalla filosofia della natura •l’idea che ritorna in se, studiata della filosofia dello spirito Filosofia dello spirito: -Soggettivo –Oggettivo –Assoluto Spirito Oggettivo: -Diritto –Moralità -Eticità Tre momenti dell’eticità: -La famiglia è una piccola comunità (primo nucleo sociale) -La società civile -Lo stato Come nasce la famiglia: Ciò che determina l’attrazione tra un uomo e una donna è l’impulso sessuale, il passaggio dall’impulso sessuale alla famiglia è l’istituzione del matrimonio, che rende sacra questa unione (quindi nasce la famiglia) Elementi della famiglia: -matrimonio (quello su) -il patrimonio: gestione economica della famiglia -l’educazione dei figli: la famiglia si allarga (altri problemi in arrivò) Nascono divergenze sul modo di educare i figli che in qualche modo porta i genitori a confrontarsi, i figli crescendo lasciano la famiglia e vanno a costituire altri nuclei familiari. L’insieme di più famiglie costituisce la società civile: È caratterizzata da interessi individuali, parliamo quindi di antagonismo: rivalità tra gli individui che la costituiscono, che è la molla che fa crescere la società civile. Per evitare i conflitti bisogna creare apparati economico giuridico e amministrativi I momenti della società civile sono tre: -Sistema dei bisogni: essendo una società civile ha bisogno di beni di prima necessità e il sistema dei bisogni deve fondarsi su competenze su capacità specifiche che permettono di fare bene il loro lavoro. Ha come scopo quello di fornire alla società tutto quello di cui ha bisogno Ci sono bisogno di diverso tipo e di conseguenza ci saranno diverse classi che hanno il compito di soddisfare questi bisogni, Classi: -agricoltori (sostanziale): compito di produrre tutti quei prodotti di prima necessità per sopravvivere -la classe formale: commercianti, artigiani hanno il ruolo è quello di fornire dei servizi (intermediario) La classe Universale: uffici, banche Attraverso queste classi si soddisfa il sistema dei bisogni. -Amministrazione della giustizia: Apparato giuridico fatto di individui che hanno il compito di garantire la pace interna, di risolvere le questioni che emergono e tutelare gli interessi di tutti attraverso l’applicazione della legge. Applicando la legge si regolano e risolvono i contrasti che ci sono tra i diversi individui. -Polizia e corporazioni Polizia: Nonostante ci sia un insieme di leggi che dovrebbero regolare il comportamento dell’uomo per evitare i conflitti, c’è chi non rispetta queste leggi. In questo caso interviene la polizia per fare in modo che vi sia una sicurezza all’interno della società. Le corporazioni: mettono assieme individui che hanno gli stessi interessi e quindi maggiormente protetti all’interno di un’associazione.