Scarica Comportamento di sostanze: teorie del legame chimico e geometria molecolare e più Appunti in PDF di Chimica solo su Docsity! Il comportamento di una sostanza può essere interpretato in maniera completa solo se si conosce anche la natura dei legami che tengono uniti gli atomi. Esempio degli ISOMERI CH3CH2OH CH3-O-CH3 ma la formula bruta è la stessa C2H6O Le teorie sul legame chimico (ionico, covalente e metallico) si basano su: •Legge di Coulomb (bilanciamento forze elettriche) •Meccanica quantistica (posizione e movimento degli e-) LEGAME IONICO E’ un legame di natura elettrostatica che si forma tra due elementi aventi rispettivamente - una bassa energia di ionizzazione -un’alta affinità elettronica. Es. NaCl Composti con legami ionici
Charles D, Winters
Alcuni composti ionici. In senso ora-
rio a partire dalla destra in basso: clo-
ruro di sodio (NaCl, bianco); solfato
di rame (II) pentaidrato
(CUSO,:5H,0, blu); cloruro di nichel
(I) esaidrato (NiCI;-6H,0, verde); di-
cromato di potassio (K,Cr30,, aran-
cione); cloruro di cobalto (Il) esai-
drato (CoCl,-6H0, rosso). Di
ciascuna sostanza è stata presa una
quantità pari ad una mole.
Nei cristalli ionici non sono presenti molecole ben definite, ma un numero grande di ioni presenti in un dato rapporto
Charles D Winters
Gli atomi di carbonio sono legati
covalentemente in una struttura
tridimensionale per formare il
diamante, la sostanza più dura
conosciuta.
Legame covalente dovuto alla condivisione tra 2 atomi di 1 o + coppie di e- in modo che ciascun atomo raggiunga la configurazione di un gas nobile. Le coppie elettroniche si formano per accoppiamento di elettroni spaiati.
(b)
(e)
Figura 7-3 Rappresentazione della
formazione di un legame covalente
tra due atomi di idrogeno. La posi-
zione di ogni nucleo carico positiva-
mente è rappresentato con un punto
nero. La densità elettronica è mag-
giore in corrispondenza delle zone più
intensamente colorate, (a) | due atomi
di idrogeno si trovano a grande di-
stanza. (b) non appena i due atomi si
avvicinano tra di loro, l’elettrone di un
atomo viene attratto dal nucleo carico
positivamente dell'altro atomo, per
cui la sua densità elettronica comincia
ad essere modificata. (c) Entrambi gli
elettroni possono disporsi nella re-
gione in cui gli orbitali 15 si sovrap-
pongono; la densità elettronica è più
alta nella regione tra i nuclei dei due
atomi.
Polarità delle molecole
FIGURA 7.11
Polarità delle molecole. Tutti i
legami in queste molecole sono
polari, come indicato dal simbolo
+. in cui la freccia punta verso
l'estremità più negativa del legame
e + indica l'estremità più positiva.
In BeF; e CCL i dipoli di legame
sì annullano reciprocamente e le
molecole sono apolari. In H30 e
CHCI; le moleocle sono polari
con dipoli risultanti indicati dalle
frecce laterali grandi che puntano
verso i poli negativi.
-(&)-@
BeF,
ata 1
CHI
TEORIA A COPPIA DI ELETTRONI (teoria di Lewis) La teoria si basa sull’ipotesi avanzata da Lewis nel 1916 secondo cui il legame covalente è dovuto alla condivisione di elettroni tra due atomi di una o più coppie di elettroni in modo che ciascun atomo raggiunga la configurazione di gas nobile La disposizione geometrica dei legami intorno a un atomo dipende dal numero totale di coppie elettroniche, di legame e solitarie, che lo circondano. Tali coppie si dispongono nello spazio in modo da minimizzare la loro mutua repulsione. TEORIA VSEPR: VALENCE SHELL ELECTRON PAIR REPULSION
h
N
H
H
H
FIGURA 7.6
Due modi per mostrare la geometria della molecola
L’orientazione delle coppie di elettroni, compresa la coppia
non condivisa (lobo blu), è mostrata a sinistra. L’orientazione
degli atomi è mostrata a destra. L’atomo di azoto è posto
sopra il centro del triangolo equilatero formato dai tre atomi
di idrogeno. La molecola di NH; è descritta come piramide
trigonale.
Due modi per mostrare la geometria della molecola di H2O Alcune molecole o ioni (es. O3, SO2, ione NO3-, benzene) Possono essere rappresentate da strutture in risonanza Differiscono per la disposizione degli e- Sono strutture limite o canoniche ma che concorrono alla rappresentazione della struttura reale Legami o e tt nella molecola di N,
di
4
»*N
A.M. Manotti Lanfredi, A. Tiripicchio Fondamenti di chimica Copyright 2006 Casa Editrice Ambrosiana
La teoria degli orbitali ibridi rappresenta un trattamento più avanzato rispetto alla teoria VSEPR che prevede la geometria della molecola senza tenere conto delle energie dei legami (es. BeH2). L’ibridizzazione non è un fenomeno fisico reale ma è un metodo matematico (combinazione lineare) che permette di ottenere per un atomo nuovi orbitali che presentano, rispetto agli orbitali atomici puri da cui sono ottenuti, zone di probabilità in direzioni dello spazio che concordano con le direzioni dei legami, osservate sperimentalmente o previste con la teoria VSEPR
— Coppie
solitarie
da
— Coppia
solitaria
Un modello di BeCl,, una molecola
AB, lineare.
--_6--@ 0-@
€ 25 Due orbitali ibridi sp Rappresentazione semplificata di due
orbitali ibridi sp su un atomo di Be
c Tae cd
C Penta
ue ibridi Zi. su Be
e a , 2 o 9
2, Un gruppo di quattro
S orbitali ibridi sp*
su un atomo di C
Le coppie non
condivise sugli
atomi di F
non sono
riportate
9° IS
ss | vii feat
x @ Ia più forte
e __
Ci sono due
coppie solitarie che respingono
le coppie di legame
la repulsione cs/es
TEORIA DELL’ORBITALE MOLECOLARE (MO) Assegna gli elettroni di una molecola a una serie di orbitali, detti orbitali molecolari che appartengono all’intera molecola e vengono ordinati secondo energie crescenti secondo il principio di Pauli e la regola di Hund. Come gli orbitali atomici sono funzioni matematiche che descrivono il comportamento di un elettrone in un atomo così gli orbitali molecolari descrivono il comportamento di un elettrone nella molecola. Gli orbitali molecolari si ottengono con un procedimento matematico di combinazione lineare degli orbitali atomici. piano nodale
EA
di antilegame 0%,
E
orbitali atomici 1s +
di legame 0,
orbitali molecolari
A.M. Manotti Lanfredi, A. Tiripicchio Fondamenti di chimica Copyright 2006 Casa Editrice Ambrosiana
*
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2p, 2p, e
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A.M. Manotti Lanfredi, A. Tiripicchio Fondamenti di chimica Copyright 2006 Casa Editrice Ambrosiana
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A.M. Manotti Lanfredi, A. Tiripicchio Fondamenti di chimica Copyright 2006 Casa Editrice Ambrosiana
Orbitali atomici Orbitali molecolari Orbitali atomici Orbitali atomici ‘Orbitali molecolari Orbitali atomici
®
5
s
s
i
5 ear SO
S C;°) Ca
È
D
dn
0; oi
cu - DE t1o) sassi 2
= toe SI e
toa di
Da H; a N Da0, a Ni
O) SS (b) Sa sie:
Figura 9-5 Diagrammi dei livelli energetici per molecole e ioni diatomici
omonucleari del primo e secondo periodo (non disegnati in scala). Le linee con-
tinue rappresentano le energie relative degli atomi indicati e degli orbitali mole-
colari. (a) Diagramma per le molecole H,, He,, Li,, Be,, B,, C,, e N3 ei loro
ioni. (b) Diagramma per le molecole O,, F, e Ne, e i loro ioni.
Rappresentazione al computer di uno
degli orbitali molecolari n del benzene.
George G. Stanley
Energia ———>—-
Orbitali
atomici
NO
Orbitali
molecolari
o
Orbitali
atomici
Figura 9-7 Diagramma dei livelli
energetici OM per l’ossido di azoto,
NO, una molecola diatomica etero-
nucleare leggermente polare
(4 = 0.15 D). Gli orbitali atomici
dell'ossigeno, l'elemento più elettro-
negativo, sono ad energia legger-
mente più bassa dei corrispondenti
orbitali dell'azoto, l'elemento meno
elettronegativo. Per questa mole-
cola, le differenze energetiche AE,,
AE,, e AE} non sono molto grandi;
la molecola non è molto polare.
Legame metallico Tipico di elementi a bassa I che hanno le proprietà: •Elevata conducibilità termica ed elettrica •Buona duttilità e malleabilità •Struttura compatta •Opacità e lucentezza Legame e proprietà interpretabili con la teoria delle bande: Se la teoria MO viene applicata a un numero N grande di atomi si ottengono N orbitali molecolari a energia ravvicinata con infittimento di livelli da generare una banda praticamente continua I legami deboli Forze dipolo-dipolo Forze dipolo-dipolo indotto Forze dipolo istantaneo-dipolo istantaneo o di London FORZE DI VAN DER WAALS (a) db te)
A FIGURA 12-2
Dipoli istantanei e indotti
(a) Condizioni normali. Una molecola apolare ha una distribuzione di carica simmetrica.
{b) Condizioni istantanee. Uno spostamento della carica elettronica produce un dipolo
istantaneo con separazione di carica, rappresentata da é+ e i-. (€) Dipolo indotto. Il
dipolo istantaneo a sinistra induce una separazione di carica nella molecola sulla
destra. Ne risulta un'attrazione dipole-dipolo.
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MADURA - BISSONNETTE
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Legame a H nell'acqua
(a) (b)
=
(c)
Legame idrogeno
0,177 nm
Legame covalente
0,0965 nm
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dee 1%
® “0°
Lt 4%
(a) (b) (o)
A FIGURA 127
Legame a idrogeno nell'acqua
(a) Ogni molecola d'acqua è legata ad altre quattro da legami a idrogeno. La
disposizione è tetraedrica. Ogni atomo di H è situato su di una linea che collega due
atomi di O, ma più vicino ad uno (100 pm) che all'altro (180 pm). (b) La struttura
cristallina del ghiaccio. Gli atomi di H si trovano tra gli atomi di O, ancora più vicini ad
una che all'altro. Le molecole che si trovano sul piano della pagina sono indicate in
blu. Gli atomi di O sono disposti in anelli esagonali piegati, a strati. Questo tracciato
caratteristico è simile alla forma esagonale dei cristalli di neve. (e) Nel liquido le
molecole di acqua hanno solo alcuni legami a idrogeno con vicini. Ciò consente alle
molecole di acqua di impaccarsi più densamente nel liquido che nel solido.
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Struttura aperta del ghiaccio con legami a H direzionali Struttura a strati di B(OH)3 che permette alla sostanza di essere solida a T ambiente e struttura lamellare che riflette la luce Legame a H intramolecolare
H O.
x ZU. H
H O
H H
A FIGURA 10-1
Porzione di un cristallo
ionico
La struttura, che alterna ioni
Na? a ioni CF, si estende in
‘tutte le direzioni e comprende
un numero enorme di ioni.
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Si sposta la sonda sulla superficie di densità elettronica L
“Sonda a distanza infinita
Palo
ty
Trasparente
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Si muove la sonda sulla
molecola per misurame il
potenziale
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Opaca
FIGURA 10-4
Determinazione della mappa
del potenziale elettrosi
dell'ammoniaca
Il potenziale elettrostatica in un
punto qualunque della
superficie della molecola si
definisce come la variazione di
energia che si osserva quando
una carica unitaria positiva viene
portata in questo punto da un
altro punto infinitamente
lontano dalla molecola. La
superficie che circonda la
molecola di ammoniaca è
analoga alla superficie al 95%
della densità di carica
elettronica degli orbitali atomici
discussa nel Capitolo 8. La
mappa del potenziale
elettrostatico fornisce
informazioni sulla densità di
carica elettronica all'intemo di
questa superficie.
go >
750 17 mol! Se o
NaCI
500 ET mol!
250 ET mol! |
HCI
OT mol
-
—250 ET mol! —
Estremo ©
negativo
Cl
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2 FIGURA 10-5
Mappe del potenziale
elettrostatico del cloruro di
sodio, del cloruro di
idrogeno e del cloro
Il rosso scuro ed il blu scuro sulla
mappa del potenziale
alettrostatico corrisponde agli
estremi del potenziale
elettrostatico, da negativo a
positivo, per la particolare
molecola cui la mappa
corrisponde. Per effettuare dei
confronti significativi di
molecole diverse, i valori degli
estremi del potenziale
elettrostatico (in kJ mol!)
devono essere gli stessi per
tutte le molecole. Nelle mappe
mostrate qui l'intervallo va da
-250 a 750 kJ mol!
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21], DO minore dino = []zo24 13 14 15 16 17
Li | Bo Duiosa DO 2529 B|c|n|o|r
10 | 15 O I519 O 3040 2025/30] 35) 40
Na | Mg Allsi|]e|s|cl
09|12|3 4 5 6 7 8 9 10 n 12 |15|18|21|25|30
K|ca|sc|Ti{v}|cr|mn|Fe|co|ni|cu{zn|Ga] Ge] As| sel Br
0.8 |10|13|15|16|16|15|18|18|18/19|16|16|18|20|24|28
Rb | Sr Y | Zr|Nb|Mo| Te | Ru|gkh|Pd|Ag|cd|In]|Sn]|Sb]| Te T
0.8 |10)12|/14|16|18|19|22]|22|22/19/17|17|18|19|21|25
cs | Ba |La-|Hf[|Ta|w|re|os|tr|P|Au\Hg| T1|Fb| Bi Po/At
0.8 |09|t/13|15|24|19|22|22|22|24|19|18|18|19|20|22
Fr | Ra
0.7 | 09
A FIGURA 10-6
Elettronegatività degli elementi
Generalmente, le elettronegatività diminuiscono dall'alto al basso lungo un gruppo ed
aumentano da sinistra a destra lungo un periodo. | valori sono tratti da L. Pauling, The
Nature of the Chemical Bond, 3° ed., Cornell University, lthaca, NY, 1960, pagina 93. |
valori possono essere leggermente diversi se si basano su altre scale di
elettronegatività
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A FIGURA 10-9
Forma geometrica di una
molecola
Per stabilire la forma della
molecola triatomica H,0
dobbiamo determinare la
distanza tra i nuclei degli
atomi legati e l'angolo tra i
legami adiacenti. In H,O le
lunghezze di legame sono
di = d,= 95.&pme l'angolo
di legame a = 104.45",
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Anal
la repal ii
elettroni nel guscio
valenza
Quando quattro palloncini
allungati sono collegati uno
all'altro per un'estremità si
separano in quattro lobi. Per
minimizzare le interferenze
questi si dispongono in forma
di tetraedro. (Un tetraedro
regolare ha quattro facce,
ognuna un triangolo
equilatero). | lobi sono
analoghi alle coppie di
elettroni nel guscio di
valenza.
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ue Nei 10m y
%
H H
Forma molecolare: tetriedrica piramidale tri gonale piegata
Notazione VSEPR: AX, AXGE AXGE;
da) tb) (e)
A FIGURA 10-11
Forme molecolari basate sul gruppo elettronico di geometria tetraedrica: CH4, NH3 e H20
Le tre molecole hanno una disposizione tetraedrica dei gruppi di elettroni attorno all'atomo centrale. Tuttavia, le forme
molecolari (o geometrie molecolari) si stabiliscono sulla base delle posizioni degli atomi. Si deve fingere che le coppie
solitarie non esistano quando si visualizzano le forme molecolari. In (a) non ci sono coppie solitarie e l'atorno di C si trova al
centro di un tetraedro; la forma molecolare è tetraedrica. Fingendo che la coppia solitaria sul'atomo di N in (b) sia invisibile,
l'atomo IN è al vertice di una piramide a base triangolare; la forma molecolare è detta trigonale piramidale. In (c), gli atomi di
O e H formano una Ve la forma molecolare è a Vo piegata.
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CHIMICA GENERALE
tetraedrica
tetraedrica
u
bipiramidale
trigonale
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AXGE
AXGE:
CHIMICA GENERALE
® ® 1095° NH3
L
(trigonale
piramidale)
® 105 01
x
(piegata)
&
& &; 90°, 120° PCIs
X
imidale
(continua)
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TABELLA 10.1 Geome!
Numero Geometria Numero Angoli
di i - di di
gruppi di gruppi di coppie Notazione Geometria legame
elettroni elettroni solitarie VSEPR molecolare ideali Esempio
®
bipiramidale 1 AE? <@ 909, 120° SE
trigonale
dei
(ad altalena)
®
bipiramidale 2 AXGEr ® 90° Ck
trigonale I
x
(a forma di T)
@
bipiramidale 3 GE Pa 180° XeB
trigonale
0)
(lineare)
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6 ottaedrica 0 AXG 90° SFg
(ottaedrica)
x
ottaedrica 1° AXGE (a 90° Brls
i ®
(piramidale-
quadrata)
% Xx
ottaedrica = AXE3 i fa D 90° MeFi
(quadrata planare)
CHIMICA GENERALE *Per una discussione della struttura di SO), si veda pagina 428.
*Per una discussione della posizione degli elettroni delle coppie solitarie in questa struttura, si veda pagina 427.
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» FIGURA 10-15
Forme molecolari e momenti di dipolo
(a) La risultante di due dei dipoli C —CI è indicata
dalla freccia rossa e quella degli altri due da quella
blu. Le frecce rossa e blu puntano in direzioni
opposte e si annullano. La molecola CCI, è
apolare. Il bilanciamento della distribuzione di
carica in CCL si vede bene nella mappa del
potenziale alettrostatico. (b) | singoli dipoli
individuali si combinano dando un momento di
dipolo risultante (freccia rossa) di 1.04 D. La
mappa del potenziale elettrostatico indica che
l'atomo di idrogeno ha una carica parziale
positiva.
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i
ZAN
(a) CCL; una molecola apolare
H
i
27
(b) CHCI,; una molecola polare
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ip V=1 7 (TT SETE
Lunghezza di Lunghezza di Lunghezza di
Legame legame, pm Legame legame, pm Legame legame, pm
H-H T4ALA (n 154 145
H_C 10 134 123
H_N 100 CC 120 109.8
H_0 97 CN 147 N-O 136
H_S 132 CE=N 128 =0 120
HF 917 cenN 16 o_o 145
HCl 127.4 eo 143 o=0 121
H_Br 1414 Cc=0 120 F_F 143
HI 160.9 (tal 178 CI-CI 199
Br_Br 228
II 266
3La maggior parte dei valori (C-H, N-H, C-H,...) sono le medie su diverse specie conte
nenti i legami indicati e possono variare di alcuni picometri. Quando esistono le molecole
biatomiche il valore dato è la vera lunghezza di legame nella molecola (H,, N, HE, ..) ed
è noto con maggiore precisione.
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CHIMICA GENERALE
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498.7 KI/mol
nfo-n
428.0) KJ/mol
oÈH
;
A FIGURA 10-16
Alcune energie di legame
a confronto
La stessa quantità di energia,
435.93 kJ/mol, è richiesta per
rompere tutti i legami H—H.
InH,0, è richiesta più energia
per rompere il primo legame
(498.7 kJ/mol) che per
rompere il secondo (428
kJimol). Il secondo legame
rotto è quello nel radicale
OH. L'energia di legame di
OH inH0 è la media dei
due valori: 463.4 kJ/mol.
Atomi isolati Legami covalenti
H
ult s cse|t4][H]t Jt
ls 3s 3
A FIGURA 11.3
Legami in H,S rappresentati dalla sovrapposizione di orbitali atomici
Per S, sono mostrati solo gli orbitali 3p. Le fasi dei lobi degli orbitali 3p dello zolfo
sono mostrati in rosso ed în blu per rappresentare il positivo ed il negativo. Tuttavia,
non sappiamo quale lobo sia positivo e quale negativo; tutto ciò che sappiamo è che
sono opposti. Anche se la parte angolare dell'orbitale p è circolare, quando si
mottiplica per la parte radiale della funzione d'onda, ciascun lobo diventa a forma di
pera, simile alla distribuzione di probabilità mostrata in Figura 8-27(c). La formazione
CHIMICA GENERALE del legame avviene tra orbitali che sono in fase (che hanno lo stesso colore), anche se
l'orbitale 1s dell'idrogeno è colorato di giallo per chiarezza.
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CHIMICA GENERALE
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CHIMICA GENERALE
Orbitali di legame dell'atomo di P
H
Legami covalenti che sì formano
A FIGURA 11-4
Legami e struttura nella
molecola PH, - Esempio
12.1 illustrato
Sono mostrati solo gli orbitali
di legame. Gli orbitali 15 dei
tre orbitali H si
sovrappongono ai tre orbitali
3p dell'atomo P.
A FIGURA 11-5
Modello “ball-and-stick”
del metano, CHy
La molecola ha struttura
tetraedrica e gli angoli di
legame H—C—H sono di
109.5°
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CHIMICA GENERALE
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CHIMICA GENERALE
> “
H
H
%
1
d ET
A FIGURA 11.8
Orbitali sp? e legame in
NH, iP 9
Uno schema di ibridizzazione
p? dà una geometria
molecolare in ottimo accordo
con la osservazioni
sperimentali. Tranne la parte
della figura occupata dalla
coppia solitaria si tratta di una
piramide trigonale. Gli orbitali
dell'idrogeno sono colorati in
giallo per chiarezza, ma hanno
la stessa fase degli orbitali
ibridi dell'azoto.
Y Y »
° i ° CI
s LA 3
e—_____—6&——__________y———_——_—_—_—_— ”
Si combinano per generare
tre orbitali 7°
; 120°
iS (5 î Î
Che sono
x x x} rappresentati «FIGURA 11.9
in gruppo Lo schema di
ibridizzazione sp
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CHIMICA GENERALE
Si combinano per generare
dueorbitali sp
y DE Y
Che sono
x x rappresentati x
in gruppo
A FIGURA 11-10
Lo schema di ibridizzazione sp
CHIMICA GENERALE
IZ
he je
soda
Sto
ie
s
d
®
2%
Sa
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