Scarica Iliade libro XXII IL DUELLO FINALE E LA MORTE DI ACHILLE - parafrasi e analisi e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! IL DUELLO FINALE E LA MORTE DI ACHILLE LIBRO XXII Achille si era ritirato dalla guerra e aveva continuato a non combattere nonostante gli achei fossero in difficoltà. Il suo amico Patroclo chiede ad Achille la sua armatura, la indossa e va a combattere, ma Ettore lo uccide. Quando Achille lo viene a sapere, esplode in un dolore terribile, e decide di tornare a combattere per vendicare la morte di Patroclo con le nuove armi fabbricate dal dio Efesto. Achille riversa tutta la rabbia contro i Troiani che scappano e si rifugiano dentro le mura, tranne Ettore che per il concetto della vergogna, non scappa. ipa Così pensava aspettando ed Achillei (patroninico) aspettando, e gli venne incontro il Pelide venne incontro ad Ettore: era simile ad Enialio Enialio, il guerriero dall'’elmo ondeggiante, (epiteto Ares dio della guerra), il dio guerriero librando il frassino pelio sopra la spalla destra, dall’elmo ondeggiante, volteggiava la lancia fatta ra il bronzo sulle sue membra 1 ‘ . ° . con legno di frassino chiamato pelio (dal nome di Jo vide, fu preso dal panico; non osò più a lungo UN ponte ricoperto di frassini) sopra la spalla im, si lasciò la porta alle spalle, si dette alla fuga; | A@Stra: risplendeva l'armatura di bronzo sul suo e, fidando nei piedi veloci. corpo come un raggio di fuoco che arde o il sole i monti, fra gli uccelli il più rapido, che sorge. dietro colomba impaurita, Ettore, quando lo vide, fu preso dal panico: non a 0 a ridosso con acute strida ebbe più la forza di restare lì fermo, girò le spalle il suo cuore a ghermirla: alla porta chiusa della città di Troia, e scappò. 0 allo scopo, fuggì via Ettore Achille lo inseguì con i suoi piedi veloci, sicuro di ra leste le gambe. sè. BBIifico battuto dai venti, Come un uccello rapace sui monti, il più veloce degli uccelli, si lanciò speditamente dietro a una colomba impaurita: la colomba fuggì via, ma il rapace gli sta addosso con grida acute la insegue senza sosta, sempre di più, perché il suo istinto lo incita ad afferrarla: così Achille correva come se volasse, con foga verso il suo scopo. Ettore fuggì via sotto le mura dei troiani e muoveva rapide le gambe. Entrambi, passando davanti al posto di guardia (probabilmente dove Andromaca disse di fermare l’esercito), rasenti alle mura della città, divoravano la strada. Come quando dei cavalli da corsa si lanciano a grande velocità attorno alle mete perché c’è in palio uno splendido premio, un oggetto prezioso o una schiva, durante le feste in onore di un defunto, così quei due correvano velocemente intorno alla città di Priamo, per ben tre volte; tutti gli dei assistevano Come quando solidunghi cavalli da corsa intorno alle mete gran velocità si slanciano; è in palio uno splendido premio, ipode o donna, in onore d'un uomo che è morto: ì tre volte quei due fecero il giro della città di Priamo locemente; tutti gli dei guardavano. solidunghi= epiteti formulare (è scontato che i cavalli hanno gli zoccoli) dèi osservano dall'alto la fuga drammatica di Ettore e Zeus vorrebbe aiutarlo ancora, ma Atena da al|padre che ormai è impossibile strappare l'eroe al suo destino. Zeus è schierato con i troiani mentre Atena con gli achei perché Paride nella gara della più bella aveva assegnato la vittoria ad Afrodite. Il rapide Achille inseguiva Ettore senza sosta. | rapido Achille inseguiva Ettore incalzando implacabile. . . Ot Meo di Come quando sui monti un cane va a caccia di un quando il cane sui monti caccia un cerbiatto, verlo stanato, per fore e per valli; infilandosi in mezzo a un cespuglio, corsa cercando le tracce, finché non lo trova: sfuggiva al veloce Pelide. come sono scappato tre volte , senza mai trovare il coraggio cerbiatto e dopo averlo stanato, per fossati e per valli; e se poi il cerbiatto si nasconde infilandosi in un cespuglio, il cerbiatto continua la corsa cercando le tracce finché non lo trova, Achille faceva così con Ettore. Molti versi sono caratterizzati da similitudini : sono 8. Le similitudini sono molto dettagliate e colmano il vuoto dello spazio descritto in modo poco dettagliato. Le similitudini servono anche a fare intuire cosa succederà, come nella prima e nella terza similitudine (premonizioni) Infatti, nella prima e nella terza, Achille e Ettore sono paragonati a due figure diverse: nella prima Ettore alla colomba e Achielle al rapace, nella terza Achille al cane e Ettore al cerbiatto. Nella seconda, quella di cavalli, Ettore e Achille sono ‘una di Achille, l'altra di Ettore paragonati in maniera generica alla stessa figura, ai tenendola al centro: cavalli. Febo Apollo l'abbandonava. Achille fece segno ai compagni di non scagliare su Ettore le loro frecce (dardi) mortali (amari), affinché nessuno, avendo colpito Ettore, potesse vantarsi di essere stato il primo ad aver colpito mortalmente Ettore, e lui risultasse il secondo. Ma quando per la quarta volta passano da quel punto, ecco allora che il padre (Zeus) afferra la bilancia d'oro e sui due piatti della bilancia mette i due destini di morte dolorosa; quello della morte di Achille e quello della morte di Ettore, domatore di cavalli, e alzò la bilancia tenendola dal centro: il giorno stabilito per la morte di Ettore, piegò verso il basso, di li a poco Ettore sarebbe morto, perché il Febo Apollo (alleato con lui) lo abbandonava. Febo Apollo epiteto formulare : febo = puro Qui si capisce molto bene il concetto per cui gli dei non sono i depositari delle sorti degli uomini. Non sono loro che decidono, ma il destino. Ettore non scappa perché è un codardo, è considerato il più forte dei guerrieri troiani, ma nel testo a fermarsi: con un inganno costringerà Ettore a rinunciare alla infatti, assume le sembianze di un fratello di Ettore, Deifobo, e lla presenza del compagno, si volge con coraggio verso Achille, ndo regole cavalleresche, ma il nemico gli risponde con odio mpie tragicamente. si usa il verbo scappare per sottolineare ulteriormente l’aspetto terribile di Achille che in tutto il libro XXII è rappresentato come un uomo rabbioso. Addirittura tutto l’esercito troiano alla sua vista si è rifugiato all’interno della mura, tranne Ettore. Atena assume le sembianze di uno dei fratelli di Ettore e dà il coraggio a Ettore di non scappare più, di fermarsi, e di affrontare Achille. Inizia il dialogo tra i due. Ettore dice ad Achille, figlio di Peleo, come per tre volte sono scappato senza trovare il coraggio di affrontarti, adesso non ti sfuggirò più; ora il cuore mi ha dato il coraggio di starti di fronte: che io ti uccida ossia ucciso da te.