Scarica Le scuole nuove: innovazione pedagogica tra Ottocento e Novecento e più Appunti in PDF di Scienze Umane solo su Docsity! Periodo di sviluppo e trasformazione La Belle Époque, caratterizzata da una crescita economica e innovazioni scientifiche, segna un periodo di grande prosperità e ottimismo in Europa, favorito da una lunga pace e dalla diffusione della democrazia. Tuttavia, gli Stati Uniti emergono come una potenza economica. Con l'avvento della società di massa alla fine dell'Ottocento, la produzione in serie e i consumi di massa diventano comuni, mentre le masse influenzano sempre più la politica e i mezzi di comunicazione si diffondono su vasta scala. Questo periodo di prosperità è interrotto dalla Prima guerra mondiale, che causa milioni di morti e apre la strada a regimi totalitari in Italia, Germania e Unione Sovietica. Scuole nuove Le scuole nuove, emerse tra la fine dell'Ottocento e i primi decenni del Novecento in Europa e negli Stati Uniti, rispondono alla necessità di affrontare i problemi sociali attraverso un approccio pedagogico scientifico. Questo movimento, originatosi in Inghilterra, si ispira a Locke e mira a soddisfare le esigenze della classe dirigente. Le prime istituzioni scolastiche nuove si caratterizzano per una vasta gamma di soluzioni, spesso derivate dall'esperienza pratica più che da una teoria pedagogica consolidata. Esse si distinguono per la ristrutturazione degli ambienti e degli strumenti educativi, una critica ai modelli educativi precedenti e un maggiore legame tra conoscenza pedagogica e richieste sociali, enfatizzando l'aspetto pratico dell'apprendimento e la spontaneità dell'attività infantile. Abbotsholme Nel 1889, il dottor Cecil Reddie apre ad Abbotsholme la New School, considerata la pioniera delle scuole nuove in Europa e negli Stati Uniti. Fondata sull'analisi dei difetti della scuola tradizionale e sulle esigenze della società industriale in rapido cambiamento, la scuola mira a formare individui culturalmente ricchi, competenti e intraprendenti. Abbotsholme offre un'educazione umanistica accompagnata da una formazione scientifica e linguistica più ampia, orientata alle esigenze della classe dirigente contemporanea. La didattica è basata sugli interessi e sull'esperienza, con attività all'aria aperta, lavori manuali, osservazioni, viaggi e visite d'istruzione. La disciplina è rigorosa ma mira a promuovere un'adesione consapevole alla norma, mentre la socialità è incoraggiata attraverso sport, giochi, attività artistiche e relazioni sociali. La scuola promuove anche il coinvolgimento della comunità attraverso la pubblicazione di un giornale scolastico. Baden-Powell e scoutismo Robert Baden-Powell, ex ufficiale dell'esercito britannico, teorizza lo scoutismo come alternativa educativa al di fuori della scuola tradizionale. Nel suo libro "Scoutismo per ragazzi" del 1908, propone un movimento giovanile, i boy-scout, basato sull'avventura, il contatto con la natura e la vita di gruppo. Lo scoutismo si diffonde rapidamente grazie a un approccio educativo attivo e integrale, mirato a sviluppare nell'individuo spirito di osservazione, disciplina, senso di responsabilità e spirito di servizio. I valori fondamentali includono la fiducia nel ragazzo, l'adattamento delle attività ai suoi interessi e bisogni, la vita comunitaria e l'importanza del buon esempio da parte degli educatori. Rinnovamento educativo in Italia Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, l'Italia, appena unificata, presenta un'economia prevalentemente agraria e una cultura parzialmente isolata dalle correnti di pensiero europee. Questo contesto si traduce in iniziative orientate all'educazione popolare, sia pubbliche che private, anziché alla fondazione di istituti elitari. A differenza delle scuole nuove europee, che si concentrano principalmente sull'istruzione secondaria, in Italia le esperienze innovative sono rivolte alla scuola primaria e all'infanzia. Le influenze pedagogiche italiane sono inizialmente distinte dal movimento più ampio dell'"educazione nuova", ma finiscono per convergere su pratiche altrettanto significative. Nel 1895, le sorelle Rosa e Carolina Agazzi aprono la prima scuola materna a Mompiano, vicino a Brescia, con l'obiettivo di educare "bambini, non scolari". Il successo di questa iniziativa porta alla formulazione dei principi pedagogici delle sorelle Agazzi, evidenziati nei loro scritti successivi, e alla fondazione di numerose scuole materne in tutta Italia. L'approccio adottato sottolinea l'importanza di creare un'atmosfera familiare all'interno della scuola, con educatrici che svolgono il ruolo di "madri" affettuose e accoglienti. Sorelle Agazzi Le sorelle Agazzi introducono un'innovativa prospettiva educativa, ponendo al centro dell'attenzione il bambino e la sua attività. Nella scuola materna, l'educatrice assume un ruolo fondamentale, dovendo possedere capacità di iniziativa, organizzazione e sensibilità per coordinare la vita dei bambini, garantendo la continuità tra la scuola e la famiglia. Le sorelle Agazzi considerano l'educazione come una missione che richiede non solo amore per i bambini, ma anche una preparazione culturale e spirituale specifica. La scuola materna viene concepita come un ambiente familiare, organizzato per rispecchiare le attività quotidiane dei bambini. Le sorelle Agazzi valorizzano l'importanza delle attività pratiche, come la cura personale, la preparazione della tavola e la pulizia, considerandole fondamentali per l'educazione. In particolare, attribuiscono grande importanza al giardinaggio come attività educativa che favorisce l'osservazione della natura e lo sviluppo di un rapporto positivo con l'ambiente. L'educazione estetica è un altro elemento chiave del loro approccio, con un'enfasi particolare sulla bellezza e sull'armonia presenti nella vita quotidiana. Le sorelle Agazzi incoraggiano l'espressione artistica dei bambini attraverso attività come il disegno e la recitazione, stimolando anche l'educazione sensoriale attraverso l'apprendimento dei colori e delle forme. La programmazione delle attività include la vita pratica, l'educazione linguistica, il lavoro manuale e l'educazione emotiva e morale. L'educazione linguistica avviene attraverso esercizi verbali collettivi e l'educazione sensoriale stimola la crescita intellettuale e analitica dei bambini. Infine, le sorelle Agazzi introducono il concetto di "contrassegni", simboli personali assegnati a ciascun bambino per contraddistinguere la propria proprietà e avviare il bambino all'uso dei simboli. L'educazione canora, infine, viene insegnata attraverso un formare gruppi liberi ma non fissi, in cui si svolge tutta l'attività di apprendimento. Questi gruppi si formano sulla base delle simpatie e delle predisposizioni dei bambini, permettendo loro di cambiare gruppo liberamente per trovare una sintonia ideale. Cousinet crede che questo percorso debba avvenire senza l'intervento dell'adulto, affinché ogni individuo possa prendere coscienza delle proprie capacità e caratteristiche in modo autonomo. L'approccio di Cousinet alla gestione della vita di gruppo si basa sull'idea che i gruppi si formano spontaneamente e che la loro interazione sociale evolve nel tempo. Pur riconoscendo che la vita di gruppo possa essere conflittuale, Cousinet crede che il gruppo sia in grado di gestire tali conflitti e di evolvere verso soluzioni positive, contribuendo così allo sviluppo morale dei bambini attraverso l'auto-disciplina dei comportamenti. Nel metodo di Cousinet, la classe dispone di una vasta gamma di materiali didattici, consentendo a ciascun gruppo di procedere autonomamente. Tutto, comprese le attività intellettuali, è considerato lavoro, e gli strumenti principali sono i documenti divisi per materia. L'insegnante, secondo Cousinet, deve adottare un ruolo di collaboratore e facilitatore, anziché di guida, e fornire attività appropriate per il lavoro dei gruppi. Cousinet sostiene che gli studenti dovrebbero avere libertà nella scelta delle attività da svolgere, mentre l'insegnante fornisce le regole di base e collabora con i gruppi quando necessario, fungendo da modello di condotta e ordine. Freinet
Célestin Freinet, un pedagogista francese, sviluppa un approccio innovativo all'educazione popolare, ispirato sia da ideali socialisti sia da una riscoperta dei valori della cultura popolare e della creatività. I principi fondamentali della pedagogia di Freinet si basano sull'idea dell'apprendimento come un processo di esplorazione e sperimentazione, denominato "tâtonnement", e sull'importanza di educare alla socialità e valorizzare la cultura popolare. Per Freinet, la scuola deve orientare e arricchire l'esperienza spontanea dei bambini, rispettando la loro creatività e promuovendo l'attività cooperativa e organizzata che soddisfi i loro bisogni iniziali. Questa visione si fonda su una duplice dimensione: la centralità della socialità e l'importanza della cultura popolare come punto di partenza per l'educazione. La metodologia di Freinet prevede l'organizzazione di laboratori pratici, come agricoltura, artigianato e commercio, e l'uso della tipografia a scuola per la produzione di materiali didattici e un giornale scolastico. Gli apprendimenti avvengono attraverso l'espressione spontanea degli studenti, che scrivono testi liberi su argomenti di loro interesse, collaborano alla redazione del giornale e partecipano attivamente alla stampa. Nel contesto della classe, l'insegnante assume il ruolo di facilitatore e cooperatore, incoraggiando l'espressione e la creatività degli studenti e organizzando le attività intorno ai loro interessi. La valutazione avviene attraverso un processo democratico e partecipativo, con votazioni paritarie da parte di tutta la classe. Neil
Alexander Neill, fondatore della comunità educativa di Summerhill nel 1924, propone un approccio rivoluzionario all'educazione, descritto nel libro "Summerhill: Un'esperienza educativa rivoluzionaria". La comunità accoglie ragazzi dai cinque ai sedici anni e si basa sull'autonomia e l'indipendenza, eliminando ogni forma di autorità genitoriale. I principi fondamentali dell'educazione a Summerhill sono la libertà, l'amore e l'approvazione, senza coercizione o moralizzazione precoce. Neill ritiene che l'educazione debba adattarsi alle necessità psicologiche di ciascun bambino e evitare qualsiasi forma di autorità che possa limitare la sua libertà. A Summerhill, non esistono obblighi di frequenza e le lezioni sono tenute principalmente sotto forma di laboratorio, seguendo gli interessi degli studenti. Le attività quotidiane includono lezioni, pasti comunitari e tempo libero per attività creative e sociali. L'assemblea della scuola è il luogo in cui vengono discussi e risolti i problemi democraticamente, con regolari votazioni e possibilità di correzione delle decisioni in futuro.