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il mio spazio nel mondo Cristiano Giorda riassunto, Dispense di Geografia

i bambini, le bambine e lo spazio geografico; l'educazione geografica; il sapere geografico; la didattica della geografia; geografia attiva;

Tipologia: Dispense

2021/2022

In vendita dal 20/04/2022

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fabiana-forti-20 🇮🇹

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Scarica il mio spazio nel mondo Cristiano Giorda riassunto e più Dispense in PDF di Geografia solo su Docsity! Il mio spazio nel mondo Geografia per la scuola dell'infanzia e primaria Cristiano Giorda Carocci editore COLLANA “AMBIENTE È » SOCIETÀ TERRITORIO I bambini, le bambine e lo spazio geografico In passato, negli studi di geografia ci si è concentrati sul punto di vista e la percezione ambientale degli adulti. Le geografie dei bambini sono però diverse da quelle degli altri gruppi sociali. -> è a!raverso i luoghi che i più piccoli si confrontano con i valori e l’organizzazione degli spazi, i limiti e i confini che gli adulti costruiscono. I bambini vivono, giocano e imparano a!raverso la dimensione spaziale. L’organizzazione dei luoghi è infa!i un mediatore tra società, cultura e nuove generazioni. -> L'organizzazione spaziale o"e opportunità, ma é anche l'espressione di come il mondo degli adulti consideri quello dell’infanzia e cerchi di condizionarlo, di educarlo secondo i propri principi, trasme!endo regole e sistemi valoriali. C’è ancora però molta distanza tra L’ascolto del punto di vista dei bambini e la sua adeguata considerazione nelle politiche territoriali, nella proge!azione urbana e in generale nei processi decisionali. Indagine geografica = intende la diversità come il valore positivo che cara!erizza lo spazio geografico e lo distingue in ambienti, territori, luoghi, culture Intende la disuguaglianza come connotazione negativa, segno di disparità di condizioni e risorse a disposizione delle diverse società e di ogni individuo. -> le possibilità x un bambino di essere vi!ima di un reato può essere molto + alta di quanto comunemente si pensi, inoltre nei processi migratori essi devono confrontarsi con luoghi e culture diversi, ed inoltre a volte vengono lasciati nel luogo d’origine, a"idati ad un solo genitore o a parenti/ amici. Ci sono poi le di"erenze di genere che ci perme!ono di capire che lo spazio ha anche a che vedere con l’identità sessuale. Successivamente gli studi tesi ad approfondire le problematiche dei bambini con disabilità pongono al centro dell’a!enzione le limitazioni spaziali e la necessita di organizzare il territorio a"inché sia + accessibile, cercando di capire come rendere gli spazi + inclusivi ma anche di approfondire in che modo sia possibile fare esperienza della dimensione geografica in mancanza di supporti perce!ivi come come vista o udito, o in che modo mediare le competenze spaziali x i bambini con bisogni educativi speciali. La geografia è destino? Questo conce!o è da interpretare come insieme di condizioni che possono costruire direzioni, opportunità e risorse x lo sviluppo del proprio proge!o di vita, cosi come rappresentare ostacoli, pregiudizi e deprivazioni che limitano la libertà sociale e individuale. Questo destino è dunque una sorta di condizione con la quale gli esseri umani si trovano a dover convivere, ma che in base alle loro scelte e azioni può essere cambiata. Non si fa inoltre riferimento solo alle condizioni del presente, ma anche ai valori legati a luoghi specifici, che vengono trasmessi dalla famiglia e dalla società, alle risorse e occasioni che il territorio in cui si vive può me!ere a disposizione. L’esperienza spaziale negli anni della scuola dell’infanzia e della primaria è un elemento centrale nello sviluppo della personalità e delle competenze emozionali e cognitive. In particolare, avendo la capacità di me!ere in relazione questi 3 aspe!i, si configura come momento importante x definire il passaggio dall’esperienza immediata alla consapevolezza dell’esperienza. A 8-9 anni i bambini si avviano al pensiero astra!o che li porterà a sviluppare il ragionamento ipotetico-dedu!ivo. -> Vygotskij a"erma che l’egocentrismo permane anche nell’ adulto, che x tu!a la vita conquista e difende il proprio spazio nel mondo, emerge però la consapevolezza complessa che ci consente di pensarci come ci!adini del mondo. -> Dewey ritiene che i rapporti tra esseri umani sono filtrati dalla cultura, che opera da mediatrice. V 1.4 IL CORPO E LA CULTURA: LO SVILUPPO DELL¶ORIENTAMENTO Funzione della carta geografica wayfinding 1.5 L¶ORIENTAMENTO E L¶INTELLIGENZA SPAZIALE intelligenza spaziale La percezione precisa del mondo visivo La capacità di ricreare 0-"11& !"))s"0-"/&"+7 visiva La capacità di manipolare forme y 1.6 DALLO SPAZIO VISSUTO AL TERRITORIO: IL CONTROLLO DELLO SPAZIO Anche nei parchi e nelle aree gioco l'accresciuta attenzione ai possibili rischi ha portato a una diminuzione della libertà di azione. Queste limitazioni nelle aree urbane alla libertà dei bambini hanno ridotto le occasioni in cui essi possono fare movimento all'aria aperta e avere esperienze libere tra pari. Vi è poi la questione del lavoro minorile -> decine di milioni di bambini lavorano in strada. Ma la strada può esporre i minori ad altre violenze e coinvolgerli in atti di criminalità, aumentando il senso di esclusione e marginalità. Inoltre questi scenari non riguardano solo i paesi più poveri ma anche ampie aree urbane. Anche quando non è legata allo sfruttamento, la MIGRAZIONE è comunque un evento che in genere viene imposto ai bambini, costretti a seguire il progetto di vita della famiglia. La migrazione può portare opportunità, ma anche un passaggio che può generare altra emarginazione. La discriminazione, in particolare quella etnica, è un problema che si riscontra diffusamente anche nelle scuole italiane. Anche la salute dei bambini, la cui qualità è molto diversa a seconda delle aree geografiche, è costantemente sottoposta a insidie. Nei paesi più sviluppati l'assistenza sanitaria ha raggiunto standard elevati, ma l'ambiente urbano continua ad essere ben poco salutare per l'infanzia: l'inquinamento, i condizionamenti alimentari e gli stili di vita sono considerati tra le cause del rapido aumento di patologie. In paesi più poveri si riscontrano invece carenze nel soddisfacimento dei bisogni di base, abbinati alla scarsa presenza o all'assenza di strutture di prevenzione e assistenza sanitaria. Le differenze che entrano in gioco si complicano quando cerchiamo di valutare le cause e le possibili azioni per cambiare la situazione. La maggior parte degli studi concentra le proprie conclusioni sulla necessità di una maggiore, ma anche diversa, istruzione. I molteplici problemi per l'infanzia negli spazi urbani non devono distogliere l'attenzione da quelli altrettanto rilevanti che si riscontrano negli spazi rurali. Sappiamo però che in molte parti del pianeta abitare nelle aree rurali vuol dire frovarsi in condizioni di maggiore povertà, minore disponibilità di servizi e minori possibilità di accedere a livelli superiori di istruzione e di assistenza sanitaria. Sicuramente però nelle aree rurali, soprattutto dove le comunità locali sono coese e solidali, i bambini possono godere di maggiori spazi, di una migliore qualità dell'ambiente e di un buon grado di inclusione sociale. 2.1 LA NASCITA E LO SVILUPPO DELLE IDEE SULL¶EDUCAZIONE GEOGRAFICA x x Dewey 2.2 I Documenti INTERNAZIONALI SULL¶Educazione GEOGRAFICA 2.3 LA GEOGRAFIA COME EDUCAZIONE AL TERRITORIO 1. Analizzare i cambiamenti spaziali 2. Sviluppare una visione geografica dei luoghi 3. Diventare consapevoli e responsabili nella gestione delle risorse del pianeta 4. Affrontare le questioni relative agli esseri umani e agli spazi 5. ContribuirGCNNņQTICPK\\C\KQPGGCNNCIGUVKQPGFGNOQPFQEQPVGORQTCPGQGFGNNCUWC complessità 6. Rispettare le diversità culturali e conoscere la loro diffusione spaziale nel mondo contemporaneo dichiarazione di lucerna equità intragenerazionale Intergenerazionale Come affrontare queste tematiche nel curricolo di geografia? dichiarazione di Lucerna Quali sono le indicazioni della dichiarazione per tradurre nel contesto didattico tutte queste considerazioni? La scelta degli argomenti e delle aree geografiche /DVFHOWDGHJOLDSSURFFLSHUOÈLQVHJQDPHQWR /ÈXVRGHOOH7,& 2.6 L¶EDUCAZIONE DELLA CITTADINANZA cittadinanza 2.7 L¶EDUCAziONE GEOGRAFICA DELL¶iNTERCULTURA cultura ga ambiente; in secondo luogo, la cultura si trasforma nel tempo e nello spazio e lo fa principalmente attraverso il movimento, l'interazione e il contatto con l'alterità. L'intercultura è una strategia di relazione, un modello di convivenza e di interazione che cerca di costruire contatti fruttuosi tra persone di differenti culfure che si frovano a convivere in uno stesso contesto geografico multiculturale. | Questa relazione è ancora più evidente se pensiamo ad aspetti della cultura materiale, come l'alimentazione, l'abbigliamento... Sentiamo però il bisogno di definirla nel momento in cui cominciamo a considerarla come un progetto politico e un'intenzionalità pedagogica. In ogni luogo ci Troviamo di fronte a più sistemi di relazioni, alcune attive, alcune in potenza, alcune positive e altre problematiche. Ma ogni relazione, ogni contaminazione, ha un limite, un punto che segna l'identità dell'alterità. Il contributo dell'educazione geografica all'Interculiura può essere rilevante proprio nel momento in cui educa a riconoscere e a comprendere questa abbondanza di segni e di valori culturali che possiamo incontrare nei luoghi, scardinando gli stereotipi di tipo geografico, etnico e culturale. Tra i vari temi della geografia ve ne è però uno, che può essere presente nell'inferno curricolo, a cui l'educazione interculturale può fornire un contributo più significativo la mobilità umana - le MIGRAZIONI. Conoscere i luoghi degli altri, scambiare informazioni e avere contatti con culture diverse sono attività che possono contribuire a respingere le retoriche razziali e i pregiudizi etnici e a migliorare la capacità di relazionarsi positivamente con gli altri attraverso le differenze. Per la didattica della geografia, un importante ruolo di mediatore interculturale e svolto dal paesaggio, la cui funzione sociale può essere utilizzata con educativa perseguendo obiettivi interculturali, per esempio come strumento per riconoscere la percezione dei luoghi da parte degli immigrati e valorizzaria. La percezione dei luoghi ha un ruolo attivo nelle pratiche migratorie e nei processi interculturali; l'apinione che i giovani migranti sviluppano da lontano, rispetto ai luoghi di destinazione, è spesso idealizzata. Ma l'inserimento nella cultura locale dei luoghi dove la migrazione lo conduce può mettere in evidenza delle differenze difficili da accettare, così i ragazzi si trovavano di fonte a scelte che a loro volta generano esclusione. È un alltro degli insegnamenti della geografia, tesa a dimostrare come al di là delle categorie generali, il nostro pianeta e i suoi abitanti siano quotidianamente chiamati a confrontarsi con le alterità culturali. Le carte geografiche . I dati statistici I documenti visuali 3.4 I CONCETTI DELA GEOGRAFIA x SPAZIO x SPAZIO GEOGRAFICO x SPAZIO Æ x Spazio vissuto x SPAZIALITÀ x Spazialità umanaÆ Territorio e sistema territoriale x TERRITORIO x SISTEMA TERRITORIALE x TERRITORIALITÀ Regione x REGIONE Æ Confine x CONFINE Scala e transcalità x SCALA x TRANSCALARITÀ 3.6. Le geografie per temi e per problemi  3.7. LA RICERCA GEOGRAFICA Come si svolge una ricerca geografica? Definizione del problema e degli obiettivi della ricerca Ricerca della bibliografia Il metodo della ricerca Comunicare i risultati 3.8 LA RICERCA IN EDUCAZIONE GEOGRAFICA E DIDATTICA DELLA GEOGRAFIA didattica della geografia 4.1 LE COMPETENZE GEOGRAFICHE lifelong learning 0DFRVÁ¨una competenza e quali sono le competenze disciplinari della geografia? 4.2 INSEGNARE LA GEOGRAFICA PER COMPETENZE 1. Valorizza la capacità della geografia di affrontare problemi reali del mondo contemporaneo 2. Educa al pensiero critico e a valutare il territorio, i luoghi e le relazioni tra sistemi umani e sistemi ambientali considerando diversi punti di vista 3. 5XKNWRRC NC ETGCVKXKV G NņKOOCIKnazione geografica importanti sia per affrontare lo studio dei luoghi considerando i valori, sia per progettarne le trasformazioni 4.6 APPRENDERE PER PROBLEMI: LA METODOLOGIA PROBLEM-BASEd LEARNING Dewey 4.7 INSEGNARE ATTIVAMNTE CON IL METODO, IL LINGUAGGIO E GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA 4.8 GEOGRAFIA E STORIA: UN CURRICOLO INTEGRABILE? 5.1 IL DISEGNO: CONOSCERE, RAPPRESENTARE, RIELABORARE LO SPAZIO GEOGRAFICO orientamento x x x x 5.2 I LUOGHI DELLA VITA E L¶EDUCAZIONE GEOGRAFICA 5.3 LA MAPPA DEL QUARTIENERE E LA MAPPA DEL CUORE x x