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La Misericordia e la Correzione nella Comunità Cristiana, Schemi e mappe concettuali di Religione

Teologia cristianaTeologia moraleTeologia Pastorale

Questo testo invita le comunità cristiane a distansi dal peccato attraverso la drastica severità e la separazione, ma anche attraverso il perdono illimitato e l'amore fraterno. La chiesa primitiva ha capito la necessità di continuare il perdono di gesù anche verso i peccatori dopo il battesimo. La parabola di matteo 18 inseña che il perdono di dio è la misura del perdono fraterno e che la durezza della correzione è necessaria per raggiungere il perdono.

Cosa imparerai

  • Come il perdono di Dio influenza il perdono fraterno?
  • Che significa la separazione dalla comunità cristiana secondo i testi paolini?
  • Come la Chiesa cristiana viene invitata a distansi dal peccato?

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

Caricato il 06/11/2022

salvatore-bonetti
salvatore-bonetti 🇮🇹

4.7

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Scarica La Misericordia e la Correzione nella Comunità Cristiana e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Religione solo su Docsity! Nella Chiesa continua la misericordia Diversi testi, soprattutto paolini, invitano le comunità cristiane a prendere le distanze dal peccato. Possiamo fare tre osservazioni: 1. Drasticità e severità 1Cor 5,11: Con questi tali non dovete neanche mettervi a mensa; 2. 2Cor 6,14-18: esortazione a separarsi dal mondo espressa mediante antitesi da intendere come separazione di due logiche, separazione non sociologica (di uomini) ma dal peccato. 3. Denuncia e separazione sono in vista dell’accoglienza e conversione: il peccatore è evitato affinchè si vergogni (2Ts 3,14); 1Cor 5,5: Questo individuo sia abbandonato a Satana, per la rovina della sua carne, affinchè lo spirito possa ottenere la salvezza nel giorno del Signore; e il peccatore non deve mai essere considerato come un nemico ma avvertitelo come un fratello 2Ts 3,15. Mt 18,15-35: L’atteggiamento da assumere è il perdono senza limiti che rende la comunità continuatrice del Cristo. La parabola (vv. 23-35)