Scarica Lezione 5 pt.2 - Tecnologie Informatiche per la Comunicazione e più Appunti in PDF di Programmazione e Tecnologie Web solo su Docsity! Prima pagina HTML 03/03/2020 Lezione 5 L’HTML L’HTML è un linguaggio che permette di creare documenti web. Ne ripercorriamo brevemente l’evoluzione storica. Marzo 1989. Siamo al tempo in cui i computer sono già connessi tra di loro dalla rete Internet, che per la maggior parte si appoggia (come ancora oggi) su reti telefoniche. Era già possibile lo scambio di documenti (nello specifico, file) da un computer all’altro con un programma apposito (dovevo collegarmi all’altro computer, chiamarlo inserendo il suo indirizzo fisico composto da un numero, se rispondeva si inviava il file; tutto questo a comandi da una console di testo). Una volta mandato il file, bisognava avvisare il proprietario dell’altro computer di averlo inviato (mandando una mail, cosa già possibile nell’ ’89). La comunicazione infatti era già possibile, ma non era efficiente perché necessitava di un tot di passaggi (chiamare il computer remoto, aspettare che risponda, trasferire il file e avvertire il tizio via mail; chiamare il computer remoto significava oltretutto conoscere il suo indirizzo fisico: al tempo esistevano gli elenchi telefonici dei computer, dove ogni computer aveva affianco il suo numero). Tim Berners-Lee lavora come consulente al CERN di Ginevra, dove viene reclutato per migliorare e agevolare la comunicazione tra i computer e tra i vari gruppi di ricerca, sia i gruppi locali (all’interno dell’edificio) che i gruppi dislocati in altre organizzazioni. Dopo un certo studio, scrive così, nel marzo dell’ ’89, un articolo dal titolo “A large hypertext database with typed links”, in cui parla di un database, un archivio di dati, organizzato in modo ipertestuale attraverso dei link. Tim Berners-Lee, però, non inventa nulla: mette insieme delle invenzioni già esistenti e fa in modo che lavorino sulla rete Internet. Difatti, gli ipertesti (documenti che contengono dei link che permettono di navigare all’interno del testo? e richiamare delle risorse) esistevano già negli anni ’60. Egli dunque riprende quest’idea e fa in modo che i link non siano interni al documento, ma possano collegare anche risorse esterne che stanno sulla rete, raggiungibili con un indirizzo. Questo articolo diventa fondante nel mondo del web e, nel dicembre del 1990, Tim Berners-Lee si presenta con qualcosa di concreto, cioè il protocollo di trasferimento di ipertesti, che definisce le regole per 1 03/03/2020 trasferire gli ipertesti. Si tratta di regole che prendono il nome di HyperText Transfer Protocol (HTTP). Inventa dunque l’HTTP, il protocollo per trasferire testi sulla rete. In quell’occasione, oltre a presentarsi con il linguaggio HTTP, definisce anche cos’è l’URL, l’indirizzo di una risorsa. Si presenta al CERN anche con un programma di navigazione, il primo browser esistente, denominato WorldWide Web (un programma che permetteva di navigare tra i documenti testuali a caratteri: si caricava il programma dentro la console del computer, lo si visualizzava, si vedeva i link e ci si spostava tra un link e l’altro con il tabulatore; non era applicato il mouse, lavorava solo in modalità testuale) e un Line Mode Browser. Al CERN iniziano ad utilizzare questo sistema che agevola la condivisione dei documenti e la comunicazione tra i vari gruppi di ricerca, ma è solo nel ’94 che le idee di Lee convogliano in un consorzio (con a capo lui stesso) che coinvolge tutte le maggiori nazioni del mondo e che prende il nome di W3C (World Wide Web Consortium). Esso si incarica di studiare e di produrre tutti gli standard da utilizzare nel mondo web (standard: regole standard da adottare se si vuole navigare sul web, condividere documenti) ed è operante ancora oggi. Dal ‘94 ha inizio l’era del Web, con la creazione di siti web da parte delle varie organizzazioni private o pubbliche. È nel 2002 che viene sancita la versione del Web 2.0 con la possibilità data agli utenti di pubblicare contenuti sul web grazie alle format inserite nelle pagine HTML. Nel 2006-2007, con il Web 3.0, i contenuti diventano semantici (contenuti semantici/tag=informazioni aggiuntive che descrivono altre informazioni). HTML L’acronimo sta per HyperText Markup Language (= linguaggio di marcatura ipertestuale): è un linguaggio utilizzato per creare pagine/documenti web. Non è un linguaggio di programmazione, ma un linguaggio di marcatura (markup language): è un sistema che permette di identificare e descrivere le varie parti di un documento (titolo, intestazione, corpo del documento – organizzato in paragrafi, con liste, tabelle, elenchi numerati…). Deriva dall’XML, un altro linguaggio di marcatura di cui possiamo dire che l’HTML sia una sorta di dialetto. Vantaggi È un linguaggio che ha parecchi vantaggi: non serve programmarlo ; è un linguaggio standard, definito dal W3C, che ha stabilito come dovesse essere fatto e ha fissato/determinato gli elementi del linguaggio; è universale (multipiattaforma, multidispositivo…), perché tutti i dispositivi elettronici sono in grado di interpretarlo, di capirlo e di restituirci e visualizzare un documento web. Svantaggi Ma ha anche qualche svantaggio: in primo luogo, è legato allo standard, che è vincolante → Lo standard definisce precisamente come deve essere fatto un documento, quindi se avessi bisogno di creare un certo documento contenente le informazioni x ed organizzato in un modo x che non è permesso dallo standard, la creazione del documento in sé non sarebbe realizzabile; 2