Scarica Letteratura greca Modulo A e più Appunti in PDF di Letteratura Greca solo su Docsity! LETTERATURA GRECA à APPUNTI LEZIONI. 25 SETTEMBRE La storia dell'arte e anche il cinema -> il mondo greco è fonte d'ispirazione. Tiziano =>" amore sacro e profano". Sulla sx amore sacro -> donna, vestita di bianco, maniche rosse. A dx donna bella, forse la stessa, nuda, con un mantello rosso. Sono sedute su un sarcofago con motivi classici -> Partenone, cavalli. Alla base remota c'è Platone = Simposio -> ritrovo in cui in Grecia si vede si mangia insieme(la classica - imperiale). Dopo una Libagione si decideva il tema e i conviviali discutevano, c'erano re del banchetto che stabiliva il tema. L'argomento è amore- Eros = dalla visione più terrena umana, all'amore come energia che porta l'uomo oltre la realtà. Nel Simposio si parla di una duplice Afrodite e duplice Eros = terrestre e celeste. Due modi di intendere amore -> normale, simbolico. Se non si conosce il dialogo non si conosce neanche il fatto che questo sia stato studiato, scoperto nel tardo umanesimo, Rinascimento e poi sia arrivato ad ispirare il pittore. I pittori e scultori del Rinascimento si fanno ispirare largamente dalla riscoperta della letteratura greca. Nell'immaginario dell'arte contemporanea la classicità non può essere ignorata = Picasso -> a Barcellona ci sono dei disegni che rivela l'abilità tecnica enorme, poi ha cominciato a cambiare modo di vedere la realtà = ha interrotto rapporto diretto che aveva con la realtà. Al inizi del novecento l'arte imita la realtà, qui non viene più copiata ma interpretata. 1935 MINOTAUROMACHIA = scena in cui spicca a dx un minotauro-> elemento della mitologia classica, stava al centro del labirinto a Creta, tra l'umano e l'animale = testa di toro - corpo di uomo, Teseo riesce a entrare e a ucciderlo. Questo tema è ripreso al limite del novecento dall'arte contemporanea,(Guernica). Picasso ha valorizzato l'aspetto umano e bestiale (bestialità insita nell'essere umano). Simbolo caro agli artisti di questo periodo = Minotauro (rivista identitaria che raccoglieva elaborazioni teoriche degli artisti di questo periodo, 1938).Masson 1938 "Labrtinto" = minotauro, la grinta dentro di lui. Il minotauro serve a rappresentare anche l'inconscio. Anche per il cinema = "300" -> si ispira al mondo antico. Il punto d'ispirazione è nato da un film degli anni 50 (sandaloni = film in costume), non sia ispirato a una fonte artistica.Miller ha accolto un aspetto importante da quel fan di bassa qualità = colpito da Leonida il re Spartano che con trecento spartani (soldati) verso occidente -> non era il perdente. Il mito è stato costruito attorno al fatto che Leonida si sia sacrificato per la salvezza della Grecia. Lui ha colto un aspetto che dal punto di vista storiografico è corretto. Spesso si modificano le Storie del mondo greco. "Troy" = classico esempio di prodotto commerciale dove Achille ebbe una storia d'amore con la sua schiava, la storia viene modificata in maniera gradevole, accettabile. È distante dal punto di vista strutturale dell'Iliade = che non racconta la fine di Troia ma racconta un episodio (l'ira di Achille). Questo film ha degli aspetti che fanno vedere che tradimenti non solo per ignoranza ma consapevoli = lo sceneggiatore ha letto Iliade -> da come sono girate alcune scene = al inizio del film eserciti marciano uno contro l'altro -> La telecamera è messa in un punto sopraelevato e ritrae impressioni diverse dei due eserciti -> Troiani disordinati = un rapporto diretto col testo c'è stato anche se è stato manipolato. Nel Signore degli anelli = scena in cui ci sono delle torce che si accendono una dopo l'altra da una torre all'altra, tra vari promontori = inizio Agamennone di Eschilo inizia esattamente così (Il ritorno del re). Qui siamo alla semplice suggestione visiva ma la cultura del regista è importante. Che cos'è la letteratura greca ? Disciplina dei confini iniziali certi e finali meno certi. Iniziali = inizio della letteratura europea, illiade e Odissea = prime opere letterarie. Le possiamo collocare nel VIII secolo avanti Cristo. Escono già compiute, già strutturate, non sono tentativi ma opere letterarie con una fisionomia è una struttura interna che rivela una notevole abilità. La fine è difficile da collocare. Le letterature greche liceali fissano questa fine all'età di Giustiniano imperatore (bizantino). Compie un atto simbolico = chiude la scuola di Atene -> erede dell'accademia di Platone. Non è un confine netto ma un atto simbolico. La letteratura in lingua greca continua a svilupparsi, in tutta l'età successiva fino alla caduta di Costantinopoli. Quando poi per noi mica l'età moderna. Se si guarda l'uso della lingua greca possiamo arrivare fino ai giorni nostri, oggi la lingua greca è erede della lingua greca classica. La lingua greca è tra quelle dell'Occidente è la lingua meglio documentata. Parte dal VIII fino ai giorni nostri. La civiltà greca è documentata da un'epoca molto più antica rispetto all'8° secolo. Tra i secoli 19° e 12º a.C. si colloca la civiltà Mionoica e quella Micenea . La civiltà MINOICA ha come suo epicentro l'isola di Creta, si sviluppa tra il 19º secolo e il 15º. Per definire questa civiltà si fa ricorso al nome di Minosse = re dell'isola. È una civiltà palazziale = Cnosso , Mallia, Festo. La grande complessità architettonica dei palazzi che in realtà erano aggregati, disordinati in ambienti con diversa funzionalità ha ispirato l'idea del labirinto. Questa civiltà conosceva la scrittura = lineare A = scrittura ideografica = primo tentativo sistematico di rendere suoni con segni grafici. Non era greco - > presenta dei problemi di interpretazione tuttora. Non troviamo traccia di un uso letterario della scrittura = era puramente funzionale, progetti, liste, si trova su tavolette, vasi. Attorno al 1450 la civiltà Minoica cede sotto i colpi di quella Micenea. Queste due civiltà per un certo periodo hanno convissuto nel bacino del Mediterraneo. La civiltà Micenea aveva sede nella Grecia continentale, i suoi centri fondamentali era Micene, Pilo Corinto. Ha influenzato molto quella Micenea, soprattutto nella tendenza organizzarsi in palazzi. Il modello di organizzazione sociale era in circa lo stesso. Le civiltà Micenea si espande conquista Creta. Questo periodo (15º-13º) grandi spostamenti nel Mediterraneo, gli archeologi collocano la conquista di Troia nel 13°. La caduta di Troia è storicamente avvenuta, dimostrato, rappresenta un momento dell'espansione verso oriente della civiltà Micenea stessa. Anche la civiltà Micenea cade sotto la pressione dei dori, popolazione indoeuropea che emigra dalle regioni centrali dell'Asia verso il Mediterraneo, troviamo tracce archeologiche della fine della civiltà attorno al 12°. Va ricordata per la lineare B = decifrata nel 1952 dall'archeologo. È una lingua greca, non è scritta come il greco. È una scrittura sillabica, di tipo funzionale, i ritrovamenti archeologici non testimoniano iscrizioni che riguardino aspetti creativi dell'ambito umano. È nata per classificare i possessi, puramente amministrativa. È la prima testimonianza dell'esistenza della lingua greca. Alcune parole hanno delle radici riconducibili a quelle le parole greche. L'arrivo dei Dori che calano da N verso la Grecia ha una conseguenza rilevante = conquista di territori. Provenivano dai Balcani -> la loro invasione non soppianta le popolazioni esistenti sul territorio, non sono sufficienti numericamente. Ad esempio il Peloponneso è stato conquistato da questa popolazione ma l'Attica no. Il greco era costituita da tanti dialetti = Dorico , Attico = nasce dal fatto che questa popolazione non ha conquistato tutta la Grecia e non ha imposto la sua lingua ovunque. Tra il 12º e ottavo secolo risalgono i primi insediamenti sulle coste dell'Asia minore. Per sfuggire agli invasori le popolazione autoctona attraversa il mare cercando rifugio. La costa dell'Asia minore è greca da tanto tempo. 12° - 8° = non abbiamo documentazione scritta. La cosa è oggetto di studio. Questo periodo viene chiamato medioevo Ellenico = epoca oscura si pensava, alla fine di questo periodo ci sono le Illiade e Odissea. Ci mancano reperti di questa fase evolutiva (età oscura) da determinare lo sviluppo della cultura. Quello che abbiamo nell'epoca successiva è notevole. È possibile che l'uso della scrittura si sia affievolito, fino a perdersi o a rimanere monopolio di una casta ristretta = è nostri occhi appare perduto, per difetto di testimonianze. All'improvviso le cose cambiano in maniera radicale = 8° avanti Cristo. 8°-6° = età arcaica. 8° = grandissimi fermenti -> attività migratoria = aumentata la popolazione e necessarie più terre e risorse. Aumenta gli scambi commerciali, perché sappiamo che è stata battuta moneta. Da qui assistiamo alla nuova ondata migratoria (la prima nel 12 sotto la precisione Dorica = verso oriente). Questa si rivolge verso occidente = nascita dei colonie greche. Troviamo le prime testimonianze di scrittura. Le due testimonianze più antiche risalgono circa al 750 a.C. -> dall'Italia meridionale Coppa di Nestore ritrovata a Ischia. Un'altro evento fondamentale di questa età arcaica è l'inizio dei giochi Panellenici = 776 (giochi olimpici). Sono importanti perché coinvolgono tutto il mondo greco, e inizia così il calcolo del tempo. Fino all'età cristiana verrà misurato in Olimpiadi = di quattro anni in quattro anni (terzo anno dalla sesta Olimpiade...). Nascono anche giochi Pitici, istmici (Corinto), Nemei. Giochi panellenici = tutti rappresentanti del mondo greco, era un periodo di pace, erano gare di tipo sportivo e di tipo POETICO. Era importante partecipare e soprattutto vincere (greci popolo competitivo). Alcuni avevano l'onore di essere cantati dai poeti (Pindaro). Nel contempo le istituzioni politiche acquisiscono le forme che poi diventeranno stabili in età classica. Sparta è una diarchia = 2 re. Le altre città sono governate da regime aristocratico, che nell'età arcaica entrano in grave crisi e vengono spesso sostituiti da tiranni. Esso questa figura prende il potere dopo aver scalzato gli aristocratici. Si consolida l'autonomia delle singole città = poleis = città stato. Non una città capitale di un territorio esteso, ma una città con un piccolo territorio attorno, che basta a se stessa, e governa se stessa. Viene anche favorito dalla struttura geografica, al suo interno è montuosa, poche pianure fertili, era facile creare piccoli ambienti geografici. La tirannia principale è quella di Atene = il tiranno che prende il potere è Pisistrato e dopo di lui i suoi figli. Dal 560 a 510 a.C. circa. Altri nomi importanti: policrate (Samo), Periandro (Corinto). Proteggono poeti, favoriscono la costruzione di opere monumentali, in generale sono momenti di espansione anche artistica e letteraria. Nel sud Italia abbiamo i tiranni, soprattutto a Siracusa -> mentre in Grecia continentale i tiranni termineranno con la fine dell'età arcaica, in Italia si protrarranno fino al 4° secolo = Platone cerca l'appoggio in un tiranno dell'Italia meridionale. Continua conflitti sociali nel città greche = si susseguono riforme che gradatamente condurranno alla nascita della democrazia. 590 Solone. Clistene = cacciata dei figli del tiranno nelle 510 e una profonda riforma istituzionale che segna l'inizio della democrazia ad Atene e venite dalla grande fortuna della città. Democrazia vuol dire governo del popolo. La nostra è una democrazia rappresentativa, su questo concetto si dibatte ancora oggi. Scelte dai partiti dalle persone? Dibattito tuttora vivo. Il meccanismo che sta alla base è che noi siamo tanto non possiamo partecipare a gestione dello Stato attivamente e quindi eleggiamo delle persone fanno per noi. Ad Atene tutto il popolo poteva partecipare poiché non erano in molti come noi. Parte delle cariche erano a sorteggio, quindi sia il più abile quanto l'incapace potevano essere sorteggiati. Il controllo sull'esercizio era strettissimo per cui alla fine di ogni periodo in cui una persona aveva rivestito una certa noi. Parte delle cariche erano a sorteggio, quindi sia il più abile quanto l'incapace potevano essere sorteggiati. Il controllo sull'esercizio era strettissimo per cui alla fine di ogni periodo in cui una persona aveva rivestito una certa carica pubblica, avveniva un rendiconto davanti a città. Per noi i partiti sono delle strutture organizzate che strutturano il consenso e lo guidano. I partiti ad Atene non esistevano come entità strutturate. Esistevano come aggregazioni di consenso. Chi sapeva parlare prendeva la parola e si guadagnava il consenso dell'assemblea. L'età arcaica è l'epoca della grande poesia. La poesia epica si protrae a lungo, fino alla fine della grecità, mentre, la poesia lirica vive solo nello spazio dell'età arcaica. I poeti lirici collari = PINDARO, BACCHILIDE convivono con i grandi tragici Eschilo(noi proiettiamo nell'età classica). La tragedia è l'erede della poesia lirica corale = presuppone il termine coro = koreuo = danzare. Il coro della lirica corale della tragedia sulla scena, interezza dei movimenti di danza a un canto. La prosa si sviluppa più tardi rispetto alla poesia, a partire dal seconda metà del sesto secolo che noi leggiamo in forma frammentaria. Il suo massimo sviluppo nell'età classica. Età arcaica = VIII° - VI°. Nella Elegia e Giambo = sottofondo musicale, la parola prevale sulla musica. Anche l'epica è accompagnata dalla musica. La lirica corale era uno spettacolo rappresentato nella città. In questa fase prevale la poesia. Noi associamo la letteratura greca non ha l'età arcaica, ma l'età classica. Questa forma di governo completamente nuova e autogestita = Atene deve fronteggiare un momento tragico della sua storia = la fase delle guerre PERSIANE. La costa dell'Asia minore è una zona di antichissima colonizzazione -> europei calano dai Balcani e i greci colonizzano le coste dell'Asia minore. Queste colonne fanno parte del mondo greco. Commerciavano sia con la Grecia continentale sia con quello che avevano alle spalle = impero persiano. Città molto importanti nella storia della Grecia = Mileto la più ricca delle colonie.Alicarnasso = patria dello storico Erodoto. Efeso. MILETO = posizione debole. Sono città stato ognuno governa se stessa. Ciascuna di queste città si trova a fronteggiare l'impero persiano da sola. Iniziò (impero persiano) ad imporre tributi che le città pagano per poter continuare a commerciare. Quando i tributi diventano troppo gravosi scoppia la rivolta = le città greche della costa si ribellano. Mileto per prima. Il sovrano persiano DARIO I -> le sottomette militarmente. MILETO viene sostenuta dalla madrepatria Atene. Insieme una piccola città di Eretria manda qualche sostegno alla città di Mileto. Dario sottomettere città dalla costa e decide di andare contro Atene e le altre città che avevano sostenuto M. Con quest'enorme esercito si muove e lo scontro si ha nella battaglia di Maratona in cui Milziade ottiene una vittoria inaspettata inferiorità numerica. Siamo a 490 a.C. I persiani arrivano quindi in Attica e vengono sconfitti in campo aperto. Questa vittoria ha l'effetto di detonatore = Atene può dire di aver combattuto per la libertà della Grecia da sola. Gli ateniesi non avevano un esercito mercenario = schierati in file regolari, nessuno esce dalla fila per non mettere in pericolo il proprio fratello, amico. Desiderio di preservare la propria città e aiutare i propri cari. I persiani combattono sotto la sferza, sono costretti a combattere. Hanno solo come obiettivo l'obbedienza forzata. Mentre gli ateniesi vogliono combattere.Erodoto tratta di queste guerre nella parte finale = i persiani hanno un re ma per gli ateniesi questo era la legge = principio in cui tutti si possono riconoscere, non una singola persona ma il libero consenso. Questa sconfitta brucia ai persiani infatti 10 anni più tardi = SERSE cerca la rivincita -> viene sconfitto (2°). Atene non è da sola ma è affiancata da Sparta. I persiani arrivano nella Grecia continentale e occupano e devastano la città di Atene era stata lasciata dai suoi cittadini. Le battaglie chiave = NAVALE Salamina 480 - TERRESTRE Platea 479. Da questo momento si parla di egemonia Ateniese sulla Grecia e Mare Egeo.Atene è l'epicentro di un impero -> commerciale militare. Gli attori della seconda guerra persiana erano due = Atene e Sparta. Il crescere dell'egemonia Ateniese porta al conflitto con l'altra città. Atene estende la sua egemonia sulla Grecia occidentale e per questo Sparta si sente minacciata. Si arriva uno scontro diretto = definitivo indebolimento delle due città e della Grecia tutta = guerra del PELOPONNESO 431-404 a.C. Fu vinta da Sparta che fece distruggere le lunghe mura che da Atene conducevano al Pireo (porto). Entrambe le città avevano aderito le loro risorse. Le ragioni della sconfitta sono molteplici, Tucidide, storico, lascia grande spazio alla peste di Atene che la privò di Pericle che stava conducendo la città alla vittoria. Sparta uscì dalla guerra impoverita finanziariamente e poi impoverita dal punto di vista numerico. Era una società chiusa e visibilmente classista. Sottomettono il Peloponneso ma gli abitanti di questo territorio non hanno gli stessi diritti e doveri degli abitanti della città. Lavorano per Sparta ma sono cittadini di serie B. Il nucleo che guida le sorti è ben preciso = Spartiati = numero ristretto, destinati a indebolirsi perché non volevano includere nessuno = numerò di matrimonio ed organici (cugini) = sempre più deboli e meno incisivi. I maschi erano istruiti alla guerra fin da piccoli, la loro vita consisteva nell'addestramento militare, non fu in grado di approfittare della vittoria sulla rivale per la sua crescente debolezza e per esaurimento delle risorse materiali. Breve periodo di egemonia TEBANA che con Pelopida ed Epaminonda sconfissero Sparta nel 371 a.C. nella battaglia di Leutra. Non aveva le risorse necessarie per mantenere il ruolo di egemone = greca vulnerabile divisa. Sorge all'orizzonte un nuovo protagonista = MACEDONIA. Siamo a nord della Grecia. In macedonia parlavano greco, ma avevano una società di tipo pastorale, scarsamente sensibile alla cultura. L'ascesa della macedonia si deve al re Filippo II. Decide di farsi più greco. Ha molti figli, Alessandro viene educato da greco dal filosofo Aristotele. Filippo approfitta della debolezza della Grecia e gradatamente si impadronisce delle città e della penisola Calcidica, guadagna il controllo dell'intera regione. Lo scontro definitivo è di tipo militare = nel 338 Cheronea sconfigge una coalizione di città greca guidata da Atene e Tebe. La Grecia non ha mai avuto un'unità politica, dal 338 si ritrova ad avere questa unità imposto dall'alto e dai regimi democratici si passa alla monarchia. Questa monarchia fortemente centralizzata = passaggio epocale per la Grecia. L'età classica inizia con le guerre persiane e finisce nel 338 con la battaglia di Cheronea. Il mondo culturale nella sua massima espansione. Le opere maggiori dell'antica Grecia risalgono questo periodo. Si esaurisce la spinta della poesia lirica, nasce un genere letterario nuovo = TEATRO. Grande tragedia attica e commedia. E cade la grande PROSA -> Erodoto, Tucidide, Platone, Aristotele. Abbiamo anche la grande ORATORIA -> chi sapeva parlare in pubblico a diversi livelli: politica (Demostene) tribunale(Lisia) intrattenimento (isocrate). 338 = non segna la fine dell'età classica ma viene fatta coincidere con la morte di Alessandro Magno nel 323 a.C. = inizia e età ELLENISTICA. Alessandro rappresenta in sé entrambi i mondi greco e macedone. Si sente erede della cultura greca. Con solida il suo potere sulla Grecia si rivolge verso oriente in una sede di battaglie e sottomette l'impero Persiano. Tra il 334 e il 331 Alessandro sottomette l'impero persiano e arriva fino al fiume Indo, costituendo numerose città chiamate tutte Alessandria. Età ELLENISTICA = vero cambiamento. Mondo greco non è più la Grecia continentale e le sue colonie ma è molto di più. Tutto questo enorme impero è governato in greco, da greci e macedoni. La lingua dell'amministrazione è il greco. Alessandro muore giovane, prima di stabilire una forma di governo per quest'impero. Si rese conto che la supremazia dei greci era impossibile da mantenere numericamente, favorì il matrimonio fra i suoi soldati e donne indigene in modo che ci fosse una compenetrazione tra vinti e vincitori. I suoi generali si spartiscono il territorio. Ci troviamo con una forma monarchica ma non con unità territoriale com'era con Filippo. I generali prendono il nome di successori = DIADOCHI = si creano regno Macedone Egizio = Tolemei Siria = Seleucidi Persia = Attalidi prendono il nome dai generali. Il più importante è il regno d'Egitto, dal nostro punto di vista. Fondato da generale Tolomeo Soter (Salvatore) perché aveva salvata restando in un momento critico. Tolemeo I e II i più importanti. Possono governare quel territorio se non assumendo la simbologia del potere egiziano. Si comportano e agiscono come faraoni ma sono greci. Un altro grande regno è quello che ha come capitale Roma = La potenza si crea e ascende in questo contesto ellenistico. Entra in conflitto con Cartagine e dopo la vittoria decide di combattere gli altri regni ellenistici partendo dalla Macedonia nel 167 a.C. per arrivare all'ultimo, l'Egitto nel 31 a.C. = fine dell'età ellenistica. Da una parte abbiamo Ottaviano futuro imperatore e dall'altro Antonio Cleopatra, ultima regina d'Egitto ma non egiziana, erede dei Tolemei. L'Egitto era ricco e divenne possesso personale dell'imperatore. Età ellenistica = 323 - 31. 146 = divide a metà l'età ellenistica = il console Lucio Mummio distrugge Corinto e conquista la Grecia continentale. Roma entra nella storia greca. Figlio di Cleopatra = Cesarione ma in greco il suffisso ion è diminutivo = cesarino (sembra confidenziale). Perché si chiama ELLENISMO = ismo è dispregiativo. Indica qualcosa di secondario.Droysen ha usato per primo questo termine. C'è una grande attenzione per gli apporti originali della cultura ellenistica. Grande periodo della strada letteratura greca. I greci sono consapevole di avere un passato letterario. Questo passato deve essere conservato, imitato e superato. Questa consapevolezza del proprio passato porta alla fondazione di due istituzioni culturali = BIBLIOTECA di Alessandria e il MUSEO. Si devono a Tolemeo II fine del primo generale di Alessandro. Chiamato Filadelfo perché ama la sorella= endogamia -> matrimonio simbolico con sua sorella. BIBLIOTECA = raccoglie tutte le testimonianze possibili della cultura greca precedente. Voleva raccogliere sia contenuti che le forme = voleva gli originali. Ottenne da Atene il testo originale dell'Odissea, la fece copiare e restituì il testo copiato. Arrivò ad avere oltre 500.000 volumi.VOLUMEN = cosa arrotolata -> il libro ha ancora la forma del rotolo: fogli di papiro incollati l'uno a fianco all'altro, arrotolati esistessi. Le librerie era una forma di alveare. Etichetta = TITULUS. Il termine CARTA in greco cartes significa foglio di papiro. Ne abbiamo sviluppato il termine da qui, gli altri dalla pianta del papiro (paper). Il MUSEO = collegio di eruditi che hanno lo scopo di fare il loro mestiere di poeti, scrittori di prosa, matematici, fisici. L'uomo di cultura non è più indipendente ma è mantenuto da sovrano. 2 OTTOBRE Età ELLENISTICA = 323-31 a.C. Inizio -> fondazione grandi regni ellenistici. Fine -> conquista l'Egitto. 146 = caduta Corinto. Grecia continentale diventa provincia romana. ELLENISMO = uomo greco è consapevole di avere un passato letterario. Soprattutto quando viene fondata la biblioteca e il museo di Alessandria. Ambizione della biblioteca = sistematica, progetto organico di raccolta di quanto la civiltà greca aveva prodotto fino a quel momento. A noi interessano quelli letterari. Nonostante questo c'era anche tutta la produzione scientifica. Bibliotecari = doppia figura letterato e studioso di scienze = Eratostene poeta e il misuratore della superficie terrestre. Abbiamo perso il patrimonio della B d'Alessandria. Altrettanto importante è la biblioteca di Pergamo. Questo nome è legato alla pergamena, materiale scrittorio -> pelle di un bovino, viene trattata al termine del quale viene privato del pelo, tagliata, levigata, e incise le righe. Il suo uso più frequente in età imperiale ma nasce in età ellenistica. Tra il regno d'Egitto e il regno di Pergamo inizia una guerra commerciale che ha come oggetto anche il papiro, il supporto più diffuso nel mondo antico, l'Egitto deteneva monopolio della produzione del papiro.Pergamo crearono il loro supporto scrittorio. Testi su papiro = deriva dalla pianta che nasce nelle zone paludose dell'Egitto, bisogno di tanta umidità, ad alto fusto, il fusto viene tagliato a strisce che vengono appiattite, poi sovrapposte come un tessuto verticali orizzontali,, il tutto viene pressato per evitare che rende difficile la scrittura e levigata con la pomice. Ogni foglio rettangolare veniva incollata al foglio successivo per formare un lunghissimo rotolo, la forma del libro era il rotolo. Forma scomoda. Avevano grandi tecniche di memorizzazione = si dovevano cercare qualcosa in particolare non rotolavano tutto il foglio perché l'avevo imparata a memoria. I fogli prendono nome di cartes da dove deriva il latino è poi l'italiano. Questo materiale è di intrinseca debolezza -> luogo di produzione circoscritto, c'è bisogno di un clima secco per essere conservato. Conserviamo papiri antichi che vengono dall'Egitto = zone desertiche ideali per conservarlo. Ma abbiamo conservato per puro caso. Dal punto di vista economico l'Egitto era molto florido difatti diviene proprietà dell'imperatore. Forniva il grano a Roma, nei periodi di carestia ed era densamente abitato. I villaggi si insediarono dove era possibile creare agglomerati urbani strappandole al deserto. L'Egitto è fertile solo attorno al Nilo. Grazie allo sfruttamento delle oasi e ai canali d'irrigazione l'Egitto era densamente abitato. Fino alla fine del mondo antico. È stato un lungo periodo di decadenza, che ha comportato diminuzione della popolazione, gli insediamenti più scomode vengono abbandonati. Dal settimo secolo ci fu la pressione degli arabi = 15 tendeva raggrupparsi in città più grandi per difendersi. I papiri li troviamo insediamenti abbandonati, soprattutto in età imperiale, in numero maggiore databile al secondo secolo dopo Cristo. In età tardo antica gli insediamenti erano abbandonati e ci abitava in villaggi o in piccole città cercava di proteggere i suoi beni con la speranza di tornare. Caso = commedie di Menandro -> poeta comico fine età classica. Fine dell'ottocento conoscevamo una serie di sentenze di M tratte dalle sue commedie e raccolte come esempi di saggezza. In greco prende il nome di sentenze di un solo verso. Per noi rimaneva un fantasma della letteratura greca. Primi del novecento ritrovamenti di papiri = quinto secolo dopo Cristo - Dioscoro un notaio abbandonavi villaggio in Egitto ma lascia le sue poesie chiusa dentro una giara, questa fu sigillata con carta vecchia -> già restituito diverse commedie di M -> soprattutto quasi integralmente Il Misantropo. Non leggiamo tutto quello che mondo antico prodotto. Leggiamo circa un terzo di quello che è stato realmente scritto. Fattori materiali = fragilità del materiale, si consuma, può essere mangiato dai topi, può essere bruciato in un incendio -> a grandissima parte il caso. Fattori culturali = meccanismo di ricopiatura manuale. Estremamente faticoso. Bisogna usare una scrittura controllata, bella, richiede tempo, cura, precisione, cura. Veniva copiato solo quello che interessava oppure venivano abbandonati. Omero è stato sempre copiato perché serviva come lettura scolastica. Non è avvenuto per i poemi del ciclo = seriali, che raccontava i fatti uno in fila all'altro e non avevano utilità didattica. Neanche per il teatro è avvenuta la stessa cosa. Quello attico è legato alla polis di Atene per il fatto che veniva rappresentato sulla scena. Le rappresentazioni si sono ridotte e a scuola non si leggevano tutte le tragedie o tutte le commedie ma una selezione e noi sono arrivati quelli (sette di Sofocle e 14 di euripide). La scuola si imponeva un canone. Il passaggio fra i due tipi di supporto scrittorio -> cambiamento nella forma del libro: la pergamena è più spessa del papiro quindi nasce una diversa forma del libro: rilegatura laterale = codice. Inoltre il patire meno costosa la pergamena, per avere dei fogli di pergamena bisogna avere un gregge, mandria, sacrificare animali usati per il cibo, ora per scopi culturali. Quindi lavorazione è costosa. Quando si passa dal rotolo al codice oltreché costoso è faticoso copiare. Solo un vero interesse culturale può spingere qualcuno a fare un investimento del genere. Testimonianza diretta = vescovo bizantino Aretra nell'ottavo secolo scrive al suo amico -> ha trovato un piccolo libro in pessime condizioni, interessante, pagano, ma con elementi di riflessione per un cristiano. Decide di far uccidere un gregge per copiarlo. Erano i pensieri di Marco Aurelio. Se non avesse avuto le risorse economiche e una mente aperta al derivate non conservano queste caratteristiche, l'italiano non ha più declinazioni ma usa le preposizioni al posto delle terminazioni.Es = " alla rosa" uso una parte stessa della parola per indicare il complemento di termine =Rosae. La struttura interna della parola non coincide con l'alfabeto, sono due cose diverse. Intorno al 1900 aC una di queste popolazioni indoeuropee arrivando da N ha occupato la Grecia continentale, in cui vivevano delle persone (sostrato) = civiltà con una lingua, abitudini. I greci erano consapevoli di questo fatto perché è si riferivano a una colazione antichissima della Grecia, definendola Pelasgi. Avevano quindi memoria di una civiltà PREindoeuropea. Questa popolazione non era perfettamente in grado di controllare il territorio, di conseguenza essendo questo territorio con montagne, non facilitava le comunicazioni interne, con piccole zone fertili circondate da montagne, ha determinato una situazione linguistica particolare => cogliamo in età storica. Fino al IV aC la Grecia non ha un quadro linguistico unitario: noi non possiamo parlare di una sola lingua greca con caratteri costanti ovunque, in quell'area geografica. Noi conosciamo quattro gruppi dialettali: IONICO ->variante IONICO ATTICO. Ionico è parlato sulle coste dell'Asia minore, di colonizzazione molto antica, poi nelle isole Cicladi e Eubea. Attica dove si trovava ATENE parla una variante di questo dialetto chiamata ATTICO. Lo Ionico Attico è quello della letteratura greca del V-IV e in età imperiale è stata identificata come modello di perfezione, come tale si è perpetuata a Bisanzio, arrivando in Occidente dopo la caduta di Costantinopoli. DORICO = Creta e Peloponneso -> dialetto della lirica corale, cori della tragedia e della commedia EOLICO = Lesbo, Tessaglia, Beozia -> Saffo e Alceo ARCADO CIPRIOTA = Arcadia Cipro. Sul sostrato Pelasgico si sovrappone la popolazione indoeuropea, in modo disuguale, dando luogo a esempi linguistici disuguali. Non c'era un'unità linguistica. Nonostante l'assenza di questa unità (presenza di quattro dialetti diversi) i greci si percepivano come il linguisticamente unitari = si capivano bene tra di loro, percepivano agli altri popoli come parlanti diversamente e mi chiamavano Βαρβαροι = quelli che balbettano. L'origine del termine è onomatopeica, l'applicazione del termine è linguistica ma poi al termine sono state connesse tutta una serie di accezioni che riguardano aspetti della cultura e civiltà. Ad esempio = nelle orazioni di Demostene = vuole suscitare l'insurrezione della Grecia contro Filippo Macedone (macedoni di origine greca) e gli fa comodo definirli barbari. Questi sono i dialetti dell'uso comune, quotidiano. Non abbiamo tracce, testimonianze dirette nella lingua parlata tutti giorni. La ricostruiamo attraverso vari indizi = testimonianze materiali --> Epigrafi = iscrizioni = città Stato rendevano note le deliberazioni attraverso iscrizioni monumentali in cui si metteva a disposizione il testo della legge, la norma. Spesso si incideva non è raccolta e quindi scriveva le parole come le pronunciava e di conseguenza da un errore noi individuiamo qualche cosa di come certe parole venivano pronunciate. La stessa cosa nei papiri -> che conservano i conti, spesso sbagliava chi scriveva e ci apre una prospettiva sulla pronuncia. Il copista magari dovrà scrivere e invece scrive i perché si pronuncia così. Quando veniva fondata una colonia = si parlava lo stesso dialetto dalla madrepatria = si perpetua origine linguistica. Siccome li abitavano da altre popolazioni poi quel dialetto si evolveva indipendentemente da quello della madrepatria. I dialetti greci sono importanti sul piano letterario. Per tutta la fase arcaica, classica e in parte quella ellenistica il dialetto dei singoli scrittori non è legato alla loro origine geografica, Pindaro nasce in Beozia e dovrebbe parlare il dialetto Eolico e invece scrive in quello Dorico. Quindi il dialetto non è vincolato all'origine dello scrittore ma al genere letterario in cui scrive. Pindaro scrive in quel dialetto che è propria della lirica corale. Qualche volta c'è coincidenza tra origine geografica e dialetto letterario = Saffo, Alceo -> Eolico. È importante tradizione linguistica del genere letterario. Esistono dialetti parlati dalle persone e quelli che sono lingue letterarie. Sicuramente non fu mai parlata la lingua omerica. Costituita da una base Ionica, con forti apporti eolici. Ci sono poi diversi ATTICSMI legati al fatto che IL e OD sono state messe per iscritto all'epoca di Pisistrato. Questa lingua è stratificata = Il e OD hanno memoria del lunghissima fase di composizione che sta prima della trascrizione dell'età Pisistratea. Per cui a seconda delle necessità metriche il poeta epico potevo dare quattro diverse forme del verbo essere, a seconda delle necessità espressive del momento. La lingua epica (omerica) è la lingua di tutta la tradizione epica, fino al V dC (ultimo poeta epico di Manopoli dedicato a Dioniso). Un altro esempio è quello di Apollonio Rodio di età ellenistica che scrive "Argonautiche" dedicato al ritorno di Giasone e pur da poeta dotto, scrive in dialetto epico. Avviene anche per i generi letterari connessi alla poesia epica = Elegia, Giambo, Epigramma = questi si rifanno metricamente alla poesia epica accentuandone i tratti Ionici. Il dialetto eolico = della lirica MONODICA, cantate in assolo. L'unico che non scrive così è ANACREONTE (IONICO). DORICO = lirica CORALE = Pindaro, Simonide, Bacchilide, delle parti corali della tragedia della commedia, in età ellenistica sarà usato da Teocrito per la poesia bucolica. Variante Attica dello Ionico = tipico delle parti dialogate della tragedia e della commedia. Lingua anche della prosa = filosofia (Aristotele), oratoria (Lisia), storiografia (Tucidide)==> unica eccezione è Erodoto di Alicarnasso della parte meridionale dell'Asia minore che scrive in dialetto Ionico = padre di un genere letterario che prima non c'era STORIOGRAFIA. Il termine STORIA è stato inventato da Erodoto nel senso in cui noi usiamo," questa è l'esposizione della RICERCA di Erodoto..." così comincia la sua opera ->in greco esposizione si dice “Ιστοριε". Questa corrispondenza tra genere letterario e dialetto si mantiene tale per gran parte della letteratura greca in un duplice senso: 1) tanto perché viene applicata 2) tanto perché viene trasgredita -> ES= Callimaco epoca ellenistica -> sperimentatore -> decide di rompere questo legame fra genere letterario e dialetto = scrive degli INNI = richiesta di protezione alla divinità. NB "Inni Omerici" prologhi = aedo si rivolgeva alla divinità chiedendo che lo sostenesse. Callimaco scrive questi inni che non hanno più la funzione di proemio ma servono per narrare la storia della divinità, ne scrive alcuni in Dorico e gli altri varia il metro (distico elegiaco). Ama mescolare i generi letterari anche sovvertire questa legge della corrispondenza tra genere e lingua letteraria. ELEGIA GIAMBO = lingua OMERICA IONIZZATA. LIRICA MONODICA = dialetto EOLICO LIRICA CORALE = dialetto DORICO. Le varianti dialettali sono anche molti importanti per capire la struttura del teatro antico, il genere del teatro è composito = dal punto di vista formale -> alterna parti dialogate a parti cantate Dal punto di vista metrico -> parti dialogate sono in TRIMETRI GIAMBICI, quelli corali LIRICI difficilissimi -- dal punto di vista linguistico le parti dialogate D. ATTICO, quelle cantate D. DORICO. Parti dialogate = parlare delle persone anche nel metro (GIAMBICO tipico della tragedia è proprio simile al parlato) --- parti corali = tradizione della lirica corale arcaica. Questa lingua ATTICA = culturalmente più incisiva dal punto di vista culturale, nell'età imperiale viene elevata modello e gli sforzi degli scrittori sono quelli di riprodurre la prosa dei grandi scrittori classici. Nel frattempo (IV- primi secoli età imperiale) ETA' ELLENISTICA = dato che i poeti sono sperimentali(prosa non è quasi per niente documentata) -> lingua greca subisce evoluzione -> i confini del mondo greco sfiancano grazie alle conquiste di Alessandro, quindi anche i confini del mondo parlante greco -> i popoli conquistati continuò a parlare la loro lingua ma la lingua delle amministrazioni statali era greco. Con il IV aC viene superata la lingua parlata= la suddivisione tra i dialetti ==> si crea una sorta di lingua comune greca (età arcaiche classiche ai confini erano ristretti, anche parlando dialetti diversi ci si capiva). ΚΟΙΝΕ (ΔΙΑΛΕΚΤΟΣ) = lingua comune. È un dialetto di base ATTICA. Perché subito prima dell'avvento di Filippo il macedone Atene aveva fondato un impero commerciale di conseguenza i porti nelle città parlavano un dialetto attico che va semplificandosi = scompaiono dei modi (DUALE) --> in favore di una lingua più semplice. Abbiamo delle testimonianze letterarie? Una -> storiografo ellenistico POLIBIO = greco abbastanza semplice. ATTICISMO = si configura come ritorno ai classici e reazioni alla estrema semplicità della ΚΟΙΝΕ. Al limite dell'età imperiale c'è il desiderio di imitare dei modelli del passato e di tornare a scrivere un greco bello, complesso, ricco. Dalla seconda metà del I aC e trionfa nell'età imperiale = nel movimento della seconda SOFISTICA. L'alfabeto greco = origine FENICIA. Le prime testimonianze di una lingua scritta risalgono alla lineare A. Questa non è sostanzialmente greco. Era invece greco la lineare B -> scrittura tra IDEOGRAFICO e il sillabico. L'alfabeto greco -> prima testimonianza scritta COPPA di NESTORE -> piccola coppa, Tazza di uso comune, motivi di decorazione sono di tipo geometrico e ritrovata a Ischia. Era un prodotto di importazione. Ritrovata a metà agli anni 50 nel corredo funebre di un bambino di 10 anni. Su questa coppa c'è incisa un'iscrizione -> scrittura non inizia da sinistra ma da destra verso sinistra -> alfabeto di origine EUBOICA ma la forma delle lettere ha come caratteristica quella dell'alfabeto greco. " Di Nestore (sono) la coppa da cui è buono bere". "Ma chi berrà da questa coppa subito lo prenderà il desiderio di Afrodite dalla bella corona". Testimonianza metrica = secondo e terzo verso sonno ESAMETRI come IL e OD. NESTORE = non si sa chi sia, il proprietario, il committente? Per un caso singolare nel canto XI di IL viene citata una coppa famosa che appunto quella di Nestore (il saggio) nelle assemblee ha il ruolo di suggerire una soluzione. Il nome della divinità è accompagnato da EPITETO utilizzato anche da Omero per indicare divinità o donne molto belle. Forse testimoni anche la diffusione della Odissea nel bacino del Mediterraneo. ESEMPI VISUALI di scrittura greca = papiro ->ECATEO = precursore di Erodoto -> dubita della veridicità del mito. Il testo è scritto in maiuscolo e non c'è separazione tra le parole = SCRIPTIO CONTINUA. Più brutto è il papiro di POSIDIPPO -> lo stato di conservazione (fragile si consuma facilmente) è un intero rotolo che contiene gli epigrammi di un poeta ellenistico che si era noto grazie ad altre fonti. Esempio di edizione dedicata a un solo autore. Originariamente era una palla di cartapesta in pessime condizioni. Questa aveva una forma particolare, era il pettorale di una mummia. Le persone di bassa estrazione sociale in Egitto non avevano le risorse finanziarie per avere un corredo funerario bello. La tradizione voleva che anche loro fossero chiusi in un sarcofago ed avessero ornamenti funebri. Di conseguenza si usava la carta straccia per fare cartapesta e poi decorata. Questi intagli sono a scopo decorativo. Si è dovuto difendere questo materiale, appiattirlo e fare ipotesi di quelle che potevano essere le parti non più leggibili. Un altro esempio è legato ai papiri conservati al di fuori dell'Egitto ERCOLANO = sepolta dall'eruzione del Vesuvio (delle ceneri). Essendo calda ha bruciato le parti in legno ma raffreddando sia preservato alcune strutture. Sia conservata una biblioteca intera -> conteneva testi filosofici di ascendenza EPICUREA. Sono visivamente molto diversi -> poco leggibili. Le librerie antiche erano sostanzialmente fatte ad alveare, i rotoli erano infilati in ogni alveo. Qui i rotoli di papiro si sono parzialmente abbrustoliti, accartocciandosi su se stessi, sono stati distesi e in parte decifrati. Papiro di BACCHILIDE = più antico di quello precedente -> con le stesse caratteristiche parole non sono separate-ci sono soltanto occasionalmente degli accenti - il testo è un UNICUM flusso di lettere. Esempio di minuscola letteraria in un manoscritto su pergamena = scrittore il rosso e decorazione in rosso oro e azzurro= probabilmente commissionato dall'imperatore bizantino (colori imperiali). Le parole sono divise le ore dalle altre, hanno accenti, SPIRITI (sulle vocali iniziali delle parole per indicare presenza o assenza di aspirazione). Questa è manoscritto principale della IL conservato a Venezia, nella biblioteca MARCIANA. Questo codice in pergamena -> si intravedono RIGATURE = copista prima di scrivere Segnato delle righe= una parte della pagina scritta, il resto è occupato da note = importanti -> raccolgono materiali diversi che risalgono agli filologi ellenistici = testimonianza del lavoro filologico (studio dei testi) è cominciato nella biblioteca di Alessandria. Cambia quindi anche la forma del libro che non si srotola più ma è come il libro odierno. È più facile quindi inserire note di commenti analisi. 4 ottobre. La modalità primaria di fruizione del prodotto letterario è per tutta l'età arcaica e classica è AURALE = attraverso le orecchie. La produzione orale è attraverso la bocca dell'opera letteraria. La letteratura greca arcaica e classica non si comprendono adeguatamente se non si ricorda che c'è una relazione strettissima fra parola e musica. La poesia arcaica e addirittura inscindibile dalla musica. Il termine ΜΟΥΣΙΚΕ (ΤΕΚΝΕ sottinteso = arte delle MUSE) nel greco arcaico non significa musica così come le intendiamo noi, ma significa proprio insieme di musica come la intendiamo noi e poesie ai movimenti coreografici. La lingua greca antica dal punto di vista fonico è diversa -> si fonda su due principi 1) durata dell'espressione = quantità delle vocali contenute nelle sillabe. Per noi tutte le sillabe hanno la stessa lunghezza pronuncia, contengono una vocale (quella la misura), il greco conosce una differenza tra vocali lunghe e brevi - lunghe = pronunciate in un tempo doppio rispetto alle brevi. 2) tono dell'espressione = accentazione = l'accento della nostra lingua è INTENSIVO = pronuncio la sillaba accentata con maggiore forza, emissione di fiato maggiore. Il greco non obbedisce a questo principio -> ha un accento musicale = conosceva tre tipi di accento - acuto = innalzamento del tono della voce - grave = abbassamento del tono della voce - circonflesso = La voce si alzava e si abbassava nel VIII quando c'è stata la separazione tra la scrittura continua e le parole = si è anche cominciato ad usare gli accenti. Le sillabe accentate non venivano pronunciate con più veemenza, ma pronunciate alzando e abbassando il tono della voce. La lingua doveva sembrare un canto. Noi non riusciamo a riprodurlo. Il concetto di accento musicale è in relazione all'altro parametro = durata espressione vocale. Anche il latino obbedisce agli stessi principi anche se meno musicale del greco = alternanza di lunghe brevi. Il ritmo interno della lingua è difficile da abbandonare per un parlante nativo. I greci quindi sin dalle origini, dalla IL dalla OD hanno trovato il modo di sfruttare il loro accento musicale e l'alternanza di lunghe e brevi, creando degli schemi regolari di successione che determinano la metrica. Noi contiamo le sillabe per determinare il metro della poesia (endecasillabo), in greco no. L'unità minima di un verso greco si chiama piede = può essere formato da un numero di sillabe variabile da 2 a 4. Il verso è formato da una combinazione di piedi, uguali o differenti. Metro EPICO = compare sin da subito già perfettamente formato, nella IL e OD = ESAMETRO = costituito da piedi che si chiamano DATTILI = in greco significa DITO (ΔΑΚΤΙΛΥΣ) -> la successione di lunghe o brevi ricorda le falangi di un dito = 1sillaba lunga + 2 sillabe brevi = sei di questi formano un esametro. Le vocali greche possono essere lunghe, brevi o stia lunghezze brevi( Ω = lunga) - (Ο = breve) - (I = sia lunga che breve). Per noi tutte le sillabe hanno la stessa durata, per un greco invece no: un esametro non ha un numero fisso di sillabe, a un numero variabile. Se convenzionalmente una sillaba breve corrisponde a due sillabe lunghe = la lunghezza del verso si può casa, alla punta estrema del Peloponneso ma una tempesta l'ha respinto fino a arrivare in Egitto = varie vicissitudini tra cui quella di incontrare un essere mitologico PROTEO (cambia la forma continuamente) lo costringe a mantenersi fermo in una forma e gli chiede notizie sul suo destino e sul futuro dei suoi compagni. Tra questi anche quello del protagonista così che MENELAO può dire al figlio che suo padre vivo, e che si appresta a tornare. . NOSTOI preciso genere epico. CAPO MALEA = dove anche OD si perde per una tempesta di nove giorni e nove notti che lo porta in un mondo che gradatamente s'allontana dalla realtà = passaggio avviene nella tempesta. Al ritorno tornando alla realtà avviene attraverso il sonno questo passaggio perché i Feaci lo depositeranno sulla spiaggia della sua isola. È difficile per questo inserirlo nel Mediterraneo. Le sue avventure si susseguono con una certa regolarità = prevede un'alternanza sistematica di episodi di accoglienza, ospitalità e di ostilità. Non tutta l'ospitalità è positiva, può essere ostile = CIRCE accoglie i suoi compagni e da mangiare, vuole intrattenerli là senza farli più muovere e li trasforma in animali = cambia loro natura. LOTOFAGI = accolgono benevolmente non combattono ma il loro cibo genera dimenticanza. Questo è un viaggio attraverso le insidie dell'altro = può essere accogliente, accogliente ma insidioso oppure decisamente ostile. Inizia la sua narrazione presso i FEACI = ospitali. Non gli chiedono neanche chi sia. Il primo episodio che racconta è quello del CICLOPE che invece gli chiede chi è ma non ricevendo risposta adeguata MANGIA i suoi compagni. ODISSEA non era solo intrattenimento, il potere seduttivo e emerge in tutta la sua potenza. Ha anche un valore didattico = deve imparare qualcosa chi ascolta. Probabilmente per questo vengono considerati (IL e OD) una specie di enciclopedia tribale che racconta e comunica degli aspetti fondamentali della convivenza civile e insegna il modello giusto di comportamento in certe occasioni. 9 ottobre BRUNO GENTILI => quando possiamo dire orale una poesia = quando si verifica una di queste condizioni 1) La composizione sia orale cioè che il poeta componga direttamente mentre parla 2) che la comunicazione sia orale 3) che la trasmissione sia orale cioè che non ci sia supporto scritto per conservare traccia attraverso le generazioni di un testo poetico ma che questo venga ripetuto di padre in figlio, di maestri in allievo. La civiltà letteraria greca e una civiltà essenzialmente orale dal punto di vista della comunicazione letteraria = il punto 2 è fondamentale = opera letteraria viene fruita oralmente = presentata oralmente e fruita attraverso l'orecchio. Questo anche quando la scrittura è prevalente, a partire cioè dall'età ellenistica in poi. Si passa da una oralità completa, (1-3) ad una oralità limitata al 2. Anche nell'età imperiale più avanzata la presentazione orale, conferenze, citazione di brani delle tragedie, hanno prevalenza orale. Non tutte e tre le condizioni devono sussistere contemporaneamente ma basta anche una sola di esse indipendentemente dalle altre, è la prevalenza del 2 che ci consente di individuare questo tratto come tipico della letteratura. La poesia è oralità anche quando in età tardo antica si leggeva sicuramente ad alta voce e quindi anche con una forte mediazione del libro scritto, la forma orale della comunicazione letteraria si mantiene importante. OD => non abbiamo documentazione su una attività poetica che sia antecedente. I due grandi poemi arcaici ( IL e OD) sono doppia testimonianza: atto della produzione poetica, e anche testimonianza concreta del prodotto. L'unica nostra documentazione di cosa facesse un poeta nell'età arcaica legata ai poemi omerici. ODISSEA in primis ci testimonia l'esistenza di un poeta dotato di una precisa collocazione sociale, che produce poesia in contesti ritualizzati, con vari criteri e metodi. Nella OD il poeta è chiamato AEDO = aoidos -> radice del verbo cantare = CANTORE. Legata alla musica la prima menzione dell'atto poetico nella strada letteratura greca e quindi anche nella letteratura occidentale. è OD -> IX ° 185 - 192. -> prima tradizione di un canto poetico. Non è un cantore professionista ma è Achille che si è ritirato perché gli è stata tolta la schiava che faceva parte del suo bottino di guerra. Lo strumento con cui il canto viene accompagnato, non esiste poesia senza musica, => CETRA => armoniosa, ricca comparti d'argento. Deve accompagnare un canto che ha un contenuto ben preciso, che canta gesta di eroi. Il primo canto che incontriamo è di argomento eroico. Funzione = ruolo di consolazione per Achille che era lontano dalla battaglia essendo però un combattente. La presenza di una struttura ad anello = Achille che consolava al suo cuore suonando la cetra armoniosa. Questa struttura ad anello racchiude una piccola divagazione, che contiene la vestizione e la storia dello strumento -> bottino di guerra. Il pubblico si riduce al solo PATROCLO -> amico del cuore di Achille che aspetta pazientemente che Achille abbia finito. IRA DI ACHILLE => perché è così tremenda? Nel contesto della civiltà arcaica, non è sufficiente esercitare una virtù, in questo caso il coraggio in guerra, è necessario che questa dote avesse anche un pubblico riconoscimento. Achille dimostrava di essere un valoroso combattente, ma anche i suoi gli riconoscevano questa virtù facendogli dei doni adeguati = completezza materiale alla loro ammirazione. L'esercizio della virtù ha bisogno di un riconoscimento tangibile = bottino di guerra -> la schiava. Se Agamennone sottrae ad Achille la sua schiava è come se a posteriori negasse il valore, il peso, l'importanza del suo ruolo di combattente. Si parla di civiltà della vergogna = > sanzione pubblica è terribile per Achille -> fonte di vergogna. La nostra è invece una civiltà della colpa -> ci confrontiamo con noi stessi. Per l'etica arcaica il confronto era con la società. Trova consolazione nel canto. Questa prima apparizione si testimonia, che documenta un altro fatto = fin dalle origini la compresenza tra parole e musica. Lo strumento con cui Achille accompagnava il suo canto, con cui poi vedremo gli aedi accompagneranno loro canto è era presentato molto schematicamente qui. Φορµιχσ => strumento piccolo come dimensioni, della famiglia delle corde, a una piccola cassa di risonanza, due bracci che si chiamano corna e fra questi due c'è una traversa, nello strumento di Achille d'argento, su cui vengono tese le corde. Hanno spessori diversi che generano suoni differenti. Aedo pizzica le corde con la mano sinistra e abbracciava lo strumento. Le rappresentazioni che abbiamo sono solo suo i vasi. ΦΟΡΜΙΧΣ = cetra. Achille impugna questo strumento. Le testimonianze più articolate sulla presenza di cantori, sulla posizione sociale si hanno nella IL-> dove c'è poco spazio per la musica e la poesia. FEMIO = corte di Odisseo DEMODOCO = corte di Alcinoo. ODISSEA I° vv. 150 - 155 -> ITACA => prima c'è il banchetto. I pretendenti si siedono (144). Poi una scena di purificazione (146) e inizio banchetto. Canto e danza sono ornamento del banchetto. È costretta a cantare. Collochiamo con precisione il momento del canto nella vita della reggia. Rispetto alla IL ci troviamo in un contesto diverso. Prima era un momento di intimità = due persone uno che produceva il canto l'altro che ascoltava, come funzione consolatoria. Qui invece siamo in un contesto molto sociale, con molte persone, e ritualizzatilo, il canto all'interno del banchetto a una funzione precisa. FEMIO canta: vv 337 - 344 -> Penelope aveva sentito il canto ed era scesa => canta i NOSTOI = ritorni degli eroi. OD è considerata un ΝΟΣΤΟΣ. Non riguarda questo canto un passato remoto, una leggenda ma quello che ha passato prossimo, quasi presente. Coinvolge profondamente Penelope da convincere ad uscire dalla sua stanza. Questa è la sua prima apparizione -> solenne. Si copre perché stava piangendo. Si rivolge al cantore direttamente. Incita a smettere il canto che sta cantando. Perché le causa un grande dolore. Le evoca il marito che non vede più da tempo. Argomento riguarda l'oggi dei protagonisti. Il canto sappiamo che non deve addolorare il pubblico. Il canto doveva rallegrare, se questo si spezza perché uno dei partecipanti si offre allora il canto può essere interrotto. Un altro possibile argomento è evocato: il mondo divino. Nel resto della epica arcaica troviamo x quanto riguarda gli dei - Inni omerici = prologo -> invocazione divinità -> funzione = divinità deve essere invogliato ad aiutare il poeta -Teogonia Esiodo = conosciamo sicuramente il suo nome perché se lo dice lui stesso. Non è però una poesia narrativa ma un intento didascalico, vuole esplicitamente insegnare qualcosa si ascolta. GENEALOGIA degli dei. - Interna alla OD = carattere narrativo che hanno Il e Od per quanto riguarda le gesta degli eroi. = scopo di intrattenimento. NB = il pubblico deve gioire = condividere l'effetto voluto dal poeta. Penelope sa che il poeta ha una serie di argomenti che può presentare al pubblico = trasmessi attraverso la sua memoria dai maestri (Gentili). Non compone ex novo oralmente, ma a una serie di conoscenze molto ricca alle spalle che gli consentono di scegliere all'interno del suo patrimonio di argomenti quello adatto al momento. vv. 345- 359 = Danai -> Greci. Prima reazione del figlio. È diventato grande, cresciuto senza padre, in questa reggia abitata dai pretendenti che voglio costringere la madre ad una scelta. Non ha mai svolto la funzione del figlio del re, che non c'è. Il suo primo momento nell'età adulta è questo. Il figlio dice che questo non è un motivo sufficiente per interrompere il canto. Riporta motivi diversi. Il destino dei singoli non è colpa del cantore, è il disegno generale, la sorte. TELEMACO = enuncia un preciso principio estetico -> criterio di valore nella valutazione del successo cantore => ha scelto questo canto perché è un canto che piace e ha la possibilità di piacere più degli altri perché riguarda qualcosa che nuovo, magari mai sentito prima. Il canto eroico riguarda fatti e persone vicine. vv 325 - 359 => importanti. FEMIO => primo cantore che troviamo -> appositi epiteti formulari -> divino, famoso Penelope ritorna nelle sue stanze, piange il marito per conto suo finché Atena non la fa addormentare. vv. 365 - 371 -> il figlio cerca di ricostruire l'atmosfera di silenzio. Il cantore ha qualcosa di divino in sé. CANTO III° v 266 => cantore ha un ruolo che esulava dalle sue abilità. Si fa riferimento alla situazione che Agamennone aveva lasciato in patria => la moglie da sola, aveva affidato al aedo il compito di occuparsi di lei. La moglie viene sedotta da EGISTO dapprima rifiutava. Il cantore poteva avere un ruolo sociale ben definito, anche un ruolo di fiducia, importante. CANTO XVII° v 380 -> Siamo in una società di nobili che partecipano al banchetto. Vengono nominati gli artigiani e poi viene fatto un elenco di professioni = indovino, medico, falegname, cantore ispirato. Nella società arcaica il cantore era un artigiano, come gli altri. Significato greco di ARTE = include l'artigianato in qualche maniera, in greco non esiste il concetto di arte figurativa -> dal punto di vista teorico non esiste uno specifico artistico per i pittori, scultori. Quello che consente di accomunare delle fattispecie così diverse: indovino, medico, falegname, poeta non è l'oggetto della loro arte ma è il metodo con cui la praticano => hanno delle conoscenze proprie: sintomi malattie, segni che posso interpretare il futuro, come lavorare il legno, produrre versi; tutti hanno una conoscenza teorica che poi sanno tradurre in pratica. Il falegname dà forma al legno, l'indovino produce un vaticinio sul futuro, il medico trova un medicamento, il poeta produce i suoi versi. Questo per i greci è arte = avere una conoscenza generale di tipo teorico è saperla tradurre in pratica. Il CANTORE ha una posizione di rilievo nella società arcaica che dal punto di vista della gerarchia sociale lo colloca tra gli artigiani, ma si distingue per altre caratteristiche. Ha una connessione particolare con il mondo divino. CANTO VIII° Isola dei Feaci => Ascheria => Odisseo c'è arrivato nel libro VI°. Alla fine del libro V° sbattuto da una tempesta si trascina su una spiaggia ignota. Si nasconde tra i cespugli (VI°) trovato da Nausicaa nudo e Atena lo rende bellissimo = dea paragonata da un artigiano che ricopre d'oro l'oggetto. Nausicaa non è impaurita e gli dà indicazioni per raggiungere la reggia del padre, non prima di averlo fatto lavare e vestire. I due non vanno assieme ad altre città perché non sta bene che una ragazza da sola si accompagni ad uno sconosciuto. Città => miscuglio tra mondo umano ed elementi soprannaturali. Feaci sono la quintessenza dell'umano -> umani portati alla perfezione. La città è dotata di tutto quello che una città dovrebbe avere: un porto accogliente, un mercato, piazze, campagna è ricca come se la terra magicamente producete da sé. Questo lento avvicinarsi alla città lo mette gradatamente in contatto con quella che una volta arrivato alla reggia è pronto a riconoscere come una forma perfezionata del suo vivere civile. Questo popolo è un po' al confine tra il mondo fantastico e il suo mondo. Sono il confine tra il prima e il dopo, ossia al suo ritorno a casa. Si presenta al re, alla regina e viene accolto generosamente senza neanche una domanda. La regina ordina che gli sia preparato il letto, Odisseo si sdraia e passa così la sua prima notte nella reggia dei Feaci (fine VII°). Sorge un nuovo giorno (inizio VIII°) vv. 1- 3 -> presenza di una serie di artifici formali = un verso formulare (1°) con cui si sancisce l'inizio del nuovo giorno nella OD. Poi epiteti formulari accompagnano i nomi degli attori => Sacro-> La sua funzione è quella di essere in una sfera sacrale Vigore -> forza tipica di un re = ALCINOO Odisseo -> distruttore di rocche (città) -> secondo epiteto divino. vv. 25 - 38 -> accontenta la richiesta di Odisseo di essere riaccompagnato in patria. Ma intanto che vengono dell'eroe guerriero -> nella IL è vestito con la sua armatura, di lui si cantano le gesta, difatti IL è una catena di gesta eroiche compiute da capi dei greci. Qui prima di piangere sulla spiaggia, poi affronta un attraversamento marino e viene colpito da una tempesta, arriva il nudo e senza averi, senza nulla che connoti quello che lui è, quando finalmente viene rivestito di un tratto della sua regalità (mantello) lo troviamo che piange di nuovo. Da questo punto in poi ->IX -> si rivela. Recupero posizione sociale. ΝΟΣΤΟΣ (ritorno) + ΑΛΓΟΣ (dolore) = NOSTALGIA --> lessico anche medico VV. 93 - 95 -> era in una posizione d'onore rispetto al re. Il re cerca di interrompere ciò che addolora l'ospite. V. 96 = epiteto tipico dei FEACI VV. 96 - 103 -> non rivela perché vuole interrompere il canto. Rispetta la reazione del suo ospite. Vuole rendere anche più ricca e completa l'esperienza dell'ospitalità -> così tornate in patria potrà dire sia quando sono stati generosi e anche quanto COMPLETI = civiltà greca era agonistica. Ama il confronto e la gara (giochi panelleneci). Anche gare poetiche. VV 104 - 110 -> comincia la nuova scena non più collocata all'interno del palazzo ma al suo esterno. Fa tuttavia parte di un programma comune che stabilisce in onore del suo ospite. In un contesto di festa. ARALDO accompagna DEMODOCO che è cieco. VV 241 -249 -> all'esterno della reggia inizia un nuovo momento festivo. È una civiltà che presta l'attenzione agli aspetti piacevoli della vita. VV. 250 - 255 -> scena di danza, la prima che incontriamo nella letteratura greca, e quindi anche nella letteratura occidentale. VV. 256 - 260 -> coro = luogo dove un coro eserciterà la sua attività. ΧΟΡΟΣ = non solo l'atto del cantare, nella lingua greca in generale è un insieme di persone che cantano all'unisono ma accompagnano il canto con movimenti di danza. KOREUW = danza VV. 261 - 265 -> cantore posizione centrale. Movimenti di danza sono il completamento del canto. Rappresentano mimicamente il canto. VV. 266- 295 ->2° canto = episodio del mito divino (prima il presente). Amore di ARES e Afrodite. Afrodite e secondo il mito era la moglie di EFESTO, quindi scena di tradimento. Il sole vede tutto quindi anche il tradimento. È il dio fabbro. TALAMO = Camera da letto, letto nuziale. Riesce a forgiare delle invisibili anche per gli dei. REDINI DORO = epiteto. CITEREA = epiteto legato al CITERA a cui Afrodite particolarmente legata. CRONIDE = ZEUS figlio di Krono. Selvatico accento = disdegno per i barbari. V. 295 = dissolvenza -> dell'azione VV. 300 - 320 -> AMBIDESTRO epiteto di Efesto -> usa entrambe le mani per fare il suo lavoro oppure zoppo. Grida tutta la sua infelicità: per essere brutto e la sua offesa per Afrodite. INCONTINENTE = non si sa moderare. VV. 321-369 -> richiede che tutti gli dei vengano a vedere la scena. Vuole una sanzione pubblica di ARES e Afrodite. SOGLIA DI BRONZO = epiteto formulare. APOLLO = agisce a distanza perché usa l'arco. DEE= si astengono. POSEIDONE = più maturo. ALATE = epiteto formulare. POSEIDONE si fa garante per ARES. Afrodite cerca di riacquisire i segni anche più esteriori della sua bellezza e del suo ruolo. GRAZIE = ΚΑΡΙΤΕΣ. Questo secondo canto è più lungo. Struttura d'anello (266- 366). REAZIONE = tutti gioiscono sia Odiseo che gli altri. Questo secondo canto ha lo scopo di vedere e far vedere agli ascoltatori qual'è il rapporto ideale tra il cantore il suo pubblico, il poeta canta e c'è un godimento unanime. Tanto il primo canto quanto il terzo non mettono in scena questo rapporto ideale, in entrambi tutti godono ma Odisseo soffre. Tra questi due momenti di sofferenza il poeta ha inserito un paradigma cioè un modello di quello che è in realtà il canto che raggiunge il suo effetto, rallegrare. Il canto ha un argomento diverso dai precedenti -> divino, aspetto del mito. È un racconto che ha degli aspetti arcaici -> Efesto vuole indietro i doni nuziali, vuole essere pagato da Ares, una sorta di riscatto per lasciarlo andare. C'è la sanzione sociale della trasgressione davanti a tutti che ridono. La divinità non è onnisciente, Efesto viene tradito, i traditori non sanno che lui sta ingannando. Quando si allontana non sanno che si sta allontanando per finta, come non sanno delle catene che stanno per imprigionarli. Le divinità non sono onniscienti. Non sono nemmeno onnipotenti perché Ares e Afrodite non si possono liberare dalle catene, è necessario che sia Efesto a liberarli. Poseidone non può imporre la sua posizione di mediazione, non può costringerlo a lasciarle andare. Deve convincerlo. Ma le divinità non hanno neanche un p comportamento che noi potremmo definire morale: non sono un modello per gli uomini -> Afrodite tradisce il marito. Le divinità greche in generale sono diverse dal nostro modo di concepire il divino. La religione greca non è una religione del libro, cioè non ha testimoni che comunichino con l'uomo, attraverso modi incerti e precari comunica la divinità: oracoli -> ambigui necessitano di interpreti = Pizia. Oppure anche attraverso i sogni = età imperiale -> seconda sofistica Aristide -> malato soggiorna nel tempio a Pergamo, i sogni venivano interpretati dai medici e sacerdoti e quindi poi il paziente veniva condotto alla guarigione attraverso le rivelazioni dei sogni. La divinità comunque ne sa di più dell'uomo, quindi bisogna propiziarsi queste forze con riti -> la divinità dev'essere onorata e omaggiata con sacrifici secondo un rituale ben preciso. La divinità comunque può di più dell'uomo -> Poseidone può generare terremoti. Inoltre sono immortali mentre l'uomo a un'esistenza effimera = ΕΦ ΕΜΕΡΑ = dura un giorno solo. Cosa c'è al di sopra degli dei ? -> MOIRA -> destino. Zeus aveva diversi figli nati da donne immortali, NON poteva salvarli da morte sicura perché il destino aveva stabilito questo. ΜΕΡΟΣ = parte -> porzione di vita segnata dalle PARCHE che quando arriva al termine neanche la divinità può invertire questo processo. Divinità ANTROPOMORFE = vizi e sembianze uomo. Moira = entità non definita. Come conosciamo religione greca = secondo i greci la documentazione veniva da Illiade e Odissea -> Omero -> e anche da Esiodo. Contraddizione -> qui ci viene raccontato non per modelli di comportamento o catechismo, per conoscer i principi, ma per rallegrarci con funzione di intrattenimento. Per Erodoto sono Omero e Esiodo le fonti della conoscenza della religione. 11 Ottobre. VIII° ==> Demodoco compone in un modo estemporaneo davanti a un pubblico. Una serie di temi che sono già nella sua memoria, compone oralmente. Anche Odisseo improvvisa. FORMULA ==> PERRY MILMANN ==> Ipotesi = composti oralmente i poemi come fa Demodoco. Somiglianze formali nel modo in cui i cantori slavi presentavano al pubblico le loro opere e IL e OD. Ha individuato dei tratti comuni. Epica balcanica orale --> aveva tratti strutturali comuni -> probabilmente composti oralmente. Indizio = FORMULARITA' = espressione regolarmente impiegata nelle medesime condizioni metriche per esprimere un'idea essenziale -> 1) espressioni regolarmente impiegate = Odisseo sempre definito astuto. Costanza tra nome ed epiteto. 2) medesime condizioni metriche = esametro è metro dell'epos -> utilità della formula è quella di avere pezzi già composti, rispettando le regole della metrica.Se prendiamo v 1 IX° --> "ASTUTO ODISSEO" nella traduzione occupa posto in base alla sintattica italiana = nel testo greco astuto οδυσσευσ = occupa sempre la fine del verso, aedo aveva già la fine del verso confezionata. Le posizioni metriche fisse possono essere 2 o 3 a seconda della comodità del poeta. Con estrema frequenza occupa la parte finale del verso. Aedo sapeva che se diceva ASTUTO odisseo una parte del verso era già fatta: VIII° = v 474 --> ultime due parole polimetis odusseus v 486 = identica parte finale. La formula qui è più complessa -> tutti i versi citati non ripetono solo astuto odisseo ma ripetono qlc di più = verbo "dire" (474 - parola precedente -- identico 586) IX° = v 1 identico Siamo in presenza di MEZZO verso formulare = "stesse condizioni metriche". Facilita composizione estemporanea 3) pre esprimere una idea essenziale => astuzia -> caratteristica di Odisseo -> epiteto πολυµετισ -> epiteto che esprime in maniera inequivocabile ed essenziale questa sua caratteristica. NON ogni personaggio ha suo epiteto personale => "biondo" è sia Menelao che Achille. Di conseguenza epiteto ripete per ciascuno l'idea che è essenziale anche se condivisa. VV 470 - 474 -> 3° Canto di Demodoco. Sono quasi uguali questi versi alle altre volte che entrava in scena. Nel primo canto era la musa che ispirava, in questo caso l'argomento è sollecitato da Odisseo. VV. 474 - 483 -> ASTUTO = epiteto. Odisseo prende un pezzo di carne particolarmente pregiato, sulla schiena dell'animale e lo dà all'araldo perché lo dia a DEMODOCO. Vuole dimostrare con un dono concreto il suo apprezzamento verso aedo. L'onore che ha è per il suo legame con la divinità. ΟΙΜΑΙ = trame. La musica è la fonte delle trame. VV. 484- 498 -> formulari (485). Fa la sua richiesta. Fa riferimento al primo canto. Come se tu ci fossi stato = cantore vede tutto. Vuole che le racconti un episodio ben più centrale del precedente: quello del cavallo. IL non racconta la caduta di Troia. La fine c'è nota in parte da questo poema quando scende nel ADE, in parte nella ENEIDE. ILIADE = il titolo non è proprio adatto visto che l'argomento che tratterà è l IRA di Achille. Ma Achille compare pochissimo -> inizio quando sia assente - nella parte finale dopo la morte dell'amico. È il poema della assenza di Achille. Quest'episodio viene narrato anche da Elena nella TELEMACHIA =IV° -> Elena si avvicina al cavallo, sospetta l'inganno, e imita le voci delle mogli dei combattenti greci per indurli a rivelarsi. Allo spettatore interessa sapere come il poeta narrerà una materia che ben conosciuta. VV. 492- 520 -> ARGIVI = greci fingono di abbandonare. Pancia del cavallo è cava. DEIFOBO = terzo marito di Elena. ATENA è la divinità che protegge ODISSEO. Due parti 1) parte precedente all'uscita dei greci dalla pancia del cavallo e Troiani che discutono 2) uscita dal cavallo. La fine non ci viene narrata. MENOS = furia guerriera. Eroe si dedica tutto alla lotta perdendo quasi sui tratti umani. Era destino = ΑΙΣΑ -> gli DEI scendono in tagli al fianco dei loro eroi (V IL ) possono essere ferite -> possono solo ritardare un evento che ha voluto dal DESTINO. V 499 - 521 = struttura d'anello. VV 521- 534 -> non nasconde il pianto, palese. Anche se: se ne accorgerà solo il re. Definisce l'intensità di questo dolore attraverso una similitudine = è il responsabile della caduta di Troia, viene paragonato a una donna che piange sul corpo del marito morto durante la conquista di una cifra = lo accomuna alla sorte dei Troiani sconfitti, delle donne in particolare. Dolore del vincitore lontano da casa si riconosce nel pianto. Funzione specifica quella delle similitudini = il mondo degli eroi della IL è mondo umano ma lontana dall'esperienza quotidiana -> si paragona questo mondo remoto e eccezionale a qualcosa che possa essere conosciuto dagli ascoltatori. ES: armatura di Achille -> l'effetto della luminosità di questa armatura viene paragonata a una luce che un navigante di nozze o durante la sentenza vede sul promontorio e lo rassicura lo conforta= come quello che faceva scudo ai soldati che combattevano con Achille. VV 532 - 533 -> formulare VV 534- 563 -> il dolore dell'ospite non si può più ignorare. PERCORDI = cuore. Enuncia la norma dell'ospitalità XENIA. Le navi sono grandi e magiche conoscono i pensieri degli uomini. Nessuno aveva mai chiesto prima d'ora la sua identità neanche gli altri che aveva incontrato. VV 564 - 569 ->PROFEZIA SULLE NAVI DEI FEACI = La nave forse si SPEZZERA' e l'isola sparirà -> Posidone è ostile a ODISSEO. VV. 570 - 576 ->PROFEZIA è soggetta all'interpretazione dell'uomo da una parte, e all'arbitrio della divinità dall'altra. Insiste cortesemente. VV. 577- 580 -> DEI = intesi come destino non volontà della singola divinità. Perché TROIA è caduta = così i posteri avrebbero avuto IL CANTO. IL VI° -> Ettore torna per incontrare la moglie ci sarà poi il duello, il destino lo SA è quello che lui soccomba. Elena sta tessendo la sua storia--> SOFFERENZA ma come consolazione avranno di essere l'argomento dedicando.La sofferenza sia dei vincitori che dei vinti. VV 581-586 -> pressante invito per una risposta. Questo canto è fondamentale per noi sotto due aspetti: 1) documentazione su dove, come agisce un AEDO. 2) il vero snodo narrativo del poema -> i canti di DEMODOCO servono per far cominciare l'eroe e il suo racconto. ODISSEO a modo suo è un AEDO, narratore. Questa abilità gli viene riconosciuta al suo ritorno in patria un aspetto pratico dopo che si è ragionato sui presupposti generali. ARTE COME metodo o sistema di lavoro, come complesso di leggi che regola una disciplina, opposto a ΕΜΠΕΙΡΙΑ => Aristotele classifica tre tipologie dell'attività umana 1) attività INTELLETTUALE = nessun risvolto pratico -> filosofo riflette sulla natura, il mondo dell'uomo e delle relazioni non per produrre qualche cosa di concreto, non per produrre un effetto specifico ma la sua è una riflessione senza ricadute concrete = scienza = ΕΠΙΣΤΕΜΕ 2) ⎮∑⎟⎨⎜ => riflessione ragionata secondo verità che produce degli effetti pratici 3) livello della ΕΜΠΕΙΡΙΑ => puro fare inconsapevole. ™∑⎟⎨ιτεσ=> chi pratica un'arte -> artigiano o artista ? Chi fa qualcosa di qualità, di significato. Entrambi. Τ∑⎟⎨⎜ => capacità di fare qualcosa-> Eratostene era un seduttore, di lui si dice così "... è la causa dei suoi mali,.... ha rovinato tua moglie molte altre... è un po' il suo mestiere..." ⎮∑⎟⎨⎜ => abitudine quotidiana. "Protagora" => " l'uomo rapidamente con l'arte sciolse la voce.... inventò abitazioni vesti, calzari, letti... trasferimenti dalla terra" => l'uomo sviluppa in mezzi tecnici che gli consentano di imparare l'articolazione della voce. OD VIII => Efesto costruisce le catene invisibili e costituiscono una trappola => ".... al vedere la trappola che (⎮∑⎟⎨⎜ )... dell'abile Efesto". OD IV => "... Egisto ordìva l'inganno (⎮∑⎟⎨⎜ )...". Significato di trattato => (... ragionata secondo verità) alla verità dell'arte può essere messe per iscritto in un trattato che prende il nome di ⎮∑⎟⎨⎜ = ⎮∑⎟⎨αι retoriche. Canone di Policleto => è lo scultore che teorizza come si fa una scultura = proporzioni ideali. L'ha fatto in due modi - statua - trattato => il canone recensiva i rapporti di proporzione. NB tanto più l'arte è immateriale tanto più viene considerata. Il poeta pratica un'arte però il fatto che il poeta venga ispirato dalla Musa lo distingue da tutti gli altri = ha a che fare con il divino. Nella letteratura greca arcaica (IL OD) noi abbiamo una sola descrizione sistematica di un essere umano ILIADE = Tersite -> molto brutto. Parte dei piedi chi è zoppo, per arrivare al cranio.Indizio di seriorita' -> probabilmente più tardo ==> manca un termine per definire il corpo nella letteratura arcaica. Il termine greco che significa corpo è ΣΟΜΑ ma nella IL indica il cadavere. Soltanto successivamente indicherà nel senso più generale del termine. Per questo manca lo stimolo a descrivere il corpo stesso, mancando un termine. Di solito per indicare il corpo si faceva riferimento alla testa di questa persona -> modo affettuoso è "... mia cara testa ...". Poi è ad esempio il coraggio definito dal cuore (cardia), l'ira dal fegato. Viene quindi descritto per tratti salienti. Per descrivere il corpo umano quindi il poeta usa: - epiteti formulari => Atena dagli occhi glauchi (γλαυκοσ) -> colore grigio azzurro. => oppure " mare color del vino" -> nelle scene di tempesta per quel blu scuro che assorbe poca luce. Va detto che il vino dei greci era mosto, uva + acqua. Elena => il colore dei capelli non viene mai detto solo "dai bei capelli". -confronto => IL III => la prima parte prende il nome di "sguardo dalle mura" -> mentre sul campo di battaglia succedono alcune cose, sulle mura Elena. Chiamata da Afrodite, viene invitata da Priamo a descrivere gli eroi sul campo. Si tratta di un espediente narrativo: nel 10° anno di guerra, Priamo avrà già guardato i suoi nemici centinaia di volte. Ma, l'ascoltatore deve essere rimesso in contatto con l'identità. Descrive con un paragone tra di loro -> in base a precisi parametri = altezza Agamennone => dignità di un re Odisseo => più basso -> sappiamo come si muove -> come un montone. ODISSEA XVI° => l'importante scena di riconoscimento => il figlio incontra per la prima volta suo padre v. 3 - 4 => i cani riconoscono il padrone (come anche Argo prima della moglie) v. 42 - 45 => primo incontro -> cortese ospitalità, non sortisce effetto v 54 => FORMULARE v 57 -59 => simile alla reggia di Alcinoo, solo che è la capanna di un umile pastore di maiali. Eumeo gli dice di che si tratta e lo affida l'ospitalità di Telemaco (v 66) => non può a coglierlo nella sua reggia perché è stato espropriato della sua reggia. (v 70) v. 78 - 89 => raccoglie comunque generosamente una volta che il pastore esce = Atena appare sulla soglia, telemaco non la vede, i cani non abbaiano e scappano , Odisseo la vede. => trasformazione fisica di Odisseo