Scarica Le catilinarie di Cicerone e più Sintesi del corso in PDF di Latino solo su Docsity! Cicerone pronunciò le 4 orazioni contro Catilina, due al senato e due nel foro, i giorni 8 e 9 novembre e 3 e 5 dicembre del 63 ac Questi due personaggi si conoscevano già e finirono per scontrarsi nel 64 quando entrambi si candidarono al consolato e Cicerone attaccò Catilina con un’orazione in Senato in cui rivelò i lati più oscuri del suo avversario che perse le elezioni e iniziò a tramare una vendetta. Dopo essersi nuovamente candidato e aver perso, Catilina organizzò una congiura che però venne stroncata in senato da Cicerone. Le orazioni vennero pubblicate 3 anni più tardi (60 ac) con delle modifiche riguardanti la forma più che il contenuto. Vennero pubblicate più tardi perché Cicerone in quel periodo voleva far risalire la sua azione a difesa dello stato. I catilinaria: viene pronciata l’8 novembre del 63 in senato. Si apre con l’accusa aggressiva contro chi dovrebbe essere messo a morte anziché sedere nel senato. Poi prosegue esponendo i piani di cui è venuto a conoscenza. La conclusione è che Catilina deve lasciare la città insieme a tutti i suoi compagni. In questa orazione non rispetta molto le regole della retorica perché invece di rivolgersi al senato si rivolge a Catilina. L’attacco a Catilina prosegue poi per tutta l’orazione. II catilinaria: la pronuncia il 9 novembre 63 davanti al popolo nel foro e dopo aver annunciato la fuga di Catilina, ricostruisce il complotto e descrive Catilina come l’hostis publicus, ovvero un nemico peggiore degli altri perché è proprio un cittadino e i suoi seguaci sono sfaccendati buoni a nulla. III catilinaria: viene pronunciata il 3 dicembre del 63 nel foro. Cicerone ha già ricevuto il riconoscimento di “salvatore della patria”, informa il popolo della vittoria, con tono trionfante. IV catilinaria: pronunciata il 5 dicembre in senato, quando si decise la sorte dei congiurati. Si doveva scegliere fra la pena di morte e l’esilio; Cicerone era favorevole alla pena di morte. Nella descrizione di Catilina manca però quell’analisi sociale che è presente invece nella monografia di Sallustio. Emerge inoltre la delusione dell’oratore per il fatto che solo Catilina si è allontanato da Roma mentre gli altri congiurati sono ancora in città. Questa orazione presenta svariati toni che vanno dall’esultanza dell’exordium alla solennità con cui Cicerone sottolinea la sua difesa dello stato, all’enfasi con cui ricostruisce la congiura e si conclude con note patetiche quando invoca l’aiuto degli dei affinché tutto si risolva senza spargimenti di sangue. LE CATILINARIE 13/01/21 19:48