Scarica LABORATORIO - METODI E DIDATTICHE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE e più Appunti in PDF di TFA Sostegno solo su Docsity! 1 INCLUSIONE E ADATTAMENTO-APE Nell’ambito della progettazione di UDA per lo sviluppo di competenze motorie Titolo: “PASSA 7” 1. DATI IDENTIFICATIVI Livello di scuola: scuola secondaria di I grado Classe: 2^ D Tipologia di disabilità: paralisi cerebrale con diplegia spastica (G80.1) La diplegia spastica, forma di paralisi cerebrale infantile caratteristica dei neonati prematuri, è di solito legata a un'encefalopatia ipossico-ischemica che colpisce la sostanza bianca periventricolare, dove decorrono i fasci piramidali destinati agli arti inferiori. 2. DESCRIZIONE DELL’ALLIEVO Luca è un ragazzo di 12 anni che frequenta la classe seconda della scuola secondaria di primo grado. Dalla diagnosi funzionale presenta una diplegia spastica, forma tipica di paralisi cerebrale che colpisce entrambi gli arti inferiori, che lo costringe a muoversi in carrozzina. Presenta un quoziente intellettivo nella norma, nessun problema nel pensiero astratto e concreto, buona capacità di ragionamento logico-matematico e buone capacità di orientamento. L’attenzione non è costante. La comunicazione è adeguata all’età, come pure la comprensione scritta e orale. Le abilità di letto- scrittura e il lessico risultano buoni. Ha difficoltà nell’organizzazione dello spazio grafico e del piano visuo-spaziale. Non ha ancora acquisito una buona autonomia nei compiti e nell’organizzazione del materiale scolastico. L’autonomia personale è molto deficitaria e necessita della mediazione di un adulto per confrontarsi con le richieste ambientali e scolastiche; è seguito da un insegnante di sostegno per 10 ore settimanali e da un operatore educativo per l’autonomia e la comunicazione (OEPAC) per 20 ore settimanali. Nel rapportarsi con gli altri manifesta un senso di inadeguatezza. Ha difficoltà ad integrarsi col gruppo classe e tende ad isolarsi, specialmente durante le ore di educazione fisica. Manifesta disagio ed imbarazzo relativamente alle attività di gruppo e nei giochi di squadra, prediligendo le attività individuali. Mostra un’immaturità di base dovuta ad un background esperienziale povero. Assume un atteggiamento di ritiro che lo porta a provare sentimenti di tristezza e solitudine; nonostante ciò sembra aver trovato un punto di riferimento nel suo compagno Marco, con il quale interagisce durante la giornata scolastica. Accetta di buon grado la figura del docente di sostegno e dell’operatore educativo per l’autonomia e la comunicazione. 3. DESCRIZIONE DELLA CLASSE Nella classe, composta da 24 alunni, di cui 14 femmine e 10 maschi, è presente una studentessa (Martina) con disabilità intellettiva lieve (F70) affiancata da un insegnante di sostegno per 9 ore 2 settimanali. 4. SINTETICA INDICAZIONE OSA Conoscenze Riconoscere le proprie competenze e quelle dei compagni nel lancio, presa e palleggio della palla. Riconoscere traiettorie e distanza della palla. Saper organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé e agli altri. Conoscere le modalità relazionali per valorizzare differenze di ruoli e favorire l’inclusione al fine di raggiungere un obiettivo comune. Conoscere e applicare il concetto di strategia e tattica. Conoscere le regole del proprio ruolo per la realizzazione del gioco anche con finalità di arbitraggio. Competenze Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare. Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturale, creativa e artistica. Competenza in materia di cittadinanza. Competenza in materia di spirito di iniziativa e imprenditorialità. Comprensione del proprio ruolo e della propria funzione all’interno del gruppo classe. Abilità Coordinare diversi schemi motori di base e combinarli tra loro usando la palla. Possedere i prerequisiti funzionali all’uso della palla. Utilizzare abilità motorie adattandole alle diverse situazioni anche in modo personale. Mettere in atto strategie di gioco e tattiche sperimentate. Svolgere un ruolo attivo mettendo in atto comportamenti collaborativi per raggiungere un obiettivo comune. Relazionarsi positivamente con l’altro e con il gruppo nel rispetto di regole, ruoli, persone e risultati. 5. ADATTAMENTI PER L’INCLUSIONE CONTENUTO DI APPRENDIMENTO Il gioco “PASSA 7” è ispirato al basket, al baskin e al classico “SCHIACCIA 7” in cui, dopo 7 passaggi, la palla deve colpire un compagno per eliminarlo dal gioco; in questo caso, dopo il settimo passaggio, la si tira in un cerchio/canestro. Attraverso questo gioco l’alunno rinforza le abilità di passaggio e ricezione della palla, di palleggio, di tiro, di attacco e difesa, ed è quindi propedeutico alla pallamano, alla pallacanestro e al rugby. Con le regole classiche del gioco, Luca incontra molte difficoltà e non sperimenta l’enjoyment (il piacere di giocare); anche Martina, con disabilità intellettiva lieve, o chi ha poche abilità relative ai fondamentali, può mostrare difficoltà di partecipazione attiva, non affrontare i compagni per intercettare la palla o non ricevere la palla per paura di farsi male. 5 2- TECNICO Regolamento facilitato: 3 ruoli con pettorine di colore diverso in base a: - abilità diverse; - possibilità di lanciare ugualmente la palla anche se caduta per i giocatori del ruolo 1. Input facilitato: -portaggio della palla. 3- STRUTTURALE Materiale facilitante: 3 cerchi mobili di: - altezze diverse. Palle: - morbida, piccola e leggera (eventualmente per i giocatori del ruolo 1); -più dura e più grande, ma comunque maneggevole, per tutti. Potenziamento stimolo sensoriale: - cerchi di colore diverso in base al punteggio; - pettorine di colore diverso in base al ruolo dei giocatori. ATTIVITÀ, FASI E TEMPI ● Fase 1 - 2 ore Introduzione del gioco e individuazione dei profili funzionali di ogni alunno rispetto la pallamano, la pallacanestro e il rugby. ● Fase 2 - 2 ora Rivisitazione dei fondamentali attraverso esercizi mirati. Assegnazione dei ruoli e formazione delle squadre. ● Fase 3 - 2 ore Trasformazione delle regole del gioco in base ai ruoli, alle attrezzature e agli spazi disponibili ● Fase 4 - 2 ore Elaborazione di schemi e tattiche di gioco in funzione dei ruoli. Verifica sul campo delle regole stabilite. ● Fase 5 - 2 ore Definizione del regolamento ● Fase 6 - 3 ore Torneo di classe L’attività viene svolta in un mese e mezzo, tra marzo e aprile. I tempi previsti per l’UDA sono 10 ore di lezione e 3 di torneo. 6. VALUTAZIONE La valutazione si baserà su: 6 ● griglia di osservazione del docente, che terrà conto dell’approccio al gioco, delle capacità di interazione e di inclusione degli alunni; ● test relativo ad abilità di palleggio e passaggio, calibrato alle capacità di ogni alunno; i ragazzi svolgeranno una relazione finale descrivendo gli aspetti positivi e negativi della propria squadra. 7. PROGETTO DI VITA Giocare in una squadra, per Luca, significa percorrere “passaggio” dopo “passaggio” la propria strada: raggiungere agentività ed empowerment, due competenze di vita fondamentali. Capirà che anche lui può aiutare gli altri, contribuire al successo della società e fidarsi di coloro che sono disposti ad aiutarlo. In particolar modo sperimenterà l’enjoyment, il piacere di giocare, di divertirsi, di usare il proprio corpo in armonia con le proprie competenze cognitive. Ciò lo porterà ad essere sempre più curioso e coraggioso. L’atteggiamento fiducioso, positivo e proattivo sarà il presupposto per non sentirsi più da solo e costruire rapporti affettivi solidi. 8. RIFLESSIONI DEL DOCENTE Questa attività con obliquità educativa permette di integrare e valorizzare tutti gli alunni, inclusi quelli con diverse capacità. Infatti, in situazioni di interdipendenza, ognuno fornisce il proprio contributo alla realizzazione degli obiettivi. Essa riconosce scopi comuni e condivisi, assegna ruoli che permettono ad ognuno di essere protagonista nel gioco, aumentando di conseguenza l’autostima, la motivazione e l’autonomia personale e sociale.