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Goffman - Stigma - Riassunto capitolo 2, Sintesi del corso di Sociologia

Riassunto sintetico ma completo, utile per ripetere ea avere chiarimenti dopo aver letto il libro.

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 24/08/2020

Danzzz
Danzzz 🇮🇹

4

(2)

2 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Goffman - Stigma - Riassunto capitolo 2 e più Sintesi del corso in PDF di Sociologia solo su Docsity! STIGMA, CAPITOLO 2 per loro il principale problema è la GESTIONE DELL’INFORMAZIONE RELATIVA AL SUO ATTRIBUTO screditante, (mostrare o mentire), (un ex paziente psichiatrico nasconde informazioni sulla sua reale identità sociale, ricevendo un trattamento basato su falsi assunti nei suoi confronti), la gestione delle informazioni segrete e screditanti con cui un deviante cerca di far passare solo certe informazioni obliterando le sue diversità, CERCANDO IN TAL MODO DI PASSARE DA UNA CLASSE SCREDITATA AD UNA PIÙ ambita (cerca di essere più nella norma), si chiamata PASSING -COME CON I GRECI QUINDI (STESSE CARATTERISTICHE SOCIOLOGICHE) UN INDIVIDUO, CHE POTREBBE ESSSERE CONSIDERATO IN UNA NORMALE INTERAZIONE SOCIALE, POSSIEDE UN TRATTO (ATTRIBUTO) CHE Può SALTARE ALL’ATTENZIONE E FAR ALLONTANARE CHI LO INCONTRA. *L’INFORMAZIONE SOCIALE Alcune info possono essere trasmesse dalla persona attraverso l’espressione corporea, sono quindi informazioni accessibili in modo continuativo e sono ricevuti in modo abituale, tali informazioni o segni, possono essere meglio definite con l’espressione SIMBOLI: -> SIMBOLO DI STATUS (O PRESTIGIO sarebbe più corretto) (dimostra posizione sociale) VS -> SIMBOLO DI STIGMA (mette in mostra la discrepanza…virt/effettiva, svaluta l’identità portano valutazione negativa individuo, spezzando l’immagine coerente, porta disprezzo) ANCHE -> SIMBOLO DISIDENTIFICATORE (voluto, analfabeta che indossa occhiali per sembrare istruito) (p.68) (((tali segni devono essere distinti da SEGNI OCCASIONALI, che non sono ancora stati ISTITUZIONALIZZATI (non sono visti) come segni per trasmettere informazioni, quando rivendicano prestigio possono essere chiamati punti, quando screditano una tacita rivendicazione lapsus (o errori momentanei in cui rivelano) Esistono inoltre segni che trasmettono info di tipo sociale ma sono presenti per altri motivi Altra fonte di info sono anche le persone che l’individuo frequenta, si assume che l’individuo sia simile alle persone che frequenta))) Simbolo di identificazione sono anche le persone che frequenti, si assume che l’individuo sia simile alle persone che frequenta VISIBILITA’ IDENTITA’ PERSONALE I SUOI E I SAGGI (parte del capitolo stigmatizzati) *La discrepanza tra identità virtuale e identità effettiva finisce con il danneggiare l’identità dell’individuo, in alcuni casi l’individuo può darsi che debba convivere con la consapevolezza di essere l’unico con la sua particolarità*, 2 POSSIBILITÀ  vivere con la consapevolezza di essere solo contro il mondo nemico che lo respinge O nella MAGGIOR PARTE dei casi trovare altri come lui e saggi comprensivi. Due di queste categorie di persone che può incontrare: PRIMO GRUPPO: Quelle che hanno il suo stesso stigma, sapendo per esperienza diretta cosa vuol dire avere quel particolare stigma, lo fanno sentire sostenuto da una cerchia di persone, danno supporto morale, lo fanno sentire a proprio agio, possono insegnargli i trucchi del mestiere. Lascia cadere la maschera dell’adattamento compromissorio. circoli di auto aiuto, comunità associazioni nazionali, reti di mutuo aiuto (p.47) Chi appartiene ad una categoria di un determinato stigma può riferirsi all’insieme degli appartenenti con il termine “gruppo” o equivalente, come “noi”, “quelli come noi” Tendenza a formare piccoli gruppi di chi appartiene a una certa categoria , piccoli gruppi che verranno poi inglobati in organizzazioni più ampie. Una categoria può favorire una formazione di gruppi e di relazioni tra i propri membri (la totalità dei suoi membri non costituisce un gruppo MA una CATEGORIA) I membri appoggeranno associazioni o persone che li rappresentano, dei portavoce che devono al meglio utilizzare la forza della stampa. Chi ha uno stigma e ricopre un’alta posizione sociale ha possibilità di fare carriera e rappresentare la categoria. LA DEBOLEZZA DELLA CATEGORIA= Si misura in base a come un membro con una posizione elevata riesce a mantenere tale posizione ed evitare pressioni dovuta ad essa. SAGGI IL SECONDO GRUPPO: È quello dei "saggi", ovvero delle persone normali che sono comprensive e partecipi della vita segreta dello stigmatizzato, persone accettate dal gruppo e che spesso ne diventano membri onorari. Questi saggi vengono detti marginali di cui l'individuo stigmatizzato, in loro presenza, non sente vergogna né esercita autocontrollo perché sa che sarà considerato e trattato come una qualunque persona normale. Spesso il saggio compie un'esperienza personale, prima di diventare appunto un saggio, nella quale muta i suoi atteggiamenti e le sue credenze fino a che diventa accessibile allo stigmatizzato, che gli convalida la sua posizione come membro onorario all'interno del gruppo attraverso un processo di offerta della carica e di accettazione di quest' ultima. Ci sono 2 tipi di saggio: Colui che deriva la propria 1) Saggezza lavorando in un ambiente che si occupa dei bisogni di persone, con un certo stigma, e dei provvedimenti che la società prende in suo favore; 2) Colui che è in contatto con lo stigmatizzato attraverso la struttura sociale (qui la persona normale condivide il discredito della persona stigmatizzata con la quale ha legami.) I membri onorari di una categoria stigmatizzata offrono un modello di NORMALIZZAZIONE dimostrando come si possano trattare le persone stigmatizzate come normali, VS diverso dalla "NORMIFICAZIONE", che è lo sforzo dello stigmatizzato di presentarsi come una persona normale sebbene non cerchi di nascondere la sua mancanza (ci si aspetta che si comporti da normale). LA RELAZIONE FRA STIGMATIZZATO E MEMBRO ONORARIO DELLO STIGMA COMUNQUE NON È SEMPRE FACILE, perché sebbene quest'ultimo controbatta le reazioni stigmofobiche delle persone normali, può sempre comportarsi con troppo moralismo o dimostrare di non essere totalmente pronto a sopportare uno stigma che non gli appartiene veramente. LA CARRIERA MORALE Con C.M. intendiamo il PROCESSO DI SOCIALIZZAZIONE, cioè il cambiamento della concezione di sé, ne esistono 2 FASI: 1) inizialmente lo stigmatizzato impara ad INTERIORIZZARE ciò che le persone normali pensano di lui e del proprio stigma, facendosi un’idea di ciò che caratterizza lo stigma in sé; 2) successivamente egli APPRENDE di essere in possesso di un particolare stigma, con tutte le conseguenze che questo comporta. Queste due fasi incidono particolarmente sulla carriera morale dello stigmatizzato, poiché gettano le fondamenta per lo sviluppo successivo dello stigmatizzato e fanno capire quali carriere morali sono possibili per lo stigmatizzato. 5) SCOMPARSA, ovvero il passaggio completo in tutti gli aspetti della vita e il cui segreto è noto solo all'interessato. 6) PALESAMENTO volontario: ESSERE AL DI SOPRA DELLA NECESSITÀ di “passare”. In ciascuno di questi casi si può verificare un'interruzione del ciclo e un ritorno al punto di partenza. Il passaggio può variare da una fase momentanea non voluta al classico tipo di passaggio totale fermamente perseguito. PROBLEMI E CONSEGUENZE DEL PASSAGGIO: 1) Colui che “passa” scopre che certi bisogni non previsti provocano la rivelazione di informazioni che lo screditano; ciò lo costringe a BUGIE macchinose e complesse (es. la moglie di un ricoverato in psichiatria deve dichiarare la condizione del marito per riscuotere il suo sussidio di disoccupazione.) 2) Chi compie il passaggio si espone a imparare QUELLO CHE GLI ALTRI PENSANO di quelli della sua specie: sia nel momento in cui hanno a che fare con lui senza sapere delle sue condizioni; sia quando apprendono delle sue condizioni nel corso dell'incontro e iniziano a comportarsi in maniera diversa. 3) Chi compie il passaggio può ESSERE TRADITO DALLA DEBOLEZZA che cerca di nascondere, dagli altri presenti o da circostanze impersonali, subendo così l'esperienza della rivelazione. 4) Chi compie il passaggio può trovarsi COSTRETTO A UN CONFRONTO APERTO con quelli che conoscono il suo segreto e sono pronti a contestargli le sue menzogne. EFFETTO SUI RAPPORTI: il controllo dell'informazione dell'identità esercita un particolare effetto sui rapporti. Questi hanno bisogno di TEMPO TRASCORSO INSIEME e più l'individuo sta con un altro, più c'è la possibilità che questi venga ad acquisire informazioni capaci di gettare discredito su di lui. Inoltre, ogni rapporto obbliga i partecipanti a scambiarsi in una certa misura i FATTI INTIMI come prova di impegno e di reciproca fiducia. Anche i rapporti saltuari possono costituire un pericolo, perché una BREVE CONVERSAZIONE può improvvisamente cadere su manchevolezze segrete. PROBLEMI SULLO STATO PSICHICO DOVUTI AL PASSAGGIO: - Si presuppone che egli debba pagare un grosso PREZZO PSICOLOGICO ed un alto livello di ansietà , per vivere una vita che può essere distrutta in ogni momento. - È possibile che provi sentimenti di tradimento e di autodepressione quando non può agire contro OSSERVAZIONI OFFENSIVE fatte dai membri della categoria nella quale sta passando e dirette contro la categoria che sta abbandonando. - Quelle che per le persone normali sono abitudini affrontate senza pensare, per gli screditabili diventano problemi da risolvere che richiedono accorgimenti in tutti gli aspetti della situazione sociale. IL BAMBINO STIGMATIZZATO: - se il bambino viene informato della propria condizione in età scolare, si ritiene non abbia la forza psicologica per sopportare tale realtà e che riveli ciò che lo riguarda a tutti; - se il bambino è tenuto troppo a lungo all'oscuro, può darsi che non sia pronto per ciò che accadrà ed può capitare che venga informato sulla sua condizione da estranei, i quali potrebbero non informarlo adeguatamente, poco tatto, no sotto una luce costruttiva. TECNICHE PER IL CONTROLLO DELL'INFORMAZIONE - NASCONDERE O CANCELLARE CON SEGNI CHE SONO DIVENTATI SIMBOLO DI STIGMA ES. non bucarsi sulle braccia, ma su altre parti del corpo; - NON SERVIRSI DI ACCESSORI che mostrano la manchevolezza (che sono chiaro simbolo di stigma) (es. apparecchi acustici, occhiali); - presentare i segni del proprio STIGMA SPACCIANDOLI PER SEGNI DI UNO STIGMA MENO SIGNIFICATIVO (es. un insufficiente mentale cerca di passare per malato di mente); - DOSARE I RISCHI dividendo il mondo in un grande gruppo a cui non si rivela nulla e un piccolo gruppo a cui si dice tutto; - MANTENERE VOLUTAMENTE LE DISTANZE, rifiutando o evitando l'approccio intimo in modo da proteggersi dal divulgare l'informazione segreta; - VOLONTARIA AUTODENUNCIA, in modo da cambiare radicalmente la situazione e passare dall'essere uno screditabile all'essere uno screditato (es. portando un simbolo, come il bastone bianco per ciechi) poiché ciò permette l'utilizzo di strategie di chi è apertamente stigmatizzato; - ETICHETTA DEL PALESAMENTO: l'individuo ammette la sua pecca dandola per scontata , abbozzando l'ipotesi che i presenti siano al di sopra di tali pregiudizi, impedendo loro di impantanarsi nel dimostrare che non lo sono. Gli intimi possono aiutare la persona screditabile nella sua mascherata, esercitando questa funzione anche a loro insaputa. Imparare a “passare” rappresenta una FASE NELLA SOCIALIZZAZIONE dello stigmatizzato e una svolta decisiva nella sua carriera morale. Ma lo stigmatizzato può anche arrivare a credere di essere al di sopra della necessità di “passare”, poiché accettando sé stesso e rispettandosi non avrà bisogno di nascondere la sua pecca, nonostante abbia imparato con tanta fatica a nasconderla. Il palesamento volontario rientra nella carriera morale tipicamente come ultima fase, la più matura, quella dell'adattamento. LA COPERTURA (COVERING) Tentativo di togliere l'attenzione dallo stigma e portare attenzione al contenuto dell'interazione sociale . I metodi per fare ciò sono simili a quelli usati per “passare”. (es. un cieco impara a volgersi nella direzione di chi parla, sebbene questo rivolgersi non implichi il vedere. – stampelle per far pensare si sia rotta una gamba e non che non possa camminare)